n. 36 Localizzazione LORANO Dati catastali NCT Fg. 133 map 70
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- Aniella Brunelli
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1 n. 36 Localizzazione LORANO Dati catastali NCT Fg. 133 map 70 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: B Foglio: 133 Mappale: 70 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna alle U.T.O.E. - Strutture funzionali Livello A di tutela Aree boscate Livello B di tutela Aree coltivate di collina - Struttura funzionale insediativa IR2-A: Tessuti parzialmente saturi (ampliamento con indice 0,4) - Vincoli legislativi, di salvaguardia ed ambientali Area soggetto a vincolo idrogeologico Ambito RU AMBITO DEL LIVELLO A) DI TUTELA ASSOLUTA Art.17 - parti di territorio di maggior pregio ambientale e paesistico identificabili con il territorio boscato, gli ambiti fluviali nonché con i boschi residuali di pianura è' vietata la modifica degli assetti esistenti;. AMBITO DEL LIVELLO B) DI TUTELA CON MINIME POSSIBILITA DI TRASFORMAZIONE Art.18 - aree della collina coltivata, dove assetto agrario ed insediamento umano hanno prodotto un paesaggio ed un ambiente di particolare valore, che deve essere conservato nel suo assetto attuale consentendo la continuità dell'esercizio delle attività agricole e minime strutture di servizio delle stesse in aggiunta al sistema insediativo rurale esistente. - DISCIPLINA DEGLI INSEDIAMENTI DI RECENTE FORMAZIONE IN AMBITO URBANO Art IR2 : Parti di tessuti sostanzialmente omogenei e compiuti, da migliorare sotto il profilo della funzionalità delle attività insediate attraverso anche ampliamento controllato degli edifici (IR-2A) e completamento nei lotti liberi (IR-2C). Intervento Diretto * NCT del Comune di Fivizzano
2 Inquadramento Catastale Localizzazione Foto Area
3 Rilievo fotografico
4 Inquadramento su CTR
5 Inquadramento RU su CTR
6 Estratto RU ATTUALE Vincoli
7 B) STATO MODIFICATO VARIANTE Destinazione Urbanistica Variata Ambito RU variato Trasformazione di zona IR2-A, insistente su area censita al Fg. 133 map. 70 in zona IR3-C - Lotti liberi (completamento con indice 0,25) Sezione: B Foglio: 133 Mappale: 70 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna alle U.T.O.E. - Strutture funzionali Livello A di tutela Aree boscate Livello B di tutela Aree coltivate di collina - Struttura funzionale insediativa IR3-C: Lotti liberi (completamento con indice 0,25) - Vincoli legislativi, di salvaguardia ed ambientali Area soggetto a vincolo idrogeologico DISCIPLINA DEGLI INSEDIAMENTI DI RECENTE FORMAZIONE IN AMBITO URBANO - Art. 28 IR3-C: Parti di tessuti, nuclei, aggregati, con caratteri agro urbani, posti prevalentemente ai margini del perimetro urbano, da consolidare e migliorare nel loro attuale assetto tramite contenuti ampliamenti (IR-3A) o nuove costruzioni a completamento dei lotti liberi con basso indice di edificabilità e riconoscimento di funzioni legate all'ambiente rurale (IR-3C). RU VARIATO:
8 C) ADEGUAMENTI CONFERENZA PAESAGGISTICA Descrizione dell'area e dell'immobile: L area oggetto di nuova edificazione è localizzata lungo strada in località Lorano e si sviluppa su terreno terrazzato con il bosco a monte ai confini con l area di intervento Obiettivi da perseguire: Obiettivo dell intervento è la realizzazione di una nuova unità immobiliare a destinazione residenziale Funzioni e destinazioni d uso Tipologia della trasformazione: L ambito oggetto di variante, come indicato nelle NTA del Regolamento Urbanistico, all art. 27, è caratterizzato dalla prevalente destinazione residenziale. Sono ammesse attività artigianali non moleste, commerciali, direzionali, di ristoro e ricettive, di servizio pubblico o di interesse pubblico Nuove costruzioni a completamento dei lotti liberi con basso indice di edificabilità e riconoscimento di funzioni legate all'ambiente rurale. Gli ambiti IR-2C e IR-3C definiscono le aree di completamento sulle quali si verifica il dimensionamento del Piano Strutturale, assieme alle aree UIR Le trasformazioni edilizie ammesse dovranno rispettare il carattere tipologico prevalente nell ambito di riferimento. Nell ambito IR-3C Sono consentiti interventi di: - Manutenzione ordinaria e straordinaria - Restauro e risanamento conservativo - Ristrutturazione edilizia e urbanistica - Nuova costruzione Dati urbanistici e dimensionali previsti dalle NTA del RU Uf: 0,25 mq/mq Altezza massima: ml. 7,00 - Nel caso di interventi di ristrutturazione, di ampliamento e di sopraelevazione le altezze potranno essere ammesse fino al limite di quella degli edifici esistenti Distanza dei fabbricati fra loro: ml. 10,00 fra pareti finestrate di edifici antistanti Distanza dei fabbricati dai confini privati: ml. 5,00 Distanza dai confini privati in caso di ampliamento di unità abitative esistenti: come da Codice Civile purché non si realizzino finestre o aperture. Le distanze dei fabbricati da confini e strade potranno essere vincolate al rispetto di allineamenti prevalenti; tale facoltà è legata alla condizione che si realizzino operazioni di omogeneizzazione dei caratteri dell edilizia e unitarietà formale degli interventi nel contesto urbano di riferimento a giudizio della Commissione Edilizia comunale Distanza dei fabbricati dalle strade: secondo gli allineamenti esistenti fatte salve le Norme del Codice
9 della Strada Obiettivi Qualitativi generali di progetto Prescrizioni e indirizzi progettuali in riferimento alle Direttive PIT/PPR Gli interventi di nuova edificazione dovranno rispettare il carattere tipologico prevalente dell edilizia residenziale a villette a carattere mono-bifamiliare a due piani, secondo le tipologie prevalenti nell ambito di riferimento e dovranno prevedere un progetto organico di integrazione degli spazi esterni Gli interventi di nuova costruzione devono essere eseguiti nel rispetto delle tipologie costruttive tradizionali e locali, creando un contesto di tipo rurale in modo da mantenere e migliorare complessivamente la qualità morfologica e percettiva del contesto paesaggistico e tutelandone l integrità morfologica e le relazioni visive con i contesti paesaggistici contigui e mantenendo le corone e le fasce di territorio agricolo Dovranno essere garantite le componenti essenziali della qualità degli insediamenti: - Le opere di urbanizzazione primaria - Le opere di difesa del suolo e la regimazione delle acque - Gli impianti di smaltimento delle acque reflue Gli spazi esterni devono essere considerati come parte integrante e non complementare del progetto degli edifici e l'intervento dovrà prevedere un corretto inserimento paesaggistico del complesso con la messa a dimora di nuova vegetazione di tipo autoctono. Dovranno essere previste soluzioni al fine di garantire la permanenza di varchi verdi e permeabilità visiva verso il bosco retrostante. E vietato il convogliamento delle acque piovane in fognatura o nei corsi d acqua, quando sia tecnicamente possibile il loro convogliamento in aree permeabili, senza determinare fenomeni di ristagno. Realizzare reti differenziate per le acque reflue con impianti di fognatura e depurazione separati per le acque piovane e per le acque reflue Per quanto non specificato si fa riferimento alle norme di carattere generale contenute nelle NTA. In riferimento ai rapporti tra intervento e morfologia del terreno su gradoni e scarpate, si indicano nel seguente repertorio gli aspetti per una giusta definizione degli elementi progettuali che soddisfino le condizioni di inserimento ambientale o di eventuali accorgimenti per un corretto inserimento nel contesto terrazzato d ambito: Interventi tipologicamente conformi: - Muri in pietra locale di media pezzatura, realizzati a con il sistema a secco disposti a corsi orizzontali, senza l uso di cementi a vista. - Movimenti del terreno sui gradoni o in scarpata attuato con la tecnica del ripristino della cotica erbosa con sistemi di idrosemina o utilizzando tecniche dell ingegneria agronomica e naturalistica Interventi con discostamenti ammissibili sotto condizioni: - Muro in C.A. rivestito con paramento lapideo di tipo
10 locale disposto a corsi orizzontali con minima stilatura dei giunti e raccordato senza soluzione di continuità con le fasce laterali - Utilizzo di Muratura tipo "cellulare" purché presenti come superficie da piantumare almeno il 70% di quella in c.a. Tale superficie dovrà essere debitamente inerbita con essenze arbustive tipiche e predisponendo uno schema di arredo Al fine di inquadrare in modo completo il sistema di intervento sul consolidamento statico dei pendii si indicano gli aspetti, per una giusta definizione, degli elementi progettuali che soddisfino le condizioni di inserimento ambientale o di eventuali accorgimenti per un corretto inserimento nel contesto d ambito: Interventi tipologicamente conformi: - Tecniche di ripristino e di ricostruzione dei muri di sostegno dei terrazzamenti in "pietre a secco", con pietrame drenante a tergo del muro e al fondo del riporto di terra retrostante, costruite con l'uso esclusivo di pietra locale o assimilabile - Tecniche tradizionali di riassetto della disciplina delle acque dilavanti attraverso marcata inclinazione della superficie della terrazzatura verso monte e ricavo di un solco di intercettazione e ordinato scorrimento delle acque lungo il margine "di monte" della terrazza stessa, nonché verso uno dei lati terminali, scelto in coerenza con le opere di raccolta delle acque meteoriche dilavanti nei terrazzamenti soprastanti e sottostanti. Interventi con discostamenti ammissibili sotto condizioni: - Tecniche di ingegneria naturalistica (gradonate vive, palificazioni simili di sostegno a parete doppia, coperture diffuse con ramaglia viva, graticciate, viminate, terre armate ecc...); - Tecniche di drenaggio sub-superficiale, sia attraverso accorgimenti cui ricorrere in fase di ripristino di settori degradati, sia con sistemi speciali di drenaggio, come per esempio, fori drenanti; - Tecniche costruttive con rinforzi in calcestruzzo armato perfettamente drenati, purché puntuali, ossia mai a ricostruzione integrale (nel senso della lunghezza) del muro di sostegno e sempre rivestiti con pietra a faccia a vista e sistemati con stuccatura contornante, curando di inserire il settore rinforzato nel più ampio contesto del muro di sostegno senza accostamenti bruschi di raccordo con la morfologia a lato; - Interventi speciali che coinvolgano il substrato roccioso con opere di protezione e consolidamento (per esempio con ancoraggi reti ecc...); - Realizzazione di solchi /cunette apicali, ossia al coronamento superiore dei corpi detritici, per la disciplina delle acque di scorrimento superficiale e l'allontanamento delle stesse dall'intero comparto; Normativa di riferimento sulla qualità degli insediamenti: DPGR n. 3/R del 09/02/ Regolamento di attuazione
11 delle disposizioni del Titolo V della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 DPGR n.2/r del 14/2/2007 Disposizioni sulla qualità degli insediamenti Legge regionale n 3 del 7/2/2017 Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente situato nel territorio rurale DPGR n. 32/R del 05/07/2017 Disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti SCHEMA DISTRIBUTIVO:
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