LA VALUTAZIONE 1. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
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- Gennara Visconti
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1 LA VALUTAZIONE La valutazione rappresenta un momento centrale nella pratica educativa, e la trasparenza dei comportamenti valutativi permette allo studente di imparare ad auto valutarsi e a sviluppare così anche la competenza dell imparare a imparare, una delle competenze chiave per l apprendimento permanente definite nel Quadro di riferimento europeo del La valutazione è attività complessa, che riguarda molti aspetti della vita scolastica. Seguono quindi le definizioni dei criteri per: 1. l attribuzione del voto di comportamento 2. l attribuzione dei voti nelle singole discipline 3. eventuali deroghe alla norma del limite minimo di frequenze obbligatorie per l ammissione allo scrutinio 4. l ammissione in sede di scrutinio alla classe successiva; 5. l attribuzione del credito nel triennio e il riconoscimento degli attestati di attività che possono dare accesso al credito formativo. 1. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA La valutazione del comportamento ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento, atteso e perseguito dal Consiglio di Classe, nella fiducia delle potenzialità di recupero di ogni singolo studente: con il voto di comportamento infatti si intende fornire ai genitori una puntuale informazione che offra loro uno strumento propositivo e non rivendicativo per una serena discussione coi propri figli, nel rispetto del patto di corresponsabilità sottoscritto all atto dell iscrizione alla scuola. In sintesi il comportamento e la sua valutazione, pur concorrendo a determinare la media scolastica dello studente, mantengono una peculiare valenza educativa. Il Consiglio di classe assegna, di norma, un voto di comportamento da sette a nove decimi, mentre la valutazione di dieci decimi è riferita ai soli casi di comportamento complessivamente esemplare; viceversa in casi di grave negligenza nel comportamento viene assegnato il voto di sei decimi. In presenza poi di un numero di assenze che si avvicina al limite massimo del 25% (cfr. DPR 122/09, art.14, comma 7) e/o in casi di comportamenti particolarmente gravi che abbiano determinato la sospensione dalle lezioni e l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica il Consiglio di classe valuta la possibilità di assegnare il voto di cinque decimi con la conseguente non ammissione alla classe successiva. In ogni caso, anche in presenza di sanzioni disciplinari che abbiano comportato l allontanamento dallo comunità scolastica, valuta con cura i comportamenti che abbiano evidenziato livelli di miglioramento nel percorso di crescita e di maturazione. Il Consiglio di Classe è comunque sovrano nel determinare il voto di comportamento in modo anche difforme dai criteri di seguito esposti, laddove ciò scaturisca da una ponderata e motivata valutazione del comportamento di ogni studente. Ogni Consiglio di classe attribuisce il voto in base ai seguenti indicatori: 1. Rispetto delle regole (area della cittadinanza):, puntualità, rispetto delle persone e dell ambiente scolastico. 2. Impegno nello studio (area dell istruzione e della formazione culturale). 3. Partecipazione al dialogo educativo (area pedagogico relazionale). Pagina 16
2 Per maggiore chiarezza ciascuno degli indicatori è stato declinato con la descrizione del comportamento atteso nel modo riportato nella seguente tabella: INDICATORI CON DESCRIZIONE DEL VOTO: 10 VOTO: 9 VOTO: 8 VOTO:7 VOTO: 6 VOTO: 5 COMPORTAMENTO ATTESO RISPETTO DELLE REGOLE (area della cittadinanza) Lo studente frequenta le lezioni assiduamente e nel responsabile rispetto delle prescrizioni previste dal Regolamento di Istituto: in particolare rispetta il ruolo di tutto il personale operante nella scuola, è. corretto e attento verso i compagni, specie i più giovani di lui; giustifica tempestivamente le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate; utilizza responsabilmente i materiali e le strutture della scuola, con particolare riferimento all igiene ed al decoro della propria classe e dei servizi; rispetta le disposizioni circa la sicurezza e l emergenza, il divieto di fumo e di utilizzo di cellulari. IMPEGNO NELLO STUDIO (area dell istruzione e della formazione culturale) Lo studente è volto a consolidare in durevoli apprendimenti culturali le conoscenze progressivamente acquisite, in modo da maturare una progressiva capacità di orientarsi nella scelta negli studi futuri: a tale scopo rispetta le consegne a casa e a scuola in tutte le discipline, porta i materiali richiesti, è presente alle verifiche e valutazioni, collabora con i docenti nella preparazione di materiali utili alla didattica, si impegna nella didattica curricolare e partecipa alle diverse iniziative scolastiche. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO (area pedagogico relazionale) Lo studente partecipa al lavoro didattico in classe in modo educato, collaborativo, attento; è responsabile e propositivo durante le visite di istruzione, i viaggi culturali ed in tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche; è disponibile e costruttivo nella collaborazione con i compagni n to esemplare e assidua lodevole vivace, intelligente e positiva nto attento e scrupoloso, assidua consapevole e maturo cooperativa e costruttiva nto corretto, regolare nto accettabile, non regolare nto non corretto, irregolare rigoroso attento discontinuo nt o gravemente inadeguato, assenze vicine al 25% del totale giorni scuola dei insufficiente e/o scarso attiva regolare accettabile sporadica Pertanto il Consiglio di classe individua, attraverso i descrittori, il profilo più vicino al comportamento complessivo dello studente (almeno 2 descrittori su 3 relativi allo stesso voto), con la possibilità di modificare il voto stesso in eccesso o in difetto in presenza di una valutazione di fascia diversa. di Pagina 17
3 2. CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le competenze conseguite da ogni alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in: Conoscenze: Abilità: sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio. Esse indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. implicano l applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (in riferimento all uso di metodi, materiali, strumenti ). Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le capacità personali e/o sociali nell elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione culturale. Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici, rispondenti ai voti da 1 a 10. La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto, in modo da rendere comprensibile e condiviso il significato di ciascun voto assegnato; i voto sono poi messi in rapporto con i livelli previsti dalla certificazione per competenze che il DM 9 del 27 gennaio 2010 ha definito per tutte le scuole italiane: si tratta della certificazione che deve essere rilasciata a tutti gli studenti alla fine dell obbligo scolastico, ossia dopo 10 anni di scuola alla fine del quinto ginnasio per gli studenti del liceo classico. Pagina 18
4 Voto Indicatori di conoscenze Indicatori di abilità Indicatori di competenze Livello di certificazione delle competenze di base (DM 9 del 27 gennaio 2010) Possiede labili o nulle conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali. Conosce in modo vago e confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue con difficoltà i nuclei essenziali e le interrelazioni. Disattende le consegne, alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e di argomentazione. Evidenzia imprecisioni e carenze anche gravi nell'elaborazione delle consegne, che svolge con un linguaggio disordinato e scorretto. Non sa orientarsi nell'analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive. Si orienta a fatica nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione. Non ha raggiunto il livello base delle competenze. 5 E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze, delle quali coglie parzialmente implicazioni e rimandi essenziali. Sviluppa le consegne in modo sommario o incompleto, con non certa padronanza delle soluzioni espressive. Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica, non adeguatamente, solo semplici procedure risolutive Conosce gli ambiti delle diverse discipline e ne coglie in linea globale contenuti e sviluppi. Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari. Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse. Mostra piena padronanza degli ambiti disciplinari grazie a una ricca e articolata rete di informazioni. Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi disciplinari. Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione complessivamente coerenti. Sviluppa le consegne con rigore logicoconcettuale, operando collegamenti con appropriata scelta di argomentazioni. E in grado di sviluppare analisi autonome a partire dalle consegne e di esporne i risultati con pertinenza ed efficacia. Effettua con sicurezza e originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti di studio. Sa analizzare problemi semplici ed orientarsi nella scelta e nella applicazione delle strategie di risoluzione. Sa impostare problemi di media complessità e formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione. E capace di enucleare in modo articolato strategie di risoluzione dei problemi per elaborare le quali sa operare scelte coerenti ed efficaci. Sa impostare percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti; sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi. Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli Pagina 19
5 3. LIMITE MINIMO DI FREQUENZE ED EVENTUALI DEROGHE A seguito dell avvio della riforma della scuola secondaria superiore, è entrato anche in vigore il vincolo 1 della di almeno tre quarti dell orario annuale per la validità dell anno scolastico, e quindi per consentire l ammissione allo scrutinio. L istituto ha previsto, in sintonia con la norma, deroghe solo in caso di motivati problemi di salute, documentati da strutture pubbliche, o di gravi e documentati problemi familiari. E stata inoltre prevista una procedura di controllo in itinere, per evitare che le famiglie non siano informate dell incidenza delle assenze del proprio figlio, in caso di assenze prolungate e/o saltuarie ma frequenti. In tali casi il coordinatore di classe: chiama telefonicamente la famiglia; (se l assenza continua) segnala il caso alla Vicepresidenza, in modo che lo studente sia monitorato; (se persistono le assenze) informa per iscritto su apposito modulo, con eventuale convocazione della famiglia da parte del Dirigente 4. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE) Gli alunni che hanno fatto registrare votazioni positive in tutte le discipline sono ammessi alla classe successiva. Per i casi in cui persistono insufficienze in una o più discipline, il Collegio dei Docenti indica ai Consigli di classe i seguenti criteri orientativi generali, tenuto conto anche, come da normativa, delle valutazioni espresse nello scrutinio intermedio, nonché dell esito delle eventuali iniziative di sostegno e di recupero per le insufficienze del primo periodo: 1. in presenza di carenze che portino a valutazioni di insufficienza in più di tre discipline, l alunno non viene ammesso alla classe successiva perché non potrebbe seguirne il lavoro con profitto; 2. in caso di valutazioni di insufficienza da una a tre discipline, il Consiglio di classe, per deliberare l eventuale sospensione di giudizio nello scrutinio di giugno, dovrà considerare: l entità e la diffusione delle carenze nella preparazione; la capacità di recupero e la volontà di impegnarsi dell alunno; (a partire dalla prima liceo) eventuali aiuti nello scrutinio finale dell anno precedente: nessuna delle discipline insufficienti deve essere già stata portata a sufficienza. In caso di sospensione di giudizio, la prova di verifica finale e l analisi dell intero percorso curricolare dell anno scolastico consentono al Consiglio di classe, come previsto dalla normativa, di chiudere lo scrutinio, valutando definitivamente la preparazione dello studente, con ammissione o non ammissione all anno successivo. Se nello scrutinio finale (giugno e/o settembre) il Consiglio di classe decide di aiutare lo studente (max in 2 discipline fra giugno e settembre) portando a sufficienza una valutazione di non piena sufficienza, la famiglia verrà informata per iscritto di tale provvedimento e del fatto che a partire dallo scrutinio della prima liceo tale aiuto non può essere reiterato nella medesima disciplina. 1 cfr DPR 112/09, art.14, comma 7 A decorrere dall anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell anno scolastico, compreso quello relativo all ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la di almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all esame finale di ciclo Pagina 20
6 5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO NEL TRIENNIO Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene attribuito agli studenti di triennio un punteggio legato alla media dei voti raggiunta, incrementato: tale punteggio, sommato fino a raggiungere un massimo di 25 crediti, costituisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi 2. E pertanto molto importante che ciascuno studente abbia chiaro le modalità con cui può ottenere il credito di ammissione agli Esami di Stato, risultato principalmente della media raggiunta che fa accedere ad una fascia di punti di credito che prevede un minimo e un massimo con un punto di scarto; l attribuzione del punteggio più alto della banda di oscillazione è determinata da alcuni fattori che sono stati regolamentati, Per dare uniformità e trasparenza alle procedure di assegnazione dei punti di credito in sede di scrutinio finale. 1 FATTORE IL RICONOSCIMENTO DELLE ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE VALUTABILI AI FINI DEL CREDITO Sono stati definiti i seguenti criteri generali, con le relative modalità, per il riconoscimento degli attestati presentati dagli studenti. Per il credito scolastico (attività svolte a scuola in orario extracurricolare): lo studente deve elaborare un prodotto verificabile; ogni dipartimento e ogni docente che coordina un progetto precisano le condizioni per l attribuzione del credito. Per il credito formativo (attività svolte al di fuori della scuola): la certificazione di competenza deve essere rilasciata da un ente certificatore, come da norma; nei casi dubbi, si prevede che siano definiti criteri di selezione; in particolare si è deliberato che: o l attività di educazione fisica deve essere di tipo agonistico (dichiarata sul certificato); o per le attività nel terzo settore, il Liceo predisponga e consegni all ente potenzialmente certificatore presso cui uno o più alunni hanno svolto prolungata e consolidata opera di volontariato e servizio, un modello di attestato ove sia possibile certificare un accertata acquisizione di competenza. 2 FATTORE L INCIDENZA DELLA MEDIA SCOLASTICA In caso di promozione a giugno: se la media dello studente è maggiore o uguale alla metà della banda di oscillazione si assegna il punteggio massimo previsto; in presenza di crediti scolastici e/o formativi valutati positivamente dal consiglio di classe, si assegna comunque il punteggio massimo previsto; per valorizzare i casi di eccellenza nelle classi in cui si applica la nuova tabella di assegnazione dei crediti (prime e seconde liceo), se la media dello studente è maggiore di 8 si assegnano 7 punti, se è maggiore di 9 si assegnano 8 punti. Agli studenti che ottengono l ammissione all anno successivo in sede di integrazione dello scrutinio finale a settembre si attribuisce in ogni caso il punteggio minimo della banda di oscillazione, anche in presenza di eventuali crediti scolastici e/o formativi. 2 Per tutta questa materia cfr. il D.M. 22/5/07, n. 42 (sulla base della L. 1/2007). Per la definizione del credito formativo, cfr. D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 art. 12; D.M. 24 febbraio 2000, n. 49 art. 1. Pagina 21
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