Tecniche di revisione e le Carte di lavoro. FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tecniche di revisione e le Carte di lavoro. FQR srl - Formazione e Qualità nella Revisione"

Transcript

1 Tecniche di revisione e le Carte di lavoro 1

2 Agenda Tecniche di revisione Aspetti generali Circolarizzazioni Inventario Carte di Lavoro L organizzazione delle carte di lavoro Caso pratico: Carte di lavoro Ciclo attivo Raccoglitore Analitico: fase preliminare Raccoglitore Analitico: fase finale Raccoglitore General 2

3 Obiettivi della revisione Le informazioni e i dati predisposti dalla direzione e contenuti nel bilancio devono essere verificati con riguardo alle seguenti categorie di asserzioni: Esistenza: un'attività o una passività esistono ad una certa data. Diritti ed obblighi: un'attività o una passività sono di pertinenza dell azienda, ad una certa data. Manifestazione: un'operazione o un evento di pertinenza dell'azienda ha avuto luogo nel periodo di riferimento. Completezza: non vi sono attività, passività, operazioni o eventi non contabilizzati, o sui quali manchi un adeguata informazione. Valutazione: le attività o le passività sono contabilizzate a valori appropriati. Misurazione: un'operazione od evento è contabilizzato per l importo appropriato ed i costi ed i ricavi sono imputati per competenza. Presentazione e Informativa: una voce o un operazione sono evidenziate, classificate e corredate da adeguata informativa, in accordo con il quadro di riferimento relativo ai criteri di redazione del bilancio. 3

4 Principali tecniche di revisione Esame delle procedure Esame analitico Osservazione fisica Conferme dirette Esame dei conti 4

5 Esame delle procedure Consiste nella valutazione del sistema di controllo interno: - nella sua concezione teorica, - nel suo funzionamento - nel suo impatto sul lavoro di revisione 5

6 Esame delle procedure (Continua) Gli elementi da esaminare sono: - il sistema organizzativo - il sistema di documentazione e di informazione - il sistema di rilevazione - i mezzi di protezione - il personale qualificato - il sistema di supervisione 6

7 Esame analitico Controllo di verosimiglianza: analisi critica delle componenti di un saldo Comparazione dei dati: analisi dell evoluzione dei dati tra (n) e (n-1) Indici: determinazione di rapporti tra un dato ed un elemento di riferimento Analisi dei trend: previsione dell evoluzione dei dati significativi 7

8 Osservazione fisica Ha l obiettivo di accertare l esistenza di elementi dell attivo esposti in bilancio In particolare: Osservazione fisica delle rimanenze Osservazione fisica delle altre attività, come le immobilizzazioni, gli effetti, i titoli o i valori in cassa 8

9 Conferme dirette Le conferme dirette permettono di ottenere gli elementi probativi direttamente dai terzi al fine di assicurarsi della regolarità e della veridicità dei conti 9

10 Esame dei conti Premessa: L ampiezza delle verifiche è funzione della valutazione del controllo interno Si effettuano: Controlli per completare la conoscenza dei fatti rilevanti dell esercizio, per raccogliere le spiegazioni sulle variazioni importanti dell esercizio e le informazioni sugli eventi successivi alla chiusura del bilancio 10

11 Esame dei conti (Continua) Controlli relativi ad aspetti civilistici e societari attraverso l esame di libri e registrazioni obbligatorie (verificare il rispetto delle ottemperanze civilistiche e fiscali) 11

12 Esame sostanziale dei conti (Continua) Riscontri dei saldi finali: - Stato patrimoniale: controllo della documentazione e della correttezza dei saldi - Conto economico: esame della formazione del risultato del periodo, controllo della correttezza dei saldi, esame del risultato fiscale e del bilancio fiscale 12

13 Esame.. A campione Un controllo completo dei conti annuali è impossibile. Si effettuano controlli con il metodo del campione. La modalità di selezione, la determinazione della dimensione del campione e l interpretazione dei risultati sono stabiliti dal giudizio del revisore 13

14 Il diverso peso degli elementi probativi Il documento n. 500 dei Principi di Revisione, relativo agli elementi probativi della revisione, offre un valido aiuto nell adozione di un criterio di valutazione generale degli elementi raccolti, e pertanto si può affermare che: gli elementi probativi ottenuti da fonti esterne (ad esempio le conferme scritte ricevute da terzi) sono maggiormente attendibili di quelli provenienti da fonti interne alla società revisionata; gli elementi probativi ottenuti da fonti interne sono più attendibili quando i sistemi contabile e di controllo interno sono efficienti; gli elementi probativi ottenuti direttamente dal revisore sono più attendibili di quelli ottenuti dalla società; gli elementi probativi ottenuti sotto forma di documenti e di attestazioni scritte sono più attendibili di quelli ottenuti sotto forma di attestazioni verbali. Nei casi in cui un elemento probativo ottenuto da una fonte risulta incoerente con un altro ricavato da una fonte diversa, si rende necessario lo svolgimento di ulteriori procedure per accertare i motivi di tale incoerenza. Infine, nei casi in cui il revisore non dovesse essere in grado di reperire elementi probativi sufficienti ed adeguati in relazione ad una significativa asserzione di bilancio, dovrà esprimere un giudizio con rilievi o dichiararsi impossibilitato ad esprimere un giudizio. 14

15 La Circolarizzazione 15

16 Descrizione Le conferme dirette permettono di ottenere gli elementi probativi esterni sui saldi di terzi figuranti in contabilità, sull esistenza di eventuali operazioni particolari tra i terzi e la società, su eventuali controversie, sulle attività date a garanzia, sulle assicurazioni sottoscritte, debiti e crediti esposti in bilancio. 16

17 Obiettivi L obiettivo principale è di ottenere direttamente dai terzi le informazioni richieste al fine di assicurarsi della regolarità e della veridicità dei conti. 17

18 Soggetti Le conferme dirette riguardano generalmente i seguenti soggetti: Clienti Fornitori-Agenti Banche ed Istituti finanziari Assicuratori Consulenti legali Notai Consulenti Fiscali, Attuari, etc. Depositari di titoli, merci etc. 18

19 Metodologia E necessario che il revisore ottenga l autorizzazione della direzione della società prima di richiedere conferme dirette poiché non rientra nelle sue funzioni interrogare direttamente i terzi che operano con l azienda revisionata. Generalmente le richieste sono predisposte su carta intestata della società revisionata e da questa firmate. L invio è effettuato sotto il controllo del revisore. 19

20 Tipo di conferma La conferma può essere di due tipi: conferma positiva esige una risposta dai terzi conferma negativa conduce a dedurre che i terzi siano d accordo con il saldo confermato se non rispondono entro un certo tempo 20

21 Tipo di richiesta La richiesta può essere di due tipi: richiesta aperta viene fatta interrogando il terzo senza precisare l importo o la natura del saldo o dell informazione ricercata (es. fornitori) richiesta chiusa viene fatta riportando sulla lettera il saldo tratto dai conti della società (es. clienti) 21

22 Date Per la richiesta aperta la data, generalmente, coincide con quella dell intervento Esempio: intervento al XX data conferma dei saldi XX Per la richiesta chiusa la data di conferma potrà essere relativa a prima della chiusura d esercizio salvo i necessari lavori di raccordo che il revisore farà tra la data di circolarizzazione e la data di bilancio oggetto della revisione 22

23 Informazioni richieste Gli elementi da confermare sono normalmente oggetto di una conferma completa allorquando si tratta di avvocati, di banche e di consulenti fiscali. 23

24 Campionamento Per i clienti e i fornitori è necessario utilizzare la tecnica del campione in funzione del grado di affidabilità del sistema di controllo interno della società. E sempre necessario giustificare la tecnica di sondaggio utilizzata, le regole di determinazione del campione e le conclusioni tratte dai risultati del campione. 24

25 Procedura di richiesta La procedura di richiesta di informazioni scritte è la seguente: compilazione dell elenco dei soggetti ai quali la richiesta deve essere inviata; predisposizione delle lettere di richiesta, che devono essere: compilate su carta intestata della società firmate da un rappresentante della società controllo, da parte del revisore, delle lettere compilate e firmate e spedizione ai terzi; analisi delle risposte ottenute e controllo che le informazioni in esse contenute siano correttamente inserite nelle rilevazioni della società; invio di una seconda richiesta per le risposte non ottenute ed, eventualmente, ulteriori solleciti se il revisore lo ritiene necessario; riepilogo dei risultati ottenuti. 25

26 Circolarizzazione banche 26

27 Circolarizzazione banche La richiesta di informazioni scritte è inviata a tutte le banche con le quali la società ha operato nell esercizio anche se i conti sono stati chiusi nel frattempo. La richiesta è rivolta a ottenere: la conferma diretta del saldo di tutti i conti aperti alla data di bilancio l indicazione dei conti chiusi prima della data di bilancio gli interessi maturati e non ancora accreditati o addebitati in conto l importo degli eventuali effetti accreditati e non ancora scaduti le garanzie date e ricevute la custodia titoli e la loro libera disponibilità la presenza di cassette di sicurezza la presenza di operazioni in prodotti derivati i poteri di firma 27

28 Banche... Qualora il revisore non ottenesse, malgrado successivi solleciti, soddisfacenti risposte da banche con cui l azienda intrattiene significative relazioni, deve fare menzione di questa limitazione nella relazione di revisione nei modi stabiliti dai relativi principi di revisione. 28

29 Circolarizzazione clienti 29

30 Circolarizzazione clienti La data di riferimento della conferma, la scelta fra la conferma di saldi e di specifiche operazioni, l estensione del campione devono essere determinate dal revisore in base a diverse considerazioni, quali: l affidabilità del controllo interno la frequenza di contestazioni da parte dei clienti la probabilità che i clienti rispondano alle richieste la significatività degli importi compresi nei crediti. 30

31 Clienti... Per i clienti che non hanno risposto il revisore deve normalmente effettuare una seconda richiesta e, se necessario, una terza richiesta. Se anche dopo tali richieste successive il revisore non riceve risposta, deve controllare l esistenza del credito per mezzo di procedure alternative. 31

32 Clienti... Qualora il revisore non potesse effettuare la richiesta di conferma scritta (normalmente su richiesta della società) deve controllare i crediti per mezzo di procedure alternative e comunque menzionare la limitazione nella relazione di revisione nei modi stabiliti dai relativi principi di revisione. 32

33 Clienti... Procedure alternative si intendono le seguenti verifiche: esame dei pagamenti ricevuti dall azienda successivamente alla data di riferimento della conferma, controllo dei crediti sulla base dei documenti relativi alle operazioni che li hanno originati. 33

34 Clienti... La richiesta è normalmente fatta a conferma del totale credito esistente alla data prescelta (richiesta chiusa). 34

35 Circolarizzazione fornitori 35

36 Circolarizzazione fornitori La procedura di richiesta scritta (richiesta aperta) ai fornitori si differenzia per quanto riguarda la così detta procedura alternativa e la selezione del campione. Infatti 36

37 Fornitori... La procedura alternativa sui saldi dei fornitori ha come obiettivo la verifica della completezza del saldo esposto in bilancio. Pertanto, il revisore, con l ausilio della stampa dei mastrini successivi alla data di chiusura del bilancio, verificherà la competenza delle fatture sopraggiunte successivamente al XY 37

38 Fornitori... Anche la selezione del campione dei fornitori da circolarizzare ha come obiettivo la verifica della completezza del saldo esposto in bilancio. Pertanto, il revisore, dovrà selezionare quei fornitori con cui la società intrattiene maggiori e frequenti rapporti ma che a fine mese (o esercizio) presentano un saldo piccolo (ciò può stare a significare che ci sono fatture in transito e quindi.. da stanziare nel caso di fine anno) 38

39 Inventario 39

40 Obiettivo L osservazione fisica ha l obiettivo di accertare l esistenza di alcuni elementi dell attivo che sono esposti nel Bilancio Si tratta, quindi, essenzialmente di una tecnica di controllo di valori attivi in bilancio e può servire come elemento di valutazione del controllo interno delle imprese revisionate. 40

41 Obiettivo Questa tecnica di revisione si applica più generalmente alle rimanenze ma anche ad altre attività come le immobilizzazioni, gli effetti e i titoli. 41

42 Osservazione fisica delle rimanenze Le tappe principali che caratterizzano l intervento del revisore possono essere così sintetizzate: 42

43 INVENTARIO FISICO Controlli effettuati prima dell inventario: Decisione di procedere ad un controllo fisico decidere in base alla significatività se si rende necessario o meno procedere all inventario 43

44 INVENTARIO FISICO Raccolta di informazioni modalità di effettuazione dell inventario procedure utilizzate esistenza di un inventario permanente esistenza di giacenze in deposito presso terzi o appartenenti a terzi in deposito presso l azienda Valutazione delle procedure previste dalla società 44

45 INVENTARIO FISICO Controlli effettuati durante l inventario Obiettivo dei controlli verifica della corretta applicazione delle procedure e l affidabilità delle operazioni d inventario Punti particolari da verificare il revisore deve assicurarsi che ogni elemento esistente fisicamente sia correttamente riportato dalla società e che ogni elemento contabilizzato esista fisicamente 45

46 INVENTARIO FISICO Controlli effettuati dopo l inventario Obiettivo assicurarsi che i risultati dell inventario siano correttamente recepiti dalla società 46

47 INVENTARIO FISICO DELLE GIACENZE DI MAGAZZINO 47

48 Inventario fisico delle giacenze di magazzino Procedure di revisione Programmazione dell inventario fisico che si concretizzi in appropriate norme scritte che disciplinano i settori di rilevazione, le modalità di esecuzione ed i soggetti responsabili. Una razionale predisposizione delle giacenze allo scopo di facilitarne i conteggi. Un chiaro sistema di identificazione e descrizione. L identificazione delle giacenze a lento rigiro, obsolete, difettose. 48

49 Predisposizione di adeguate procedure di conteggio, riepilogo e controllo delle quantità risultanti da inventario, mediante l adozione di una idonea modulistica (cartellini pre-numerati o simili). Un controllo sulle eventuali movimentazioni di magazzino che intervengono nel corso dell inventario. L identificazione delle merci di terzi presso l azienda e delle merci di proprietà dell azienda che si trovano in viaggio o presso terzi. Corrette procedure di imputazione su base di competenza delle vendite e degli acquisti effettuati nel periodo precedente e in quello successivo all inventario fisico. 49

50 CASI PARTICOLARI Impossibilità di osservare direttamente la rilevazione fisica delle giacenze. Responsabilità del revisore nell accertare le caratteristiche merceologiche delle giacenze di magazzino 50

51 Impossibilità di osservare direttamente la rilevazione fisica delle giacenze Vi possono essere circostanze in cui al revisore non è praticamente possibile partecipare alla rilevazione fisica delle giacenze o di una parte significativa di esse, come ad esempio: petroliere in alto mare, prodotti in località e condizioni non avvicinabili da parte dell uomo. In questi casi, la limitazione obiettiva deve essere considerata una limitazione nello svolgimento della revisione e come tale deve essere riportata nella relazione di certificazione, descrivendo le ragioni che la hanno determinata. 51

52 Ma. nel caso in cui revisore ha potuto: Controllare con osservazione diretta le quantità delle giacenze dell ultimo bilancio. Valutare che il sistema di controllo interno e la contabilità di magazzino in vigore nei precedenti esercizi assicurino un attendibile determinazione delle quantità in giacenza. Svolgere le procedure alternative, quali il controllo della movimentazione di magazzino, l analisi dei risultati delle precedenti rilevazioni dell azienda e la valutazione della ragionevolezza degli indici di rotazione. Può esprimere un giudizio sul bilancio senza evidenziare alcuna limitazione relativa alle quantità di magazzino di cui non ha osservato la rilevazione. 52

53 Responsabilità del revisore nell accertare le caratteristiche merceologiche delle giacenze di magazzino Il revisore può talvolta non avere la competenza tecnica per riconoscere se le caratteristiche merceologiche delle giacenze corrispondono a quelle attribuite dall azienda. In questi casi il revisore deve: verificare che il sistema di controllo interno garantisca la corretta descrizione delle giacenze; controllare la ragionevole corrispondenza delle giacenze osservate alla descrizione a loro attribuita, tramite il riscontro della conformità tra la descrizione attribuita dalla azienda alle giacenze ed i marchi o ogni altra indicazione apposta sulle giacenze medesime. 53

54 Nel caso di impossibilità di effettuare l indicato riscontro o di ragionevole dubbio sull esattezza della descrizione merceologica attribuita alle giacenze, il revisore, deve richiedere l intervento di un esperto in materia o di un laboratorio esterno di analisi. 54

55 Esecuzione dei lavori: Organizzazione delle carte di lavoro 55

56 Le carte di lavoro = I mezzi della prova del lavoro svolto Formalizzazione del programma di audit - dossier annuali - dossier permanenti Documentazione/argomentazione dell Opinion emessa 56

57 Il mezzo di condanna del revisore contabile = le carte di lavoro Punti del programma di lavoro non svolti e non giustificate nel dossier Carte di lavoro e conclusioni che rendono vacillante l Opinion Errori constatati e non rivelati 57

58 DLgs 39/10 (art. 14) Carte di lavoro Conservate dal Revisore principale per 10 anni da data relazione (art. 14.6) Anche quelle dei revisori esteri (art. 14.7) Se ci sono ostacoli indicarlo nelle Carte di Lavoro 58

59 La documentazione del lavoro 59

60 Le diverse tecniche di revisione sono fondate sulla raccolta e sulla analisi di varie informazioni e richiedono l utilizzo di carte di lavoro che costituiscono un supporto indispensabile all attività di revisione. 60

61 Carte di lavoro RIVELATRICI OPPONIBILI COMPLETE 61

62 Raccolta ed indicizzazione delle carte di lavoro Le carte di lavoro devono essere tenute in modo formale ed omogeneo L effettivo utilizzatore delle carte di lavoro risulta raramente il redattore. Ogni revisore deve conoscere i lavori effettuati precedentemente da altri Chi firma la relazione deve essere in grado di valutare celermente la qualità del lavoro svolto 62

63 Tutti i fogli di lavoro devono contenere: INDICIZZAZIONE SIGLA DEL REVISORE NOME DEL CLIENTE ESERCIZIO SOCIALE DATA ESECUZIONE FOGLIO DI LAVORO (natura contingente) OGGETTO DEL FOGLIO DI LAVORO CROSS-REFERENCE FONTE DELLE INFORMAZIONI OSSERVAZIONI/CONCLUSIONI 63

64 I raccoglitori delle carte di lavoro File General: ha carattere corrente in quanto viene predisposto in occasione di ciascun intervento di revisione per raccoglie la documentazione di sintesi relativa all incarico affidato. File Analitico: ha carattere corrente come il File General ed è utilizzato per la raccolta delle carte di lavoro riguardanti l esame delle aree di bilancio. File Permanent: ha carattere pluriennale e ha come obiettivo la raccolta ordinata e sistematica delle informazioni ritenute essenziali, sulla società oggetto della revisione, la cui rilevanza perdura anche nei successivi interventi di revisione. 64

65 Tipologia delle carte di lavoro - Corrente - Pluriennale File - File General - File Analitico - File Permanent Sezione all interno dei File -Amministrazione e Pianificazione -Fase Preliminare -Fase Finale -Bilanci ed altri allegati -Fase Preliminare: controllo interno ed analisi dei cicli -Fase Finale: esame analitico delle voci di bilancio -Storia ed organizzazione -Evoluzione dell incarico -Sistemi e procedure -Documentazione contabile e finanziaria -Schede di revisione di interesse continuativo -Giuridico -Fiscale e sociale -Contratti rilevanti 65

66 File General Amministrazione e Pianificazione Fase Preliminare Fase Finale Contenuto Sono raccolti tutti i documenti ed elaborati atti a garantire sia la razionale amministrazione dell incarico, sia la sua ragionevole pianificazione, ad esempio: Lettera di incarico Sommario dei tempi Profilo dell impresa e comprensione del settore Memorandum di pianificazione Sono raccolti tutti i documenti ed elaborati che aiutano il revisore a comprendere meglio specifiche caratteristiche della società e il suo sistema di controllo interno al fine di permettergli di esprimere una ragionevole valutazione del rischio e il conseguente impatto sul programma di revisione, ad esempio: Scheda di valutazione dei rischi inerenti generali Valutazione degli esperti esterni Sintesi dei punti rilevanti per la fase finale Sono raccolti tutti i documenti ed elaborati che coadiuvano la formazione del giudizio sul bilancio revisionato, ad esempio: Riepilogo degli aggiustamenti e delle riclassifiche Final Memo promemoria di sintesi della fase finale a supporto del giudizio espresso sul bilancio Questionario per la verifica degli eventi successivi alla data di chiusura di bilancio 66

67 File Analitico Fase Preliminare Fase Finale Contenuto Nella fase preliminare si raccoglie la documentazione dei test sostanziali ritenuti necessari per la valutazione del controllo interno. Per i cicli che il revisore riterrà significativi dovranno essere svolti dei test sostanziali per la verifica dell affidabilità della procedura di controllo interno. Normalmente la documentazione utilizzata a tale scopo prevede, per ciascun ciclo esaminato: Una guida standard per l analisi dell affidabilità della procedura di CI Un programma di lavoro per l impostazione del test procedurale Un foglio di lavoro per il test Una scheda di riepilogo dell analisi e valutazione del rischio Nella fase finale, per ciascuna voce significativa di bilancio, viene archiviata la documentazione utilizzata per effettuare le verifiche sostanziali sui dati di bilancio. Di norma, per la verifica di ciscuna voce di bilancio è prevista la raccolta e predisposizione delle seguenti carte di lavoro: Programma di lavoro Caposcheda Sottoscheda ove necessario, fotocopia della documentazione cartacea esaminata (esempio: contabili bancarie, fatture, etc.) ove previsto, le schede di riepilogo delle circolarizzazioni 67

68 La documentazione del lavoro in funzione delle verifiche da svolgere in ciascuna fase della revisione 68

69 Fasi della revisione Preliminary Pre-final Final Presa di conoscenza dei fatti rilevanti dell esercizio e degli eventi caratterizzanti la formazione del risultato. Analisi delle procedure e test sui principali cicli economici. Impostazione del programma delle verifiche da svolgere nelle fasi successive. Circolarizzazione e Inventari fisici Analisi sostanziale dei dati di bilancio 69

70 FILE ANALITICO 70

71 Fase preliminare 71

72 Fase preliminare: Obiettivi La fase preliminare è finalizzata a permettere la preparazione di un programma di lavoro dettagliato per la fase finale tenendo conto in particolare: dei punti di forza/debolezza risultanti dall analisi del controllo interno, dell applicazione dei corretti principi contabili e degli eventuali approfondimenti giudicati necessari al termine dell esame del trend del conto economico. Pertanto, nella fase di interim, il revisore deve effettuare una serie di verifiche con lo scopo di accertare l esistenza e la completezza delle informazioni contenute nel bilancio tramite un confronto con i dati rilevati nei sistemi contabili sottostanti e attraverso le procedure amministrative esistenti presso l azienda allo scopo di pianificare al meglio la fase finale. 72

73 Fase preliminare: File di lavoro Per i cicli che il revisore riterrà significativi dovranno essere svolti dei test sostanziali per la verifica dell affidabilità della procedura di controllo interno. Normalmente la documentazione utilizzata a tale scopo prevede, per ciascun ciclo esaminato: Una guida standard per l analisi dell affidabilità della procedura di Controllo Interno Un programma di lavoro per l impostazione del test procedurale tale programma è solo un esempio in quanto il programma va improntato di volta in volta in base alle specifiche procedure di ciascuna azienda revisionata Un foglio di lavoro per il test Il foglio di lavoro può essere modificato e semplificato in funzione alle esigenze della revisione e delle procedure dell azienda revisionata Una scheda di riepilogo dell analisi e valutazione del rischio di revisione. Di seguito si riporta, a titolo di esempio, la tabella che riepiloga il contenuto della Sezione preliminare del File Analitico per il ciclo delle vendite. 73

74 Sezione preliminare del File Analitico per il Ciclo delle Vendite Indice Foglio di Lavoro 100 Ciclo vendite Crediti Incassi 100 PRG CI 100 PRG TEST 100 TEST Guida standard per l analisi dell affidabilità della procedura di Controllo Interno delle vendite Programma di lavoro per il Test Foglio di lavoro per il Test 100 RISK Scheda di riepilogo dell analisi del rischio 74

75 100 PRG CI Guida standard per l analisi dell affidabilità della procedura di Controllo Interno delle vendite Nella fase di valutazione preliminare, partendo dall esame dei manuali delle procedure (o, nel caso questi non ci fossero, deve essere rilevata tramite colloqui con il personale addetto alle operazioni) e da un questionario sul controllo interno, il revisore si forma una prima opinione sulla qualità delle procedure dell impresa cercando di identificare i punti forti e i punti deboli che costituiscono il principale elemento di valutazione delle procedure. Commento della Carta 100 PRG CI 75

76 100 PRG TEST Programma di lavoro per il test sul ciclo delle vendite La fase di verifica del funzionamento del sistema ha come obiettivo di verificare in dettaglio, con test a campione, che i punti forti riscontrati, sui quali si è deciso di fare affidamento, abbiano ben funzionato come era previsto e per l arco temporale considerato. Questo controllo, definito di conformità procedurale (o di aderenza o compliance testing), si applica ai punti di forza rilevati nella valutazione preliminare ma risulta, anche, un valido sistema per verificare che tutti i punti deboli siano stati ben identificati. Commento della Carta 100 PRG TEST 76

77 100 TEST Foglio di lavoro per il test sul ciclo delle vendite Il foglio di lavoro va impostato in base alla procedura che si deve testare. L obiettivo del foglio di lavoro è quello di raccogliere i dati relativi a tutti i documenti cartacei che sono alla base del ciclo per poter effettuare dei confronti e verificarne la corretta proceduralizzazione Commento della Carta 100 PRG 77

78 100 RISK Scheda di riepilogo dell analisi del rischio Alla fine del test sul controllo interno, il revisore deve essere in grado di dare una valutazione definitiva sull affidabilità delle procedure dell impresa. Questa valutazione deve essere riepilogata in un documento di sintesi che potrà servire come base per la relazione, destinata alla Direzione dell azienda, per richiamare l attenzione sulle insufficienze o anomalie del controllo interno riscontrati che potrebbero avere un effetto significativo sul bilancio o far correre rischi all impresa. Commento della Carta 100 RISK 78

79 Fase Finale 79

80 Fase Finale: Obiettivi La fase di intervento finale è la fase principale del lavoro di revisione perchè implica la formulazione di un giudizio sul bilancio della società. Infatti, se la fase preliminare è rivolta essenzialmente allo svolgimento di procedure di conformità al fine di acquisire gli elementi probativi sull adeguatezza e l efficacia dei sistemi contabile e di controllo interno, la fase finale è interamente dedicata alle "procedure di validità" allo scopo di acquisire gli elementi probativi per individuare eventuali significativi errori nel bilancio. Il revisore, quindi, in questa fase attiva i programmi di controllo definiti nel corso dell intervento preliminare ed avrà come obiettivo acquisire sufficienti ed appropriati elementi probativi che gli consentano di trarre ragionevoli conclusioni, sulle quali fondare il proprio giudizio in merito al bilancio oggetto di revisione contabile. 80

81 Fase Finale: Carte di lavoro Nella fase finale, il revisore deve concentrarsi sulle procedure di verifica sostanziale delle voci di bilancio. Di norma, per la verifica di ciascuna voce di bilancio è prevista la raccolta e predisposizione delle seguenti carte di lavoro: Programma di lavoro Caposcheda Sottoscheda (o dettaglio) ove necessario, fotocopia della documentazione cartacea esaminata (esempio: contabili bancarie, fatture, etc.) ove previsto, le schede di riepilogo delle circolarizzazioni 81

82 ESEMPIO DI SUCCESSIONE DELLE CARTE DI LAVORO Sezione Clienti o PROGRAMMA B PRG o CAPOSCHEDA B o SOTTOSCHEDE B - 10 o Riepilogo Circolarizzazione Clienti B 100 o Riepilogo Circolarizzazione legali B

83 Cliente: Esercizio: Data: Programma di lavoro Crediti Verso Clienti B PRG Sigla del revisione Descrizione delle verifiche Sigla del Revisore Data Riferimento al foglio di lavoro 1. Ottenere il dettaglio dei crediti verso clienti, alla data del.., lo scadenziario dei crediti e la movimentazione del fondo svalutazione crediti. 2. Identificare variazioni inconsuete del saldo clienti e del fondo svalutazione crediti rispetto all anno precedente, ottenere spiegazioni per le variazioni insolite e Valutare le spiegazioni ricevute alla luce di possibili implicazioni sulle procedure di revisione da adottare. 3. Accertare la quadratura tra il mastro clienti e il dettaglio ottenuto al punto 1) e procedere a verificare che alcuni saldi compresi nel dettaglio corrispondano alle schede del partitario e viceversa e verificare a campione le somme e la correttezza dell'analisi dello scaduto. 4. Selezionare un certo numero di clienti da circolarizzare in base alle seguenti indicazioni: - Data di riferimento: - Metodo di selezione - Estensione del campione: - Percentuale coperta - controllare gli estratti conto da allegare alle richieste di conferma e accertare che, dove necessario, siano state aggiunte le partite relative agli effetti o alle ricevute bancarie emessi ma non ancora scaduti; - spedire la prima richiesta di conferma dei saldi selezionati; - spedire la seconda richiesta, se non si riceve risposta alla circolarizzazione entro un periodo di tempo ragionevole; - richiedere alla società di riconciliare le conferme ricevute e non in accordo con i saldi della società e verificare su base documentale alcune delle differenze emerse dalla riconciliazione delle risposte. Valutare se esiste l ipotesi di avanzare delle rettifiche. 83

84 Cliente: Esercizio: Data: CAPOSCHEDA CREDITI VERSO CLIENTI B Sigla del revisione Descrizione REF XY-1 % variazione XY Memo Conclusivo Obiettivi del lavoro Lavoro svolto Osservazioni Conclusioni Fonti della documentazione analizzata 84

85 Cliente: Esercizio: Data: SOTTOSCHEDA DETTAGLIO CLIENTI B 10 Dettaglio dei Clienti REF XY-1 % variazione XY 85

86 Cliente: RIEPILOGO CIRCOLAZIONE B 100 Esercizio: CLIENTI Data: Cliente Saldo contabile al Risposte in accordo Risposte non in accordo Risposte non pervenute Importo Importo Riconciliata Non Riconciliat a Importo Procedura Alternativa Totale Riepilogo della circolarizzazione Importo % Totale Note Totale voce clienti Totale circolarizzato Totale risposte in accordo Totale risposte riconciliate Totale risposte non riconciliate Totale procedure alternativa 86

87 FILE GENERAL e le carte di lavoro nelle PMI 87

88 Documento 230: La documentazione del lavoro (IAPS 1005) Anche se il revisore di una PMI valuta, caso per caso, quale debba essere il contenuto delle carte di lavoro, a livello generale si può affermare che, indipendentemente dalle caratteristiche dell impresa, le carte di lavoro da formalizzare sempre sono: il piano di revisione un programma di revisione che definisca la natura, i tempi e l ampiezza delle procedure di revisione eseguite i risultati di tali procedure le conclusioni tratte dagli elementi probativi acquisiti unitamente alle argomentazioni e alle conclusioni raggiunte su tutti gli aspetti significativi che hanno comportato il ricorso al proprio giudizio professionale 88

89 La documentazione del lavoro nelle PMI A livello di Dossier General bisogna, almeno, allegare due documenti: Memorandum di Pianificazione Memorandum Finale 89

90 MEMORANDUM DI PIANIFICAZIONE Documento che contiene le indicazioni riguardanti: Il piano di revisione Il programma di revisione che definisce la natura, i tempi e l ampiezza delle procedure di revisione eseguite I risultati di tali procedure 90

91 Modello di MEMO DI PIANIFICAZIONE 1) Informazioni generali tipo di incarico scadenze tipo di rapporto staff e tempi previsti consulenti esterni 91

92 Modello di MEMO DI PIANIFICAZIONE 2) Piano di revisione profilo dell impresa sistema contabile amministrativo/cicli e programmi di revisione applicabili rischi di revisione e approccio previsto significatività 92

93 Modello di MEMO DI PIANIFICAZIONE 3) Sintesi della fase preliminare Problematiche di rilievo e fatti significativi dell esercizio in esame Valutazione del rischio di revisione Stesura dei programmi di lavoro Rischi o incertezze identificati da approfondire in fase di final 93

94 MEMORANDUM FINALE Documento che contiene le informazioni riguardo le conclusioni tratte dagli elementi probativi acquisiti unitamente alle argomentazioni e alle conclusioni raggiunte su tutti gli aspetti significativi che hanno comportato il ricorso al proprio giudizio professionale 94

95 OBIETTIVO DEL DOCUMENTO Tale documento rappresenta la sintesi dei memorandum sezionali, e deve consentire al revisore di: rivedere ed analizzare la congruità delle principali osservazioni e conclusioni sulle poste più significative del bilancio assicurare la coerenza tra le specifiche verifiche effettuate, gli eventuali rilievi e l opinione sul bilancio esaminato 95

96 Sintesi del contenuto Le regole di redazione e lo schema del Memo di sintesi della fase finale possono essere adattati alle peculiarità del cliente, anche se di norma dovrebbe essere adottato il seguente schema: Fatti significativi che hanno caratterizzato la situazione patrimoniale e finanziaria e l andamento reddituale Note sull andamento economico della società Sistema di controllo interno e rischio di controllo Sintesi delle verifiche effettuate in base ai rischi di revisione individuati nella fase preliminare Proposte di modifiche al bilancio Principali rilievi Conclusioni 96

97 PROPOSTE DI MODIFICHE AL BILANCIO In questa sezione si devono riassumere le modifiche che hanno un incidenza ritenuta significativa sul bilancio, distinguendo: le modifiche che incidono sul risultato di esercizio le riclassificazioni le modifiche proposte dai revisori ed accettate dalla società e quelle non accettate 97

98 PRINCIPALI RILIEVI I principali rilievi (audit points) possono comprendere: i limiti significativi alle procedure di revisione le eccezioni significative ai principi contabili adottati le note sulle incertezze o rischi significativi le implicazioni sul giudizio finale della revisione 98

99 CONCLUSIONI Sulla base di quanto emerso dal lavoro svolto, formulare le conclusioni indicando il tipo di giudizio da esprimere 99

100 Si allega. Standard lettere di circolarizzazione Standard documenti General Programmi di lavoro per principali voci 100

101 Materiale formativo a cura della FQR srl Ottobre 2010 Tutti i diritti sono riservati. FQR srl Corso di Porta Vigentina Milano Amministrazione: Via Casato di Sopra Siena info@fqrsrl.it 101

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Clienti e

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Clienti e LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Clienti e vendite Novembre 2013 Indice 1. Crediti e vendite 2. Obiettivi di revisione 3. Pianificazione della revisione 4. La valutazione del sistema di controllo interno

Dettagli

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro Indice 1 Finalità del documento... 2 2 Definizione... 2 3 Obiettivi... 2 4 Requisiti delle carte di lavoro... 2 5 Forma, contenuto ed ampiezza delle carte di lavoro... 3 6 Modalità e principi di compilazione...

Dettagli

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230

Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Guida al controllo contabile di Fabrizio Bava e Alain Devalle * Le regole per la predisposizione delle carte di lavoro: il principio di revisione n.230 Il principio di revisione n.230 stabilisce le regole

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Il principio ISA Italia n. 230 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati

Il principio ISA Italia n. 230 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati Il principio 'La documentazione della revisione contabile' Silvia Fossati - La documentazione della revisione contabile Documentazione di revisione (anche "carte di lavoro"): l'evidenza documentale delle

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)

Dettagli

PROPOSTA FORMATIVA FQR

PROPOSTA FORMATIVA FQR PROPOSTA FORMATIVA FQR 1. Modulo: Contabilità Generale COGE 1: La contabilità generale COGE 2: Analisi di bilancio COGE 3: I principi contabili internazionali CONSO 1: Il bilancio consolidato (corso base)

Dettagli

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo Agenzia del Lavoro Provincia Autonoma di Trento DESCRIZIONE PROFILO PROFESSIONALE PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE - ADDETTO ALLA CONTABILITA

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO. sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO. sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014 RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014 ai sensi dell art. 2429, comma 2 c.c. e dell art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 SOCIETA IPPICA DI CAGLIARI S.R.L. Bilancio al 31 dicembre

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità aziendale Novembre 2013 Indice 1. Introduzione 2. La responsabilità della Direzione 3. La responsabilità del revisore 4. Gli indicatori per valutare la continuità

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

VERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

VERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE VERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Oggi 16 aprile 2012, alle ore 9,30, in P.le Principessa Clotilde n.6 si sono riuniti i sindaci: Dott. Pietro Giorgi Presidente Dott. Giacomo Del Corvo Sindaco

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL VALSUGANA SPORT SRL Sede sociale: Borgo Valsugana (TN) Piazza Degasperi n. 20 Capitale sociale: 10.000,00 interamente versato. Registro Imprese di Trento N. 02206830222 C.C.I.A.A. di Trento R.E.A TN -

Dettagli

Sezione G => G100 Altri Crediti

Sezione G => G100 Altri Crediti 358 Sezione G => G100 Altri Crediti OBIETTIVI Verificare che i crediti verso altri non clienti: - accertare che i crediti verso altri esposti in bilancio siano relativi a reali transazioni e rappresentino

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande

Dettagli

Cassa e banche: quadro di riferimento

Cassa e banche: quadro di riferimento Cassa e banche: quadro di riferimento Art. 2426 c.c. n. 8. : valutazione al valore presumibile di realizzazione dei crediti Principi contabili CNDCeR: 14 Disponibilità liquide 26 Operazioni in valuta estera

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Albez edutainment production Il sistema informativo aziendale III classe ITC 1 Alla fine di questo modulo sarai in grado di: conoscere funzioni, obiettivi e struttura del sistema informativo aziendale;

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009 o da data successiva) INDICE

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009 o da data successiva) INDICE PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 720 LE RESPONSABILITÀ DEL REVISORE RELATIVAMENTE ALLE ALTRE (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano

Dettagli

Obiettivi generali del revisore

Obiettivi generali del revisore Obiettivi generali del revisore Acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, che

Dettagli

Sezione T => T100 Crediti (Ricavi) e Debiti (Costi) Infragruppo

Sezione T => T100 Crediti (Ricavi) e Debiti (Costi) Infragruppo 3 DOSSIER CORRENTE 437 Sezione T => T100 Crediti (Ricavi) e Debiti (Costi) Infragruppo OBIETTIVI Verificare che: - siano esistenti relazioni e/o transazioni di qualsiasi natura con controparti dipendenti/

Dettagli

Revisione legale e controllo qualità: le «Asserzioni»

Revisione legale e controllo qualità: le «Asserzioni» Revisione legale e qualità: le «Asserzioni» Alberto Pesenato (*) Per poter esprimere un giuzio sul bilancio il revisore legale scompone l obiettivo finale riferito al bilancio nel suo complesso in sotto

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

GAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA

GAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA GAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA Controllo Contabile Giudizio sul bilancio Signori Soci, Come previsto dall art. 14 del D.lgs 39/2010

Dettagli

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM LICEO ERASMO DA ROTTERDAM APPROVVIGIONAMENTO Ambito funzionale Gestione delle risorse 1 Liceo ERASMO DA ROTTERDAM INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 CAMPO D APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 ORDINI DI ACQUISTO

Dettagli

" COPIA CORRISPONDENTE AI DOCUMENTI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA ". ***

 COPIA CORRISPONDENTE AI DOCUMENTI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA . *** " Imposta di bollo assolta in modo virtuale tramite la Camera di Commercio di Reggio Emilia, Autorizzazione n.10/e del 15/02/2001 emanata dall'ufficio delle Entrate di Reggio Emilia ". " COPIA CORRISPONDENTE

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO Gestione del processo di approvvigionamento Pag. 1 di 7 PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO n ediz. Data Descrizione Firma preparazione Firma approvazione DIR Firma verifica RGQ 00 01/09/02

Dettagli

Procedura AUDIT INTERNI

Procedura AUDIT INTERNI Pag. 1 di 1 SOMMARIO 1. Scopo e campo di applicazione... 2 2. Termini e definizioni... 2 3. Riferimenti... 2 4. Premessa... 2 5. Attività... 3 6. Documentazione... 5 7. Indicatori... 6 REVISIONI N REV.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITÀ Riesame da parte della direzione

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITÀ Riesame da parte della direzione PDQ Sez. 4.5.3.m Rev. 0 31.01.2013 Pag. 1 di 5 RECLAMI 1 SCOPO 2 APPLICABILITÀ 3 RESPONSABILITÀ 4 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 5 MODALITÀ OPERATIVE 0 Riedizione del sistema 31/01/13 Rev. Descrizione Redatto

Dettagli

Valutazione del SCI da parte del revisore. Caso Elettronica Italia Soluzioni. Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013

Valutazione del SCI da parte del revisore. Caso Elettronica Italia Soluzioni. Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Rif sm/fb 1 Valutazione del SCI da parte del revisore Caso Elettronica Italia Soluzioni Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 la nostra attività è stata

Dettagli

Allegato 17 Check list quality review

Allegato 17 Check list quality review Allegato 17 Check list quality review Descrizione del lavoro di verifica svolto Si/No/Commenti I- Pianificazione I risultati dell attività di audit pianificata/preliminare sono stati riportati nella Strategia

Dettagli

Sistema Qualità UNI EN ISO 9001 ED 2008

Sistema Qualità UNI EN ISO 9001 ED 2008 1 SCOPO Questa procedura stabilisce le modalità per la conduzione e per la gestione degli audit condotte presso ITCS G. Zappa al fine di verificare la corretta attuazione e l'adeguatezza delle disposizioni

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere

Dettagli

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C.

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C. ISIS C. FACCHINETTI : GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PROCEDURA GESTIONE QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ RGQ DS DATE 25/05/11 25/05/11 25/05/11 NOMINATIVO ANNA MARIA BRESSAN CARLO

Dettagli

4.2 Ri.Ba. 4.2.1 Rivisitazione dell impianto delle Ri.Ba. e degli accordi interbancari

4.2 Ri.Ba. 4.2.1 Rivisitazione dell impianto delle Ri.Ba. e degli accordi interbancari Nuove regole a seguito della Direttiva Europea sui servizi di pagamento (PSD) recepito dal Decreto Legislativo N. 11 del 27/01/2010 estratto riferito ai pagamenti tramite RiBa: 4.2 Ri.Ba. 4.2.1 Rivisitazione

Dettagli

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI PROGETTO ASCOT COD. : ASCOT-31-PC-01 VERS. : 1.00.00 DATA : 1.03.2002 CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI AGGIORNAMENTI

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente.

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente. Via Lepanto, 95 80045 POMPEI (Na) info@asfel.it 366.14.70.789 Spett.le Comune di Oggetto: servizio inventario La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni

Dettagli

FORM CLIENTI / FORNITORI

FORM CLIENTI / FORNITORI FORM CLIENTI / FORNITORI Da restituire, compilato in ognuna delle sue parti, a: Ditta Enrico Romita Via Spagna, 38 Tel. 0984.446868 Fax 0984.448041 87036 Mail to: amministrazione@calawin.it 1 Informativa

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

Giornale e mastro Appunti di contabilità Giornale e Mastro. Luca Dossena - Docente

Giornale e mastro Appunti di contabilità Giornale e Mastro. Luca Dossena - Docente Appunti di contabilità Giornale e Mastro Luca Dossena - Docente Capitolo:

Dettagli

Certificazioni & Collaudi S.r.l.

Certificazioni & Collaudi S.r.l. Il presente documento è stato emesso dalla Direzione Generale il 08/05/2015. L originale firmato è conservato presso l ufficio del Responsabile Gestione Qualità INDICE GENERALE 1. SCOPO, CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII

GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII Pagina 1 di 5 CAPITOLO 7 RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI 7.1 PREMESSA Si premettono le seguenti definizioni: Reclamo: manifestazione di insoddisfazione, sia

Dettagli

RIMANENZE DI MAGAZZINO ESEMPLIFICAZIONE

RIMANENZE DI MAGAZZINO ESEMPLIFICAZIONE RIMANENZE DI MAGAZZINO ESEMPLIFICAZIONE Università Roma Tre Facoltà di Economia Federico Caffè Prof. Ugo Marinelli Anno accademico 10 11 Struttura del controllo sui rischi Valore delle rimanenze determinato

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

CAPITOLO IV LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO

CAPITOLO IV LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO CAPITOLO IV LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO 1 DOCUMENTO 230: LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO Il revisore può avere una conoscenza approfondita della società revisionata e della sua attività, in ragione dei rapporti

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE

IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE IL PRESENTE MATERIALE E STAMPATO DALLA CASA EDITRICE DOTT. A. GIUFFRE CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E CONSIGLIO NAZIONALE DEI RAGIONIERI COMMISSIONE PARITETICA PER I PRINCIPI DI REVISIONE

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con atto del Consiglio di Amministrazione n. 25 del 14/09/2012 14/09/2012 Pag. 1 Articolo 1 Oggetto del Regolamento INDICE Articolo 2 Documenti obbligatori Articolo

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI - CONTO CONSUNTIVO 2006

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI - CONTO CONSUNTIVO 2006 RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI - CONTO CONSUNTIVO 2006 - BILANCIO PREVENTIVO 2007 1 Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti sul Conto Consuntivo 2006 I sottoscritti Pizzi Simona (Presidente),

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2

Dettagli

Relazione dell Organo di controllo

Relazione dell Organo di controllo FONDAZIONE REGGIO CHILDREN CENTRO LORIS MALAGUZZI Sede Legale: VIA BLIGNY 1/a - REGGIO NELL'EMILIA (RE) Iscritta al Registro Imprese di: REGGIO NELL'EMILIA C.F. e numero iscrizione: 00763100351 Iscritta

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo

volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo LE GESTIONI CONTABILI ELEMENTARI 2 Gli elementi di contabilità elementare sono quegli strumenti quotidiani che, dal più semplice

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO

GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO GUIDA ALLA LETTURA DELL INFORMATIVA TITOLO 1 AVVERTENZE GENERALI COSA NON DIMENTICARE MAI DI FARE Prima di effettuare un investimento in strumenti finanziari, l'investitore non deve mai dimenticarsi di

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Investimenti e Sviluppo S.p.A.

Investimenti e Sviluppo S.p.A. MAZARS & GUÉRARD Investimenti e Sviluppo S.p.A. Relazione della società di revisione sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni relative all aumento di Capitale Sociale con esclusione del diritto

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT)

Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Indice degli argomenti Introduzione Metodologia Esempi Conclusioni Slide 2 Introduzione Metodologia Esempi

Dettagli

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Aggiornamento del 24 luglio 2014 INDICE 1. Obiettivi del documento...

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di revisione legale dei conti

Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di revisione legale dei conti 103 Sede legale: Piazza Libertà, 1-83100 Avellino Capitale sociale: EURO 2.500.000,00 i.v. Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di revisione legale dei conti Agli Azionisti della IRPINIAMBIENTE.

Dettagli

Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma

Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Roma 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

ORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale del Lazio Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

ORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale del Lazio Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008 Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008 PREMESSA Il Rendiconto Generale che viene presentato al dell Ordine degli Assistenti Sociali per l esercizio finanziario

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

Relazione. del Revisore Unico al bilancio al 31.12.2014. della Fondazione OAGE. Signori componenti il Consiglio di Amministrazione,

Relazione. del Revisore Unico al bilancio al 31.12.2014. della Fondazione OAGE. Signori componenti il Consiglio di Amministrazione, Relazione del Revisore Unico al bilancio al 31.12.2014 della Fondazione OAGE Signori componenti il Consiglio di Amministrazione, il progetto di bilancio che viene sottoposto alla Vostra attenzione è relativo

Dettagli

Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore

Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Università degli studi di Pavia Obiettivo=Relazione Team di Revisione Principi Contabili/Principi

Dettagli

LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

LE RIMANENZE DI MAGAZZINO GENERALITÀ LE RIMANENZE DI MAGAZZINO febbraio 08 LE RIMANENZE DI MAGAZZINO SONO COSTITUITE DA MERCI E PRODOTTI CHE SONO IN GIACENZA IN ATTESA DELLA VENDITA O PER ESSERE IMPIEGATI NEL PROCESSO PRODUTTIVO.

Dettagli