NICOLA PORRO Giornalista
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4 NICOLA PORRO Giornalista È il vicedirettore de Il Giornale, si occupa di economia e finanza. Oltre ad aver collaborato con Il Foglio, Corriere Economia, e altre testate giornalistiche, ha fondato e diretto programmi radiofonici e televisivi.
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6 GIOVANNI CLEMENTONI Past President Confindustria Macerata Presidente di Confindustria Macerata per il triennio Amministratore delegato della Clementoni SpA
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9 GIANLUCA PESARINI Presidente Confindustria Macerata Amministratore unico della Vismap, è il nuovo presidente di Confindustria Macerata per il triennio
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11 VINCENZO BOCCIA Presidente Confindustria In carica dal 31 marzo 2016, è AD di Arti Grafiche Boccia, azienda che opera nel settore grafico da oltre 50 anni, attualmente conta 160 dipendenti. Dal 2010 è numero uno dell'advisory Board per le Pmi presso Borsa Italiana.
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14 Verso la fabbrica 4.0 «la manifattura giugno 2016
15 I KIBS in Europa KIBS, Knowledge Intensive Business Services I Servizi in Europa rappresentano il 70% del PIL, miliardi di euro di fatturato, 24 milioni di occupati e oltre 5 milioni di imprese
16 I BUSINESS SERVICES Business services: number of enterprises, turnover and number of persons employed Number of enterprises Turnover Number of persons employed (thousands) (billion euro) (thousands) EU 27** Germany Spain France Italy Poland Sweden United Kingdom Ecorys Study on business-related services
17 I KIBS in Italia i Knowledge Intensive Business Services tra grandi, medie, piccole e micro imprese 2,1 milioni di addetti 255 miliardi di euro di fatturato 110 miliardi di valore aggiunto circa l 8% del Pil con un ritmo di crescita ante recessione a due cifre Ma l'italia ha un serio Progetto Industriale per l'industria dei servizi?
18 Verso la fabbrica 4.0
19 Le 4 rivoluzioni industriali! Energia idroelettrica (fine 700)! Elettricità e produzione di massa (fine 800) (assemblaggio in linea)! Automazione con IT ed elettronica (fine 900)! Information network (oggi) (non solo internet, ma oggetti fisici integrati con network informazioni IoT, sharing economy, cyber physical)
20 Industria 4.0! CYBER-PHYSICAL SYSTEMS AND MARKETPLACE! SMART ROBOTS AND MACHINES! BIG DATA! ENERGY EFFICIENCY AND DECENTRALIZATION! VIRTUAL INDUSTRIALIZATION Obiettivo industrial compact (Commissione UE) che il manifatturiero generi entro 2020 il 20% PIL, dall attuale 15%.
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30 Uomo al centro, metodo, fare squadra in una parola efficienza e innovazione dunque quella che solo una forte alleanza tra manifatturiero e servizi innovativi e tecnologici* può generare la prossima sfida europea sarà quella di disegnare politiche industriali fortemente mirate all'innovazione che accelerino l'integrazione manifattura e kibs. Queste linee politiche devono essere inserite tra le priorità della revisione della strategia Europa Guardando in casa nostra, certo incentivi e sburocratizzazione servono, ma al Governo Italiano diciamo: si faccia interprete di una nuova politica industriale che consideri il digitale non solo come un generatore di app e startup, ma come un driver di sviluppo economico e industriale. *Si intenda servizi e nuove tecnologie per le imprese, per il turismo, l'energia, la sanità, l'agroalimentare.
31 Le 9 proposte della federazione al Governo!1 - Istituire una Cabina di Regia Industria 4.0 presso la Presidenza del Consiglio!2 - Creare una piattaforma italiana Industria 4.0 che raggruppi gli stakeholder, associazioni di impresa dei settori manifatturieri e dei servizi, università e centri di ricerca!3 - Promuovere la cooperazione e leadership internazionale dell'industria 4.0 italiana!4 - Superare il deficit di Connettività!5 - Uso delle tecnologie Digitali, Innovazione e Progetti!6 - Rafforzare la ricerca, l innovazione e il trasferimento tecnologico sia in ambito H2020 che nazionale e regionale!7 - Colmare il gap formativo!8 - Rafforzare il ruolo della domanda pubblica di servizi strumentali e digitali come motore di innovazione!9 - Attivare strumenti di politica industriale integrati tra il livello nazionale e regionale che permettano di superare alcune debolezze sistemiche nazionali
32 Fabbrica4.0 La via italiana alla re-ingenirizzazione del sistema produttivo cyber Physical flessibilità uomo al centro alleanza manifatturiero servizi innovativi al servizio delle nostre PMI
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34 Docente di Marketing Industriale, LUISS. Già Preside della Facoltà di Economia Giorgio Fuà, fa parte del Consiglio di Presidenza della Società Italiana Marketing. Ha pubblicato nel 2016 per il Mulino Made in Italy Una lettura critica tra eredi virtuosi e dissipatori e per Franco Angeli Internazionalizzazione digitale.
35 ASPETTI EVOLUTIVI DEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Gian Luca Gregori Pro-Rettore Università Politecnica delle Marche Professore di Marketing Industriale, Luiss, Roma Macerata, 28 giugno
36 Le differenti tematiche - Approcci strategici in cambiamento - Nuove traiettorie per i mercati esteri - Un processo di internazionalizzazione incompiuto - Dai settori alle filiere multisettoriali METODOLOGIA 105
37 1. Approcci strategici in cambiamento Anni Anni 80 Anni 90 Attività produttiva Forza lavoro, valuta price competition, elevati fatturati, buona redditività Non solo efficienza, ma anche flessibilità e velocità di produzione Competitività di prodotto su nuovi modelli organizzativi e su nuovi approcci gestionali piccole imprese esportazione indiretta Limitato presidio dei mercati esteri Ma i clienti internazionali arrivano. Piccole imprese crescono (ma -in generalenon troppo) Dall esportazione indiretta a quella diretta; in certi casi (pochi) si investe all estero. Comunque: prevalente internazionalizzazione mercantile
38 Il nostro sistema economico ha così ottenuto risultati di crescita per oltre trenta, ricorrendo ad un orientamento che può essere definito di breve termine, in quanto non strategico. Risulta difficile sostenere -e ciò anche eticamente- che le imprese di alcuni paesi continuassero a produrre beni, che venivano acquistati dai consumatori del resto del mondo. 107
39 Prosegue bene, quindi? SI, SE TUTTO RIMANESSE STABILE! Ma la situazione si modifica sostanzialmente Anni 2000 presenza di aziende operanti in Paesi caratterizzati da dimensioni molto più elevate dell Italia e da un sistema competitivo completamente differente, fine della svalutazione della lira, allargamento dell Unione Europea. E quindi evidente l affermarsi di una nuova competitività di internazionalizzazione evoluta: determinante il ruolo dei servizi. E LE MULTINAZIONALI INIZIANO AD ANDARE VIA, MOSTRANDO LE PRIME AVVISAGLIE! FINO AD OGGI, IL PROCESSO E STATO CONTINUATIVO, SOPRATTUTTO IN ALCUNE AREE! 108
40 2. Nuove traiettorie per i mercati esteri REAZIONI DIFFERENTI! Semplice adattamento - Approccio conservativo (sono passate due guerre mondiali, la crisi del 29,.. passerà anche questa ). Approccio reattivo approccio proattivo DA NON ADOTTARE: ATTEGGIAMENTO DIFENSIVISTICO ricorro all estero, a fronte di una riduzione dei consumi interni - ma CAMBIAMENTO STRUTTURALE nei CONFRONTI DEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 109
41 Dalle merci, alla conoscenza ed alla relazione: un cambiamento di prospettiva Le conoscenze diventano sempre più importanti ed autonome rispetto ai processi della produzione materiale, aumentando con le loro applicazioni il ruolo delle prestazioni immateriali (Rullani, vari anni). IL RUOLO DELLE RELAZIONI la vendita è solo il risultato finale Le nuove tecnologie informatiche e delle comunicazioni Una maggiore richiesta di personalizzazione dei prodotti: dai prodotti alle SOLUZIONI Uno dei punti critici: avere una limitata conoscenza di ciò che accade nei nuovi mercati, nelle nuove tecnologie, nelle nuove modalità di gestione, ecc. e quindi non conoscere se e quali opportunità esistono. In tal senso acquisiscono particolare rilevanza le risorse umane, che rappresentano il principale vettore della conoscenza e sulle quali è necessario investire. 110
42 Per capire, identificare nuovi fenomeni, sono necessari nuovi paradigmi concettuali. La visione tradizionale del processo di internazionalizzazione (concepita come esportazione ed ID all estero o dall estero) non appare sufficiente per cogliere la nuova forma dell internazionalizzazione a rete o di fliera. Terza forma di internazionalizzazione, abbastanza vaga da comprendere un po di tutto: licenze, accordi, joint venture, reti di fornitura, di distribuzione, FILIERE ecc. Ma in una relazione a rete, lo scambio essenziale è quello del coordinamento nella divisione del lavoro e della condivisione delle conoscenze impiegate. 111
43 La varietà dei modelli di internazionalizzazione: un approccio non tradizionale Si riscontra una grande varietà delle modalità di attuazione delle strategie di internazionalizzazione, non sempre correlate alla dimensione aziendale (soprattutto per quanto concerne le nuove tecnologie) ed anche piuttosto differenti dai modelli previsti in letteratura. La realtà supera la fantasia! Non esiste una strategia one best way ; inoltre, sono adottate simultaneamente dalla stessa impresa differenti strategie per diversi mercati. Comunque, il concetto di vado e vendo, fondato su un approccio mercantilistico, funziona sempre meno. 112
44 Quali strumenti per i nuovi mercati: investimenti, ma soprattutto competenze Banche dati: uno strumento molto utile, non sempre noto Big Data e Web semantico Analisi georeferenziate mediante utilizzo di ICT Internazionalizzazione Digitale Cross Cultural Management CRM e sue evoluzioni (ARM, XRM, PRM) Gestione della forza di vendita e dei canali distributivi sui mercati internazionali 113
45 DUE GRANDI DRIVER DI SVILUPPO INTERNAZIONALIZZAZIONE DIGITALIZZAZIONE E prevalso un approccio mercantilistico, scarsamente qualitativo E prevalso un approccio tecnologico e non sempre coerente con la strategia aziendale PERCORSI REALIZZATI SPESSO IN MODO NON INTEGRATO 114
46 Una necessaria riflessione! Internet consente di annullare la distanza fisica e la distanza temporale (dovuta, ad esempio, alle differenze nel fuso orario) che separano un impresa dai mercati esteri. Ciò che non viene annullata è però la distanza culturale Uno degli errori più ricorrenti è quello di ritenere che l adozione di una determinata strategia di marketing digitale, replicata su più mercati, possa generare effetti simili a quelli prodotti sul Paese di origine 115
47 3. Un processo di internazionalizzazione incompiuto! Esportazioni in euro (anni: =100) Macerata Marche Italia
48 Esportazioni ed importazioni (anni: ) TERRITORIO DI RIFERIMENTO 2014 definitivo 2015 revisionato Variazione % 2015/ 2014 import export import export import export Italia ,3 3,8 Marche ,3-2,3 Macerata ,8-1,9 Dati Export I trimestre 2016/2015: Italia -0,4% - Marche +0,1% - Macerata -1,8% FONTE: Nostre elaborazioni su dati Istat
49 FONTE: Coeweb Istat Prime 10 merci per valore delle esportazioni (anno 2015, valori assoluti in euro; Provincia di Macerata) Gruppi 2015 var % 2015/2014 Calzature ,6% Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura ,1% Apparecchiature per illuminazione ,1% Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia ,6% Altre macchine per impieghi speciali ,4% Articoli in materie plastiche ,3% Mobili ,7% Giochi e giocattoli ,6% Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie ,3% Apparecchiature di cablaggio ,8%
50 Composizione percentuale delle esportazioni per area geografica di destinazione (anno 2015) Oceania e altro Altri paesi dell'asia Vicino e Medio Oriente merica Centro Meridionale America Settentrionale Africa Altri paesi europei UE ITALIA Macerata MARCHE FONTE: Elaborazione Tagliacarne 0 su dati Istat 17, ,5 70
51 Composizione percentuale delle importazioni per area geografica di destinazione (anno 2015) Oceania e altro Altri paesi dell'asia Vicino e Medio Oriente America Centro Meridionale America Settentrionale Africa Altri paesi europei UE ITALIA Macerata MARCHE FONTE: Elaborazione Tagliacarne su dati Istat
52 FONTE: Coeweb Istat I primi 10 Paesi per volumi di esportazioni per la Provincia di Macerata e quota percentuale di export assorbito (anno 2015) 2015 (V.A. euro) var % 2015/2014 quota a 2015 quota cumulata 2015 Germania ,6% 9,6% 9,6% Francia ,2% 7,4% 16,9% Regno Unito ,5% 5,9% 22,8% Romania ,6% 5,1% 27,9% Russia ,0% 5,1% 33,0% Stati Uniti ,7% 4,6% 37,6% Spagna ,9% 4,3% 41,8% Polonia ,0% 3,9% 45,7% Svizzera ,3% 3,4% 49,1% Belgio ,2% 2,9% 52,0%
53 ALCUNE RIFLESSIONI NON CONCLUSIVE PROPRIO PERCHE IL PROCESSO E IN DIVENIRE! IL MANCATO PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DISTRIBUTIVO ITALIANO LA DIMENSIONE E SOPRATTUTTO LA RELATIVA STRUTTURAZIONE DELLE IMPRESE AUMENTARE LA QUANTITA DELLA PRESENZA (VERSO - ma anche - DALL ESTERO, in questo caso valutando con attenzione lo shopping delle nostre imprese) AUMENTARE LA QUALITA DELLA PRESENZA DIVERSIFICARE I MERCATI (NON SOLO EUROPEI) 122
54 4. Dal settore alle filiere multisettoriali : l analisi di un progetto Fondata nel 1968 da Enrico e Graziella Loccioni Proprietà Famiglia Loccioni Business 80 Milioni di Euro Installazioni in oltre 45 paesi Luoghi Maiolati Spontini Angeli di Rosora, (AN) Washington, USA Stuttgard, Deutschland Shanghai, China Persone 400 collaboratori 45% laureati 34 età media 1 su 9 dedicati alla ricerca 5% del costo del personale investito in formazione Innovazione 5% del fatturato investito 5 R&D Labs 1 innovation Lab 20 famiglie di brevetti Community 9000 visitatori all anno smart sustainable community
55 Accoglienza come valore manageriale Valorizzazione delle eccellenze delle Marche
56 Scoperta e valorizzazione delle eccellenze locali Tipicità Rete con il territorio Cultura Tradizione Accoglienza ed esperienza
57 IL RITORNO DELL UOMO Grande attenzione su Big Data, algoritmi di calcolo, robot e automatismi fuori controllo (finanza, tecnologia, mercato globale); in realtà è l uomo che sta tornando al centro della scena economica e sociale, perché: due secoli e mezzo di modernità hanno nettamente separato il mondo (di vita e di lavoro) degli uomini dal mondo delle macchine (PER NON PENSARE). Nel primo le macchine sono state poco impiegate, nel secondo gli uomini sono stati impiegati come macchine, rinunciando alla loro intelligenza generativa e dunque disumanizzandoli. Adesso la separazione sta cadendo: le macchine intelligenti invadono gli spazi da cui in precedenza erano rimaste escluse, gli uomini tornano a dialogare in modo generativo con le macchine negli spazi meccanizzati. l aumento della complessità (varietà, variabilità, interdipendenza, indeterminazione) può essere fronteggiato solo dall intelligenza fluida delle persone (INTELLIGENZA GENERATIVA E NON REPLICATIVA) le scelte da fare implicano non solo capacità personali, ma anche assunzione di rischio e processi sociali di condivisione Macchine che vendono, macchine che acquistano, ma finchè l utente sarà l uomo, ce ne sarà SEMPRE bisogno!
58 A BEATIFUL MIND AND BIG SHOES Le componenti EMOZIONALE, RAZIONALISTICA e TERRITORIALE SINERGICAMENTE CONVERGENTI
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60 MARCO MAGNANI Economista, Harvard University e Luiss È membro del Global Agenda Council on Banking and Capital Markets. Nel 2010 è stato nominato Young Global Leader del World Economic Forum di Davos e nel 2013 è stato eletto nel Board of Trustees di American Filed Service International.
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