D.RGEO RELAZIONE GEOLOGICA PROGETTO DEFINITIVO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ BOIS DU PLAN PRIE -CENTRALE PRAZ RAYÉ

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1 COMMITTENTE Comune di Bionaz Frazione Balmes, Bionaz (AO) OGGETTO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ BOIS DU PLAN PRIE -CENTRALE PRAZ RAYÉ PROGETTO DEFINITIVO DATA: GENNAIO 2016 AGG: RELAZIONE GEOLOGICA D.RGEO SCALA: RIF.TO: GF 24 Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax faber ingegneria associazione professionale Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax

2 Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Bionaz Relazione geologica preliminare ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 Progetto: Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località Bois du Plan Prie Centrale Praz Rayé Committente: gennaio 2016 Dott. Geol. LEVERA ELENA Tel elenalevera@gmail.com C. F. LVRLNE79H47A326A P. I

3 Sommario 1. Premessa Localizzazione dell area di intervento Descrizione dell intervento in progetto Ambiti Inedificabili Inquadramento geomorfologico e litologico Geomorfologia Litologia Caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del sito Inquadramento idrografico Inquadramento idrogeologico Considerazioni conclusive Relazione geologica preliminare 1

4 1. Premessa La presente relazione geologica preliminare, redatta su incarico dei progettisti, Ing. Joël Créton e Faber Ingegneria, accompagna il progetto per la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica in località Bois du Plan Prie, nel. La relazione è redatta ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni e ai sensi della L.R. 11/98. Le osservazioni effettuate nel corso dell indagine e la raccolta e l analisi delle informazioni acquisite hanno, infatti, consentito di individuare le caratteristiche geomorfologiche, litologiche e idrogeologiche del sito oggetto di intervento e di verificare l adeguatezza delle opere previste in relazione al contesto geologico esistente. 2. Localizzazione dell area di intervento Il sito in esame è localizzato nell alta Valpelline, in sinistra orografica del torrente Buthier, in testa al lago di Places de Moulin. In particolare, l impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo il tratto inferiore del torrente Valcornière, affluente di sinistra orografica del lago suddetto, sito nel territorio comunale di Bionaz. L opera di presa è prevista sul torrente Valcornière, a quota 2220 m sl.m.; la condotta correrà, quindi sulla destra orografica del corso d acqua fino in località Bois du Plan Prie, dove, a quota 1970 m sl.m. circa, è prevista la centrale di produzione; dalla centrale partirà un cavidotto per la consegna dell energia prodotta che correrà lungo la pista che costeggia il lago di Places de Moulin in destra orografica, per poi proseguire fino in località Lechère, a quota 1820 m s.l.m. circa. Relazione geologica preliminare 2

5 Estratto tavola di progetto DS.01 Corografia base CTR. 3. Descrizione dell intervento in progetto Il progetto prevede la derivazione di acque per utilizzo idroelettrico dal torrente Valcornière. Attualmente risulta già esistente e funzionante un impianto idroelettrico in relazione al quale la Committenza intende provvedere ad un rifacimento totale. In particolare, gli interventi previsti consistono in: realizzazione della nuova opera di presa, di tipo tirolese; messa in terra di tubazione in PEAD Ø700 (interno) e PN 6 e cavidotto DN 160 per fibra ottica; realizzazione di vasca di carico in carpenteria metallica; messa in terra di tubazione in acciaio Ø600 (interno) avente PN 10 PN 16 e PN 25 e posa di cavidotto DN 160 per fibra ottica; realizzazione di locale interrato per allocazione centralina, il locale sarà interrato con una facciata a vista rivestita di pietrame e dotata di portone di ferro e legno verniciato isolato acusticamente; messa in terra di tubazione PEAD a parete strutturata Ø700 a pelo libero o canale per il riconvogliamento delle acque al torrente; Relazione geologica preliminare 3

6 realizzazione cavidotto per il convogliamento dell'energia, con cavo interrato, dalla centralina fino alla loc. Léchere; realizzazione di cabina elettrica in loc. Léchère. 4. Ambiti Inedificabili Al fine di individuare i vincoli urbanistici esistenti sulle aree oggetto di intervento, sono state esaminate le cartografie degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98 e s.m.i. art. 35 (per i terreni sede di frane), art. 36 (per i terreni a rischio di inondazione) e art. 37 (per i terreni soggetti al rischio di valanghe e slavine), del, in base alle quali le opere in progetto ricadono in aree classificate così come sotto indicato. Opere Art.35 Lr. 11/98 Art.36 Lr. 11/98 Art.37 Lr. 11/98 F1 F2 F3 fascia A fascia B fascia C Va Vb Opera di presa x x x Vasca di carico x x Condotta x x x x Centrale idroelettrica x x Condotta scarico x x Cavidotto x x x x x x x Cabina elettrica x x Relazione geologica preliminare 4

7 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 35 comma 1 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Relazione geologica preliminare 5

8 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 36 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Relazione geologica preliminare 6

9 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 37 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Per quanto concerne la disciplina d uso delle aree sopraindicate si riporta quanto indicato nella D.G.R del 10 ottobre 2008 che disciplina gli artt. 35 e 36 della L.R. 11/98 e s.m.i., relativamente alle opere in progetto, e l art. 37 della L.R. 11/98: Terreni sede di frane - aree a elevata pericolosità (F1): nelle aree a elevata pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa e centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle Relazione geologica preliminare 7

10 condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a media pericolosità (F2): nelle aree a media pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a bassa pericolosità (F3): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell area, e di verifica dell adeguatezza delle condizioni sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Terreni a rischio di inondazione: - aree a elevata pericolosità (fascia A): nelle aree della fascia A sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa e centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a media pericolosità (fascia B): nelle aree della fascia B sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle Relazione geologica preliminare 8

11 conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a bassa pericolosità (fascia C): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni tipo di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati e nella ristrutturazione o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile. Terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine: 1. I terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine sono distinti, in funzione dell'intensità degli eventi attesi e della loro frequenza, in classi di elevata, media e debole pericolosità. 2. La delimitazione delle aree di cui al comma 1 avviene con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 38, sulla base di idonei studi realizzati secondo specifiche metodiche di valutazione della pericolosità definite dalla Giunta regionale, con propria deliberazione, su proposta della struttura regionale competente in materia di difesa del suolo. 3. Per le aree di cui al comma 1, la Giunta regionale, sentito il Consiglio permanente degli enti locali, stabilisce con propria deliberazione le trasformazioni, gli interventi, gli usi e le attività consentiti, connessi alla pianificazione urbanistica. 4. Nelle aree di cui al comma 1 sono ammissibili gli interventi compatibili con un adeguato livello di sicurezza delle aree stesse, gli interventi finalizzati alla difesa, stabilizzazione e consolidamento dei terreni e al miglioramento della tutela della pubblica incolumità dai dissesti, nonché gli interventi volti a mitigare la vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture esistenti. 5. I progetti relativi agli interventi ammissibili devono basarsi, qualora previsto dalla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 3, su specifiche analisi di Relazione geologica preliminare 9

12 interferenza valanghiva e sulla specifica valutazione dell'adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto o di quelle conseguibili con le opere di difesa necessarie. 5. Inquadramento geomorfologico e litologico Geomorfologia L impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo la Comba di Valcornière, piccola valle sospesa tributaria di sinistra orografica della Valpelline, localizzata alla testa del lago di Places de Moulin. La Comba di Valcornière, solcata dal torrente omonimo, presenta una sezione ad U, con fianchi ripidi e fondo a debole acclività, tipica del modellamento di origine glaciale. Lungo i fianchi vallivi, sia in sinistra che in destra orografica, al piede degli affioramenti rocciosi, si riscontra la presenza di estese falde e conoidi detritici. In corrispondenza dell ultimo tratto, il vallone si stringe e l alveo del torrente si approfondisce per superare il salto morfologico che lo separa dalla vallata principale del torrente Buthier. Alla confluenza nel lago di Places de Moulin si riscontra un piccolo conoide di origine alluvionale. In relazione agli interventi in progetto, l opera di presa si colloca lungo il torrente Valcornière a quota 2220 m s.l.m.; il tracciato della condotta si sviluppa, quindi, lungo la destra orografica del corso d acqua, per lo più lungo pendii prativi modellati nei depositi di origine glaciale, supera il gradino morfologico di raccordo con la vallata principale e raggiunge la riva del lago di Places de Moulin. In corrispondenza del settore di raccordo tra il versante e il piccolo conoide alluvionale è previsto il locale centrale, a quota 1970 m sl.m.. Il tracciato del cavidotto, invece, oltrepassa il torrente Buthier e costeggia, sulla destra orografica, l intero lago di Places de Moulin, attraversando settori caratterizzati dalla presenza di roccia affiorante e subaffiorante e di falde detritiche, per giungere fino in località Lechère, poco a valle della diga, dove è previsto il punto di consegna dell energia prodotta. Litologia Dal punto di vista geologico, la Valpelline è incisa nella falda composita della Dent Blanche, lembo di ricoprimento del Sistema Australpino, che poggia in contatto tettonico sui calcescisti e pietre verdi dell unità tettonica denominata Zona Piemontese. La Falda della Dent Blanche si presenta nella Valpelline con una grande piega sinformale, il cui asse corrisponde all incirca con l asta torrentizia del Buthier, ed è costituita da due unità tettoniche principali, separate da una vasta zona di laminazione meccanica. L unità superiore Relazione geologica preliminare 10

13 (di Valpelline) è costituita da litotipi ad impronta metamorfica prealpina di alto grado (complesso Kinzigitico) in cui prevalgono paragneiss con intercalati orizzonti di marmi. L unità inferiore (di Arolla) è formata, invece, da originarie rocce ignee di età tardo-paleozoica, trasformate dall orogenesi alpina in ortogneiss (Gneiss d Arolla). Per quanto riguarda la comba di Valcornière, si evidenzia che la stessa risulta incisa nell unità superiore della serie di Valpelline. In particolare, i litotipi predominanti sono i paragneiss di Valpelline. Affioramenti del substrato roccioso si riscontrano per lo più alla testata del vallone e lungo la parte alta dei fianchi vallivi, ma anche lungo l incisione del torrente Valcornierè, in particolare poco a valle dell opera di presa e lungo il salto morfologico che separa la valle sospesa del torrente Valcornière dalla vallata principale. Per quanto riguarda le coperture quaternarie, lungo i fianchi vallivi, al piede degli affioramenti rocciosi, si riscontra la presenza di depositi detritici di falda e di conoide, così come lungo la fascia di versante che si affaccia sulla vallata principale del Buthier. In località Valcornière, invece, si sono conservati lembi di depositi di origine glaciale, nello specifico till indifferenziato. Infine, alla confluenza del torrente Valcornière nel lago di Places de Moulin, troviamo depositi di conoide alluvionale. Relazione geologica preliminare 11

14 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta Geologica SCT Geoportale RAVA. In rosso le principali opere, in blu la condotta. Relazione geologica preliminare 12

15 6. Caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del sito Inquadramento idrografico L impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo il tratto inferiore del torrente Valcornière, in destra orografica. Il torrente Valcornière si origina intorno a quota 2700 m s.l.m., dal ghiacciaio di Chavacour. Il corso d acqua scorre incidendo depositi detritici, alluvionali e di debris flow, ad eccezione dell ultimo tratto ove il torrente incide, invece, il substrato roccioso. Lungo la comba di Valcornière, il torrente riceve il contributo di alcune incisioni minori, la maggior parte localizzate sulla destra orografica. Si tratta di corsi d acqua a carattere effimero che si attivano durante il periodo di fusione delle nevi o a seguito di importanti eventi piovosi che possono determinare anche il verificarsi di fenomeni di colate detritiche. Relativamente agli interventi in progetto, si evidenzia che l opera di presa è prevista sul torrente Valcornière stesso, poco a monte del tratto che incomincia ad essere inciso del substrato roccioso. Si evidenzia che lungo il corso d acqua possono verificarsi fenomeni di colate detritiche; lungo la Comba di Valcornière è, infatti, presente materiale detritico potenzialmente mobilizzabile a seguito di importanti precipitazioni. La condotta di adduzione correrà sulla destra orografica del corso d acqua le cui dinamiche, essendo in questo tratto il torrente piuttosto inciso, non interesseranno la condotta stessa. La condotta attraverserà, invece, alcune incisioni minori, lungo le quali, come sopra indicato, possono verificarsi fenomeni di debris flow. Il locale centrale è previsto poco a monte della confluenza del torrente Valcornière nel lago di Places de Moulin, in corrispondenza del settore di raccordo tra il versante e il piccolo conoide formato dal torrente stesso. A tal riguardo, nelle successive fasi progettuali bisognerà fare le valutazioni del caso in relazione a possibili fenomeni di dissesto legati al torrente e all area ove è prevista la realizzazione del locale centrale. Per quanto riguarda il cavidotto per la consegna dell energia prodotta, si evidenzia che il tracciato dello stesso è previsto quasi interamente in interrato lungo la pista poderale che costeggia in destra orografica il lago di Places de Moulin. Tale pista attraversa alcune incisioni minori prive di corso d acqua permanente, in relazioni alle quali non si ravvisano particolari problematiche essendo il cavidotto previsto in interrato. Il primo tratto, invece, e in particolare l attraversamento del torrente Buthier, è previsto in cavo aereo. In tal modo si ovvierà alle problematiche legate a fenomeni di esondazione e/o colate detritiche che possono interessare il corso d acqua. Relazione geologica preliminare 13

16 Inquadramento idrogeologico Dal punto di vista della circolazione idrica sotterranea, si evidenzia che la stessa può avvenire o in profondità nel substrato roccioso, per fessurazione, o più superficialmente, all interno delle coperture quaternarie, per circolazione per porosità del mezzo attraversato. In generale, in relazione agli interventi in progetto, essendo previste operazioni di scavo a profondità limitata, non si ravvisano particolari interferenze con la circolazione idrica sotterranea. In base alle informazioni reperite, lungo il tracciato della condotta, non risultano presenti sorgenti oggetto di captazione. Tuttavia, in caso in fase di esecuzione si riscontrasse la presenza di emergenze d acqua significative, si valuterà l interazione tra gli interventi in progetto e le emergenze stesse e, nel caso, si valuteranno le opportune misure atte a salvaguardare le risorse idriche sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. 8. Considerazioni conclusive Il contesto geologico e geormofologico che caratterizza il vallone in esame è quello tipico di un originario modellamento glaciale a cui si sono successivamente sovrapposti gli effetti dovuti a processi per lo più di tipo gravitativo. La principale tipologia di dissesto è rappresentata da potenziali fenomeni di crollo che possono interferire con alcuni settori del tracciato della condotta in progetto. Tale tipologia di dissesto si riscontra anche lungo alcuni settori del versante in destra orografica del lago di Places de Moulin, ove è prevista la posa del cavidotto interrato. In relazione al torrente Valcornière, si evidenzia il possibile verificarsi di fenomeni alluvionali con trasporto solido e/o fenomeni di debris flow che potrebbero danneggiare l opera di presa. Bisognerà, inoltre, considerare la possibilità che si verifichino fenomeni di debris flow lungo le incisioni minori della Comba di Valcornière e di quelle che scorrono lungo la destra orografica del lago di Places de Moulin. Tali incisioni interferiscono, infatti, con il tracciato della condotta e con il tracciato del cavidotto. In relazione ai fenomeni di dissesto sopraindicati, si dovrà prevedere l adozione di alcune misure di protezione e in particolare: - nei settori soggetti a crolli, si dovrà approfondire il più possibile la posa della condotta e del cavidotto e curare particolarmente il reinterro delle trincee al fine di limitare la possibilità di danneggiamento da parte di blocchi di crollo; Relazione geologica preliminare 14

17 - nei settori di attraversamento degli impluvi, anche se privi di corso d acqua permanente, in ragione dei possibili fenomeni di colate detritiche che vi si possono verificare, si dovrà approfondire il più possibile la posa della condotta e del cavidotto e prevedere una camicia di protezione; - si dovrà prevedere l utilizzo di valvole di sicurezza che interrompano il flusso in caso di perdite della condotta al fine di evitare che le acque defluiscano lungo il versante e che si inneschino fenomeni di scivolamento; - si dovranno interrare adeguatamente le tubazioni e si dovrà curare particolarmente la sistemazione dei materiali di reinterro mediante accurato costipamento del terreno di riporto al fine di evitare fenomeni di erosione superficiale; - il locale centrale dovrà essere arretrato il più possibile all interno del versante in maniera tale da diminuire la vulnerabilità dello stesso rispetto alle dinamiche di versante e/o torrentizie che possono verificarsi nell area. Nelle successive fasi progettuali si approfondiranno le indagini in relazione alla tipologia e all entità dei dissesti insistenti sull area e si individueranno nel dettaglio le misure di mitigazione della vulnerabilità delle infrastrutture in progetto. Si approfondiranno, inoltre, gli aspetti relativi alla caratterizzazione geotecnica dei terreni oggetto di intervento e verranno individuati più nel dettaglio gli accorgimenti costruttivi atti a garantire la stabilità dei fronti di scavo e la buona esecuzione delle opere in progetto, relativamente agli aspetti geologici in s.l.. Per quanto riguarda, invece, i fenomeni valanghivi insistenti lungo la Comba di Valcornière, non si ravvisano particolari problematiche in quanto le infrastrutture ricadenti in aree vincolate sono di natura interrata. Analoghe considerazioni valgono anche per le valanghe insistenti sul tracciato del cavidotto interrato in progetto. gennaio 2016 il tecnico Dott. Geol. Elena Levera Relazione geologica preliminare 15

18 Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Bionaz Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939 del e Studio di interferenza valanghiva ai sensi dell art. 37 della L.R. 11/98 Progetto: Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località Bois du Plan Prie Centrale Praz Rayé Committente: gennaio 2016 Dott. Geol. LEVERA ELENA Tel elenalevera@gmail.com C. F. LVRLNE79H47A326A P. I

19 Sommario STUDIO DI COMPATIBILITA ai sensi della DGR 2939/ Premessa... 2 Localizzazione dell area di intervento... 2 Descrizione dell intervento in progetto... 2 Caratterizzazione dei vincoli presenti... 3 Individuazione e illustrazione delle dinamiche e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo... 7 Valutazione della compatibilità dell intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e con la sua pericolosità... 8 Valutazione della vulnerabilità dell opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata... 8 Definizione degli interventi di protezione adottati per ridurre la pericolosità del fenomeno e/o la vulnerabilità dell opera e valutazione della loro efficacia ed efficienza rispetto al fenomeno di dissesto ipotizzato... 9 Conclusioni STUDIO DI INTERFERENZA VALANGHIVA ai sensi dell art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i Premessa Terreni soggetti a rischio di valanghe o slavine Inquadramento area valanghiva Considerazioni sull interazione opere-flusso valanghivo Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 1

20 STUDIO DI COMPATIBILITA ai sensi della DGR 2939/2008 Premessa Il presente Studio di compatibilità accompagna il progetto per la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica in località Bois du Plan Prie, nel, e viene redatto in ottemperanza alla DGR n del Si specifica, in particolare, che si tratta di uno studio di compatibilità preliminare e che gli argomenti trattati nello stesso verranno approfonditi nelle successive fasi progettuali. Tale studio si basa su indagini geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche preliminari; per meglio caratterizzare il sito dal punto di vista geologico s.l. si è proceduto anche all analisi di ortofoto oltre che delle cartografie motivazionali facenti parte delle cartografie degli ambiti inedificabili del. Localizzazione dell area di intervento Il sito in esame è localizzato nell alta Valpelline, in sinistra orografica del torrente Buthier, in testa al lago di Places de Moulin. In particolare, l impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo il tratto inferiore del torrente Valcornière, affluente di sinistra orografica del lago suddetto, sito nel territorio comunale di Bionaz. L opera di presa è prevista sul torrente Valcornière, a quota 2220 m sl.m.; la condotta correrà, quindi sulla destra orografica del corso d acqua fino in località Bois du Plan Prie, dove, a quota 1970 m sl.m. circa è prevista la centrale di produzione; dalla centrale partirà un cavidotto per la consegna dell energia prodotta che correrà lungo la pista che costeggia il lago di Places de Moulin in destra orografica, per poi proseguire fino in località Lechère, a quota 1820 m s.l.m. circa. Descrizione dell intervento in progetto Il progetto prevede la derivazione di acque per utilizzo idroelettrico dal torrente Valcornière. Attualmente risulta già esistente e funzionante un impianto idroelettrico in relazione al quale la Committenza intende provvedere ad un rifacimento totale. In particolare, gli interventi previsti consistono in: realizzazione della nuova opera di presa, di tipo tirolese; messa in terra di tubazione in PEAD Ø700 (interno) e PN 6 e cavidotto DN 160 per fibra ottica; realizzazione di vasca di carico in carpenteria metallica; Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 2

21 messa in terra di tubazione in acciaio Ø600 (interno) avente PN 10 PN 16 e PN 25 e posa di cavidotto DN 160 per fibra ottica; realizzazione di locale interrato per allocazione centralina, il locale sarà interrato con una facciata a vista rivestita di pietrame e dotata di portone di ferro e legno verniciato isolato acusticamente; messa in terra di tubazione PEAD a parete strutturata Ø700 a pelo libero o canale per il riconvogliamento delle acque al torrente; realizzazione cavidotto per il convogliamento dell'energia, con cavo interrato, dalla centralina fino alla loc. Léchere; realizzazione di cabina elettrica in loc. Léchère. Caratterizzazione dei vincoli presenti In riferimento ai vincoli gravanti sulle aree oggetto di intervento si evidenzia quanto segue: Opere Art.35 Lr. 11/98 Art.36 Lr. 11/98 F1 F2 F3 fascia A fascia B fascia C Opera di presa x x Vasca di carico x Condotta x x x Centrale idroelettrica x x Condotta scarico x x Cavidotto x x x x x Cabina elettrica x x Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 3

22 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 35 comma 1 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 4

23 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 36 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Per quanto concerne la disciplina d uso delle aree sopraindicate si riporta quanto indicato nella D.G.R del 10 ottobre 2008 che disciplina gli artt. 35 e 36 della L.R. 11/98 e s.m.i., relativamente alle opere in progetto: Terreni sede di frane - aree a elevata pericolosità (F1): nelle aree a elevata pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa e centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 5

24 condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a media pericolosità (F2): nelle aree a media pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a bassa pericolosità (F3): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell area, e di verifica dell adeguatezza delle condizioni sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Terreni a rischio di inondazione: - aree a elevata pericolosità (fascia A): nelle aree della fascia A sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa e centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a media pericolosità (fascia B): nelle aree della fascia B sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 6

25 conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a bassa pericolosità (fascia C): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni tipo di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati e nella ristrutturazione o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile. Individuazione e illustrazione delle dinamiche e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo Lungo la Comba di Valcornière, così come lungo la destra orografica del lago di Places de Moulin, si riscontrano principalmente due differenti tipologie di criticità geologiche, in particolare: - lungo i fianchi vallivi della Comba di Valcornière, così come in alcuni settori del versante destro orografico del lago di Places de Moulin, possono verificarsi fenomeni di crollo. Nell area in esame sono, infatti, presenti falde e conoidi detritici che in alcuni settori non sono ancora stati rivegetati. Segno di dinamiche di versante non ancora esaurite; - lungo il torrente Valcornière, così come lungo le incisioni minori affluenti del Valcornière e del lago di Places de Moulin, possono verificarsi fenomeni di colate detritiche. Le incisioni minori risultano prive di corso d acqua permanente e si attivano alla fusione delle nevi e/o a seguito di importanti eventi piovosi. Questi ultimi, data la disponibilità di detrito presente nell area, possono determinare il verificarsi di fenomeni di debris flow. Si segnala, inoltre, la possibilità che lungo il torrente Buthier si verifichino fenomeni alluvionali con elevato trasporto solido. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 7

26 Valutazione della compatibilità dell intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e con la sua pericolosità In generale, gli interventi previsti non comportano movimenti terra rilevanti né modifiche all attuale morfologia dei luoghi. La condotta interrata correrà lungo la destra orografica del torrente Valcornière, attraversando falde detritiche e pendii prativi modellati nei depositi di origine glaciale. Il cavidotto interrato, correrà, invece, lungo la pista poderale che costeggia sulla destra orografica il lago di Places de Moulin. Il locale centrale verrà, invece, realizzato nel settore di raccordo tra il versante e il conoide alluvionale formato dal torrente Valcornière allo confluenza nel lago sopraindicato, in sostituzione di un fabbricato esistente, a ridosso del versante e interrato su tre lati. Per quanto riguarda l opera di presa, si evidenzia che la realizzazione della stessa, peraltro prevista in corrispondenza dell opera di presa dell impianto attualmente esistente, non comporterà modifiche sostanziali alla morfologia dell alveo, a meno degli interventi previsti per garantire il rilascio del DMV. Sulla base delle indagini preliminari svolte, così come sopra illustrato, si ritiene quindi che, se gli interventi in progetto verranno eseguiti a regola d arte, il grado di pericolosità delle aree in esame resterà invariato. Valutazione della vulnerabilità dell opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata In relazione al tipo di opere in progetto si evidenzia che si tratta di infrastrutture di tipo puntuale senza presenza umana continuativa e di tipo lineare e a rete. In relazione al contesto geologico riscontrato, considerata la natura interrata delle infrastrutture in progetto, si ritengono le stesse a bassa vulnerabilità. Tuttavia, si evidenziano alcune criticità di carattere geologico che potrebbero determinare il danneggiamento delle infrastrutture stesse: - l opera di presa prevista sul torrente Valcornière potrebbe essere danneggiata a seguito di fenomeni di debris flow; - la condotta di adduzione potrebbe essere danneggiata da fenomeni di crollo e/o da fenomeni di debris flow relativi alle incisioni secondarie; - il cavidotto potrebbe essere danneggiato da fenomeni di crollo e/o da fenomeni di debris flow relativi a incisioni secondarie; Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 8

27 - il locale centrale potrebbe essere interessato da dinamiche di versante e/o torrentizie legate al torrente Valcornière. Definizione degli interventi di protezione adottati per ridurre la pericolosità del fenomeno e/o la vulnerabilità dell opera e valutazione della loro efficacia ed efficienza rispetto al fenomeno di dissesto ipotizzato In relazione al contesto geologico riscontrato, al fine di mitigare la vulnerabilità delle infrastrutture e garantire la stabilità del versante su cui insistono le stesse bisognerà adottare i seguenti accorgimenti: - nei settori soggetti a crolli, si dovrà approfondire il più possibile la posa della condotta e del cavidotto e curare particolarmente il reinterro delle trincee al fine di limitare la possibilità di danneggiamento da parte di blocchi di crollo; - nei settori di attraversamento degli impluvi, anche se privi di corso d acqua permanente, in ragione dei possibili fenomeni di colate detritiche che vi si possono verificare, si dovrà approfondire il più possibile la posa della condotta e del cavidotto e prevedere una camicia di protezione; - in relazione all attraversamento sul torrente Buthier da parte del cavidotto, si evidenzia che lo stesso è stato previsto in cavo aereo; - al fine di ridurre il più possibile l induzione di fenomeni erosivi in corrispondenza dei punti di restituzione delle acque nel torrente Valcornière (troppo pieno vasca di carico e restituzione delle acque turbinate) e modificazioni al deflusso delle acque del torrente stesso si dovranno realizzare platee in massi a secco; - si dovrà prevedere l utilizzo di valvole di sicurezza che interrompano il flusso in caso di perdite della condotta al fine di evitare che le acque defluiscano lungo il versante e che si inneschino fenomeni di scivolamento; - si dovranno interrare adeguatamente le tubazioni e si dovrà curare particolarmente la sistemazione dei materiali di reinterro mediante accurato costipamento del terreno di riporto al fine di evitare fenomeni di erosione superficiale; - il locale centrale dovrà essere arretrato il più possibile all interno del versante in maniera tale da diminuire la vulnerabilità dello stesso rispetto alle dinamiche di versante e torrentizie che possono verificarsi nell area; Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 9

28 - si dovranno inerbire tutte le superfici interessate dalle lavorazioni onde favorire il ripristino della cotica erbosa. Conclusioni Sulla base di quanto sopraesposto, si ritiene in via preliminare che le opere in progetto siano compatibili con le condizioni di pericolosità indicate sulla cartografia degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98. Nelle successive fasi progettuali dovranno comunque essere approfondite le indagini in relazione alla tipologia e all entità dei dissesti insistenti sull area e dovranno essere individuati nel dettaglio le misure di mitigazione della vulnerabilità delle infrastrutture in progetto. gennaio 2016 il tecnico Dott. Geol. Elena Levera Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

29 STUDIO DI INTERFERENZA VALANGHIVA ai sensi dell art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i.. Premessa Relativamente alla cartografia degli ambiti inedificabili per i terreni soggetti al rischio di valanghe e slavine, si evidenzia che ricadono in aree vincolate, e precisamente in aree classificate come Va e Vb, l opera di presa, la vasca di carico, un tratto della condotta e buona parte del cavidotto. Art.37 Lr. 11/98 Opere Va Vb Opera di presa x Vasca di carico x Condotta x Centrale idroelettrica Condotta scarico Cavidotto x x Cabina elettrica Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

30 Centralina Condotta Vasca di carico Opera di presa Estratto Carta ambiti inedificabili art. 37 L.R. 11/98 Geoportale RAVA Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

31 Terreni soggetti a rischio di valanghe o slavine Secondo quanto indicato dall art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i.: 1. I terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine sono distinti, in funzione dell'intensità degli eventi attesi e della loro frequenza, in classi di elevata, media e debole pericolosità. 2. La delimitazione delle aree di cui al comma 1 avviene con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 38, sulla base di idonei studi realizzati secondo specifiche metodiche di valutazione della pericolosità definite dalla Giunta regionale, con propria deliberazione, su proposta della struttura regionale competente in materia di difesa del suolo. 3. Per le aree di cui al comma 1, la Giunta regionale, sentito il Consiglio permanente degli enti locali, stabilisce con propria deliberazione le trasformazioni, gli interventi, gli usi e le attività consentiti, connessi alla pianificazione urbanistica. 4. Nelle aree di cui al comma 1 sono ammissibili gli interventi compatibili con un adeguato livello di sicurezza delle aree stesse, gli interventi finalizzati alla difesa, stabilizzazione e consolidamento dei terreni e al miglioramento della tutela della pubblica incolumità dai dissesti, nonché gli interventi volti a mitigare la vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture esistenti. 5. I progetti relativi agli interventi ammissibili devono basarsi, qualora previsto dalla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 3, su specifiche analisi di interferenza valanghiva e sulla specifica valutazione dell'adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto o di quelle conseguibili con le opere di difesa necessarie. Inquadramento area valanghiva L assetto morfologico dell alta Valpelline e le quote elevate fanno si che siano numerosi i versanti ove si sviluppano fenomeni valanghivi. In particolare, lungo la Comba di Valcornière, così come lungo il versante in destra orografica del lago di Places de Moulin, risultano censiti numerosi fenomeni valanghivi oltre versanti classificati come zone di probabile localizzazione valanghe. Considerazioni sull interazione opere-flusso valanghivo In merito all interazione tra i fenomeni valanghivi e gli interventi in progetto, si evidenzia che le opere sono previste in interrato e che per la realizzazione delle stesse non verrà Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

32 modificato l attuale assetto morfologico dell area. Tali opere non interferiranno, pertanto, con il flusso dei fenomeni valanghivi. Trattandosi di opere interrate di tipo puntuale, lineare o a rete, si evidenzia, inoltre, che le stesse risultano scarsamente vulnerabili agli effetti dei fenomeni valanghivi sopraindicati. Si evidenzia che eventuali operazioni di manutenzione sull impianto idroelettrico in progetto dovranno avvenire in condizioni di sicurezza nivo-valanghiva. gennaio 2016 il tecnico Dott. Geol. Elena Levera Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

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