2. Vision e Processi Decisionali
|
|
- Vittoria Riccardi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2. Vision e Processi Decisionali La definizione della vision o immagine obiettivo rappresenta il primo passo di un progetto di riqualificazione fluviale. In questa fase, tale vision rappresenta una sorta di ispirazione generale di come dovrebbe essere il corso d acqua alla fine del progetto (LWRRDC, 1999). Una definizione generale e più ampia possibile ( multiobiettivo ) potrebbe essere la seguente (AaVv, 2006): Un fiume che, secondo la specificità territoriale, mantenga una buona qualità dell ecosistema, possibilmente uno stato di selvaticità (wilderness) da tutelare, o si concilii con le aspettative e gli interessi umani di fruizione e uso delle risorse senza più essere una imprevedibile minaccia per insediamenti, infrastrutture e vite umane, ma sempre mantenendo una elevata qualità dell ecosistema. Un fiume che permetta un miglioramento continuo della qualità della vita. VISION O IMMAGINE OBIETTIVO oggi ieri domani (vision) La vision non si intende come restauro di condizioni naturali, ma piuttosto di movimento verso condizioni desiderabili, possibilmente più vicine a quelle naturali preesistenti 1
2 VISION O IMMAGINE OBIETTIVO La vision rappresenta il più delle volte un compromesso di esigenze ed interessi in conflitto La vision non va necessariamente nella direzione di soddisfare tutti gli obiettivi possibili (anche se dovrebbe) (es. naturalità, sicurezza, fruizione, ecc.) ma può privilegiare alcuni obiettivi rispetto ad altri Bisogna specificare la vision definendo obiettivi misurabili. Tuttavia la definizione di obiettivi misurabili è rimandata ad una fase successiva (step 7): solo quando si sono quantificati gli attributi relativi allo stato attuale, si possono definire gli obiettivi misurabili. GUADAGNARE SUPPORTO Bisogna ottenere il supporto da parte di coloro che possono finanziare il progetto e parte dei portatori di interesse (stakeholders), o definire le strategie per incrementarlo (step 2). Obiettivi, usi ed interessi lungo un corso d acqua Si possono schematicamente raggruppare in varie categorie: a) Sicurezza delle attività antropiche e sviluppo - sicurezza idraulica ed idrogeologica (esondazioni, erosione, ecc.) - spazio per edificare - stabilità di alvei 2
3 Obiettivi, usi ed interessi lungo un corso d acqua b) Usi economico - produttivi legati all acqua - approvvigionamento idrico civile, industriale, irriguo - recapito di scarichi - navigazione - pesca e acquacoltura - produzione idroelettrica c) Usi ricreativi e fruizione - pesca sportiva, canoa, rafting, balneazione, ecc. - bellezza, piacevolezza, atmosfera, fascino e interesse del paesaggio d) Valore ecologico - ambientale - Naturalità e funzionalità degli ecosistemi, biodiversità, rarità, ecc. - servizi ambientali (es. potere autodepurante) Gli obiettivi ed interessi precedentemente elencati sono spesso in conflitto. Esempi a) Non si può soddisfare da una parte le esigenze dei pescatori o dei canoisti e, dall altra, la domanda irrigua, perché il primo obiettivo richiede una buona portata in alveo mentre il secondo richiede di prelevarla. b) Mantenere elevata naturalità e biodiversità è in conflitto con mantenere un elevato livello di fruizione: il primo obiettivo richiede di non interferire con le dinamiche naturali, mentre il secondo porterebbe alla realizzazione di piste ciclabili, punti di ristoro e a far affluire molti visitatori. 3
4 Naturalità e sicurezza idraulica sono, almeno apparentemente, un altro caso di obiettivi in conflitto. Il caso del Fiume Tagliamento Problemi di rischio idraulico a Latisana, lungo il tratto finale Per alleviare il problema: progettazione di casse di espansione nel tratto a monte Il caso del Fiume Tagliamento Situazione attuale: punto A, vale a dire molta natura e scarsa sicurezza Situazione ideale: punto Utopia (U), ma non è fattibile secondo le soluzioni prospettate dall AdB Soluzione AdB: punto C, ossia maggiore sicurezza ma minore naturalità Scegliere un altra soluzione B disposta sulla curva (detta frontiera di Pareto) non è possibile senza esprimere un giudizio politico di importanza relativa degli obiettivi: ogni soluzione è peggiore per un obiettivo ma migliore per l altro rispetto ai punti A e C, ma un punto B potrebbe essere un compromesso più accettabile di C. 4
5 RISCHIO IDRAULICO Un incremento degli interventi di difesa dal rischio idraulico possono portare paradossalmente ad un aumento del rischio. Evento A: alta probabilità ma danni ridotti. Evento B: è un evento di minor probabilità ma sempre possibile, che produrrebbe un danno molto maggiore, quindi un rischio maggiore. Un annullamento del rischio potrebbe avvenire solo se si annullasse completamente la probabilità di esondazione. RISCHIO IDRAULICO Obiettivi diversi generalmente presentano dei conflitti, ma non necessariamente. Possono esistere in alcuni casi delle sinergie, vale a dire perseguendo un obiettivo si possono raggiungere almeno in parte anche altri obiettivi. Ad esempio, aumentare la sicurezza idraulica non è necessariamente inconciliabile con l aumento di naturalità, ma in alcuni casi tali obiettivi possono invece conciliarsi e rafforzarsi reciprocamente. E il caso in cui si assegna uno spazio al corso d acqua dove è libero di divagare (laddove non esistono elementi a rischio): ciò va nella direzione di naturalità e allo stesso tempo permette di mitigare il rischio di esondazione a valle. 5
6 In un qualsiasi processo decisionale esistono obiettivi in conflitto. Il problema è come scegliere il compromesso giusto. Processi decisionali partecipativi Classico approccio Decisione Annuncio Difesa o approccio top down ( dall alto al basso ). Consiste nel (1) decidere a tavolino in modo centralizzato; (2) rendere nota la decisione; (3) affrontare le reazioni molto spesso di opposizione o critica degli interessati. Approccio opposto bottom up ( dal basso verso l alto ): attiva la partecipazione e la negoziazione dal basso per giungere ad individuare le decisioni condivise Classico approccio della Pubblica Amministrazione decisione annuncio difesa presenta numerose debolezze. Approccio partecipativo più adatto. Per migliorare i processi decisionali sono necessarie partecipazione e razionalizzazione. Esistono iter precisi da seguire per un processo decisionale partecipativo, suddivisi in fasi quali: 1) ricognizione; 2) organizzazione e avvio della partecipazione pubblica; 3) Costruzione del piano progetto; 4) Valutazione del processo di costruzione del piano (si rimanda a testi specifici sull argomento per approfondimenti) 6
RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE. Integrare difesa idraulica e salvaguardia. ambientale. Andrea Nardini. Morbegno, 12 maggio Web:
INTRODUZIONE ALLA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE Integrare difesa idraulica e salvaguardia ambientale Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a 30173 MESTRE (VE) Tel (+39) 041-615410
DettagliRiqualificazione fluviale: principi e potenzialità
Riqualificazione fluviale: principi e potenzialità Giustino Mezzalira CIRF Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale OBIETTIVI Il CIRF è un'associazione senza fini di lucro fondata nel luglio 1999
DettagliLa coerenza del PSS con la programmazione territoriale
PROGETTO STRATEGICO SPECIALE (PSS) VALLE DEL FIUME PO Moncalieri, 10 ottobre 2008 La coerenza del PSS con la Mariella Olivier Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia PSS
DettagliVERSO IL CONTRATTO DEL FIUME TREBBIA
VERSO IL CONTRATTO DEL FIUME TREBBIA IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE Ing. Marco Monaci FORUM PUBBLICO INIZIALE - Gossolengo 28 giugno 2014 GRUPPO DI FACILITAZIONE DEL PROCESSO CIRF CENTRO ITALIANO PER LA
DettagliDalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell
DettagliGli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi
DettagliAVVIO DEL PROGETTO STRATEGICO CONTRATTO DI FIUME - Valle del Noce e Fiume Sinni
AVVIO DEL PROGETTO STRATEGICO CONTRATTO DI FIUME - Valle del Noce e Fiume Sinni Premessa Il FLAG intende realizzare un processo territoriale partecipato per aprire un dialogo con le comunità fluviali,
DettagliPARTE I ELEMENTI DI BASE DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE
Corso Metodi di Riqualificazione Fluviale PARTE I ELEMENTI DI BASE DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE RIVER RESTORATION Disciplina relativamente nuova, sempre più riconosciuta sia a livello scientifico che professionale
DettagliPROMESSE e SFIDE della RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE oggi
Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a 30173 MESTRE (VE) Tel +39-041-615410 PROMESSE e SFIDE della RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE oggi Website: www.cirf.org Email: info@cirf.org
DettagliIl ruolo dei CdF nell attuazione delle direttive comunitarie
Contratti di fiume e di lago Napoli 18 Dicembre 2013 Il ruolo dei CdF nell attuazione delle direttive comunitarie Gabriela Scanu Direttiva 2000/60/CE Obiettivi prevenzione e riduzione dell inquinamento
DettagliPATTO PER L ACQUA. Il programma d azione regionale per le risorse idriche. Guido Mariani
PATTO PER L ACQUA Il programma d azione regionale per le risorse idriche Guido Mariani PERCHÉ IL PATTO/1: Affrontare il problema della siccità e della carenza idrica in Lombardia: Secondo le definizioni
DettagliContratto di fiume del Trebbia: obiettivi e processo
Contratto di fiume del Trebbia: obiettivi e processo Rosanna Bissoli, Monica Guida Piacenza, 9 aprile 2014 Verso il contratto di fiume Cosa è già stato fatto: 1) Tavolo Trebbia 2) Cabina di Regia 3) Protocollo
DettagliPROGETTO E REGOLA D ACQUA: La gestione delle acque nel sapere tecnico dell architetto
PROGETTO E REGOLA D ACQUA: La gestione delle acque nel sapere tecnico dell architetto CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE MODULO 1 IL PROGETTO DELL ACQUA 21 marzo 2017 Il progetto dell acqua RELATORE
DettagliLa prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
DettagliMARCO MONACI, ANDREA NARDINI, ELENA DAN (CIRF)
MARCO MONACI, ANDREA NARDINI, ELENA DAN (CIRF) Rivergaro (PC) 18 novembre 2017 COSA ABBIAMO FATTO? UN PERCORSO ACCIDENTATO 2015 2017 2014 2018 2016 I CUI TEMPI SONO SPESSO STATI SCANDITI DALL ACQUA MA
DettagliAutorità di bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali STRARIFLU - Oglio STRAtegia di RIqualificazione
DettagliComune di Cremona. Accordo Territoriale Verso il Contratto di Fiume
Comune di Cremona Accordo Territoriale Verso il Contratto di Fiume I Contratti di fiume art. 68 -bis del D.Lgs 152/2006 (articolo introdotto dall'art. 59 della legge n. 221 del 2015) 1. I contratti di
DettagliIl contratto di fiume in ambito urbano. Ing. Bernardo Mazzanti Dirigente III Settore Tecnico Autorità di Bacino del Fiume Arno
Il contratto di fiume in ambito urbano Ing. Bernardo Mazzanti Dirigente III Settore Tecnico Autorità di Bacino del Fiume Arno Il contratto di fiume Programmazione strategica negoziata Piano di Gestione
DettagliLa gestione dell ambiente fisico e la riduzione del rischio idrogeologico La Rete Ecologica delle Marche (R.E.M.)
assemblea cittadina del 4 luglio 2014 La gestione dell ambiente fisico e la riduzione del rischio idrogeologico La Rete Ecologica delle Marche (R.E.M.) Cause preparatorie o predisponenti: fattori intrinsechi
Dettaglianalisi e prospettive dei Contratti di Lago: il caso del Trasimeno
OBIETTIVI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE 2015-2030: LE SFIDE PER UNA GOVERNANCE INNOVATIVA DEL TERRITORIO Contratti di Gestione Territoriale, Contratti di Fiume, Contratti di Lago Perugia, 29 Aprile 2014 analisi
DettagliTutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
DettagliIl Contratto di fiume della Piave Abordi Marco
Il Contratto di fiume della Piave Abordi Marco Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume Action Group: Participatory European network on Water Governance. Smart Rivers Network EIP Water Ricercare nuovi
DettagliConsorzio di bonifica Medio Valdarno. Manutenzione (??) dei corsi d acqua
Consorzio di bonifica Medio Valdarno Manutenzione (??) dei corsi d acqua Per manutenzione si può intendere la combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione,
DettagliINTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL FIUME SANGRO
Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale in collaborazione con Comune di Scontrone (AQ) Comune di Castel di Sangro (AQ) VISITA TECNICA INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL FIUME SANGRO Scontrone
DettagliAutorità di bacino del fiume Po CREARE UNA COMUNITA FLUVIALE
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali CREARE UNA COMUNITA FLUVIALE Ing.
DettagliQUESTIONARIO DI INDAGINE TERRITORIALE VERSO IL CONTRATTO DI FIUME PER LA BASSA VALLE DEL COGHINAS
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME PER LA BASSA VALLE DEL COGHINAS 1 QUESTIONARIO DI INDAGINE TERRITORIALE VERSO IL CONTRATTO DI FIUME PER LA BASSA VALLE DEL COGHINAS Santa VERSO IL CONTRATTO DI FIUME PER LA
DettagliMETODO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA E NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI
METODO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA FRANA E NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI AUTORITA INTERREGIONALE DI BACINO DELLA BASILICATA IL PAI : individua, perimetra e classifica le aree da proteggere dalle possibili
DettagliRELAZIONE. 1. Trasporto di materiale flottante
RELAZIONE Con il presente progetto di legge si intende agire sul Titolo V della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26. Vengono introdotti regolamenti regionali al fine di considerare azioni di
DettagliProgetto Strategico Speciale VALLE DEL FIUME PO
Progetto Strategico Speciale VALLE DEL FIUME PO Valutazione Ambientale Strategica Ai sensi dell art. 13 del D.lgs. 152/2006 e smi Proposte di modifiche al Documento di Progetto avanzate nella fase preliminare
DettagliIL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO
IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO Ing. Roberto Casarin Dott. Matteo Bisaglia Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento,
DettagliCentrale idroelettrica: un laboratorio di opportunità
Centrale idroelettrica: un laboratorio di opportunità Percorso partecipativo Centrale idroelettrica a Camaioni. Parliamo e partecipiamo per decidere L Arno era: 1. un ambiente di vita e di socialità attività
DettagliAndrea Salvetti Ufficio dei corsi d acqua Dipartimento del territorio Cantone Ticino
Andrea Salvetti Ufficio dei corsi d acqua Dipartimento del territorio Cantone Ticino un monitoraggio? monitorare? Grandezze fisiche vs. «utilità» degli stakeholders Analisi degli effetti sono di interesse?
DettagliIl Contratto di fiume come strumento per la gestione integrata e lo sviluppo locale
VIII TAVOLO NAZIONALE CONTRATTI DI FIUME DISSESTO IDROGEOLOGICO ED EMERGENZE IDRICHE AL TEMPO DEI F CAMBIAMENTI CLIMATICI Il Contratto di fiume come strumento per la gestione integrata e lo sviluppo locale
Dettagliattività attività 20v12 SERVIZIOvBACINIvMONTANI SERVIZIOvBACINIvMONTANI DipartimentovTerritorio.vAmbientevevForeste
SERVIZIOvBACINIvMONTANI SERVIZIOvBACINIvMONTANI attività 20v12 attività 2012 DipartimentovTerritorio.vAmbientevevForeste DipartimentovTerritorio.vAmbientevevForeste PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DIPARTIMENTO
DettagliIntegrazione tra riqualificazione e mitigazione del rischio idraulico nel Bacino della Dora Baltea
Un Patto per i nostri fiumi: Un patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione PREMIO IX TAVOLO NAZIONALE DEI CONTRATTI DI FIUME 2014 Venezia, 18 Novembre 2014 Aula Tafuri, Palazzo
DettagliLe derivazioni: effetti sull ambiente
Implementazione della direttiva quadro sulle acque. II Approfondimento tecnico: l uso idroelettrico delle acque nel distretto del fiume Serchio Lucca 30 aprile 2009 Le derivazioni: effetti sull ambiente
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliCOMUNE DI GROMO VARIANTE N. 1 AL PGT. PIANO NATURALISTICO Relazione
COMUNE DI GROMO VARIANTE N. 1 AL PGT PIANO NATURALISTICO Relazione 1. Contenuti L Amministrazione Comunale di Gromo ha dato avvio al procedimento della variante n. 1 del proprio Piano di Governo del Territorio
DettagliContratto di fiume del Trebbia
Contratto di fiume del Trebbia Rosanna Bissoli, Monica Guida Gossolengo, 28 giugno 2014 Verso il contratto di fiume Cosa è stato fatto: 1) Tavolo Trebbia 2) Cabina di Regia 3) Protocollo d Intesa Brugneto
DettagliObiettivi di sostenibilità ambientale
I) Obiettivi di sostenibilità ambientale Al fine di garantire che le azioni e le misure del Piano di Gestione delle acque siano ambientalmente sostenibili, è stato preliminarmente individuato il sistema
DettagliSfide e prospettive per la gestione del bacino del fiume Po
Milano, 9 maggio 2013 Sfide e prospettive per la gestione del bacino del fiume Po Andrea Goltara Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a 30173 MESTRE (VE) Web: www.cirf.org
Dettagli1 Tavolo di Negoziazione
28 gennaio 2019 1 Tavolo di Negoziazione Sala primo piano sede municipale - Misano Progetto di partecipazione co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna L.R. 15/2018 ODG 1 La partecipazione a Misano 2
DettagliL importanza della partecipazione per il consenso sociale:
L importanza della partecipazione per il consenso sociale: Il ruolo del facilitatore e l efficacia di una corretta comunicazione Arch. Chiara Pignaris, Cantieri Animati s.r.l. Perché proprio qui? NIMBY
DettagliLINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO
LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in
Dettagli7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali
148 7. Il Piano di Assetto idrogeologico 7.1. Le fasce fluviali Il corso del fiume Lambro nel territorio del Comune di Giussano è interessata dalle fasce fluviali del Piano stralcio per Assetto Idrogeologico
DettagliLa co-progettazione del Piano di Azione
La co-progettazione del Piano di Azione le proposte del Gruppo di lavoro regionale Ambiti di integrazione progettuale 5 /11/2014 incontro Poggio Torriana, si conclude il processo partecipato attivita gruppo
DettagliREGGIO CALABRIA 29 ottobre 2015
III Convegno Nazionale sulla Riqualificazione Fluviale Sessione Internazionale Riqualificare i corsi d acqua nella regione mediterranea ispirazione dalle buone pratiche - impegno per le sfide correnti
DettagliERC-MED Obiettivi e loro definizione
ERC-MED Obiettivi e loro definizione Jesi, 20-21 febbraio 2008 Gli standard WWF costituiscono un supporto metodologico per assumere decisioni e pianificare strategie PROCESSO DI DEFINIZIONE DELLA BIODIVERSITY
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE CRITERI E DIRETTIVE IN MATERIA DI ASPORTAZIONE DI MATERIALI LITOIDI DAI CORSI D ACQUA DEI BACINI IDROGRAFICI REGIONALI Documento approvato con DGR 226 del 6.3.2009
DettagliValutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere
Valutazione Ambientale preliminare del PUC di Sanremo Criticità ambientali e obiettivi Arch. Andrea Cavaliere Sanremo, Palafiori 2 marzo 2011 VAS VAS Procedura finalizzata a integrare le considerazioni
DettagliSergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE I MODELLI DPSIR
Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE I MODELLI DPSIR 1 GLI ELEMENTI DEL MODELLO DPSIR D = Determinanti (driving forces) : azioni umane in grado di interferire in modo significativo
DettagliI Contratti di Fiume Gli accordi volontari tra soggetti pubblici e privati
Comune di Scontrone Comune di Castel di Sangro Con il patrocinio di: I Contratti di Fiume Gli accordi volontari tra soggetti pubblici e privati Ileana Schipani Sindaco di Scontrone (AQ) SECONDO CICLO DI
DettagliIL PROGETTO SILMAS SUSTAINABLE INSTRUMENTS FOR LAKES MANAGEMENT IN THE ALPINE SPACE
IL PROGETTO SILMAS SUSTAINABLE INSTRUMENTS FOR LAKES MANAGEMENT IN THE ALPINE SPACE Daniele Magni DG Ambiente Energia e Reti Incontro La cabina di regia per l attuazione del Documento Strategico del Sebino
DettagliLa mappatura e l analisi degli stakeholder
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo Specifico 5.1 Laboratorio «I processi partecipativi nel Piano strategico della Città Metropolitana di Genova» La mappatura e l
DettagliEsperienza di salvaguardia ambientale su un grande intervento di riordino irriguo
27 marzo 2007 Facoltà di Agraria dell Universit Università degli Studi di Milano Esperienza di salvaguardia ambientale su un grande intervento di riordino irriguo dott. arch.. Fausto Cremascoli Inquadramento
DettagliCONTRATTI DI FIUME PER IL PROGETTO DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO
CONTRATTI DI FIUME PER IL PROGETTO DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO TOPICS AND METHODS FOR URBAN AND LANDSCAPE DESIGN. FROM THE RIVER TO THE PROJECT (Springer) Roberta Ingaramo e Angioletta Voghera Speaker:
DettagliIl LAMBRO è un FIUME non è un TORRENTE
Il LAMBRO è un FIUME non è un TORRENTE Il fiume è un corso d acqua a regime perenne, non secca mai, scorre di solito in superficie, ma può scorrere anche sotterraneo, può essere alimentato da: 1) falde
DettagliGIORNATA DELLE AREE PROTETTE CARISOLO. COORDINATRICE RETI DI RISERVE ALTO BASSO SARCA Dott.ssa Micaela Deriu
GIORNATA DELLE AREE PROTETTE 11.04.2017 CARISOLO COORDINATRICE RETI DI RISERVE ALTO BASSO SARCA Dott.ssa Micaela Deriu RETE RISERVEBASSO SARCA RETE RISERVE ALTO SARCA PARCO NATURALE LOCALE MONTE BALDO
DettagliIl metodo di calcolo del DMV proposto dall Autorità di Bacino Regionale è il seguente:
Calcolo del Deflusso Minimo Vitale (DMV) Per la valutazione della portata istantanea derivabile dal fiume Cesano alla sezione di interesse risulta indispensabile la preliminare valutazione della portata
DettagliASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE. DECRETO N. 410/DecA/7 DEL
ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE L Assessore DECRETO N. 410/DecA/7 DEL 05.03.2015 Oggetto: Modifica dell assetto organizzativo
Dettagliprovincia di mantova
Coordinamento, promozione, integrazione dei PLIS nel sistema Provinciale Criticità, potenzialità dei Parchi locali nella strutturazione del paesaggio e verso una promozione culturale e turistica a dimensione
DettagliRIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI E SVILUPPO LOCALE
CON IL PATROCINIO DI Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale SEMINARIO NAZIONALE 3 GIUGNO 2015 RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA LEGGE 18 maggio 1989 n. 183: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" (S.O. n. 38 alla G.U. - s.g.
DettagliPassiamo ora ad esaminare l ultimo passo che è quello della misurazione del rischio. Nelle misurazione del rischio si verificano alcune esigenze
La metodologia per la valutazione del rischio consta dei seguenti passi: 1) Individuazione delle minacce e delle vulnerabilità; 2) prima valutazione dell incidenza delle minacce rispetto ai requisiti di
DettagliLegge 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni, articolo 14, comma 11 QUADRO DI SINTESI PER CATEGORIE DI OPERE
Legge febbraio 14, n. 1 e successive modificazioni, articolo 14, comma PROGRAMMA TRIENNALE 20-2006 Ultimazione di opere per la miglior funzione veicolare e pedonale delle strade 7.851.428,71 5.496.000,00
DettagliIl programma finalizzato alla tutela della biodiversità
Il programma finalizzato alla tutela della biodiversità Il programma di sviluppo rurale 2007-2013 I 4 assi del programma Qualità della vita e diversificazione dell economia rurale Approccio LEADER Asse
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DEL PIAVE
SMART WATERS COOPERAZIONE E SICUREZZA IDRICA NELLE AREE FRAGILI NUOVE PROSPETTIVE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DEL PIAVE Antonio Rusconi Università IUAV Venezia Gruppo 183 Rovigo, 21-22 marzo 2014 I bacini
DettagliIng. Stefano Baldini (Agenzia Interregionale per il fiume Po)
Processo di confronto con i portatori di interessi Tavolo di confronto per la gestione sostenibile della risorsa idrica ----------------------- Idee e proposte per una gestione più sostenibile della risorsa
DettagliINT_ANI_PRA_TOS_1 COMUNE/I PREVALENTE/I: ROMA REGIONE: LAZIO
INT_ANI_PRA_TOS_1 COMUNE/I PREVALENTE/I: ROMA REGIONE: LAZIO AREA OMOGENEA AO1_1.2: Area metropolitana di Roma (Tevere a valle di Castel Giubileo, Aniene a valle del serbatoio di S. Giovanni - Tivoli)
DettagliSCHEDA PER LA TRASMISSIONE DI CONTRIBUTI
SCHEDA PER LA TRASMISSIONE DI CONTRIBUTI In caso di problemi con il salvataggio del file si consiglia di procedere con la stampa in pdf. Titolo proposto (max 200 caratteri, spazi inclusi) Autori (spuntare
DettagliAcque e territorio: varietà di paesaggi
Acque e territorio: varietà di paesaggi 15 aprile 2016 Silvino Salgaro Il paesaggio agrario tra obsolescenza e degrado. Azioni di recupero e valorizzazione La pianura, un paesaggio apparentemente, piatto,
DettagliLe Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale Enzo Valbonesi Francesco Besio
DettagliConferenza Regionale della Pesca e dell Acquacoltura
REGIONE ABRUZZO Servizio Politiche di Sostegno all'economia ittica - DPD027 Conferenza Regionale della Pesca e dell Acquacoltura 21 luglio 2017 Torre del Cerrano SS 16 Pineto (TE) Ore 10.00 SeaGIS Abruzzo:
DettagliPiano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT
Regione del Veneto Piano di Assetto del Territorio Provincia di Venezia Comune di MARCON MARCON Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT LA RIFORMA URBANISTICA DELLA L. R. 11/2004 Nuova Legge Regionale
DettagliIl piano di gestione della vegetazione riparia nel quadro della pianificazione forestale. Giorgio Cacciabue
DIREZIONE OPERE PUBBLICHE DIFESA DEL SUOLO ECONOMIA MONTANA E FORESTE Assemblea di bacino annuale Contratto di fiume del bacino della Stura di Lanzo. Venaria Reale 22 novembre 2016 Il piano di gestione
DettagliVia A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3
ALLEGATO 3 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.S.C. SPECIFICHE TECNICHE ED URBANISTICHE DI FABBRICATI E TERRENI IN VIA TUGURIO Capo 3.3 DISCIPLINA DEL TERRITORIO RURALE - TR Art. 54 - Classificazione
DettagliCARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE
Forum - 4 incontro CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Parco Nazionale dell Aspromonte 26.10.2016 Il percorso di costruzione del Piano Valutazione della situazione attuale Patrimonio naturale, storico
DettagliALTO SEVESO Naturale ed Urbano: sicurezza idraulica, riqualificazione fluviale e interventi integrati multi-obiettivo
ALTO SEVESO Naturale ed Urbano: sicurezza idraulica, riqualificazione fluviale e interventi integrati multi-obiettivo Giacomo Galimberti Studio Majone Ingegneri Associati, via V. Inama 7 - Milano L ambito
DettagliGestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA
INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento
DettagliANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE. Fotografia di un Sito
ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE Fotografia di un Sito Abbiamo solo un pianeta Costi e benefici di una corretta Politica Ambientale nelle nostre attività I 10 capitoli della nuova ISO 14001:2015 1. Scopo
DettagliAttuazione della Direttiva alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna
Attuazione della Direttiva alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna Il Piano di Gestione del rischio alluvioni: pianificazione, protezione civile e interventi di messa in sicurezza MAPPE DI PERICOLOSITA
DettagliProgetto Strategico Speciale Valle del fiume Po e VAS in corso. Università Commerciale Luigi Bocconi - IEFE Milano, 24 ottobre 2008
Progetto Strategico Speciale Valle del fiume Po e VAS in corso Università Commerciale Luigi Bocconi - IEFE Mino, 24 ottobre 2008 La Strategia generale del Progetto Il Po come sistema territorializzato
DettagliValori, norme e istituzioni
Valori, norme e istituzioni VALORE Concetto polisemico il cui significato cambia da una disciplina all altra e anche all interno della stessa disciplina Orientamenti dai quali discendono i fini dell azione
DettagliI PIL - Progetti Integrati Locali del PSR
I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso
DettagliIL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO
IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO le criticità le opportunità la sfida le criticità: livello di rischio idrogeologico elevato Studio idraulico dell AdBPO al fine di integrare il PAI CORSO SULLA RIQUALIFICAZIONE
DettagliCONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 12 febbraio 2008 DAL QUADRO CONOSCITIVO AL PIANO La qualità delle acque superficiali e sotterranee O b i e t t i v i attuare
DettagliGiornate formative: Gestione integrata delle risorse idriche la Val di Cornia come laboratorio di innovazione Mario Mar Cler ici Cler Regione
Giornate formative: 8,9,27 febbraio 2017 SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA- PISA Mario Clerici Regione Lombardia I Contratti di Fiume come strumenti per la Governance partecipativa nella gestione della risorsa
DettagliAlcune indicazioni dai progetti sperimentali per supportare le scuole
Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Alcune indicazioni dai progetti sperimentali per supportare le scuole Donatella Poliandri Responsabile area Valutazione
DettagliSTRATEGIA DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE (STRA.RI.FLU.) PARTECIPATA NEL PARCO OGLIO
2 TAVOLO NAZIONALE Dalla Valorizzazione degli ambiti fluviali all impegno dei Contratti di fiume Rimini 6 giugno 2008 STRATEGIA DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE (STRA.RI.FLU.) PARTECIPATA NEL PARCO OGLIO Dott.ssa
DettagliConvegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2
POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di
DettagliIL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA
DettagliProf. Ing. Francesco De Paola. Il Corso di Costruzioni Idrauliche - Introduzione
Prof. Ing. Francesco De Paola Il Corso di Costruzioni Idrauliche - Introduzione L uomo e l acqua 2 L acqua è una risorsa primaria per la vita, ed è grazie ad essa che l uomo svolge gran parte delle sue
DettagliLa cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia. A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli
La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli Inquadramento dell area Vista 3D dell anfiteatro morenico di Alpignano-Rivoli Forra di Alpignano Le ipotesi
DettagliI rapporti ambientali e gli studi di incidenza ambientale
I rapporti ambientali e gli studi di incidenza ambientale del Piano energetico regionale 2017-2030 e del suo Piano triennale attuativo 2017-2019 dell Emilia-Romagna Arpae Emilia-Romagna - 05/07/2016 1
DettagliContratto di Fiume Olona Bozzente Lura Progetto Aree di Laminazione del Torrente Lura a Lomazzo-Bregnano
Contratto di Fiume Olona Bozzente Lura Progetto Aree di Laminazione del Torrente Lura a Lomazzo-Bregnano Presentazione del progetto definitivo e del percorso strutturato di accompagnamento Coordinate e
DettagliIl connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici
25 maggio 2015 Buttrio (UD) villa Florio Francesco Boscutti Maurizia Sigura Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici francesco.boscutti@uniud.it
DettagliProgetto di Piano di Gestione del rischio di alluvione PGRA. Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico - PAI
Progetto di Piano di Gestione del rischio di alluvione PGRA Il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA), introdotto dalla Direttiva 2007/60/Ce per ogni distretto idrografico, deve orientare, nel
DettagliContratti di Fiume e di Lago l impatto dell uomo. Silvia Comis Claudio Tensi
Contratti di Fiume e di Lago l impatto dell uomo Silvia Comis Claudio Tensi L ambito progettuale Contratti di Fiume e di Lago l impatto dell uomo ha portato avanti alcune delle azioni propedeutiche, finalizzate
DettagliIl PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone
DettagliSTRATEGIE PER UNA PIANIFICAZIONE DEL NUOVO SISTEMA RURALE IN UNA VISIONE AGROECOSISTEMICA
Dipartimento Paesaggio e pianificazione territoriale STRATEGIE PER UNA PIANIFICAZIONE DEL NUOVO SISTEMA RURALE IN UNA VISIONE AGROECOSISTEMICA Verso la definizione di un decalogo per il sistema rurale
Dettagli