Indagine forensica di alcuni materiali della scena del crimine

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indagine forensica di alcuni materiali della scena del crimine"

Transcript

1 Indagine forensica di alcuni materiali della scena del crimine Nome Cognome Ruolo Compito Tatiana Cadau Responsabile imaging Operativo su Imaging per analisi banconota Lorenzo Loi Responsabile raman Operativo su Raman della polvere Rawezh Marif Responsabile elaborazione dati Analisi spettri, ricerca valori tabulati per confronto e calcoli Andrea Adelfio Responsabile ricerca bibliografica Ricerca valori tabulati per confronto e costruzione dei relativi grafici

2 Scelte operative Spettroscopia Raman della polvere Imaging della banconota data in analisi e di una seconda banconota vera Spettroscopia Raman in alcuni particolari punti delle stesse banconote

3 Motivazioni per l uso delle tecniche selezionate e procedure La spettroscopia Raman è stata scelta come tecnica per analizzare entrambi i reperti per la sua rapidità e per la quantità di informazioni sul tipo di materiale che compone il campione che si ricava dall analisi dei dati. La tecnica dell imaging è stata usata per analizzare le risposte dei materiali che compongono le banconote, in modo da poterle confrontare. L ordine di analisi di polvere e banconota è ininfluente ai fini della ricerca. Nello studio col Raman della banconota è stato preso in esame un punto dell inchiostro del numero zero, sia per la banconota falsa che per quella vera. Quel punto è stato sufficiente ai fini del confronto degli inchiostri. Per lo studio con l Imaging è stata presa in considerazione una zona bianca della banconota vicina al numero 10. La polvere è una sostanza eterogenea formata dagli stessi materiali per cui è stata sufficiente una piccola quantità del materiale.

4 Analisi banconota A sinistra viene mostrata una banconota vera, usata per il confronto. In essa si può notare subito la barra verticale di colore scuro lungo la verticale della banconota. Nella banconota in esame la barra non è presente. Questa informazione un idea sull autenticità della banconota in esame. Ciononostante è possibile procedere con ulteriori esami, per studiare anche i materiali della carta e dell inchiostro usati per contraffarla, per risalire quindi alla stampante usata e al suo proprietario.

5 Imaging delle banconote Mediante l Imaging si è ottenuta un ulteriore prova sullafalsità della banconota. Infatti, come si vede, nella banconota falsa in basso non è presente la stessa luminescenza mostrata in quella vera in alto. Questa prova dimostra che la banconota è falsa.

6 Spettroscopia Raman delle banconote Mediante il raman è stato possibile recuperare questi due spettri: il primo appartiene alla banconota vera, il secondo a quella falsa. Questa può essere considerata la prova regina riguardo alla bontà della banconota. Il secondo spettro però ci può dire invece, di che materiale è composta la banconota falsa. Questa informazione può dare una mano a scegliere la pista su cui indagare.

7 Analisi polvere Questo affianco è lo spettro Raman della polvere in esame, elaborato operando una media tra i valori. Avendo utilizzato una media dei valori, i picchi corrispondenti sono leggermente traslati rispetti a quelli originali. La procedura di analisi prevede il confronto dei picchi sperimentali con quelli noti della letteratura scientifica presenti nei database.

8 Analisi posizione dei picchi della polvere Cm-1 Talco Tremolite Antigorite Crisotilo Antofillite Lizardite 894 I picchi presi in considerazione corrispondono ai dati forniti dalla spettroscopia. Le posizioni riportate sopra hanno un errore che corrisponde a più o meno 10cm-1.

9 CONCLUSIONI Alla luce dei risultati ottenuti sperimentalmente, si può affermare che le prove fornite non incastrano l indiziato. La banconota è un falso, stampata su carta. Per quanto riguarda la polvere. I suoi costituenti confermano la presenza di alcuni picchi. Il talco ha però anche alcune impurità, alcune delle quali, come la tremolite, l antofillite e alcuni minerali che fanno parte del gruppo serpentino, confermano le posizioni di alcuni altri picchi. C è incertezza sui restanti ultimi picchi che non trovano corrispondenza, ma dall analisi si può ricondurre la polvere al talco commerciale. Per l uso della banconota stampata, si può dedurre che l indiziato, se colpevole, volesse usare banconote false come cambio di banconote di valore più alto. Nel caso in cui l indiziato non sia colpevole, probabilmente qualcuno ha voluto incastrare una persona usando una polvere simile per l aspetto a un qualche tipo di droga.

APPROCCIO METODOLOGICO ALL ANALISI DELL AMIANTO NELLE ROCCE

APPROCCIO METODOLOGICO ALL ANALISI DELL AMIANTO NELLE ROCCE EUROPEAN CONFERENCE ON ASBESTOS MONITORING AND ANALYTICAL METHODS Venezia 5-7 December 2005 APPROCCIO METODOLOGICO ALL ANALISI DELL AMIANTO NELLE ROCCE L. Bologna (1), C. Cazzola (1), C. Clerici (2), E.

Dettagli

Errori sistematici e casuali

Errori sistematici e casuali Errori sistematici e casuali Errori Casuali Tempo di reazione nel far partire o fermare l orologio: Può essere sia in eccesso che in difetto (ad esempio partenza e arrivo), quindi l errore può avere segno

Dettagli

Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di

Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di Convertitore D/A Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di trasformare un dato digitale in una grandezza analogica, in generale una tensione. Naturalmente vi deve essere

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari

Università degli Studi di Cagliari Università degli Studi di Cagliari Fisica Applicata ai Beni Culturali Caratterizzazione di un campione incognito tramite luminescenza e spettroscopia Raman Gruppo 1 Tullia Carla David, Jessica Satta, Isabella

Dettagli

Introduzione alla statistica per la ricerca in sanità

Introduzione alla statistica per la ricerca in sanità Introduzione alla statistica per la ricerca in sanità Modulo La verifica delle ipotesi: il test statistico dott. Eugenio Traini eugenio.traini@burlo.trieste.it Verifica d Ipotesi - 1 Che cos è un ipotesi

Dettagli

MANUALE UTENTE PROCEDURA PLANET WEB INTERPRISE (II edizione)

MANUALE UTENTE PROCEDURA PLANET WEB INTERPRISE (II edizione) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA AREA PERSONALE SETTORE P.T.A. Ufficio presenze e affari generali P.T.A. MANUALE UTENTE PROCEDURA PLANET WEB INTERPRISE (II edizione) Ufficio presenze affari generali

Dettagli

La struttura del serpentino

La struttura del serpentino Istituto Superiore A. Sobrero La struttura del serpentino Elisa Pavanelli Serpentino Serpentino è il nome di un gruppo di minerali silicati comuni in rocce metamorfiche basiche ed ultrabasiche. Per serpentino

Dettagli

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2 A (Access) 1.5 Report. Utilizzo di un DBMS Concetti generali sui DB Interfaccia utente

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2 A (Access) 1.5 Report. Utilizzo di un DBMS Concetti generali sui DB Interfaccia utente Corso di Access Modulo L2 A (Access) 1.5 Report 1 Prerequisiti Utilizzo di un DBMS Concetti generali sui DB Interfaccia utente 2 1 Introduzione In questa Unità vediamo l utilità di presentar i dati in

Dettagli

Lezione 1: Organizzare i dati in grafici e istogrammi

Lezione 1: Organizzare i dati in grafici e istogrammi Corso di Laboratorio I Laurea Specialistica Dott. Corrado Cicalò a.a. 2009/2010 Introduzione all'analisi dei dati sperimentali con il framework ROOT Università di Cagliari & INFN Università di Cagliari

Dettagli

FINALITA E STRUTTURA DEL TIROCINIO DI LAUREA E DELLA PROVA FINALE

FINALITA E STRUTTURA DEL TIROCINIO DI LAUREA E DELLA PROVA FINALE FINALITA E STRUTTURA DEL TIROCINIO DI LAUREA E DELLA PROVA FINALE La laurea triennale si consegue con una prova finale che consiste nella discussione pubblica dell elaborato finale di tirocinio. Quest

Dettagli

PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA.

PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA. PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA. ing. G. Mongiello Versione aggiornata 201810 SI CONSIGLIA DI STAMPARE QUESTE ISTRUZIONI. ATTENZIONE: NON USARE IL FILE DEL LAYOUT DELLA MASCHERINA PER CREARE

Dettagli

Campionamento ideale e segnali a banda limitata campionamento la ricostruzione perfetta di un segnale analogico banda limitata

Campionamento ideale e segnali a banda limitata campionamento la ricostruzione perfetta di un segnale analogico banda limitata Campionamento ideale e segnali a banda limitata Il campionamento di una grandezza analogica è ottimale se non comporta perdita di informazioni, ovvero se è possibile ricostruire perfettamente la grandezza

Dettagli

Pagina 1 di 7. Il seguente capitolo introdurrà l utente ad un uso efficace ed efficiente di WinPEP.

Pagina 1 di 7. Il seguente capitolo introdurrà l utente ad un uso efficace ed efficiente di WinPEP. Pagina 1 di 7 Capitolo 3 Concetti base Il seguente capitolo introdurrà l utente ad un uso efficace ed efficiente di WinPEP. Ambiente Windows Per una comprensione completa dell'interfaccia e dell'ambiente

Dettagli

L AMBIENTE DI MICROSOFT WORD 2003

L AMBIENTE DI MICROSOFT WORD 2003 , 2011 L AMBIENTE DI MICROSOFT WORD 2003 Questo è ciò che vediamo quando eseguiamo Microsoft Word 2003 sul nostro computer: Riga del titolo Barre degli strumenti: per scegliere i comandi in modo rapido

Dettagli

L ANALISI DEI DATI. EuroConsulting S.r.l. Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale

L ANALISI DEI DATI. EuroConsulting S.r.l. Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale L ANALISI DEI DATI L analisi di un fenomeno su più dimensioni. Negli anni 80 e 90 lo sviluppo dei modelli di database relazionali e di applicazioni specifiche per la loro gestione, insieme all aumento

Dettagli

Università degli Studi di Milano

Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Milano Corso di Laurea in Sicurezza dei Sistemi e delle Reti Informatiche Lezione 3 Input/Output elementare. Operatori, espressioni e istruzioni FABIO SCOTTI Laboratorio di programmazione

Dettagli

Relazioni. Microsoft Access. Relazioni. Relazioni

Relazioni. Microsoft Access. Relazioni. Relazioni Relazioni Microsoft Access Relazioni In Access, le relazioni non sono le relazioni del modello relazionale! Relazioni: legate ai concetti di Join Integrità referenziale Relazioni I tipi di relazione possono

Dettagli

1 Analisi mat. I - Esercizi del 13/10/99

1 Analisi mat. I - Esercizi del 13/10/99 Analisi mat. I - Esercizi del //99 ES. Delle seguenti funzioni determinare: il dominio l immagine gli eventuali asintoti l insieme dove sono continue e quali siano estendibili per continuita. Determinare

Dettagli

ANALISI DELL AUTENTICITA DI FILE AUDIO/VIDEO DIGITALI NELLE INDAGINI FORENSI

ANALISI DELL AUTENTICITA DI FILE AUDIO/VIDEO DIGITALI NELLE INDAGINI FORENSI ANALISI DELL AUTENTICITA DI FILE AUDIO/VIDEO DIGITALI NELLE INDAGINI FORENSI Martedì 12 Novembre 2013 Università degli Studi di Milano, Sala Napoleonica di Palazzo Greppi Via Sant'Antonio 12, Milano TIPOLOGIA

Dettagli

PROBABILITÀ. Probabilità e Statistica per le Scienze e l Ingegneria, 3/ed, P. Erto - Copyright 2008, The McGraw-Hill Companies srl

PROBABILITÀ. Probabilità e Statistica per le Scienze e l Ingegneria, 3/ed, P. Erto - Copyright 2008, The McGraw-Hill Companies srl PROBABILITÀ Probabilità 2 EVENTI. STATO DI CONOSCENZA. PROBABILITÀ Molto spesso ci troviamo di fronte a fenomeni regolati da leggi non note, o non completamente note. In questo ambito ci capita di dovere

Dettagli

VILLA DELLA PISCINA (CENTOCELLE, ROMA): ANALISI DI FRAMMENTI DI DIPINTI MURARI Daniele Mirabile Gattia, Franca Persia

VILLA DELLA PISCINA (CENTOCELLE, ROMA): ANALISI DI FRAMMENTI DI DIPINTI MURARI Daniele Mirabile Gattia, Franca Persia VILLA DELLA PISCINA (CENTOCELLE, ROMA): ANALISI DI FRAMMENTI DI DIPINTI MURARI Daniele Mirabile Gattia, Franca Persia ENEA, Cr Casaccia SSPT-PROMAS-MATPRO Nel report sono riportati i risultati delle analisi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE: La selezione

PROGRAMMAZIONE: La selezione PROGRAMMAZIONE: La selezione Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Le tre modalità La modalità basilare di esecuzione di un programma è la sequenza: le istruzioni vengono eseguite una dopo l altra, riga per

Dettagli

profilo di orientamento per lo studente

profilo di orientamento per lo studente Sestante Università profilo di orientamento Profilo di orientamento per la scelta degli studi universitari In base alle risposte da te fornite al questionario Sestante, gli esperti hanno elaborato questo

Dettagli

Esercizi svolti in aula

Esercizi svolti in aula Università degli Studi di Cagliari Corsi di Laurea in Ing. Civile e Ing. per l Ambiente e il Territorio ondamenti d Informatica 1 A.A. 2018/2019 Docente: Giorgio umera Esercizi svolti in aula ormulazione

Dettagli

Indicizzazione di feature locali. Annalisa Franco

Indicizzazione di feature locali. Annalisa Franco 1 Indicizzazione di feature locali Annalisa Franco annalisa.franco@unibo.it http://bias.csr.unibo.it/vr/ 2 Introduzione I descrittori locali sono vettori di uno spazio N- dimensionale (alta dimensionalità)

Dettagli

Analisi dei dati estratti dal DQM per la determinazione della velocità dei raggi cosmici e dei fattori che ne determinano la variabilità

Analisi dei dati estratti dal DQM per la determinazione della velocità dei raggi cosmici e dei fattori che ne determinano la variabilità Analisi dei dati estratti dal DQM per la determinazione della velocità dei raggi cosmici e dei fattori che ne determinano la variabilità Del Vecchio, Gargiulo,La Ferrara, la Franca, Lolli Ghetti, Gennari,

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

Manuale di istruzioni per l inserimento dei dati delle SCUOLE CAMPIONE ESAMI DI STATO 2009 PRIMO CICLO PROVA NAZIONALE

Manuale di istruzioni per l inserimento dei dati delle SCUOLE CAMPIONE ESAMI DI STATO 2009 PRIMO CICLO PROVA NAZIONALE Manuale di istruzioni per l inserimento dei dati delle SCUOLE CAMPIONE ESAMI DI STATO 2009 PRIMO CICLO PROVA NAZIONALE 1 SI PREGA DI LEGGERE ATTENTAMENTE QUESTO MANUALE QUALCHE GIORNO PRIMA DELLA SOMMINISTRAZIONE

Dettagli

Soluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi. 1 2 n + 5 n 10 n n + 1.

Soluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi. 1 2 n + 5 n 10 n n + 1. Soluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi NOTA: PER FARE PIÚ ALLA SVELTA NON HO SCRITTO TUTTI I DETTAGLI DELLE SOLUZIONI. HO CERCATO DI SPIEGARE LE IDEE PRINCIPALI.

Dettagli

Guida ai problemi più comuni sui caricamenti PIREA. Versione 1.0

Guida ai problemi più comuni sui caricamenti PIREA. Versione 1.0 Guida ai problemi più comuni sui caricamenti Versione 1.0 Indice 1. Descrizione generale dei controlli...2 2. Controllo in fase di caricamento (1 Livello)...2 2.1. Ordine dei campi...2 3. Controllo in

Dettagli

Lettura Moto uniformemente accelerato

Lettura Moto uniformemente accelerato Moto uniformemente accelerato Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività Le definizioni di velocità media e di accelerazione media e la legge oraria del moto uniformemente accelerato. Come

Dettagli

Clrcuito di prove lnterlaboratorio- Manuale Utente

Clrcuito di prove lnterlaboratorio- Manuale Utente Clrcuito di prove lnterlaboratorio- lstituto Zooprofilattico Sperimentale dell'abruzzo e delmolise G. Caporale" Via Campo Boarlo -64100 Teramo - ITALY CIRCUITO Dl PROVE INTERLABORATORIO MANUALE UTENTE

Dettagli

SCIARE Il grafico finale

SCIARE Il grafico finale SCIARE Il grafico finale Definizione dei pesi proporzionali delle dimensioni e visualizzazione del grafico sintetico delle dimensioni (grafico dei palloncini). Completato l inserimento delle dimensioni,

Dettagli

Criteri di Valutazione della scheda (solo a carattere indicativo)

Criteri di Valutazione della scheda (solo a carattere indicativo) Criteri di Valutazione della scheda (solo a carattere indicativo) Previsioni - A Sono state fatte le previsioni e discussi i valori attesi insieme al ragionamento con cui sono stati calcolati? E stata

Dettagli

ACUSTICA IN EDILIZIA SPERIMENTAZIONE IN LOMBARDIA MILANO - LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009

ACUSTICA IN EDILIZIA SPERIMENTAZIONE IN LOMBARDIA MILANO - LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009 ACUSTICA IN EDILIZIA SPERIMENTAZIONE IN LOMBARDIA MILANO - LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009 DIVULGAZIONE DEI RISULTATI: MILANO - LUNEDì 9 NOVEMBRE 2009 Motivazioni della ricerca Ambito legislativo: legge regionale

Dettagli

LCU-ONE CAN PROVE SU PISTA. Monitoraggio accurato del carburatore. mezzo secondo al giro grazie a LCU-ONE Lambda controller

LCU-ONE CAN PROVE SU PISTA. Monitoraggio accurato del carburatore. mezzo secondo al giro grazie a LCU-ONE Lambda controller LCU-ONE CAN CONTROLLO PUNTUALE DEL TUO MOTORE PROVE SU PISTA Monitoraggio accurato del carburatore del tuo kart: come guadagnare oltre mezzo secondo al giro grazie a LCU-ONE Lambda controller Data: 25

Dettagli

RORY 140 x 70 cm 140 x 80 cm

RORY 140 x 70 cm 140 x 80 cm 1 140 x 70 cm 140 x 80 cm 1 150 x 70 cm 150 x 80 cm 1 160 x 70 cm 160 x 80 cm 1 170 x 70 cm 170 x 80 cm 2 140 x 70 cm 140 x 80 cm 2 150 x 70 cm 150 x 80 cm 2 160 x 70 cm 160 x 80 cm 2 170 x 70 cm 170 x

Dettagli

Architetture 1 AA Canale EO Andrea Sterbini 26 Gennaio Parte 1

Architetture 1 AA Canale EO Andrea Sterbini 26 Gennaio Parte 1 Esercizio 1 (5 punti) Architetture 1 AA 2003-2004 Canale EO Andrea Sterbini 26 Gennaio 2004 Parte 1 Si dimostri senza usare l'induzione perfetta l'identità: x y x y x y z=x z x y x y z Esercizio 2 (10

Dettagli

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura

Dettagli

Compiti delle vacanze classe 3afi2/3

Compiti delle vacanze classe 3afi2/3 DISEGNO: Compiti delle vacanze classe 3afi2/3 Utilizzando la tecnica grafica e gli strumenti grafici usati in questo anno scolastico ( matita, squadrette, finti rapidi, pantoni e pastelli) esegui i disegni

Dettagli

Gestione delle diapositive

Gestione delle diapositive Gestione delle diapositive Le note Essendo PowerPoint utilizzato per presentare relazioni a un pubblico che ascolta, il relatore, per aiutarsi nella sua esposizione, ha a disposizione, per ciascuna diapositiva,

Dettagli

MILLEWIN GESTIONE STUDIO

MILLEWIN GESTIONE STUDIO MILLEWIN NUOVA - POSTAZIONE MEDICO... 3 1.1 - Informazione sui dati visualizzati... 4 1.2 - Descrizione dei pulsanti... 6 1.3 - Come visualizzare le prescrizioni di un solo paziente... 8 1.4 - Non stampare

Dettagli

H1 HRMS - Modelli word

H1 HRMS - Modelli word H1 HRMS - Modelli word Creazione e compilazione di un modello word con il software H1 HRMS di EBC Consulting All interno di H1 HRMS modulo base è presente una funzione che permette di creare e compilare

Dettagli

Geminazione. Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi. e z. s m. n i

Geminazione. Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi. e z. s m. n i Geminazione Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi m m m n Pia i od e ion z i s po m co Tipi di geminati Angoli rientranti (010) Sono segnati

Dettagli

Geometria e Matematica di Base. Foglio di esercizi 1, con soluzioni

Geometria e Matematica di Base. Foglio di esercizi 1, con soluzioni Geometria e Matematica di Base. Foglio di esercizi 1, con soluzioni Maria Rita D Orio, Giada Moretti, Daniele Vitacolonna Nota! Useremo per tutti gli esercizi a = 5, b = 9. 1 Esercizi di logica Esercizio

Dettagli

N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle Tabelle riportate alla fine del documento.

N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle Tabelle riportate alla fine del documento. N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle Tabelle riportate alla fine del documento. Esercizio 1 Un chimico che lavora per una fabbrica di batterie, sta cercando una batteria

Dettagli

Abilità Informatiche

Abilità Informatiche Abilità Informatiche 2 Indice Excel: cartelle di lavoro, fogli e celle Aspetto dei dati Formule Riferimenti Funzioni Filtri Grafici 3 Cartelle di lavoro I file creati con Excel sono denominati cartelle

Dettagli

Statistica. Capitolo 13. Test sulla Bontà di Adattamento e Tabelle di Contingenza. Cap. 16-1

Statistica. Capitolo 13. Test sulla Bontà di Adattamento e Tabelle di Contingenza. Cap. 16-1 Statistica Capitolo 13 Test sulla Bontà di Adattamento e Tabelle di Contingenza Cap. 16-1 Obiettivi del Capitolo Dopo aver completato il capitolo, sarete in grado di: Usare il test sulla bontà di adattamento

Dettagli

Piattaforma software mfp

Piattaforma software mfp Piattaforma software mfp MANUALE UTENTE DELL APPLICATIVO BPO Introduzione Q uesto modulo di mfp si occupa della valutazione dei Bisogni Percepiti ed Osservati (BPO) dal cliente. E uno strumento di INTAKE

Dettagli

CLIENTE INTERVISTATO NOME E COGNOME ENTE DI APPARTENENZA DIREZIONE DI APPARTENENZA DATA DI COMPILAZIONE

CLIENTE INTERVISTATO NOME E COGNOME ENTE DI APPARTENENZA DIREZIONE DI APPARTENENZA DATA DI COMPILAZIONE SERVIZIO DI ASSISTENZA AI POSTI DI LAVORO CSI-PIEMONTE Anno 2002 CLIENTE INTERVISTATO NOME E COGNOME ENTE DI APPARTENENZA DIREZIONE DI APPARTENENZA DATA DI COMPILAZIONE Pag. 2 di 7 L INDAGINE Il CSI-Piemonte,

Dettagli

MILLEWIN GESTIONE STUDIO

MILLEWIN GESTIONE STUDIO MILLEWIN NUOVA - POSTAZIONE MEDICO... 3 1.1 - Informazione sui dati visualizzati... 4 1.2 - Descrizione dei pulsanti... 8 1.3 - Come visualizzare le prescrizioni di un solo paziente... 10 1.4 - Non stampare

Dettagli

Analisi combinatoria. 1. Disposizioni semplici di n oggetti

Analisi combinatoria. 1. Disposizioni semplici di n oggetti Analisi combinatoria 1. Disposizioni semplici di n oggetti Siano dati n oggetti distinti tra loro che verranno indicati da una stessa lettera contrassegnata da un indice, per esempio con a 1, a 2,., a

Dettagli

e) calcolate i cinque numeri di sintesi, la media e la deviazione standard per entrambi i campioni di lunghezze. 1,5 + 1,5

e) calcolate i cinque numeri di sintesi, la media e la deviazione standard per entrambi i campioni di lunghezze. 1,5 + 1,5 ESERCIZIO 1 Le conchiglie luminescenti, molto rare ovunque, sono abbondanti in Nuova Zelanda. Alcuni biologi hanno raccolto un campione di conchiglie per studiare le differenze tra conchiglie vive e morte.

Dettagli

Istruzioni di selezione in Java 1

Istruzioni di selezione in Java 1 Le istruzioni del programma Istruzioni di selezione in Java Corso di laurea in Il controllo del flusso del programma Istruzioni condizionali o di selezione Istruzioni di ripetizione Espressioni condizionali

Dettagli

Metodi statistici per lo studio dei fenomeni biologici

Metodi statistici per lo studio dei fenomeni biologici Metodi statistici per lo studio dei fenomeni biologici Alla fine di questa lezione dovreste essere in grado di: descrivere la distribuzione di campionamento della differenza di due medie costruire gli

Dettagli

L identificazione dinamica. Fig. IV.7 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a15. Fig. IV.8 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a11

L identificazione dinamica. Fig. IV.7 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a15. Fig. IV.8 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a11 Fig. IV.7 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a15 Fig. IV.8 Test a13: Parte immaginaria FRF accelerometro a11 Confrontando le forme modali ricavate con quelle del modello numerico è possibile

Dettagli

Strutture di controllo condizionali in Matlab

Strutture di controllo condizionali in Matlab Strutture di controllo condizionali in Matlab Informatica B Le strutture condizionali A cosa servono le strutture condizionali? %Inserimento dei parametri della parabola: y=ax^2+bx+c a = input( inserire

Dettagli

Attività 6 Detective del diagramma. Formato: in un gruppo di due o tre

Attività 6 Detective del diagramma.   Formato: in un gruppo di due o tre Attività 6 Detective del diagramma http://www.doe.virginia.gov/vdoe/instruction/elem_m/mprobstat.html Formato: in un gruppo di due o tre Obbiettivo: I partecipanti devono applicare quello che hanno imparato

Dettagli

TEORIA DELLA STABILITÀ. Esercizi con soluzione. G. Oriolo Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza

TEORIA DELLA STABILITÀ. Esercizi con soluzione. G. Oriolo Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza TEORIA DELLA STABILITÀ Esercizi con soluzione G. Oriolo Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Esercizio 1 Si consideri il sistema non lineare descritto dalle seguenti

Dettagli

Le competenze nel raccordo tra medie e biennio

Le competenze nel raccordo tra medie e biennio Le competenze nel raccordo tra medie e biennio ASSE MATEMATICO Alberto Campiglio, Sergio Pea Obiettivi generali o educativi: la capacità di comprendere un fenomeno (il variare dell altezza del sole) che,

Dettagli

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)% UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA (CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA CIVILE, CLASSE

Dettagli

T4T-aggiornamento insegnanti Secondo incontro febbraio 2017

T4T-aggiornamento insegnanti Secondo incontro febbraio 2017 T4T-aggiornamento insegnanti Secondo incontro febbraio G. Barbara Demo Dipartimento di Informatica Università di Torino barbara@di.unito.it 2/9/ 1 Cosa è T4T? Perchè questo progetto? T4T sta per Teachers

Dettagli

PROCEDURE ON LINE (richiesta titoli degli elaborati, invio elaborati, prenotazione esami orali)

PROCEDURE ON LINE (richiesta titoli degli elaborati, invio elaborati, prenotazione esami orali) PROCEDURE ON LINE (richiesta titoli degli elaborati, invio elaborati, prenotazione esami orali) In questo documento si illustrano le procedute che lo studente deve eseguire, utilizzando il proprio accesso

Dettagli

Il fotometro di Bunsen

Il fotometro di Bunsen Il fotometro di Bunsen Si chiama fotometro uno strumento che ci permette di misurare quanto è intensa la luce in un certo luogo confrontandola con un valore standard o con la luce proveniente da un altra

Dettagli

Studio fenomenologico del pendolo

Studio fenomenologico del pendolo Scheda di lavoro: Il pendolo semplice Da Wikipedia, l enciclopedia libera. Scheda di lavoro: Il pendolo semplice== SCHEDA DI LAVORO: Il pendolo semplice == NOME COGNOME SCUOLA CLASSE DATA Table of contents

Dettagli

Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 7 Luglio 2011

Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 7 Luglio 2011 Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 7 Luglio 2011 c I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale non

Dettagli

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x Studi di funzione D. Barbieri Esercizi Esercizio Esercizio Studiare comportamento asintotico e monotonia di f(x) = x + x4 + 4x Studiare il comportamento asintotico di f(x) = + x x + + e x Esercizio 3 Determinare

Dettagli

Note sul monopolio 1) Il monopolista fronteggia la domanda del mercato: diventa cruciale il concetto di ricavo marginale

Note sul monopolio 1) Il monopolista fronteggia la domanda del mercato: diventa cruciale il concetto di ricavo marginale Note sul monopolio 1) Il monopolista fronteggia la domanda del mercato: diventa cruciale il concetto di ricavo marginale In monopolio esiste una sola impresa che perciò fronteggia tutta la domanda di mercato.

Dettagli

Polveri minerali L'amianto e i minerali fibrosi Alcune informazioni per il corso di Mineralogia

Polveri minerali L'amianto e i minerali fibrosi Alcune informazioni per il corso di Mineralogia Polveri minerali L'amianto e i minerali fibrosi Alcune informazioni per il corso di Mineralogia (2) Polveri, amianto e minerali fibrosi EFFETTI SULLA SALUTE DELLE POLVERI MINERALI I solidi naturali sono,

Dettagli

EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA

EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA EFFETTO DELL ATTRITO LATERALE NELLA PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA luigi.mongiovi.ing@gmail.com Sommario Nella prova di compressione edometrica la principale causa di errore sperimentale è l attrito

Dettagli

BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE

BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE MANUALE OPERATIVO RISCHIO DA POLVERI SILICOTIGENE BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE Versione 1 Banca dati esposizione silice - Manuale - Versione 1 INDICE DEL DOCUMENTO 1 BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE... 3

Dettagli

ESERCIZI DI TEORIA. MEMO I: Una variabile casuale gaussiana ha densita : MEMO II: Date n misure: x1, x2,, xn con relative incertezze: σ1, σ2,, σn

ESERCIZI DI TEORIA. MEMO I: Una variabile casuale gaussiana ha densita : MEMO II: Date n misure: x1, x2,, xn con relative incertezze: σ1, σ2,, σn MEMO I: Una variabile casuale gaussiana ha densita : MEMO II: Date n misure: x1, x2,, xn con relative incertezze: σ1, σ2,, σn La media pesata vale: dove: ESERCIZI DI TEORIA ESERCIZIO 1 Sei su un computer

Dettagli

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Descrizione del metodo Il metodo detto variazionale è un metodo approssimato che si usa per ottenere una stima dell energia dello stato fondamentale

Dettagli

Cenni di statistica statistica

Cenni di statistica statistica Cenni di statistica La statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un particolare fenomeno in condizioni di incertezza o non determinismo, ovvero di non completa

Dettagli

LOGICA MATEMATICA. Canale E O a.a Docente: C. Malvenuto Primo compito di esonero 10 novembre 2006

LOGICA MATEMATICA. Canale E O a.a Docente: C. Malvenuto Primo compito di esonero 10 novembre 2006 LOGICA MATEMATICA Canale E O a.a. 2006 07 Docente: C. Malvenuto Primo compito di esonero 10 novembre 2006 Istruzioni. Completare subito la parte inferiore di questa pagina con il proprio nome, cognome

Dettagli

MANUALE PER I DOCENTI: GESTIONE APPELLI E VERBALIZZAZIONE ESAMI ORALI ONLINE

MANUALE PER I DOCENTI: GESTIONE APPELLI E VERBALIZZAZIONE ESAMI ORALI ONLINE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO MANUALE PER I DOCENTI: GESTIONE APPELLI E VERBALIZZAZIONE ESAMI ORALI ONLINE 1 SOMMARIO ACCESSO ALLA MYUNITO DOCENTI.. 2 GESTIONE LISTA ISCRITTI.....4 INSERIMENTO DI SINGOLI

Dettagli

Fogli Elettronici. Idoneità Informatica Prof. Mauro Gaspari

Fogli Elettronici. Idoneità Informatica Prof. Mauro Gaspari Fogli Elettronici Idoneità Informatica Prof. Mauro Gaspari Cosa è un foglio elettronico. Strumento per raccogliere dati organizzati in tabelle e farci delle operazioni: Le celle contengono numeri o altri

Dettagli

Francesco Hayez Analisi scientifiche di imaging su opere pittoriche dell artista

Francesco Hayez Analisi scientifiche di imaging su opere pittoriche dell artista Francesco Hayez Analisi scientifiche di imaging su opere pittoriche dell artista - Villa Carlotta, Tremezzo (CO) - Università degli Studi dell Insubria Dipartimento di Scienza ed Alta Tecnologia (DiSAT)

Dettagli

Risultati delle prove SDMT con misure di Vp eseguite a Cesano

Risultati delle prove SDMT con misure di Vp eseguite a Cesano Risultati delle prove SDMT con misure di Vp eseguite a Cesano 1 24 Febbraio 2009 Nel sito di prova (Via Ponte degli Incastri 102, Cesano (RM)), sono state registrate onde P, generate colpendo dall alto

Dettagli

Ragionamenti e metodi di dimostrazione. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica

Ragionamenti e metodi di dimostrazione. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica Ragionamenti e metodi di dimostrazione Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica Proposizioni Si definisce proposizione una frase alla quale è possibile attribuire uno e un solo valore

Dettagli

Figura 1: Catena di misura (sistema di acquisizione, scatola di interconnessione, alimentatore)

Figura 1: Catena di misura (sistema di acquisizione, scatola di interconnessione, alimentatore) Figura 1: Catena di misura (sistema di acquisizione, scatola di interconnessione, alimentatore) L apparato di misura sperimentale consiste in alcuni sensori accelerometrici bidirezionali (fino a 8 se si

Dettagli

LEZIONI ED ESERCITAZIONI DI MATEMATICA Prof. Francesco Marchi 1 Esercitazione su: teoria e definizioni Indice 1 Dominio e segno 2 1.1 Esercizi di teoria......................................... 2 1.2 Impostazione

Dettagli

COMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max 8 5x 1 3x 2 x 3 = 1 + 4x 1 + x 2 x 4 = 1 x 1 + x 2 x 5 = 5 x 1 x 2

COMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max 8 5x 1 3x 2 x 3 = 1 + 4x 1 + x 2 x 4 = 1 x 1 + x 2 x 5 = 5 x 1 x 2 COMPITO DI RICERCA OPERATIVA ESERCIZIO. (5 punti) Dato un problema di PL, la sua riformulazione rispetto alla base B = {x 3, x, x 5 } é la seguente: max 8 5x 3x x 3 = + x + x x = x + x x 5 = 5 x x Solo

Dettagli

Fondamenti di Informatica - 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2011/2012

Fondamenti di Informatica - 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2011/2012 Fondamenti di Informatica - 1 Prof. B.Buttarazzi A.A. 2011/2012 Sommario Rappresentazione dei numeri naturali (N) Rappresentazione dei numeri interi (Z) Modulo e segno In complemento a 2 Operazioni aritmetiche

Dettagli

Abilità Informatiche

Abilità Informatiche Abilità Informatiche 2 Indice Excel: cartelle di lavoro, fogli e celle Aspetto dei dati Formule Riferimenti Funzioni Filtri Grafici 3 Cartelle di lavoro I file creati con Excel sono denominati cartelle

Dettagli

ISTRUZIONI, leggere attentamente.

ISTRUZIONI, leggere attentamente. PRIMO APPELLO INVERNALE MATEMATICA I A SCIENZE AMBIENTALI 17/1/2017 Nome: Cognome: Matricola: ISTRUZIONI, leggere attentamente. Tempo massimo: 2 ore e mezza. Voto massimo: 30/30. Scrivere la soluzione

Dettagli

1 Rappresentazione grafica delle relazioni fra grandezze fisiche

1 Rappresentazione grafica delle relazioni fra grandezze fisiche 1 Rappresentazione grafica delle relazioni fra grandezze fisiche L indagine quantitativa di un fenomeno naturale si realizza attraverso la misura delle grandezze fisiche che lo caratterizzano; la comprensione

Dettagli

Introduzione alla statistica 2/ed. Marilyn K. Pelosi, Theresa M. Sandifer, Paola Cerchiello, Paolo Giudici

Introduzione alla statistica 2/ed. Marilyn K. Pelosi, Theresa M. Sandifer, Paola Cerchiello, Paolo Giudici CAPITOLO 6 LE VARIABILITA CASUALI E LE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA VERO FALSO 1. V F La probabilità che X assuma un valore compreso tra 3 e 4 incluso può essere scritto come P(3

Dettagli

Dott. Geol. Guglielmo Braccesi. Studio Geologico Dott. Geol. Guglielmo Braccesi

Dott. Geol. Guglielmo Braccesi. Studio Geologico Dott. Geol. Guglielmo Braccesi Comune di Pontassieve Provincia di Firenze Integrazione alla Relazione geologica e sulle indagini relativa al progetto di ampliamento di un capannone ad uso industriale in località Molino del Piano, nel

Dettagli

Variabilità e Concentrazione Esercitazione n 02

Variabilità e Concentrazione Esercitazione n 02 Variabilità e Concentrazione Esercitazione n 02 ESERCIZIO 1 Nella tabella di seguito sono riportati i dati relativi al tempo necessario a 8 studenti per svolgere un test di valutazione (in ore): Tempo

Dettagli

Metodi spettroscopici

Metodi spettroscopici Metodi spettroscopici I metodi spettroscopici sono tecniche sperimentali basate sull interazione tra energia e materia per la determinazione di proprietà fisiche e chimiche. Metodi spettroscopici L interazione

Dettagli

Operazioni preliminari: creare una cartella in Documenti

Operazioni preliminari: creare una cartella in Documenti Operazioni preliminari: creare una cartella in Documenti 1. Fare clic in successione su Start (cerchio con il logo Microsoft in basso a sinistra), Documenti. 2. Cliccare su Nuova cartella comparirà una

Dettagli

Dino-Lite TrichoScope

Dino-Lite TrichoScope Dino-Lite TrichoScope In uso La scienza dei capelli con un Trichoscope Dino-Lite L azienda Hantesis vende una vasta gamma di prodotti per il trattamento dei capelli per parrucchieri professionisti di tutta

Dettagli

Dott.ssa Federica Ferretti Dott.ssa Alice Lemmo

Dott.ssa Federica Ferretti Dott.ssa Alice Lemmo Castiglione dei Pepoli 19 marzo 2016 Dott.ssa Federica Ferretti Dott.ssa Alice Lemmo www.formath.it NRD Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica RSDDM - Gruppo di Ricerca e Sperimentazione in Didattica

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA

LABORATORIO DI FISICA LABORATORIO DI FISICA Lo scopo dell esperimento che abbiamo svolto è quello di studiare le caratteristiche dell oscillazione di un pendolo sottoposto all azione della sola forza-peso, e, misurandone il

Dettagli

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Giorgio Ghelli 25 ottobre 2007 1 Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Non sempre è facile indiduare le dipendenze funzionali espresse

Dettagli

( e j2π ft 0.9 j) ( e j2π ft j)

( e j2π ft 0.9 j) ( e j2π ft j) Esercitazione Filtri IIR Es. 1. Si consideri il filtro dato dalla seguente equazione alle differenze y[n]+0.81y[n-2]=x[n]-x[n-2] - Determinare la funzione di trasferimento del filtro Eseguendo la Trasformata

Dettagli

Presentazioni. Esempio di presentazione. Esempio di presentazione Composizione

Presentazioni. Esempio di presentazione. Esempio di presentazione Composizione Presentazioni Esempio di presentazione............................... 1093 Composizione..........................................1096 ««a2» 2013.11.11 --- Copyright Daniele Giacomini -- appunti2@gmail.com

Dettagli