INT02.RGEO RELAZIONE GEOLOGICA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENALE - INTEGRAZIONI 01

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INT02.RGEO RELAZIONE GEOLOGICA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENALE - INTEGRAZIONI 01"

Transcript

1 COMMITTENTE Besenval Corrado Comune di Fenis Frazione Janin, Sarre (AO) OGGETTO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITA LA CHAPELLE DI FENIS - CENTRALE LA CHAPELLE VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENALE - INTEGRAZIONI 01 DATA: NOVEMBRE 2014 AGG: GIUGNO 2015 RELAZIONE GEOLOGICA INT02.RGEO SCALA: RIF.TO: GF 45 Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax joelc@tiscali.it faber ingegneria associazione professionale Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax segreteria@faberingegneria.it

2 Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Fénis Relazione geologica definitiva ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 Progetto: Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località La Chapelle di Fenis Centrale La Chapelle Committenti: BESENVAL Corrado giugno 2015 Dott. Geol. LEVERA ELENA Tel elenalevera@gmail.com C. F. LVRLNE79H47A326A P. I

3 Sommario 1. Premessa Localizzazione dell area di intervento Descrizione dell intervento in progetto Ambiti Inedificabili Inquadramento geomorfologico e geologico di area vasta... 6 Geomorfologia... 6 Litologia Inquadramento geomorfologico e geologico di dettaglio Caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del sito Inquadramento idrografico Inquadramento idrogeologico Caratteristiche geotecniche e suggerimenti relativi all intervento Caratteristiche geotecniche dei terreni Classificazione sismica del sito Suggerimenti relativi all intervento Considerazioni conclusive Relazione geologica definitiva 1

4 1. Premessa La presente relazione geologica, redatta su incarico dei progettisti, Ing. Joël Créton e Ing. Marco Magliano, accompagna il progetto definitivo per la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica in località La Chapelle, nel comune di Fénis. La relazione è redatta ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni e ai sensi della L.R. 11/98. Le osservazioni effettuate nel corso dell indagine e la raccolta e l analisi delle informazioni acquisite hanno, infatti, consentito di individuare le caratteristiche geomorfologiche, litologiche e idrogeologiche del sito oggetto di intervento e di verificare l adeguatezza delle opere previste in relazione al contesto geologico esistente. 2. Localizzazione dell area di intervento Il sito in esame è localizzato nella media Valle d Aosta, in destra orografica del fiume Dora Baltea. In particolare, l impianto idroelettrico in progetto è previsto lungo l asta torrentizia del torrente Clavalité, nel comune di Fénis: l opera di presa, già esistente, si trova a quota 1330 m s.l.m. circa, la condotta forzata correrà per il primo tratto in destra orografica del torrente Clavalité, per poi passare in sinistra orografica a valle di località Lovignanaz, fino a raggiungere quota 800 m s.l.m. circa ove è prevista la centrale. Il cavidotto correrà in sinistra orografica del torrente Clavalité a partire dalla centrale fino a quota 570 m s.l.m., ove è prevista la cabina di consegna dell energia elettrica prodotta. 3. Descrizione dell intervento in progetto Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico utilizzando le acque dell acquedotto comunale di Fénis tra le sorgenti Bois de Marqueron e località La Chapelle. L opera di presa e la vasca di carico, così come il primo tratto di condotta, risultano già esistenti. Gli interventi da realizzare consistono, invece, nella: - posa della condotta forzata in acciaio da Bois de Fontana fino alla centrale; - realizzazione del locale centrale, che è stato previsto fuori terra; - realizzazione condotta di scarico tra la centrale e la vasca esistente in località La Chapelle per la restituzione delle acque turbinate; Relazione geologica definitiva 2

5 - posa cavidotto interrato per la consegna dell energia elettrica prodotta alla linea esistente, parte in passacavo esistente e parte in passacavo da realizzare; - realizzazione cabina elettrica. 4. Ambiti Inedificabili Al fine di individuare i vincoli urbanistici esistenti sulle aree oggetto di intervento, sono state esaminate le cartografie degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98 e s.m.i. art. 35 (per i terreni sede di frane), art. 36 (per i terreni a rischio di inondazione) e art. 37 (per i terreni soggetti al rischio di valanghe e slavine), del comune di Fénis, in base alle quali le opere in progetto ricadono in aree classificate così come sotto indicato. Art.35 Lr. 11/98 Art.36 Lr. 11/98 Art.37 Lr. 11/98 Opere F1 F2 Fascia Fascia Fascia F3 Fc2 A B IcB C Va Vb Condotta forzata x x x x x x Centrale idroelettrica x Condotta scarico x x Cavidotto in passacavo esistente x x Cavidotto in passacavo da realizzare x x x x Cabina elettrica x Per quanto concerne la disciplina d uso delle aree sopraindicate si riporta quanto indicato nella D.G.R del 10 ottobre 2008 che disciplina gli artt. 35 e 36 della L.R. 11/98 e s.m.i., relativamente alle opere in progetto: Terreni sede di frane - aree a elevata pericolosità (F1): nelle aree a elevata pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle Relazione geologica definitiva 3

6 condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a media pericolosità (F2): nelle aree a media pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa, centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a bassa pericolosità (F3): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell area, e di verifica dell adeguatezza delle condizioni sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Terreni a rischio di inondazione: - aree a elevata pericolosità (Fascia A): nelle aree della fascia A sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a media pericolosità (Fascia B Fascia IcB): nelle aree della fascia B sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle Relazione geologica definitiva 4

7 conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a bassa pericolosità (Fascia C): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni tipo di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati e nella ristrutturazione o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile. Terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine: 1. I terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine sono distinti, in funzione dell'intensità degli eventi attesi e della loro frequenza, in classi di elevata, media e debole pericolosità. 2. La delimitazione delle aree di cui al comma 1 avviene con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 38, sulla base di idonei studi realizzati secondo specifiche metodiche di valutazione della pericolosità definite dalla Giunta regionale, con propria deliberazione, su proposta della struttura regionale competente in materia di difesa del suolo. 3. Per le aree di cui al comma 1, la Giunta regionale, sentito il Consiglio permanente degli enti locali, stabilisce con propria deliberazione le trasformazioni, gli interventi, gli usi e le attività consentiti, connessi alla pianificazione urbanistica. 4. Nelle aree di cui al comma 1 sono ammissibili gli interventi compatibili con un adeguato livello di sicurezza delle aree stesse, gli interventi finalizzati alla difesa, stabilizzazione e consolidamento dei terreni e al miglioramento della tutela della pubblica incolumità dai dissesti, nonché gli interventi volti a mitigare la vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture esistenti. 5. I progetti relativi agli interventi ammissibili devono basarsi, qualora previsto dalla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 3, su specifiche analisi di Relazione geologica definitiva 5

8 interferenza valanghiva e sulla specifica valutazione dell'adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto o di quelle conseguibili con le opere di difesa necessarie. 5. Inquadramento geomorfologico e geologico di area vasta Geomorfologia L impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo il vallone di Clavalitè, a partire da quota 1330 m s.l.m. circa, ove sono presenti le sorgenti di Bois de Marqueron, fino a quota 800 m s.l.m. circa, in località La Chapelle, ove è prevista la centrale idroelettrica. Il primo tratto dell impianto corre in destra orografica del torrente Clavalitè per passare poi in sinistra orografica poco a valle di località Lovignanaz. Quello di Clavalité è un vallone tributario di destra orografica del fiume Dora Baltea ad impronta glaciale. Nella parte alta del vallone si possono meglio riconoscere i segni del modellamento glaciale, con la presenza di creste di morena e rock glaciers fino ad arrivare alla piana di Clavalité derivante dal colmamento di un antico bacino lacustre di sovrescavazione glaciale. Al modellamento glaciale si sono successivamente sovraimposti gli effetti dei processi di tipo gravitativo e gravitativo-torrentizi, con la formazione di falde e conoidi detritici al piede delle pareti rocciose e di conoidi di genesi mista allo sbocco dei torrenti tributari lungo il vallone principale. Gli interventi in progetto sono previsti in corrispondenza della parte bassa del vallone, lungo il tratto di raccordo tra la piana di Clavalité e la piana alluvionale del fiume Dora Baltea. Lungo questo tratto prevalgono le forme legate a processi di tipo gravitativo e torrentizio. Lungo il torrente Clavalité si notano, infatti, orli di terrazzo fluviale e settori con scarpate d alveo in erosione, mentre, al raccordo dei bacini secondari con il torrente Clavalité, i torrenti hanno edificato conoidi detritici di genesi mista gravitativo-torrentizia. Infine, ultimo tratto morofologico, procedendo da monte verso valle, risulta essere l esteso conoide edificato dal torrente Clavalitè allo sbocco nella piana alluvionale del fiume Dora Baltea. Litologia Dal punto di vista geologico, l area in esame è localizzata all interno del settore noto come Zona Piemontese, in cui si riconoscono due unità principali: la Zona di Zermatt-Saas, costituita da prevalenti serpentiniti e anfiboliti in facies di alta pressione; Relazione geologica definitiva 6

9 la Zona del Combin, sovrapposta tettonicamente alla Zona di Zermatt-Saas, costituita da un complesso eterogeneo di calcescisti con intercalazioni di pietre verdi a metamorfismo in facies scisti blu e scisti verdi. Affioramenti del substrato roccioso si riscontrano a mezza costa lungo il versante in sinistra orografica del torrente Clavalité, in particolare metagabbri e calcescisti, e in corrispondenza del gradino morfologico che separa l imbocco del vallone dal fondo valle alluvionale del fiume Dora Baltea. Per quanto riguarda le coperture quaternarie, si riscontra la presenza di lembi di depositi di origine glaciale che si sono conservati al piede del versante sia in sinistra sia in destra orografica, depositi alluvionali lungo il fondo valle del torrente Clavalité e in corrispondenza del conoide edificato dallo stesso al raccordo con la piana alluvionale del fiume Dora Baltea, depositi di genesi mista gravitativo-torrentizia lungo i torrenti secondari e al raccordo degli stessi con il Clavalité, depositi detritici di falda e di conoide al piede degli affioramenti rocciosi. 6. Inquadramento geomorfologico e geologico di dettaglio Entrando nel dettaglio del tracciato della condotta in progetto, procedendo da monte verso valle si rilevano i seguenti tratti morfologici e le seguenti litologie: - la nuova condotta partirà dalle sorgenti di Fontana, ove a monte dei bottini di presa si rileva la presenza di un movimento franoso che si origina immediatamente a valle della strada per Clavalité e che risulta parzialmente sistemato da scogliere in grossi blocchi realizzati al piede dello stesso; Sorgenti di Fontana. Sullo sfondo il movimento franoso sopraindicato. - la condotta correrà, quindi, lungo la pista di accesso alle sorgenti, il cui tracciato costeggia il torrente Clavalité, in destra orografica. La pista risulta dotata di muri di Relazione geologica definitiva 7

10 sostegno e di controripa realizzati in grossi blocchi. Immediatamente a valle del bottino di presa si rileva la presenza di un impluvio privo di corso d acqua permanente ma lungo il quale in passato si sono verificati fenomeni di debris flow. Tale settore insiste sui depositi alluvionali del torrente Clavalitè e su depositi di origine glaciale; Impluvio presente poco più a valle delle sorgenti di Fontana. - giunta al tornante sotto il villaggio di Lovignanaz la condotta si innesterà, quindi, sulla strada per Clavalité, costeggiando il torrente omonimo in un settore caratterizzato da pendenze moderate e insistente sui depositi alluvionali; - all altezza di località Servettaz la condotta passerà in sinistra orografica del torrente Clavalité, mediante staffatura al ponte pedonale esistente, e correrà lungo pendio prativo a debole acclività. Tale settore risulta essere stato interessato in passato da fenomeni di colamento rapido originatisi lungo le due piccole incisioni presenti lungo il versante a monte; Pendii prativi a valle del villaggio di Servettaz. Relazione geologica definitiva 8

11 - il tracciato prosegue, quindi, lungo la pista esistente, costeggiante il torrente Clavalité in sinistra orografica, in un settore di raccordo tra i depositi alluvionali e i depositi detritici di falda. In particolare, si rileva un tratto caratterizzato da pareti rocciose strapiombanti con al piede falda detritica con scarpata instabile, ove si sono notati anche segni di crolli recenti; Scarpata in arretramento Blocchi di crollo giunti sulla pista poderale - in prossimità del ponte di Leffrey, lungo la pista, si rileva la presenza di falda detritica a grossi blocchi e blocchi ciclopici fino ad arrivare in località Le Plan Mayen caratterizzato da pendii prativi sub pianeggianti; Pendii prativi in località Le Plan Mayen. - proseguendo verso valle la condotta attraverserà, quindi, un settore caratterizzato da forme calanchive modellate nei depositi di origine glaciale, prima costeggiando l alveo del torrente Clavalité, che lungo questo tratto risulta regimato da arginature in c.a. e in pietrame e malta, per poi proseguire lungo la pista esistente; Relazione geologica definitiva 9

12 Vista della sponda sinistra del Clavalité in corrispondenza del settore interessato da forme calanchive. - lungo la scarpata di raccordo tra il terrazzo di Charnicloz e l alveo del torrente Clavalité si rileva la presenza di settori dissestati. In particolare, si evidenzia la presenza di una frana di scivolamento che ha interessato parte della ripida scarpata sopraindicata, modellata nei depositi di origine glaciale, per un dislivello di circa 50 m, interrompendo la pista esistente; Vista del fenomeno franoso sopraindicato. - poco oltre si rileva la presenza di una altro settore, sempre modellato nei depositi di origine glaciale con scarpate subverticali caratterizzate da dilavamento e da venute d acqua. I processi gravitativi hanno comportato la quasi totale asportazione della pista che allo stato attuale si riduce ad un sentiero; Relazione geologica definitiva 10

13 Vista del settore ove la pista è stata asportata da processi gravitativi. - il tracciato prosegue, quindi, seguendo la pista esistente che, nell ultimo tratto taglia a mezza costa il versante caratterizzato da acclività elevata e da substrato roccioso affiorante e subaffiorante con depositi detritici di falda; - il locale centrale è previsto a quota 800 m s.l.m., immediatamente a monte della vasca di carico dell acquedotto sita in località La Chapelle. Il settore è caratterizzato dalla presenza di coltri detritico colluviali con substrato roccioso affiorante e subaffiorante; Vista dell area ove sorgerà il locale centralina. - il cavidotto per la consegna dell energia correrà per il primo tratto all interno di un passacavo esistente il cui tracciato segue all incirca la linea di massima pendenza in un settore caratterizzato da substrato roccioso affiorante e subaffiorante con coltri detritico-colluviali. A partire da quota 610 m s.l.m., in corrispondenza dell apice del conoide edificato dal torrente Clavalité, è previsto il nuovo tratto di passacavo che correrà lungo l asta torrentizia fino a quota 570 m s.l.m., ove è presente la cabina di Relazione geologica definitiva 11

14 consegna. Il settore, che risulta già antropizzato, è caratterizzato dalla presenza di depositi alluvionali. 7. Caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del sito Inquadramento idrografico L impianto idroelettrico in progetto si sviluppa lungo la parte bassa del bacino del torrente Clavalité, affluente di destra orografica del fiume Dora Baltea. Tra località Fontana e località Cerise, il corso d acqua scorre inciso nei depositi alluvionali mettendo a nudo orli di terrazzo fluviale-torrentizio e scarpate in erosione. Successivamente, il torrente incide i depositi di origine glaciale per poi approfondirsi in corrispondenza del restringimento della valle incidendo il substrato roccioso fino allo sbocco sul fondo valle alluvionale del fiume Dora Baltea, dove ha edificato un esteso conoide. Lungo il torrente Clavalité si riscontra la presenza di numerosi affluenti, molti dei quali risultano privi di corso d acqua permanente e si attivano in concomitanza di importanti eventi piovosi o durante il periodo di fusione delle nevi. Gli affluenti più significativi si trovano in destra orografica del vallone, presentando il versante un maggior sviluppo altimetrico. Mentre, in sinistra orografica, si riscontrano incisioni minori che solcano un versante caratterizzato da un minor sviluppo altimetrico e da pareti rocciose strapiombanti. Relativamente agli interventi in progetto, si evidenzia che il primo tratto della condotta correrà lungo l asta torrentizia del Clavalité, in destra orografica. Il corso d acqua, qui, scorre sui depositi alluvionali caratterizzati dalla presenza anche di grossi blocchi e risulta regimato in destra orografica da arginature in pietrame e in pietrame e malta. In località Servettaz la condotta passerà in sinistra orografica del torrente Clavalité mediante staffatura al ponte pedonale esistente. Relazione geologica definitiva 12

15 Vista del ponte pedonale sito in località Servettaz. Procedendo verso valle il corso d acqua presenta arginature solo a tratti, fino ad arrivare in località Cerise, ove in sinistra orografica si rileva la presenza di arginature in c.a. e in pietrame a malta. Tali opere di protezione spondale sono finalizzate ad evitare lo scalzamento al piede della scarpata sovrastante, modellata nei depositi di origine glaciale, che presenta segni di instabilità per l elevata acclività. Qui, la condotta correrà lungo le arginature che proteggeranno la stessa in caso di eventi alluvionali. Vista delle arginature in sinistra orografica del torrente Clavalitè in loc. Cerise. Il tracciato della condotta non interferisce con altri corsi d acqua, a meno di alcuni impluvi privi di corso d acqua permanente che si attivano in concomitanza di importanti eventi piovosi o durante il periodo di fusione delle nevi. Lungo tali incisioni, a seguito di eventi piovosi particolarmente intensi e/o prolungati nel tempo, possono verificarsi fenomeni di debris flow o colamenti rapidi. Relazione geologica definitiva 13

16 Relativamente al cavidotto previsto per la consegna dell energia elettrica prodotta, si evidenzia che il tratto di passacavo di nuova realizzazione è previsto lungo il conoide edificato dal torrente Clavalité al raccordo con la piana alluvionale del fiume Dora Baltea. In particolare, si evidenzia che il passacavo correrà lungo l asta torrentizia, in sinistra orografica, parte lungo pendii prativi e parte lungo la viabilità esistente. Allo stato attuale, in corrispondenza dell apice del conoide e per il tratto che risulta maggiormente antropizzato, l alveo del torrente Clavalité risulta regimato da fondo in pietrame e malta con soglie e da argini in c.a. e in pietrame e malta. Inquadramento idrogeologico Per quanto riguarda la circolazione idrica sotterranea, si segnala la presenza di numerose sorgenti emergenti lungo il fondo valle del torrente Clavalité, sia in destra che in sinistra orografica. Si tratta di emergenze per lo più legate a circuiti a carattere in gran parte superficiale, con acquiferi posti nella coltre quaternaria, denotando, quindi, una circolazione per porosità del mezzo attraversato. Per quanto riguarda i bacini di ricarica, si evidenzia che non sono presenti ghiacciai alla testata e che si tratta quindi di alimentazione da acqua di precipitazione e neve. Ci troviamo, quindi, in presenza di sorgenti per infiltrazione di acque meteoriche. La maggior parte di tali sorgenti vengono captate per andare ad alimentare l acquedotto comunale di Fénis e in particolare le sorgenti di Bois de Marqueron, già captate dall acquedotto stesso, alimenteranno anche l impianto idroelettrico in progetto. Relativamente agli interventi in progetto, si evidenzia che in alcuni tratti il tracciato della condotta forzata passa nelle vicinanze di alcune emergenze, ma comunque sempre a valle delle stesse. Si sottolinea, inoltre, che tali tratti di condotte corrono quasi interamente in corrispondenza della pista poderale già esistente e che quindi lo scavo per la posa delle stesse interesserà livelli di terreno già rimaneggiati dall attività antropica. Sulla base di quanto sopra, si ritiene, quindi che tale tipologia di intervento sia sufficiente a preservare la risorsa idrica sotterranea. Relazione geologica definitiva 14

17 8. Caratteristiche geotecniche e suggerimenti relativi all intervento Caratteristiche geotecniche dei terreni Le opere in progetto insisteranno per la maggior parte sulle coperture quaternarie, ad eccezione dell ultimo tratto della condotta forzata ove si riscontra anche la presenza di substrato roccioso affiorante e subaffiorante. In particolare lungo il tracciato dell impianto idroelettrico in progetto si riscontra essenzialmente la presenza di depositi di origine glaciale, depositi alluvionali, depositi detritici di falda e coltri detritico-colluviali. Relativamente ai depositi quaternari sopraindicati, si fornisce una breve descrizione: - depositi glaciali - till indifferenziato: ghiaie sabbioso-limose con blocchi, massive, con clasti da subangolosi a sub arrotondati; - depositi glaciali - depositi di contatto glaciale s.l.: alternanza complessa di ghiaie, sabbie e ghiaie sabbioso-limose a stratificazione inclinata e tessitura variabile; - depositi alluvionali: ghiaie sabbiose stratificate, a supporto di clasti, con ciottoli arrotondati, embricati, in matrice sabbiosa medio-grossolana; - depositi gravitativi di falda: si tratta di materiali molto grossolani, costituiti da blocchi e grossi blocchi angolosi con matrice fine scarsa o assente. Non sono addensati e sono caratterizzati da un elevato grado di permeabilità; - coltre detritico-colluviale: sabbie ghiaiose, poco limose, massive o mal stratificate, non addensate, a clasti spigolosi. In base al capitolo delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, nel caso di costruzioni o di interventi di modesta rilevanza, che ricadono in zone ben conosciute dal punto di vista geotecnico, la progettazione può essere basata sull esperienza e sulle conoscenze disponibili, ferma restando la piena responsabilità del progettista su ipotesi e scelte progettuali. Per i suddetti depositi, in assenza di acqua, si può fare riferimento ai seguenti valori indicativi dei parametri geotecnici: Relazione geologica definitiva 15

18 Parametri Depositi Glaciali Depositi alluvionali Depositi detritici di falda Coltre detriticocolluviale angolo di attrito interno coesione drenata Assente assente Assente Assente peso di volume naturale terreno secco kn/m kn/m kn/m kn/m 3 Classificazione sismica del sito Per la caratterizzazione sismica del terreno di fondazione delle principali opere in progetto e in particolare del locale centrale, è necessario indagare il parametro Vs30 (velocità media delle onde tipo S nei primi 30 m al di sotto del piano di fondazione) in accordo al D.M e successivi aggiornamenti. Nelle successive fasi progettuali si prevede, quindi, di procedere con opportune indagini geognostiche, e in particolare con l esecuzione di prove tipo MASW. Suggerimenti relativi all intervento Nell esecuzione dei lavori, ci si dovrà attenere alle seguenti indicazioni di carattere generale: preliminarmente alla realizzazione degli scavi, rimuovere e accantonare lo strato corticale di suolo, che potrà essere successivamente riutilizzato per la sistemazione dell area; aprire gradualmente gli scavi in periodo non immediatamente successivo ad intense e prolungate precipitazioni meteoriche o alla fusione delle nevi, con immediata realizzazione delle opere. Si dovrà evitare che gli sbancamenti, anche modesti, vengano lasciati aperti per lunghi periodi, per evitare l erosione da parte degli agenti atmosferici; andrà prevista attorno allo scavo una fascia di rispetto ed un canale di gronda, che eviti indesiderabili ruscellamenti verso lo scavo stesso; nell esecuzione degli scavi si potranno incontrare falde sospese o venute d acqua, pertanto, dovrà essere prevista una tubazione provvisoria per l allontanamento delle acque stesse; inerbire immediatamente tutte le superfici interessate dalle lavorazioni onde favorire il ripristino dello strato coltivabile. Relazione geologica definitiva 16

19 Per quanto riguarda la posa della condotta e del cavidotto si raccomanda, inoltre, di: nello scavo delle trincee, procedere per tratti, facendo seguire, per ogni tratto, la posa delle condotte e l immediato reinterro, riprofilando il terreno senza modificare l attuale morfologia; nei tratti a maggiore pendenza, posizionare diaframmi ogni m da abbattere quando verranno posate le condotte, per evitare lo scorrimento delle acque meteoriche; gli scavi dovranno, ove necessario, essere sostenuti da opere provvisionali: in caso di trincee profonde o intersezione con terreni con caratteristiche geotecniche scadenti o in caso di venute d acqua dovranno essere previsti dei sistemi di sostegno dello scavo (puntelli, sbatacchi); per la posa delle condotte, si raccomanda di rimuovere gli eventuali elementi lapidei a spigoli vivi sul fondo della trincea, di predisporre un letto di materiale accuratamente vagliato e di ricoprire le tubazioni con il materiale di risulta degli scavi opportunamente costipato per singoli strati di altezza massima pari a 30 cm; interrare adeguatamente le tubazioni e curare particolarmente la sistemazione dei materiali di reinterro mediante accurato costipamento del terreno di riporto al fine di evitare fenomeni di erosione superficiale; nei settori soggetti a crolli, si raccomanda di approfondire il più possibile la posa della condotta e di curare particolarmente il reinterro delle trincee al fine di limitare la possibilità di danneggiamento da parte di blocchi di crollo; nei settori di attraversamento degli impluvi, anche se privi di corso d acqua permanente, in ragione dei possibili fenomeni di debris flow o di colate detritiche che vi si possono verificare, approfondire il più possibile la posa della condotta e prevedere una camicia di protezione; nell attraversamento sul torrente Clavalité staffare la condotta sul lato valle del ponte pedonale esistente; relativamente al settore in frana prevedere la riprofilatura del versante mediante la realizzazione di opere di sostegno al piede e la realizzazione di gradonature fino al coronamento della frana stessa al fine di evitarne l arretramento. Considerata l acclività della scarpata, si dovranno adottare delle misure atte a garantire la stabilità e il sostegno dei materiali di riporto, quali la posa di ombrelli adeguatamente ancorati in profondità; Relazione geologica definitiva 17

20 in corrispondenza del tratto calanchivo, ove il dilavamento per la forte acclività del versante modellato nei depositi di origine glaciale, oltre a venute d acqua, hanno asportato quasi interamente la pista esistente, al fine di ripristinate la pista stessa si dovrà prevedere la realizzazione di palificata tirantata; per entrambi i dissesti sopraindicati, al fine di favorire l attecchimento della coltre vegetale e limitare i fenomeni di erosione superficiale e dilavamento si raccomanda la posa di palificate con piantine radicate. Sarà, inoltre, opportuno realizzare un adeguato sistema di smaltimento delle acque di scorrimento superficiale; prevedere l utilizzo di valvole di sicurezza che interrompano il flusso in caso di perdite della condotta al fine di evitare che le acque defluiscano lungo il versante e che si inneschino fenomeni di scivolamento; inerbire immediatamente tutte le superfici interessate dalle lavorazioni. di: Per la realizzazione del locale centrale e della cabina di consegna si raccomanda, inoltre, aprire gradualmente gli scavi in periodo non immediatamente successivo ad intense e prolungate precipitazioni meteoriche o al periodo di fusione delle nevi; al fine di garantire la stabilità dei fronti di scavo bisognerà adottare tutte le misure necessarie così da poter operare in sicurezza; in caso di presenza di acqua e/o di livelli sabbiosi a debole coesione si dovrà procedere alla messa in opera di opere di sostegno provvisionali ed alla pronta realizzazione delle murature di sostegno; il terreno di fondazione non deve subire rimaneggiamenti e deterioramenti prima della costruzione dell opera; eventuali livelli isolati di materiale cedevole, come ad esempio limo e/o sabbia limosa, dovranno essere superati approfondendo lo scavo delle sottofondazioni; prevedere, a livello di sottofondazione, uno strato di integrale misto di fiume lavato, per uno spessore di cm, onde ripartire correttamente i carichi. Per quanto riguarda i materiali inerti derivanti dallo scavo terre e rocce, si evidenzia che trattasi di suolo non contaminato, allo stato naturale, e che si dovranno seguire le disposizioni di cui alla DGR n. 529 del 18 aprile 2014 ed al DM 161/2012. Relazione geologica definitiva 18

21 9. Considerazioni conclusive Relativamente al progetto in esame le principali criticità di carattere geologico si sono riscontrate in sinistra orografica del torrente Clavalité, così come sotto evidenziato. A valle del nucleo abitato di Servettaz, è stato individuato un settore, ove si possono verificare fenomeni di crollo. In particolare, si sono rilevati segni di crolli recenti di blocchi di piccola e media pezzatura che hanno interessato la pista lungo la quale è previsto il tracciato della condotta. A tal riguardo bisognerà, quindi, approfondire il più possibile la posa della condotta e costipare adeguatamente il materiale di reinterro della trincea. Lungo la scarpata di raccordo tra il terrazzo di Charnicloz e l alveo del torrente Clavalité, si rileva la presenza di un area calanchiva modellata nei depositi di origine glaciale che presenta problemi di stabilità per erosione della scarpata al piede e per l elevata acclività del pendio che risulta, quindi, soggetto a dilavamento. In particolare, si evidenzia la presenza di un fenomeno franoso, che ha asportato la sede della pista poderale e danneggiato l acquedotto. Bisognerà quindi prevedere la riprofilatura del versante mediante la realizzazione di opere di sostegno al piede e la realizzazione di gradonature fino al coronamento della frana stessa al fine di evitarne l arretramento. Considerata l acclività della scarpata, si dovranno adottare delle misure atte a garantire la stabilità e il sostegno dei materiali di riporto, quali la posa di ombrelli adeguatamente ancorati in profondità. Poco oltre il fenomeno sopraindicato si rileva un altro settore ove i processi gravitativi, nello specifico fenomeni di dilavamento associati a ruscellamento concentrato e all elevata acclività, hanno comportato la quasi totale asportazione della pista poderale. In questo caso, per ripristinare la pista che accoglie l acquedotto e la condotta forzata bisognerà prevedere la realizzazione di una palificata tirantata. Si consiglia, inoltre, di prevedere la posa di palificate con piantumazione in maniera tale da limitare i fenomeni di ruscellamento concentrato e dilavamento e favorire l attecchimento della coltre vegetale. Relativamente al torrente Clavalité, invece, non si ravvisano particolari problematiche, in quanto, nei tratti ove la condotta è prevista in adiacenza all alveo, lo stesso risulta regimato da arginature in c.a., o in pietrame e malta, o da scogliere in grossi blocchi. Relazione geologica definitiva 19

22 Anche lungo il conoide, ove è prevista la posa del cavidotto interrato, l alveo del corso d acqua risulta regimato da argini in c.a. e in pietrame malta. Relativamente ai torrenti tributari del Clavalité, nei settori di attraversamento degli impluvi, anche se privi di corso d acqua permanente, in ragione dei possibili fenomeni di debris flow o di colamenti che vi si possono verificare, bisognerà approfondire il più possibile la posa della condotta e prevedere una camicia di protezione. La scrivente rimane a disposizione per le verifiche in corso d'opera dei parametri geotecnici stimati e per eventuali approfondimenti e/o chiarimenti. giugno 2015 il tecnico Dott. Geol. Elena Levera Allegati Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 35 L.R. 11/98 in scala 1: Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 36 L.R. 11/98 in scala 1: Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 37 L.R. 11/98 in scala 1: Carta delle sorgenti in scala 1: Carta geologica. Relazione geologica definitiva 20

23 Estratto cartografia ambiti inedificabili L.R. 11/98 - art. 35 ) ± Legenda ) centrale condotta forzata condotta di scarico passacavo esistente passacavo da realizzare F1 F2 F3 FC-1 FC-2 Scala 1: Elemento della CTR aut. 911 del

24 Estratto cartografia ambiti inedificabili L.R. 11/98 - art. 36 ) ± Legenda ) centrale condotta forzata condotta di scarico passacavo esistente passacavo da realizzare FA FB FC IC-A IC-B Scala 1: Elemento della CTR aut. 911 del

25 Estratto cartografia ambiti inedificabili L.R. 11/98 - art. 37 ) ± Legenda ) centrale condotta forzata condotta di scarico passacavo esistente passacavo da realizzare Va Vb Scala 1: Elemento della CTR aut. 911 del

26 Sorgenti ) ± Legenda ) centrale condotta forzata condotta di scarico passacavo esistente passacavo da realizzare Sorgenti Scala 1: Elemento della CTR aut. 911 del

27

28 Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Fénis Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939 del Progetto: Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località La Chapelle di Fenis Centrale La Chapelle Committenti: BESENVAL Corrado giugno 2015 Dott. Geol. LEVERA ELENA Tel elenalevera@gmail.com C. F. LVRLNE79H47A326A P. I

29 Sommario STUDIO DI COMPATIBILITA ai sensi della DGR 2939/ Premessa... 2 Localizzazione dell area di intervento... 2 Descrizione dell intervento in progetto... 2 Caratterizzazione dei vincoli presenti... 3 Individuazione e illustrazione delle dinamiche e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo... 5 Valutazione della compatibilità dell intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e con la sua pericolosità... 6 Valutazione della vulnerabilità dell opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata... 6 Definizione degli interventi di protezione adottati per ridurre la pericolosità del fenomeno e/o la vulnerabilità dell opera e valutazione della loro efficacia ed efficienza rispetto al fenomeno di dissesto ipotizzato... 7 Conclusioni... 8 STUDIO DI INTERFERENZA VALANGHIVA ai sensi dell art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i Premessa... 9 Terreni soggetti a rischio di valanghe o slavine... 9 Inquadramento area valanghiva Considerazioni sull interazione opere-flusso valanghivo Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 1

30 STUDIO DI COMPATIBILITA ai sensi della DGR 2939/2008 Premessa Il presente Studio di compatibilità accompagna il progetto per la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica in località La Chapelle, nel comune di Fénis, e viene redatto in ottemperanza alla DGR n del Tale studio si basa su indagini geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche; per meglio caratterizzare il sito dal punto di vista geologico s.l. si è proceduto anche all analisi di ortofoto oltre che delle cartografie motivazionali facenti parte delle cartografie degli ambiti inedificabili del comune di Fénis. Localizzazione dell area di intervento Il sito in esame è localizzato nella media Valle d Aosta, in destra orografica del fiume Dora Baltea. In particolare, l impianto idroelettrico in progetto è previsto lungo l asta torrentizia del torrente Clavalité, nel comune di Fénis: l opera di presa, già esistente, si trova a quota 1330 m s.l.m. circa, la condotta forzata correrà per il primo tratto in destra orografica del torrente Clavalité, per poi passare in sinistra orografica a valle di località Lovignanaz fino a raggiungere quota 800 m s.l.m. circa ove è prevista la centrale. Il cavidotto correrà in sinistra orografica del torrente Clavalité a partire dalla centrale fino a quota 570 m s.l.m., ove è prevista la cabina di consegna dell energia elettrica prodotta. Descrizione dell intervento in progetto Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico utilizzando le acque dell acquedotto comunale di Fénis tra le sorgenti Bois de Marqueron e località La Chapelle. L opera di presa e la vasca di carico, così come il primo tratto di condotta, risultano già esistenti. Gli interventi da realizzare consistono, invece, nella: - posa della condotta forzata in acciaio da Bois de Fontana fino alla centrale; - realizzazione del locale centrale, che è stato previsto fuori terra; - realizzazione condotta di scarico tra la centrale e la vasca esistente in località La Chapelle per la restituzione delle acque turbinate; - posa cavidotto interrato per la consegna dell energia elettrica prodotta alla linea esistente, parte in passacavo esistente e parte in passacavo da realizzare; - realizzazione cabina elettrica. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 2

31 Caratterizzazione dei vincoli presenti In riferimento ai vincoli gravanti sulle aree oggetto di intervento si evidenzia quanto segue: Art.35 Lr. 11/98 Art.36 Lr. 11/98 Opere F1 F2 Fc2 F3 Fascia B Fascia Fascia A - IcB C Condotta forzata x x x x x Centrale idroelettrica x Condotta scarico x x Cavidotto in passacavo esistente x x Cavidotto in passacavo esistente x x x x Cabina elettrica x Per quanto concerne la disciplina d uso delle aree sopraindicate si riporta quanto indicato nella D.G.R del 10 ottobre 2008 che disciplina gli artt. 35 e 36 della L.R. 11/98 e s.m.i., relativamente alle opere in progetto: Terreni sede di frane - aree a elevata pericolosità (F1): nelle aree a elevata pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a media pericolosità (F2): nelle aree a media pericolosità sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali (quali opere di presa, centraline idroelettriche senza presenza umana continuativa), lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 3

32 condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie; - aree a bassa pericolosità (F3): nelle aree a bassa pericolosità è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell area, e di verifica dell adeguatezza delle condizioni sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Terreni a rischio di inondazione: - aree a elevata pericolosità (Fascia A): nelle aree della fascia A sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente; - aree a media pericolosità (Fascia B Fascia IcB): nelle aree della fascia B sono consentiti gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (quali condotte forzate e canalizzazioni idrauliche) e a rete (quali cavidotti), non altrimenti localizzabili. I progetti degli interventi devono essere corredati anche da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e sull adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie che dovrà essere valutato dalla struttura regionale competente. In allegato si riportano gli estratti delle relative cartografie degli ambiti inedificabili del comune di Fénis, con indicata l ubicazione degli interventi in progetto. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 4

33 Individuazione e illustrazione delle dinamiche e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo Le principali criticità di carattere geologico lungo il tracciato dell impianto idroelettrico si sono riscontrate in sinistra orografica del torrente Clavalité. In particolare, a valle del nucleo abitato di Servettaz, è stato individuato un settore con pareti rocciose strapiombanti da dove si possono originare fenomeni di crollo. Al piede della stessa è, infatti, presente una falda detritica con scarpata instabile ove si sono rilevati segni di crolli recenti di blocchi di piccola e media pezzatura che hanno interessato la pista lungo la quale è previsto il tracciato della condotta. Più a valle, lungo la scarpata di raccordo tra il terrazzo di Charnicloz e l alveo del torrente Clavalité, si rileva la presenza di un area calanchiva modellata nei depositi di origine glaciale che presenta problemi di stabilità per erosione della scarpata al piede e per l elevata acclività del pendio soggetto, quindi, a dilavamento. In particolare, si evidenzia la presenza di un movimento gravitativo che ha interessato parte della ripida scarpata sopraindicata, modellata nei depositi di origine glaciale, interrompendo la pista esistente. Poco oltre il fenomeno sopraindicato si rileva un altro settore, sempre modellato nei depositi di origine glaciale, ove i processi gravitativi, nello specifico fenomeni di dilavamento associati a ruscellamento concentrato e all elevata acclività, hanno comportato la quasi totale asportazione della pista poderale. Relativamente alla classificazione dei terreni a rischio di inondazioni, i vincoli sono legati alle dinamiche torrentizie del torrente Clavalité, lungo il quale in caso di eventi piovosi particolarmente intensi e prolungati nel tempo possono verificarsi fenomeni di esondazione con elevato trasporto solido. Si rilevano, poi, alcune incisioni secondarie, molte delle quali prive di corso d acqua permanente, lungo le quali, in concomitanza di importanti eventi piovosi possono verificarsi fenomeni di colate detritiche. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 5

34 Valutazione della compatibilità dell intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e con la sua pericolosità In relazione al contesto geologo riscontrato, si evidenzia che la condotta forzata in progetto segue il tracciato dell esistente acquedotto, che per la maggior parte si sviluppa lungo la viabilità secondaria esistente. La posa della condotta non comporterà, quindi, in generale, grossi movimenti terra o modifiche all assetto morfologico dei luoghi. Relativamente al settore ove si sono rilevate le maggiori instabilità, settore calanchivo a valle di Charnicloz, si evidenzia che è prevista la riprofilatura del versante con l ausilio di opere di sostegno. La realizzazione degli interventi, quindi, se eseguiti a regola d arte non comporterà un aumento della pericolosità dell area. Relativamente al torrente Clavalité e alle incisioni secondarie, non si prevedono, invece, interferenze. Valutazione della vulnerabilità dell opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata In relazione al tipo di opere in progetto si evidenzia che si tratta di infrastrutture di tipo lineare e interrato e di tipo puntuale senza presenza umana continuativa. In relazione al contesto geologico riscontrato, le infrastrutture presentano una bassa vulnerabilità essendo di tipo interrato e correndo per lo più lungo la viabilità secondaria esistente. Si rilevano, però, alcuni settori di criticità in corrispondenza dei quali la condotta forzata in progetto potrebbe venire danneggiata e in particolare: - poco a valle di località Servettaz, ove i danni potrebbero essere causati da fenomeni di crollo di blocchi di piccola e media pezzatura; - in corrispondenza dell area calanchiva a valle del terrazzo di Charnicloz, ove la condotta e la relativa pista che la accoglie potrebbero venire scalzate e/o asportate a seguito di fenomeni gravitativi legati all instabilità delle scarpate particolarmente acclivi modellate nei depositi di origine glaciale. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 6

35 Relativamente al torrente Clavalitè si ritiene, invece, la condotta forzata scarsamente vulnerabile in quanto l unico attraversamento previsto avverrà tramite staffatura a ponte pedonale esistente. Lungo i tratti previsti in adiacenza al corso d acqua, inoltre, l alveo risulta regimato da argini in c.a, o i pietrame e malta o in scogliere a grossi blocchi. Per quanto concerne le restanti infrastrutture (locale centrale e cavidotto) non si ravvisano particolari problematiche. Definizione degli interventi di protezione adottati per ridurre la pericolosità del fenomeno e/o la vulnerabilità dell opera e valutazione della loro efficacia ed efficienza rispetto al fenomeno di dissesto ipotizzato In relazione al contesto geologico riscontrato, al fine di mitigare la vulnerabilità delle infrastrutture e garantire la stabilità del versante su cui insistono le stesse bisognerà adottare i seguenti accorgimenti: - nei settori soggetti a crolli, si raccomanda di approfondire il più possibile la posa della condotta e di curare particolarmente il reinterro delle trincee al fine di limitare la possibilità di danneggiamento da parte di blocchi di crollo; - nei settori di attraversamento degli impluvi, anche se privi di corso d acqua permanente, in ragione dei possibili fenomeni di colate detritiche che vi si possono verificare, approfondire il più possibile la posa della condotta e prevedere una camicia di protezione; - nell attraversamento sul torrente Clavalité staffare la condotta sul lato valle del ponte pedonale esistente; - relativamente al settore in frana prevedere la riprofilatura del versante mediante la realizzazione di opere di sostegno al piede e la realizzazione di gradonature fino al coronamento della frana stessa al fine di evitarne l arretramento. Considerata l acclività della scarpata, si dovranno adottare delle misure atte a garantire la stabilità e il sostegno dei materiali di riporto, quali la posa di ombrelli adeguatamente ancorati in profondità; - in corrispondenza del tratto calanchivo, ove il dilavamento per la forte acclività del versante modellato nei depositi di origine glaciale, oltre a venute d acqua, hanno Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 7

36 asportato quasi interamente la pista esistente, al fine di ripristinate la pista stessa si dovrà prevedere la realizzazione di palificata tirantata; - per entrambi i dissesti sopraindicati, al fine di favorire l attecchimento della coltre vegetale e limitare i fenomeni di erosione superficiale e dilavamento si raccomanda la posa di palificate con piantine radicate. Sarà, inoltre, opportuno realizzare un adeguato sistema di smaltimento delle acque di scorrimento superficiale; - prevedere l utilizzo di valvole di sicurezza che interrompano il flusso in caso di perdite della condotta al fine di evitare che le acque defluiscano lungo il versante e che si inneschino fenomeni di scivolamento; - interrare adeguatamente le tubazioni e curare particolarmente la sistemazione dei materiali di reinterro mediante accurato costipamento del terreno di riporto al fine di evitare fenomeni di erosione superficiale; - adottare le misure necessarie atte a garantire la stabilità dei fronti di scavo; - inerbire tutte le superfici interessate dalle lavorazioni onde favorire il ripristino dello strato coltivabile. Conclusioni Sulla base di quanto sopraesposto, si ritiene che l opera in progetto sia compatibile con le condizioni di pericolosità indicate sulla cartografia degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 8

37 STUDIO DI INTERFERENZA VALANGHIVA ai sensi dell art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i.. Premessa Relativamente alla cartografia degli ambiti inedificabili per i terreni soggetti al rischio di valanghe e slavine, si evidenzia che ricadono in aree vincolate, e precisamente in aree classificate come Va, solo alcuni brevi tratti della condotta forzata. In considerazione della tipologia delle opere in progetto, la presente valutazione tecnica di interferenza valanghiva viene svolta con un livello di approfondimento di Tipo 2, così come indicato sulle Linee guida per la redazione della relazione tecnica di interferenza valanghiva (2006), previsto per le infrastrutture puntuali, lineari e a rete. In allegato si riporta l estratto della cartografia degli ambiti inedificabili per i terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine del comune di Fénis con indicata l ubicazione delle opere in progetto. Terreni soggetti a rischio di valanghe o slavine Secondo quanto indicato dall art. 37 della L.R. 11/98 e s.m.i.: 1. I terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine sono distinti, in funzione dell'intensità degli eventi attesi e della loro frequenza, in classi di elevata, media e debole pericolosità. 2. La delimitazione delle aree di cui al comma 1 avviene con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 38, sulla base di idonei studi realizzati secondo specifiche metodiche di valutazione della pericolosità definite dalla Giunta regionale, con propria deliberazione, su proposta della struttura regionale competente in materia di difesa del suolo. 3. Per le aree di cui al comma 1, la Giunta regionale, sentito il Consiglio permanente degli enti locali, stabilisce con propria deliberazione le trasformazioni, gli interventi, gli usi e le attività consentiti, connessi alla pianificazione urbanistica. 4. Nelle aree di cui al comma 1 sono ammissibili gli interventi compatibili con un adeguato livello di sicurezza delle aree stesse, gli interventi finalizzati alla difesa, stabilizzazione e Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/2008 9

38 consolidamento dei terreni e al miglioramento della tutela della pubblica incolumità dai dissesti, nonché gli interventi volti a mitigare la vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture esistenti. 5. I progetti relativi agli interventi ammissibili devono basarsi, qualora previsto dalla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 3, su specifiche analisi di interferenza valanghiva e sulla specifica valutazione dell'adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto o di quelle conseguibili con le opere di difesa necessarie. Inquadramento area valanghiva Le valanghe che interferiscono con le infrastrutture oggetto della presente perizia sono censite con il n. 10 e con il n. 19 del comprensorio 7 del Catasto Regionale Valanghe. Si tratta di due fenomeni valanghivi che si sviluppano lungo il versante occidentale della Pointe Charmontane per un dislivello di circa 1500 m. Entrambe le valanghe presentano una zona di distacco su versante aperto, in corrispondenza di pendii detritici. Le valanghe si incanalo, quindi, lungo le incisioni presenti, la prima lungo i torrenti Lavanchey e Savanchy, la seconda lungo i torrenti Servettaz e Leffrey, per poi arrestarsi sul fondo valle, in corrispondenza dell alveo del torrente Clavalité. Considerazioni sull interazione opere-flusso valanghivo In merito all interazione tra i fenomeni valanghivi e gli interventi in progetto, si evidenzia che le opere sono previste in interrato e che per la realizzazione delle stesse non verrà modificato l attuale assetto morfologico dell area. Tali opere non interferiranno, pertanto, con il flusso dei fenomeni valanghivi. Trattandosi di opere interrate di tipo lineare, si evidenzia, inoltre, che le stesse risultano scarsamente vulnerabili agli effetti dei fenomeni valanghivi sopraindicati. Per quanto riguarda l attraversamento in località Servettaz, si ritiene poco probabile che la valanga possa raggiungere il ponte pedonale esistente. Nel caso ciò si verificasse si evidenzia che tale ponte risulta posto parallelemente alla direzione di flusso e che la condotta verrà staffata al lato valle del ponte stesso, offrendo la minore resistenza possibile ad un eventuale flusso valanghivo. Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

39 Si evidenzia che eventuali operazioni di manutenzione sull impianto idroelettrico in progetto dovranno avvenire in condizioni di sicurezza nivo-valanghiva. giugno 2015 il tecnico Dott. Geol. Elena Levera Allegati Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 35 L.R. 11/98 in scala 1: Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 36 L.R. 11/98 in scala 1: Estratto cartografia ambiti inedificabili art. 37 L.R. 11/98 in scala 1: Studio di compatibilità ai sensi della DGR 2939/

RELAZIONE di FATTIBILITA GEOLOGICA D.M. 14 gennaio 2008

RELAZIONE di FATTIBILITA GEOLOGICA D.M. 14 gennaio 2008 REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA RÉGION AUTONOME VALLÉE D AOSTE Comune di Commune de EMARESE PROGETTO: Centralina Eva Nera COMMITTENTE: DATA: APRILE 2015 RELAZIONE di FATTIBILITA GEOLOGICA D.M. 14 gennaio

Dettagli

D.RGEO RELAZIONE GEOLOGICA PROGETTO DEFINITIVO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ BOIS DU PLAN PRIE -CENTRALE PRAZ RAYÉ

D.RGEO RELAZIONE GEOLOGICA PROGETTO DEFINITIVO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ BOIS DU PLAN PRIE -CENTRALE PRAZ RAYÉ COMMITTENTE Comune di Bionaz Frazione Balmes, 16 11010 Bionaz (AO) OGGETTO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ BOIS DU PLAN PRIE -CENTRALE PRAZ RAYÉ PROGETTO DEFINITIVO DATA: GENNAIO

Dettagli

P.RGEO. RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE Rev.2 PROGETTO PRELIMINARE

P.RGEO. RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE Rev.2 PROGETTO PRELIMINARE COMMITTENTE Compagnia Energetica Alto Buthier S.r.l. Comune di Valpelline Frazione La Chenal, 6 11010 Doues (AO) OGGETTO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITA BOIS DE PRAILLES - CENTRALE

Dettagli

Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI)

Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) (Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art.17 comma 6-ter) Direttiva "Attuazione del PAI nel settore urbanistico e aggiornamento dell Atlante dei rischi idraulici

Dettagli

Regione Autonoma Valle d'aosta Région Autonome Vallée d'aoste5

Regione Autonoma Valle d'aosta Région Autonome Vallée d'aoste5 Grosso&Federico& Geologo& & Frazione&Cret&1,&11020&Verrayes& &tel.&347&0727587& federicogrosso79@gmail.com& & c.f&:grs&frc&79m28&l219g& p.i.:&01193850078& Progetto Realizzazione di centrale idroelettrica

Dettagli

COMUNE DI BRICHERASIO

COMUNE DI BRICHERASIO Dott. Paolo Quagliolo GEOLOGO Via P. Educ 38-10081 CASTELLAMONTE (TO) Tel. e Fax 0124/58 25 43 Cascina La Benedetta - 10088 VOLPIANO (TO) Tel. e Fax 011/99 52 421 e-mail: paolo.quagliolo@alice.it Settembre

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO AREA R6 DI CASANOVA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA Dott. geol. Ferruccio Capecchi Pistoia 22 marzo 2011 Largo San Biagio 149 51100 PISTOIA Tel./fax 0573 24355 e-mail:gtigeologi@tin.it

Dettagli

Comune di Canale. Oggetto: VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. Verifiche di compatibilità idraulica ed idrogeologica

Comune di Canale. Oggetto: VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. Verifiche di compatibilità idraulica ed idrogeologica Committente: Comune di Canale Oggetto: VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. Verifiche di compatibilità idraulica ed idrogeologica GA02 RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA SULLE AREE DI NUOVO INSEDIAMENTO E SULLE OPERE

Dettagli

Regione Autonoma Valle d'aosta

Regione Autonoma Valle d'aosta Regione Autonoma Valle d'aosta Comune di Valtournenche Committente DEVAL SPA Oggetto Costruzione impianto elettrico MT/BT per allacciamento cabina elettrica denominata TENNIS in Via Pellissier del Comune

Dettagli

COMUNE DI CORTONA PROVINCIA DI AREZZO. Progetto: Variante al Piano di Recupero n 401/ Demolizione e

COMUNE DI CORTONA PROVINCIA DI AREZZO. Progetto: Variante al Piano di Recupero n 401/ Demolizione e Dott. Franco Bulgarelli - Geologo - Via del Gavardello n 73 (Arezzo) - 0575/912745 E-mail: frageo@inwind.it COMUNE DI CORTONA PROVINCIA DI AREZZO Progetto: Variante al Piano di Recupero n 401/2008 - Demolizione

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 156 Località:

Dettagli

Comune di Tavernerio (CO)

Comune di Tavernerio (CO) STUDI O T ECNI CO IG STROPENI LAURELLI STUDIO ASSOCIATO DI INGEGNERIA, GEOTECNICA E GEOLOGIA Comune di Tavernerio (CO) +++++++++++++++++++ PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO +++++++++++++++++++ Studio Geologico

Dettagli

Disciplinare Istituzione presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile ALLEGATO 2

Disciplinare Istituzione presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile ALLEGATO 2 ALLEGATO 2 SCHEDA : 2a, 2b, 2c 1) Servizio di rilevamento e censimento di protezione civile, finalizzato alla conoscenza e individuazione: - degli elementi che interagiscono con i corsi d acqua; - delle

Dettagli

In relazione alle condizioni di rischio riscontrate sono state individuate tre sottoclassi. - 3a

In relazione alle condizioni di rischio riscontrate sono state individuate tre sottoclassi. - 3a Qualsiasi modifica alle destinazioni d uso di queste aree è subordinata alla realizzazione di un accertamento geognostico sulla base di quanto contenuto nel D.M. 11 marzo 1988 e nelle N.T.C. del 14 gennaio

Dettagli

Relazione di compatibilità Idraulica Art.10 L.R. 23 Novembre COMPRENSORIO ASCOLI EST 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Le aree

Relazione di compatibilità Idraulica Art.10 L.R. 23 Novembre COMPRENSORIO ASCOLI EST 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Le aree 5. COMPRENSORIO ASCOLI EST 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Le aree in esame sono ubicate in corrispondenza dei terrazzi alluvionali attuale (IV^ Ordine) e Recente (III Ordine) del F. Tronto,

Dettagli

Studio G E O E C O S Dott. Geol. G. MENZIO. Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia. Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN)

Studio G E O E C O S Dott. Geol. G. MENZIO. Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia. Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN) Studio Dott. Geol. G. MENZIO Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN) Tel0175977186-Fax1782737211-Cel.3402572786-mail:geoecos@libero.it Indirizzo di posta

Dettagli

!'!!(%) !$*!! +$ ,!! -!&./( (/01 "#$%&'&()* +,,!&#''#$&$$#

!'!!(%) !$*!! +$ ,!! -!&./( (/01 #$%&'&()* +,,!&#''#$&$$# ! '--&!"#!$!%!&!!'!!(%)!$*!! +$!''$&,!! -!&./( (/01 INDICE 1 - PREMESSA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3 PIANO DI UTILIZZO... 4 3.1 Dati generali... 4 3.2 Esecuzione e risultanze della caratterizzazione

Dettagli

COMUNE DI MATELICA. Provincia di Macerata

COMUNE DI MATELICA. Provincia di Macerata DOTT. GEOL. PAOLO BOLDRINI COMUNE DI MATELICA Provincia di Macerata DOTT. GEOL. GIUSEPPE CILLA Realizzazione Scuola Federale Off Road Città di Matelica (gestione di rifiuti risultanti dall estrazione e

Dettagli

INDICE Paragrafi. Appendici al testo

INDICE Paragrafi. Appendici al testo INDICE Paragrafi PREMESSA 1 - CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 2 - METODOLOGIA D INDAGINE ED ELABORATI GRAFICI 3 - INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO, GEOLOGICO E LITOTECNICO 4 - CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE

Dettagli

01040A. STUDIOPARISET ing. PARISET Sandro PRODUZIONE IDROELETTRICA SU IMPIANTO IRRIGAZIONE CONSORTILE / 0 8 /

01040A. STUDIOPARISET ing. PARISET Sandro PRODUZIONE IDROELETTRICA SU IMPIANTO IRRIGAZIONE CONSORTILE / 0 8 / REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA COMUNE DI DONNAS PRODUZIONE IDROELETTRICA SU IMPIANTO IRRIGAZIONE CONSORTILE REGION AUTONOME VALLEE D'AOSTE COMMUNE DE DONNAS COMMITTENTE C.M.F. Valbona Borettaz PROGETTAZIONE

Dettagli

PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE

PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- BADIA CALAVENA Ë COD.:

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE

PROGETTO PRELIMINARE PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI MURLO Committente: COMUNE DI MURLO (SI) Via Tinoni,1 53016 Murlo (SI) IMPIANTO FOTOVOLTAICO RAVINA Comune di Murlo (SI) PROGETTO PRELIMINARE Oggetto: CARATTERIZZAZIONE DEL

Dettagli

DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio

DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio LAVORI DI SISTEMAZIONE MOVIMENTI FRANOSI IN LOCALITA' CROCI - PEZZEDA MATTINA DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio inquadramento territoriale ALTA VALTROMPIA BACINO DEL FIUME MELLA VERSANTE SINISTRO

Dettagli

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE AYAS

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE AYAS Dott.Geol. Alessandro Bellini REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE COMUNE DI AYAS COMMUNE DE Posa di cavi elettrici sotterranei a 15 kv tra la cabina Funiv. Crest e la cabina

Dettagli

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA DTE 01.04 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti ACCREDIA 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE

Dettagli

COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE

COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE Medaglia d Oro al Valor Militare per attività partigiana COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena PROGETTO PRELIMINARE PER LAVORI DI ALLARGAMENTO CURVE AL KM. 69+500 RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE

Dettagli

Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 Sesto Calende (VA) - tel

Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 Sesto Calende (VA) - tel Pag. 1 Sommario Ambito di trasformazione AT1... 3 Stralcio Carta di Fattibilità geologica... 3 Stralcio Carta di pericolosità sismica locale... 4 Stralcio Carta dei vincoli... 4 Ambito di trasformazione

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 145 Località:

Dettagli

Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta

Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta Quadro normativo regionale l.r. n.11/98 Normativa urbanistica e di pianificazione

Dettagli

INTERVENTO DI PROGETTO

INTERVENTO DI PROGETTO CONSOLIDAMENTO PENDII E FRONTI ROCCIOSI R.T.P.: I.P.C. Impresa Petrangeli Cesare S.r.l. (Mandataria) Settembre Costruzioni Generali S.r.l. (Mandante) Consolidamento dell'imbocco della galleria Eremitella

Dettagli

AREALE A37 P.I.P A SUD DELLA ROGGIA MOLINARA DI LARIZZATE

AREALE A37 P.I.P A SUD DELLA ROGGIA MOLINARA DI LARIZZATE AREALE A37 P.I.P A SUD DELLA ROGGIA MOLINARA DI LARIZZATE Caratteristiche geologiche Unità fluviali del Pleistoceniche sup. ( fluviale-fluvioglaciale Würm auctt.), prevalentemente ghiaioso-sabbiose e coperture

Dettagli

REALIZZAZIONE DI FABBRICATO AD USO MAGAZZINI E PREDISPOSIZIONE POSA IMPIANTO PER GESTIONE E LAVORAZIONE INERTI. Merlet Fabrizio

REALIZZAZIONE DI FABBRICATO AD USO MAGAZZINI E PREDISPOSIZIONE POSA IMPIANTO PER GESTIONE E LAVORAZIONE INERTI. Merlet Fabrizio Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di AYAS Région Autonome Vallée d Aoste Commune de AYAS Progetto REALIZZAZIONE DI FABBRICATO AD USO MAGAZZINI E PREDISPOSIZIONE POSA IMPIANTO PER GESTIONE E LAVORAZIONE

Dettagli

PROGETTO DI VARIANTE

PROGETTO DI VARIANTE ALLEGATO ALLA RELAZIONE GENERALE RIPERIMETRAZIONE AL PSAI-AGGIORNAMENTO 2012 Comune di POLLICA (Sa) PIANO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO AGGIORNAMENTO (2012) RISCHIO FRANA PROGETTO DI VARIANTE REVISIONE:

Dettagli

PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO

PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO DOTT. GEOL. GABRIELE CIVARDI studio tecnico di geologia 16152 Genova corso Perrone 15 PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

COMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA

COMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA INTERVENTO N. 1 Via Saretto DESCRIZIONE DEL FENOMENO: in corrispondenza dell attraversamento esistente posto a quota di circa 485 m s.l.m. si è generato un fenomeno gravitativo. La frana, che ha coinvolto

Dettagli

Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Arnad

Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Arnad Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Arnad PROGETTO LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UNA PISTA DI VIABILITÀ RURALE A SERVIZIO DI TERRENI SITI IN LOCAILTÀ ARSINE Elaborato: STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE INTEGRAZIONI

Dettagli

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese COMUNE DI AGRA Provincia di Varese STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE, A SUPPORTO DEL NUOVO P.G.T. AI SENSI DELL ART. 57 DELLA L.R. 12/05 REV02 DEL NOVEMBRE 2009 NOTA TECNICA

Dettagli

ALLEGATO 1 Norme di Attuazione

ALLEGATO 1 Norme di Attuazione COMUNE DI FLERO COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO AGGIORNAMENTO DELLO STUDIO GEOLOGICO ai sensi della L.R. 12/05 e smi Dgr n. 6738 del 190/06/2017 ALLEGATO

Dettagli

REALIZZAZIONE NUOVA CONDOTTA ALIMENTANTE LA LOC. MARINE - CHAMIOUX. Amministrazione comunale. Relazione di modellazione geologica

REALIZZAZIONE NUOVA CONDOTTA ALIMENTANTE LA LOC. MARINE - CHAMIOUX. Amministrazione comunale. Relazione di modellazione geologica Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di PERLOZ Région Autonome Vallée d Aoste Commune de PERLOZ Progetto REALIZZAZIONE NUOVA CONDOTTA ALIMENTANTE LA LOC. MARINE - CHAMIOUX Committente: Amministrazione

Dettagli

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- Ë CERRO VERONESE LEGENDA

Dettagli

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- S. MAURO DI SALINE

Dettagli

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- Ë S: MAURO DI SALINE

Dettagli

COMUNE DI EMPOLI Provincia di Firenze

COMUNE DI EMPOLI Provincia di Firenze Dr. Geol. Paola Violanti via Osteria Bianca, 43-50057 Ponte a Elsa FI tel e fax: 0571 931212 3479186530 e mail: paolaviolanti@timenet.it cod.fisc.vlnpla53p51d403z part. I.V.A. 04363000482 VARIANTE AL REGOLAMENTO

Dettagli

1. INDAGINI GEOGNOSTICHE: PROVE PENETROMETRICHE S.C.P.T.

1. INDAGINI GEOGNOSTICHE: PROVE PENETROMETRICHE S.C.P.T. 1 PREMESSA In seguito alla richiesta di integrazioni da parte della Provincia di Cuneo Settore Gestione Risorse del Territorio con comunicazione del 23/04/2015, Protocollo num. 2015/40586 viene fornita

Dettagli

INQUADRAMENTO GEOLOGICO LOCALE... 2 IDROGRAFIA... 3 PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE COMUNALE... 3 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I...

INQUADRAMENTO GEOLOGICO LOCALE... 2 IDROGRAFIA... 3 PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE COMUNALE... 3 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I... INQUADRAMENTO GEOLOGICO LOCALE... 2 IDROGRAFIA... 3 PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE COMUNALE... 3 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I.... 8 CRITICITÀ GEOLOGICHE... 9 1 Inquadramento geologico locale Il tracciato

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE Spazio timbri REGIONE SICILIANA COMUNE DI BAGHERIA REVISIONE INTEGRALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE STUDIO GEOLOGICO TAVOLA LEGENDA INTEGRATIVA ALLE CARTE DELLE PERICOLOSITA' GEOLOGICHE SCALA I consulenti

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEÉ D AOSTE UNITE' DES COMMUNES VALDOTAINES MONT-EMILIUS

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEÉ D AOSTE UNITE' DES COMMUNES VALDOTAINES MONT-EMILIUS REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEÉ D AOSTE UNITE' DES COMMUNES VALDOTAINES MONT-EMILIUS PERCORSO CICLABILE LUNGO LA FASCIA DELLA DORA BALTEA 6 LOTTO: Dall'area sportivo-ricreativa

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 118 Località:

Dettagli

Dott. Eraldo Viada Geologo

Dott. Eraldo Viada Geologo Dott. Eraldo Viada Geologo Via Tetto Chiappello, 21D 12017 Robilante (CN) 3404917357 1 Premessa L'opera in progetto si configura come un micro impianto idroelettrico ad acqua fluente in quanto la potenza

Dettagli

MARANO TICINO P.R.G.C Piano Regolatore Generale Comunale. Il Sindaco Il Segretario comunale Il Progettista. Il Responsabile del procedimento

MARANO TICINO P.R.G.C Piano Regolatore Generale Comunale. Il Sindaco Il Segretario comunale Il Progettista. Il Responsabile del procedimento Regione Piemonte Provincia Novara A.S.L. n. 13 Comune di MARANO TICINO Legge Regionale n. 56 del 5-12-1977 successive modificazioni e integrazioni P.R.G.C. 2008 Piano Regolatore Generale Comunale Progettista

Dettagli

"Vogliamo fare un parco eolico in un crinale geologicamente instabile e franoso?"

Vogliamo fare un parco eolico in un crinale geologicamente instabile e franoso? LA MONTAGNA DELL APPENNINO UN PATRIMONIO DI TUTTI DA TUTELAREE VALORIZZARE Il susseguirsi degli eventi collegati al dissesto idrogeologico che affliggono il nostro paese e ultimamente la nostra lunigiana

Dettagli

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA COMUNE DI MESSINA - Villaggio BRIGA - Eventi franosi verificatosi nel 01-10-2009, individuazione aree interessate. DISSESTO N 1 Versante

Dettagli

2. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO UBICAZIONE ED INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO DELL AREA DELL INTERVENTO CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA...

2. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO UBICAZIONE ED INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO DELL AREA DELL INTERVENTO CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA... INDICE pag. 1. PREMESSA... 1 2. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO... 2 3. UBICAZIONE ED INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO DELL AREA DELL INTERVENTO... 4 4. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA... 7 5. PRESCRIZIONI DI CARATTERE

Dettagli

Comune di Fano Località Rosciano REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI KWP COLLEGATO ALLA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE

Comune di Fano Località Rosciano REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI KWP COLLEGATO ALLA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE Comune di Fano Località Rosciano REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 993.6 KWP COLLEGATO ALLA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE Sommario 1 PREMESSA 2 2 GEOLOGIA-STRATIGRAFIA-GEOMORFOLOGIA-IDROGEOLOGIA

Dettagli

COMUNE DI CASTELDELFINO

COMUNE DI CASTELDELFINO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CASTELDELFINO IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO DEI DUC NEL COMUNE DI CASTELDELFINO Relazione geologica e geotecnica (ai sensi dei 6.2.1 6.2.2 delle Norme tecniche

Dettagli

Relazione idrogeologica e idraulica

Relazione idrogeologica e idraulica Comune di Zibido San Giacomo (MI) Progetto di nuova rotatoria lungo la S.P. n. 139 incrocio di Via XXV Aprile Località San Pietro Cusico Relazione idrogeologica e idraulica Area Studi Ambientali Dott.

Dettagli

PROGETTAZIONE DI RETI DI DISTRIBUZIONE (FOGNARIE, IDRICHE, METANODOTTI, ETC.)

PROGETTAZIONE DI RETI DI DISTRIBUZIONE (FOGNARIE, IDRICHE, METANODOTTI, ETC.) DTE 01.05 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti Accredia 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE

Dettagli

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE

AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- Ë S' ANNA D'ALFAEDO

Dettagli

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE OYACE. Revisione in aumento della subconcessione di derivazione

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE OYACE. Revisione in aumento della subconcessione di derivazione Dott.Geol. Alessandro Bellini REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGIONE AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE COMUNE DI OYACE COMMUNE DE Revisione in aumento della subconcessione di derivazione Progetto Preliminare

Dettagli

INDICE. 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2

INDICE. 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2 INDICE 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2 1.1 Cenni generali Pag. 2 1.2 Analisi della legenda Pag. 2 1.3 Analisi della carta della pericolosità idraulica e della salvaguardia

Dettagli

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1 Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN PERIZIA DI VARIANTE N.1 COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN RELAZIONE DESCRITTIVA 1 Iscritto all Ordine degli Ingegneri della

Dettagli

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE CONOIDI

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE CONOIDI SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE CONOIDI Id. conoide 1 Data compilazione 27/09/02 Rilevatore Dott- Ing. Tornaghi Nome località Prada Nome torrente Torrente Mola Comuni Casalzuigno - Brenta Provincia Varese

Dettagli

M o nte ro sa S.p.A.

M o nte ro sa S.p.A. Monterosa S.p.A. COMMITTENTE: Regione Autonom a Valle d'aosta M o nte ro sa S.p.A. Località Stafal 17 11020 Gressoney-La-Trinité p.iva 00627050073 tel: 0125/303.111 Région Autonom e Vallée d'aoste Gressoney

Dettagli

Consiglio Nazionale delle Ricerche. RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011

Consiglio Nazionale delle Ricerche. RAPPORTO DI EVENTO Fenomeni franosi avvenuti in Val Germanasca (TO) il 16 marzo 2011 Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RAPPORTO DI EVENTO

Dettagli

Foto 7 Ponte sul Raboso

Foto 7 Ponte sul Raboso Moriago della Battaglia (TV) Valutazione 2011 Foto 7 Ponte sul Raboso Foto 8 Confluenza tra il torrente Raboso (a sinistra nell immagine) e il torrente Rosper (a destra) H:\clie\MORI1006\Produzione\Word\12_Compatibilita_idraulica\comp_idraulica_2011_10_19.doc

Dettagli

COMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE E QUADRO ECONOMICO

COMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE E QUADRO ECONOMICO COMUNE DI MOGGIO (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO Elaborato R1 RELAZIONE GENERALE E QUADRO ECONOMICO Scala / Data agosto 2015 Progettisti: Claudia Anselmini

Dettagli

RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO

RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO 1 RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO BACINO PRIORITARIO LEGGE VALTELLINA PROGETTO PRELIMINARE (dic. 2001) STUDIO D IMPATTO AMBIENTALE (nov. 2003) PROG.

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 154 Località:

Dettagli

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia O.P.C.M. 3309/03 e 3339/04 : Commissario delegato per il superamento ento dell Emergenza PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ENTE ATTUATORE: COMUNE DI PONTEBBA Decreto

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCHEDE DI VALUTAZIONE DI RISCHIO: Pavana Ca di Dano Nome dei compilatori: Ferruccio Capecchi e Gaddo Mannori Data di compilazione: 31/08/04 1. ELEMENTI IDENTIFICATIVI:

Dettagli

VERONA. Roverè Veronese. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE

VERONA. Roverè Veronese. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE - 238 - Nome Cod. IFFI ex Cod. PAI P1 P2 P3 P4 Frana in più comuni VERONA Roverè Veronese Pissarotta 230073500 Nuova La Bettola 230073600 7.620 Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto

Dettagli

COMUNE DI SAVIGLIANO

COMUNE DI SAVIGLIANO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SAVIGLIANO Proponente: sig. DONALISIO Pietro Via Vezzolano 25-10153 Torino IMPIANTO IDROELETTRICO SUL T. MAIRA NEL COMUNE DI SAVIGLIANO CENTRALE SAN GIACOMO

Dettagli

AUTORITA' di BACINO del RENO. Piano Stralcio. per l Assetto Idrogeologico. art.1 c. 1 L n.267 e s. m. i.

AUTORITA' di BACINO del RENO. Piano Stralcio. per l Assetto Idrogeologico. art.1 c. 1 L n.267 e s. m. i. AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 75 Località:

Dettagli

PIANO STRUTTURALE VARIANTE N. 2 (L.R. n.65 del 10 Novembre 2014, art.30)

PIANO STRUTTURALE VARIANTE N. 2 (L.R. n.65 del 10 Novembre 2014, art.30) Comune di PIEVE A NIEVOLE (Provincia di Pistoia) PIANO STRUTTURALE VARIANTE N. 2 (L.R. n.65 del 10 Novembre 2014, art.30) RELAZIONE GEOLOGICA PER LA DEFINIZIONE DELLE CLASSI DI PERICOLOSITA MAGGIO 2018

Dettagli

COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO DEMOLIZIONE CORPO DI FABBRICA ESISTENTE CON RICOSTRUZIONE E AMPLIAMENTO CORPO F

COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO DEMOLIZIONE CORPO DI FABBRICA ESISTENTE CON RICOSTRUZIONE E AMPLIAMENTO CORPO F REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO Oggetto: DEMOLIZIONE CORPO DI FABBRICA ESISTENTE CON RICOSTRUZIONE E Committente: SOCIETÀ SPERANZA DI BELLICINI REGINA & C S.A.S. Dott. Geol. DAVIDE GASPARETTI

Dettagli

1. PREMESSA. Le schede monografiche dedicate alle aree urbanistiche sono in totale 30.

1. PREMESSA. Le schede monografiche dedicate alle aree urbanistiche sono in totale 30. 2 1. PREMESSA Per ciascuna delle aree interessate da nuovi insediamenti, individuate sulla base delle scelte urbanistiche, è stata compilata una scheda monografica, seguendo le indicazioni contenute nella

Dettagli

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo F. Pergalani, M. Compagnoni, M.P. Boni Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale,

Dettagli

Piano Particolareggiato del Centro Storico

Piano Particolareggiato del Centro Storico Piano Particolareggiato del Centro Storico Indirizzi di carattere geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico Ufficio Tecnico Comunale Revisione 2004 ALLEGATO E10 Committente: AMMINISTRAZIONE

Dettagli

Comune di Ferentillo

Comune di Ferentillo Comune di Ferentillo VARIANTE P.R.G. Comune di Ferentillo STUDIO GEOLOGICO RELAZIONE GEOLOGICA Soggetto realizzatore Data Dott. Geol. Luca Latella MARZO 2014 1 PREMESSA Su commissione del Comune di Ferentillo

Dettagli

AREALE A27 S.U.E. VIA ANADONE

AREALE A27 S.U.E. VIA ANADONE AREALE A27 S.U.E. VIA ANADONE Caratteristiche geologiche Unità alluvionali oloceniche più esterne del F. Sesia ( alluvioni antiche auctt.), prevalentemente ghiaioso-sabbiose. Caratteristiche litotecniche

Dettagli

LOCALITA' SALGARI. ing. MARCO MENEGHINI. Via degli Alpini, Arcole (VR) - Tel:

LOCALITA' SALGARI. ing. MARCO MENEGHINI. Via degli Alpini, Arcole (VR)   - Tel: COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DI STRADE DISSESTATE PROVINCIA DI VERONA LOCALITA' SALGARI PROGETTISTA ing. MARCO MENEGHINI Via degli Alpini, 12-37040 Arcole (VR) e-mail:

Dettagli

Studio di Geoingegneria - MASSOBRIO Geol. Ing. Massimo San Damiano (AT) - (0141/982720) PREMESSA 2 1. INTERVENTI PREVISTI 3

Studio di Geoingegneria - MASSOBRIO Geol. Ing. Massimo San Damiano (AT) - (0141/982720) PREMESSA 2 1. INTERVENTI PREVISTI 3 PREMESSA 2 1. INTERVENTI PREVISTI 3 2. ANALISI GEOMORFOLOGICO-TECNICA DEGLI INTERVENTI PROPOSTI DALLA VARIANTE PARZIALE N 5 AL P.R.G.C. 4 1 PREMESSA La presente relazione di compatibilità geologica si

Dettagli

SCHEDA GEOLOGICA AZIONE DI PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO

SCHEDA GEOLOGICA AZIONE DI PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO Dott. Geol. Claudio VIVIANI Dott. Geol. Roberto GRIMOLDI Sede operativa: via del Moro, 59-28047 Oleggio (No) tel. 0321/998824 info@geologiaeambiente.net Geologia Tecnica, Idrogeologia, Ingegneria del suolo,

Dettagli

33100 Udine, via Aquileia, 23 tel fax

33100 Udine, via Aquileia, 23 tel fax 33100 Udine, via Aquileia, 23 tel 0432 511785 - fax 0432 26374 info@geoalpina.it posta@pec.geoalpina.it www.geoalpina.it REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI Udine COMUNE DI REANA DEL ROJALE

Dettagli

C O M U N E D I V I Z Z I N I PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO N O TA I N T E G R A T I V A

C O M U N E D I V I Z Z I N I PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO N O TA I N T E G R A T I V A C O M U N E D I V I Z Z I N I PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO N O TA I N T E G R A T I V A In riferimento alla nota del 22 maggio 2012 n. 190542 di prot. dell

Dettagli

Comune di Villa Basilica (Lucca) Relazione Geologica per il cambio colturale da area boscata ad agricola di alcuni terreni situati in Loc. Pizzorne.

Comune di Villa Basilica (Lucca) Relazione Geologica per il cambio colturale da area boscata ad agricola di alcuni terreni situati in Loc. Pizzorne. Comune di Villa Basilica (Lucca) Relazione Geologica per il cambio colturale da area boscata ad agricola di alcuni terreni situati in Loc. Pizzorne. L.R. 12/2000 D.P.G.R. 48R/03 P.A.I. Bacino Appennino

Dettagli

Modulo di registrazione per scivolamenti profondi successivi al maltempo. Dott. H. Raetzo, Ufficio federale dell ambiente UFAM, v3/08

Modulo di registrazione per scivolamenti profondi successivi al maltempo. Dott. H. Raetzo, Ufficio federale dell ambiente UFAM, v3/08 Modulo di registrazione per scivolamenti profondi successivi al maltempo Dott. H. Raetzo, Ufficio federale dell ambiente UFAM, v3/08 1. Dati di base 11 Numero UFAM:... 12 Cantone. Comune Toponimo.. 13

Dettagli

SEDE RESPONSABILE U.T.C. DOTT. ARCH. STEFANO VILLA

SEDE RESPONSABILE U.T.C. DOTT. ARCH. STEFANO VILLA Spett.le COMUNE DI BELLANO SEDE A c.a. ASSESSORE DOTT. ARCH. VALENTINA CARI A c.a. RESPONSABILE U.T.C. DOTT. ARCH. STEFANO VILLA Oggetto: COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL NUOVO PIANO DI

Dettagli

LE OPERE DI SBARRAMENTO

LE OPERE DI SBARRAMENTO LE OPERE DI SBARRAMENTO LE DIGHE Sono opere di sbarramento, di un corso d acqua, che determinano la formazione di un invaso o lago artificiale. L opera può avere diversi scopi: Regolare le portate fluviali

Dettagli

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone CONVEGNO LINEE DIINDIRIZZO PER LA PROGETTAZIONE DELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO IN REGIONE LOMBARDIA Stabilizzazione della Frana di Camorone Dott. Ing. Renato Stilliti Dirigente Settore Viabilità e Trasporti

Dettagli

DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono cell Mail.

DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono cell Mail. DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono 030-820051 cell. 333.6492981 Mail. mariobenigna@hotmail.it PROGETTO DI AMPLIAMENTO OPIFICIO IN VIA P. BOLOGNINI N.50/a

Dettagli

Carta geologica "CIMITERO DI LAURIA" in scala 1:2000

Carta geologica CIMITERO DI LAURIA in scala 1:2000 Carta geologica "CIMITERO DI LAURIA" in scala 1:2000 fig.16 55 Sito d' interesse N Carta geologica scala 1:2000 Carta geologica "FOSSO LO MONACO" in scala 1:2000 fig.14 Sito d' interesse N Carta geologica

Dettagli

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA (NTC D.M. 14.01.2008 e la CIRCOLARE C.S.LL.PP. N 617 del 02.02.2009 Linee

Dettagli

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Criteri di approccio sistemico Da R. Rosso 2 Misure Strutturali di Manutenzione Straordinaria OBIETTIVI: riparazione, ricostruzione,

Dettagli

Comune di Rovagnate. Aggiornamento RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Provincia di lecco IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Comune di Rovagnate. Aggiornamento RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Provincia di lecco IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Comune di Rovagnate Provincia di lecco RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL SEGRETARIO GENERALE IL SINDACO Il Tecnico ADOZIONE Delibera Consiglio Comunale n del / / APPROVAZIONE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA. Comune di DORMELLETTO

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA. Comune di DORMELLETTO Geologia & Ambiente Sede operativa: via del Moro, 59-28047 Oleggio (No) tel. 0321/998824 info@geologiaeambiente.net Geologia Tecnica, Idrogeologia, Ingegneria del suolo, Interventi sul terreno e Bonifiche

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D AOSTE COMUNE DI AYAS COMMUNE DE AYAS

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D AOSTE COMUNE DI AYAS COMMUNE DE AYAS GEOLOGO ILARIA ROSSETTI REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D AOSTE COMUNE DI AYAS COMMUNE DE AYAS COMPLETAMENTO RETE ACQUEDOTTO COMUNALE ALLACCIAMENTO ALLA VASCA DI BISOUS

Dettagli

Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...

Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi... Introduzione...2 Inquadramento geografico...2 Geomorfologia...4 Idrografia...5 Geologia...5 Vincoli...5 Tipologia di interventi...6 ALLEGATO 1-Estratto del Foglio 43 della Carta Geologica d Italia alla

Dettagli

VERNANTE RELAZIONE SU TERRA E ROCCE DA SCAVO. Gennaio SAN PIO ENERGIA s.r.l. ALLEGATO n. PROVINCIA: CUNEO COMUNE: SCALA: DATA:

VERNANTE RELAZIONE SU TERRA E ROCCE DA SCAVO. Gennaio SAN PIO ENERGIA s.r.l. ALLEGATO n. PROVINCIA: CUNEO COMUNE: SCALA: DATA: PROVINCIA: CUNEO COMUNE: VERNANTE DERIVAZIONE IDROELETTRICA SUL TORRENTE VERMENAGNA Documentazione ai sensi del Regolamento Regionale 10/R del 29 luglio 2003 e 1/R del 14 marzo 2014 e Valutazione d'impatto

Dettagli

PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO N. 10 ART. 6 LR N.11/2004 L&D IMMOBILIARE Srl Centro Servizi per l Automobile con annessa struttura ricettiva autohotel VALUTAZIONE

Dettagli