Sull effetto Compton 1. E. Schrödinger
|
|
- Mariana Valentino
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sull effetto Compton 1 E. Shrödinger È noto he seondo la teoria ondulatoria della lue tutte le variazioni della frequenza e della normale d onda si possono prevedere in base a onsiderazioni assai semplii e generali sulla fase, senza introdurre un qualsivoglia dettaglio del proesso. Penso a onsiderazioni del tipo seguente: un onda luminosa on la fase πν [t n ] (αx + βy + γz) inida dalla direzione degli z positivi sul piano x, y, he ostituise la superfiie di separazione di due mezzi on indii di rifrazione n (per z > 0) e n (per z < 0). Si assuma l onda rifratta on la fase [ ] πν t n (α x + β y + γ z) + δ e si rihieda per z = 0 una differenza di fase ostante, ioè indipendente da x, y, t; si ottiene ν = ν, n α = nα, n β = nβ, ossia la legge della rifrazione di Snellius. Il proedimento è osì generale, he per esempio esso vale immutato anhe per i ristalli. Esso si può estendere senz altro a superfii di separazione in moto. Un esame dettagliato del proesso elettromagnetio sarà pur sempre neessario quando i si interessi anhe delle intensità (formule di rifrazione di Fresnel). Poihé ora i si aspetta di trovare nelle onde di de Broglie uno strumento pari all ottia ondulatoria per dominare quei proessi, he prima si erano interpretati e- slusivamente ome moti orpusolari, bisogna aspettarsi e rihiedere he sulla base di onsiderazioni di fase assai semplii del tipo prima introdotto si possano rendere omprensibili le variazioni di direzione e di frequenza delle onde d etere he intervengono nell effetto Compton in onnessione on le variazioni di veloità dell elettrone. Anhe queste ultime, seondo l idea di de Broglie, sono desrivibili ome variazioni di direzione e di frequenza di un onda, ossia dell onda di de Broglie. Un esame più approfondito della meania ondulatoria del proesso, ome reentemente ha ondotto on pieno suesso W. Gordon, è neessario per la determinazione delle intensità. Poihé quest ultimo è onsiderevolmente lungo e intriato, la trattazione semplie ed intuitiva omuniata nel seguito, he dà tutto fuorhé l intensità, può essere in ogni aso assai desiderabile. Partiamo da un risultato dell ottia lassia. Quando in un mezzo trasparente, omogeneo e isotropo, il ui indie di rifrazione dipenda dalla densità, un raggio luminoso di lunghezza d onda λ inroia un onda di ompressione (onda sonora) di lunghezza d onda Λ, ome ha mostrato L. Brillouin 3 on un alolo puramente lassio, il raggio luminoso viene riflesso parzialmente in modo regolare dai piani 1 Über den Comptoneffekt, Annalen der Physik 8, (197). W. Gordon, Zeitshr. f. Phys. 40, 117 (196). Gordon è stato osì gentile, da onsentirmi una visione del suo manosritto, dal quale sono stato portato alla semplie rappresentazione seguente, he in nue sta alla base anhe della trattazione di Gordon. 3 L. Brillouin, Annales de Phys. 17, 88 (193). 1
2 delle onde sonore, purhè tra le due lunghezze d onda e l angolo di illuminazione ϑ sussista la relazione di Bragg ben nota nella teoria della riflessione dei raggi Röntgen (1) Λ sin ϑ = λ per la riflessione al prim ordine (= λ, non = kλ). Questo si trova in approssimazione, quando la veloità della lue può essere onsiderata molto grande rispetto alla veloità del suono. Detto più preisamente, suede ome per uno spehio in moto: l angolo di riflessione non è esattamente uguale all angolo di inidenza, il raggio luminoso subise spostamento Doppler, e anhe la (1) va orretta, ome avverrebbe per un ristallo in moto. Queste leggi sono riavate in un altro lavoro 4 nel quale poi si mostra on soddisfazione he il risultato di Brillouin si può ottenere anhe dall ipotesi di uno sambio quantizzato di energia ed impulso. Si era allora dell opinione, he l intera nostra spiegazione della natura si dovesse ostruire in fin dei onti on siffatti bilani quantii e i si rallegrava ogni volta he un risultato lassio degno di fede si poteva trasferire agevolmente dalla vehia alla nuova base. Prendiamo adesso per osì dire la via opposta. Mostriamo he in stretta analogia on il risultato di Brillouin su riordato si può dare un interpretazione seondo la meania ondulatoria delle relazioni di Compton, he non è per nulla meno semplie della trattazione quantistia dell impulso e dell energia. Un onda piana () ψ e πi h [hνt h ν ν 0 (αx+βy+γz) ], dove α + β + γ = 1, ν 0 = m 0 /h (m 0 =massa a riposo dell elettrone, h=ostante di Plank, =veloità della lue), soddisfa nello spazio privo di ampi l equazione d onda-ψ proposta negli ultimi tempi da molte parti 5 ψ 1 ψ 4π ν0 ψ = 0, e si riferise seondo de Broglie ad un elettrone he si muova on energia hν nella direzione α, β, γ. Da questa si alola in modo noto he hν, h ν ν0 α, h ν ν 0 β, h ν ν 0 γ è il tetravettore energia-impulso del orrispondente elettrone. Dal punto di vista dell onda lo hiameremo tetravettore di propagazione e indiheremo on questa espressione i oeffiienti di t, x, y, z nella fase (tralasiando il fattore π/h) per un onda piana sinusoidale del tutto arbitraria, sia essa un onda ψ, sia un onda 4 E. Shrödinger, Physik. Zeitshr. 5, 89 (194). 5 O. Klein, Zeitshr. f. Phys. 37, 895 (196); E. Shrödinger, Ann. d. Phys. 81, 109 (196); V. Fok, Zeitshr. f. Phys. 38, 4 (196); Th. De Donder e H. van den Dungen, Compt. rend., 5 luglio 196; L. de Broglie, Compt. Rend., 6 luglio 196; J. Kudar, Ann. der Phys. 81, 63 (196); W. Gordon, opera itata.
3 d etere, o qualos altro. Il vettore di propagazione è un onetto puramente della inematia delle onde ed ha le omponenti 3 (3) h frequenza, hα hβ hγ dove α, β, γ sono i oseni direttori della normale d onda. Per un onda d etere queste quantità oinidono pure on i valori dell energia e dell impulso seondo la teoria dei quanti. Tuttavia questi rihiami a grandezze quantistihe servono solo ad agevolare alla fine l identifiazione del nostro risultato on quello di Compton - operiamo on il onetto puramente della inematia delle onde (3) di vettore di propagazione. - Per vettore di propagazione tridimensionale intendiamo naturalmente la proiezione spaziale, ioè il vettore (3) dopo aver tralasiato la prima omponente. Seondo l ipotesi sempre finora onfermata della meania ondulatoria non si assoia signifiato fisio alla funzione ψ stessa, ma al quadrato del suo valore assoluto, e in partiolare il signifiato: densità di elettriità 6. Una sola onda ψ del tipo () genera quindi una distribuzione di densità ostante nello spazio e nel tempo. Se tuttavia ne sovrapponiamo due - le ostanti della seonda siano ν, α, β, γ si rionose failmente he dalla loro azione ongiunta si forma una onda di densità elettria on un vettore di propagazione he è la differenza vettoriale dei vettori di propagazione delle due onde ψ ostituenti. Se hiamiamo simboliamente questi due vettori A, A, quello dell onda di densità è 7 (4) D = A A. Quest onda di densità è ora quella he ompare al posto dell onda sonora di Brillouin. Se faiamo l ipotesi he da essa un onda luminosa sia riflessa ome da uno spehio in moto, purhè sia soddisfatta la legge di Bragg, le nostre quattro onde, ioè le due onde ψ, A ed A, l onda luminosa inidente e l onda luminosa riflessa, ome mostreremo, stanno proprio nel rapporto di Compton. La differenza rispetto al aso di Brillouin della riflessione da un onda sonora è solo quantitativa, perhé in generale la veloità della nostra onda di densità D non è piola rispetto alla veloità della lue; si possono avere valori arbitrari fino alla veloità della lue (ma mai sopra la veloità della lue, ome si verifia failmente). La dimostrazione della nostra affermazione si ottiene failmente. Non oorre infatti trovare davvero la riflessione da uno spehio in moto. Poihé tutte e quattro le onde e naturalmente anhe i loro vettori di propagazione sono invarianti per trasformazioni di Lorentz, possiamo on una di queste trasformare a riposo l onda di densità. La prima omponente (temporale) del suo vettore di propagazione sarà allora nulla. Inoltre allora la frequenza (e la lunghezza d onda) dell onda luminosa non ambiano per riflessione, ioè la omponente temporale del vettore di propagazione di questa risulta invariato per riflessione. In onlusione la relazione di Bragg vale proprio nella forma (1), dove λ è la lunghezza d onda dell onda luminosa, Λ quella dell onda di densità, ϑ l angolo di illuminazione. Essa si può porre nella forma: 6 Il raffinamento relativistio nel nostro aso non ambia questa ipotesi. (W. Gordon, luogo itato). 7 Il segno è di poa importanza, perhé sambia soltanto i ruoli delle due onde ψ.
4 4 (5) h λ sin ϑ = h Λ, he spieghiamo on l adiaente Fig. 1, nella quale va anhe notata l uguaglianza dell angolo di inidenza on l angolo di riflessione. La (5) esprime quindi he il trivettore dell onda luminosa inidente, sommato al trivettore di D, è uguale al trivettore dell onda luminosa riflessa. Ma un rapporto analogo al suddetto vale anhe per le omponenti temporali: queste sono nulla per D e immutata dopo la riflessione per l onda luminosa. Se indihiamo on L e on L i tetravettori di propagazione per l onda luminosa inidente e riflessa, possiamo riassumere tutto questo nella singola equazione tetravettoriale 8 (6) L + D = L, he ora deve valere per un arbitrario sistema di oordinate tetradimensionale. Combinata on la (4) essa dà (7) L + A = L + A. Tenendo onto del signifiato delle omponenti di L, L seondo l ipotesi dei quanti di lue e di quelle di A, A seondo l assoiazione di de Broglie delle onde ψ on l elettrone, l equazione (7) risulta esattamente in aordo on l ipotesi della teoria di Compton dell energia e dell impulso per l effetto Compton. E assai interessante notare la ompleta reiproità tra le onde ψ da un lato e le onde luminose dall altro. Il fenomeno si può interpretare parimenti ome riflessione di Bragg di un onda ψ da parte del sistema di frange d interferenza prodotto da due onde luminose he s inroiano. Nel sistema di oordinate selto, prima utilizzato, esso è a riposo ed è identio al sistema di onde luminose stazionarie di O. Wiener. Le relazioni (4) e (6) diono he il sistema di frange d interferenza e l onda di densità oinidono, hanno entrambe il vettore di propagazione D. Il sistema di oordinate selto è proprio quello he Pauli 9 ha trovato ome il più onveniente nello studio dell effetto Compton. La Fig. era di rappresentare le relazioni tra i quattro fronti d onda he si ompenetrano e le onde ombinate stazionarie (tratteggiate) nel sistema di oordinate spaziotemporale selto. Per non onfondere la figura, i due fronti d onda luminosi sono disegnati solo nella metà sinistra e i due fronti d onda ψ solo nella metà destra. Le free indiano la direzione d avanzamento dei fronti d onda a ui sono perpendiolari. La loro lunghezza non ha signifiato. Si immaginerà di trasportarle parallelamente al entro della figura, in modo he le piume di L ed A oinidano in un solo punto on le punte di L ed A. - Dalla figura si oglie failmente la ondizione di Bragg (1) per iasuna delle oppie di onde (L,L ) e (A,A ) nel loro rapporto on l onda stazionaria ome ristallo. Si può dire quindi: Le leggi sulla direzione e sulla frequenza dell effetto Compton sono ompletamente equivalenti all affermazione he la oppia d onde luminose e la oppia d onde 8 Il segno di D nella (6) è di poa importanza, perhé sambia soltanto i ruoli delle due onde luminose. 9 W. Pauli jr., Zeitshr. f. Phys. 18, 7 (193).
5 ψ he parteipano soddisfino alla ondizione di Bragg per riflessione al prim ordine (generalizzata al ristallo in moto) relativamente ad una ed una stessa shiera di piani retiolari ; ogni shiera di piani retiolari pensabile può avere a priori arbitrarie la giaitura, la spaziatura dei piani e la veloità di traslazione (minore di quella della lue). Potrei ora inontrare un obiezione di prinipio. Si potrebbe dire: sì, ma i dati primari dell effetto Compton sono una onda luminosa ed un elettrone he si muove in un modo determinato, ossia, diiamo, una onda ψ; ome ompare la seonda onda ψ, selta opportunamente, he assieme a quella preesistente ostituise uno spehio di Bragg appropriato per l onda luminosa preesistente? - A iò si deve repliare, he le semplii onsiderazioni di fase he qui abbiamo presentato non possono ertamente raggiungere una risposta a tale domanda. Studiamo on queste per osì dire il fenomeno Compton in regime stazionario, nel quale ostantemente l onda primaria di un tipo per riflessione sul sistema di frange d interferenza dell altro tipo si trasforma in onda seondaria e vie-versa. Proediamo esattamente ome per le analoghe onsiderazioni nell ottia, almeno fin quando non la studiamo molto più preisamente per mezzo di una teoria più dettagliata. Anhe in quel aso non trattiamo in generale il primo apparire per esempio di un onda riflessa e di un onda rifratta in orrispondenza alla testa d onda dell onda primaria, ma faiamo un ipotesi non solo per l onda inidente, ma anhe per tutte le altre onde, la ui omparsa si può prevedere, e erhiamo on questa ipotesi di rappresentare uno stato stazionario, he soddisfi a tutte le ondizioni da imporsi. Zürih, Physikalishe Institut der Universität. 5 (rievuto il 0 novembre 196)
+ t v. v 3. x = p + tv, t R. + t. 3 2 e passante per il punto p =
5. Rette e piani in R 3 ; sfere. In questo paragrafo studiamo le rette, i piani e le sfere in R 3. Ci sono due modi per desrivere piani e rette in R 3 : mediante equazioni artesiane oppure mediante equazioni
DettagliModelli di base per la politica economica
Modelli di base per la politia eonomia Capitolo Marella Mulino Modelli di base per la politia eonomia Corso di Politia eonomia a.a. 22-23 Modelli di base per la politia eonomia Capitolo Capitolo Modello
DettagliCorso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA (classe 09) Insegnamento: n Lezione: Titolo: V M. Fig. 5.1 Schematizzazione di una macchina a fluido
Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA (lasse 09) Le equazioni del moto dei fluidi L equazione di onservazione dell energia in forma termodinamia V M Ω Ω Fig. 5. Shematizzazione di una mahina a fluido
DettagliMOMENTI E CENTRAGGIO DEL VELIVOLO
x 1 x ISTITUZIONI DI INGEGNERIA AEROSAZIALE OENTI E CENTRAGGIO VELIVOLO OENTI E CENTRAGGIO DEL VELIVOLO er il alolo delle prestazioni in volo orizzontale rettilineo ed uniforme, il velivolo può essere
DettagliTurbomacchine Radiali -Compressori Centrifughi -Turbine Centripete
Turbomahine Radiali -Compressori Centrifughi -Turbine Centripete Testi di Riferimento Cumpsty, N.A. Compressor Aerodynamis, ISBN 0-470-334-5 Japikse, D. Centrifugal Compressor Design and Performane, ISBN
DettagliCBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELLE SCORTE
CBM a.s. 212/213 PROBLEMA DELLE SCORTE Chiamiamo SCORTA ogni riserva di materiali presente all interno del sistema produttivo in attesa di essere sottoposto ad un proesso di trasformazione o di distribuzione.
Dettaglisimmetria sferica. L intensità (potenza per unità di superficie) a distanza L vale allora I = P / 4π L
Fisia Generale Modulo di Fisia II A.A. -5 seritaione OND LTTROMAGNTICH Gb. Si onsideri un onda elettromagnetia piana sinusoidale he si propaga nel vuoto nella direione positiva dell asse x. La lunghea
DettagliIl corpo nero e la temperatura dei corpi celesti di Daniele Gasparri
Il orpo nero e la temperatura dei orpi elesti di Daniele Gasparri Gli sienziati del diiannovesimo seolo, attraverso degli esperimenti, soprirono una osa estremamente interessante: prendendo un orpo qualsiasi
DettagliDa Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme
Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme
DettagliTERMODINAMICA E TERMOFLUIDODINAMICA TRASMISSIONE DEL CALORE PER CONVEZIONE
TERMODINAMICA E TERMOFUIDODINAMICA TRASMISSIONE DE CAORE PER CONVEZIONE h C T Q ( T ) m ( ) ρ = V T V ost T = A T S Trasmissione del alore per onvezione Indie 1. a onvezione termia forzata e naturale 2.
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliDIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DI UN SOTTOPASSO
DIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DI UN SOTTOPASSO Appliazione: Dimensionare l impianto di sollevamento per il sottopasso illustrato alle figure 3.60 e 3.61. Elaborazione delle
DettagliFisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche
La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè
DettagliPRINCIPIO BASE DEL CONTEGGIO
Calolo ombinatorio PRINCIPIO BASE DEL CONTEGGIO Se dobbiamo ompiere due esperimenti onseutivi ed il primo esperimento può assumere N risultati diversi e per ognuno di questi il seondo esperimento ne può
Dettagli1 Le equazioni di Maxwell e le relazioni costitutive 1 1.1 Introduzione... 1 1.2 Richiami sugli operatori differenziali...... 4 1.2.1 Il gradiente di uno scalare... 4 1.2.2 La divergenza di un vettore...
DettagliIl fido e i finanziamenti bancari
Modulo 7 Il fido e i finanziamenti anari 65 I destinatari del Modulo sono gli studenti he, dopo aver analizzato e appreso le aratteristihe fondamentali dell attività delle aziende di redito, le loro funzioni
DettagliIndice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58
Indice PREFAZIONE XV Capitolo 1 RICHIAMI DI MATEMATICA 1 1.1 Simboli, notazione scientifica e cifre significative 1 1.2 Algebra 3 1.3 Geometria e trigonometria 5 1.4 Vettori 7 1.5 Sviluppi in serie e approssimazioni
DettagliLe equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche
CAPITOLO 4 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetihe Per oprire i 50 milioni di kilometri he le separano dalla Terra impiegano 8 minuti e 0 seondi: le radiazioni elettromagnetihe prodotte nella
DettagliALCUNE OSSERVAZIONI SUI TRIANGOLI
LUNE OSSERVZIONI SUI TRINGOLI ataloghiamo i triangoli seondo i lati seondo gli angoli 115 3 67 81 Esiste sempre il triangolo? Selte a aso le misure dei lati, è sempre possibile ostruire il triangolo? Quali
DettagliInduzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE
Induzione magnetica INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Che cos è l induzione magnetica? Si parla di induzione magnetica quando si misura una intensità di corrente diversa da zero che attraversa
DettagliPOLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE?
A.R.I. Sezione di Parma Conversazioni del 1 Venerdì del Mese POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE? Venerdi, 7 dicembre, ore 21:15 - Carlo, I4VIL Oscillatore e risuonatore di Hertz ( http://www.sparkmuseum.com
DettagliEsperimento sull ottica
Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:
DettagliDipartimento di Fisica Programmazione classi seconde Anno scolastico2010-2011
Liceo Tecnico Chimica Industriale Meccanica Elettrotecnica e Automazione Elettronica e Telecomunicazioni Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Volta Via Assisana, 40/E - loc. Piscille - 06087
DettagliImpianto di pressurizzazione e condizionamento
Capitolo 8 Impianto di pressurizzazione e ondizionamento Capitolo 8 Impianto di pressurizzazione e ondizionamento Queste dispense possono essere liberamente sariate dal sito internet del Politenio di Milano.
Dettaglif Le trasformazioni e il trattamento dell aria
f Le trasformazioni e il trattamento dell aria 1 Generalità Risolvendo il sistema (1) rispetto ad m a si ottiene: () Pertanto, il punto di misela sul diagramma psirometrio è situato sulla ongiungente dei
DettagliCompetenze Abilità Conoscenze Tempi Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti.
PRIMO BIENNIO Fisica: Primo anno Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
DettagliMACCHINE ELETTRICHE. Stefano Pastore. Macchine in Corrente Continua
MACCHINE ELETTRICHE Mahine in Corrente Continua Stefano Pastore Dipartiento di Ingegneria e Arhitettura Corso di Elettrotenia (IN 043) a.a. 2012-13 Statore Sistea induttore (Statore): anello in ghisa o
Dettagli4. Proiezioni del piano e dello spazio
4. Proiezioni del piano e dello spazio La visualizzazione di oggetti tridimensionali richiede di ottenere una vista piana dell'oggetto. Questo avviene mediante una sequenza di operazioni. Innanzitutto,
DettagliFigura 2.1. A sottoinsieme di B
G Sammito, ernardo, Formulario di matematia Insiemi F Cimolin, L arletta, L Lussardi Insiemi Generalità Un insieme è una ollezione distinguibile di oggetti, detti elementi dell'insieme Quando un elemento
DettagliRecenti Scoperte Scientifiche in Ottica
Recenti Scoperte Scientifiche in Ottica Luca Salasnich Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei, Università di Padova, Italy Padova, 26 Maggio 2014 Secondo Meeting di Ottica e Optometria a Padova
DettagliFISICA E LABORATORIO
Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe V P indirizzo OTTICO Docente Giuseppe CORSINO Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2013-2014 Classe V P indirizzo OTTICO
DettagliINDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93
INDICE CAPITOLO 25 CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 25.1 Elettromagnetismo: presentazione 591 25.2 Carica elettrica 592 25.3 Conduttori e isolanti 595 25.4 Legge di Coulomb 597 25.5 Distribuzioni
DettagliRadiazione elettromagnetica
Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione
DettagliIl Metodo Scientifico
Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato
DettagliIndirizzo : Scientifico Tecnologico. Corso sperimentale Progetto Brocca. Primo Quesito
Indirizzo : Sientifio Tenologio Primo Quesito Corso sperimentale Progetto Broa Con la storia memoria dal titolo Teoria della legge di distribuzione dell energia dello spettro normale presentata all Aademia
DettagliProva scritta intercorso 2 31/5/2002
Prova scritta intercorso 3/5/ Diploma in Scienza e Ingegneria dei Materiali anno accademico - Istituzioni di Fisica della Materia - Prof. Lorenzo Marrucci Tempo a disposizione ora e 45 minuti ) Un elettrone
DettagliPROVE SU UN TRASFORMATORE TRIFASE
LOATOIO DI MACCHINE ELETTICHE POVE SU UN TASFOMATOE TIFASE MISUE DI ESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI POVE SUL TASFOMATOE TIFASE Contenuti Le prove di laboratorio he verranno prese in esame riguardano: la misura
DettagliDescrizione matematica della propagazione Consideriamo una funzione ξ = f(x) rappresenatata in figura.
ONDE Quando suoniamo un campanello oppure accendiamo la radio, il suono è sentito in punti distanti. Il suono si trasmette attraverso l aria. Se siamo sulla spiaggia e una barca veloce passa ad una distanza
DettagliOttica fisiologica (2): sistemi ottici
Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html
DettagliGUIDA DELL UTENTE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
DORO Analisi e verifia di sezioni in.a., preompresso/post-teso e miste aiaio-alestruzzo v. 3.01.29 del 17 marzo 2015 dott. ing. FERRARI Alberto www.ferrarialberto.it GUIDA DELL UTENTE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
DettagliLiceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016
Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016 FISICA ELETTROMAGNETISMO FISICA MODERNA classe 5 B MAG. 2016 Esercitazione di Fisica in preparazione all Esame di Stato A.S. 2015-2016
DettagliIndice. Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana. Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1
Indice Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana VII IX Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1 Generalità 1 1.1 Dimensioni, unità di misura e notazione 2 1.2 La natura dell elettromagnetismo
DettagliPICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie
PICCOLI EINSTEIN Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il liceo scientifico Einstein, sito in via Pacini 28, propone alle singole
DettagliCorso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
Corso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Anno: 1 Semestre: 1 Corso integrato: MATEMATICA, FISICA, STATISTICA ED INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof.
DettagliEsercizio no.1 soluzione a pag.3
Edutenia.it Modulazioni digitali eserizi risolti 1 Eserizio no.1 soluzione a pag.3 Quanti bit sono neessari per trasmettere 3 simboli e quale è la veloità di modulazione e la veloità di trasmissione se
DettagliDiffrazione di raggi X
Diffrazione di raggi X Quando una radiazione X colpisce la faccia di un cristallo con un certo angolo di incidenza θ, essa in parte è diffusa dallo strato di atomi della superficie, in parte penetra verso
DettagliDispensa sulle funzioni trigonometriche
Sapienza Universita di Roma Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l Ingegneria Sezione di Matematica Dispensa sulle funzioni trigonometriche Paola Loreti e Cristina Pocci A. A. 00-0 Dispensa
DettagliMay 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario
May 5, 2013 Bohr, Born,, Dirac e Pauli accettano in modo incondizionato la nuova fisica Einstein, De, e pur fornendo importanti contributi alla nuova teoria cercano di ottenere una descrizione CAUSALE
DettagliUnità di misura di lunghezza usate in astronomia
Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti
DettagliQual è la differenza fra la scala Celsius e la scala assoluta delle temperature?
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DANIELE CRESPI Liceo Internazionale Classico e Linguistico VAPC02701R Liceo delle Scienze Umane VAPM027011 Via G. Carducci 4 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) www.liceocrespi.it-tel.
DettagliLEGGE 14 NOVEMBRE 1995, N.
Relazione tenia (riferimento delibera 204/99) PRESUPPOSTI E FONDAMENTI DEL PROVVEDIMENTO PER LA REGOLAZIONE DELLA TARIFFA BASE, DEI PARAMETRI E DEGLI ALTRI ELEMENTI DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE
DettagliANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: V A Corso Ordinario
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA CLASSE: V A Corso Ordinario DOCENTE: STEFANO GARIAZZO ( Paola Frau dal 6/02/2015) La corrente
DettagliDerivazione elementare dell espressione della quantità di moto e dell energia in relativività ristretta
Derivazione elementare dell espressione della quantità di moto e dell energia in relativività ristretta L. P. 22 Aprile 2015 Sommario L espressione della quantità di moto e dell energia in relatività ristretta
DettagliCompressori e ventilatori. Impianti frigoriferi
Sheda riassuntiva 10 apitolo 13 Compressori e ventilatori. Impianti frigoriferi Compressori e ventilatori I ompressori si possono lassifiare seondo lo shema seguente: Volumetrii alternativi rotativi Dinamii
DettagliMovimento nei fluidi : prima parte Applicazioni della meccanica dei fluidi
In questa sezione vi sono argomenti he non fanno normalmente parte di un orso tradizionale di Fisia. Si tratta di una breve esursione nei viini ampi della biologia e della zoologia: appliazioni delle leggi
Dettagliquale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un
CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione
Dettagli1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32
Indice 1 Campo elettrico nel vuoto 1 1.1 Forza elettromagnetica............ 2 1.2 Carica elettrica................ 3 1.3 Fenomeni elettrostatici............ 6 1.4 Legge di Coulomb.............. 9 1.5 Campo
DettagliCorso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind.
Corso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind.it Programma: Introduzione Meccanica Cinematica Dinamica Statica
DettagliSCIENZE INTEGRATE FISICA
CLASSE DISCIPLINA ORE SETTIMANALI TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO MODULO 1: Il moto e l energia I concetti di sistema di riferimento e le grandezze cinematiche. I diversi tipi di rappresentazione del
DettagliLEZIONE II LA RELATIVITA' RISTRETTA DI EINSTEIN
LEZIONE II LA RELATIVITA' RISTRETTA DI EINSTEIN Nel suo famoso artiolo del 905. Einstein propose un punto di ista del tutto rioluzionario. Partendo da un numero estremamente limitato di Postulati egli
DettagliLezione del 28-11-2006. Teoria dei vettori ordinari
Lezione del 8--006 Teoria dei vettori ordinari. Esercizio Sia B = {i, j, k} una base ortonormale fissata. ) Determinare le coordinate dei vettori v V 3 complanari a v =,, 0) e v =, 0, ), aventi lunghezza
DettagliLa fisica e la misura
La fisica e la misura La fisica è una scienza fondamentale che ha per oggetto la comprensione dei fenomeni naturali che accadono nel nostro universo. È basata su osservazioni sperimentali e misure quantitative
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE G. BANZI BAZOLI LECCE P R O G R A M M A Z I O NE DI DIPARTIMENTO
LICEO SCIENTIFICO STATALE G. BANZI BAZOLI LECCE P R O G R A M M A Z I O NE DI DIPARTIMENTO F I S I C A CLASSI NUOVO ORDINAMENTO A. S. 2014/2015 COMPETENZE PRIMO BIENNIO: SC1 SC2 Osservare descrivere ed
Dettagliisolanti e conduttori
1. ELETTROMAGNETISMO 1.1. Carica elettrica 1.1.1. Storia: Franklin Thomson Rutherford Millikan 1.1.2. L atomo: struttura elettroni di valenza (legame metallico) isolanti e conduttori ATOMO legge di conservazione
DettagliConsiderate gli insiemi A = {1,2,3,4} e B = {a,b,c}; quante sono le applicazioni (le funzioni) di A in B?
FUNZIONI E CALCOLO COMBINATORIO Il quesito assegnato all esame di stato 2004 (sientifio Ordinamento e PNI) suggerise un ollegamento tra funzioni ostruite tra insiemi finiti e Calolo Combinatorio QUESITO
DettagliOTTICA E LABORATORIO
Programma di OTTICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe V P indirizzo OTTICO Prof. GIUSEPPE CORSINO Programma di OTTICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe V P indirizzo OTTICO Prof.
DettagliComplementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013
Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito
DettagliCorso di TECNOLOGIE DELLE ENERGIE RINNOVABILI. L energia eolica: il vento
POLITECNICO DI BARI - FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA MECCANICA Corso di TECNOLOGIE DELLE ENERGIE RINNOABILI L energia eolia: il vento A.A. 203/4 Tenologie delle Energie
DettagliLUCE E OSSERVAZIONE DEL COSMO
LUCE E OSSERVAZIONE DEL COSMO ALUNNI CLASSI QUINTE SAN BERARDO Ins. DE REMIGIS OSVALDO Ins.SANTONE M. RITA CHE COS E LA LUCE? Perché vediamo gli oggetti? Che cos è la luce? La propagazione della luce
Dettagli3 Variabile intensiva coniugata alla quantità di moto 1
EQUILIBRIO ERMODINAMICO LOCALE Contents 1 Variabili termodinamiche locali 1 2 Quantità di moto 1 3 Variabile intensiva coniugata alla quantità di moto 1 4 Densità delle variabili estensive 2 5 Equilibrio
DettagliRIDUZIONE DELLE DISTANZE
RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,
DettagliCORSO PER ESAMI PATENTE RADIOAMATORE, ANNO 2014. INCONTRO 1
A... ASSOCAZONE ADOAMATO TALAN SEZONE D VNC COSO PE ESAM PATENTE ADOAMATOE, ANNO 2014. NCONTO 1 Benvenuto ai uturi OM, o HAM, osì almeno i auguriamo. È un orso ridotto, on l obiettivo di superare l esame
DettagliRICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come
RICHIAMI SULLE MATRICI Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come A = a 11 a 12... a 1n a 21 a 22... a 2n............ a m1 a m2... a mn dove m ed n sono le dimensioni di A. La matrice A può
DettagliR 60 Dati tecnici. Carrello elevatore elettrico R 60 22 R 60 25 R 60 25 L R 60 30. Per ottenere il meglio.
R 6 Dati tenii. Carrello elevatore elettrio R 6 22 R 6 2 R 6 2 L R 6 3 Per ottenere il meglio. R 6 Dati tenii. uesta sheda tenia india soltanto i valori tenii del arrello elevatore standard seondo la norma
DettagliLa Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi. Capitolo 7
La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi Capitolo 7 Proprietà delle Onde Lunghezza d onda (λ) E la distanza tra due punti identici su due onde successive. Ampiezza è la distanza verticale
DettagliIllustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali
Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Materiale utilizzato: Telaio (carrucole,supporto,filo), pesi, goniometro o foglio con goniometro stampato, righello Premessa
DettagliCorso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini
SSIS indirizzo Fisico - Informatico - Matematico 2 anno - a.a.. 2006/2007 Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini LA LUCE La luce è un onda elettromagnetica Il principio
DettagliUniversità di Cagliari Dipartimento di Ingegneria del Territorio Corso di Regime e Protezione dei Litorali. Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI
Corso di REGIME E PROTEZIONE DEI LITORALI (A. A. 009 010) ESERCITAZIONE N Trasferimento delle onde estreme alla costa Nella costa sud-orientale della Sardegna si deve realizzare un opera di difesa mediante
DettagliUniversità degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento. La misura della distanza
Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento La misura della distanza Metodi di misura indiretta della distanza Stadia verticale angolo parallattico costante
DettagliLE ONDE. r r. - durante l oscillazione l energia cinetica si trasforma in potenziale e viceversa
LE ONDE Generalità sulle onde meccaniche Quando un corpo si muoe, la sua energia meccanica si sposta da un punto all altro dello spazio. Ma l energia meccanica può anche propagarsi senza che i sia spostamento
DettagliCAPITOLO 15 CAPACITÀ PORTANTE DELLE FONDAZIONI SUPERFICIALI
CAPITOLO 15 La fondazione è uella parte della struttura he trasmette il ario dell opera al terreno sottostante. La superfiie di ontatto tra la base della fondazione e il terreno è detta piano di posa.
DettagliCorso di MISURE E CONTROLLI IDRAULICI STRUMENTI PER LA MISURA DELLE VELOCITÀ CHE SI BASANO SULL EFFETTO DOPPLER
Corso di MIUE E CONTOLLI IDAULICI TUMENTI E LA MIUA DELLE VELOCITÀ CHE I BAANO ULL EFFETTO DOLE a ura di Andrea DEFINA Lua CANIELLO EFFETTO DOLE 3 Eetto Doppler L eetto Doppler (J.C.A. Doppler 83-853)
DettagliLaboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio
DettagliOFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L
1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo
DettagliLICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013 TRIENNIO BROCCA LICEO SOCIO PSICO - PEDAGOGICO TRIENNIO BROCCA LICEO LINGUISTICO FINALITA GENERALI Il Progetto Brocca individua le seguenti finalità
DettagliPERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA
PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA Tipo di scuola e classe: Liceo Scientifico, classe II Nodi concettuali: riflessione della luce; rifrazione della luce, riflessione totale, rifrazione attraverso
Dettagli4 La Polarizzazione della Luce
4 La Polarizzazione della Luce Per comprendere il fenomeno della polarizzazione è necessario tenere conto del fatto che il campo elettromagnetico, la cui variazione nel tempo e nello spazio provoca le
DettagliFig. 1. Fig. 2. = + +ωc
Rifasamento monofase Sia dato i iruito di fig. 1 ostituito da un generatore di tensione indipendente reae di f.e.m. ed impedenza serie Z, da una inea di aimentazione di impedenza Z e da un ario + (a maggior
DettagliEsercizi di autoriflessione sui diversi approcci procedurali in relazione ai diversi contesti metodologici TUTTE LE DISCIPLINE
Pagina 1 di 6 INGRESSO LA CLASSE HA INIZIATO L ANNO DIMOSTRANDO UN DISCRETO INTERESSE DURANTE LE LEZIONI E SEMBRA DESIDEROSA DI MIGLIORARE L IMPEGNO A CASA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO SCOLASTICO. SI PREVEDE,
Dettagli(2) t B = 0 (3) E t In presenza di materia, le stesse equazioni possono essere scritte E = B
Equazioni di Maxwell nei mezzi e indice di rifrazione I campi elettrici e magnetici (nel vuoto) sono descritti dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA) E ϱ ɛ 0 () E B (2) B 0 (3) E B µ 0 j + µ 0 ɛ 0
Dettaglix (x i ) (x 1, x 2, x 3 ) dx 1 + f x 2 dx 2 + f x 3 dx i x i
NA. Operatore nabla Consideriamo una funzione scalare: f : A R, A R 3 differenziabile, di classe C (2) almeno. Il valore di questa funzione dipende dalle tre variabili: Il suo differenziale si scrive allora:
DettagliEsempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica
Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. Se il caffè costa 4000 /kg (lire al chilogrammo), quanto costa all incirca alla libbra? (a) 1800 ; (b) 8700 ; (c) 18000
DettagliArgomenti delle lezioni del corso di Elettromagnetismo 2010-11
Argomenti delle lezioni del corso di Elettromagnetismo 2010-11 14 marzo (2 ore) Introduzione al corso, modalità del corso, libri di testo, esercitazioni. Il fenomeno dell elettricità. Elettrizzazione per
DettagliEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO
EQUAZIONI CON VALORE AOLUTO DIEQUAZIONI CON VALORE AOLUTO Prima di tutto: che cosa è il valore assoluto di un numero? Il valore assoluto è quella legge che ad un numero (positivo o negativo) associa sempre
DettagliPROVA DI LABORATORIO # 5
PROVA DI LABORATORIO # 5 DEL 03/11/1998 Corso di Tenia delle Alte Tensioni ANALISI DELLA CURVA DI PASCHEN IN ARIA E IN SF 6. VERIFICHE DI MASSIMA E NUMERICA DI UN CIRCUITO MOLTIPLICATORE DI MARX Si intende
DettagliCaratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome
ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI L.GO E. FERMI, 5, 50125 FIRENZE TEL. 39-055-27521; FAX: 39-055-220039 C.F./P.IVA: 97220210583 Caratterizzazione di finestre da vuoto
DettagliCLASSE 5 A L.S.A. ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE G. CIGNA ANNO SCOL: 2015/2016 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI FISICA. Docente: Prof.
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE G. CIGNA ANNO SCOL: 2015/2016 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI FISICA CLASSE 5 A L.S.A. Docente: Prof. LINGUA ALDO Libro di testo: CORSO di FISICA: voll. 3 James S. Walker
DettagliPer dare una risposta al quesito che abbiamo posto, consideriamo il sistema schematizzato in figura.
Verifica dei postulati di Einstein sulla velocità della luce, osservazioni sull esperimento di Michelson e Morley Abbiamo visto che la necessità di introdurre un mezzo come l etere nasceva dalle evidenze
DettagliNella lezione precedente abbiamo visto che l'energia totale posseduta da un corpo di massa a riposo m 0 che viaggia con velocità v è pari a
LEZIONE VI Il quadriettore Energia - quantità di moto. Nella lezione preedente abbiamo isto he l'energia totale posseduta da un orpo di massa a riposo m he iaggia on eloità è pari a m E = m = (1) D'altra
DettagliDipartimento Scientifico-Tecnologico
ISTITUTO TECNICO STATALE LUIGI STURZO Castellammare di Stabia - NA Anno scolastico 2012-13 Dipartimento Scientifico-Tecnologico CHIMICA, FISICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE Settore Economico Indirizzi:
Dettagli