EDUCAZIONE ALIMENTARE E SENSORIALE
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- Dionisia Santini
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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) EDUCAZIONE ALIMENTARE E SENSORIALE Filone tematico Tema Destinatari Setting Alimentazione e attività fisica Alfabetizzazione alimentare e sensoriale, riflessione sulle valenze culturali dell alimentazione e del cibo attraverso il gusto. Alunni scuola elementare ASL 12 - Scuola elementare di Soprana (BI), amministrazione comunale Soprana. Responsabile del progetto Valenti Michelangelo ASL 12 Biella - Dietologia e igiene della nutrizione Via Caraccio 5, Biella Tel Fax mivalenti@libero.it ProSa on-line: P0250 VALUTAZIONE PROGETTO: 18/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: Abstract La refezione scolastica coinvolge soggetti in età evolutiva per i quali l alimentazione assume un ruolo prioritario. Il momento del pasto a scuola è una occasione in cui si possono trasmettere al bambino corretti modelli di orientamento alimentare. Diversi e vari sono i meccanismi che regolano le scelte alimentari nella fase di accrescimento. Tra questi meccanismi un ruolo decisivo può essere giocato dagli stimoli sensoriali; spesso si rifiuta un cibo solo per il suo aspetto o per il suo odore. Questo progetto cerca di sviluppare un miglior rapporto con il cibo da parte dei bambini che sono diventati incapaci di usare la memoria sensoriale. Il progetto è indirizzato a bambini di una scuola elementare di un comune del biellese. Nel progetto sono coinvolti la scuola con i bambini e gli insegnanti e le famiglie con i genitori. Obiettivi: far acquisire la consapevolezza dell importanza degli stimoli sensoriali; rendere più oggettiva la percezione della qualità degli alimenti; modificare il comportamento alimentare promuovendo il consumo di alimenti critici (frutta e verdura), modificare gli stili di vita con incremento dell attività motoria
2 Modulo parte 2 Progetto Contesto di partenza (max 1 Diagnosi educativa ed organizzativa (max 1 L alimentazione è ritenuta uno degli aspetti determinanti per la salute delle persone. I bambini in età scolare, più di altri, presentano un continuo mutamento dei comportamenti alimentari per l influenza di fattori mediatici e socioeconomici delle famiglie. L educazione alimentare viene proposta per migliorare il livello di conoscenza e per modificare le abitudini. Le esperienze di didattica alimentare nella scuola dell obbligo in genere si basano su un percorso fortemente deduttivo e con una logica proibizionistica e punitiva che mette i ragazzi in condizioni di disagio anche rispetto ai consumi in eccesso e con difficoltà a invogliare modelli alimentari praticabili e salutari. L educazione alimentare di tipo nutrizionistico non privilegia nella scelta alimentare dei bambini il principio del piacere (piacere derivato dall uso dei sensi, piacere della scoperta, del gioco, il piacere della compagnia che diventa convivialità). Da queste considerazioni prende le mosse questo progetto che parte dall esperienza dei bambini per esplorare il territorio del cibo consumato insieme e gustato intelligentemente cioè mangiato con piacere e con il soddisfacimento dei sensi e con la ricerca alla riscoperta delle abitudini alimentari del nostro territorio con valorizzazione degli alimenti di origine locale. Questo tipo di educazione alimentare è più adeguato per favorire il recupero delle componenti emotive che condizionano la scelta e la modalità del consumo degli alimenti. Solo meglio comprendendo i meccanismi che regolano le scelte alimentari nei bambini nella fase di accrescimento e restituendo una centralità ai gusti e ai valori si può cercare di invertire la tendenza dei fenomeni negativi, presenti nei ragazzi, quali la caduta dei modelli alimentari tradizionali e la diffusione di scorrette abitudini alimentari. Nella scuola elementare di Soprana si sono effettuate indagini peso/ altezza con il superamento dell indice di massa corporea da parte dell 8%dei ragazzi esaminati I fattori che si ritiene determinino o comunque che possono essere correlati a tali problemi sono i seguenti (P/A/R): P DETERMINANTI PREDISPONENTI 1. Mancanza di una cultura sulla alimentazione 2. informazioni scorrette da parte dei mass media 3. mancanza di attenzione da parte dei genitori e delle strutture scolastiche. A - DETERMINANTI ABILITANTI 1. mancanza di informazioni integrate da parte dei servizi delle ASL 2. mancanza di una integrazione delle informazioni tra le strutture delle asl e quelle scolastiche 3. mancanza di integrazioni di informazioni tra le strutture scolastiche e i genitori R DETERMINANTI RINFORZANTI 1. comportamento dei compagni di scuola 2. comportamento da parte degli insegnanti 3. comportamento alimentare dei genitori
3 4. operatori sanitari che partecipano al progetto Prove di efficacia ed esempi di buona pratica (max 1/2 Modelli teorici di cambiamento dei comportamenti (max 1/2 PROVE DI EFFICACIA 1. University of York The prevention and treatment of childhood obesity in Effective Health Care, volume 7, numero Eppi Centre, Children and healthy eating: a systematic review of barriers and facilitatores, ottobre 2003 in 3. K. Campbell, E. Waters, S. O Meara e C. Summerbell, Interventi di prevenzione dell obesità nell età evolutiva. Una revisione sistematica The International Association for the Study of Obesity. Obesity reviews 2, M.j. Muller, M. Mast, I. Asbeck, K. Langnäse e A. Grund, Prevenzione dell obesità: è possibile? 2001 The International Association for the Study of Obesity. Obesity reviews 2, Schuit J.et al. Setting 2: Effective Health Promotion in Schools The Evidence of health promotion Effectiveness. Evidence book.part two, European Commission I.U.P.H.E, 1999 Si utilizzeranno i modelli partecipativi e di comunità con la condivisione del progetto da parte degli insegnanti e dei genitori. Si farà inoltre riferimento al modello teorico IBM (Information Motivation Behavioural Skills) basato su elementi "positivi" che devono caratterizzare i progetti/interventi di educazione alimentare: scoperta delle emozioni, sviluppo e conoscenza delle relazioni affettive, ecc. Dal punto di vista operativo vi è per es. il modello descritto da Croce e Gnemmi per la scuola secondaria superiore. Esso utilizza e reinterpreta un processo culturale antico, usato da alcuni anni anche nel mondo anglosassone in riferimento alla formazione di adolescenti. Si tratta di formare gruppi di insegnanti e gruppi di alunni che poi fungano - con l'ausilio di tecnici - da formatori per i compagni. Consta di una fase di formazione e di una fase di "mantenimento". Gerarchia di obiettivi congruenti con la diagnosi educativa ed organizzativa (max 1/2 Programma delle attività (max 1 1)incrementare le conoscenze sulla corretta alimentazione per modificare il comportamento alimentare nei bambini e nei genitori e negli insegnanti ; 2)rendere più oggettiva la percezione della qualità degli alimenti; 3) incrementare il consumo di frutta e verdure; 4) incrementare l attività motoria. Analisi della situazione di avvio (contesto culturale conoscenze, atteggiamenti e comportamenti ) valutazione dei dati già raccolti, vedi indagine antropometrica. Il programma prevede: incontri frontali, verifiche, focus group. 1) indagine attraverso questionari per la valutazione dei consumi alimentari e valutazione nutrizionale dei ragazzi (dietista); 2) presentazione e discussione dei dati relativi alle indagini effettuate (medico-dietista) con gli insegnanti e i genitori;
4 Alleanze per salute tra gli attori interessati al progetto (sia interni all azienda sanitaria sia esterni nella comunità) (max 1/2 Piano per la valutazione di processo (max 1/2 Piano per la valutazione di risultato (max 1/2 3) formazione alimentazione gusto e attività fisica focus group con gli insegnanti (medico-dietista) 4) formazione con lezione in classe interattive sugli aspetti rigyrdanti il gusto gli aspetti nutrizionali e le attività fisica per i bambini (dietista-insegnanti-psicologo), 5) laboratori del gusto, visite guidate al mercato, conoscenza etichetta nutrizionale (dietista-insegnanti). 6) Programmazione di attività motoria nell arco della giornata al fine di farla diventare rutinaria (insegnante di scienze motorie) 4) coinvolgimento sul progetto genitori focus group (dietista-psicologo-dietista) Il progetto che vede coinvolti l ASL, l amministrazione comunale, la scuola elementare e le famiglie, può essere un utile strumento per un modello promozionale con carattere divulgativo. L amministrazione comunale condivide il progetto e le finalità. La sua collaborazione si esplica nell ambito della ristorazione scolastica e nella messa a disposizione degli spazi idonei allo svolgimento dell attività motoria. Gli insegnanti svolgono un ruolo importante per garantire il successo delle iniziative a livello scolastico. Per questo è stata richiesta e ottenuta la loro collaborazione che richiede una preparazione idonea e un diretto coinvolgimento nella impostazione e realizzazione del progetto. La famiglia va considerata un potente alleato nel tentativo di modifica dello stile di vita perché è un potente modello. Il processo viene valutato a tre livelli: Gruppo operatori: La valutazione di processo viene svolta all'interno delle singole équipe durante gli incontri stabiliti nel corso dell'anno, con report di processo Gruppo insegnanti: La valutazione di gradimento e utilità soggettiva per la propria classe, viene svolta tramite incontri di coordinamento periodici con gli insegnanti e report di processo. Alla valutazione di processo e di percezione di risultato viene dedicato l'ultimo incontro, con la valutazione di gradimento e di percezione di utilità. Acquisizione di una metodologia innovativa per la trasmissione di informazioni di educazione alla salute: valutazione delle conoscenze dei bambini e del coinvolgimento nelle esperienze di laboratori del gusto (somministrazione di questionari). Coinvolgimento e motivazione delle famiglie: auto valutazione del grado di consapevolezza con cambiamenti nella spesa alimentare e valutazione dell incremento dell attività motoria da parte dei figli. Attraverso una relazione finale Acquisizioni da parte dei bambini di corrette informazioni alimentari e modifiche nei comportamenti alimentari e negli stili di vita: tramite le indagini alimentari (diari alimentari a domicilio e nella refezione scolastica). Numero di laboratori del gusto svolti con assaggi dei quattro sapori primari con test a coppie, triangolari e di ordinamento.con relazione finale Gruppo insegnanti:
5 La valutazione di gradimento e utilità soggettiva, viene svolta a fine corso con relazione finale da parte degli insegnanti e dei studenti Relazione finale sulla percentuale di genitori insegnanti e bambini coinvolti Piano di comunicazione e documentazione del progetto (max 1/2 Il modello operativo per la promozione di corrette abitudini alimentari e per l attività motoria può essere applicabile in modo omogeneo a tutto il territorio della provincia, con una collaborazione tra istituti scolastici, ASL e il centro di educazione ambientale.con il trasferimento dell esperienza tramite la rivista del centro e tramite la pubblicazione nel sito dell asl nel territorio provinciale La comunicazione interna verrà effettuata tramite Gruppo di progetto Medico nutrizionista ASL 12 Dietista ASL 12 Psicologo ASL 12 Laureato in scienze motorie Dirigente scolastico Assessore comunale Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Auto/co-finanziamento Finanziamento richiesto Personale Euro per dietista Attrezzature 1000 materiale didattico Sussidi Spese di gestione e funzionamento Spese di coordinamento Altro Totale 3.000,00 Data Il Responsabile del progetto * Il Referente aziendale PES * Dr. Michelangelo Valenti dr Franco Piunti Responsabile SSA Dietologia e Igiene della Nutrizione Il Direttore Generale * Dr. Paolo Frascisco
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