31 Corso COCIM. Intervento del Col. Marco LORENZONI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "31 Corso COCIM. Intervento del Col. Marco LORENZONI"

Transcript

1 31 Corso COCIM Intervento del Col. Marco LORENZONI

2 HOMELAND SECURITY attività presidio Controllo del territorio conoscenza

3 HOMELAND SECURITY Dimensione presidiaria Svolgimento di tutti i servizi di sicurezza pubblica TENENZE STAZIONI Comandi 3

4 HOMELAND SECURITY Dimensione presidiaria COMANDI PROVINCIALI COMPAGNIE

5 HOMELAND SECURITY Stazioni Carabinieri Rassicurazione sociale 5

6 HOMELAND SECURITY Carabiniere/poliziotto di quartiere Filosofia operativa orientamento al cittadino

7 Presidi fissi e mobili HOMELAND SECURITY

8 HOMELAND SECURITY Compagnie di intervento operativo Mestre Milano Firenze Roma Napoli Bari Palermo

9 HOMELAND SECURITY Applicazione estensiva nuove tecnologie

10 HOMELAND SECURITY Digitalizzazione 500 centrali operative dell Arma Comando, coordinamento e radiolocalizzazione dei servizi di controllo del territorio Gestione automatizzata degli interventi Controllo remoto dei sistemi di sicurezza e di allarme

11 HOMELAND SECURITY Nuclei radiomobili Controllo del territorio Pronto Intervento 11

12 Lineamenti generali L attività delle Forze dell ordine volta a garantire il presidio del territorio deve trovare corrispondenza in chi esercita i presidi sociali, culturali ed economici: dagli enti locali, agli istituti scolastici, al volontariato, alle associazioni di categoria La collaborazione interistituzionale è divenuta, nel tempo, un aspetto fondante delle politiche di sicurezza L Arma, da sempre inserita nella vita delle comunità, partecipa con ruolo primario alle strategie di sicurezza integrata e, a tal fine, i Comandi prendono parte attivamente alle diverse forme di cooperazione sviluppate sul territorio

13 Polizia della comunità controllo del territorio governo del territorio

14 Collaborazione interistituzionale

15 Patto per la Sicurezza tra M.I. e A.N.C.I. Linee di indirizzo per lo sviluppo di progetti integrati di sicurezza Collaborazione f.p./enti locali Valorizzazione attività Polizie municipali Pattuglie miste Interoperabilità s.o./c.o.

16 Patti per la Sicurezza Misure Economiche Attivazione degli strumenti di collaborazione logistica e finanziaria da parte delle Amm. locali a favore delle f.p. Misure Operative Individuazione di specifici ambiti di intervento in cui attivare più stringente collaborazione tra f.p. e Polizie municipali

17 Patti per la Sicurezza Misure di potenziamento organico Determinazione di mirati incrementi volti a rafforzare per l Arma il dispositivo nelle zone più sofferenti delle cinture urbane Costituzione nell ambito delle Prefetture di g. di l. per l esame degli assetti territoriali dei presidi Misure addestrative Realizzazione di cicli di aggiornamento professionale congiunti f.p./p.m., onde favorire una omogenea formazione del personale

18 Patti per la Sicurezza Collaborazione con le Polizie municipali e locali La pianificazione delle attività prevede l attivazione, ove necessario, di cellule interforze per la programmazione dei servizi Moduli di intervento congiunti Attivazione dei servizi di vigile di quartiere Incremento delle attività delle Polizie locali nel settore dell infortunistica stradale

19 Sistemi di Videosorveglianza urbana Ruolo delle f.p. ricondotto all attivazione in caso di allarme da parte dell ente preposto al monitoraggio delle immagini (I.V.P. e Pol. Munic.) Collegamenti con le c.o. di Cdo prov./cp. e, solo eccezionalmente, con le Stazioni

20 Iniziative regionali di sicurezza integrata Istituzione di Osservatori interistituzionali Partecipazione dei Ca. Uf. OAIO Contributo all analisi integrata dei fenomeni delittuosi Iniziative in materia di sicurezza stradale Condivisione delle analisi per l individuazione dei flussi viari più a rischio

21 Tutela delle vittime vulnerabili Collaborazione nell ambito delle reti di protezione sociale predisposte a livello locale Partecipazione a seminari informativi a favore degli operatori di polizia per il riconoscimento dei fattori di rischio correlati ai reati ai danni di soggetti deboli Contributo alla realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione Partecipazione a specifici progetti di assistenza e protezione delle vittime di particolari reati Tutela dei minori Protocollo d intesa tra M.I. e SOS Telefono Azzurro ONLUS per la gestione del numero Linea telefonica diretta per i minori scomparsi

22 Tutela delle vittime vulnerabili Tutela della donna Adesione alle richieste di collaborazione e di pronto intervento provenienti dal servizio di assistenza 1522 attivato dalla Rete Nazionale Antiviolenza Partecipazione dell Arma al Comitato di pilotaggio attivato a livello centrale per monitorare lo sviluppo del progetto della Rete Collaborazione nell ambito dei progetti Daphne sugli omicidi in ambito familiare (svolgimento di corsi a favore delle f.p sul corretto approccio vittimologico) Violenza sessuale di genere Protocollo d intesa tra il M.I. e il M.P.O. (convenzioni attuative in via di predisposizione presso l Ufficio di coordinamento)

23 Tutela delle vittime vulnerabili Atti persecutori Protocollo Ministro Difesa Ministro Pari Opportunità Collaborazione in materia di contrasto dello stalking Convenzione C.do Gen. CC - Dip. Pari Opportunità Istituzione Sz. Atti persecutori del Ra.C.I.S.-RAC aggiornamento strategie di prevenzione e contrasto agli atti persecutori intervento a supporto di reparti dell Arma formazione e addestramento del personale incremento dell efficacia delle iniziative del D.P.O. partecipazione dei C.di territoriali a progetti di collaborazione interistituzionale a livello provinciale

24 Tutela delle vittime vulnerabili Tutela dello straniero Collaborazione nell ambito dei programmi di protezione sociale attivati a favore degli stranieri vittime di sfruttamento Tutela Vittime dell estorsione e dell usura Partecipazione dell Arma all Osservatorio permanente sul fenomeno dell estorsione e dell usura Collaborazione con il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Partecipazione, nei limiti dei compiti istituzionali, ai mini-pool costituiti presso le Prefetture per l assistenza alle vittime

25 Protocolli con Associazioni di categoria Associazione Bancaria Italiana Sviluppo di intese a livello locale per il miglioramento dei sistemi di difesa passiva delle banche e l analisi congiunta dei fenomeni criminali di interesse Confcommercio, Confesercenti e Comufficio-Smau Sistemi di video allarme collegati con le c.o. Arma/P. di S. Federazione Italiana Tabaccai Scambi informativi volti a orientare i dispositivi di prevenzione, a fronte dell impegno a diffondere sistemi di pagamento automatico

26 Educazione alla legalità Partecipazione agli Osservatori permanenti sul bullismo presso gli Uffici scolastici regionali Collaborazione con gli Osservatori della legalità presso gli istituiti scolastici Raccolta di segnalazioni meritevoli di attenzione investigativa Partecipazione a percorsi educativi in funzione preventiva Particolare attenzione alla trattazione delle problematiche emergenti nel mondo giovanile (vandalismo, abuso di alcool e droghe, educazione stradale) Collaborazione con gli Uffici scolastici per l organizzazione dei corsi per il certificato di idoneità alla guida di ciclomotori

27 Collaborazioni a livello comunale e infraprovinciale Partecipazione di U./Cti Sta. ai consessi promossi da Comuni/Circoscrizioni in materia di sicurezza (ad es. Osservatori per la vivibilità e la sicurezza ), previa verifica della corretta impostazione delle attività in ordine al riconoscimento della prevalente responsabilità delle f.p. in materia di o.s.p. e al carattere istituzionale dell incontro acquisizione del favorevole orientamento dei Prefetti

28 Intese in materia di sicurezza secondaria Protocollo Mille occhi sulle città Coinvolgimento degli I.V.P. in compiti di osservazione/ segnalazione di situazioni sospette alle c.o. delle f.p. Intese con le aziende municipalizzate per i trasporti pubblici Tempestiva segnalazione di fenomeni criminosi Impiego di sistemi di videosorveglianza collegati alle c.o. per la trasmissione di immagini in caso di allarme

29 Operazione strade sicure Impiego di militari delle FF.AA. (4.250 un.) Vigilanza esterna ai Centri per Immigrati Vigilanza di siti e obiettivi sensibili congiuntamente a FF.P. o in via esclusiva Servizi di pattuglia/perlustrazione Modalità d impiego definite dal Prefetto previa consultazione del C.P.O.S.P. Modulo di base pattuglia/perlustrazione costituito da 1-2 un. FF.P. e 2 un. FF.AA.

30 Associazioni di osservatori volontari Decreto M.I ex art. 3 c L. 94/2009 Osservazione e segnalazione a Polizie Locali e FF.P. di eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio sociale Nuclei di max 3 un. dotati di segni identificativi, senza l ausilio di mezzi motorizzati, animali, armi e/o strumenti atti a offendere Parere C.P.O.S.P. Iscrizione delle associazioni all albo istituito presso le Prefetture Piani d impiego - contenenti anche i presupposti oggettivi per effettuare le segnalazioni - che dovranno formare oggetto di convenzioni tra Sindaci e associazioni

31 Protezione delle infrastrutture critiche 31

32

Prefettura di Ferrara

Prefettura di Ferrara Protocollo d intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile PREMESSO CHE il D.P.R. 3 aprile 2006, n. 180, affida alla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo

Dettagli

Prefettura di Venezia CONTROLLO DI VICINATO

Prefettura di Venezia CONTROLLO DI VICINATO Prefettura di Venezia CONTROLLO DI VICINATO 1 CHE COS'E' IL CONTROLLO DEL VICINATO Il CdV è uno strumento di prevenzione che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata

Dettagli

Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda

Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda 25.11.2011 Dalle norme di riferimento alle indicazioni di intervento del Piano Nazionale contro la violenza 1 Leggi di riferimento L. 4 aprile 2001 n. 154 Misure

Dettagli

PATTO PER L ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA (art. 5 del decreto legge n. 14/2017, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n.

PATTO PER L ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA (art. 5 del decreto legge n. 14/2017, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. PATTO PER L ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA (art. 5 del decreto legge n. 14/2017, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n.48) Tra Il Prefetto di Napoli e Il Sindaco di Barano d Ischia

Dettagli

Il territorio al centro. Strategie, progetti e azioni per la sicurezza urbana

Il territorio al centro. Strategie, progetti e azioni per la sicurezza urbana Il territorio al centro Strategie, progetti e azioni per la sicurezza urbana Sicurezza urbana integrata. La sicurezza urbana integrata è un bene pubblico che fa riferimento alla vivibilità e al decoro

Dettagli

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile COMUNE DI MARANO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale N 41 del 15.06.2005. ART. 1 FINALITA Il Comune di MARANO

Dettagli

CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Il Prefetto della Provincia di Cremona ed il Sindaco del Comune di Cremona

Dettagli

DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL GOVERNO

DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL GOVERNO ALLEGATO 2 DL 151/08: Misure urgenti in materia di prevenzione e accertamento di reati, di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina (C. 1857 Governo, approvato dal Senato).

Dettagli

Ufficio Scolastico Provinciale

Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,

Dettagli

Protocollo di intesa Mille occhi sulle Città

Protocollo di intesa Mille occhi sulle Città Protocollo di intesa Mille occhi sulle Città Tra la Prefettura UTG di Ancona, i Comuni di Ancona e Senigallia e gli Istituti di Vigilanza privata della Provincia di Ancona sotto indicati: - FITIST SECURITY

Dettagli

dirette a fornire, con la contribuzione degli stessi soggetti, servizi specialistici, finalizzati ad incrementare la sicurezza pubblica ; gli artt.

dirette a fornire, con la contribuzione degli stessi soggetti, servizi specialistici, finalizzati ad incrementare la sicurezza pubblica ; gli artt. PROTOCOLLO D INTESA Il Ministero dell Interno, con sede a Roma, piazza del Viminale 1, rappresentato dal Ministro dell Interno On. Roberto Maroni Confcommercio Imprese per l Italia, con sede in Roma, piazza

Dettagli

CONTRATTO DI SICUREZZA tra LA PREFETTURA E IL COMUNE DI MODENA

CONTRATTO DI SICUREZZA tra LA PREFETTURA E IL COMUNE DI MODENA Prefettura di Modena Comune di Modena CONTRATTO DI SICUREZZA tra LA PREFETTURA E IL COMUNE DI MODENA La Prefettura di Modena e il Comune di Modena CONSIDERATO CHE A seguito delle elezioni amministrative

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 611 del 21 aprile 2015 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 611 del 21 aprile 2015 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 611 del 21 aprile 2015 pag. 1/5 PROTOCOLLO D INTESA PER LA TUTELA DEL VETRO ARTISTICO DI MURANO, DEI MERLETTI DI BURANO, DELLE MASCHERE VENEZIANE E

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

Questionario n. 1 Tecnica professionale

Questionario n. 1 Tecnica professionale Questionario n. 1 Tecnica professionale Sezione I L organizzazione dell Arma dei Carabinieri 1) I Carabinieri costituiscono Forza Armata in servizio permanente di pubblica sicurezza? A) sì B) dipende dalle

Dettagli

TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA

TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA 22 giugno 2018 Consigliera Delegata Silvia Cossu La storia La Provincia di Torino Dal 2004 ha

Dettagli

Patto per la Sicurezza dell Area del Lago di Como

Patto per la Sicurezza dell Area del Lago di Como Comune di Comune di Provincia Provincia Como Lecco di Como di Lecco Patto per la Sicurezza dell Area del Lago di Como 2^ Conferenza Interprovinciale dei servizi per l area omogenea del Lago di Como Como,

Dettagli

Comune Titolo progetto Obiettivi Azioni Finanz. richiesto. Finanz. concesso 1 Firenze Attività di contrasto all evasione

Comune Titolo progetto Obiettivi Azioni Finanz. richiesto. Finanz. concesso 1 Firenze Attività di contrasto all evasione Progetti finanziati ex capo III, sez. I, del dprg 12 novembre 2012, n. 62/r (Regolamento di attuazione dell articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 Norme sul sistema delle autonomie locali-)

Dettagli

Legge Regionale N. 1 Del Regione Campania. << Interventi in materia di tossicodipendenze e di alcoolismo >>.

Legge Regionale N. 1 Del Regione Campania. << Interventi in materia di tossicodipendenze e di alcoolismo >>. Legge Regionale N. 1 Del 07-01-1988 Regione Campania >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N. 3 del 18 gennaio 1988 Il Consiglio

Dettagli

LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI

LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE

Dettagli

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI Norme/docu menti approvati Parlamento Italiano Reato di atti persecutori (c.d. stalking) introdotto dalla legge n 38

Dettagli

Comitato regionale di Coordinamento DPCM 21/12/07

Comitato regionale di Coordinamento DPCM 21/12/07 Comitato regionale di Coordinamento DPCM 21/12/07 La Legge Regionale 26 Novembre 2010 N.11 Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a

Dettagli

IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ: uno strumento operativo per migliorare la cooperazione interistituzionale. Scillato, 19 febbraio 2014

IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ: uno strumento operativo per migliorare la cooperazione interistituzionale. Scillato, 19 febbraio 2014 IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ: uno strumento operativo per migliorare la cooperazione interistituzionale Scillato, 19 febbraio 2014 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ I Patti per la Sicurezza

Dettagli

OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA CONTRO GLI ATTI DISCRIMINATORI

OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA CONTRO GLI ATTI DISCRIMINATORI OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA CONTRO GLI ATTI DISCRIMINATORI OSCAD OSSERVATORIO PER LA SICUREZZA CONTRO GLI ATTI DISCRIMINATORI L Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) è

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Controllo del Vicinato tra Prefettura di Massa Carrara e Sindaco di Massa PREMESSO che: la sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA URBANA. tra IL MINISTERO DELL INTERNO LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA URBANA. tra IL MINISTERO DELL INTERNO LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA URBANA tra IL MINISTERO DELL INTERNO e LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA VISTA la legge 1 aprile 1981, n. 121, recante Nuovo ordinamento

Dettagli

Rete Interistituzionale Antiviolenza

Rete Interistituzionale Antiviolenza Rete Interistituzionale Antiviolenza Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse III Inclusione sociale Convegno conclusivo delle attività svoltesi presso le scuole LA VIOLENZA DI GENERE: Verso un modello di

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA L'ARMA DEI CARABINIERI E IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

PROTOCOLLO D'INTESA TRA L'ARMA DEI CARABINIERI E IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Arma dei Carabinieri PROTOCOLLO D'INTESA TRA L'ARMA DEI CARABINIERI E IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO L ARMA DEI CARABINIERI, nella persona del Comandante Generale,

Dettagli

Prefettura di Bari PROTOCOLLO D INTESA INTERVENTI COORDINATI NELL AMBITO DEL FENOMENO DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI SOTTOSCRITTORI

Prefettura di Bari PROTOCOLLO D INTESA INTERVENTI COORDINATI NELL AMBITO DEL FENOMENO DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI SOTTOSCRITTORI PROTOCOLLO D INTESA INTERVENTI COORDINATI NELL AMBITO DEL FENOMENO DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI SOTTOSCRITTORI Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Bari Questura di Bari Comando Provinciale CC

Dettagli

Equilibrio tra necessità di controllo e iniziative di informazione alle aziende agrarie da parte dei servizi di prevenzione

Equilibrio tra necessità di controllo e iniziative di informazione alle aziende agrarie da parte dei servizi di prevenzione Equilibrio tra necessità di controllo e iniziative di informazione alle aziende agrarie da parte dei servizi di prevenzione Il Piano Sanitario Regionale 2002-04 Ing. Marco Masi Dipartimento Diritto alla

Dettagli

I numeri della VIOLENZA DI GENERE

I numeri della VIOLENZA DI GENERE Provincia autonoma di Trento I numeri della VIOLENZA DI GENERE 25 novembre 2014 Giornata internazionale per l eliminazione della violenza contro le donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32 Interventi contro la violenza sulle donne ( B.U.R. 20 novembre 2008, n. 108 ) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione riconosce che ogni forma o grado di violenza contro

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U

dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U.0006859.06-04-2017 Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Arma dei Carabinieri PROTOCOLLO D'INTESA TRA L'ARMA DEI CARABINIERI E IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

Dettagli

cüxyxààâüt w YÉzz t Protocollo d intesa per la prevenzione dell estorsione nei cantieri edili

cüxyxààâüt w YÉzz t Protocollo d intesa per la prevenzione dell estorsione nei cantieri edili Protocollo d intesa per la prevenzione dell estorsione nei cantieri edili Foggia, 12 ottobre 2015 1 PREAMBOLO La diffusione del fenomeno estorsivo, che colpisce in maniera significativa anche i cantieri

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra

PROTOCOLLO D INTESA. Tra PROTOCOLLO D INTESA per la gestione dei sistemi di videosorveglianza realizzati nell ambito degli interventi Turismo e Sicurezza e Videosorveglianza Quartiere Sanità della città di Napoli L anno 2017,

Dettagli

Consiglio Regionale della Puglia

Consiglio Regionale della Puglia LEGGE REGIONALE 3 OTTOBRE 2018, N. 50 Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo 2 LEGGE REGIONALE Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto

Dettagli

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014 Cristina Niutta La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti 7marzo 2014 Ruolo dei CENTRI ANTIVIOLENZA e importanza delle RETI di enti e associazioni Ln. 154/2001 misure contro la violenza nelle

Dettagli

Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne

Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne Contrasto alla violenza domestica e di genere l intervento integrato delle Istituzioni Pubbliche e del Privato Sociale aprile dicembre 2015 Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art.

PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art. PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. Il presente

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE E I SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

SCHEDA GENERALE 2. Parametri selezionati: Vista DUP_2017_2019 DUP Centro di Responsabilità 04_C CORPO DELLA POLIZIA LOCALE

SCHEDA GENERALE 2. Parametri selezionati: Vista DUP_2017_2019 DUP Centro di Responsabilità 04_C CORPO DELLA POLIZIA LOCALE SCHEDA GENERALE 2 Data elaborazione 12/04/2017 Parametri selezionati: Vista DUP_2017_2019 DUP 2017 2019 Livello OBIETTIVO DI PEG Centro di Responsabilità 04_C CORPO DELLA POLIZIA 2017_C04_01 Lavori pubblici,

Dettagli

Scheda Obiettivo POLIZIA MUNICIPALE. Dott. Luca VIVALDA

Scheda Obiettivo POLIZIA MUNICIPALE. Dott. Luca VIVALDA Scheda Obiettivo Settore: POLIZIA MUNICIPALE Responsabile : Dott. Luca VIVALDA CdC/Ufficio : Obiettivo : SICUREZZA URBANA: PREVENIRE E REPRIMERE GLI ILLECITI SUL TERRITORIO COMUNALE Unità di Operazio Tipo

Dettagli

Coordinamento Volontari Protezione Civile Provincia di Savona

Coordinamento Volontari Protezione Civile Provincia di Savona Coordinamento Volontari Protezione Civile Provincia di Savona INTRODUZIONE L obiettivo di questo Corso è: fornire nozioni ai Volontari PC che operano durante un intervento emergenziale; rappresentare uno

Dettagli

DECRETO N. 29 DEL

DECRETO N. 29 DEL L Assessore Oggetto: Istituzione Tavolo regionale permanente di coordinamento della Rete contro la violenza di genere lo Statuto Speciale della Sardegna e le relative norme di attuazione; la L.R. 7 gennaio

Dettagli

ALLEGATO B PROTOCOLLO DI INTESA CON LE REGIONI E IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI

ALLEGATO B PROTOCOLLO DI INTESA CON LE REGIONI E IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità ALLEGATO B SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA CON LE REGIONI E IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI 1 PROTOCOLLO D INTESA Tra UNAR Ufficio

Dettagli

ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA

ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA VISTA la legge 1 aprile 1981 n. 121; VISTA la legge 15 marzo 1997 n. 59; VISTO il decreto legislativo

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004 LEGGE REGIONALE N.11 DEL 9 DICEMBRE 2004 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004 MISURE DI SOLIDARIETA IN FAVORE DELLE VITTIME DELLA CRIMINALITA IL CONSIGLIO REGIONALE HA

Dettagli

COMUNE DI BARLETTA Città della Disfida Medaglia d Oro al Valor Militare ed al Merito Civile DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE. N Ottobre 2004

COMUNE DI BARLETTA Città della Disfida Medaglia d Oro al Valor Militare ed al Merito Civile DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE. N Ottobre 2004 1 DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N 79 12 Ottobre 2004 Approvazione bozza di convenzione per la istituzione dell'autorità per il coordinamento delle funzioni e dei servizi delle Polizie Municipali tra i

Dettagli

Progetto di legge regionale Consigliare contro l omotransnegatività e le violenze determinate dall orientamento sessuale o dall identità di genere

Progetto di legge regionale Consigliare contro l omotransnegatività e le violenze determinate dall orientamento sessuale o dall identità di genere Articolo 1 Principi e finalità 1. La Regione Emilia-Romagna, in coerenza con gli indirizzi promossi dall ONU, con i principi di cui all articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, della

Dettagli

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 78 del 28.11.2013 art. 1 - Finalità Il Comune di Creazzo assume

Dettagli

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Provincia autonoma di Trento 25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere DENUNCE relative a episodi di violenza di genere in

Dettagli

Interventi regionali in materia di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza

Interventi regionali in materia di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza Interventi regionali in materia di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza A un anno e mezzo dall emanazione della legge regionale in materia di prevenzione e contrasto

Dettagli

Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale

Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Tematiche trasversali a valenza provinciale La complessità del governo del sistema, lo sviluppo di attività nelle diverse aree di intervento e il

Dettagli

Ambito Territoriale Sociale di Gioia del Colle, Casamassima, Turi e Sammichele di Bari Ufficio di Piano

Ambito Territoriale Sociale di Gioia del Colle, Casamassima, Turi e Sammichele di Bari Ufficio di Piano Ambito Territoriale Sociale di Gioia del Colle, Casamassima, Turi e Sammichele di Bari Ufficio di Piano N. 18 del 24/11/2016 DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE OGGETTO: Adesione al finanziamento

Dettagli

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA I risultati

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA I risultati GIUBILEO DELLA MISERICORDIA I risultati INDICE Roma per il Giubileo 3 I numeri 16 I numeri del Giubileo 4 Trend della delittuosità 17 Le misure per la pianificazione 5 Trend della delittuosità 18 Il coordinamento

Dettagli

Regione Toscana Consiglio regionale

Regione Toscana Consiglio regionale Regione Toscana Consiglio regionale Legge regionale 16 novembre 2007, n. 59 Bollettino Ufficiale n. 39, parte prima, del 26 novembre 2007. Art. 1 - Principi 1. La Regione Toscana riconosce che ogni tipo

Dettagli

Comando Generale dell Arma dei Carabinieri PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI E LA REGIONE CAMPANIA

Comando Generale dell Arma dei Carabinieri PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI E LA REGIONE CAMPANIA Regione Campania Comando Generale dell Arma dei Carabinieri PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI E LA REGIONE CAMPANIA L Arma dei Carabinieri, nella persona del Comandante Generale, Gen. C.A.

Dettagli

Capo I Disposizioni generali

Capo I Disposizioni generali REGIONE: TOSCANA LEGGE REGIONALE 16 agosto 2001, n. 38 (GU n. 012 SERIE SPECIALE N. 3 del 23/03/2002 - BU Toscana n. 027 del 27/08/2001) Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra UNAR Ufficio Nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull origine etnica e REGIONE TOSCANA in MATERIA

Dettagli

Piano regionale. per l accoglienza dei flussi migratori non programmati

Piano regionale. per l accoglienza dei flussi migratori non programmati REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Piano regionale per l accoglienza dei flussi migratori non programmati Allegato n.1) Indicatori di 1 SOMMARIO LINEA 1. SOCCORSO E PRIMA ASSISTENZA...

Dettagli

UFFICIO COORDINAMENTO E PIANIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA

UFFICIO COORDINAMENTO E PIANIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA COORDINAMENTO E PIANIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA IL DIRETTORE PREFETTO MARIA TERESA SEMPREVIVA mariateresa.sempreviva@interno.it UFFICIO Ufficio Affari Generali e Giuridici Supporto al Direttore dell Ufficio

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE CAMPANIA LA REGIONE/PA. IL COMUNE DI.

PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE CAMPANIA LA REGIONE/PA. IL COMUNE DI. PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE CAMPANIA LA REGIONE/PA. IL COMUNE DI. PER RENDERE OPERATIVI I GEMELLAGGI DI CUI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 GIUGNO 2016 DISPOSIZIONI PER L'AGGIORNAMENTO

Dettagli

Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere.

Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere. Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59 Norme contro la violenza di genere. Il Consiglio Regionale ha approvato Il Presidente della Giunta promulga la seguente legge: SOMMARIO Art. 1 -

Dettagli

IL SISTEMA DI RETE COME MODELLO D INTERVENTO PER LE EMERGENZE IN INFANZIA E ADOLESCENZA

IL SISTEMA DI RETE COME MODELLO D INTERVENTO PER LE EMERGENZE IN INFANZIA E ADOLESCENZA IL SISTEMA DI RETE COME MODELLO D INTERVENTO PER LE EMERGENZE IN INFANZIA E ADOLESCENZA Prof. Ernesto Caffo Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Presidente

Dettagli

PIANO PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

PIANO PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Aggiornato al: Glossario pag G.1 ALLEGATO F GLOSSARIO Allerta Aree di emergenza Attivazioni in emergenza Attività addestrativa Calamità Cancello Stato di attività del sistema di protezione civile dovuto

Dettagli

Indice. Bullismo. pag. Presentazione. di Giuliana Ziliotto 1

Indice. Bullismo. pag. Presentazione. di Giuliana Ziliotto 1 Indice Autori Presentazione XI XIII Bullismo di Giuliana Ziliotto 1 Sezione I Il fenomeno del bullismo 1. Premessa 1 2. Una definizione di bullismo 1 3. Le modalità del bullismo 5 4. Il bullismo fra passato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO S. MARIA DI CASTELLABATE - C.F C.M. SAIC8A AOO_SA_ AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA

ISTITUTO COMPRENSIVO S. MARIA DI CASTELLABATE - C.F C.M. SAIC8A AOO_SA_ AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA ISTITUTO COMPRENSIVO S. MARIA DI CASTELLABATE - C.F. 90021820650 C.M. SAIC8A0002 - AOO_SA_0001 - AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA Prot. 0000340/E del 26/01/2019 10:32:44VII.5 - Formazione, aggiornamento e sviluppo

Dettagli

SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO

SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA UFFICIO ORDINE PUBBLICO SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO Roma, 26 gennaio 2017 Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale della Polizia Criminale

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

SINTESI Gruppo di lavoro Promozione della salute Incidenti stradali. L Aquila 20 aprile 2007

SINTESI Gruppo di lavoro Promozione della salute Incidenti stradali. L Aquila 20 aprile 2007 Interventi di prevenzione degli incidenti stradali dovuti al consumo di alcol, farmaci e droghe illegali rivolti ai patentandi, neopatentati e a guidatori a rischio SINTESI Gruppo di lavoro Promozione

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

CITTA DI TORINO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE NUCLEO DI PROSSIMITA

CITTA DI TORINO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE NUCLEO DI PROSSIMITA LE AREE DI INTERVENTO DEL SONO: LA CONVIVENZA CIVILE L ALLARME SOCIALE SICUREZZA URBANA fasce deboli violenza di genere - stalking minori/scuole Conflitti di vicinato Violenza domestica Atti persecutori

Dettagli

ATTIVITA IN EMERGENZA

ATTIVITA IN EMERGENZA ATTIVITA IN EMERGENZA (ex Protezione Civile) Cenni sulla Protezione Civile in generale Attività in Emergenza della Croce Rossa Cenni di intervento per primi soccorritori Fabia Giacomelli B. 1 PROTEZIONE

Dettagli

TABELLA N. 8 MINISTERO DELL'INTERNO

TABELLA N. 8 MINISTERO DELL'INTERNO TABELLA N. 8 L'ARTICOLAZIONE DELLE UNITA' DI VOTO IN AZIONI, RIVESTE - AI SENSI DELL' ARTICOLO 25-BIS, COMMA 7,SECONDO PERIODO, DELLA LEGGE 31 DICEMBRE 2009, N. 196 - CARATTERE MERAMENTE CONOSCITIVO. 286

Dettagli

Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 2 (Funzioni della Regione) Testo vigente LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32 Interventi contro la violenza sulle donne ( B.U. 20 novembre 2008, n. 108 ) La pubblicazione del testo non ha carattere di ufficialita' Sommario Art.

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari)

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA 1 Comune di Bitonto (Provincia di Bari)

Dettagli

INTESA TRA ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI DELLA PROVINCIA DI AVELLINO

INTESA TRA ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI DELLA PROVINCIA DI AVELLINO REGIONE CARABINIERI CAMPANIA CONIANDO PROVINCIALE DI AVELLINO INTESA TRA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI AVELLINO E ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI DELLA PROVINCIA DI AVELLINO PREAMBOLO La diffusione

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s

PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA RUGANTINO 91 Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di Primo Grado Via dell

Dettagli

LA GUARDIA DI FINANZA. Organizzazione e missione istituzionale

LA GUARDIA DI FINANZA. Organizzazione e missione istituzionale COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA LA GUARDIA DI FINANZA Organizzazione e missione istituzionale Gen.B. Michele Carbone - Capo del II Reparto - Incontro Guardia di Finanza / CIAT Roma, 18 ottobre

Dettagli

TOTALE , , ,41 149,62 401,88. Funzione Difesa. Funzione Sicurezza del Territorio Funzioni Esterne

TOTALE , , ,41 149,62 401,88. Funzione Difesa. Funzione Sicurezza del Territorio Funzioni Esterne Ministero della Difesa Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari Legge 30 dicembre 2018, n.145 (legge di bilancio) ripartizione degli stanziamenti per funzioni di programmazione 149,62 401,88

Dettagli

TOTALE , , ,17 147,59 391,36. Funzione Difesa. Funzione Sicurezza del Territorio Funzioni Esterne

TOTALE , , ,17 147,59 391,36. Funzione Difesa. Funzione Sicurezza del Territorio Funzioni Esterne Ministero della Difesa Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari Legge 27 dicembre 2017, n.205 (legge di bilancio) EF 2018 ripartizione degli stanziamenti per funzioni di programmazione 147,59

Dettagli

Com 292. Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA

Com 292. Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA Com 292 Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA Regione Emilia-Romagna e Ufficio Scolastico Regionale insieme per l educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Peri e Versari siglano un nuovo protocollo

Dettagli

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO ELENCO REGOLAMENTI VIGENTI 1) Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria approvato con delibera di C.C. n. 04 del 03.03.2016; 2) Regolamento per la disciplina

Dettagli

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como RINNOVO DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE E DI AZIONI INTEGRATE, FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Prefettura di Como

Dettagli

Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 2 (Funzioni della Regione) Testo vigente LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32 Interventi contro la violenza sulle donne ( B.U. 20 novembre 2008, n. 108 ) La pubblicazione del testo non ha carattere di ufficialita' Sommario Art.

Dettagli

Regolamento recante l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno.

Regolamento recante l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 settembre 2001, n. 398 Regolamento recante l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno. Vigente al: 10-6-2018

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA MIUR USR Sicilia Ufficio XVIII Ambito Territoriale per la provincia di Trapani Azienda Sanitaria Provinciale n 9 di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA MIUR USR Sicilia Ufficio XVIII Ambito Territoriale per la provincia di Trapani Azienda Sanitaria Provinciale n 9 di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XVIII Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Azienda Sanitaria Provinciale n 9 di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XVIII

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere.

LEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere. LEGGE REGIONALE N. 59 DEL 16-11-2007 REGIONE TOSCANA Norme contro la violenza di genere. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 39 del 26 novembre 2007 Il Consiglio Regionale ha approvato

Dettagli

AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO UFFICIO ORGANIZZAZIONE

AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO UFFICIO ORGANIZZAZIONE AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO COMPETENZE Segreteria del Dirigente Assicura il supporto operativo all attività dirigenziale attraverso la gestione delle relazioni interne ed esterne e dei servizi comuni.

Dettagli

CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE 18 19 MAGGIO 2007 HOTEL MONT BLANC LA SALLE (AO) A CURA DI PATRIZIA SCAGLIA, DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAMIGLIA E POLITICHE GIOVANILI ASSESSORATO SANITA,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE S.O.S. - IL TELEFONO AZZURRO ONLUS - LINEA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE DELL ABUSO ALL INFANZIA (di seguito denominato Telefono Azzurro) il Ministero della

Dettagli

Comune di Cura Carpignano

Comune di Cura Carpignano COPIA Comune di Cura Carpignano Provincia di Pavia Codice Ente 11197 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero: 60 OGGETTO: Approvazione Programma di controllo di vicinato Data: 22-06-2017

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso:

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: che la particolarità e le peculiarità delle attività portuali

Dettagli

Cruscotto di indicatori Sicurezza urbana

Cruscotto di indicatori Sicurezza urbana Cruscotto di indicatori Sicurezza urbana Maggio 2008 Sicurezza dei cittadini Cruscotto 1.Rosso = valore peggiore 2.Arancione = valori intermedi 3.Verde = valore migliore Cruscotto: Milano Efficienza Efficacia

Dettagli

COMUNE DI ACI CASTELLO CITTA' METROPOLITANA DI CATANIA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DEL GARANTE DEI DIRITTI DEI BAMBINI NEL COMUNE DI ACI CASTELLO

COMUNE DI ACI CASTELLO CITTA' METROPOLITANA DI CATANIA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DEL GARANTE DEI DIRITTI DEI BAMBINI NEL COMUNE DI ACI CASTELLO COMUNE DI ACI CASTELLO CITTA' METROPOLITANA DI CATANIA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DEL GARANTE DEI DIRITTI DEI BAMBINI NEL COMUNE DI ACI CASTELLO APPROVATA CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.

Dettagli

Sottufficiale polizia locale del Comune di Sondrio dal 1 marzo 1997; Ufficiale polizia locale del comune di Sondrio dal 01 gennaio 2001;

Sottufficiale polizia locale del Comune di Sondrio dal 1 marzo 1997; Ufficiale polizia locale del comune di Sondrio dal 01 gennaio 2001; CURRICULUM Frenquelli Maurizio Frenquelli Maurizio nato a Lecco il 20.09.1964, residente a Colico ( LC) in via Conti Alberti 17 a. Qualifica a tempo indeterminato di Comandante di Polizia Locale dal 1

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI CAMPOBASSO UFFICIO PROVINCIALE DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI CAMPOBASSO UFFICIO PROVINCIALE DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ Provincia di Campobasso Comando Provinciale Vigili del Fuoco Campobasso PROTOCOLLO D INTESA PER L EDUCAZIONE DEGLI ANZIANI ALLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI ED AL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI COMANDO PROVINCIALE, L A.R.N.A.S. CIVICO DI PALERMO, L AZIENDA SANITARIA LOCALE 6 DI PALERMO - DIREZIONE GENERALE, L ATENEO DI PALERMO C.O.T. CENTRO ORIENTAMENTO

Dettagli