Gli infortuni sul lavoro a Piacenza. Rapporti Interni. Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli infortuni sul lavoro a Piacenza. Rapporti Interni. Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica"

Transcript

1 Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica Gli infortuni sul lavoro a Piacenza. 05_08.doc 1 R.I. 08/05 Aprile 2005

2 Foto di copertina: Cantiere edile, Copyright Agenzia Liguria Lavoro, Genova. 05_08.doc 2

3 Gli infortuni sul lavoro a Piacenza. P.Lega R.I. n 08/05 Aprile Premessa. Il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è notoriamente un drammatico problema sociale ed economico a livello mondiale. Secondo le stime dell ILO (International Labour Organization, un agenzia specialistica delle Nazioni Unite), gli incidenti sul lavoro nel mondo sono ogni anno complessivamente 270 milioni, di cui mortali, e solo nel settore agricolo; ogni anno circa 2 milioni di persone muoiono per infortuni sul lavoro e malattie professionali, tra cui almeno bambini. I casi di malattie professionali sono 160 milioni ogni anno; in particolare, lavoratori muoiono a causa di sostanze tossiche, oltre ancora a causa dell amianto. Ogni anno il costo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è pari al 4% del PIL mondiale ( milioni di dollari). La perdita di PIL imputabile a decessi e malattie professionali è 20 volte superiore al totale dell aiuto dei paesi industrializzati ai paesi in via di sviluppo. Per numero di infortuni sul lavoro, l Italia si pone nella media europea. In Italia il numero totale degli infortuni sul lavoro negli anni tra il 2001 e il 2003 è complessivamente diminuito: secondo le statistiche dell Inail gli infortuni sono passati dai circa del 2002 ai circa del 2003, confermando la tendenza iniziata nel 2001: tuttavia occorre considerare che le denuncie Inail di infortunio sottostimano fortemente la situazione reale, a causa del rilevante peso che assume il lavoro nero particolarmente in Italia. Anche i casi mortali sono in diminuzione negli ultimi due anni: sempre secondo l Inail, siamo passati dai 1372 morti totali del 2001 ai 1290 morti del 2002, ai 1263 del In generale le attività a più alto rischio di infortunio sono quelle della metallurgia, della trasformazione, del legno e delle costruzioni. Le attività meno rischiose risultano, invece, essere quelle dell intermediazione finanziaria e dell istruzione. Il costo complessivo dei danni da infortunio professionale in Italia risulta prossimo ai 28 miliardi di euro. Le statistiche degli infortuni professionali sono state inserite come indicatore chiave tra gli indicatori di performance sociale del GRI, Global Reporting Inititative (1). 2 Materiali e metodi. Dal metadatabase dell OPS è possibile risalire alle banche dati Inail e Unioncamere che riportano dati sugli infortuni sul lavoro a livello provinciale; non è stato possibile trovare dati a livello comunale. La banca dati Inail riporta informazioni relative al periodo , mentre i fogli elettronici Unioncamere riportano i dati dal 1988 al 1999; a causa di alcune incongruenze tra le fonti, si è preferito far riferimento ai soli dati Inail relativi agli eventi denunciati nell ultimo quinquennio (2). 2.1 Infortuni a Piacenza. Il numero annuo di infortuni, per tutti i lavoratori e per i lavoratori maschi e femmine, per la provincia di Piacenza e le altre province dell Emilia Romagna, è riportato nelle 3 tabelle seguenti; i soli dati relativi alla provincia di Piacenza sono poi raffigurati in fig. 1. Dalle tabelle si può osservare che Piacenza presenta una media di circa 7000 infortuni lavorativi all anno, attualmente (2003) il valore più basso tra le province emiliane; l andamento del fenomeno nel quinquennio ha visto una crescita iniziale degli infortuni fino al 2001, una diminuzione nel 2002 ed un nuovo aumento nel 2003: il valore raggiunto nel 2003 è in ogni caso superiore al valore iniziale del 1999 del 5.3%, aumento che si verifica in misura diversa anche per Ferrara (+6.2%) e Rimini (+11.8%), 05_08.doc 3

4 mentre altre province fanno registrare una diminuzione degli infortuni agli estremi del quinquennio, con decrementi compresi tra zero e 5%. Prov./Anno: BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Tab. 1 Emilia Romagna. Infortuni in tutti i settori, maschi e femmine, per provincia. (Fonte: Inail) Prov./Anno: BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Tab. 2 Emilia Romagna. Infortuni in tutti i settori, solo maschi, per provincia. (Fonte: Inail) Prov./Anno: BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Tab. 3 Emilia Romagna. Infortuni in tutti i settori, solo femmine, per provincia. (Fonte: Inail) 05_08.doc 4

5 8000 Provincia di Piacenza Infortuni sul lavoro f emmine maschi Fig. 1 Provincia di Piacenza. Infortuni in tutti i settori, maschi e femmine. (Fonte: Inail) L incremento del 5.3% degli infortuni a Piacenza agli estremi del quinquennio è comunque sensibilmente al di sopra dell incremento medio regionale (+1.3%). Va poi rilevato l incremento preoccupante degli infortuni nel corso dell ultimo anno a Piacenza (+2%), riscontrabile in misura diversa anche a Bologna (+12.7%) e a Rimini (+0.8%), mentre nelle altre province si riscontrano diminuzioni degli infortuni generalmente comprese tra 1 e 5%; anche a questo proposito l incremento di Piacenza (+2%) è sensibilmente superiore alla variazione media regionale (-0.1%). Dalla banca dati Inail si ricavano altresì le informazioni relative alle differenti gestioni infortunistiche: nella gestione Industria e Servizi sono compresi i casi di infortunio occorsi ai lavoratori per la cui tutela assicurativa il datore di lavoro paga un premio, calcolato sulla base delle retribuzioni erogate ai dipendenti e del tasso medio di tariffa corrispondente alla lavorazione esercitata; in questa gestione rientrano anche altre categorie di lavoratori (artigiani, apprendisti, soci di cooperative di facchini, insegnanti e studenti di scuole private...) il cui premio non è collegato alla retribuzione, ma è unitario, ed anche i lavoratori di aziende agricole di tipo industriale. La gestione Agricoltura comprende gli infortuni occorsi a lavoratori di imprese a carattere esclusivamente agricolo e non industriale. La gestione Conto Stato riguarda gli infortuni la cui tutela assicurativa non compete all INAIL che, comunque, tratta le relative pratiche per conto delle rispettive amministrazioni di appartenenza: rientrano in questa gestione i dipendenti delle amministrazioni centrali dello Stato e gli studenti delle scuole pubbliche. La ripartizione degli infortuni per categoria di gestione è riportata in tab. 4. Anno: Gestioni: n % n % n % n % n % Industria-Servizi % % % % % Agricoltura % % % % % Conto Stato % % % % % Totale % % % % % Tab. 4 Provincia di Piacenza. Ripartizione degli infortuni tra i settori di gestione Inail. (Fonte: Inail) La stragrande maggioranza degli infortuni riguarda la gestione Industria Commercio e Servizi, con una quota che era di quasi 86% nel 1999 e che si è approssimata all 89% nel 2003; in questa gestione il numero degli infortuni è aumentato dell 8.7% tra il 1999 e il 2003, e del 2.2% tra il 2002 e il Gli infortuni nella gestione Agricoltura sono invece progressivamente diminuiti, passando dal 12.8% del totale nel 1999 al 9.5% nel 2003; il numero degli infortuni dell Agricoltura è diminuito di 21.7% agli estremi del quinquennio e di 1.2% tra il 2002 e il 2003: la diminuzione va rapportata direttamente alla drastica riduzione degli addetti in agricoltura negli ultimi anni. Infine 05_08.doc 5

6 gli infortuni nella gestione Conto Stato rappresentano una quota marginale del totale (tra l 1.5 e il 2%), tuttavia preoccupantemente in forte aumento relativo: il numero di questi infortuni è salito da 97 a 137 agli estremi del quinquennio, con un incremento di 41.2%, e con un incremento di 12.3% tra il 2002 e il Anche all interno della gestione Industria Commercio e Servizi si osservano comunque differenze preoccupanti: mentre infatti nel settore delle imprese manifatturiere a Piacenza si assiste nel quinquennio ad una progressiva diminuzione del numero degli infortuni, passato dai 1660 del 1999 ai 1493 del 2003 con una riduzione del 10%, nel settore delle costruzioni si assiste invece ad un forte e progressivo aumento del numero, che passa dai 609 del 1999 ai 713 del 2003, con un incremento totale del 17% e con un incremento del 4% circa tra il 2002 e il 2003 (cfr. fig. 2). Provincia di Piacenza N di infortuni in alcuni settori Costruzioni Impr. Manifatt. Costruzioni Impr. Manifatt. Fig. 2 Provincia di Piacenza. Infortuni in alcuni settori (Costruzioni, Impr. manifatt.), totale maschi e femmine. (Fonte: Inail) Gli incrementi assoluti del numero di infortuni costituiscono in ogni caso un fattore di insostenibilità del sistema del lavoro; tuttavia per comprendere meglio il fenomeno, il numero di infortuni va rapportato alla dinamica dell occupazione, che presenta andamenti spesso molto diversi da provincia a provincia e da settore a settore. 2.2 Tasso di infortuni per occupati. I dati sull occupazione reperibili nelle banche dati statistiche di Unioncamere e della Regione Emilia Romagna sono approssimati alle migliaia: di conseguenza risulterà approssimato anche il rapporto tra numero di infortuni ed occupati. Nei corso dei cinque anni in esame, il numero degli occupati totali a livello regionale ha subito un progressivo incremento, passando da nel 1999 a nel 2003, con un aumento quindi del 6.1%; nelle singole province il fenomeno ha avuto invece andamenti diversificati, in funzione degli andamenti congiunturali dei settori produttivi localmente prevalenti. A Piacenza il numero degli occupati totali è passato da a tra il 1999 e il 2003, con un incremento quindi del 4.5%, ma con una fase di riduzione nel 2000; questa dinamica generale è stata dominata dalla significativa crescita delle donne occupate (4.000 unità in più nei 5 anni, seppure con oscillazioni), mentre gli uomini occupati sono rimasti pressoché costanti (variazioni entro le unità). L andamento del fenomeno è raffigurato nella successiva fig. 3. Il rapporto tra infortuni e occupati permette di comprendere meglio la dinamica del fenomeno; nella Regione Emilia Romagna il tasso totale di infortuni passa progressivamente da 81.2 infortuni/1000 occup. nel 1999 a 75.9 nel 2003, con una riduzione del 6.5%; la riduzione, che nella media regionale è continua e progressiva, risulta tuttavia differenziata in ogni provincia. Nelle province di Reggio e Ravenna l andamento è analogo a quello regionale; nelle province di Rimini e Bologna si 05_08.doc 6

7 assiste invece ad un incremento del tasso durante l ultimo anno (2003); nelle altre province si verificano oscillazioni di segno diverso. A Piacenza il tasso totale di infortuni è significativamente aumentato tra il 1999 e il 2000, passando da 61 a 65.3 infortuni/1000 occupati, per poi diminuire gradualmente fino al valore di 61.5 nel Provincia di Piacenza - Occupati in tutti i settori Femmine Maschi Fig. 3 Provincia di Piacenza. Occupati in tutti i settori, maschi e femmine. (Fonte: Unioncamere) Regione Emilia Romagna N di infortuni /1000 occup. - Maschi e Femmine BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Fig. 4 Provincia di Piacenza. N di infortuni/1000 occupati, maschi e femmine. (Fonte: Unioncamere) Agli estremi del quinquennio si assiste a Piacenza ad un leggero incremento del tasso di infortuni (1%), al contrario dell andamento medio regionale; tuttavia la progressiva lenta riduzione del tasso nel corso degli ultimi 3 anni fa supporre la presenza di una dinamica positiva di effettiva attenzione al problema della sicurezza sul lavoro. Il calcolo del tasso di infortuni per occupati suddiviso per settore economico conferma invece e aggrava le preoccupazioni esposte in precedenza; per questo calcolo sono stati suddivisi gli infortuni in settori classificati come non determinati (a causa del cambio di codifica Istat negli ultimi anni) in eguale misura nell industria, nel commercio e nei servizi. Il risultato è illustrato in fig. 5. Come si può notare, gli infortuni in agricoltura che sembravano in termini assoluti in continua diminuzione nel periodo considerato, rapportati agli occupati del settore nell ultimo anno risultano invece in crescita relativa (anche se l arrotondamento alle migliaia del numero di occupati può esasperare le differenze, soprattutto nell agricoltura dove il numero di occupati è molto basso); inoltre il tasso di infortuni per occupati nell agricoltura risulta nettamente il più alto di tutti, attestandosi nel 2003 ad oltre 170 infortuni/1000 occupati, rispetto a valori tra i 40 e gli 80 infortuni/1000 occupati negli altri settori. Da rilevare inoltre la tendenza all aumento del tasso negli ultimi 3 anni nel settore delle costruzioni, per il quale si è già visto un incremento rilevante del 05_08.doc 7

8 numero assoluto di infortuni, ed un incremento del tasso nell ultimo anno anche nel settore del commercio, concomitante in questo caso ad una forte riduzione del numero di addetti (da a in un anno) Provincia di Piacenza N di infortuni/1000 occupati - Maschi e femmine Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Servizi totale Fig. 5 Provincia di Piacenza. N di infortuni/1000 occupati per settore economico, maschi e femmine. (Fonte: nostra elaborazione da dati Inail e Unioncamere) Regione Emilia Romagna N di infortuni /1000 occup. - Femmine BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Fig. 6 Provincia di Piacenza. N di infortuni/1000 occupati, femmine. (Fonte: nostra elaborazione da dati Inail e Unioncamere) Regione Emilia Romagna N di infortuni /1000 occup. - Maschi BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Fig. 7 Provincia di Piacenza. N di infortuni/1000 occupati, maschi. (Fonte: nostra elaborazione da dati Inail e Unioncamere) E interessante inoltre considerare i tassi di infortuni per occupati suddivisi per sesso (fig. 6 e 7); l andamento del tasso per le donne mostra a Piacenza un drammatico incremento ad inizio periodo (2000), ma poi una modesta lenta diminuzione, passando dai 38.5 infortuni/1000 occupate del _08.doc 8

9 ai 36.8 del Il tasso maschile invece, oltre che rappresentare più del doppio di quello femminile, manifesta un leggero incremento durante l ultimo anno (da 78.3 a 79.1), evidenziando così un ulteriore segnale di allarme. Nel confronto con le altre province dell Emilia Romagna, Piacenza presenta il tasso in assoluto più basso per le donne, mentre per i maschi i tassi piacentini risultano superiori a quelli delle province di Ferrara e di Rimini, ed in aumento nell ultimo anno solo come nella provincia di Rimini. 2.3 Mortalità professionale. E utile infine stimare il grado di gravità degli incidenti sul lavoro nella nostra provincia, utilizzando la statistica degli incidenti mortali che l Inail rende disponibile per il settore dell Industria, Commercio e Servizi. Anno Infortuni mortali Tab. 5 Provincia di Piacenza. N totale di infortuni mortali. (Fonte: Inail) A causa dei piccoli numeri del fenomeno, le oscillazioni nel corso degli anni risultano molto rilevanti, tuttavia risulta drammaticamente evidente il quasi raddoppio degli infortuni mortali nel 2003 rispetto all anno precedente, mentre nel complesso dei 5 anni non si intravede un trend di diminuzione, seppure tra il 2001 e il 2002 il fenomeno si presentasse invertito. Anche in questo caso comunque è utile calcolare il tasso di infortuni mortali sul totale, espresso come n di infortuni mortali per 1000 infortuni, per tenere conto giustamente della dinamica del fenomeno nel suo complesso: i valori sono riportati nella tabella 6 seguente. Provincia/Anno: BOLOGNA FERRARA FORLI MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA Tab. 6 Provincia di Piacenza. N di infortuni mortali per 1000 infortuni. (Fonte: nostre elaborazioni su dati Inail) I dati evidenziano una situazione per diversi aspetti preoccupante: il tasso piacentino è quasi costantemente superiore al tasso medio regionale, anzi in alcuni anni è stato pari a più del doppio di quello regionale o comunque superiore a quello di tutte le altre province; inoltre mentre nella media regionale il tasso è rimasto stazionario per 3 anni ed è infine leggermente diminuito nel 2003, a Piacenza il tasso è quasi raddoppiato nel 2003 (2.1 infortuni mortali/1000) rispetto al 2002 (1.1 infortuni mortali/1000), restando comunque inferiore al livello di partenza del periodo (2.3), ma evidenziando una dinamica indubbiamente allarmante. 3 Conclusioni. Gli infortuni sul lavoro in provincia di Piacenza costituiscono un fenomeno sotto alcuni aspetti preoccupante ed insostenibile. Con riferimento al periodo dal 1999 al 2003, il numero assoluto di infortuni è aumentato sia agli estremi del periodo che durante l ultimo anno rispetto all anno precedente, sia rispetto al totale dei lavoratori che all insieme suddiviso per sesso. A ciò va aggiunto che nel corso dell ultimo anno è aumentato sia il numero assoluto di infortuni mortali (quasi raddoppiato rispetto al 2002), che la sua percentuale rispetto al totale degli infortuni, che 05_08.doc 9

10 assume così a Piacenza nuovamente il valore più alto delle province emiliane, mentre nel corso del 2002 questo tasso risultava lievemente inferiore alla media regionale. L indicatore più opportuno in merito per eseguire confronti omogenei, è tuttavia il tasso di infortuni rapportato al totale degli occupati. Considerando il fenomeno nel suo complesso, si assiste a Piacenza ad un leggero incremento del tasso di infortuni (+1%) agli estremi del quinquennio, al contrario dell andamento medio regionale; tuttavia la progressiva lenta riduzione del tasso nel corso degli ultimi 3 anni fa supporre la presenza di una dinamica positiva di ridimensionamento del fenomeno. Analizzando i tassi per settore economico, si può osservare un aumento del tasso di infortuni per occupati negli ultimi 3 anni nel settore delle costruzioni, nel quale si nota un incremento rilevante del numero assoluto di infortuni, ed un incremento del tasso nell ultimo anno anche nel settore del commercio e nell agricoltura. Anche il calcolo del tasso di infortuni per occupati suddiviso per genere mostra aspetti preoccupanti: mentre per le donne la dinamica del tasso nel tempo vede una diminuzione progressiva negli ultimi 3 anni, per i maschi si registra un lieve incremento durante l ultimo anno. 4 Bibliografia. (1) GRI, Sustainability Reporting Guidelines, Global Reporting Initiative 2002, scaricabile dal sito (2) INAIL, Infortuni sul lavoro e malattie professionali denunciate, Banca Dati Statistica, (3) Mr. Almunia, Sustainable Development Indicators to monitor the implementation of the EU Sustainable Development Strategy, Eurostat, Bruxelles 2005, STDEVIND_03/TAB /SEC(2005)161%20SDI%20COMMUNICATION%20EN.P DF 05_08.doc 10

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

La ricchezza prodotta a Piacenza. Rapporti Interni. Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale

La ricchezza prodotta a Piacenza. Rapporti Interni. Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale La ricchezza prodotta a Piacenza. 08_19.odt 1 R.I. 19/08 Novembre 2008 Questo report è stato redatto

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro Dall Indagine continua sulle forze di lavoro condotta dall Istat risulta che nel 2005 erano occupate, a Roma, 1.086.092 persone, mentre a livello provinciale gli occupati,

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

L'associazionismo in provincia di Piacenza. Anno 2009. Rapporti Interni

L'associazionismo in provincia di Piacenza. Anno 2009. Rapporti Interni Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale L'associazionismo in provincia di Piacenza. Anno 2009. R.I. 03/09 Febbraio 2009 09_03.odt 1 Amministrazione

Dettagli

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA Presentazione dei dati del 4 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA 1 Nell ormai consueto

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007

PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007 PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007 a cura dell Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio (ottobre 2009) Premessa L apporto

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono 13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015 LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 215 Saldi positivi ma in leggera flessione Nel terzo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili,

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

Numero 44 /2014 Le mansioni a rischio per patologie muscoloscheletriche nei dati INAIL ******

Numero 44 /2014 Le mansioni a rischio per patologie muscoloscheletriche nei dati INAIL ****** Numero 44 /2014 Le mansioni a rischio per patologie muscoloscheletriche nei dati INAIL Nei giorni scorsi è stato pubblicato dall INAIL il II volume delle Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e ovviamente Roma

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata i

D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata i D. i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore. Il valore aggiunto totale aumenterà dell 8,5% dal 2014 al 2018, passando da

Dettagli

L ISTRUZIONE UNIVERSITARIA NELLA PROVINCIA DI RIMINI

L ISTRUZIONE UNIVERSITARIA NELLA PROVINCIA DI RIMINI L ISTRUZIONE UNIVERSITARIA NELLA PROVINCIA DI RIMINI 1) GLI STUDENTI UNIVERSITARI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI RIMINI 1 Nell anno accademico 2003/2004 i riminesi iscritti a Corsi di Laurea (vecchio e nuovo

Dettagli

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA Sempre più rapidi e articolati sono i mutamenti che in questi anni coinvolgono il sistema della formazione professionale regionale.

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

K. Attività finanziarie e assicurative i

K. Attività finanziarie e assicurative i K. i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore. Il valore aggiunto totale aumenterà del 6,0% dal 2014 al 2018, passando da

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO - la competitività della provincia di Bologna Indice 1. Esportazioni e competitività:

Dettagli

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA Aggiornamento al 30 giugno 2011 10 maggio 2012 Sistema informativosmail Emilia-Romagna Aggiornamento

Dettagli

2.1 Gli effetti della crisi sulle imprese

2.1 Gli effetti della crisi sulle imprese Osservatorio economico,coesione sociale, legalità 3 Rapporto sulla coesione sociale nella provincia di Reggio Emilia 2.1 Gli effetti della crisi sulle imprese COMUNE DI REGGIO EMILIA La crisi economica

Dettagli

INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE

INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE Anno 2014 Parma, giugno 2015 A cura di OSSERVATORIO ECONOMICO UFFICIO STUDI Introduzione La prima edizione dell indagine sull occupazione condotta dell Unione Parmense degli

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Secondaria di Secondaria di II grado

COMUNICATO STAMPA. Secondaria di Secondaria di II grado Bologna, 24 Febbraio 2016 COMUNICATO STAMPA A.S. 2016/17 - ISCRIZIONE ALUNNI AL PRIMO ANNO DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE DI OGNI ORDINE E GRADO. IN REGIONE SONO PERVENUTE OLTRE 112 MILA DOMANDE. IN

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Centro Studi Unindustria & CSC Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Novembre 2013 SOMMARIO L Indagine Occupazione Assenze Retribuzioni 1 L Indagine Imprese associate al Sistema Confindustria Struttura

Dettagli

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento 26 marzo 2013 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI in provincia di Trento il contesto economico Nel 2012 l area dell euro è nuovamente in recessione, con una riduzione del Pil pari allo 0,6%; si stima che permanga

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto

Dettagli

Alcuni spunti di interesse. sul fenomeno infortunistico 2004. Aggiornamento al 15.03.2005

Alcuni spunti di interesse. sul fenomeno infortunistico 2004. Aggiornamento al 15.03.2005 Alcuni spunti di interesse sul fenomeno infortunistico 2004 Aggiornamento al 15.03.2005 Roma, 28 aprile 2005 A) Infortuni sul lavoro: le tendenze in atto Circa 940.000 infortuni denunciati nel 2004: i

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere Il bilancio delle risorse in Piemonte: recuperare il federalismo fiscale per tornare a crescere Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie,

Dettagli

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4.1 Le unità locali Le unità locali presenti sul territorio della provincia di Ferrara, al Censimento dell Industria e dei Servizi 2001, erano 32.101, in aumento, rispetto al

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

La congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche

La congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche La congiuntura del credito in Emilia-Romagna Direzione Centrale Studi e Ricerche 1 marzo 2015 Credito in lenta uscita dal ciclo negativo Il minimo del ciclo negativo dei prestiti è chiaramente alle spalle,

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

1. IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL PERIODO 1985-2004 PER L AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA.

1. IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL PERIODO 1985-2004 PER L AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA. 1. IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL PERIODO 1985-24 PER L AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA. Come già osservato nell edizione precedente del Rapporto Annuale degli Infortuni sul lavoro e malattie professionali

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

MUSEK WP N. 2. ENERGY BASELINE ASSESSMENT AND TARGET-SETTING Sec status for local community.

MUSEK WP N. 2. ENERGY BASELINE ASSESSMENT AND TARGET-SETTING Sec status for local community. MUSEK WP N. 2 ENERGY BASELINE ASSESSMENT AND TARGET-SETTING Sec status for local community. MUNICIPALITY OF RAVENNA Maggio 2007 Sommario Il Comune di RAVENNA...Errore. Il segnalibro non è definito. 1 L

Dettagli

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Il Mezzogiorno usufruisce solo del restante 16,2%

Il Mezzogiorno usufruisce solo del restante 16,2% Il rapporto elaborato dall Ufficio Studi Confartigianato relativamente all andamento del credito nel nostro Paese evidenzia una serie di criticità particolarmente accentuate per ciò che concerne la capacità

Dettagli

Le scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti

Le scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti Le scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti Le scuole presenti Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca riporta sul suo sito, http://www.istruzione.it/, l elenco

Dettagli

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013 Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012 Ottobre 2013 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di Marisa Corazza Nel 2012 parco

Dettagli

POVERO LAVORATORE: L INFLAZIONE HA PROSCIUGATO I SALARI I SALARI ITALIANI FRA I PIÙ BASSI D EUROPA

POVERO LAVORATORE: L INFLAZIONE HA PROSCIUGATO I SALARI I SALARI ITALIANI FRA I PIÙ BASSI D EUROPA POVERO LAVORATORE: L INFLAZIONE HA PROSCIUGATO I SALARI I SALARI ITALIANI FRA I PIÙ BASSI D EUROPA Roma, marzo 2007 1 Lontani ormai anni luce gli anni nei quali Bettino Craxi annunciava trionfalmente che

Dettagli

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue Rapporto annuale 2012 3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue IN SINTESI Nel 2011, la contrazione della domanda interna nonostante la tenuta di quella estera ha determinato un calo dell

Dettagli

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti

Dettagli

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009 1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE

PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE Il fenomeno dell invecchiamento nella conduzione aziendale 1. I CONDUTTORI AGRICOLI NELL UNIONE EUROPEA Secondo i più recenti dati disponibili

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

La mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza. Rapporti Interni

La mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza. Rapporti Interni Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale 05_16.doc 1 La mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza. R.I. 16/05 Settembre 2005

Dettagli

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA Aggiornamento al 31 dicembre 2011 30 ottobre 2012 Sistema informativo SMAIL Emilia Romagna

Dettagli

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO «FOCUS» ANIA: R.C. AUTO -- Numero 2 -- Marzo 2004 STATISTICA TRIMESTRALE R.C. AUTO () EXECUTIVE SUMMARY Con la disponibilità dei dati per l intero 2003 relativi ad un campione di imprese esercitanti il

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO 8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA

Dettagli

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Febbraio 2012 13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Il 13 Rapporto sulle retribuzioni in Italia 2012 fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato delle professioni ed offre una rappresentazione

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica

Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica Premi lordi contabilizzati al 1 trimestre 2013 dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle Rappresentanze per l Italia delle imprese

Dettagli

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Agosto 2012 Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Aumentano le imprese con Ebitda insufficiente per sostenere oneri e debiti finanziari Alla ricerca della marginalità perduta Sintesi dei risultati

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese

Dettagli

Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica

Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica Statistiche relative alla gestione dei rami: 1. Infortuni; 2. Malattia; 8. Incendio ed elementi naturali; 13. Responsabilità civile generale

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.

Dettagli

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO MORTALITA dal 1971 al 26 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Fonte dei dati: Registro di Mortalità Regionale toscano [dati presentati il 27 maggio,28] 1 Mortalità generale Andamento temporale 1971-26 I

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 6.804 unità. Alla fine di giugno

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli