Kuhn Non esiste una conoscenza assoluta, esistono i paradigmi (insiemi di teorie, regole, procedure, accettate da una comunità scientifica), soggetti
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- Marcellina Di Pietro
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1 Kuhn Non esiste una conoscenza assoluta, esistono i paradigmi (insiemi di teorie, regole, procedure, accettate da una comunità scientifica), soggetti a rivoluzioni scientifiche, cioè ad evoluzione.
2 sentirsi parte di Questo aspetto rinvia alla percezione relativa alla qualità delle relazioni all interno di un contesto definito. Esso è quindi un dato soggettivo, in quanto descrive il sentirsi parte di un insieme significativo. Il senso di comunità è strettamente connesso al bisogno delle persone di costruire il senso del noi attraverso la ricerca di appartenenze e di legami significativi. La comunità, in questo senso, si caratterizza per essere il contesto entro il quale è possibile sperimentare, oltre che appartenenza e legami, anche l interdipendenza dei sistemi relazionali tra le persone e la presenza di un forte senso del noi. Martin Buber con l affermazione che la vita è fondamentalmente non soggettività bensì intersoggettività, valorizza la dimensione interpersonale e amplia l orizzonte dalla relazione duale io-tu alla relazione comunitaria noi. L autore evidenzia come la relazione autentica comunitaria, cioè quella fondata sul noi, possa essere costruita P. Amerio, Psicologia di comunità,
3 Comunità di pratica Hutchins. Nel primo, realizzato nel 1995, la cognizione distribuita è descritta attraverso un analogia con la navigazione. A livello micro l autore individua i processi culturalicognitivi in atto quando si guida una nave ed evidenzia la presenza di attività di routine che richiedono il coordinamento di persone e di oggetti. Invece, a livello macro di analisi, Hutchins mostra come tali attività coordinate rappresentino per i membri del team un esperienza strutturata di apprendimento, mediante la quale si acquisiscono specifiche procedure e pratiche culturali (E. Hutchins, Cognition in the Wild, MIT Press, Cambridge, 1995). Il secondo studio sulla cognizione distribuita, elaborato nel 1996 in collaborazione con Klausen, invece, è stato realizzato attraverso l osservazione delle interazioni (interne ed esterne) e la distribuzione delle attività cognitive tra i membri di un equipaggio di volo. L analisi mostra un modello di cooperazione e di coordinamento delle azioni tra i membri dell equipaggio che potrebbe essere considerato sia come sistema di cognizione condivisa, sia come esempio di elaborazione e di diffusione delle informazioni
4 Sentirsi parte di. Il termine partecipazione descrive l esperienza sociale di vivere nel mondo in termini di appartenenza a comunità sociali e di coinvolgimento attivo in iniziative sociali. La partecipazione in questo senso è sia personale che sociale. È un processo complesso che combina il fare, il parlare, il pensare, il sentire e l appartenere. Coinvolge l intera persona umana, con il corpo, la mente, le emozioni e le relazioni. WENGER - Comunità di pratica Quindi, si apprende sempre attraverso la partecipazione, l interazione con gli altri e con la situazione. Anche le attività, i compiti e i ruoli sociali non esistono isolatamente, ma sono parte di un più ampio sistema di relazioni all interno dei quali essi hanno un significato. Tale forma di apprendimento ha luogo nel momento in cui le persone lavorano su compiti reali che vengono svolti nell ambito di situazioni di vita quotidiane.
5 Dalla comunità di pratica all apprendimento intersoggettivo La learning community L apprendimento non è riconducibile ad un attività esclusivamente individuale, ma rinvia ad una dimensione sociale integrata nei contesti di vita quotidiana. Ciò significa che la possibilità di promuovere apprendimento è favorita dalla condivisione di pratiche e dalla costruzione di situazioni non astratte ma radicate nell esperienza ordinaria, real-life setting, in modo da connettere le esperienze di apprendimento delle persone ai temi e ai problemi della vita reale.
6 Le teorie di riferimento Il costruttivismo radicale abbandona la nozione di verità ontologica e, al suo posto, istituisce invece il rapporto concettuale di viabilità. «Una conoscenza, dunque, un azione, un idea, un modello concettuale o una teoria, viene considerata viabile, se ha funzionato soddisfacentemente nelle esperienze avute fino a questo momento». Dunque, l esito dei nostri processi cognitivi si presenta sempre come un costrutto che si ottiene integrando il già conosciuto con i contributi esterni, in modo che si realizzi un nuovo oggetto. Il costruttivismo radicale coglie tre aspetti essenziali di ogni esperienza di apprendimento. La conoscenza non preesiste al soggetto come un monopolio predefinito, bensì è l esito di una sua opera di attiva costruzione; ha un carattere sempre situato, in quanto procede da un ben definito contesto e ad esso fa costantemente riferimento
7 La teoria sociale dell apprendimento integra tra loro le componenti necessarie a caratterizzare la partecipazione sociale come un processo legato all apprendere e al conoscere. Tali componenti sono: il significato, la pratica, la comunità e l identità. Il significato evoca la nostra capacità dinamica a livello individuale e collettivo di sperimentare la vita e il mondo come qualcosa di significativo (apprendimento come esperienza). La pratica rimanda alle risorse storiche e sociali, agli schemi/struttura di riferimento e alle prospettive comuni che possono sostenere il reciproco coinvolgimento dell azione (apprendimento come azione). La comunità rinvia alle configurazioni sociali in cui le nostre attività sono considerate degne di essere perseguite, all interno di essa la nostra partecipazione è riconoscibile come competenza (apprendimento come appartenenza).
8 Aspetti psicosociali del lavoro comunicazione, relazione, ambiente, ambiente, responsabilità e ruolo, ecologia personale. Aspettativa da parte della organizzazione Decisione su tempi e ritmi del lavoro organizzare richieste Organizzare informazioni Riconoscimento del lavoro svolto Chiarezza e correttezza interpersonale Spazi di lavoro Organizzazione del lavoro Dedicare il giusto tempo alla vita privata Risposta alle scadenze dopo l orario di lavoro Qualità delle relazioni Organigramma e ruoli definiti Ricevere feed back del proprio lavoro Conoscenza e condivisione degli obiettivi del progetto e/o dell azienda Comunicazione fluida con il responsabile Informazione concordata e condivisa Strumenti di lavoro Formazione adeguata ai compiti svolti Aiuto e sostegno Carriera Complessità del compito Flessibilità dell orario
9 Motivazione e orientamento valoriale appartenenza, socievolezza, centralità della persona, qualità, intraprendenza, ambizione, status, Condivisione degli sforzi professionali Agire sempre Sacrificio ed impegno Ricaduta della motivazione al lavoro: personale, interpersonale. Prendere decisioni per se e per gli altri Inquadramento Curiosità ed interesse Conflitto Dedicarsi completamente al lavoro Importanza della condivisione Autonomia nelle decisioni Portare a termine i compiti Distanza tra ruoli Riconoscimento del ruolo Confronto chiaro Aspirazioni Spazio per relazioni extra lavorative Saper chiedere aiuto Espressione del giudizio
10 Clima di gruppo di lavoro mission e vision,strumenti e risorse, gerarchia, cultura organizzativa, area propositiva Il gruppo è stimolato a fare di più Riconoscimento e valorizzazione Spirito di squadra Gradevolezza dell ambiente Rispetto delle esigenze dei singoli Soddisfazione dell utenza, clientela Organizzazione e pianificazione Poter contare sugli altri Stile di conduzione: individuale, apprendimento dall esperienza, enfasi sull analisi, enfasi sulla sintesi, metodo
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