La gestione del rischio per una sanità sicura

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1 La gestione del rischio per una sanità sicura Modena 6 novembre 2007 La sicurezza del cittadino nel percorso Considerazioni e proposte a cura di Martelli Remo Presidente del Comitato Consultivo Regionale per la Qualità dei servizi sanitari dal lato o del cittadino ( CCRQ ) 1

2 L emanazione della Legge 626 contribuisce a disciplinare e a istituire apposite figure, in ogni azienda, per meglio prevenire e tutelare il lavoratore dai rischi derivanti dallo svolgimento della propria attività. 2

3 La Legge da sola non risolve il problema, è necessario un coinvolgimento responsabile e globale di tutte le componenti aziendali per offrire un prodotto/servizio di qualità con il minor rischio possibile sulla sicurezza di chi lo costruisce o di chi lo fruisce. 3

4 Dotarsi di strumenti e modalità per la gestione delle problematiche, connesse al contenzioso con il cittadino e monitorare l evolversi di casi critici, consente di aumentare la sensibilità in tutti gli operatori e di fornire più fiducia nei cittadini. 4

5 Applicare i suddetti principi, azioni di controllo e di gestione in una Azienda Sanitaria dove, ogni errore, disattenzione o negligenza, può produrre effetti negativi su una persona, che è alla ricerca di una soluzione al suo malessere, è ancor più necessario per ridurre al minimo la possibilità di rischi. 5

6 In ogni luogo preposto alle cure delle persone sono possibili rischi le cui cause possono derivare da: ambienti ( strutture, attrezzature, impianti elettrici, ecc..), operatori ( modelli organizzativi, grado di formazione, coinvolgimento, ecc ) pazienti ( non informati, rispetto delle regole, collaborazione, ecc ) 6

7 La rete regionale di partecipazione dei cittadini in sanità IOR IOR RA RA PC PC PR PR RE RE RN RN CCRQ CCRQ MO MO Cesena Cesena FO FO Imola Imola FE FE BO BO 7

8 La rete regionale di partecipazione dei cittadini in sanità I Comitati Consultivi Misti,, costituiti in tutte le Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere della Regione, sono organismi aziendali preposti al miglioramento e alla verifica della qualità dei servizi sanitari. Collaborano in azienda ad individuare e a proporre soluzioni ai disagi segnalati dai cittadini. 8

9 La rete regionale di partecipazione dei cittadini in sanità Il Comitato Consultivo Regionale (CCRQ) collabora con il Servizio Sanitario regionale per il miglioramento delle direttive di interesse per i cittadini. In particolare ha sviluppato in gruppi di lavoro, delle proposte che sono state condivise e sono state poi emanate direttive per l applicazione in ambito regionale 9

10 La rete regionale di partecipazione dei cittadini in sanità Alcuni esempi: Gestione delle segnalazioni, con SW uguale per tutte le Aziende e visibilità in tempi reali Linee guida per l adozione dei regolamenti per tutti i CCM Documento con proposte e riflessioni sul Consenso Informato punto di partenza per gli attuali approfondimenti a livello regionale Proposta per il miglioramento delle azioni che devono accompagnare le Dimissioni Protette Proposta di miglioramento e omogeinizzazione per l inserimento dei dati di attività dei CCM e del CCRQ nei rispettivi siti web delle Aziende e della Regione. 10

11 In qualità di rappresentante dei cittadini nel CCM Aziendale di Imola e come Presidente del CCRQ*,, volendo contribuire al miglioramento della sicurezza nel percorso dal punto di vista del cittadino, propongo alcuni spunti e proposte. 11

12 Come il cittadino può contribuire a rendere più sicuro il sistema di erogazione delle cure? segnalando il proprio giudizio sulla qualità dei servizi, sviluppando attraverso le proprie organizzazioni e in collaborazione con le Aziende Sanitarie, ricerche e indagini con appositi questionari, con l intento di far emergere le principali cause di rischio, portando il proprio contributo allo sviluppo di servizi sicuri attraverso l azione organizzata nel Comitato Consultivo Misto ( CCM ) 12

13 Come il paziente può contribuire a rendere più sicuro il sistema di erogazione delle cure? Informando le strutture sanitarie (medico, infermiere, altro tecnico-farmacista) esattamente delle proprie condizioni di salute; richiedendo precise informazioni sulle proprie condizioni di salute (consenso informato, parte attiva) ed esprimendo le scelte di trattamento; segnalando disservizi e problemi che sono sotto la sua diretta applicazione vigilando, come tutti sulle proprie sicurezze; 13

14 Come l Azienda Sanitaria, può aiutare i cittadini e i pazienti a fare bene quanto sopra descritto? informando correttamente i cittadini di quali rischi sono connessi alle cure fatte o non fatte realizzando modalità di comunicazione interne da rendere possibile per davvero l ascolto dei cittadini e i pazienti dimostrando in trasparenza quanto è stato predisposto per la maggior sicurezza del paziente nel percorso 14

15 E quando il cittadino protesta (reclama o chiede risarcimento) imento) cosa l Azienda ed il Sistema Sanitario può fare? gestire i reclami dando risposte puntuali e non di circostanza favorire la soluzione rapida del contenzioso istituendo meccanismi di mediazione aziendale ( Commissione Mista Conciliativa ) utilizzare i reclami come fonte di miglioramento continuo considerare gli organismi aziendali CCM e regionale CCRQ* veri interlocutori della partecipazione attiva dei cittadini in sanità coinvolgendoli nei progetti di miglioramento e chiedendo il loro parere prima dell emanazione di provvedimenti che riguardano da vicino la salute degli utenti 15

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