FASI DEL TRATTAMENTO SULLA BIOMASSA LIQUIDA DI LINEA
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- Daniela Coppola
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1 FASI DEL TRATTAMENTO SULLA BIOMASSA LIQUIDA DI LINEA AGROSISTEMI applica un trattamento innovativo, effettuato direttamente sugli impianti di depurazione delle acque, che garantisce: riduzione dell azoto e del fosforo circolanti all interno del processo depurativo; totale eliminazione dell'impatto olfattivo connesso alla presenza di fanghi di depurazione rifiuto; semplificazione gestionale/amministrativa, evitando la produzione di rifiuto ( il fango di depurazione). Il trattamento agisce infatti sul fango liquido di linea, non ancora classificato rifiuto; Come sancito dall art. 127 D.Lgs 152/06 e art. 2, comma 12 bis D.Lgs 4/2008, con il nuovo processo, AGROSISTEMI non tratta rifiuti ma materiali biologici che non hanno ancora concluso il processo depurativo, ed ottiene dei fertilizzanti a norma della legislazione di settore. La conseguenza amministrativa fondamentale è che l'impianto di depurazione non produce più rifiuti, ma fertilizzanti, cioè prodotti merceologici a tutti gli effetti di legge e dunque non assoggettati per il loro utilizzo alla disciplina ambientale ed ai conseguenti aspetti amministrativi. L innovazione ideata da SYNGEN è rappresentata da un trattamento dei materiali biologici in fase liquida, finalizzato alla riduzione dell'azoto e del fosforo circolanti all interno del processo depurativo ed all ottenimento di un fertilizzante correttivo dei suoli agrari. Lo schema a blocchi mostra le fasi del procedimento nell ambito di un impianto di depurazione.
2 FASE A Condizionamento alcalino del materiale biologico in sospensione acquosa (fango di linea) tramite l introduzione di ossido di calcio (CaO). La reazione di idrolisi alcalina che ne consegue porta alla formazione di un materiale biologico contenente proteine, idrolizzate in peptoni ed amminoacidi. Inizialmente alla fase, viene aggiunta una quantità di cloruro ferrico (FeCl3) per favorire la formazione del fiocco.
3 Fango di linea di depuratore civile -sostanza secca 2% - caricato con cloruro ferrico (FeCl3) Introduzione di ossido di calcio
4 Reazione dell ossido di calcio sul materiale biologico FASE B La massa biologica viene trattata secondo due differenti metodologie: - aggiunta di Acido Solforico H2SO4, con generazione di un prodotto denominato gesso di defecazione, utilizzabile come correttivo di suoli agrari salini e/o alcalini. - aggiunta di CO2, con generazione di un prodotto denominato Carbonato di Calcio di defecazione, utilizzabile come correttivo di suoli agrari acidi, sodici e argillosi Entrambi i prodotti sono inseriti nel D.Lgs n. 75/2010, Allegato 3 Correttivi, Capitolo 2 Correttivi, 2.1 Correttivi calcici e magnesiaci. Per migliorare la disidratabilità del gesso di defecazione e rendere più efficace l effetto correttivo sui suoli, può essere prevista l'eventuale l incorporazione di una quantità di Solfato di Calcio (CaSO4) in polvere, nel caso si generi gesso di
5 defecazione oppure l incorporazione di una quantità di Carbonato di Calcio (CaCO3) in polvere, nel caso si generi carbonato di calcio di defecazione. Formazione del fiocco in assenza di agitazione, post parziale neutralizzazione con H2SO4 FASE C La disidratazione operata con le stesse macchine, già esistenti sugli impianti di depurazione, separa il prodotto in due parti distinte, una parte solida ed una liquida. La parte solida presenta una sostanza secca molto superiore a quella degli usuali fanghi di depurazione ed è un correttivo solido dei suoli agrari pronto all impiego ai sensi delle leggi vigenti. La parte liquida viene rinviata in testa all impianto di depurazione e contiene peptoni ed amminoacidi derivanti dalla denaturazione delle proteine dovuta all innalzamento del ph. Essi verranno demoliti nel processo di ammonificazione all inizio del trattamento biologico e saranno successivamente ossidati a nitrato nella vasca di nitrificazione e quindi trasformati in azoto biatomico nel comparto di denitrificazione,
6 aumentando la percentuale di azoto che viene complessivamente eliminata dal sistema. Dato il ph molto elevato raggiunto nella Fase 1 per aggiunta di ossido di calcio, il fosforo presente nella fase acquosa della biomassa di linea è precipitato in forma di idrossiapatite e non è quindi presente nell'acqua di scarico post disidratazione che viene colletata in testa all'impianto. Estrazione del fertilizzante direttamente dal nastro di scarico delle centrifughe del depuratore
7 Fertilizzante ottenuto Cassone scarrabile posizionato sotto lo scarico della centrifuga Fertilizzante gesso di defecazione Fango biologico di depurazione (CER )
8 PUNTI DI FORZA DEL TRATTAMENTO 1. E' un trattamento dei fanghi di linea, la biomassa liquida circolante all'interno degli impianti di depurazione biologica ed è finalizzato ad ottenere la riduzione dell'azoto e del Fosforo, la completa eliminazione degli impatti odorigeni connessi alla presenza di fanghi rifiuto e contestualmente ricava a valle della disidratazione, presente sul depuratore, delle tipologie di correttivi dei suoli agrari indicate dalla norma nazionale dei fertilizzanti. 2. Non è un trattamento su rifiuti e produce fertilizzanti, normati dalla relativa legislazione e soggetti solo a documento di trasporto per l allontanamento dall impianto di depurazione. 3. L impianto non deve essere sottoposto ad autorizzazione provinciale o regionale per il trattamento di rifiuti. 4. La gestione non è più condizionata dalle logiche del mercato rifiuti. 5. Alla fine del trattamento il prodotto e normato dalla disciplina dei fertilizzanti e non dalla normativa dei rifiuti. 6. La tecnologia è tutelata da un brevetto del quale Syngen è titolare:brevetto MI2014A1607, dep. il 19/09/2014, Procedimento per il trattamento di materiali biologici propri del ciclo di depurazione delle acque reflue. 7. L applicazione di questa tecnologia ad un impianto di depurazione non richiede alcuna modifica sostanziale agli apparati esistenti e non comporta l'avvio ex novo di un iter autorizzativo. 8. Il trattamento porta alla produzione di merci pregiate per l agricoltura, in grado di correggere terreni salini, alcalini, acidi, apportare la fertilizzazione di base e contrastare la carenza di sostanza organica 9. Il trattamento elimina completamente l impatto odorigeno tipico dei fanghi di depurazione.
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