Piano Triennale Offerta Formativa

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1 II CIRCOLO DIDATTICO DI NOCERA SUPERIORE Via Croce Malloni NOCERA SUPERIORE (SA) Autonomia 52 SA2D2 TEL. 081/ FAX 081/ C.M. SAEE09100R- saee09100r@isruzione.it - Piano Triennale Offerta Formativa 2016/2019 Prot. N. 101 del 15/01/2016 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 11/01/2016 Dirigente scolastico: Prof.ssa Maria D Agostino 1

2 INTRODUZIONE INDICE 1. L ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL ISTITUTO 1.1 Presentazione della scuola pag Gli edifici Scolastici.. pag La popolazione scolastica. pag Integrazione con il territorio pag Mappa dei bisogni socioculturali pag GOVERNANCE D ISTITUTO E PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 2.1 Organigramma. pag Incarichi e funzioni. pag I documenti fondamentali dell Istituzione scolastica.. pag Scuola e famiglia: patto di corresponsabilità educativa pag Fabbisogno di personale.. pag Organico potenziato. pag Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali pag PRINCIPI ISPIRATORI DELL AZIONE DIDATTICA 3.1 Vision e Mission... pag Le scelte educative considerate le risultanze del RAV. pag Obiettivi del Piano di miglioramento. pag Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale.. pag AREA DEL CURRICOLO 4.1 Le attività curricolari..... pag Continuità educativa..... pag. 30 Scuola dell Infanzia 4.3 Curricolo verticale pag. 31 2

3 4.4 Intersezione e campi di esperienza pag Organizzazione della Giornata Scolastica pag Articolazione del Tempo-scuola pag Indicazioni metodologiche e didattiche... pag. 37 Scuola Primaria 4.8 Piani Personalizzati... pag Ambiti disciplinari..... pag Traguardi e Curriculi..... pag Profilo educativo e culturale degli alunni al termine della S. Primaria. pag Valutazione degli apprendimenti.. pag Il Voto di comportamento.... pag Certificazione delle competenze... pag Valutazione esterna.... pag Valorizzazione della diversità e inclusione scolastica. pag ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 5.1 Curriculo obbligatorio.... pag Uscite didattiche e visite guidate... pag Progettazione di circolo. pag Curricolo trasversale.. pag Percorsi progettuali pag. 53 Qualità e miglioramento Scuola Salute e Sicurezza Corpo, ritmo, movimento Gioco-sport Crescere felix Scuola e territorio Accoglienza, orientamento, continuità Re lettore Il libro parlante Staffetta scrittura creativa e della legalità BIMED Disagio e disabilità In viaggio verso l altro emozionandoci Generalmente diversi, fondamentalmente uguali. 5.6 Progetti potenziamento del curricolo... pag. 64 Linguaggi e matematica Punta in alto Leggendo imparo a sognare. 5.7 Ampliamento e arricchimento dell offerta formativa.. pag Percorsi progettuali.... pag. 68 English time Trinity Noi pesci fuor d acqua Coro Biagio Caso: Le storie cantate nella musica Memoria e futuro: Noi piccoli sbandieratori Una chitarra per amico Come un arcobaleno Progetto INVALSI. 5.9 Progettazione Europea. pag. 73 3

4 6. SISTEMA GESTIONE QUALITÀ 6.1 Sistema Gestione Qualità..... pag Autovalutazione.... pag Modalità di realizzazione del monitoraggio... pag Monitoraggio e Valutazione del POF... pag Formazione e aggiornamento del personale educativo... pag ALLEGATI Il Regolamento di Circolo e i relativi allegati La Carta dei servizi Manuale della Qualità e Procedure di sistema RAV (Rapporto di autovalutazione) PDM (Piano di miglioramento) PAI (Piano annuale inclusione) Patto di corresponsabilità 4

5 INTRODUZIONE Le recenti innovazioni apportate dalla legge 107 del 15 luglio 2015, La Buona scuola, hanno chiaramente riconfigurato il vecchio POF. La legge richiama quanto già previsto dal decreto 275 del 1999, l elemento innovativo è costituito dall istituzione di un organico dell autonomia. Il piano triennale dell offerta formativa rappresenta il Documento fondamentale costitutivo identità culturale e progettuale istituzioni scolastiche (c.14) la carta d identità della nostra Istituzione scolastica, poiché racchiude le finalità, gli obiettivi, le strategie e quant altro viene messo in atto dalla nostra scuola per la realizzazione del diritto all apprendimento ed alla crescita dei nostri alunni, valorizzando la diversità e incoraggiando le potenzialità di ciascuno. Nell ottica del miglioramento continuo, viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi,tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p), q), r), s) e dall Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico rivolto al Collegio dei Docenti. 5

6 1. L ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL ISTITUTO 1.1. Presentazione della scuola La tradizione della nostra scuola affonda le proprie radici in un passato abbastanza lontano e dai molteplici cambiamenti ambientali, sociali e culturali che hanno proiettato l istituzione scolastica in una dimensione nuova e diversa. Il Secondo Circolo didattico comprende nel suo territorio numerose frazioni, alcune delle quali di antico insediamento, in una zona un tempo rurale ma oggi fortemente urbanizzata, posta, in parte, alla periferia di Nocera Superiore, dove si è verificata una forte immigrazione dai paesi limitrofi dopo il sisma del Ragione sociale Indirizzo sede legale Codice Fiscale Codice Scuola istituzionale certificata DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO DI NOCERA SUPERIORE Via Croce Malloni Nocera Superiore (SA) SAEE09100R Telefono 081/ saee09100r@istruzione.it Fax 081/ Sito Web Legale rappresentante Attività svolta Numero totale dipendenti Ente gestore Orario di lavoro saee09100r@pec.istruzione.it Prof.ssa D Agostino Maria Dirigente Scolastico Scuola statale dell Infanzia e Primaria Personale Docente: n 57 Personale non Docente: n 16 Comune di Nocera Superiore Per il personale C.S. scuola primaria: 7:30 14:42 dal lunedì al venerdì Per il personale C.S. scuola dell Infanzia: 7:30 14:42 /10:48 18:00 plesso EDA 7:48 15:00 /10:18 17:30 plesso SGB 8:08 15:20 plesso M. POLO Per il personale A.A.: 7:30 14:30 il lunedì 7:30-14:30 / 15:15-16:15 dal martedì al venerdì Per gli allievi di scuola primaria: 8:00 13:30 dal lunedì al giovedì 8:00 13:00 il venerdì Per gli allievi di scuola dell infanzia: 8:15 13:15 turno ridotto dal lunedì al venerdì 8:15 16:15 turno normale dal lunedì al venerdì 6

7 1.2 Gli edifici Scolastici Il 2 Circolo Didattico che è stato istituito nel 1985 per garantire maggiore funzionalità all utenza del territorio,comprende tre edifici scolastici ubicati nelle località di Pecorari (plessi S.G. Bosco e Marco Polo) e di Croce Mallone (plesso De Amicis) e accoglie una popolazione scolastica proveniente per la maggior parte dalle località di Pecorari, Via Vincenzo Russo, Croce Mallone, Taverne, Via Iroma, Via Indipendenza. Sede centrale Direzione Plesso Edmondo De Amicis Plesso Marco Polo Plesso S. G. Bosco Via Croce Malloni (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel scuola Primaria 081/ Tel scuola dell Infanzia ////// Via V. Russo (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel scuola Primaria 081/ Tel scuola dell Infanzia ////// Via Pecorari (scuola dell Infanzia e Primaria) Tel scuola Primaria 081/ Tel scuola dell Infanzia 081/ Gli edifici hanno giardini e spazi esterni ampi, utili ad accogliere alunni, docenti ed operatori scolastici durante l orario d ingresso e di uscita, nelle attività all aperto e di accoglienza; gli spazi interni si presentano come spazio fruibile e percorribile dai bambini in ogni loro parte: spazi polivalenti con arredi funzionali alle varie attività didattiche organizzate nei laboratori di lettura, musica, arte; sala mensa servizi igienici, spazi specializzati, laboratori, palestra, anfiteatro, non sono né decentrati né accorpati in un unico nucleo. Attività differenti, ma compatibili, vengono svolte, in momenti diversi, nello stesso ambiente, secondo criteri di polivalenza, nel rispetto delle norme di sicurezza. 7

8 1.3 La popolazione scolastica ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ORDINE DI SCUOLA ALUNNI ISCRITTI Scuola dell Infanzia 236 Scuola Primaria Integrazione con il territorio La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale (formazione lungo tutto l arco della vita) ed orizzontale (collaborazione tra scuola ed extra scuola: famiglia, associazionismo ). Interagire col territorio significa, dunque: conoscere le risorse culturali e i limiti strutturali e/o sociali dell ambiente in cui vivono i nostri ragazzi; fare rete con l extra scuola per promuovere il territorio e il bene della collettività. Il territorio offre strutture pubbliche ricreative e sportive, come pure gli spazi verdi in cui i bambini potrebbero avere esperienze socializzanti; sono anche presenti varie associazioni culturali e religiose che favoriscono l aggregazione dei ragazzi con attività socio-culturali e ricreative o con finalità formative socio-assistenziali. Sono presenti, altresì, significativi elementi di natura storico-geografica, ambientale ed archeologica che offrono valide occasioni di arricchimento culturale. Dall a.s. 2012/2013, il 2 Circolo di Nocera Superiore con la scuola secondaria di I grado Fresa Pascoli e il 1 Circolo di Nocera Superiore costituisce la rete Nuceria-Alfaterna. Dall a.s la scuola fa parte di altre due reti: capofila IC Solimena-De Lorenzo Nocera Inferiore; capofila IPSAR Domenico Rea Nocera Inferiore; La nostra scuola interagisce anche con le altre realtà formative operanti sul territorio, stringe Accordi di Programma e Protocolli di intesa con Istituzioni e Associazioni che operano in linea con le finalità educative della scuola, promuove e realizza eventi culturali che coinvolgono alunni, genitori, Istituzioni Civili: Convegni cittadini su temi sociali Concorsi Re Lettore Legalità è Rappresentazioni Settimane a Tema 8

9 1.5 Mappa dei bisogni socioculturali MAPPA DEI BISOGNI SOCIOCULTURALI BISOGNI RISORSE RILEVATE RISORSE MANCANTI Servizi Pratiche burocratiche Certificazioni Uffici comunali Agenzie private ASL Banche Uffici postali Studi notarili Scuole dell Infanzia e Primarie Statali: - I e II Circolo Didattico Scuola Secondaria di I grado: Taxi Autobus urbani Studio Orientamento Motivazione Conoscenze/ competenze Autonomia Intraprendenza Igiene -ASL / Comune Salute Alimentazione -ASL - Fresa-Pascoli Scuola Secondaria di 2 grado Succursale Istituto geometra Scuole dell Infanzia e Primarie Private Autorizzate: -Istituto Religioso Suore Prezz.mo Sangue/ S.Clemente -Istituto Religioso Suore Alcantarine/Materdomini -Istituto Religioso Suore di Pareti Scuole dell Infanzia Private Autorizzate: -Zucchero filato via della Libertà -Disneyland/ S.Clemente -Pollicino/ Portaromana -ASL Cure mediche -Ambulatori pubblici e privati -Farmacie Prevenzione -Laboratori di ricerca e analisi pubblici e privati Rischio GRAVISSIMO: -spaccio e tossicodipendenza GRAVE: -alcoolismo - tabagismo tra i minori LIEVE: -dispersione scolastica Sicurezza -ASL -Carabinieri (via Vincenzo Russo) -Servizio di assistenza sociale -Polizia Municipale -Stazione Carabinieri (via Vincenzo Russo) -Guardia di Finanza (Via Venezia-Renault) - Nucleo di Protezione Civile Pubblico c/o Uff. comunali -Nucleo di Protezione Civile Privato (S.Clemente) -Istituti di Vigilanza Privati: Ariete e Asili nido -Centri per la gestione del rischio droga/ Alcoolismo e tabagismo -Centri per il recupero dalla tossicodipendenza e dall alcoolismo -Case di accoglienza per donne/madri in difficoltà 9

10 Vigilante Emergenza Sport - hobbies Viaggi -Agenzie di viaggio Attività culturali Lettura -Biblioteca Comunale Nucleo di Protezione civile comunale e privato - Autoambulanze Private Croce Azzurra -Campi Sportivi Comunali - Pareti Pucciani/ Via Spagnolo -Campo Sportivo Privato Citola -Campo di bocce - Camerelle -Ciclismo / Flesso Fab -Tennis da tavolo / I Gladiatori -Palestre private -Palestre Comunali c/o i Circoli Didattici -Cinema (vietato ai minori) -Centro sociale per anziani - Conferenze, convegni e concorsi ad opera delle Ass.ni del territorio per la diffusione della Cultura Artistica e Letteraria e per il recupero della memoria storica e archeologica Sala teatro comunale Piscina Cinema per la famiglia Librerie Teatro -Iniziative di Associazioni Culturali e Teatrali Teatro Economia Acquisti -Sono presenti tutti i settori dell economia -Esercizi commerciali di vario tipo in ingrosso e dettaglio; -supermercati; -Centro Commerciale. Contabilità -Centri privati di contabilità Investimenti Territorio Diversità/cultura: forte presenza di stranieri prevalentemente clandestini di Religione Musulmana Regole Religione: in prevalenza Cattolica Cristiana. Sono presenti comunità -Agenzie immobiliari -Banche -Uffici Postali -Agenzie private d investimento e prestiti -Archeologico - Agricolo Industriale Non sufficienti Forze dell ordine, Enti Locali, Istituzioni scolastiche -Santuario di Materdomini,Convento S.Maria degli Angeli. Chiese e luoghi di culto -Un piano organico e urbanistico per la valorizzazione, la salvaguardia e la gestione dei siti archeologici e delle zone agricole. -Strutture di accoglienza per stranieri e appartenenti a confessioni religiose -Confronto religioso 10

11 Evangeliche, Ortodosse, Musulmane Diversità: -Stranieri clandestini e non -Cittadini diversamente abili Integrazione Non sufficienti Non sufficiente Limite Culturale e socio-ambientale Comunicazione STAMPA: -Periodico Nuovo Nocera. Periodico La Rotonda diretto da G. Fasanino -Periodico religioso L eco di Materdomini a cura dei Frati Minori del Convento di Materdomini VITA FAMILIARE: -Consultori presso la ASL - Servizi Sociali in Comune STRUTTURE ASSOCIATIVE: - Ass. Culturali: -Nova Sociale - La Pira -Giovanni Liguori - Leonardo - Gruppo Teatrale Nuceria Ass. Ambientali:CircoloNoukria -Legambiente Ass. Protezione Civile - Croce Azzurra Ass. Sportive: -S.Ciro - LaPiramide - Nuceria Calcio - - Flesso-Fab Ciclismo - I Gladiatori - Tennis da tavolo Ass. per i Diritti del Cittadino : -Cittadinanza Attiva - Nova Sociale Circoli Ricreativi : -RossoNero - CC in pensione - I Gladiatori - Bocciofila Camerelle -Caccia e Pesca S. Clemente -Caccia e Pesca Pecorari -Strutture di prima accoglienza e di orientamento per gli stranieri. -Strutture ricreative prive di barriere architettoniche per i diversamente abili -Iniziative per l integra-zione linguistica e socio-ambientale degli stranieri. Uffici Informazione e Orientamento sulle risorse del territorio. 11

12 2. GOVERNANCE D ISTITUTO E PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 2.1. Organigramma 12

13 Dirigente Scolastico Direttore SS. GG. E Amm. vi Staff della dirigenza Docenti Assistenti amministrativi Alboretti A. Cobuzio A. D Alessio A. De Caro A. Collaboratori Scolastici E. D. A. M. Polo S.G.B. Greco Di Filippo Milite Villacaro Bisogno D Orio Cobuzio Lamberti Palumbo Fiorentino Pappalardo Rappresentante legale dell Istituto, promuove, coordina e gestisce le attività dell Istituzione scolastica previste nel POF, presiede il Collegio dei Docenti e la Giunta esecutiva del Consiglio di Circolo. Si avvale, per l espletamento delle funzioni organizzativo- gestionali, di due Docenti Collaboratori di cui una con funzioni di vicario. Per le attività formative coordina il lavoro delle Funzioni Strumentali e dei Referenti dei progetti e, per il funzionamento organizzativo delle scuole, fa riferimento ai Responsabili di plesso e agli incaricati delle singole attività. Responsabile della qualità e dell efficienza dei servizi generali ed amministrativi che dirige. In relazione al PTOF e al Piano Annuale delle Attività collabora con il Dirigente nella verifica delle compatibilità finanziarie, nella stesura del Programma annuale e nella gestione delle risorse E un organo consultivo dell'istituto e dura in carica per l'intero anno scolastico. Oltre al Dirigente scolastico, fanno parte dello Staff: il Direttore SS.GG. e Amm.vi, i Collaboratori del Dirigente, i Responsabili dei plessi Edmondo De Amicis Marco Polo San Giovanni Bosco, le Funzioni Strumentali. Qualora lo Staff debba affrontare specifiche tematiche può essere integrato da personale della scuola particolarmente competente in materia. Nell'ambito dell' organizzazione scolastica: - svolge attività di indirizzo, coordinamento e istruttoria; - studia le opportune strategie e predispone il materiale necessario all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa scolastica - svolge funzioni di supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti - propone attività di controllo e verifica volte a valutare l'efficienza e l'efficacia complessiva del servizio scolastico. Operano: - con i propri allievi nelle singole classi - con gruppi di allievi di classi diverse nel plesso, - come tutor degli alunni che si iscrivono in corso d anno nel plesso - come componenti di Commissione, in cui registrano i bisogni formativi e promuovono iniziative didattiche ed educative in collaborazione con le famiglie - con incarichi speciali - con iniziative di formazione e di aggiornamento deliberate da Collegio. Svolgono attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta, coordinati dal Direttore SS.GG. e Amm.vi. Eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure, anche con l utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Il Collaboratore scolastico opera nell ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro. In particolare svolge mansioni di: - sorveglianza degli alunni all ingresso e all uscita ed in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; - assistenza nelle scuole dell Infanzia, cura ed igiene personale dei bambini; - pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze; - custodia e vigilanza generica sui locali scolastici - attività di supporto all attività amministrativa e all attività didattica. Per rendere operative le scelte del Collegio dei Docenti, è necessario il lavoro sinergico del Dirigente Scolastico e dei suoi Collaboratori, del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, dei Docenti, 13

14 degli Assistenti Amministrativi, dei Collaboratori Scolastici e di tutte le figure professionali coinvolte nella progettualità e realizzazione del Piano dell Offerta Formativa Incarichi e funzioni FUNZIONIGRAMMA Per rendere operative le scelte del Collegio dei Docenti, è necessario il lavoro del Dirigente Scolastico, del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, delle FF.SS, dei Docenti, degli Assistenti Amministrativi, dei Collaboratori Scolastici. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Docente collaboratore con funzione di Vicario a) Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento. b) Responsabile del plesso Edmondo De Amicis : coordinamento della Sicurezza e segnalazione tempestiva delle emergenze; gestione assenze e permessi brevi, contemporaneità personale docente; gestione biblioteca, sussidi e materiale facile consumo; vigilanza nel rispetto del regolamento di Circolo; controllo delle condizioni igieniche e di sicurezza; rapporti col personale della scuola, le famiglie e il territorio; gestione della comunicazione interna ed esterna; organizzazione e gestione degli incontri scuola-famiglia. c) Verbalizza gli incontri degli OO.CC. d) Coordina la Commissione RAV-MIGLIORAMENTO. e) Coordina la Commissione Salute e Sicurezza e le attività attinenti. f) Cura la completezza e conservazione degli atti prodotti da commissioni e gruppi di lavoro (progettualità, relazioni ecc ). g) Collaborazione e partecipazione alle riunioni di Staff. Secondo Docente collaboratore a) Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento. b) Responsabile del plesso Marco Polo : Coordinamento della Sicurezza e segnalazione tempestiva delle emergenze; gestione assenze e permessi brevi, contemporaneità personale docente; gestione biblioteca, sussidi e materiale facile consumo; vigilanza nel rispetto del regolamento di Circolo; controllo delle condizioni igieniche e di sicurezza; rapporti col personale della scuola, le famiglie e il territorio; gestione della comunicazione interna ed esterna; organizzazione e gestione degli incontri scuola-famiglia. c) Cura la completezza e la conservazione dei registri dei Consigli di Interclasse/intersezione (verbali,allegati,griglie e schede di valutazione). d) Collaborazione e partecipazione alle riunioni di Staff. Responsabile del plesso San Giovanni Bosco a) Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento. b) Coordinamento della Sicurezza e segnalazione tempestiva delle emergenze. c) Gestione assenze e permessi brevi, contemporaneità personale docente. d) Gestione biblioteca, sussidi e materiale facile consumo. e) Vigilanza nel rispetto del regolamento di Circolo. f) Controllo delle condizioni igieniche e di sicurezza. g) Rapporti col personale del plesso, le famiglie e il territorio. h) Organizzazione e gestione degli incontri scuola-famiglia. i) Collaborazione e partecipazione alle riunioni di Staff. FUNZIONI STRUMENTALI 1. Area del Curriculo - Autoanalisi di istituto - Progettazione e gestione attività curriculari Coinvolge le famiglie nelle scelte organizzative e progettuali. Raccorda attività curriculari ed attività extracurriculari. Coordina, cura, monitora le attività. Predispone schede, pianifica le attività di progetto. Elabora schede di monitoraggio iniziale, in itinere e finale. Ferrante Raffaela Fabbricatore Maria Ruggiero Teresa Faiella Antonella 14

15 Elaborazione revisione POF 2. Area sostegno al lavoro docenti Pianificazione formazione aggiornamento docenti. Pianificazione della programmazione didattica-curriculare. Gestione INVALSI in collaborazione con la F.S. AREA 1. Elaborazione Piano di Miglioramento in collaborazione con la F.S. AREA 3. Area alunni. Dispersione scolastica,accoglienza e integrazione alunni Coordina il gruppo GLI (già GLH). Predispone e cura le procedure per il buon esito del piano delle visite guidate e Viaggi di Istruzione (percorsi curriculari propedeutici alle uscite, rapporti esterni, autorizzazioni delle famiglie, assicurazione alunni, elenco degli accompagnatori e sostituzioni in orario di lezione, questionario gradimento ecc). E il referente della commissione H per interventi su alunni diversamente abili o con disagio. 4. Area Progetti. Progettazione extracurriculare - Percorsi d intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola Libroia M. Assunta Zambrano Carolina Coordina i Responsabili di progetto, cura e monitora le attività extracurricolari. Collabora con la F.S. AREA 1 per il raccordo delle attività curriculari ed extracurriculari. Coinvolge le famiglie nelle scelte organizzative e progettuali Si rapporta al territorio per progetti e attività d intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Indaga, pubblicizza e sostiene le iniziative di carattere storico-socialereligioso- sportivo e di costume promosse sul Territorio Raccoglie, seleziona, diffonde ai docenti eventuali proposte progettuali esterne che possano migliorare le risorse umane e finanziarie della scuola Cura e pubblicizza le iniziative e gli eventi dell istituto attraverso i MEDIA più diffusi. COMMISSIONI VALUTAZIONE CANDIDATURE FFSS -addetta valutazione delle istanze prodotte dai docenti interessati a coprire il ruolo di F. S. COMMISSIONE G.L.I (già GLH) addetta a progettare i P.E.I. ed elaborare i P. D; elaborare strumenti per rilevare i casi di disagio scolastico e proporre interventi di recupero; elaborare la proposta di organizzazione delle attività di sostegno; promuovere incontri con l UMD dell ASL e i Servizi sociali del Comune; promuovere iniziative in collaborazione con le famiglie sulle tematiche dell handicap. Commissione SALUTE E SICUREZZA Costruire un clima di attenzione alla prevenzione ed alla sicurezza. Promuovere attraverso attività autoriflessive, l acquisizione di atteggiamenti improntati all'autocontrollo, essenziali per la costruzione di relazioni sociali positive e per il raggiungimento del benessere nell'ambiente scuola. Rilevare ex-ante della percezione del rischio, dei bisogni dei destinatari e delle loro abitudini. Realizzare Incontri informativi/formativi per la conoscenza del contesto scolastico e la sicurezza a scuola e in famiglia. monitorare gli esiti delle azioni promosse in ambito educativo, didattico e organizzativo Spiezio M. Rosaria Amato Francesco - Cardone Antonietta - Filoselli Eufemia Zambrano C. (Coordinatore) Boccomino Anna - Caiazzo Santina - Faiella Antonella -Todesca Maria Responsabili di plesso Cuofano Nicolina - Libroia M. Assunta - Polizzi Emilia 15

16 Commissione ACCOGLIENZA CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO coordinata da F.S. AREA 3 addetta per organizzare incontri di confronto e scambio di esperienze tra i docenti dei tre ordini di scuola; promuovere attività e/o progetti educativo-didattici comuni; costruire strumenti informativi sui livelli di rendimento e comportamento degli alunni; ricercare metodi e strumenti innovativi per la verifica/valutazione degli apprendimenti. Commissione: RAV - MIGLIORAMENTO E QUALITA atta a promuovere attraverso l autoanalisi d istituto e la valutazione attività autoriflessive sulla sicurezza a scuola ed attività autoregolative dell azione didattico educativa; rilevare e analizzare i bisogni formativi degli alunni; individuare indicatori di valutazione del processo d insegnamento; monitorare gli esiti delle azioni promosse in ambito educativo, didattico e organizzativo. Commissione INVALSI coordinata dalla F.S. AREA 2 costituita dai docenti delle classi seconde e quinte e finalizzata a: - riflettere sui dati Invalsi del nostro Circolo e promuovere azioni didattiche secondo il modello INVALSI per il miglioramento delle competenze degli alunni delle classi 2 e 5. CONSIGLI DI CLASSE E. De Amicis CONSIGLI DI CLASSE Marco Polo CONSIGLI DI CLASSE San Giovanni Bosco Docenti di riferimento cl- 1^ Docenti terzo anno infanzia Docenti cl- 5^ COORDINATORI E VERBALIZZANTI CONSIGLI CONSIGLI D INTERSEZIONE RESPONSABILE Sistema Gestione Qualità ANIMATORE DIGITALE COMITATO DI VALUTAZIONE Amato Francesco - Cardone Antonietta - Dell Aglio A. Consiglia - Fabbricatore Maria -Ferrante Raffaela - Milito Antonella - Ruggiero Teresa - Spiezio M. Rosaria - Zambrano Carolina Docenti classi 2 e 5 Dell Aglio A. Consiglia Salzano (I A) Ferrante ( I B ) Cenetiempo (1I A) Pannullo ( II B) Libroia (III A) Marciano (III B) Pisacane (IV A ) Piscione (IV B) Onorato ( V A) Rispoli (V B) Fabbricatore M. (I A) Buffardi ( II A) D Amato (III A) Zambrano (IV A) Spiezio (V A) Polizzi (I A) Ruggiero (I B) Faiella (II A) Aliberti (II B) Cuofano M. (III A) Filoselli (III B) - Cardamone (III C) Ciancio (IV A) Vitale (IV B) Bartiromo ( IV C) Fabbricatore C. ( V A ) Federico ( V B) Raffaela Ferrante DOCENTI: Libroia M. Assunta - Ruggiero Teresa - Spiezio M. Rosaria GENITORI: Del Cuoco Buonaventura - Della Monica Giuliano 16

17 RESPONSABILI PER LA SICUREZZA EDMONDO DE AMICIS MARCO POLO S.GIOVANNI BOSCO Raffaela Ferrante Maria Fabbricatore Teresa Ruggiero ADDETTI ALL EMERGENZA a. s 2015/16 Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione/Preposti SEDE CENTRALE - Direzione COGNOME NOME MANSIONE Ferrante Libroia Raffaela Maria Assunta Docente Scuola Primaria Vicario DS Docente Scuola Primaria Funzione Strumentale Liguori Carolina Docente Scuola Infanzia Lo Russo Maria Teresa Docente Scuola Infanzia Pisacane Carmela Direttore SS.GG.AA. Cobuzio Annamaria Ass.te Amministrativo PLESSO MARCO POLO COGNOME NOME MANSIONE Fabbricatore Spiezio Zambrano Maria Maria Rosaria Carolina Docente Scuola Primaria Collaboratore del Ds Docente Scuola Primaria Funzione Strumentale Docente Scuola Primaria Funzione Strumentale Buffardi Maria Docente Scuola Primaria PLESSO S.G. BOSCO COGNOME NOME MANSIONE Ruggiero Teresa Docente Scuola Primaria Responsabile di plesso Federico Maria Consiglia Docente Scuola Primaria Dell Aglio Anna Consiglia Docente Scuola Infanzia Milito Antonella Docente Scuola Infanzia 17

18 a) Addetti al Servizio Antincendio, Lotta Antincendio e Gestione dell Emergenza SEDE CENTRALE - Direzione COGNOME NOME MANSIONE Pisacane Giuseppina Docente Scuola Primaria Molinaro Fortunata Docente Scuola Infanzia De Caro Antonio Collaboratore Scolastico Di Filippo Matteo Collaboratore Scolastico Greco Alfredo Collaboratore Scolastico Milite Aniello Collaboratore Scolastico PLESSO MARCO POLO COGNOME NOME MANSIONE D Amato Silvana Docente Scuola Primaria Buffardi Maria Rosa Docente Scuola Primaria Caldarese Lucia Docente Scuola Infanzia Bisogno Domenico Collaboratore Scolastico PLESSO S.G. BOSCO COGNOME NOME MANSIONE Aliberti Maria Docente Scuola Primaria Vitale Daniela Docente Scuola Primaria Adinolfi Barbara Docente Scuola Infanzia Ruggiero Valeria Docente Scuola Infanzia Cobuzio Gerardo Collaboratore Scolastico Lamberti Emilio Collaboratore Scolastico Palumbo Aniello Collaboratore Scolastico 18

19 b) Addetti al Servizio di Primo Soccorso SEDE CENTRALE - Direzione COGNOME NOME MANSIONE Onorato Salzano Anna Docente Scuola Primaria Rispoli Maria Felicia Docente Scuola Primaria De Matteo Rosa Docente Scuola Infanzia Iannone Alessandra Docente Scuola Infanzia Villacaro Giuseppina Collaboratore Scolastico PLESSO MARCO POLO COGNOME NOME MANSIONE Spiezio Maria Rosaria Docente Scuola Primaria Zambrano Carolina Docente Scuola Primaria Avagliano Lucia Docente Scuola Infanzia Caldarese Lucia Docente Scuola Infanzia PLESSO S.G. BOSCO COGNOME NOME MANSIONE Filoselli Eufemia Docente Scuola Primaria Massa Carmela Docente Scuola Primaria Bisogno Raffaela Docente Scuola Infanzia Molinaro Michelina Docente Scuola Infanzia Fiorentino Rosa Collaboratore Scolastico 2.3. I documenti fondamentali dell Istituzione scolastica L esigenza di allargare la gestione della Scuola, per consentirle di assumere il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale, è stata normativamente sancita dai decreti delegati 416, 417, 418, 419, 420 del 1974, che hanno previsto e disciplinato la costituzione e il riordino degli organi collegiali, a composizione allargata e paritetica, in modo da poter contare sull'apporto di esperienze, conoscenze e competenze diverse. L intento era chiaro: realizzare una gestione democratica della Scuola in cui ciascuna componente fosse seriamente e responsabilmente impegnata nella realizzazione di un progetto comune di Scuola intesa come ambiente di vita che persegue il benessere individuale e collettivo degli allievi. 19

20 Le fonti normative che costituiscono riferimento privilegiato dei suddetto documenti sono: la Costituzione della Repubblica Italiana: artt. 3, 33, 34, 97 il D. Lgs. n 297 del 16/4/94: testo unico delle disposizioni legislative in materia d istruzione il D.P.R. n 275 dell 8/3/1999: regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche il D.I. n 44 dell 1/2/2001: regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. Il Regolamento di Circolo e i relativi allegati: Allegato A: Regolamento Infanzia Allegato B: Salute e Sicurezza Allegato C: Regolamento sedute del Consiglio di circolo Allegato D: Sintesi per i genitori e la Carta dei servizi, sono rinvenibili sul sito della scuola nella sezione REGOLAMENTI della Home page. Contratto integrativo d istituto nella sezione Albo pretorio. PDM (Piano di miglioramento) allegato in calce PAI (Piano annuale inclusione) Patto di corresponsabilità 2.4 Scuola e famiglia: patto di corresponsabilità educativa La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale e crescita civile. L interiorizzazione delle regole avviene con una fattiva collaborazione con la famiglia; per questo la scuola persegue l obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. Creare un clima sereno per favorire lo sviluppo di competenze, la maturazione di comportamenti e valori, il sostegno delle diverse abilità, l accompagnamento nelle situazioni di disagio ed emarginazione. La Scuola si impegna a Realizzare curriculum e scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche, tutelando il diritto ad apprendere. Monitorare il processo di insegnamento-apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali e alla programmazione didattica di circolo. Comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti il comportamento. L alunno si impegna a La Famiglia si impegna a Favorire l interazione pedagogica con le famiglie. Rispettare le persone, le cose e le regole dell ambiente-scuola. Essere attento alle proposte educative dei docenti. Essere disponibile a partecipare e a collaborare. Rispettare il Regolamento di Circolo e le delibere collegiali nonché le direttive emanate dagli organi competenti. Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa. Aggiornarsi su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni scuola-famiglia e partecipando con regolarità agli incontri. Rispettare l orario d ingresso, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze, 20

21 responsabilizzare il figlio nell organizzazione di tutto il materiale necessario per la sua permanenza nella classe. Seguire l alunno nel suo percorso formativo, prendendo parte attiva e responsabile. Rapporti Scuola famiglia La comunicazione scuola/famiglia si realizza attraverso: momenti assembleari, previsti ogni bimestre, per un confronto culturale e la costruzione di un valore comune e condiviso; colloqui individuali per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione del profilo relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico. Nella scuola dell'infanzia Avviene secondo il seguente programma: Settembre - attività di accoglienza per i nuovi iscritti e incontri con tutti i genitori. Bimestre - assemblee con tutti i genitori in giorni e orari stabiliti nel piano annuale delle attività Giugno colloquio riguardo gli obiettivi raggiunti dagli alunni. Settembre confronto tra i docenti della scuola primaria e docenti classi prime. Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presentasse la necessità o a seguito della richiesta dei genitori. Nella scuola primaria L informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni viene garantita anche mediante colloqui strutturati con le singole famiglie in occasione della consegna del documento di valutazione (a conclusione del I quadrimestre e al termine dell anno scolastico). 21

22 2.5 Fabbisogno di personale Considerate le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti con un incremento di una unità di docente di sostegno finalizzata ad una migliore inclusione degli alunni diversamente abili: a) Scuola dell Infanzia e Primaria Scuola dell infanzia Scuola primaria Annualità Fabbisogno per il triennio Posto comune Posto di sostegno Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi.) a.s : n tempo pieno 3 tempo normale a.s : n tempo pieno 3 tempo normale a.s : n tempo pieno 3 tempo normale a.s : n IRC 5 tempo normale a.s : n IRC 5 tempo normale a.s : n IRC 5 tempo normale b. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell art. 1, legge 107/2015. TIPOLOGIA N. Assistente amministrativo 4 Collaboratore scolastico 13 In relazione al personale ATA si richiede N. 1 unità di collaboratore scolastico in quanto, l Istituzione scolastica comprende tre plessi ampi e distanti fra loro. 2.6 Organico potenziato La legge 107/15ha introdotto l organico di potenziamento, finalizzato alla piena attuazione dell'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche. Esso viene assegnato per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa e risponderà agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L.I07 commi 7 e 85.La nostra istituzione scolastica, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, in base alla vigente legislazione, ha individuato il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intende realizzare in relazione agli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: 22

23 Posti per il potenziamento Tipologia n. docenti Motivazione Semiesonero di un collaboratore del DS 1 collabora tore DS (8 h) Esigenza organizzativa: aiutare il Dirigente Scolastico nella gestione quotidiana dell Istituto Potenziamento linguistico 2 Esigenza Organizzativa: sviluppo e valorizzazione delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning. Apertura pomeridiana delle scuole con potenziamento del tempo scolastico e riduzione del numero di alunni per classe; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni. (Vedi Analisi della criticità n 1: risultati nelle prove standardizzate nazionali nel Piano di miglioramento - Atto di indirizzo DS)) Potenziamento logicomatematico 1 Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze logico-matematico; apertura pomeridiana delle scuole con potenziamento del tempo scolastico e riduzione del numero di alunni per classe; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni. (Vedi Analisi della criticità n 1: risultati nelle prove standardizzate nazionali nel Piano di miglioramento) - Atto di indirizzo DS) Potenziamento Laboratoriale 1 Esigenza progettuale: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, introduzione all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. (Vedi Analisi della criticità n 2: inclusione e potenziamento nel Piano di miglioramento - Vedi Atto di indirizzo DS) Potenziamento Scientifico 1 Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico. (Vedi Analisi della criticità n 2: inclusione e potenziamento nel Piano di miglioramento - Vedi Atto di indirizzo DS) Potenziamento Socio-culturale - Umanistico 1 Esigenza progettuale: superare i limiti comunicativi attraverso una mediazione che crei collaborazione fattiva tra genitori e docenti soprattutto nei casi di più difficile gestione per il solo team docenti. Infatti, frequenti situazioni di famiglia allargata, ambiente sostanzialmente deprivato culturalmente, ritmi di vita frenetici, spesso generano situazioni in cui vi è la necessità 23

24 Potenziamento Artistico e Musicale di una relazione d aiuto. Potenziamento per l inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari e educativi del territorio e delle associazioni di settore; apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi. (Vedi RAV criticità Atto di indirizzo DS) 1 Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento di musei e di altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali. (Vedi RAV criticità Atto di indirizzo DS) Potenziamento Motorio 1 Esigenza organizzativa: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport (Vedi RAV criticità Atto di indirizzo DS) 2.7 Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali. L Istituzione scolastica, mediante la partecipazione alla Programmazione dei fondi europei, nel corso degli anni ha dotato di laboratori informatici e scientifici che richiedono la dovuta manutenzione. Pertanto, il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali è così individuato: Manutenzione e potenziamento del laboratorio informatico dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 6.500,00. Manutenzione e potenziamento del laboratorio scientifico dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 2.100,00. Attivazione della biblioteca didattica dei tre plessi: E. De Amicis, M. Polo, S. Giovanni Bosco, costo previsto 2000,00. Potenziamento delle palestre dell istituto; costo previsto 2.400,00. 24

25 3 PRINCIPI ISPIRATORI DELL AZIONE DIDATTICA 3.1 Vision e Mission 25

26 3.2 Le scelte educative considerate le risultanze del RAV Le scelte educative considerate le risultanze del RAV Le risultanze dell autovalutazione d istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dove è reperibile all indirizzo, orientano questa istituzione verso azioni derivanti dalle priorità rilevate. Le priorità che l Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1. Migliorare gli esiti degli studenti negli scrutini finali e nelle prove standardizzate nazionali. 2. Promuovere l accoglienza e il successo formativo, in un contesto di inclusione rispondendo efficacemente al diritto di individualizzazione e personalizzazione di tutti gli alunni, in particolare quelli che hanno bisogni educativi speciali. I traguardi che l Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1. Migliorare i risultati degli scrutini ed innalzare il livello di competenza per tutti gli studenti. 2. Incrementare del 20% la percentuale dei risultati uguali o superori al 6 in italiano e matematica. 3. Ridurre la varianza tra le classi nei risultati conseguiti nelle prove di italiano e matematica e lo scostamento tra il punteggio nelle prove standardizzate e la valutazione della scuola. 4. Attuare una didattica inclusiva e implementare percorsi formativi e didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 1. L analisi dettagliata dei risultati interni alla scuola, ha messo in evidenza un dislivello dei risultati ottenuti dagli alunni sia agli scrutini finali che nelle prove nazionali standardizzate. Pertanto si evince la necessita di uniformare il più possibile la marcata differenza tra classi di plessi diversi anche all interno della stessa fascia parallela riguardo i risultati ottenuti nelle classi seconde e quinte sia in Italiano che in matematica che sono risultati inferiori, per i livelli 3 e 5 sia rispetto alla media regionale che nazionale. 2. La riflessione sulla didattica inclusiva avviata negli anni precedenti invita la comunità scolastica a riflettere sulle problematiche sociali formative degli studenti e promuovere l apprezzamento dell identità di ciascun alunno oltre che garantire il più ampio e significativo apprendimento. Gli obiettivi di processo che l Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1. Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze adottando metodologie appropriate e comuni rubriche di valutazione. 2. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva - Realizzare protocolli e accordi di collaborazione con un equipe psicopedagogia per consulenza specialistica, sia per gli alunni che per i genitori, attivare uno sportello di ascolto. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 1. Gli allievi pur impegnati, mensilmente, nel corso dell anno a prove strutturate sul modello INVALSI nell affrontare la prova, hanno fatto emergere carenze di tipo cognitivo e procedurale, disorientamento ed insicurezza. 2. L attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze e sulla didattica laboratoriale, è ostacolata da: una formazione non eterogenea sulla progettazione e valutazione per competenze; inadeguatezza degli spazi e delle infrastrutture. L analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: 1. realizzazione di una programmazione ed una didattica condivisa per dipartimenti disciplinari; 2. svolgimento di prove mensili su modello Invalsi con stretta osservanza del protocollo di somministrazione; 3. rilevazione sistematica del livelli di apprendimento su format predisposti; 4. cheating basso nei risultati del SNV ed i seguenti punti di debolezza: 1. Varianza di risultati alle prove nazionali tra le classi e nelle classi rispetto alla valutazione interna. 2. Livelli di apprendimento inferiori alla media regionale e ad allievi che vivono il medesimo contesto ambientale. In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti; 1. Porre attenzione ai risultati INVALSI del e di intervenire sulle classi con forte incidenza negativa sui 26

27 livelli di apprendimento, con percorsi di recupero e potenziamento in orario curriculare curati anche dai docenti assegnati alla scuola per il recupero ed il potenziamento. 2. Promuovere attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse nella didattica per competenze e nella didattica inclusiva. 3. Attuare percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni in attività laboratoriali. 4. Tradurre i percorsi scolastici in modelli formativi, per accrescere i livelli positivi di comportamento e il rispetto delle norme di cittadinanza attiva. 5. Strutturare l orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento. Ulteriori obiettivi che la scuola ha scelto di perseguire: 1. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero Computazionale. 2. Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell arte e nella storia dell arte. 3. Potenziare le discipline motorie e lo sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all alimentazione, all educazione fisica e allo sport. 4. Accrescere le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica e valorizzare l educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. 5. Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali. Per quanto concerne il personale docente ed ATA, la formazione privilegerà: il miglioramento della professionalità teorico metodologico e didattica e amministrativa; l innovazione tecnologica e la dematerializzazione; lo sviluppo di competenze nella didattica inclusiva; lo sviluppo di competenze nella didattica con le ICT; l ottimizzazione dei percorsi relativi alla programmazione per competenze, soprattutto riguardo alle modalità di verifica alla valutazione autentica, alla didattica laboratoriale nell ottica della continuità verticale ed orizzontale; l aggiornamento disciplinare secondo le esigenze espresse dai consigli di interclasse e dai gruppi di lavoro per discipline. 3.3 Obiettivi del Piano di miglioramento Il Piano di miglioramento del secondo Circolo Didattico di Nocera Superiore è stato elaborato secondo il format del Polo Qualità di Napoli ed è allegato al presente documento. Di seguito sono riportati gli obiettivi da perseguire: Obiettivi del Piano di miglioramento TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO INDIVIDUATO Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica per gli alunni della scuola primaria. L intervento intende conseguire i seguenti traguardi, così quantificabili e verificabili. STANDARD Traguardo Indicatore Descrittore numerico/evidenza - Ridurre in tutte le classi lo scostamento tra il punteggio nelle prove standardizzate e la valutazione della scuola. - Ridurre la differenza in negativo che alcune classi hanno ottenuto rispetto a scuole con contesto socioculturale simile. - Ridurre la varianza tra le classi nei risultati conseguiti nelle prove di Variabilità dei Risultati degli studenti nelle prove di Italiano e Matematica tra la valutazione interna e gli esiti del SNV. Livelli di apprendimento degli studenti Varianza interna alle classi e fra le classi. osservabile Incrementare del 20% la percentuale dei risultati uguali o superiori al 6 in italiano e matematica. Ridurre del 20% il numero di allievi che si collocano nel livello 1-2 -ed aumentare del 20% la percentuale dei livelli sia in Italiano che in matematica Diminuire la varianza interna alle classi del 20% nei risultati delle prove 27

28 italiano e matematica - Migliorare i risultati degli scrutini ed innalzare il livello di competenza per tutti gli studenti. - Realizzare una didattica per competenze, collaborativa/partecipativa nell ottica della continuità verticale all interno dell I. S.: Infanzia, Primaria, Scuola Secondaria di 1 grado. - Innovare le metodologie adeguandole ad un approccio didattico per problemi. - Implementare percorsi di recupero, e potenziamento e delle competenze in Italiano e in Matematica in orario extracurriculare. Risultati degli esiti degli scrutini Curricolo per competenze nell ottica della continuità verticale. Qualità della Formazione docenti e della didattica laboratoriale. Corsi di recupero e potenziamento delle competenze organizzati dalla scuola. AREE OBIETTIVO DELL AZIONE DI MIGLIORAMENTO somministrate Incrementare del 20% la percentuale dei risultati uguali o superiori al 6 in italiano e matematica Elevare del 10% l attuazione degli incontri di implementazione del curricolo per le competenze in entrata e dei criteri di valutazione adottati dalla scuola secondaria di 1 grado. Aumentare del 20% la percentuale dei docenti che utilizzano la didattica laboratoriale. Incrementare del 20% la partecipazione degli alunni alle azioni progettuali messe in atto. Obiettivo - Coinvolgere i docenti in attività di formazione, finalizzate all acquisizione di metodologie sulla didattica per competenze e problem solving. - Innalzare il livello di competenza per tutti gli studenti. - Definire il curriculo per competenze nell ottica della continuità verticale all interno dell Istituzione scolastica (INFANZIA, PRIMARIA). - Realizzare una progettazione didattica per competenze condivisa tra classi parallele mirata allo sviluppo di indicatori specifici. - Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze. - Migliorare la qualità d aula implementando la didattica laboratoriale in italiano e matematica. - Adottare comuni criteri di valutazione e format di registrazione. - Programmare percorsi di recupero e potenziamento e delle competenze in Italiano e in Matematica in orario extracurriculare. - Strutturare l orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento. Area -Curricolo, progettazione e valutazione. Ambiente di apprendimento. -Orientamento strategico e organizzazione della scuola. Curricolo, progettazione e valutazione. -Ambiente di apprendimento. -Orientamento strategico e organizzazione della scuola. 3.4 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Il Piano Nazionale Scuola Digitale, punto di azione cruciale della Legge 107, all art. 1, cc , in linea con la programmazione europea e regionale, definisce i seguenti obiettivi: a) sviluppo delle competenze digitali degli studenti; b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali; c) miglioramento della governance, della trasparenza e della condivisione di dati; d) formazione dei Docenti per l innovazione didattica; e) formazione dei DSGA, degli Assistenti amministrativi e tecnici; f) potenziamento delle infrastrutture di rete; g) valorizzazione delle migliori esperienze; h) definizione criteri e finalità per l adozione e produzione di testi didattici in formato digitale 28

29 da perseguire per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale. Le azioni previste dal PNSD si articolano in cinque ambiti fondamentali: strumenti, competenze, contenuti, formazione e accompagnamento. Considerata la situazione della nostra scuola, si intendono attuare le seguenti azioni: STRUMENTI Accesso -Fibra banda ultra larga. -Cablaggio interno di tutti gli spazi. Spazi e ambienti per l apprendimento -Piano per l apprendimento pratico. -Sinergie Edilizia Scolastica Innovativa. Identità digitale Un profilo digitale per ogni docente Digitalizzazione amministrativa della scuola - Dematerializzazione - Digitalizzazione amministrativa della scuola - Strategia Dati della scuola COMPETENZE e CONTENUTI Competenze degli studenti -Apprendere il pensiero computazionale attraverso modalità innovative di apprendimento. Contenuti digitali -Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici. -Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all uso delle risorse informative digitali. Digitale, imprenditorialità e lavoro FORMAZIONE e ACCOMPAGNAMENTO Formazione - Formazione in servizio per l innovazione didattica e organizzativa. - Rafforzare la formazione iniziale sull innovazione didattica. - Assistenza tecnica per la scuola. Accompagnamento - Accordi territoriali - Stakeholders Club per la scuola digitale - Una galleria per la raccolta di pratiche. Come da misura di accompagnamento (Nota prot. n del 19/11/2015), il DS ha individuato e nominato un animatore digitale nel Collegio dei Docenti del 02/12/2015. La formazione dei docenti sarà improntata ad un rinforzo e ampliamento della capacità di utilizzo della dotazione tecnologica delle aule dei tre plessi, tutte predisposte per essere aule aumentate essendo dotate di LIM. 4 AREA DEL CURRICOLO 4.1 Le attività curriculari Il Piano dell'offerta Formativa trova la sua piena centralità nel CURRICOLO, predisposto dal Collegio dei docenti nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Nuove Indicazioni Ministeriali. La scuola che ha, il compito di promuovere lo sviluppo della persona con tutte le sue componenti: sociale, etica, culturale, psicofisica, spirituale calata nella propria realtà locale e nazionale, ha predisposto uno curriculo verticale per competenze, considerando le risorse umane, strutturali ed economiche, umane al fine di garantire a ciascuno gli strumenti necessari per imparare ad imparare continuamente. 29

30 L elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono un processo dinamico e aperto attraverso i campi di esperienza e le discipline e rappresentano, per la comunità scolastica, un occasione di partecipazione e di apprendimento continuo tra i diversi ordini di scuola attraverso il quale si sviluppa e si organizza la ricerca e l innovazione educativa. Il curricolo verticale è strutturato nel rispetto di finalità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi di apprendimento, valutazione, certificazione delle competenze e si esplicita nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione. Il curricolo scolastico obbligatorio si compone di una parte nazionale determinata dal Ministero della Pubblica Istruzione (finalità del percorso formativo, obiettivi e standard generali, linee generali delle discipline); una parte locale determinata dal Collegio dei docenti, sulla base delle specificità culturali e sociali del territorio. In questa prospettiva il C D organizza il curriculo obbligatorio e predispone interventi formativi volti al supporto, all ampliamento ed all arricchimento dell offerta formativa. I docenti si organizzano in commissioni, gruppi di lavoro per classi parallele, dipartimenti disciplinari per promuovere interventi didattici innovativi e concretizzare gli obiettivi pianificati nel curricolo dell Istituzione. 4.2 Continuità educativa La continuità nasce dall esigenza di garantire il diritto di tutti i bambini ad un percorso formativo organico e completo senza passaggi traumatici fra i diversi segmenti del sistema scolastico, in questo modo l alunno potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. Pertanto nella nostra scuola, nel rispetto dei criteri fissati dal regolamento di Circolo e della continuità educativa, i docenti 30

31 progettano curricoli coerenti, progressivi e flessibili per gli anni ponte; promuovono attività e/o progetti educativo-didattici comuni; individuano metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento adeguate agli obiettivi formativi e iter per la progettazione di curricoli integrati per docenti ed alunni delle scuole dell infanzia e primaria; coinvolgono le famiglie e le altre agenzie formative nella vita della scuola. SCUOLA DELL INFANZIA 4.3 Curriculo verticale La programmazione educativo didattica della scuola dell infanzia, è stata elaborata dalle docenti facendo riferimento alle: Indicazioni Nazionali; Caratteristiche socio economiche del contesto in cui opera la scuola; Risorse strutturali ed umane presenti nel Circolo. Obiettivi formativi Un bambino competente è in grado di dare risposte adeguate nelle situazioni problematiche dando il meglio di sé. La competenza include: La conoscenza applicata (il saper essere) cioè la competenza vera e propria; La conoscenza (il sapere) cioè il risultato dell istruzione; Le abilità (il saper fare) cioè la strumentalità; Gli atteggiamenti (curiosità, interesse, inclinazione) cioè le caratteristiche individuali. Programmare per competenze significa delineare un percorso formativo che miri a raggiungere determinati obiettivi formativi che si articolano a partire dalle esperienze del bambino e dagli obiettivi di apprendimento contenuti nelle Indicazioni Nazionali e che vengono contestualizzati nelle singole realtà (scuola, sezione, gruppo), elaborando una progettualità con l individuazione di unità di apprendimento mensili. Tali obiettivi formativi sono: Conoscere se stessi e rafforzare la propria identità; Interagire in maniera costruttiva con adulti e coetanei; Interagire in maniera costruttiva con bambini di altre culture e nazionalità rispettandone e valorizzandone le diversità; Rafforzare atteggiamenti di sicurezza stima di sé e fiducia nelle proprie capacità; Vivere relazioni significative ed esperienze condivise con le famiglie e il territorio; Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo, usare il corpo per conoscere, comunicare, esprimersi e relazionarsi; Comprendere la necessità di rispettare le regole e le norme sociali fondamentali per una convivenza democratica; Saper ascoltare, comprendere messaggi; Utilizzare la lingua come strumento di comunicazione e come strumento di pensiero; Viver e sperimentare forme diverse di espressione e comunicazione anche in contesti di gioco libero e guidato; Assumere atteggiamenti di rispetto, cura e apprezzamento nei confronti dell ambiente; Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite: esplorare, osservare, mettere in relazione, confrontare, ragionare, riflettere, raccontare, rappresentare, progettare, discutere su esperienze reali e fantastiche; Collaborare e cooperare perseguendo un obiettivo comune; Affrontare serenamente le divergenze evitando che sfocino in conflittualità. 31

32 CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÉ E L ALTRO ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Favorire un progressivo adattamento alla realtà scolastica; Prendere consapevolezza del proprio corpo; Manifestare sentimenti ed emozioni; Riconoscer oggetti personali; Denominare i nomi dei compagni; Scoprire la compagnia degli adulti come forma di protezione e i bambini come compagni di giochi; Scoprire semplici regole comuni; Avviarsi alla condivisione di giochi e materiali; Prendere consapevolezza della propria personalità; Riconoscere sentimenti e emozioni; Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza; Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni; Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda; Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività; Avviare la reciprocità nel parlare e nell ascoltare; Esprimere sentimenti e emozioni; CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL CORPO E IL MOVIMENTO Prendere consapevolezza della propria personalità; Riconoscere sentimenti e emozioni; Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza; Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni; Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda; Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività; Avviare la reciprocità nel parlare e nell ascoltare; Esprimere sentimenti e emozioni; ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Scoprire il proprio corpo; Denominare alcune parti del corpo; Ricomporre la figura umana scomposta in tre parti; Discriminare i principali contrasti senso-percettivi; Aver cura del proprio corpo; Sapersi muover autonomamente nello spazio sezione; Sperimentare schemi posturali e motori; Rappresentare graficamente il proprio corpo; Denominare alcuni contrasti senso percettivi; Conoscere, rispettare e curare il proprio corpo; Comprendere le relazioni topologiche tra oggetto e corpo; Scoprire potenzialità e limiti della propria fisicità; Rappresentare lo schema corporeo; Maturare competenze di motricità fine; Muoversi con destrezza nell ambiente e nel gioco; Controllare l esecuzione del gesto valutandone il rischio; Interagire con gli altri nei giochi del movimento, nella musica, nella danza e nella comunicazione espressiva; Denominare le parti del corpo impegnate in una determinata azione. 32

33 IMMAGINI * SUONI * COLORI CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LINGUAGGI * CREATIVITÀ * ESPRESSIONE ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Vivere le prime esperienze artistiche; Manifestare piacere nell ascolto di rime e filastrocche; Esplorare i materiali con i sensi; Accompagnare il canto con il movimento; Vivere le prime esperienze artistiche; Partecipare al canto corale; Rielaborare in maniera creativa semplici materiali; Usare il colore e altri materiali per un progetto; Confrontarsi con i media ; CAMPI DI ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO I DISCORSI E LE PAROLE Distinguere tra segno della parola, dell immagine, del disegno, della scrittura; Disegnare, dipingere, modellare; Utilizzare una varietà creativa di strumenti e materiali; Riprodurre sequenze ritmiche; Confrontare immagini individuando somiglianze e differenze; Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti; Rappresentare storie attraverso drammatizzazione, disegno, pittura e altre attività manipolative. ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Comunicare per esprimere i bisogni primari; Imparare ad ascoltare storie e racconti; Comunicare per esprimere i bisogni primari; Imparare ad ascoltare storie e racconti; CAMPI DI ESPERIENZA Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive e di comunicazione; Parlare, descrivere dialogare con grandi e coetanei; Scambiarsi domande, informazioni, impressioni e giudizi; Sviluppare un pensiero logico creativo; Ascoltare, comprendere ed esprimere narrazioni lette; Leggere immagini; Avvicinarsi alla lingua scritta; Esplorare e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. 33

34 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LA CONOSCENZA DEL MONDO ANNI 3 ANNI 4 ANNI 5 Esplorare la realtà attraverso il corpo; Orientarsi in un percorso assegnato; Comprendere le regole di un gioco; Osservare, descrivere, classificare oggetti in base alla loro forme e dimensione; Riconoscere e rappresentare le quantità tanti/pochi; Riconoscere le tappe essenziali di una storia; Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica; Assumere atteggiamenti di curiosità ed esplorazione nei confronti dell ambiente naturale; Raccontare le esperienze vissute; Avviare le prime attività di ricerca. Esplorare la realtà e imparare a riflettere sulle proprie esperienze; Localizzare se stesso, oggetti e persone; Riconoscere una serie di due sequenze; Descrivere la proprietà di un oggetto; Ordinare e raggruppare oggetti secondo un criterio concordato; Orientarsi in un percorso assegnato; Riconoscere le quantità (tanti/pochi); Comprendere le regole di un gioco; Usare i cinque sensi per ricavare informazioni dall ambiente; Raggruppare gli oggetti in base alla dimensione, alla forma, al colore; Comprender la scansione temporale prima/dopo; Organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate; Osservare la vita di piante e animali. Localizzare e collocare sé stesso, oggetti e persone nello spazio; Eseguire percorsi sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali; Ordinare, classificare, quantificare oggetti, elementi, persone, in base a forma, colore, grandezza; Cogliere il concetto di insieme; Contare elementi ed oggetti concreti; Utilizzare il numero come codice; Coltivare propri interessi e inclinazioni; Risolver problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi; Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; Registrare regolarità e cicli temporali; Pianificare attività secondo istruzioni d uso ricevute; Esplorare la realtà e imparare a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole. 4.4 Intersezione e campi di esperienza La scuola dell infanzia cura la strutturazione di angoli per favorire le relazioni e l autonomia operativa. Nel loro allestimento si assicura: Una facile individuazione, affinché i bambini sappiano scoprire autonomamente attività e azioni svolte in quello specifico spazio; Un accurata disposizione e scelta degli arredi, affinché siano favoriti i momenti di relazione; Un ambiente educativo che solleciti la concentrazione, affinché ogni bambino possa terminare l attività proposta, la rimozione degli inconvenienti che possono verificarsi in corso d opera, il rispetto dei tempi operativi di ciascuno. 34

35 IL TEMPO CHE FA, IL TEMPO CHE PASSA LE STAGIONI UNITA DI APPRENDIMENTO IO E L AUTUNNO IO E L INVERNO IO E LA PRIMAVERA IO E L ESTATE SVILUPPO: DELL IDENTITA DELL AUTONOMIA DELLA COMPETENZA E AVVIO 35

36 4.5 Organizzazione della giornata scolastica L articolazione dei tempi educativi è pianificata tenendo in considerazione alcuni importanti aspetti: i momenti dell accoglienza e del saluto; la successione e la durata dei momenti della giornata scolastica secondo routine; il benessere psicofisico dei bambini; la necessità di alternare diverse esperienze di apprendimento e di socializzazione; l orario di servizio delle docenti e l utilizzazione ottimale di tutte le risorse professionali. Il gioco non è mai fine a se stesso: la strutturazione ludiforme dell attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità. Insieme all esperienza diretta e al procedere per tentativi ed errori, il gioco permette al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. 4.6 Articolazione del Tempo-scuola ARTICOLAZIONE DEL TEMPO SCUOLA TEMPI SPAZI ATTIVITA Inizio giornata Aula Accoglienza I momenti dedicati all accoglienza e ai saluti avvengono nelle proprie aule. Essi non scandiscono solo l inizio o la fine della giornata scolastica, ma costituiscono l essenza dell esperienza educativa delle relazioni. Per questo è importante di condividerlo con la famiglia, perché il bambino non percepisca la scuola come allontanamento da casa, ma una nuova avventura. Aula Attività routine: appello; aggiornamento calendario Il gioco dell appello è un attività quotidiana attraverso la quale i bambini imparano a conoscersi, a riconoscere il proprio e l altrui nome, iniziano a contare, confrontare, raggruppare e simbolizzare. Si raccomanda la puntuale annotazione sul registro di classe dei ritardi e delle uscite anticipate, con la firma del genitore. Aula -attività programmate -riordino del materiale Il graduale passaggio dal disegno libero (3 anni) a quello guidato (4-5 anni) favorisce la coordinazione oculo-manuale e promuove le competenze grafo-motorie. Attività Sala mensa Spuntino di metà mattinata Favorire una corretta alimentazione orientando al consumo di spuntini adeguati, coinvolgendo le famiglie nella pianificazione di una rotazione settimanale 36

37 antimeridiane Aula -attività didattica programmata, in sezione o in altri spazi della scuola con il grande gruppo o in piccoli gruppi. -riordino materiale. del Il bambino impara attraverso il ripetersi delle esperienze sensoriali e motorie per poi arrivare, con grande gradualità alla rappresentazione mentale (capacità di simbolizzazione). Le esperienze proposte devono uniformarsi alle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell'infanzia che danno rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi di esplorazione via via più ordinati ed organizzati. Tutte le attività sono adeguate alle sue capacità, rispettano i tempi di maturazione e sono proposte attraverso il lavoro nel piccolo gruppo. Tempo mensa Bagni Sala mensa Preparazione e consumazione pranzo L attività educativa legata al consumo del pasto è estremamente importante perché favorisce il passaggio da un approccio istintivo ed emotivo a uno più consapevole della necessità di una alimentazione come tutela del proprio benessere. Il pasto è un momento di condivisione e socializzazione per il bambino: impara ad accettare gradualmente cibi ancora sconosciuti; riconosce i cibi attraverso altri sensi (i colori e gli odori del cibo); acquisisce regole di base, la postura, l utilizzo corretto delle posate, la cura e l igiene personale. Pomeriggio Palestra Cortile teatrino Attività ludiche Giochi di gruppo -Musica - psicomotricità Palestra, spazio-teatro, ma anche soltanto il cortile o l atrio interno scuola costituiscono spazi laboratori per le attività pomeridiane centrate per lo più sul gioco e consentire ai bambini di esprimersi e di imparare divertendosi. Il gioco è considerato la forma privilegiata dell attività motoria, come l attività che sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell infanzia, consentendo così di realizzare un ambiente nel quale l apprendere non si oppone all essere, dove lo star bene non contrasta con l imparare a crescere. Con il gioco si allena, insieme al corpo, la volontà e l intelligenza. Aula Completamento delle attività iniziate al mattino - riordino del materiale Ricordare e ricostruire con le diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito, scoperto nel corso della giornata scolastica. E essenziale che il bambino parli: il linguaggio richiede un'attenzione e una stimolazione adeguata. Le docenti curano la verbalizzazione dei disegni e dei lavori dei bambini, la lettura di immagini, le interviste, i racconti così da permettere al bambino di utilizzare la parola all'interno di una relazione significativa 16:00 16:15 Aula Preparativi per l uscita Anche il momento del saluto come quello dell accoglienza richiede attenzione poiché sottende alla relazione maestrabambino fondata su un sereno rapporto di fiducia e di complicità. 4.7 Indicazioni metodologiche e didattiche Nella scuola dell infanzia le attività sono basate essenzialmente sul gioco, sulla manipolazione, l esplorazione, l osservazione diretta, la collaborazione e il confronto con gli altri, lo scambio fra pari, le sollecitazioni occasionali dell insegnante. Realizzazione di: 37

38 - Attività laboratori ali e ludiche; - Utilizzo di schede strutturate; - Attività per favorire la pro-socialità: - Roleplaying; - ProblemSolving; - Cooperative Learning; - Circle Time; - Brain Storming; Il momento della verifica è, per i docenti della scuola dell infanzia, fondamentale per constatare se l obiettivo formativo, di volta in volta proposto, sia stato raggiunto o meno da tutti i bambini o da parte di alcuni di essi. In caso di esito negativo, le insegnanti si propongono di ricercare e scoprire le cause del fallimento attraverso un analisi delle varie indicazioni segnate nella programmazione in modo da individuare non solo le possibili lacune nella complessiva operazione educativa, ma anche gli eventuali rimedi. La verifica si basa su una valutazione complessiva dei dati emersi, sia negativi che positivi, da cui le insegnanti possono trarre spunti adeguati per la successiva programmazione e allo stesso tempo indicare interventi di sostegno e di recupero per quei bambini che non abbiano raggiunto l obiettivo nei tempi proposti. Le insegnanti, per la verifica seguiranno criteri precisi in tempi stabiliti dalla durata dell obiettivo stesso. I criteri adottati sono i seguenti: Scuola Primaria a. osservazione occasionale e sistematica; b. verifica di esperienze, ricerca di situazioni e prove che possano individuare il grado di maturità raggiunto da ogni bambino; c. valutazione intermedia e finale. 4.8 Piani Personalizzati La scuola primaria si configura come l ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trova occasioni cognitive organizzate in gruppi elettivi/di compito valide per lo sviluppo progressivo delle proprie capacità di autonomia, di relazioni umane, di disponibilità alla critica e al dialogo, di studio individuale. Tutte le attività mirano a garantire, nel compito unitario la trasversalità degli interventi e le interdisciplinarietà. In riferimento alla progettazione, la stessa è stata formulata tenendo conto delle Indicazioni per il curricolo elaborate ai sensi dell articolo 1 comma 4 DPR 20 marzo 2009, secondo i criteri della C.M. n. 31 del 18 aprile2012. Le suddette Indicazioni forniscono un quadro generale di riferimento e i traguardi, mentre è lasciato alle singole scuole il compito di definire gli obiettivi specifici, i contenuti, i metodi e gli strumenti. Tuttavia, sono state individuate, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo: Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l esplorazione e la scoperta Incoraggiare l apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio 38

39 Il documento chiarisce che: Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. (Dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione). La scuola ha, quindi, il compito di promuovere lo sviluppo della persona con tutte le sue componenti: sociale, etica, culturale, psicofisica, spirituale calata nella propria realtà locale e nazionale, ma con lo sguardo rivolto alle molteplici culture con le quali si trova ad interagire. Inoltre lo scenario sociale richiede continuamente la riconversione delle proprie competenze che in breve tempo rischiano di diventare obsolete e, pertanto, è necessario che ognuno abbia gli strumenti necessari per imparare ad imparare continuamente. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematicoscientifico-tecnologica. Viene così sottolineata l importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Si favorisce l interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di discipline diverse. Particolare attenzione è data all insegnamento di Cittadinanza e Costituzione introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del In occasione del 60 anniversario della Costituzione Italiana il Presidente della Repubblica ha ribadito l importanza di insegnare, studiare e analizzare nelle scuole il dettato costituzionale per offrire ai giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. L insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l obiettivo di insegnare come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole. Essa non si pone come disciplina a sé, ma trasversale a tutte le discipline. 39

40 4.9 Ambiti disciplinari 4.10 Traguardi e Curricoli Gli obiettivi di apprendimento su cui è organizzato il curricolo della scuola DIREZIONE DIDATTICA 2 Circolo di Nocera Superiore si riferiscono alle Nuove Indicazioni per il curricolo della scuola primaria. In particolare, nella progettazione del Piano di studio per il curricolo, il Collegio dei Docenti ha individuato i traguardi in uscita e le competenze correlate agli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO al termine della classe terza e della classi quinta. La progettazione curriculare, suddivisa per aree disciplinari, e riportata nelle schede per discipline, è disponibile sul sito della scuola. Al termine della scuola primaria l alunno: DISCIPLINE ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria -Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari ) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. -Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. -Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). -Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. -Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. -Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate 40

41 INGLESE MUSICA ARTE E IMMAGINE RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. -Riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. -Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. -Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). -Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. -Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. -Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. -Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. -Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. -Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. -Utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). -Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). -Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio. -Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. -Riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive, riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce vive tali festività. -Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale. -Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il valore specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani. -Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. -Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. -Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. 41

42 STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE MATEMATICA SCIENZE -Si muove nell ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. -Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. -Comprende all interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. -Conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. -Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. -Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.-conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. -Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). -Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell insegnante. -Sa raccontare i fatti studiati. -Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. -Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. -Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. -È in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi, ) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture ) dell Italia. -Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. -Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). Conoscere se stessi e gli altri. Rispettare ed accettare l altro. Comprendere l utilità e la necessità delle regole scolastiche e sociali (per la strada, durante le attività, nell intervallo, in mensa, all uscita da scuola) e saperle interiorizzare. Scoprire l importanza del vivere bene insieme valorizzando la diversità di ognuno. -Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. -Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. -Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. -Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricav informazioni. -Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. -Descrivere e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. -Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. -Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. -Ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. -Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. -Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza 42

43 TENOLOGIA banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. -Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. -Con la guida dell insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. -Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. -Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore. -Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. -Esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. -Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell impiego. -Esamina oggetti e processi in relazione all impatto con l ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali. -Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato. -È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. -Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri Profilo educativo e culturale degli alunni al termine della Scuola Primaria Dignità umana: riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'infanzia che si sono studiati; identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli. Identità e appartenenza: documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle formazioni sociali studiate; curare la propria persona e gli ambienti di vita; riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all Italia, all Europa e al mondo; identificare situazioni di appartenenza ad una «comunità» o ad una «società»; trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate da condizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti. Alterità e relazione: riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo fra generazioni; 43

44 riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e riconoscendo il valore dei rapporti scuola-famiglia; esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il giudizio morale; attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali; distinguere i diritti e i doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri; manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con «buone maniere» con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell identità maschile e femminile; accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattutto impiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti; curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie e offensive. Partecipazione: testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.); contribuire all elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a cui si partecipa; avvalersi dei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali, quando non lo fossero; riconoscere infatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell ambiente (compatibilità, sostenibilità...); rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista Valutazione degli apprendimenti Il Collegio dei Docenti, su indicazione dei gruppi di lavoro della scuola dell Infanzia e della scuola Primaria, definisce: Gli obiettivi formativi in riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento espressi nelle Indicazioni per il curricolo e alle esigenze espresse dal contesto di azione; La progettazione annuale e le relative UA per sezioni e classi parallele; Le competenze ed il profilo dell alunno al termine della scuola dell infanzia e al termine della terza classe e la quinta classe della scuola primaria; I criteri di valutazione per l osservazione e la misurazione degli apprendimenti. La valutazione compete ai docenti che accompagnano il percorso d apprendimento degli alunni nell arco del ciclo d istruzione. La valutazione rileva i progressi compiuti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza e si avvale della raccolta di informazioni sui processi formativi degli alunni tramite: Osservazioni sistematiche riguardo a: interesse, autonomia, costanza nell impegno e dell ordine nell eseguire i lavori sia a scuola che a casa. Conversazioni. Prove scritte. Prove oggettive e test standardizzati.7 44

45 INDICATORI 10 = eccellente 9 = ottimo 8 = buono 7 = discreto 6 = sufficiente 5 = insufficiente = gravemente insufficiente GIUDIZIO SINTETICO Conoscenze approfondite, linguaggio appropriato, personale orientamento di studio. Capacità espressive di collegamento, organizzazione, rielaborazione critica e autonoma nelle argomentazioni coerenti e documentate. Eccellente grado di sicurezza operativa. Conoscenze di sicura padronanza in tutte le aree disciplinari. Evidenza di interessi personali o di personale orientamento di studio. Uso appropriato del linguaggio specifico, delle abilità espressive, logiche ed operative. Notevole sviluppo del pensiero critico. Conoscenze adeguate [analisi] e buon livello di competenze evidenziato in quasi tutte le discipline. Linguaggio appropriato ed utilizzato con consapevolezza. Capacità di sintesi, con buona autonomia operativa. Conoscenze ordinate e esposte con di discreta padronanza chiarezza. Uso generalmente corretto del linguaggio relativamente ad alcune tematiche e semplici testi. Capacità di collegamento coerenti, con relativa prevalenza di elementi analitici nello studio, ma senza evidenti o spiccate capacità sintetiche. Conoscenze semplici ed essenziali. Evidenza di carenze marginali: imprecisioni espositive; presenza di elementi d apprendimento discontinui, ripetitivi e mnemonici. Capacità di collegamenti non sempre pienamente sviluppati; necessità di guida nello svolgimento del compito individuale. Preparazione con molte carenze superficiale e lacunosa negli apprendimenti essenziali. Difficoltà nello sviluppo dei prerequisiti indispensabili per realizzare successivi apprendimenti. Linguaggio carente nel lessico e nell esposizione. Preparazione frammentaria ed evidentemente lacunosa. Uso episodico dello specifico linguaggio. Carenza nell autonomia operativa sia nella logica che nella produzione linguistica. Tabella comparativa per la valutazione della religione cattolica INDICATORI Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente GIUDIZIO SINTETICO L'alunno conosce i contenuti della religione cattolica dimostrando una conoscenza completa ed approfondita. E' in grado di utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. L'alunno conosce i contenuti della religione cattolica in modo più che soddisfacente. L'alunno dimostra una buona conoscenza dei contenuti della religione cattolica. L'alunno possiede una conoscenza adeguata degli elementi essenziali dei contenuti della religione cattolica. L'alunno possiede una conoscenza parziale dei contenuti della religione cattolica. L'alunno dimostra una conoscenza scarsa e imprecisa dei contenuti della religione cattolica. 45

46 4.13 Il Voto di comportamento Il voto in condotta è espresso attraverso un giudizio dei docenti contitolari tenendo conto dei seguenti criteri. indicatori e descrittori INDICATORI 1. Rispetto del regolamento d Istituto 2. Comportamento responsabile: nell utilizzo delle strutture e del materiale della scuola nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni durante viaggi e visite di istruzione 3. Frequenza e puntualità 4. Partecipazione attiva alle lezioni 5. Impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe e a casa VOTO DESCRITTORI rispetto scrupoloso del regolamento scolastico comportamento maturo, responsabile e collaborativo frequenza assidua alle lezioni interesse vivo e partecipazione attiva alle lezioni svolgimento regolare e produttivo delle consegne scolastiche rispetto soddisfacente del regolamento scolastico comportamento responsabile e collaborativo frequenza assidua alle lezioni interesse vivo e partecipazione costante alle lezioni svolgimento regolare e serio delle consegne scolastiche rispetto adeguato del regolamento scolastico comportamento buono per responsabilità e collaborazione frequenza costante alle lezioni interesse buono e partecipazione soddisfacente alle lezioni svolgimento complessivamente proficuo delle consegne scolastiche rispetto essenziale del regolamento scolastico comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione frequenza costante e svolgimento abbastanza regolare delle consegne scolastiche interesse discreto e partecipazione non sempre costante alle lezioni atteggiamento talvolta poco socializzante e irrispettoso nei confronti dei compagni e dei docenti rispetto parziale del regolamento scolastico. comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle famiglie frequenza irregolare alle lezioni e partecipazione passiva scarso rispetto per i docenti svolgimento discontinuo delle consegne scolastiche grave inosservanza del regolamento scolastico, con notifica alle famiglie interruzione del regolare svolgimento delle lezioni frequenza irregolare alle lezioni rifiuto di partecipare alle lezioni svolgimento spesso disatteso delle consegne scolastiche 46

47 4.14 Certificazione delle competenze Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione,la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro. (Art. 6 del D.P.R.n.122/09.) La scuola ha aderito a decorrere dall a.s alla Sperimentazione per l adozione del modello di certificazione delle competenze alla fine del 1 Ciclo d Istruzione (CM n. 3 del 13/02/2015).Link al documento Particolare attenzione viene posta verso la capacità che ciascun studente ha di organizzare le proprie risorse (conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni) per affrontare efficacemente le situazioni della realtà quotidiana in relazione alle proprie potenzialità e attitudini ed attraverso protocolli di osservazione, sviluppo e documentazione perviene alla certificazione delle competenze Valutazione esterna La valutazione degli apprendimenti avviene anche con la partecipazione alle attività di valutazione esterna delle competenze acquisite dagli alunni delle classi interessate su indicazione dell INVALSI come previsto dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Il protocollo INVALSI prevede: la somministrazione dei test di rilevazione degli apprendimenti relativamente alla lingua italiana e alla matematica nelle classi seconde e quinte;- la compilazione di un questionario di sistema a cura degli alunni delle classi quinte- I dati restituiti dall Invalsi e visibili nel RAV dell Istituto pubblicato su SCUOLA IN CHIARO riguardano tre aspetti : l andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell Italia, dell area geografica e della regione di appartenenza; l andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso; l andamento della singola classe e del singolo studente riguardante ogni singola prova. La scuola è stata campionata nell anno scolastico per il sistema di valutazione PIRLS che coinvolge le classi quarte Valorizzazione della diversità e inclusione scolastica La scuola deve essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti per il successo scolastico. Compito della scuola è quello di perseguire l uguaglianza delle opportunità formative: la scuola non è uguale per tutti, ma diversa per ciascuno e persegue l inclusione di tutti gli alunni. Con inclusione si intende il riconoscere e il rispondere efficacemente al diritto di individualizzazione di tutti gli alunni, in particolare quelli che hanno bisogni educativi speciali. Se con la legge 104/92 per la prima volta si portano i ragazzi con disabilità nelle scuole con lo scopo di integrarli insieme agli altri alunni al contesto scolastico, il concetto di inclusione invece, la C.M.8/2013, fa riferimento ad un processo inverso in cui è la scuola ad adattarsi e modellarsi agli alunni sulla base dei loro bisogni e caratteristiche, cogliendone le differenti peculiarità, le capacità e le potenzialità di ciascuno. La nostra Istituzione scolastica ha grande consapevolezza delle problematiche riguardanti gli alunni diversamente abili o in condizioni di svantaggio culturale. Per questo riserva notevoli attenzioni e fattivo impegno per garantire una piena integrazione a tutti gli alunni, partendo dalle risorse e potenzialità di ciascuno per accrescerle nel segmento di percorso costituito dalla scuola primaria. 47

48 Per quanto riguardagli alunni con certificazione, ogni equipe/consiglio di classe predispone, come prevede la normativa, un P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti dei servizi territoriali. Nell Istituto opera da diversi anni il gruppo di lavoro GLI (già GLH), Gruppo di Lavoro per l Inclusione. Esso viene nominato dal Dirigente scolastico ed è formato da tutte le componenti che contribuiscono all integrazione degli studenti (Dirigente scolastico, docente referente per l inclusione e i DSA, insegnanti curricolari e di sostegno, genitori, operatori ASL). I compiti del gruppo, oltre ad essere focalizzati sui bambini con disabilità e/o DSA, devono considerarsi estesi alle problematiche relative a tutti i BES. Esso svolge le seguenti funzioni: promuove la cultura dell Inclusione; rileva i BES presenti nella scuola; effettua il monitoraggio e la valutazione del livello di inclusività della scuola; elabora, aggiorna e verifica il Piano Annuale dell Inclusione entro il mese di giugno di ogni anno scolastico; propone al Collegio Docenti ad ogni inizio anno scolastico una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da realizzare, inserita all interno del PAI; promuove focus e confronto sui casi, attiva procedure di consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi e/o delle sezioni; avanza proposte in merito alla richiesta e all assegnazione delle risorse per l integrazione (insegnanti di sostegno, figure di tutoraggio, ecc.); propone al DSGA e al Consiglio di Circolo l acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati alle attività di sostegno in base alle indicazioni degli insegnanti di sostegno. Il Gruppo, coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, si riunisce ad inizio anno scolastico per stabilire le linee guida per l inclusione degli studenti con BES; al termine del secondo quadrimestre per l assegnazione dell area di sostegno agli alunni in entrata, per la richiesta delle risorse e per la valutazione delle attività realizzate nel corso dell anno scolastico; ogni qualvolta se ne ravveda la necessità. Le riunioni vanno documentate con verbale. (Si veda anche PAI in allegato). Il Gruppo può avvalersi della consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni, anche attraverso accordi con soggetti istituzionali o del privato sociale, a seconda delle necessità. Dall a.s è stato attivato uno sportello d ascolto e di consulenza psicologica per docenti e genitori a decorrere da gennaio ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 5.1 Curricolo obbligatorio Il 2 Circolo didattico di Nocera Superiore offre agli alunni percorsi di arricchimento e approfondimento del curriculo obbligatorio quali: Uscite sul Territorio e visite guidate Partecipazione a concorsi ed iniziative promosse a livello locale e nazionale Itinerari didattici Percorsi curriculari per il recupero del patrimonio artistico, storico e culturale del territorio Percorsi formativi su temi di forte interesse sociale: Ambiente, Cittadinanza Attiva, Legalità, Salute, Sicurezza Convegni, Seminari e focus group tenuti da esperti 48

49 Settimane a tema 5.2 Uscite didattiche e visite guidate Supportano l offerta formativa, sono parte integrante della programmazione educativa e didattica e vengono deliberati secondo le procedure stabilite dalla normativa generale e specifica della nostra scuola come previsto dal Regolamento d Istituto. Esse: si collocano integralmente nel processo di apprendimento poiché offrono stimoli culturali e motivazionali importanti; costituiscono momenti significativi del processo di conoscenza e di socializzazione della classe; sono preziosa occasione di feed_back della programmazione didattica; favoriscono l integrazione scolastica dell alunno diversamente abile; arricchiscono le conoscenze culturali in un contesto sociale ed esperienziale piacevole Per avvicinare i Bambini al territorio e promuoverne curiosità ed interesse, da anni vengono programmate uscite didattiche nell ambito del progetto Memoria e Futuro. Con cadenza mensile le classi 4^ e 5^ del circolo visitano siti di particolare interesse ambientale, storico ed artistico: Villa Lanzara, Cattedrale di S. Prisco e Museo Diocesano, Battistero Paleocristiano, Museo R.A.AP di Villa De Ruggiero, Santuario di Materdomini, Basilica di S. Maria degli angeli, Museo Nazionale di Napoli, Museo Archeologico dell Agro. 5.3 Progettazione di circolo L'istituto promuove l'attivazione di vari Progetti per raggiungere i Traguardi dell'offerta Formativa. Per questo vengono proposti e realizzati progetti e laboratori che arricchiscono o dilatano i percorsi disciplinari curricolari per il perseguimento delle seguenti finalità: inter-relazione positiva scuola- famiglia e territorio sistema formativo integrato tra Scuola Istituzioni- Associazioni territoriali consapevole senso di identità e di cittadinanza e valorizzazione della cultura di provenienza percorso di apprendimento attivo uso delle tecnologie multimediali nel processo di insegnamento/apprendimento prevenzione e superamento di situazioni di disagio o svantaggio potenziamento dell'apprendimento delle Lingue Comunitarie. Il numero dei progetti varia annualmente e dipende dalle risorse finanziarie, umane e professionali della scuola. I percorsi progettuali afferiscono a macro-aree: accoglienza, continuità, disagio educazione alla Legalità, alla Salute, all Ambiente rapporti con il Territorio, sviluppo della creatività e dei diversi linguaggi: Pittura Sport Musica Teatro. Per ogni progetto sono previsti: l analisi di contesto; la definizione degli obiettivi in termini di conoscenze e competenze; la strutturazione in termini di contenuti, metodi, mezzi, spazi, tempi, esperti esterni; la predisposizione di spazi, materiali e attrezzature necessarie a ciascun laboratorio; l'individuazione delle modalità di verifica. 5.7 Scuola e territorio La nostra scuola: 49

50 interagisce con le altre realtà formative operanti sul territorio stringe Accordi di Programma e Protocolli di intesa con Istituzioni e Associazioni che operano in linea con le finalità educative della scuola; promuove e realizza eventi culturali, con il coinvolgimento di alunni, genitori, Istituzioni Civili Militari e Religiose NOME TIPOLOGIA/FINALITÀ PERIODO DESTINATARI Convegno ANDE Convegno cittadino Dicembre Gennaio Associazione ANDE Scuole del territorio classi 4^ 5^ Primaria 1^ secondaria I grado CONTRIBUTO EE.LL. Trasporto alunni per e da luogo del convegno Intervento Personale Re Lettore Gara di lettura su una bibliografia per fascia di età. Promuovere e stimolare il piacere alla lettura. Novembre Maggio Alunni delle Classi 1^-2^-3^-4^ Visita e frequentazione della biblioteca comunale Donazione libri per le biblioteca dei plessi Legalità è Concorso di ed. alla Legalità e alla Cittadinanza Attiva Febbraio Maggio Alunni delle scuole di ogni ordine e grado Coppa Città di Nocera Superiore Diritti per Uno, Diritti per Tutti Tempo di legalità: Convegno Cittadino 19 Marzo 1^ decade di Maggio Associazione ANDE Scuole del territorio classi 4^ 5^ Primaria 1^ secondaria I grado Trasporto alunni per e da luogo del convegno Intervento Personale AGENZIA PERCORSO/EVENTO AREA TEMATICA ENTE LOCALE RETI SCUOLE DEL TERRITORIO Progetti comunali rivolti al diritto allo studio in orario curriculare ed extracurriculare. Biblioteca comunale. Visite guidate, letture animate, adesioni a progetti ed iniziative culturali. Progetti tematici organizzati nell ambito della RETE NUCERIA ALFATERNA con la scuola secondaria di I grado Fresa-Pascoli ed il 1 Circolo didattico di Nocera Superiore: Il Libro Parlante Vince Chi Legge Servizi comunali e sociali Continuità, Orientamento e Accoglienza 50

51 Bimed Staffetta Creativa ; Ri creazione ; Scuola Amica Unicef. ASL SA1 PIANO DI ZONA FORZE DELL ORDINE Progetti riguardanti la salute, il ben essere e l integrazione degli alunni diversamente abili e con disturbi specifici dell apprendimento. Supporto delle figure del piano di zona a sostegno dei percorsi formativi implementati. Crescere-Felix - Progetto per l educazione alimentare e motoria. W il sorriso Progetto per diffondere una corretta prevenzione dentale. Progetto per una migliore ergonomia. Formazione per docenti e genitori. Salute e benessere CARABINIERI VIGILI URBANI POLIZIA STADALE VIGILI DEL FUOCO Incontri di formazione sulla prevenzione; temi riguardanti la sicurezza e la legalità. Prevenzione e Sicurezza Salute e benessere NOVA SOCIALE CIRCOLO NOUKRIAE LEGAMBIENTE CONFCOMMERCIO FIB - FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE UNICEF Scuola Amica. CITTADINANZA ATTIVA POLO QUALITA RETE MUSA MIUR Poesia e musica per stare insieme. Concorso Artisti in erba Concorso Il presepe più bello. Concorso La befana dei nonni. Convegno: Per non dimenticare. Convegno L arte incontra la fede. Puliamo il mondo - Festa dell albero. Cento strade per giocare. Concorsi a tema ludico/artistico Bocce tutti in gioco - Percorsi formativi curriculari di educazione allo sport. "Nove Passi verso una Scuola amica delle bambine e dei bambini. Settimane per la sicurezza prevenzione, salute e ben essere. Laboratori Qualità D aula - La Fabrica: Play Energy e tutti i progetti implementati. Università di Salerno e Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Libriamoci Giornate di lettura nelle scuole. Integrazione scuola e territorio Ambiente ed ecologia Salute e benessere, Sport Integrazione, legalità Interculturalità Prevenzione e Sicurezza Ben essere, Scienze, Cittadinanza Italiano, Matematica. Lettura/attualità 51

52 5.4 Curricolo trasversale Le Indicazioni Nazionali affidano alla scuola una precisa Mission che è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. In questa prospettiva si propone una didattica trasversale a tutte le discipline, che divengono occasioni di sviluppo della personalità relativa alla sfera etica, religiosa, sociale, intellettiva, emotiva, operativa, creativa. Al termine del primo ciclo di istruzione l alunno deve mostrare di possedere il pieno esercizio della Cittadinanza: cura di se stessi Cura degli altri Cura dell ambiente Atteggiamenti cooperativi e collaborativi Conoscenza della Costituzione italiana diritti inviolabili di ogni essere umano pari dignità sociale contribuire al miglioramento qualità di vita libertà fondamentali della Persona organizzazione della società e delle istituzioni politiche PROGETTI CURRICULO TRASVERSALE A.S : n.14 Scuola dell infanzia QUALITÀ E MIGLIORAMENTO Scuola primaria SCUOLA SALUTE E SICUREZZA CORPO, RITMO, MOVIMENTO GIOCO SPORT A.S : n.14 CRESCERE-FELIX FRUTTA NELLA SCUOLA SCUOLA E TERRITORIO ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO CONTINUITÀ A.S : n.14 RE LETTORE IL LIBRO PARLANTE STAFFETTA SCRITTURA CREATIVA E DELLA LEGALITÁ BIMED 52

53 DISAGIO E DISABILITÀ IN VIAGGIO VERSO L ALTRO EMOZIONANDOCI GENERALMENTE DIVERSI, FONDAMENTALMENTE UGUALI 5.5 Qualità e Miglioramento DESTINATARI: UTENTI (ALUNNI-GENITORI-TERRITORIO-DOCENTI-ATA) Il 2 Circolo aderisce al Sistema Gestione della Qualità promosso dal Ministero dell Università e della ricerca. E impegnato a diversi livelli ad implementare il Sistema Gestione Qualità ed ha elaborato il Manuale della Qualità dell Istituzione scolastica. Dall anno scolastico 2008/2009 ottiene consecutivamente la Certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9004:2009. Tempi di attuazione Tutto l anno scolastico Finalità - Promuovere la conoscenza del modello RAV INVALSI, della Norma UNI ENISO 2004:2009 e delle rispettive procedure deliberate nel Manuale per la Qualità. - Promuovere la centralità dell autovalutazione e ottimizzare l offerta formativa attraverso gli interventi metodici di confronto dei processi di Progettazione/Programmazione, erogazione e valutazione delle attività della scuola. - Rendere i servizi più efficaci e coerenti con l identità della Scuola resa esplicita nella mission. - Acquisire esperienze della rete MUSA del Polo atti a sostenere : i processi di qualificazione del personale tutto della scuola, valorizzando le singole professionalità e specificità dei ruoli; nuove metodologie per il miglioramento degli apprendimenti e delle modalità della valutazione; la qualità d aula,nel processo d insegnamento- apprendimento; l adozione, la promozione e lo sviluppo di modelli organizzativi in rete per rendere più efficaci ed efficienti i protocolli di comunicazione tra i vari soggetti istituzionali. - INDIVIDUAZIONE DEGLI INDICATORI DI QUALITÁ Monitoraggio CHECK-UP Verbali di C.d.D e CC Verbali dei consigli di classe Verbale RSU Registro dei protocolli riservati Risultati COMETAplus. CHECK-UP Somministrazione dei questionari del software COMETAplus - IMPLEMENTAZIONE del processo di autovalutazione, al ciclo Plan Do Check Act Attività - ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE del RAV, Manuale e rispettive procedure e PTOF. - REALIZZAZIONE ATTIVITÀ di Autoanalisi e valutazione del PTOF degli esiti formativi degli alunni rispetto alle competenze attese ed ai curricoli esplicitati - ATTIVITÀ DI REVISIONE dei processi implementati e redazione 53

54 dei Piani di miglioramento - ATTIVITÀ di pubblicizzazione del RAV, del Manuale e delle rispettive procedure, del PTOF con il PDM. DESTINATARI: alunni e personale della scuola Percorso progettuale Scuola Salute e Sicurezza Personale scolastico ed alunni della scuola dell infanzia e primaria Obiettivi Tempi di attuazione Dall inizio al termine dell anno scolastico. Settimane a tema e prove di evacuazione: -NOVEMBRE -MAGGIO Costruire un clima di attenzione alla prevenzione. Promuovere l acquisizione di atteggiamenti improntati alla solidarietà, alla collaborazione e all autocontrollo, essenziali per la costruzione di relazioni sociali positive e per il raggiungimento del benessere nell ambiente scuola. Favorire buone abitudini per un corretto stile di vita SALUTE Proposte ed itinerari formativi in rete con ASL, Associazioni, Piano di Zona ed Università Partecipazione a seminari, eventi e concorsi promossi da Agenzie e Associazioni mediche e ambientaliste Adesione ai progetti di Promozione ed Educazione alla Salute ASL SA1 SICUREZZA Attività Formazione e incontri con esperti ChecK-up dei plessi, valutazione dei possibili pericoli all interno ed all esterno dell edificio scolastico, e corrispondenti rischi. Collaborazione con l associazione Cittadinanzattiva Attivazione di percorsi significativi e programmazione di attività didattico- educative sul tema della sicurezza. Rilevazioni ex-ante della percezione del rischio, dei bisogni dei destinatari e delle loro abitudini. Incontri informativi/formativi per la conoscenza del contesto scolastico e la sicurezza a scuola e in famiglia. Predisposizione di materiale informativo/formativo (poster, opuscoli). Prove di addestramento Settimane a tema e prove di evacuazione 54

55 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità CORPO, RITMO, MOVIMENTO Sviluppo armonico cognitivo, espressivo e motorio. Aumentare i livelli positivi di autostima e di fiducia nell altro. Programmare percorsi di potenziamento delle competenze. Favorire la relazionalità nei piccoli gruppi. Risorse finanziarie necessarie /// Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Docenti di sezione in orario curriculare. Riscontri del docente e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni della scuola dell infanzia. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Obiettivi Sperimentare un linguaggio motorio al fine espressivo e comunicativo. Muoversi seguendo il ritmo. Muoversi nello spazio rispettando gli altri. Usare lo spazio a disposizione. Rilassarsi creativamente. Interpretare varie espressioni con il viso. Riconoscere le parti del corpo. Riconoscere l andamento lento e veloce. Eseguire le consegne ponendo attenzione alla musica. Rispettare e riconoscere il proprio turno nel contesto di un dialogo ritmico motorio Memorizzare le consegne date. Attività previste Giochi per l accoglienza Attività musicali e ritmiche con l ausilio di vari strumenti. Giochi per sviluppare schemi motori di base. Valori / situazione attesi Sviluppare l autostima e acquisire progressivamente la maturazione dell identità. Esprimere e prende coscienza della propria personalità esplorando una dimensione creativa nuova. 55

56 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati GIOCO SPORT Avviamento alla pratica sportiva Risultati scolastici Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme nelle attività in genere. Programmare percorsi di potenziamento delle competenze. Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi. Costi previsti per piccoli attrezzi. Docenti di Educazione fisica della classe in orario curriculare. Riscontri del docente e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni del 3 anno della scuola dell infanzia. Alunni delle classi 1 e e 2 e di tutto il Circolo. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Obiettivi acquisire consapevolezza di sé attraverso il proprio corpo, la padronanza degli schemi motori; imparare a cooperare con i compagni all' interno dei vari gruppi di gioco, maturando il senso di responsabilità e rispetto degli altri; acquisire comportamenti motori adeguati per la tutela della propria salute; valorizzare lo stretto rapporto tra il linguaggio motorio e le diverse forme espressive; sviluppare, consolidare, potenziare, aspetti dello sviluppo e dell' equilibrio psico-fisico; acquisire comportamenti improntati al rispetto delle regole e alla promozione di una sana competizione sportiva. Attività previste Coordinazione generale, oculo - manuale, oculo podalica, concetti topologici. Giochi musicali anche con attrezzi non strutturati. Schemi motori per acrobatici. Attività ludiche per la fiducia nell altro; esecuzione di giochi noti e non. Posture ed azioni mediate dalla musica. Giochi con la palla, percorsi di destrezza con grandi e piccoli attrezzi. Imitazione mimica e interpretazione ritmica in forma ludica individuale che in gruppo. Esercizi di rotolamento e rovesciamento del corpo. Attività ludiche per la sperimentazione dell orientamento spaziale (vicino-lontano, dentro, fuori, sopra, sotto, destra, sinistra) e dei concetti (veloce, lento, forte, piano, lungo, corto). Giochi per sperimentare corse lente, cambi di direzione, di velocità e di senso. Giochi in gruppo e a squadre, con e senza oggetti e piccoli attrezzi. Valori / situazione attesi Rafforzare la consapevolezza del valore delle regole e l importanza di rispettarle. Conquistare consapevolezza di sé attraverso l ascolto, l osservazione e la conoscenza del proprio corpo. 56

57 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Migliorare i risultati degli scrutini CRESCERE-FELIX Aumentare i livelli positivi di comportamento Implementare la condivisione e l attuazione di prassi didattiche focalizzate sulla progettazione del curriculo per competenze Sviluppare il rispetto e la cura di sé; prevenire l obesità All interno di ogni classe terza, quarta e quinta Risorse finanziarie necessarie / Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Docenti di classe in orario curriculare/responsabile ASL del progetto/genitori Associazioni sportive Report rilevamento di abitudini iniziali e finali DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 3 e del Circolo Alunni 3 anno scuola dell Infanzia Docenti Genitori Intero anno scolastico Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento Monitoraggio in itinere e finale a cura della F. S. di riferimento Obiettivi Promuovere e consolidare stili di vita e di alimentazione salutari. Attività previste Lezioni frontali, brainstorming, filmati, attività ludico-motorie, produzione di cartellonistica, manifestazione finale. Formazione per genitori e docenti. Valori / situazione attesi Sviluppo della capacità di distinzione tra corretti e scorretti stili di vita e correzione di cattive abitudini alimentari. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie SCUOLA E TERRITORIO Risultati scolastici / Competenze chiave e di cittadinanza- Incrementare i risultati in italiano /Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanzattiva. Ampliare e integrare i rapporti con il territorio. Da stabilirsi Docenti di classe impegnati in attività curriculari. Esperto di bandiere nella possibilità dell extracurricolo. 57

58 Indicatori utilizzati Situazione su cui interviee Di classe e di partecipazione a manifestazioni ed iniziative del territorio. Il territorio ha una storia antica importante ma poco valorizzata dagli enti comunali. La suddivisione del paese in numerose frazioni distribuite a largo raggio non facilita l aggregazione dei cittadini nocerini. Nei quartieri ancora si vivono condizioni di scarso rispetto del bene comune. Il progetto intende dare consapevolezza dell importanza di appartenere ad una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Integrazione del Curriculo Tutti gli alunni di Scuola dell Infanzia e Scuola Primaria Ampliamento del Curriculo Alunni delle classi 4 e e 5 e del circolo Attività previste Obiettivi Valori / situazione attesi Ottobre - Dicembre -Partecipazione ad eventi natalizi Gennaio - Maggio -Convegno cittadino -Concorso legalità è -Saggio-spettacolo c. 5 e. -Recita alunni classi ponte scuola Infanzia e Primaria Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento. Monitoraggio in itinere e finale a cura della F.S. di riferimento. Offrire una concreta risposta rispetto al bisogno di educare le nuove generazioni affinché interiorizzino una rinnovata idea di Cittadinanza ; Promuovere la cultura e la pratica della legalità attraverso percorsi ispirati al rispetto delle norme di convivenza civile in prospettiva del bene comune. favorire l adozione concreta di stili di vita e comportamenti ispirati ai valori espressi dalla Costituzione; favorire il processo di crescita dei bambini rispetto alla cultura della legalità e al senso di appartenenza alla comunità di riferimento. Presentazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione della Repubblica Italiana; Costituzione di un partenariato con l Ente Locale, altre scuole cittadine e Associazioni cittadine finalizzate alla Marcia per la Legalità e per la Pace, da realizzarsi nel mese di maggio. osservazione sistematica in situazione degli alunni con disagio e disabilità informazione sui temi del disagio e ricaduta sul processo cognitivo rapporti con le famiglie e gli operatori sociali Partecipazione ad iniziative di carattere sociale, storico, culturale promosse da Enti e Agenzie formative del territorio; Spettacolarizzazioni da tenersi nella scuola, in spazi scolastici e cittadini, a Natale e al termine dell anno scolastico. Conoscenza delle proprie radici storiche. Percorso progettuale Accoglienza orientamento Continuità SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA DESTINATARI: alunni delle classi ponte Tempi di attuazione 58

59 Obiettivi Progettare e realizzare lavori di gruppo in un clima di reciproca collaborazione. Creare aspettative positive verso l ingresso nella scuola primaria. Cercare di cancellare le paure e le ansie che il passaggio alla scuola primaria può generare. Sviluppare fiducia nelle proprie capacità. Favorire una prima conoscenza dell ambiente scuola e del personale educativo della scuola in cui si inseriranno gli alunni. Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino negli anni ponte Ottobre Dalla metà di dicembre fino all inizio delle vacanze di Natale. Maggio Attività Proposta di vivere insieme tra scuola dell Infanzia e Scuola Primaria alcune giornate significative in cui fare festa. Festeggiamo insieme: La festa dell albero - Il Natale - La Primavera con attività graficopittoriche, manipolative, musicali. Nell ultimo incontro: partecipazione dei genitori e visita degli spazi e delle strutture della scuola. Monitoraggio La verifica consisterà nell osservazione dei piccoli alunni nelle varie situazioni di lavoro di gruppo che si succederanno di volta in volta. SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DESTINATARI: alunni delle classi ponte Obiettivi Facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Anticipare la conoscenza degli alunni e delle loro famiglie. Individuare iniziative comuni. Tempi di attuazione Incontro gruppo di lavoro docenti: bimestrale. Visita alunni: Maggio Docenti Alunni: Monitoraggio Attività Gruppi di lavoro finalizzati a: uniformare i criteri di valutazione tra i docenti della Scuola Primaria e Secondaria di I grado; stabilire i descrittori relativi ai livelli di valutazione; definire le competenze disciplinari che l alunno deve possedere al termine della Scuola Primaria; concordare prove trasversali da somministrare a Maggio nelle classi V e a Settembre nelle classi prime. Visita scuola secondaria finalizzata a: esplorare l ambiente conoscere esperienze personali di alunni del primo anno; realizzare esperienze comuni che saranno effettuate dai gruppi misti su proposte delle agenzie educative del territorio e che verranno precedentemente concordate dagli insegnanti. Gradimento dell iniziativa da parte dei docenti del gruppo di lavoro. Punti di forza e/o di debolezza del curricolo. Questionario. Denominazione progetto RE LETTORE Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Migliorare i risultati degli scrutini Incrementare la percentuale dei risultati positivi in italiano Programmare percorsi di potenziamento delle competenze 59

60 Altre priorità Favorire lo sviluppo della sana competizione Risorse finanziarie necessarie / Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Docenti di lingua italiana della classe in orario curriculare Schede di lettura e prova pratica DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 2 e /3 e /4 e del Circolo Ottobre-Novembre: diffusione delle linee progettuali nei consigli di classe e distribuzione libri. Dicembre-Gennaio-Febbraiovisita librerie Marzo-Aprile: lettura in classe e in biblioteca Maggio: monitoraggio dei libri letti e premiazione Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento Monitoraggio in itinere e finale a cura della F. S. di riferimento Obiettivi Sviluppare il piacere di leggere senza forzature esterne ma come risposta ai bisogni emotivi e cognitivi. Acquisire un gusto personale nelle scelte delle letture. Rispettare il materiale comune (biblioteca di scuola e di classe) Attività previste Scambi di libri, compilazione di schede di recensione, manifestazione finale per la premiazione. Visite guidate a librerie e biblioteche, iniziative finalizzate alla promozione della lettura. Gara di lettura. Valori / situazione attesi Sviluppo della capacità di lettura, espressiva e di comprensione. Arricchimento del lessico. Collaborazione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità IL LIBRO PARLANTE Migliorare i risultati degli scrutini Incrementare la percentuale dei risultati positivi in italiano Programmare percorsi di potenziamento delle competenze Favorire lo sviluppo della sana competizione Risorse finanziarie necessarie / Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Docenti di lingua italiana della classe in orario curriculare Recensione dei libri letti, riconoscimento di un premio DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 5 e del Circolo Continuità verticale con la scuola secondaria di primo grado Fresa Pascoli Ottobre-Novembre: diffusione delle linee progettuali nei consigli di classe e distribuzione libri. Dicembre-Gennaio-Febbraiovisita librerie Marzo-Aprile: lettura in classe e in biblioteca Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento Monitoraggio in itinere e finale a cura della F. S. di riferimento 60

61 Maggio: monitoraggio dei libri letti e premiazione. Obiettivi Attività previste Sviluppare il piacere di leggere senza forzature esterne ma come risposta ai bisogni emotivi e cognitivi. Acquisire un gusto personale nelle scelte delle letture. Rispettare il materiale comune (biblioteca di scuola e di classe) Scambi di libri, compilazione di schede di recensione, manifestazione finale per la premiazione. Visite guidate a librerie e biblioteche ed iniziative finalizzate alla promozione della lettura. Valori / situazione attesi Sviluppo della capacità di lettura, espressiva e di comprensione. Arricchimento del lessico. Collaborazione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati STAFFETTA SCRITTURA CREATIVA E DELLA LEGALITÁ BIMED (Biennale delle Arti e delle scienze del Mediterraneo) Migliorare i risultati degli scrutini Incrementare la percentuale dei risultati positivi in italiano Programmare percorsi di potenziamento delle competenze Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi Costi previsti per l adesione a Bimed Docenti di lingua italiana della classe in orario curriculare Riscontro da parte dei portavoce Bimed DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni del 3 anno della scuola dell infanzia. Alunni di tutte le classi di scuola primaria del Circolo. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Obiettivi Stimolare il pensiero creativo. Acquisire tecniche di scrittura creativa. Attività previste La Staffetta di Scrittura Creativa è un azione che mira a sostenere e diffondere le attività di scrittura delle scuole, offrendo ai bambini l occasione di raccontarsi, conoscersi e crescere attraverso le invenzioni della scrittura, le emozioni della lettura, nonché il valore del confronto con gli scrittori degli incipit, nell ambito delle opportunità formative che collegano la Staffetta a tutte le discipline scolastiche. Composizione di un capitolo del racconto a partire da un incipit e dal lavoro della staffetta precedente. 61

62 Valori / situazione attesi Sviluppo della collaborazione, costruzione dell inventiva e della logica. Disagio e Disabilità DESTINATARI Docenti, famiglie ed alunni del circolo Tempi di attuazione Gennaio maggio Finalità Prevenire e curare il disagio attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori del progetto formativo: scuola-famiglia-ente Locale servizio sanitario, sportello di ascolto. aiutare gli alunni con disagio a realizzare un buon inserimento sociale. aiutare i piccoli alunni a gestire le proprie emozioni. Monitoraggio Attività Osservazione sistematica in situazione degli alunni con disagio e disabilità. Informazione sui temi del disagio e ricaduta sul processo cognitivo. Rapporti con le famiglie e gli operatori sociali. Seminari sui temi del disagio e ricaduta sul processo cognitivo. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Altre priorità Situazione su cui interviene Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati IN VIAGGIO VERSO L ALTRO EMOZIONANDOCI Sviluppo delle competenze sociali e civiche che mirano a focalizzare l attenzione sull importanza del proprio ruolo nel contesto scolastico e sociale, aiutando le difficoltà relazionali. Migliorare i livelli di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanzattiva nel rispetto delle pari opportunità. Educare alle emozioni Classi iniziali scuola primaria Da stabilirsi per l acquisto dei volumi Docenti di classe in orario curriculare Schemi di comportamento DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 1 e e 2 e del Circolo Intero anno scolastico Rilevazioni sul clima in classe. Obiettivi Sviluppare le capacità di ascolto, comprensione ed empatia nei confronti dell altro. Promuovere sentimenti di collaborazione e rispetto reciproco. Veicolare contenuti a forte impatto sociale mediante attività ludiche e laboratoriali. Attività previste Lezioni dialogate, brainstorming, lettura e attività proposte dalla progettualità Erickson Sei folletti nel mio cuore. Attività alla LIM, giochi di gruppo, produzione di cartellonistica. 62

63 Valori / situazione attesi Controllo delle amozioni, buon clima di classe, sviluppo della fiducia, della comunicazione e della socializzazione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Altre priorità Situazione su cui interviene Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati GENERALMENTE DIVERSI, FONDAMENTALMENTE UGUALI Sviluppo delle competenze sociali e civiche che mirano a focalizzare l attenzione sull importanza del proprio ruolo nel contesto scolastico e sociale, aiutando le difficoltà relazionali. Migliorare i livelli di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanzattiva nel rispetto delle pari opportunità. Contribuire al superamento di una cultura rigida nei ruoli uomodonna. Contrasto alla presenza di stereotipi e pregiudizi fondati sulla diversità di genere; valorizzazione delle differenze di genere. Da stabilirsi se si ricorre a esperto esterno Docenti di classe in orario curriculare Counselor o altra figura professionale Schemi di comportamento DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni classi 3 e, 4 e e 5 e del Circolo Intero anno scolastico Rilevazioni sul clima in classe. Obiettivi Attività previste Sviluppare le capacità di ascolto, comprensione ed empatia nei confronti dell altro. Promuovere sentimenti di collaborazione e rispetto reciproco. Veicolare contenuti a forte impatto sociale mediante attività ludiche e laboratoriali. Lezioni dialogate, brainstorming, filmati, attività ludico-motorie, produzione di cartellonistica. Attività che facilitano: l esplicitazione delle emozioni, la condivisione di compiti, la cooperazione al posto della competizione, la scoperta di nuovi punti di vista e di nuovi modi di interagire (Letture di racconti e immagini sul ruolo maschio/femmina, simulazioni di situazioni reali e dibattito, giochi di cooperazione e di mettersi nei panni.., far finta di.. Valori / situazione attesi Controllo delle amozioni,buon clima di classe, sviluppo della fiducia, della comunicazione e della socializzazione. 63

64 5.6 PROGETTI potenziamento del CURRICOLO a.s : n. a.s : n. a.s : n. Scuola dell infanzia QUALITÀ D AULA POTENZIAMENTO LABORATORIALE POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE POTENZIAMENTO SOCIO-CULTURALE UMANISTICO inclusione POTENZIAMENTO psicomotricità Scuola primaria QUALITÀ D AULA POTENZIAMENTO LINGUISTICO POTENZIAMENTO LOGICO-MATEMATICO POTENZIAMENTO LABORATORIALE POTENZIAMENTO SOCIO- CULTURALE - UMANISTICO POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE POTENZIAMENTO MOTORIO Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità LINGUAGGI E MATEMATICA Migliorare i risultati degli scrutini Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica e matematica Programmare percorsi di potenziamento delle competenze Favorire la collaborazione nei piccoli gruppi Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati Docenti di matematica ed italiano in orario curriculare Riscontro da parte dei docenti di classe DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi 2 della scuola Primaria del Circolo. Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura dei docenti di classe/sezione. Obiettivi aumentare la sicurezza espositiva e la padronanza delle discipline accrescere il grado di autonomia nell esecuzione di produzioni scritte ed orali incrementare l interesse per la disciplina conseguente al compiacimento dovuto al successo formativo raggiunto. 64

65 Attività previste Valori / situazione attesi Ascolto lettura comprensione rielaborazione produzione seriazione classificazione schematizzazione costruzione di mappe concettuali esercitazioni individuali discussione approfondimento e riflessioni. Azioni/situazioni reali per prevedere le cause e le conseguenze. Eventi certi, possibili, impossibili. Strumentalità di base: Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, confrontarli e ordinarli, rappresentandoli sulla retta." Calcolo mentale i operazioni con i numeri naturali e verbalizzazione di procedure di calcolo. Numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. Ascolto di un problema. Soluzioni ad un problema. Interpretazione e rappresentazione dei dati raccolti in semplici tabelle e grafici. Arricchimento del codice verbale. Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti. Acquisire una maggiore padronanza strumentale e/o formativa. Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare. Denominazione progetto POTENZIAMENTO Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati PUNTA IN ALTO ESITI SCOLASTICI Migliorare le competenze linguistiche Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica nelle capacità di lettura e comprensione di un testo Sviluppare le competenze comunicative e linguistiche Implementare buone prassi e percorsi formativi di potenziamento atti a realizzare il successo formativo di tutti gli alunni rispetto alle loro potenzialità ed ai livelli del SNV. Costi relativi all acquisto di sussidi Materiale per le attività laboratoriali (risme, toner, cartoncini, fogli, colori, ). Due docenti, un responsabile di laboratorio e 1 collaboratore Scolastico. Riscontro da parte dei docenti di classe DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi 3 della scuola Monitoraggio in itinere e finale a cura dei Primaria del Circolo. Tutto l anno scolastico. docenti di classe/sezione. Educare alla riflessione attraverso l ascolto. Potenziare le capacità di analisi della lettura. Migliorare la capacità di ricercare, raccogliere e rielaborare dati (scomporre, decodificare, organizzare, realizzare bozze, raccogliere e ordinare informazioni e conoscenze). Migliorare l autostima (consapevolezza delle proprie abilità e delle proprie risorse). Educare alla ricerca di strategie per risolvere situazioni problematiche. Incrementare la motivazione allo studio. Stimolare alla ricerca di nuove strategie per l acquisizione delle conoscenze. Valorizzare il lavoro di gruppo. Obiettivi 65

66 Attività previste Valori / situazione attesi Attività strutturate sul modello INVALSI, sia come attività individuale che collettiva, utilizzando testi simili a quelli proposti dalle prove per lunghezza, terminologia e grado di difficoltà. Esplicitare relazioni (ad es. causa-effetto o temporali) tra fatti ed eventi anche distanti nel testo, integrandolo anche con informazioni tratte dall enciclopedia personale. Esplicitare aspetti relativi ai personaggi (carattere, sentimenti, atteggiamenti, motivazioni, scopi). Esplicitare le proprietà di un oggetto o di un fenomeno di cui si parla nel testo. Individuare elementi o informazioni del testo che autorizzano un inferenza complessa. Cogliere il tema o l argomento principale di un testo. Cogliere un informazione o un concetto sotteso all intero testo e presupposto per la sua Comprensione. Sintetizzare un testo (ad esempio, dandogli un titolo o riassumendolo in una frase o individuando la frase che lo riassume meglio). Individuare le sequenze di cui un testo si compone e/o ricostruirne l ordine. Riconoscere i personaggi principali o il protagonista di una storia. Svolgere attività in forma di gioco (es. filastrocche) sullo scardinamento dell'ordine lineare della frase. Innalzamento del livello didattico ed effettivo avvicinamento dei bambini alla lettura e comprensione del testo. Ampliamento del lessico personale. Miglioramento delle competenze previste nei piani di lavoro rispetto ai risultati ottenuti nella valutazione interna ed esterna. Denominazione progetto POTENZIAMENTO Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area LEGGENDO IMPARO A SOGNARE ESITI SCOLASTICI competenze di lettura. Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica nelle capacità di lettura e comprensione di un testo. Programmare percorsi di potenziamento delle competenze. Implementare buone prassi e percorsi formativi di potenziamento atti a realizzare il successo formativo di tutti gli alunni rispetto alle loro potenzialità ed al livelli del SNV. Costi relativi all acquisto di sussidi Materiale per la costruzione di lib / storie scritte dai bambini inseriti nel progetto (cartoncini, fogli, col ri, ). Docenti di matematica ed italiano in orario curriculare. Indicatori utilizzati Riscontro da parte dei docenti di classe. DESTINATARI: Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi 3 e e 4 e della scuola Primaria del Circolo. Obiettivi Tutto l anno scolastico. Monitoraggio in itinere e finale a cura dei docenti di classe/sezione. Elevare il livello linguistico la capacità di lettura e comprensione. Ampliare il proprio lessico e migliorare le capacità di rielaborazione di un racconto/libro. Aumentare la sicurezza espositiva e la padronanza delle discipline. Accrescere il grado di autonomia nell esecuzione di produzioni scritte ed orali. Incrementare l interesse per la disciplina conseguente al compiacimento dovuto al successo formativo raggiunto. 66

67 Attività previste Valori / situazione attesi Lettura / giochi di ruolo, simulazione, drammatizzazione, illustrazione in sequenza / fumettistica, manipolazione e rielaborazione di storie /invenzione di storie / allestimento di una biblioteca in classe / proiezione di film per ragazzi / uso di mezzi e strumenti informatici. Innalzamento del livello didattico ed effettivo avvicinamento dei bambini alla lettura e comprensio del testo. Ampliamento del lessico personale. 5.7 Ampliamento e arricchimento offerta formativa La nostra scuola offre agli alunni la possibilità di accrescere conoscenze e competenze attraverso un ampia gamma i progetti organizzati in orario integrativo ed aggiuntivo. Le attività d insegnamento, finalizzate all arricchimento ampliamento dell offerta formativa e in sintonia con il contesto culturale e sociale del territorio, sono destinate agli alunni della scuola primaria e dell infanzia. I docenti che conducono le attività d insegnamento sono esperti interni o esterni alla scuola, in possesso di specifiche competenze, affiancati da tutor interni. PROGETTI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA A.S : N. A.S : N. A.S : N. SCUOLA DELL INFANZIA LABORATORIO ENGLISH HAPPY CHILD SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO ENGLISH TIME TRINITY LABORATORIO PESCI FUOR D ACQUA LE STORIE CANTATE NELLA MUSICA, CORO BIAGIO CASO LABORATORIO MEMORIA E FUTURO: NOI PICCOLI SBANDIERATORI UNA CHITARRA PER AMICO COME UN ARCOBALENO PROGETTO INVALSI Laboratorio ENGLISH TIME TRINITY per promuovere le eccellenze. Laboratorio Pesci fuor d acqua per sensibilizzare al rispetto ambientale e sviluppare conoscenze sulle risorse idriche del pianeta LE STORIE CANTATE NELLA MUSICA, Coro Biagio Caso, percorso integrato di armonia e canto corale. Laboratorio MEMORIA E FUTURO: NOI PICCOLI SBANDIERATORI per favorire la cultura della legalità e al senso di appartenenza alla comunità sociale impegnata nella tutela dei diritti umani ed ambientali. Alunni (classi quinte) Alunni (classi terze) Alunni (classi terze) Alunni (classi prime e quinte) 67

68 UNA CHITARRA PER AMICO - MUSICA A SCUOLA per favorire lo sviluppo di attività espressive. COME UN ARCOBALENO - ARTE E MANUALITA per favorire l inclusione e lo sviluppo di attività espressive. PROGETTO INVALSI per favorire l acquisizione di competenze linguistiche e logico matematiche. Alunni (classi quarte e quinte) Alunni di tutte le classi Alunni (classi seconde, quarte e quinte) 5.8 Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Indicatori utilizzati ENGLISH TIME TRINITY Migliorare i risultati degli scrutini. Incrementare la percentuale dei risultati positivi in Inglese. Programmare percorsi di eccellenza Da stabilirsi Docenti di lingua inglese di Circolo e docente di madrelingua e tutor in orario extracurriculare. Esame Trinity. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi quarte e quinte del Circolo. 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre. Esame da sostenere nella prima settimana di giugno. Monitoraggio in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Obiettivi Potenziare la padronanza nell uso della lingua inglese soprattutto in forma orale. Certificazione Trinity-Grade 2. Attività previste Letture, esercizi, conversazioni in madre lingua. Valori / situazione attesi Competenze necessarie per superare l esame Trinity livello C1. 68

69 Denominazione progetto NOI, PESCI FUOR D ACQUA! Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie / Sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri e l ambiente. Incremento dell autostima. Potenziamento delle competenze scientifiche ed informatiche. Diffondere la cultura della ricerca e della sperimentazione scientifica. Attivare percorsi didattici condivisi per sviluppare le competenze ambientali relativamente all acqua ed alle risorse idriche del pianeta. Il progetto intende aiutare i bambini ad avvicinarsi all uso corretto utilizzo dell acqua e alle conseguenze che possono derivare da una cattiva gestione delle risorse idriche del pianeta e dell ambiente più in generale. Percorsi laboratoriali finalizzati ad approfondire le risorse idriche del pianeta ed il l corretto utilizzo dell acqua. Analisi delle cause e conseguenze di una cattiva gestione delle risorse idriche del pianeta e dell ambiente più in generale. Ricerche a coppie/gruppi utilizzando la metodologia del WebQuest. Esperienze ed esperimenti nel laboratorio scientifico. Classificazioni e schematizzazioni. Attività grafico-pittoriche. Realizzazione di interviste, questionari, tabulazione dati e loro interpretazione. Uso del computer per video- scrittura, per costruire ipertesti. Da stabilirsi 30 ore di progetto con docente interno e/o esterno con competenze specifiche. Indicatori utilizzati Questionari a risposta multipla e prove pratiche. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi terze del Circolo. Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Competenze ambientali relativamente alle risorse idriche del pianeta. Competenze sociali e civiche relativamente al corretto utilizzo dell acqua e alle conseguenze che possono derivare da una cattiva gestione delle risorse idriche del pianeta e dell ambiente più in generale. Competenze tecnico-pratiche ed apprendimento collaborativo. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene CORO BIAGIO CASO: Le storie cantate nella musica Migliorare i risultati degli scrutini /sviluppare competenze sociali e civiche Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri Inclusione e differenziazione. Competenze musicali, motorie e di drammatizzazione. Miglioramento della coordinazione motoria laterale e bilaterale attraverso la pratica ritmica, anche con l uso di semplici strumentini ritmici e/o melodici. Miglioramento delle capacità linguistiche (pronuncia, scansione ritmica delle parole, eventuale approccio con le lingue straniere, ecc ). Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Il progetto intende aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e della 69

70 Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area musica con interesse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi. Prima alfabetizzazione musicale attraverso esercizi e giochi di rilassamento e scioglimento della muscolatura, Esercizi di respirazione e vocalizzi su testi nonsense, fonemi, vocali, ecc Vocalizzi per lo sviluppo di: risonanza, articolazione ed estensione vocale. Giochi di coordinazione gesto-suono-ritmo, Canti in un ottica di multidisciplinarità Impianto audio fonico/ DVD per prodotti finale /fotocopie libretti canti. 30 ore di progetto con docente interno o esterno con competenze specifiche Altre risorse necessarie // Indicatori utilizzati Manifestazione finale con esibizione di gruppi e singoli. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni delle classi terze del Circolo. Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione e delle capacità mnemoniche. Conoscenza e consapevolezza nella gestione della fisicità (capacità di autocontrollo e di uso del corpo) a fini espressivi. Gestione della vita di relazione. Denominazione progetto MEMORIA E FUTURO: NOI PICCOLI SBANDIERATORI Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie / Risultati scolastici / Competenze chiave e di cittadinanza. Incrementare i risultati in italiano /Aumentare i livelli positivi di comportamento e rispetto delle norme di Cittadinanzattiva. Incremento dell autostima. Potenziamento delle competenze sociali e civiche. Diffondere la cultura della legalità. Attivare percorsi didattici condivisi per sviluppare le competenze sociali e civiche. Il territorio ha una storia antica importante ma poco valorizzata dagli enti comunali. La suddivisione del paese in numerose frazioni distribuite a largo raggio non facilita l aggregazione dei cittadini nocerini. Nei quartieri ancora si vivono condizioni di scarso rispetto del bene comune. Il progetto intende dare consapevolezza dell importanza di appartenere ad una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. Storia della bandiera e della città di Nocera Superiore in varie epoche. Esercitazioni con la bandiera. Attività linguistiche-espressive. Da stabilirsi 30 ore di progetto con docente interno; docente esterno con competenze specifiche. Indicatori utilizzati Questionari a risposta multipla e prove pratiche. 70

71 DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni del Circolo. Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Competenze storico-antropologiche legate al proprio Territorio. Consapevolezza dell importanza di appartenere ad una comunità sociale in cui storia, arte e cultura si fondono con la pratica della legalità e si realizzano non solo in termini di diritti umani ma anche di tutela dei diritti ambientali e di difesa del Territorio. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato UNA CHITARRA PER AMICO Migliorare i risultati degli scrutini /sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri. Obiettivo di processo Altre priorità Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie / Inclusione e differenziazione. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. Il progetto intende aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e della musica con interesse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi. Verranno proposte attività sul ritmo, sul canto, giochi di ascolto per stimolare la fantasia e la collaborazione. potranno quindi essere filastrocche, conte, gesti-suono, giochi ritmici e melodici, improvvisazioni vocali e strumentali, Le diverse attività saranno proposte in modo calibrato sull età dei bambini che prenderanno parte al progetto. Eventuali sostituzioni di corde alle chitarre / acquisto leggii. 30 ore di progetto con docente interno o docente esterno con competenze specifiche. Indicatori utilizzati Manifestazione finale con esibizione di gruppi e singoli DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni del Circolo. Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Crescita armoniosa e inclusione Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Altre priorità COME UN ARCOBALENO Migliorare i risultati degli scrutini /sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare i livelli positivi di crescita personale e di relazione con gli altri attraverso lo sviluppo di abilità espressive. Inclusione e differenziazione. Attivare percorsi didattici condivisi per alunni BES e DSA e socializzare le pratiche e la didattica inclusiva. 71

72 Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Il progetto è finalizzato oltre che all integrazione e all inclusività degli alunni con BES, anche a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in un attività di laboratorio dove possano vivere l arte sviluppando la creatività, dove si rendano consapevoli delle proprie capacità manuali ed artistiche e dove possano imparare l armonia delle forme e dei colori in un attività che all inizio sembrerà solo giocare con le mani e con materiali semplici, ma che alla fine si trasformerà in oggetti concreti. Dare spazio alla dimensione affettiva (vissuti, ansie, paure, aspettative...) attraverso una libera creazione e non ultimo acquisire la consapevolezza della possibilità, per ciascuno, di essere artefice di cose belle e/o utili e non solo fruitore. Verranno proposte attività con sfondo multidisciplinare, letture specifiche, modellaggio di sabbia, creta, cere e paste di vario tipo e ogni materiale per la manipolazione, per favorire la percezione tridimensionale, il contatto diretto con la materia, la coordinazione delle braccia, delle mani, delle dita; disegno e pittura per creare opportunità di espressioni e il riconoscimento e la riproduzione delle forme e dei colori, la coordinazione oculo manuale, lo sviluppo del senso estetico. Le diverse attività saranno proposte in modo calibrato sull età dei bambini che prenderanno parte al progetto. Spese per acquisto materiali previsti per le attività: colori di vario genere, pennelli, paste per modellare. 30 ore di progetto con docente interno o esterno con competenze specifiche/eventuale docente per alunni BES e DSA. Altre risorse necessarie / Indicatori utilizzati Manifestazione finale con esposizione dei lavori. DESTINATARI Tempi di attuazione previsti Monitoraggio Alunni del Circolo. Valori / situazione attesi 30 h in orario pomeridiano nel corso del II quadrimestre.. Crescita armoniosa e inclusione. Monitoraggio ex ante in itinere e finale a cura della referente e dei docenti di classe/sezione. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Migliorare i risultati degli scrutini. PROGETTO INVALSI Incrementare la percentuale dei risultati positivi nell area linguistica, nelle capacità di lettura, nella comprensione di un testo, nel problem solving. Sviluppare le competenze linguistiche e logico-matematiche Da stabilirsi Scuola Primaria EDA: 20 ore per ciascuna classe con incontri di 2 ore a cadenza settimanale in orario extracurricolare. (10 ore percorso lingua italiana 10 ore percorso matematica) Scuola Primaria SGB: 20 ore per ciascuna classe con incontri di 2 ore a cadenza settimanale in orario extracurricolare. (10 ore percorso lingua italiana 10 ore percorso matematica) Scuola Primaria MP: 20 ore per ciascuna classe con incontri di 2 ore a cadenza settimanale in orario extracurricolare. (10 ore percorso lingua italiana 10 ore percorso matematica) Due docenti, un responsabile di laboratorio e 1 collaboratore Scolastico. 72

73 Indicatori utilizzati Situazione su cui interviene DESTINATARI: Integrazione del Curriculo Tutti gli alunni di Scuola Primaria Ampliamento del Curriculo Alunni delle classi 4 e e 5 e del circolo Obiettivi Riscontro da parte dei docenti di classe. Calibrare gli interventi educativi in vista dello svolgimento delle prove INVALSI per fare in modo che tutti gli alunni riescano ad affrontare tali prove con prontezza e serenità rispettando procedure e tempi stabiliti; favorire una corrispondenza reale tra le due tipologie di valutazione (interna ed esterna). II Quadrimestre Monitoraggio Rilevazione della ricaduta sul processo di apprendimento Monitoraggio in itinere e finale a cura della F. S. di riferimento Area linguistica - Sviluppare le capacità di: Educare alla riflessione attraverso l ascolto. Strutturare il linguaggio al fine di servirsene per i vari scopi comunicativi in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Analizzare e riflettere sulle varie tipologie testuali e sulle strutture linguistiche. Favorire e arricchire la costruzione del pensiero complesso. Area logico-matematica -Sviluppare le capacità di: Utilizzare la matematica come strumento di pensiero. Interiorizzare e concettualizzare le conoscenze matematiche. Favorire e arricchire la costruzione del pensiero complesso. Applicare le conoscenze matematiche in contesti reali. Educare all' utilizzo consapevole e creativo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. Potenziare di linguaggi attraverso le nuove tecnologie. Partecipare al lavoro rispettando ruoli e consegne. Attività previste Valori / situazione attesi Prove strutturate con quesiti formulati usando testi, figure, immagini, tabelle e grafici. Quesiti a risposta chiusa e a risposta aperta. Schede di approfondimento per l approccio ai concetti più complicati, attraverso la sistematica e lettura (strumentale e inferenziale) per la comprensione, l interpretazione, la riflessione e la valutazione del testo scritto e delle conoscenze e competenze grammaticali, che sono alla base della padronanza linguistica e delle conoscenze e abilità matematiche riguardo i contenuti matematici e i processi logici specifici della disciplina (oggetti matematici, proprietà, strutture). Forme di rappresentazione (verbale, scritta, simbolica, grafica). Esercitazioni di gruppo, test guidati, test con autovalutazione, simulazione delle prove d esame. Innalzamento del livello didattico ed effettivo avvicinamento dei bambini alla lettura e comprensione del testo. Ampliamento del lessico personale. Miglioramento delle competenze previste nei piani di lavoro rispetto ai risultati ottenuti nella valutazione interna ed esterna in Italiano e Matematica. 5.9 Progettazione Europea Dal 2006 il 2 circolo di Nocera Superiore aderisce ai Programmi europei in materia di istruzione e formazione. Ciò ha permesso alla nostra comunità di superare situazioni di cristallizzazione e di porsi come volano per la sfida al cambiamento: gemellaggi e partenariati; flessibilità didattica e organizzativa; 73

74 multi e interdisciplinarità; accresciuta motivazione all'apprendimento delle lingue straniere, dello sviluppo di competenze tecnologiche, delle esperienze di inclusione e cittadinanza attiva. I Fondi che intervengono nella scuola sono: - FSE Fondo sociale europeo che sostiene l azione degli Stati membri nella valorizzazione del capitale umano mediante la riforma dei sistemi di istruzione e il collegamento in rete degli istituti di istruzione. - FESR Fondo europeo di sviluppo regionale che mira a consolidare la coesione economica e sociale dell Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni. Grazie al FESR i nostri plessi sono stati dotati di laboratori informatici, scientifici e linguistici, fruiti da tutti gli alunni del circolo. 6 SISTEMA GESTIONE QUALITÀ 6.1 Sistema gestione qualità La scuola nella consapevolezza dell importanza di un percorso di autovalutazione per il miglioramento continuo, ha seguito il percorso del Polo Qualità Napoli conseguendo per l ottavo anno l attestazione di qualità UNI EN ISO 9004:2009; attualmente l istituto è impegnato nel RAV INVALSI dopo aver sperimentato i modelli di autovalutazione COMETAplus e FACILE@CAF Tutti i sistemi di autovalutazione adottati utilizzano, la logica per processi ovvero un approccio per processi e per risultati in cui è organizzata e suddivisa l azione della scuola, ed ha come fine comune il miglioramento continuo attraverso: la conoscenza della propria scuola e la valorizzazione dell ottica interna; l implementazione del SGQ nella scuola secondo le indicazioni del MIUR e del POLO QUALITÀ di Napoli per condurre ad una riflessione interna rispetto ai cambiamenti del mondo della scuola; lo sviluppo di capacità operative atte ai migliorare la qualità complessiva del servizio e avere come conseguenza un innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti rispetto alla valutazione esterna; la realizzazione del miglioramento continuo ed il confronto fra le scuole. Fare qualità richiede il coinvolgimento del personale a tutti i livelli organizzativi producendo maggiore motivazione e fornisce lo stimolo al miglioramento continuo dei processi e dei prodotti offerti al mercato. Le intersezioni che arricchiranno i due sistemi di autovalutazione son così definiti: approccio per processi; orientamento al miglioramento; coincidenza delle dimensioni e delle aree da valutare; ricerca di standard di prestazione; valutazione basata su evidenze documentali. 6.2 Autovalutazione Il confronto tra la autovalutazione interna ed esterna rappresenta un momento di riflessione e di crescita perché consente la ristrutturazione dei processi educativi e didattici. Con il programma COMETAplus si procede alla valutazione di sistema dell'istituto scolastico, grazie alla raccolta di informazioni sui processi chiave della scuola; 74

75 COMETAplus consente di rilevare gli aspetti più significativi del processo di erogazione del servizio scolastico e fornisce informazioni strutturate per selezionare gli ambiti problematici più significativi nell'ambito dei quali avviare progetti di miglioramento. L adesione al Sistema Gestione della Qualità promosso dal Ministero dell Università e della Ricerca impegna la nostra scuola ad implementare il Sistema Gestione Qualità, Un Sistema di Gestione della Qualità è l insieme di tutte le attività collegate e interdipendenti che influenzano la Qualità del servizio. Il 2 Circolo aderisce, altresì, al modulo Qualità d aula che consente di acquisire esperienze della rete delle scuole del Polo e di attivare nella realtà scolastica nuove metodologie per il miglioramento degli apprendimenti e delle modalità della valutazione. La docente referente del S.G.Q. coordina i lavori del Gruppo di Miglioramento, costituito da DS, DSGA, FF.SS., Collaboratori della Dirigenza, Rappresentante dei genitori. Docenti e personale ATA. Il suddetto gruppo di lavoro procede: all autoanalisi, autovalutazione e valutazione degli apprendimenti; individua gli strumenti d indagine, predisposti dal software COMETA i cui esiti vengono poi restituiti al Polo Qualità di Napoli USR Campania; effettua rilevazioni periodiche sull efficacia e l efficienza del servizio erogato e sulle azioni messe in campo; individua i punti di forza e di criticità dei processi formula proposte utili al miglioramento del percorso formativo. Tutte le attività del curricolo integrato, integrativo ed aggiuntivo svolte dalla scuola hanno specifici strumenti e modelli di valutazione i cui esiti rappresentano utili indicatori al gruppo di miglioramento, per la gestione della scuola nel contesto dell innovazione. L Istituto rivolgendo costante attenzione alla qualità del servizio: per conseguire il successo durevole, in una società in continuo cambiamento, ha definito e pianificato attività di autoanalisi e autovalutazione supportate da un sistema di monitoraggio, misurazione, analisi e riesame che consente di identificare opportunità di miglioramento, stabilire le priorità per il miglioramento e i relativi piani d azione. Questo sistema di autoanalisi e di autovalutazione si integra con il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) come richiesto dalla normativa vigente, soprattutto nel suo orientamento verso il miglioramento continuo dei risultati scolastici, obiettivo strategico centrale del servizio. Di seguito lo schema generale del processo: 75

76 6.3 Modalità di realizzazione del monitoraggio Per la realizzazione di attività di autoanalisi, la scuola predispone un piano di rilevamento interno ed esterno al contesto scolastico, individua gli ambiti d indagine, definisce gli indicatori, procede alla somministrazione di questionari, rileva i dati mediante tabulazione, attiva processi di comparazione e strategie per la risoluzione dei problemi emersi. Il percorso d autoanalisi richiede: la definizione delle finalità per garantire coerenza d intervento; la responsabilità dei ruoli e delle funzioni; la condivisione degli obiettivi e il coinvolgimento nei processi di cambiamento; la valorizzazione della ricerca-azione integrando le linee guida del Progetto Qualità. Le risorse professionali della Scuola concorrono, all interno del sistema, a favorire un clima di partecipazione e collaborazione e a integrare competenze e responsabilità ad ogni livello. 6.4 Monitoraggio e valutazione del PTOF La nostra scuola nel promuovere il successo formativo di tutti gli alunni, rivolge costante attenzione alla qualità delle azioni educativo didattico organizzative, coinvolgendo docenti, alunni, genitori e operatori scolastici alla partecipazione attiva, al miglioramento continuo e alla riprogettazione. I dati e le informazioni raccolti vengono organizzati ed elaborati mediante idonei strumenti statistici e rappresentati in forma grafica (istogrammi e linee di tendenza) al fine di garantire l individuazione, l applicazione e la verifica di eventuali interventi correttivi, classificabili come: Azioni correttive Azioni preventive Piani di miglioramento L'Istituto usa come strumento di monitoraggio delle prestazioni il software COMETAplus, elaborato dal POLO QUALITA' Napoli, i cui risultati vengono trasmessi all'ufficio Scolastico Regionale della Campania per la determinazione degli standard provinciali e regionali e che è strumento condiviso per la legittimazione da tutte le scuole della RETE MUSA." In itinere ed al termine di ogni anno scolastico i consigli di classe redigono appositi protocolli sull andamento dei progetti che vengono poi acquisiti dal G d M Commissione RAV per la valutazione della loro efficacia e l'eventuale riconferma e prosecuzione per l'anno scolastico successivo, sulla base anche dei dati e delle informazioni rilevate. Il monitoraggio effettuato con rilevazione bimestrale riguarda: i dati di frequenza, i risultati nel comportamento e l integrazione dei disabili; i risultati di apprendimento nelle varie discipline; la qualità di erogazione delle attività curricolari, integrative al curricolo ed extracurricolari opzionali; le proposte di miglioramento. Le proposte di miglioramento, effettuate alla lettura dei dati relativi alle strutture scolastiche, alla comunicazione, all organizzazione scolastica e all interesse e alla partecipazione ai laboratori extracurricolari, sono oggetto di riesame nel SGQ attraverso le PR PR 18 ALLEGATE AL MANUALE PER LA QUALITÀ CAP Formazione e Aggiornamento Il comma 124 della legge 107 stabilisce nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche 76

77 La formazione e l aggiornamento docenti è, dunque, una condizione irrinunciabile e qualificante dell Istituzione scolastica perché permette di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell azione educativa nel suo complesso ed in particolare rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento. Lo sviluppo formativo va inteso come processo sistematico e progressivo di consolidamento ed aggiornamento delle competenze didattiche più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento degli alunni. Premesso che la formazione e l aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di: costruzione dell identità dell Istituzione scolastica innalzamento della qualità della proposta formativa valorizzazione professionale il Piano di Formazione vuole offrire una vasta gamma di opportunità e si sviluppa nel rispetto delle seguenti priorità: essere coerente con i bisogni rilevati all interno del Circolo per implementare strategie educative per una efficace prassi didattica ed organizzativa; fornire occasioni di riflessione sui vissuti e le pratiche didattiche; fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti; favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità personale; migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca; fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica. Il 2 Circolo aderisce ad iniziative di formazione promosse da: Università degli Studi di Salerno Università degli Studi di Napoli USR Campania Polo Qualità di Napoli Reti di scuole del territorio Agenzie formative accreditate Piattaforme e-learning Pertanto, nel rispetto delle più recenti disposizioni ministeriali e sulla base dei bisogni formativi rilevati in fase di elaborazione del PTOF, è predisposto il piano delle attività di formazione del personale docente, ATA. Le strategie privilegiate sono: Attività di ricerca/azione Piattaforme e-learning Lavoro d aula La verifica e la valutazione sono assicurate dal monitoraggio delle attività e dalla costruzione di materiali utilizzabili nella pratica didattica. Il Piano prevede la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente ed ATA dell istituto. Per il personale docente, la formazione favorirà: l aggiornamento disciplinare secondo le esigenze espresse dai consigli di interclasse e dai gruppi di lavoro per discipline; lo sviluppo di competenze per l implementazione d metodologie e strumenti per una didattica inclusiva che coinvolga tutti i docenti e non soltanto gli insegnanti di sostegno, rivolta a tutti gli 77

78 alunni, oltre agli allievi diversamente abili o con particolari problematiche (BES, DSA, ADHD, stranieri) l ottimizzazione dei percorsi relativi alla programmazione per competenze, soprattutto riguardo alle modalità di verifica e valutazione; L acquisizione e l aggiornamento delle conoscenze e competenze in materia di sicurezza e salute. La formazione del personale ATA faciliterà: il processo progressivo di dematerializzazione delle Pubbliche Amministrazioni, sancito dal Codice dell amministrazione digitale; l acquisizionee l aggiornamento delle conoscenze e competenze in materia di sicurezza e salute. Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative: TEMATICA DESTINATARI AGENZIA FORMATIVA DIDATTICA INNOVATIVA INNOVAZIONE GESTIONALE ED ORGANIZZATIVA RAV e PDM DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE METODOLOGICA INCLUSIONE E INTEGRAZIONE PROGRAMMARE PER COMPETENZE FORMAZIONE DI BASE IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LA DIGITALIZZAZIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI (DSGA E AA) LA PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI SULL AREA PUBBLICITÀ LEGALE DEL SITO SCOLASTICO (DSGA E AA) DOCENTI NEOASSUNTI DOCENTI GRUPPI DI MIGLIORAMENTO PERSONALE DOCENTE INFANZIA / PRIMARIA PERSONALE DOCENTE INFANZIA / PRIMARIA Genitori INSEGNANTI IMPEGNATI IN INNOVAZIONI CURRICOLARI ED ORGANIZZATIVE FIGURE SENSIBILI IMPEGNANTE NEI TEMI DI SICUREZZA, PREVENZIONE, PRIMO SOCCORSO ETC PERSONALE ATA PERSONALE ATA MIUR 2 Circolo didattico MIUR POLO QUALITÀ MIUR AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA Animatore digitale MIUR / POLO QUALITÀ ASL AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA MIUR / POLO QUALITÀ AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA MIUR /ASL AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA AGENZIA FORMATIVA ACCREDITATA 78

79 NORMA UNI EN ISO 9004:2009 MANUALE DELLA QUALITA PIANO DI MIGLIORAMENTO (all. cap.9) DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO Via Croce Malloni NOCERA SUPERIORE (SA) Autonomia 52 SA2D2 TEL. 081/ FAX 081/ C.M. SAEE09100R - super2nocera@tin.it - a.s.20016/2017 A)Analisi della situazione e motivazione dell intervento Nel corso dell analisi dei risultati dell autovalutazione d istituto attraverso il RAV e attraverso le relative attività come da autoanalisi d istituto del Polo Qualità di Napoli, compiute e discusse dal gruppo di miglioramento, sono stati evidenziati i seguenti punti di forza o di debolezza: 22 1

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