Mobilità nell ambiente
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- Camillo Martelli
- 5 anni fa
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1 Mobilità nell ambiente Il terapista osserva le modalità di spostamento del bambino patologico in relazione all ambiente considerando: - informazioni sensoriali - strategie motorie - strategie cognitive Si prendono in considerazione: a) Livello di organizzazione antigravitaria b) Capacità adattive all ambiente
2 Scelta di una funzione condivisa Si sceglie una funzione, oppure un gioco, da svolgere insieme e si analizzano: repertorio a disposizione del bambino qualità motoria delle singole funzioni Che cosa fa Come fa Perché
3 Valutazione degli aspetti psichici Come può il bambino con disabilità motoria sviluppare un idea della realtà che lo circonda e risolvere situazioni problematiche senza agirle? Cosa significa AZIONE? Insieme di atti motori Piano di comportamento che in quelle specifiche circostanze serve alla realizzazione di un determinato scopo
4 Suggerimenti che possono orientare la scelta di oggetti ed attività da proporre al bambino: Entro i mesi - consolidamento della permanenza dell oggetto; - uso di contenitori; - spingere una macchinina; - sovrapporre 2 cubi; - azioni motivate socialmente: far finta di - indicare, mostrare.
5 Entro i mesi - torre; - libro figurato; - conoscenza della parti del corpo (su di sé e su una bambola); - infilare anelli; - inserire semplici incastri (cerchio). Entro i mesi - gioco rappresentativo; - azioni motivate socialmente su altri; - aiutare a vestirsi e spogliarsi;
6 - carta e matita (scarabocchio circolare); - svitare / avvitare barattolo o bottiglia; - inserire 3 incastri (cerchio, quadrato e triangolo). Entro i mesi - fare un trenino con i cubi; - infilare perline; - carta e matita (disegnare la linea orizzontale e verticale); - torre di almeno 8 elementi.
7 Una volta ottenuta un idea generale (dai punti di vista motorio, cognitivo, relazionale) del bambino, si possono approfondire specifiche funzioni, attraverso schede di valutazione specifiche. Le funzioni più importanti, e che spesso costituiscono l oggetto del trattamento, sono: Competenze motorie globali Funzioni manipolatorie e prassiche Il cammino
8 Valutazione delle competenze motorie globali 1. Organizzazione posturale 2. Schemi di spostamento prelocomotorio Evoluzione neuromotoria nel bambino normale: caratterizzata da modificazioni quantitative e qualitative L evoluzione neuromotoria nel bambino patologico è caratterizzata da: competenze posturali e di spostamento inadeguate all ambiente e qualità povera, stereotipata e poco fluida del movimento.
9 Valutazione quantitativa = che cosa fa il bambino (Monitorata nel tempo la quantità di competenze posturali e di schemi di spostamento permette di seguire l evoluzione in senso longitudinale del quadro clinico e fornisce importanti dati prognostici.) Valutazione qualitativa = come il bambino mantiene le posture e si muove
10 Parametri proposti 1. Allineamento posturale; 2. Stabilità posturale; 3. Variabilità 4. Fluenza 5. Movimenti distonici e dismetrici 6. Aspetto percettivo 7. Persistenza 8. Ausilii o supporti
11 Valutazione delle funzioni manipolatorie e prassiche Le funzioni più significative degli arti superiori sono: 1. Esplorative e prassiche 2. Di equilibrio, sostegno e difesa in attività posturo-cinetiche 3. Comunicativo - relazionali 4. Attività grafiche 5. Gioco spontaneo 6. Autonomia nelle a.d.l.
12 L organizzazione degli arti superiori risulta particolarmente complessa poiché nel processo evolutivo entrano in gioco diversi fattori: maturazione del controllo neuromotorio e delle caratteristiche fisiche dell effettore del movimento; progressivo sviluppo della conoscenza degli oggetti e del loro uso; maturazione ed organizzazione delle funzioni percettive. E necessario considerare che: prensione = raggiungimento + afferramento evoluzione dei movimenti delle dita partecipazione del controllo visivo tutto l arto è coinvolto nell attività manipolatoria
13 mobilità intrinseca della mano condotte esplorative: da generiche a specifiche Nei quadri di P.C.I. valutiamo: 1. Quanto il bambino riesca ad adattarsi all ambiente; 2. Di quanto aiuto necessita 3. Quanto sia necessario modificare l ambiente Analisi quantitativa e qualitativa
14 Analisi quantitativa Si valuta cosa fa il bambino considerando 2 sottofunzioni: - condotte di afferramento - organizzazione progressiva delle attività prassiche Condotte di afferramento Direzionare (pointing) Raggiungere (reaching) Afferrare (grasping) Rilasciare
15 Organizzazione progressiva delle attività prassiche * sollevare * trasportare nel campo * trasportare verso il corpo (portare alla bocca) * ruotare l oggetto * lanciare * posare * spingere * battere * etc. Attività mono/bimanuali con oggetti gestuali nelle autonomie
16 Analisi qualitativa Si valuta come fa il bambino per espletare delle funzioni. In particolare si osservano i seguenti parametri: - caratteristiche spazio-temporali del movimento - cooperazione degli arti - movimenti involontari - integrazione percettivo-motoria - variabilità / stereotipia - capacità di apprendimento e di anticipazione - efficacia ed efficienza dell azione
17 Valutazione del cammino Oggetto della valutazione non deve essere la presenza o l assenza di un attività motoria in quanto tale, ma la sua espressione all interno di una azione contestualizzata. Il cammino deve essere analizzato per livelli di difficoltà crescente: 1. Moduli motori 2. Combinazioni di moduli 3. Azioni 4. Strategie
18 Analisi quantitativa (o delle componenti costitutive) 1. Ricerca dell elemento prevalente 2. Analisi dei fenomeni in ordine anatomico a) piede b) ginocchio c) anche e tronco d) arti superiori e capo
19 Analisi qualitativa (o delle relazioni funzionali) 1. Durata e lunghezza del passo 2. Capacità di direzionare la marcia 3. Possibilità di variare la traiettoria 4. Possibilità di superare ostacoli 5. Possibilità di conciliare la marcia con compiti di prensione e sostegno
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