Comune di Villasimius (Prov. di Cagliari)

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1 Comune di Villasimius (Prov. di Cagliari) INTERVENTI DI RICONVERSIONE AD IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI QUALITÀ DELL'IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI URBANI IN S. Procedimento per il rilascio dell autorizzazione ai sensi dell'articolo 208 del D.Lgs. 152/06 redatto ai sensi della Delib.G.R. n. 14/32 del RELAZIONE TECNICA OPERE ARCHITETTONICHE ALL.11 mandataria mandante mandante mandante Progettista indicato:

2 INTERVENTI DI RICONVERSIONE AD IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI LOCALITÀ ZIMMIONI -VILLASIMIU Relazione tecnica delle opere architettoniche REV. 0 PAG. II/25 Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001 (ISO 9001) Certificato n FS CODICE DESCRITTIVO: N ALLEGATO: 11 0 febbraio 2017 EMISSIONE bartalucci martino martino revisione data descrizione redatto controllato approvato

3 INTERVENTI DI RICONVERSIONE AD IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI Relazione tecnica delle opere architettoniche REV. 0 PAG. III/25 INDICE 1. PREMESSA GENERALITÀ E INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO NORMATIVO E VINCOLISTICO SINTETICA DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ATTUALE DESCRIZIONE DELL IMPIANTO DI PROGETTO RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI GENERALI DI PROGETTO DESCRIZIONE DELLE OPERE CIVILI Sezione confinata, adibita alla funzioni di ricezione, pretrattamento, stoccaggi, miscelazione ed area di gestione delle biocelle, Sezione parzialmente confinata e coperta adibita alla maturazione secondaria, vagliatura ed insacchettamento finale Manufatto servizi, ricavato all interno del capannone (A) esistente VERIFICA IN SIMULAZIONE FOTOGRAFICA DELLE SCELTE ARCHITETTONICHE INDICE DELLE FIGURE FIGURA 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL INTERVENTO SU TAVOLA IGM FOGLIO N.567 SEZ.I VILLASIMIUS... 4 FIGURA 2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL INTERVENTO SU CARTA TECNICA REGIONALE CTR N FIGURA 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL INTERVENTO SU FOTO SATELLITARE (FONTE: 5 FIGURA 4 PLANIMETRIA GENERALE IMPIANTO STATO ATTUALE... 8 FIGURA 5 VISTA PROSPETTICA DELL AREA DI ACCESSO AL BLOCCO PRINCIPALE DELL IMPIANTO DI PROGETTO FIGURA 6 PROSPETTO PRINCIPALE GENERALE DELL IMPIANTO DI PROGETTO FIGURA 7 VISTA PROSPETTICA DEL BIOFILTRO A TERRA DI PROGETTO FIGURA 8 PLANIMETRIA GENERALE DELLO STATO SOVRAPPOSTO CON INDICATO IN ROSSO LE OPERE DI NUOVA COSTRUZIONE ED IN GIALLO LE DEMOLIZIONI FIGURA 9 PLANIMETRIA GENERALE DI PROGETTO FIGURA 10SCHEMA DI MONTAGGIO DELLA STRUTTURA IN ELEMENTI PREFABBRICATI FIGURA 11 PARTICOLARI TIPICI DI ANCORAGGIO DEI PANNELLI PREFABBRICATI ALLA STRUTTURA FIGURA 12 TIPICO SCHEMA DI SOLAIO ALVEOLARE UTILIZZATO FIGURA 13 ESTERNO ED INTERNO DELL AREA DI RICEZIONE FIGURA 14 INTERNO AREA DI PRETRATTAMENTO, STOCCAGGI E MISCELAZIONE FIGURA 15 VISTA INTERNA DELL AREA GESTIONE BIOCELLE FIGURA 16 VISTA DELLA SEZIONE PARZIALMENTE CONFINATA E COPERTA AIA DI MATURAZIONE SECONDARIA FIGURA 17 VISTA DELL EDIFICIO SERVIZI DI PROGETTO IN PRIMO PIANO L INGRESSO ALL OFFICINA E LA SCALA IN ACCIAIO CHE PORTA AL PIANO UTILIZZATO COME DEPOSITO/MAGAZZINO FIGURA 18 EDIFICIO SERVIZI PER IL PERSONALE PIANTA PIANO TERRA FIGURA 19 EDIFICIO SERVIZI PER IL PERSONALE PIANTA PIANO PRIMO FIGURA 20 EDIFICIO SERVIZI PER IL PERSONALE SEZIONE FIGURA 21 EDIFICIO SERVIZI SPACCATO ASSONOMETRICO FIGURA 22 VISTA ZENITALE DELL IMPIANTO STATO ATTUALE FIGURA 23 VISTA ZENITALE DELL IMPIANTO STATO DI PROGETTO FIGURA 24 VISTA AEREA DELL IMPIANTO STATO ATTUALE FIGURA 25 VISTA AEREA DELL IMPIANTO STATO DI PROGETTO FIGURA 26 VISTA DALL ALTO DELL IMPIANTO STATO ATTUALE FIGURA 27 VISTA DALL ALTO DELL IMPIANTO STATO DI PROGETTO Simbologia Argomento per il quale si richiede attenzione.

4 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 4/25 1. PREMESSA 1.1GENERALITÀ E INQUADRAMENTO TERRITORIALE L impianto di trattamento rifiuti oggetto del presente studio, è ubicato nel territorio comunale di Villasimius (CA) in località Su Zimmioni, individuata nella tavoletta IGM Fg 567 Sez. I e nella carta tecnica regionale al Foglio strada Provinciale n.19 strada di accesso all impianto Ubicazione intervento Figura 1 Inquadramento territoriale dell intervento su tavola IGM Foglio n.567 sez.i Villasimius Il punto centrale dell area di impianto è individuato alle seguenti coordinate geografiche: - coordinate Gauss Boaga ( , ,47) - coordinate WGS84 (N ,440 E 9,31 25,320 ) L impianto è situato nel territorio di Villasimius, in un area compresa tra i rilievi del Bruncu Is Cerbus (217 m circa s.l.m) e del Bruncu Is Zimmioni (232 m circa s.l.m). Dal punto di vista morfologico l area in questione è distribuita su un terrazzamento superiore a quota intorno ai + 175/176 m s.l.m., per poi svilupparsi prevalentemente in pendio fino alla quota inferiore di ca m. in cui è localizzato il compluvio naturale del Rio Canali Istrias Il sito è raggiungibile dalla S.P.19 Villasimius-Castiadas, ove all altezza del km. 4,500 è presente uno svincolo a raso che immette in uno stradello asfaltato che conduce all impianto. Il centro abitato di Villasimius è localizzato a circa 4,5 km mentre Castiadas a circa 5,5 km dal sito. L area è recintata ed è dotata di unico accesso con apposito cancello. La rete viaria per il raggiungimento del sito è stata utilizzata dai veicoli di conferimento dei rifiuti urbani negli anni di esercizio della citata discarica consortile. L'area su cui insiste l impianto ed il sistema delle discariche (la ex discarica controllata consortile e la ex discarica comunale), confina con aree boschive e agricole incolte e ricoperte con vegetazione spontanea della macchia mediterranea. L area di sedime dell impianto esistente occupa il settore nord del sito e si estende parzialmente nel piazzale antistante la ex discarica consortile (a ovest) mentre a sud confina con la vecchia discarica comunale

5 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 5/25 strada Provinciale n.19 strada di accesso all impianto Ubicazione intervento Figura 2 Inquadramento territoriale dell intervento su carta tecnica regionale CTR n Ubicazione intervento Figura 3 Inquadramento territoriale dell intervento su foto satellitare (fonte:

6 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 6/25 1.2INQUADRAMENTO NORMATIVO E VINCOLISTICO Si riporta di seguito una sintesi del quadro normativo e vincolistico dedotto dallo studio preliminare ambientale del progetto posto a base di gara. L intervento oggetto del presente studio deve essere conforme alle indicazioni del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, approvato dalla G.R. con del. n.73/7 in data che prevede (cap.9.3.1) la conversione a linee di compostaggio di qualità dell impianto di trattamento rifiuti di Villasimius per il soddisfacimento del fabbisogno di trattamento dell organico proveniente dalla raccolta differenziata avviata presso i Comuni più vicini. Per quanto riguarda la vincolistica vigente, l area di intervento: a) ricade all interno dell ambito di paesaggio n. 27 Golfo di Cagliari, quasi al limitare dell Ambito di paesaggio n.26 Castiadas individuato dal Piano Paesaggistico Regionale approvato dalla regione Sardegna con del. G.R. 5 settembre 2006 n. 36/7; b) rientra tra le aree soggette a vincolo paesaggistico, ex art.143 del D.Lgs. 42/2004, in quanto ricompreso nella fascia costiera individuata dal P.P.R. della Regione Sardegna. L art.19 delle Norme Tecniche di Attuazione precisa che la fascia costiera rientra nella categoria dei beni paesaggistici d insieme; tuttavia ne fanno eccezione le zone omogenee A e B, le zone omogenee C con piani attuativi efficaci e le zone omogenee D e G con piani attuativi efficaci, realizzati in tutto o in parte; il sito è classificato in zona G dal Piano di Fabbricazione vigente del Comune di Villasimius ma per essa non esiste, al momento, alcun piano attuativo efficace. Pertanto l intervento di riconversione dell impianto di trattamento ha necessità di acquisire l autorizzazione paesaggistica ai sensi dell art. 146 del D.Lgs 42/04 presso il competente organo Regionale (Assessorato Enti Locali, Finanze, Urbanistica-Servizio tutela paesaggistica per le province di Cagliari e Carbonia-Iglesias); c) coinvolge le fasce di rispetto (150 m.) su fiumi e torrenti inseriti in appositi elenchi delle acque pubbliche; il sito infatti è situato a circa 130 m. dal Rio Canali Istrias, inserito nell elenco acque pubbliche con il nome di Rio Buguru; le fasce di rispetto rientrano tra le aree tutelate per legge ai sensi dell art.142 del D.Lgs.42/2004 e quindi inserite in zone vincolate sotto il profilo paesistico; anche in virtù di tale vincolo, quindi, il progetto degli interventi di riconversione ha necessità di acquisire l autorizzazione paesaggistica ai sensi dell art. 146 del D.Lgs 42/04; d) rientra marginalmente nell area del Parco Naturale Sette Fratelli-Monte Genis, individuato dalla L.R. 31/89, per il quale tuttavia non sono state emanate le norme di istituzione; non rientra in aree di riserva e monumenti naturali, nonché in altre aree di particolare rilevanza naturalistico-ambientale, individuate con L.R. 31/89; e) rientra marginalmente in un area di gestione dell Ente Foreste; f) non rientra in aree di parchi nazionali; l Area Marina protetta di Capo Carbonara (Parco nazionale) risulta essere distante circa 5,5 km; g) non rientra in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi dell art.1 del R.D n 3267; non rientra altresì tra le aree attualmente perimetrate dal Piano stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (PAI) della R.A.S. le cui Norme di Attuazione sono state aggiornate con Decreto del Presidente della Regione n. 35 del 21 marzo 2008; tuttavia lo Studio di Compatibilità Geologica e Geotecnica, predisposto dal Comune di Villasimius ai sensi dell art.24 e 25 delle Norme Tecniche di Attuazione del PAI nell ambito della redazione del nuovo P.U.C., ha classificato l area del sito di intervento come area di pericolosità media da frane Hg2 ; ai sensi dell art.33 delle NTA del PAI; in queste aree è consentito l adeguamento degli impianti esistenti di smaltimento rifiuti per il quale è richiesto specifico studio di compatibilità geologica e geotecnica ai sensi dell art.25 delle stesse Norme Tecniche di Attuazione; al proposito è stato redatto lo studio richiesto che dovrà ottenere l approvazione da parte dell Organo regionale Competente (Autorità di Bacino regionale della Sardegna Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna- Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni): lo Studio di Compatibilità idraulica, redatto dal Comune di Villasimius nell ambito del PUC, non ha invece classificato il sito in alcune area di pericolosità idraulica di qualunque categoria; h) non risultano essere presenti vincoli su beni storico-artistici-archeologico architettonici ai sensi del D.Lgs.42/2004; i) non rientra in aree individuate ZPS (Zone di Protezione Speciale) e SIC (Siti di Importanza Comunitaria) ai sensi delle Direttive Habitat (92/43/CEE) e Uccelli (79/409/CEE); le aree SIC più vicine (Area ITB Costa di Cagliari; Area ITB Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu) sono situate a circa 4 km dal sito; j) non risulta inserito in alcuna Oasi di Protezione Faunistica. L Oasi più vicina risulta quella denominata Oasi fascia litoranea a circa 4 km. dal sito; k) non è interessato da vincoli relativi a strutture o insediamenti (fasce di rispetto di centri abitati, di punti di approvvigionamento idrico, di strade o ferrovie, aree militari, aree con produzioni agricole di qualità e tipicità); l) risulta classificato dal Piano acustico comunale come aree di classe VI (aree esclusivamente industriali).

7 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 7/25 La destinazione attuale del sito, in cui sono previsti gli interventi di riconversione dell impianto di trattamento esistente, è quella dei Servizi Generali G, adeguata alle strutture in argomento. L Amministrazione Comunale di Villasimius, nell approvare il progetto di riconversione, approverà l apposito Piano Attuativo Pubblico che incrementa l indice fondiario stabilito per la zona G ai sensi del D.A. 2266/U ( Decreto Floris ) del SINTETICA DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ATTUALE L impianto, realizzato dalla Provincia di Cagliari tra il , occupa una parte dell area prospiciente la discarica consortile, di estensione circa mq; è costituito da (vedi figura seguente): un capannone chiuso e tamponato (A), di superficie circa 486 mq.(21,6m x 22,5m), 3400 mc ed altezza 7,0 m, avente funzione di sezione di ricezione e pretrattamento dei rifiuti in arrivo, in cui sono alloggiate le apparecchiature per le operazioni di triturazione (trituratore a coltelli) e selezione dei rifiuti (deferrizzatore e vaglio a dischi); il capannone è tenuto in depressione mediante apposite tubazioni di aspirazione dell aria, collegate a ventilatori ubicati all esterno; da un capannone coperto (B), contiguo al precedente, chiuso su tre lati e aperto sul restante, di superficie di circa 324 mq (21,6m x 15,0 m), 2268 mc ed altezza 7 m. avente funzione di lavorazione e stoccaggio del sopravaglio in uscita dalla sezione di pretrattamento; nel lato in comune dei due capannoni è inserita l apparecchiatura vagliatrice in modo che il sopravaglio possa essere depositato nell area appositamente destinata alla sua lavorazione; da una sezione di pretrattamento dello scarto verde (C) mediante mulino-cippatore (potenzialità 1 t/d) e sistema a nastro rampante per l alimentazione in quota del triturato alla sezione di miscelazione (a coclea) con l organico dalla selezione; da una sezione di trattamento fanghi di depurazione (D), con serbatoio di accumulo e sistema di sollevamento per alimentazione alla coclea miscelatrice con l organico e lo scarto verde per la successiva alimentazione alle biocelle; da una serie di n.10 biocelle (E-F-G) in calcestruzzo (18 x 4,5 x 4,0 m dimensioni interne con V=324 mc. cad), che occupano una superficie complessiva di circa 800 mq., avente funzione di trattamento di stabilizzazione biologica della frazione organica (miscelata con lo scarto verde ed i fanghi di depurazione) proveniente dalla sezione di pretrattamento; le biocelle sono alimentate dall alto tramite appositi nastri trasportatori provenienti dal capannone di ricezione-pretrattamento; sono insufflate tramite appositi ventilatori (uno per ciascuna biocella), e sono tenute in depressione mediante un sistema di aspirazione che convoglia le arie esauste nel circuito dedicato, a sua volta collegato al circuito di aspirazione proveniente dal capannone destinato a ricezione e pretrattamento; da una sezione di trattamento (H-I) delle arie esauste, provenienti dal capannone e dalle biocelle, costituta da un ventilatore centrifugo, uno scrubber in polipropilene e da un biofiltro realizzato in struttura metallica, posizionata su una platea in cls avente estensione superficiale di circa 130 mq, (6,00 x 21,75 m); da un aia di maturazione, all aperto, con pavimentazione in bitume, avente una superficie di circa mq, in cui il materiale proveniente dalle biocelle può completare il processo di stabilizzazione mediante semplice rivoltamento; L impianto di trattamento rifiuti è completato dalla pesa (1), dal fabbricato uffici(2), dalle apparecchiature di fornitura (M) e distribuzione energia elettrica (potenza installata originariamente prevista circa 500 kw, successivamente la cabina è stata adeguata con due gruppi di trasformazione da 400 KVA cad), dall impianto antincendio con relativa riserva idrica e sovrastante locale gruppo di pressurizzazione (L), dall impianto di approvvigionamento (con apposita cisterna) e distribuzione idrica, dall impianto fognario (acque bianche e nere), da un area tettoiata (3) (preesistente alla realizzazione dell opera), da una rete di illuminazione costituita da punti luce a palo ed a parete dei fabbricati e da una rete viaria interna per garantire il transito dei mezzi di conferimento e di allontanamento dei rifiuti.

8 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 8/25 Figura 4 Planimetria generale impianto stato attuale

9 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 9/25 3.DESCRIZIONE DELL IMPIANTO DI PROGETTO Il presente progetto è relativo alla riconversione in impianto di compostaggio di qualità dell attuale esistente impianto trattamento RSU. Gli aspetti più significativi del progetto di upgrading di cui trattasi riguardano principalmente i seguenti aspetti già enunciati nel progetto della Stazione Appaltante. 3.1 RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI GENERALI DI PROGETTO 1) Realizzazione di una nuova sezione di ricezione-pretrattamento del flusso di frazione organica in ingresso, coperta e confinata, che consenta facilità e sicurezza nelle operazioni di scarico e movimentazione delle varie tipologie di materiali in ingresso (FORSU, scarto verde triturato, strutturante di ricircolo) e di disporre nelle immediate adiacenze di adeguate aree di stoccaggio e preparazione. 2) Riutilizzo del sistema esistente delle biocelle, compreso di impiantistica di ventilazione/insufflazione dell aria ed estrazione delle arie esauste; le celle vengono riconvertite interamente a biocelle statiche, con alimentazione diretta del materiale mediante macchina semovente e realizzazione di apposito settore di movimentazione e gestione coperto e confinato; si abbandona il sistema di attuale alimentazione, basato su nastri rampanti e coclee distributrici in elevazione in quanto ritenuti non funzionali ad una gestione operativa efficiente e flessibile del processo, che necessita di particolare attenzione sia nella preparazione della miscela dei materiali in ingresso sia nella loro distribuzione uniforme nelle biocelle di fermentazione accelerata 3) Adeguamento dell aia di maturazione per il completamento del processo di stabilizzazione, attualmente prevista all aperto e su piazzale bitumato, mediante realizzazione di pavimentazione industriale, capannone di copertura e parziale confinamento; l aia di maturazione viene prevista contigua al settore di ricezione-pretrattamento in modo da configurarsi come unico capannone di lavorazione, adeguatamente settorializzato 4) Nuova dotazione nell impianto di vaglio a tamburo rotante con fori da mm, con macchina semovente versatile e funzionale allo scopo di produrre un compost con caratteristiche fisiche adeguate ad assicurarne il recupero e la commercializzazione secondo le vigenti norme sui fertilizzanti; l attuale apparecchiatura vagliatrice a dischi, che presenta luce di passaggio di 50 mm, non è ritenuta idonea a garantire l ottenimento di un compost raffinato in quanto non permette la separazione di strutturante ed impurezza diverse per via di una luce di passaggio troppo ampia; 5) Riconversione del capannone esistente come locale di servizio, in cui alloggiare uffici e servizi per il personale, i locali controllo dei sistemi automatizzati di processo, l area officina e l area di rimessaggio mezzi d opera; il settore del capannone esistente non confinato viene utilizzato come area di stoccaggio del compost raffinato per la successiva presa in carico da parte degli utilizzatori e successiva eventuale predisposizione di una sezione di ulteriore raffinazione e di una sezione di insacchettamento 6) Riutilizzo della pesa e dell attiguo fabbricato a disposizione del personale di servizio per l accettazione dei conferimenti; 7) Interventi di conversione ad impianto di compostaggio di qualità dell impianto di trattamento rifiuti urbani in loc. Is Zimioni Previsione di un area di lavorazione post-maturazione su pavimentazione industriale, coperta e parzialmente confinata, per la formazione di un compost vagliato e produzione di uno strutturante di pezzatura grossolana da riutilizzare Interventi di conversione ad impianto di compostaggio di qualità dell impianto di trattamento rifiuti urbani in loc. Is Zimioni 8) come strutturante di processo; l area di post-trattamento viene prevista contigua al settore di stoccaggio e preparazione dello scarto verde ed adiacente al settore di ricezione-pretrattamento al fine di minimizzare la movimentazione dei materiali 9) Riutilizzo e riconversione del mulino-cippatore (attualmente posizionato all aperto tra il succitato capannone e le biocelle) e/o del trituratore primario (attualmente posizionato nel capannone esistente dove era prevista la ricezione) per la lavorazione dello scarto verde; le apparecchiature verranno riposizionate nell area coperta di stoccaggio contigua all area di post-trattamento; 10) Nuova dotazione nell impianto di apparecchiatura trito-miscelatrice per la preparazione della miscela FORSUscarto verde-strutturante e sostituzione dell attuale sistema di miscelazione mediante coclee realizzato in elevazione in quanto ritenuto inadeguato, sia nella operatività che nelle dimensioni, per la conduzione di una sezione di impianto decisiva per assicurare la regolarità e l efficienza del processo di fermentazionematurazione, come richiesto in un moderno impianto di compostaggio di qualità; 11) j) Riutilizzo dell attuale sistema di trattamento delle arie esauste (ventilatore + scrubber + biofiltro) riposizionato nella zona a sud del piazzale e sua implementazione con sistema di biofiltrazione in modo da garantire il

10 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 10/25 trattamento dei maggiori flussi di arie esauste provenienti dalle aree confinate previste nel nuovo capannone di processo; 12) k) Estensione dell area bitumata perimetrale al nuovo capannone di processo onde realizzare un sistema viario interno funzionale al transito degli automezzi conferenti; 13) l) Realizzazione di una piazzola per il lavaggio ruote degli automezzi in transito prima dell uscita dall impianto; 14) Eliminazione dell attuale area tettoia adiacente al capannone esistente per creare un area adeguata per il transito dei veicoli e come area di servizio; 15) Ampliamento delle reti tecnologiche di servizio (rete idrica, antincendio, fognaria acque bianche e acque nere, rete elettrica) e loro adeguamento alle necessità della nuova configurazione impiantistica (trattamento acque di prima pioggia, pali di illuminazione esterna) 16) Eliminazione dell impiantistica di stoccaggio e rilancio dei fanghi in quanto non previsti come rifiuti in ingresso nella nuova configurazione dell impianto di compostaggio.

11 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 11/25 3.2DESCRIZIONE DELLE OPERE CIVILI L intervento di progetto prevede la realizzazione di un edificio principale suddiviso nei seguenti ambiti funzionali (o sezioni): 1. Sezione confinata, adibita alla funzioni di ricezione, pretrattamento, stoccaggi, miscelazione ed area di gestione delle biocelle; 2. Sezione parzialmente confinata e coperta adibita alla maturazione secondaria, vagliatura ed insacchettamento finale. Inoltre è prevista la realizzazione di: 3. Manufatto servizi, ricavato all interno del capannone (A) esistente La tipologia costruttiva prescelta per la realizzazione del blocco-edificio principale (punti 1. e 2.) è in prefabbricato, composta da pilastri, travi, tegoli e tamponamento in c.a.p. Tale scelta è motivata dalla praticità, economia di intervento e capacità di resistere ad attività come il trattamento rifiuti, particolarmente aggressive sui materiali da costruzione. Per il manufatto servizi (punto 3.) è stata scelta una tipologia costruttiva standard, con elementi portanti verticali in muratura ed solai in latero-cemento. Per conferire qualità estetica e migliorare l aspetto architettonico, si è scelto di operare con una tinteggiatura dell involucro esterno in pannelli prefabbricati, utilizzando colori chiari e sfumature di verde. Sul lato visibile dall accesso dell impianto, che costituisce il fronte principale, si è intervenuti dipingendo con un murales a tema la parete in c.a. delle biocelle esistenti. Tali interventi sulla pelle del nuovo edificio assieme alle ridotte volumetrie di progetto permettono, nelle intenzioni progettuali, una migliore integrazione dell intervento nel contesto naturale dell area. Bordo superiore dell edificio color verde Ampie superfici finestrate Colori tenui e chiari dell involucro esterno Figura 5 Vista prospettica dell area di accesso al blocco principale dell impianto di progetto Murales dipinto su parete in c.a. esistente Volumi di progetto ridotti al minimo Figura 6 Prospetto principale generale dell impianto di progetto Come interventi secondari, di natura prettamente tecnica, il progetto prevede inoltre la realizzazione di due biofiltri a terra posizionati tra il capannone esistente (A) ed il corpo delle biocelle (E-F-G) esistenti, realizzati con setti di contenimento in c.a. e platea areata, aventi dimensioni in pianta pari a 7,00m x 12,80m ed altezza fuori terra di 2,80m Per tale intervento si rimanda alle relazioni ed agli elaborati specifici delle opere elettromeccaniche allegate al progetto.

12 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 12/25 Capannone (A) esistente Biocelle (E-F-G) esistente Biofiltro di progetto Figura 7 Vista prospettica del biofiltro a terra di progetto Sono previste inoltre le seguenti opere di demolizione: lo smantellamento della tettoia in acciaio (3) esistente la demolizione del biofiltro (I) esistente locali interventi di demolizione del tamponamento in pannelli prefabbricati del capannone (A) esistente.

13 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 13/25 Figura 8 Planimetria generale dello stato sovrapposto con indicato in rosso le opere di nuova costruzione ed in giallo le demolizioni

14 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 14/25 Figura 9 Planimetria generale di progetto

15 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 15/25 La sezione confinata e quella parzialmente confinata dell edificio principale di progetto (punti 1. e 2.) presentano la stessa tipologia costruttiva composta da elementi prefabbricati di seguito schematicamente rappresentata: la struttura portante è composta da pilastri principali in c.a.p. e armature con barre di acciaio ad aderenza migliorata (sezione cm 60x50); travi di banchina ad L, T in c.a. precompresso a fili aderenti e armature aggiuntive in acciaio ad aderenza migliorata. Le fondazioni sono costituite da bicchieri in c.a.p. La copertura è realizzata con tegoli in c.a. precompresso e armature in acciaio ad aderenza migliorata, posti ad interasse di m 4,00, con interposte coppelle curve c.a.p. installate sugli estradossi dei tegoli complete di conchiglie terminali in c.a.p.: Figura 10Schema di montaggio della struttura in elementi prefabbricati Coppelle shed e/o piane Tegolo in c.a.p.. Trave di banchina ad I in c.a.p.. Pilastro in c.a.v. (con discendente in pvc inglobato all interno) Bicchiere in c.a.p. Le coppelle curve sono di due tipi: 1. in c.a.p., coibentate ed impermeabilizzate con finitura esterna in lamiera 2. traslucide in materiale plastico e telaio metallico per conferire maggiore luminosità agli ambienti esterni. Il tamponamento esterno è realizzato in pannelli prefabbricati in calcestruzzo armato aventi spessore di 20 cm ed installati in verticale ed orizzontale e resi sigillati ai giunti solo all'esterno.

16 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 16/25 Figura 11 Particolari tipici di ancoraggio dei pannelli prefabbricati alla struttura La pavimentazione interna è ti tipo industriale (spessore 30 cm compreso finitura e pendenze), di seguito si riporta un tipico schema di pavimentazione industriale Sezione confinata, adibita alla funzioni di ricezione, pretrattamento, stoccaggi, miscelazione ed area di gestione delle biocelle, Area di ricezione, avente dimensioni lorde in pianta di 12,30m x 11,40m ed altezza massima dal piano finito esterno pari a 9,00m. A questa si accede tramite una rampa carrabile. Il piano interno è sito a +0,50m rispetto alla quota del piazzale esterno, è realizzato in pavimentazione industriale. La copertura è costituita da solaio prefabbricato, getto di completamento in c.a., massetto delle pendenze e strato impermeabile in guaina ardesiata. Figura 12 Tipico schema di solaio alveolare utilizzato L involucro esterno in pannelli prefabbricati, presenta adeguate aperture per consentire illuminazione ed areazione secondo i valori dettati dallo normativa vigente; un portone ad impacchettamento rapido ed una porta di emergenza con maniglione antipanico.

17 INTERVENTI DI RICONVERSIONE AD IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI Relazione tecnica delle opere architettoniche REV. 0 PAG. 17/25 Figura 13 Esterno ed interno dell area di ricezione Area di pretrattamento, stoccaggi, miscelazione Vi si accede dalla sezione di ricezione tramite una rampa carrabile, il piano interno è ad una quota di +0,00m ed è realizzato in pavimentazione industriale. L ingombro in pianta è di 19,60m x 25,20m, mentre l altezza al sotto-trave è pari a 6,00m e l altezza massima esterna è di 7,20m. Come per la sezione ricezione, il tamponamento esterno è in pannelli prefabbricati con presenza di ampie aperture per l aero-illuminazione interna. La copertura è in tegoli prefabbricati e coppelle curve alternate a strisce trasparenti ed opache. Sono presenti muri paracolpi in c.a. che definiscono le aree di stoccaggio. Figura 14 Interno area di pretrattamento, stoccaggi e miscelazione Area di gestione delle biocelle, è un ampio spazio a pianta rettangolare di dimensioni 9,00m x 43,70m, ed altezza media netta di 6,00m. Il piano carrabile alla quota finita di +0,00m, è in pavimentazione industriale; l involucro esterno è in pannelli prefabbricati con veletta terminale di chiusura in lamiera. La copertura è realizzata in solaio prefabbricato inclinato rivestito esternamente con guaina ardesiata. L area è dotata di tre portoni ad impacchettamento rapido e tre porte di emergenza con maniglione antipanico.

18 INTERVENTI DI RICONVERSIONE AD IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI Relazione tecnica delle opere architettoniche REV. 0 PAG. 18/25 Figura 15 Vista interna dell area gestione biocelle Sezione parzialmente confinata e coperta adibita alla maturazione secondaria, vagliatura ed insacchettamento finale Questa sezione copre un area di circa 1410,00mq; trattasi di un unico ambiente parzialmente confinato con una altezza sotto-trave pari a 6,00m ed una altezza massima di 7,20m. Tutta l area è posta alla quota +0,00m ed ha una finitura con pavimentazione industriale. Sono previsti dei muri paracolpi in c.a. La struttura portante è in prefabbricato, la copertura è in tegoli prefabbricati e coppelle curve alternate a strisce trasparenti ed opache. Il tamponamento esterno (ove previsto) è realizzato in pannelli prefabbricati Figura 16 Vista della sezione parzialmente confinata e coperta aia di maturazione secondaria

19 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 19/ Manufatto servizi, ricavato all interno del capannone (A) esistente All interno del capannone (A) esistente si prevede la realizzazione di un edificio adibito a servizi per il personale, uffici e officina/magazzino. La struttura dell edificio è in muratura portante; sono previsti due orizzontamenti fuori terra, realizzati mediante solai in latero-cemento. La struttura ha un ingombro totale in pianta rettangolare con lati pari a 7,60x14,90m e viene realizzata mediante pannelli murari con blocchi semipieni di 25cm di spessore: il primo orizzontamento si trova alla quota +3,265m rispetto alla pavimentazione industriale esistente e viene suddiviso in due aree, di cui la prima, avente superficie pari a 63mq, destinata ad accogliere sala riunioni ed uffici, mentre la seconda, con superficie di 50mq, destinata ad accogliere un'area di deposito/magazzino. L'accesso alla prima porzione di orizzontamenti viene consentito da una rampa di scale interne in c.a. con soletta rampante, mentre l'accesso alla seconda porzione avviene grazie a delle scale esterne in acciaio. Dalla quota m proseguono solo i pannelli murari relativi alla prima porzione, i quali si estendono fino alla quota m dove è presente l'orizzontamento di copertura realizzato mediante un solaio in latero-cemento. Figura 17 Vista dell edificio servizi di progetto in primo piano l ingresso all officina e la scala in acciaio che porta al piano utilizzato come deposito/magazzino Al piano terra sono dislocati i servizi igienici, gli spogliatoi e la saletta ristoro aventi due accessi distinti dall esterno e dall interno del capannone (A) esistente. Gli spogliatoio ed i servizi igienici sono divisi per sesso e sono dimensionati per ospitare fino ad un massimo di 8 persone, Tutti gli ambienti interni hanno una altezza netta pari a 3,00m e rispettano i limiti aero-illuminanti previsti per legge: sono state all uopo ricavate delle aperture direttamente con l esterno in modo da consentire ricambi d aria ed illuminazione naturale. E prevista anche la realizzazione di impianto di ventilazione meccanica oltre agli altri impianti tecnologici (impianto elettrico, idro-termo sanitario, ecc.)

20 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 20/25 Figura 18 Edificio servizi per il personale pianta piano terra Figura 19 Edificio servizi per il personale pianta piano primo

21 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 21/25 Figura 20 Edificio servizi per il personale sezione Figura 21 Edificio servizi spaccato assonometrico

22 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 22/25 4.VERIFICA IN SIMULAZIONE FOTOGRAFICA DELLE SCELTE ARCHITETTONICHE Come verifica delle scelte progettuali adottate, riportiamo di seguito alcune immagini in simulazione grafica tese ad illustrare la qualità dell intervento proposto nonché il suo inserimento nel particolare contesto ambientale di pregio in cui è inserito. Dall analisi morfologica del contesto, si evince che l impianto è visibile solo da distanze consistenti e da posizioni panoramiche; non si ha mai una visibilità diretta e ravvicinata dell impianto. Come conseguenza nella scelta dei punti di vista per la simulazione fotografica sono state considerate viste in quota e zenitali.

23 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 23/25 Figura 22 Vista zenitale dell impianto STATO ATTUALE Figura 23 Vista zenitale dell impianto STATO DI PROGETTO

24 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 24/25 Figura 24 Vista aerea dell impianto STATO ATTUALE Figura 25 Vista aerea dell impianto STATO DI PROGETTO

25 Relazione tecnica delle opere architettoniche PAG. 25/25 Figura 26 Vista dall alto dell impianto STATO ATTUALE Figura 27 Vista dall alto dell impianto STATO DI PROGETTO

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