LEZIONI DI STATISTICA

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2 GIOVANNI GIRONE Ordinario nell'università di Bari TOMMASO SAL VEMINI Ordinario nel!' Università di Roma LEZIONI DI STATISTICA Volume Primo CACUCCI EDITORE - BARI CEMrn o

3 r INDICE Prefazione pag. 5 PARTE PRIMA METODOLOGIA DEI FENOMENI COLLETTIVI Capitolo 1 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA Unità statistiche e collettivi-statistici Caratteri e modalità Fenomeni collettivi Le fasi dell'indagine statistica. Cenni storici intorno alla statistica. Aspetti della statistica moderna Nuovi settori di applicazione della statistica pag. 10 )) 11 )) 12 )) 13 )) 14 )) 18 )) 20 Capitolo 2 LA RILEVAZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DEI DATI Le fonti statistiche Piano della rilevazione Rilevazioni parziali o campionarie. Campioni ottenuti mediante scelta casuale Campioni stratificati Campioni a due stadi Campioni mediante scelta ragionata Piano degli esperimenti Raccolta dei dati. Fenomeni di stato e fenomeni di flusso Intensità, modalità e frequenze Vari tipi di caratteri. Spoglio o classificazione dei dati rilevati. Tabelle di spoglio Le macchine a schede perforate Centri meccanografici L'elaboratore elettronico Supporti di informazione Spoglio automatico Sistemazione dei dati in tabelle pag. 23 )) 25 )) 32 )) 35 )) 39 )) 41 )) 43 )) 46 )) 47 )) 48 )) 49 )) 51 )) 53 )) 54 )) 55 )) 56 )) 57 ))

4 Errori di rilevazione. Correzione degli errori Lacune Errore assoluto ed errore relativo pag. 59 )) 61 l> 53 )) 64 )) 57 Capitolo 3 I VARI TIPI DI TABELLE STATISTICHE La variabile statistica. La mutabile statistica Serie storiche e serie territoriali La variabile statistica doppia e multipla La mutabile statistica doppia e multipla Tabelle statistiche di intensità o v. s. derivate Tabella statistica mista Osservazioni pag. 68 )) 74 )) i8 )) 80 )) 83 )) 84 )) 84 )) 85 )) 85 Capitolo 4 RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE Scopo delle rappresentazioni grafiche. Diagramma cartesiano per la rappresentazione delle variabili statistiche Istogrammi per rappresentare variabili statistiche divise in intervalli La piramide della popolazione Diagrammi integrali e!unzioni di ripartizione Diagramma cartesiano per la rappresentazione delle serre storiche. Scelta delle unità di misura. Amputazione dei diagrammi Diagrammi a scala logaritmica Metodo areale per la rappresentazione delle mutabili statistiche Diagramma polare per la rappresentazione delle mutabili cicliche Cartogrammi per la rappresentazione delle serie territoriali Rappresentazione delle variabili statistiche doppie Plastici statistici Cenni sui principali metodi di rappresentazione delle v.s. multiple. Tracciamento automatico dei grafici Cenni alla teoria dei grafi Raccomandazioni generali per le rappresentazioni grafiche pag. 87 )) 88 )) 91 )) J3 )) 94 )) 96» 98 'I> 101 )) 105 )) 108» 111 )) 114 )) 117» 118» 122 )) 123 )) 124 ))

5 Capitolo 5 I RAPPORTI STATISTICI Confronto mediante differenze e mediante rapporti Frequenze relative o percentuali Saggi di incremento e di decremento Saggio di variazione nel caso di esistenza di un carattere complementare Rapporti di composizione o di parte al tutto Rapporti di derivazione Rapporti di durata Altri tipi di rapporti Numeri indici semplici o rapporti indici Numeri indici complessi. I principali numeri indici dei prezzi calcolati dall'istat Coefficienti di rivalutazione monetaria pag. 127 )) 129 )) 129 )) 130 )) 131 )) 133 )) 135 )) 136 )) 137 )) 140 )) 143 )) 144 )) 145 )) 147 Capitolo 6 LE MEDIE Ricerca della media fissando le quantità invarianti Media aritmetica Proprietà della media aritmetica Abbreviazione del calcolo della media aritmetica Media geometrica Proprietà della media geometrica Media armonica Media di potenze Altri tipi di medie: medie lasche Valore centrale Mediana Proprietà della mediana Quartili e quantili Moda Influenza dei pesi assegnati alle xi Influenza dei valori anomali. Ancora sulla scelta della media pag. 150 )) 151 )) 153 )) 157 )) 159 )) 162 )) 163» 166 )) 169» 169» 170 )) 174» 175 )) 176 )) 178 )) 180 )) 181 ))

6 Capitolo 7 LA VARIABILITA' MISURE DI DISPERSIONE E DI DISUGUAGLIANZA Definizione di variabilità e di mutabilità Diversi aspetti dello studio della variabilità Il campo di variazione La differenza interquartilica Gli scostamenti medi per la misura della dispersione intorno a valori caratteristici Varianza, devianza e abbreviazione del calcolo di -:; Scarti standardizzati Scomposizione della devianza Scostamento medio dalla mediana La differenza media per la misura della disuguaglianza La variabilità relativa Massimo della variabilità La concentrazione Esempi Indici di concentrazione aziendale Ulteriori considerazioni sugli indici di variabilità e di mutabilità Esercizi da svolgere pag. 183 )) 183 )) 184 )) Hl:i 187 )) 18!) )) 191 )) 194 )) l!l4 )) 199 )) 199 )) 207 )) )) )) 221 )) 222 Capitolo 8 ASIMMETRIA, CURVA NORMALE E DISNORMALITA' Concetto e indici di asimmetria Distribuzioni empiriche e curve continue Curva normale Espressione algebrica della curva normale Aree della curva normale Esempi Disuguaglianze di Bienaymé e Chebicheff Concetto e misura della disnormalità Esercizi da svolgere pag. 224 )) 225 )) 227 )) 223 )) 230 )) 233 )) 235 )) 236 )) 238 )) 239 )) 241 ))

7 I!, / Capitolo 9 RAPPRESENTAZIONE ANALITICA DELLE DISTRIBUZIONI Nozioni introduttive. Scopi della rappresentazione analitica Perequazione grafica Perequazione meccanica o a medie mobili Fasi della rappresentazione analitica Scelta del tipo di funzione Condizioni generali per il calcolo dei parametri Determinazione dei parametri Metodo delle ordinate fisse Metodo delle somme. Metodo delle aree o di Cantelli Metodo dei momenti Esempi Metodo dei minimi quadrati Determinazione del grado di accostamento Indici di accostamento Interpolazione mediante splines Considerazioni finali Esercizi da svolgere Appendice Tavole Bibliografia. pag. 243 )) 24(; )) 248 )) 250 )) 251 )) 252 )) 258 )) 253 )) )) )) 267 )) 268 )) )) 279 )) 281 )) 283 )) 283 )) 286 )) 287 )) 289 )) 291 ))

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