Di che cosa parleremo questa settimana? Riferimenti Bibliografici

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1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE Anno Accademico 2015/2016 Metodologia della Ricerca Sociale e Valutativa (GLO) prof. Ferruccio Biolcati Rinaldi Nona settimana FONTI STATISTICHE UFFICIALI E ANALISI DI DATI MACRO Di che cosa parleremo questa settimana? Riferimenti Bibliografici Fonti statistiche ufficiali Produzione Unità di analisi Contenuto Ampiezza della rilevazione Enti produttori e unità territoriali Lo studio delle strutture sociali L analisi di dati macro Serie territoriali e serie storiche Cartogrammi Variazioni assolute e relative Numeri indice Fallacia ecologica Per approfondire Corbetta 2003 II, e CGP e Istat (2009), Navigando tra le fonti demografiche e ufficiali, Roma. PintaldiF. (2009), Come si analizzano i dati territoriali, Franco Angeli, Milano. Podestà F. (2011), Tecniche di analisi per la ricerca comparata transnazionale, Franco Angeli, Milano. 1

2 Fonti statistiche ufficiali Le statistiche ufficiali Base empirica importante; statistiche ufficiali e nascita della sociologia empirica; solo in un secondo tempo inchiesta campionaria Carattere ufficiale Classificazione Istat: statistiche demografiche (nascite, decessi, matrimoni, ecc.), statistiche sociali(sanità, giustizia, istruzione, ecc.), statistiche economiche (produzione industriale, bilanci delle imprese, commercio estero, ecc.), statistiche ambientali(meteorologia, incendi, depuratori, ecc.). 2

3 Quattro aspetti di distinzione 1. Produzione 2. Unità di analisi 3. Contenuto 4. Ampiezza della rilevazione Rilevazione indiretta Rilevazione diretta 1. Produzione Censimenti, inchieste campionarie ad hoc Inchieste campionarie ad hoc Adeguate per la conoscenza del fenomeno Catturano fatti sociali sfuggenti Ma sono costose Sviluppi della rilevazione indiretta e diretta 3

4 2. Unità di analisi Unità di analisi aggregata (territoriale): elemento tradizionalmente caratterizzante Unità di rilevazioneindividuale ma unità di analisi aggregata: proprietà aggregate ( ) e globali (=) Tipi fondamentali di elaborazioni: Analisi diacroniche Analisi sincroniche (variazioni territoriali) Oggi le cose stanno in parte cambiando 3. Contenuto L informazione amministrativa rileva dati fattuali; non opinioni, atteggiamenti, motivazioni. Anche nelle inchieste campionarie ad hoc Es.: Indagine Multiscopo sulle Famiglie. Motivi Caratteristiche originarie Materia gestita dallo stato Rappresentatività piuttosto che approfondimento 4

5 4. Ampiezza della rilevazione Rilevazione esaustiva (totale) Archivi amministrativi, censimenti Permette di spingere l analisi a livelli minori di disaggregazione territoriale Rilevazione campionaria (parziale) Riduzione dei costi Riduzione dei tempi Riduzione del carico organizzativo Possibilità di approfondimento Comunque campioni di dimensioni imponenti Enti produttori (Zajczyk 1997) Enti istituzionali Enti pubblici o titolari di servizio pubblico Società e organismi privati Strutture scientifiche 5

6 Unità territoriali Unità amministrative territoriali Comuni Province Regioni Problemi: Non corrispondenza con la realtà socio-economica Diversità di dimensione Continua ridefinizione dei confini Mancata corrispondenza con fonti statistiche di altri organismi Altri livelli sub- e sovra-comunali Sezioni di censimento Sezioni elettorali Circoscrizioni Aree metropolitane Ripartizioni geografiche Unità territoriali 6

7 Lo studio delle strutture sociali (Corbetta 2003II, ) Straordinaria opportunità per la ricerca sociale Prospettive di ricerca a) Analizzare e descrivere la struttura della società b) Studi sulle ripartizioni territoriali c) Studi comparati fra nazioni d) Studi nel tempo Limiti a) Eterogeneità dei fini (fonti statistiche ufficiali, ricercatore) b) Limitazione alle variabili fattuali c) Non adatti per l analisi dei comportamenti individuali (fallacia ecologica) Serie temporali e territoriali, dati aggregati 7

8 Serie territoriali e serie storiche (CGP 2001, 68-74) Molte variabili riferite ad aggregati territoriali sono di tipo cardinale. Naturalmente, ad aggregati territoriali, possono anche essere associate variabili nominali o ordinali. Rapportare alle dimensioni della popolazione. Una serie territoriale è una sequenza di valori assunti da una variabile nello stesso momento in diversi aggregati territoriali; una serie storica (temporale) riporta in sequenza i valori assunti da una variabile su uno stesso aggregato territoriale in tempi diversi. Rappresentazioni grafiche: per le serie storiche quelle cardinali, per le serie territoriali quelle nominali. Una rappresentazione grafica di grande efficacia comunicativa per le serie territoriali è rappresentata dai cartogrammi. 8

9 Individui che vivono in famiglie povere Anno 2006 (per 100 individui residenti) Fonte: Istat, Indagine sui consumi delle famiglie Quali strumenti per l analisi dei dati tratti da fonti statistiche ufficiali? (CGP 2001, e 96-98) Variazioni assolute e relative Numeri indice Rapporti statistici 9

10 Variazioni assolute e relative (CGP 2001, 68-74) Come poter valutarele variazioni di un fenomeno rilevato in situazioni temporalmente o territorialmente diverse? Se indichiamo con a e b le due grandezze, possiamo calcolare fra di esse sia la variazione relativa che quella assoluta: Variazione assoluta: b-a = = +50 Variazione relativa: ((b-a)/a)*100 = (50/242)*100 = +20,7% Naturalmente la variazione relativa dipende fortemente dal termine preso a riferimento. È importante distinguere fra variazione percentuale (variazione relativa) e variazione di punti percentuali (variazione assoluta). Variazione relativa e assoluta E importante distinguere fra variazione percentuale (variazione relativa) e variazione di punti percentuali (variazione assoluta) ES. dei voti al partito politico che scendono dal 13,3 al 14,7% Sì: aumento di 1,4 punti percentuali Sì: aumento del 11% No: aumento dell 1,4% 10

11 I numeri indice (CGP 2001, 68-74) I numeri indice sono sequenze di valori, assunti da una stessa variabile ma riferiti a periodi/aggregati diversi, che sono stati relativizzatirispetto a un valore della sequenza convenzionalmente preso come riferimento e posto uguale a 100. n. morti 1985 : 100 = n. morti 1986 : X 242:100=292:X X=(292*100)/242=121 Si noterà la sostanziale equivalenza fra il calcolo della variazione relativa e quello che porta al numero indice. Serie temporale e serie territoriale. I numeri indice non sono mai negativi. I valori assunti dai numeri indice non dipendono dall unità di misura o di conto in cui sono espressi; essi sono numeri puri e permettono il confronto tra le variabili più disparate. Base fissa e base mobile. Serie storica (CGP 2001, 68-74) 11

12 Serie territoriale (CGP 2001, 68-74) Rapporti statistici (CGP 2001, 96-98) Le variabili cardinali che non derivano né da una misurazione né da un conteggio, bensì dalla combinazione di altre variabili cardinali, si chiamano variabili derivate. Rapporto di composizione: mette in relazione la parte al tutto, consiste nel mettere in relazione una parte di un fenomeno al fenomeno stesso nella sua totalità. Es.: proporzione di spesa per affitto proporzione di maschi Rapporto di coesistenza: è un rapporto fra due parti di un insieme, ossia il rapporto fra la frequenza di una modalità e la frequenza di un altra. Es.: maschi/femmine coniugati/non coniugati over65/under15 (indice di vecchiaia) 12

13 Rapporti statistici (CGP 2001, 96-98) Rapporto di derivazione: corrisponde al rapporto fra la misura di un fenomeno e quella di un altro che può essere considerato un suo presupposto necessario. Es.: nascite/popolazione*1000 (quoziente di natalità) molti quozienti demografici laureati/iscritti all università operai cassaintegrati/operai quoziente di abortività: popolazione o popolazione femminile tra i 15 e 50 anni Rapporto medio: le due grandezze messe in relazione attengono a due fenomeni diversi. I rapporti medi sono una sorta di categoria residuale che raccoglie i rapporti che non ricadono nei casi precedenti. Es.: densità della popolazione (abitanti/territorio) affollamento (componenti famiglia/stanze abitazione) sicurezza dei diversi mezzi di trasporto: decessi su chilometri percorsi/viaggi effettuati/ore di viaggio 13

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