Dalla certificazione delle competenze alla didattica: un percorso a ritroso
|
|
- Leone Benedetti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dalla certificazione delle competenze alla didattica: un percorso a ritroso A cura di Renata Rossi
2 «Sogno un mondo abitato da persone che siano capaci di pensiero critico e creativo, nonché di partecipazione attiva ai dibattiti su scoperte e scelte nuove, disposte ad affrontare i rischi per ciò in cui credono». Howard Gardner
3 La sfida che la scuola si trova ad affrontare è il passaggio dalla trasmissione di percorsi preconfezionati entro i saperi tradizionali alla dotazione di autonoma organizzazione concettuale Il possesso dei contenuti deve essere finalizzato alla capacità della loro elaborazione
4 E necessario quindi Ripensare all insegnamento Siamo dentro un tempo in cui si vivono grandi cambiamenti, le certezze sono poche e si risente della crisi che ha investito il mondo. La scuola come luogo deputato all educazione e alla costruzione della cultura, deve saper leggere le caratteristiche della società di oggi, per tradurle in bisogni educativi a cui dare risposte La scuola è investita da una domanda che comprende insieme, l apprendimento e il saper stare al mondo
5 Centralità della persona Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende Fin dai primi anni della scolarizzazione è necessario, quindi, valorizzare la relazione educativa e costante tra adulti e bambini e cruciale è la distinzione tra bisogni fondamentali e desideri dei bambini e adolescenti. Importante è anche : il richiamo alla cura sollecita in funzione della formazione della classe come gruppo la cura alla promozione dei legami di gruppo, il riferimento alla formazione per tutta la vita e la competenza trasversale dell apprendere ad apprendere
6 Per una nuova cittadinanza La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo
7 Profilo dello studente al termine del primo ciclo d istruzione La presenza di un profilo dell allievo di 14 anni impegna la scuola di base (istituto comprensivo) nella formazione di competenze culturali e di cittadinanza richieste dopo 11 anni di percorso formativo coerente ed unitario, proiettato verso un ulteriore biennio d istruzione obbligatoria che dovrebbe garantire una equivalenza di risultati. Il profilo mantiene un carattere dinamico, aperto alla prospettiva del cambiamento e del miglioramento e non cristallizza singole prestazioni e abilità.
8 Ripensare la didattica Per incrementare l efficacia degli apprendimenti in termini di competenza, ovvero di spendibilità in tempi e in contesti diversi da quelli di acquisizione; Per promuovere un approccio attivo all apprendimento; per esplicitare i prerequisiti richiesti e rilevare le preconoscenze; Per assicurare accompagnamento e feed- back; Per favorire la personalizzazione dei percorsi formativi; Per curare il clima d aula e la relazione fra gli alunni; Per valutare secondo modalità congruenti con gli apprendimenti attesi
9 Ripensare nuovi modelli organizzativi Affrontare i nodi disciplinari in un ottica più evolutiva spaziando tra le competenze di un bambino di tre anni e quelle di un adolescente di quattordici; Immaginare interventi fondati e differenziati su un lungo arco di tempo (3-14 Anni); Condividere idee tra docenti con professionalità differenti e capire come si ragiona in altri ordini di scuola; Ripensare ai tempi dedicati al lavoro, alla composizione dei gruppi, alle modalità di rendicontare;
10 Rivedere gli organismi a supporto della crescita professionale a cui assegnare compiti specifici, affinchè siano riconosciuti ma anche monitorati per evitare derive autoreferenziali; Privilegiare l approccio sperimentale per potenziare la didattica, in tutti i suoi aspetti, dalla metodologia alla valutazione
11 E necessario quindi Ripensare un percorso di ricerca-azione dall infanzia alla secondaria di primo grado partendo da un traguardo di competenza di fine ciclo e approntare un modello che preveda le fasi del percorso E la costruzione del curricolo il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l innovazione didattica
12 Curricoli per competenza e non per contenuti OGGI L espansione del quadro totale degli scambi e La crescita esponenziale dei saperi Rende Sempre più problematica la costruzione cognitiva individuale Sempre più irrealistica la pretesa della scuola di assolvere il suo compito mediante trasmissione di saperi pre-confezionati
13 L organizzazione del curricolo L idea di curricolo fa riferimento alla progettazione reticolare per co-costruire conoscenze, per realizzare una didattica centrata sullo studio intensivo e criticamente approfondito e non sullo studio estensivo di molti contenuti Il curricolo deve essere organizzato attorno ai nuclei fondanti delle discipline per sostenere gli allievi nell acquisizione di conoscenze e competenze stabili e generative di ulteriori approfondimenti
14 La costruzione del curricolo non è un adempimento formale, ma è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l innovazione educativa è un cammino di costante miglioramento dell aspetto centrale della scuola, il processo di insegnamentoapprendimento
15 Caratteri propri del curriculum sono trasversalità: discipline e saperi si raccordano orizzontalmente intorno ai principi di: formazione cognitiva acquisizione di competenze assimilazione di conoscenze e abilità coordinate da criteri di base di chi si vuol formare
16 verticalità: relativa allo sviluppo del curricolo per ordini e gradi di scuola
17 organicità e coerenza: nella progressione attraverso età diversificate per strutture cognitive capacità comunicative organizzazione verbale sviluppo etico e sociale crescita di paradigmi culturali, didattici ed epistemologici
18 Secondo Frabboni il curricolo mostra due immagini: prende il volto dell avvocato difensore del soggetto che apprende, riabilita e dà volto ai suoi bisogni; è un ponte di collegamento tra i diversi luoghi e le varie tappe che corredano la vita scolastica
19 La costruzione del curricolo Ogni scuola, come è previsto dal Regolamento dell Autonomia, predispone il curricolo all interno del PTOF con riferimento: Al profilo dello studente al termine del primo ciclo d istruzione, Ai traguardi per lo sviluppo delle competenze; Agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina
20 Attività di studio Questo processo richiede: Attività di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti è un processo dinamico e aperto L elaborazione del curricolo rappresenta per la comunità scolastica un occasione di partecipazione e di apprendimento continuo I traguardi sono prescrittivi e rappresentano le «mete» da raggiungere
21 Le unità di apprendimento A partire dal curricolo d istituto I docenti individuano Le esperienze di apprendimento più efficaci; Le scelte didattiche più significative; Le strategie più idonee, con attenzione all integrazione fra le discipline e alla loro possibile integrazione in aree
22 Operazioni preliminari Individuare un nucleo centrale del sapere ovvero una tematica; Coinvolgere i colleghi che condividono lo stesso nucleo del sapere; Identificare le competenze mirate, prevalenti e concorrenti, delle discipline e l insieme delle risorse mobilitate (conoscenze e abilità) operando una prima selezione; Pensare ad un compito il più vicino possibile alla realtà, che abbia dentro di sé un problema non scontato, specificando il prodotto da realizzare, dotato di valore e riferito ad un interlocutore che non sia il docente; Operare,sulla base della precedente, una nuova selezione/ identificazione di abilità e conoscenze in relazione al compito scelto
23 La scelta della tematica Deve essere significativa: deve avere aspetti problematici e stimolanti, appassionanti per i ragazzi; Per sceglierla interdisciplinare deve prestarsi a prospettive diverse: i ragazzi superano la divisione disciplinare e imparano per problemi e approcci diversi; Si possono attingere idee da: caratteristiche, interessi, motivazioni, bisogni della classe, del territorio, delle famiglie all interno della quota riservata alle singole istituzioni scolastiche
24 TRA AUTONOMIA E PROFESSIONALITA DOCENTE AZIONI E ATTORI DEL CAMBIAMENTO Indicazioni nazionali per il curricolo CURRICOLO di scuola/ istituto ISTITUTO COMPRENSIVO PROGETTAZIONE di classe/i TEAM DOCENTE UNITA DI APPRENDIMENTO
25 Che cosa è un UA Sono delle piste di lavoro adatte per una particolare classe Offrono spunti operativi, legati a chiari riferimenti valoriali e culturali che ogni docente, tenendo conto della specifica realtà in cui opera, dovrà modificare ed adattare al suo contesto Devono essere strutturate secondo uno schema condiviso e sperimentato E necessario condividere preliminarmente, con i docenti che intervengono sullo stesso gruppo classe, la scelta di alcune competenze da perseguire
26 L UA è un indirizzo metodologico, cioè un idea e un indicazione su come organizzare e gestire l attività di apprendimento/ insegnamento; l UA è un evento, cioè lo svolgersi ed il dispiegarsi concreto dell attività educativa e didattica; l UA è lo strumento progettuale per organizzare l attività apprendimento e insegnamento. (Ermanno Puricelli)
27 Caratteristiche dell UA È una metodologia, ma è reale e non astratta: è costituita da parti ed ha un titolo. È un insieme (unità organica ed effettiva) di occasioni di apprendimento che consentono all allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere attraverso compiti che conducono a prodotti. Prevede quindi sempre compiti reali (o simulati) a partire dalle risorse (conoscenze, abilità) da mobilitare per far diventare lo studente competente. Ogni UA deve sempre mirare ad almeno una competenza tra quelle presenti nel repertorio di riferimento
28 Dalle Indicazioni: «Sono occasioni per sviluppare in maniera armonica le capacità (intellettuali, esteticoespressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose) di ciascuno, ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo, mentre conosce e trasforma se stesso.
29 Che cosa s intende per UA? E un occasione didattica significativa per gli alunni tiene conto dell unità del sapere non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari tende alla formazione integrale della persona sviluppa competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l utilizzo di una didattica laboratoriale pone il ragazzo al centro dell azione didattica richiede la sua partecipazione attiva in modo individuale o di gruppo favorisce la costruzione personale delle conoscenze ricorrendo anche ad attività e strumenti diversificati anche innovativi e tecnologici consente la personalizzazione dell apprendimento
30 Struttura dell UA Ogni Unità di apprendimento è costituita dalle seguenti sezioni: TITOLO: formulato all infinito perché evidenzia la competenza che il docente intende sviluppare mediante la situazione di lavoro o di studio indicate nel percorso laboratoriale; COMPITO UNITARIO: indica il prodotto e il percorso (cosa) i ragazzi devono realizzare concretamente durante e/o al termine dell UA e quali sono le operazioni chiave che sono sollecitati a compiere durante il processo didattico
31 COMPETENZA: si dichiara la competenza prevalente che s intende perseguire con una particolare UA scelte fra: le otto competenze chiave di cittadinanza o le competenze indicate nel Profilo in uscita o nei traguardi di competenze disciplinari.. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: si elencano 2/3 obiettivi di apprendimento irrinunciabili tratti dalle Indicazioni Nazionali; OBIETTIVI FORMATIVI: sono la riformulazione degli obiettivi di apprendimento ritenuti indispensabili per lo sviluppo della competenza attesa
32 ATTIVITA LABORATORIALI: al centro della sezione c è l operatività degli alunni e quindi si illustrano le modalità di svolgimento delle attività, i passaggi operativi che i ragazzi devono compiere, le azioni e le attenzioni dell insegnante. La descrizione dell attività è articolata in fasi, con indicazione dei tempi e dei materiali necessari, se il percorso è individuale, in gruppo o a classe intera, Il lavoro va monitorato in itinere per intervenire prontamente nei momenti problematici o di suggerire strategie opportune Va tenuto presente che in una classe reale sono presenti anche alunni in difficoltà, alunni con problemi di attenzione o livelli di partenza e prerequisiti molto bassi
33 VERIFICA, VALUTAZIONE; MONITORAGGIO: la dimensione della valutazione accompagna, in forme diverse, tutto il processo didattico, vanno tenuti presenti i seguenti aspetti Il monitoraggio: indicazioni su come effettuare l osservazione e la registrazione sistematica dei comportamenti e dei processi più rilevanti del percorso didattico; individuazione degli snodi fondamentali del processo di apprendimento e delle strategie per controllarli; Riflessione dell alunno sul contributo fornito e sul gradimento dell attività (opportune domande o stimoli di riflessione)
34 La verifica : del livello di acquisizione delle conoscenze e delle abilità previste per gli obiettivi formativi mediante osservazioni, prove, test, esercitazioni,analisi del prodotto finale. La valutazione: che in base ad espliciti parametri e criteri consente di definire i livelli di accettabilità e di eccellenza, si prevede anche l utilizzo di rubriche valutative, che attraverso una serie di indicatori, contribuisce ad evidenziare il livello raggiunto nello sviluppo delle competenze
35 FORMAT UNITA DI APPRENDIMENTO La configurazione del percorso didattico e il processo di sviluppo L UA dovrà quindi: Riportare competenze da sviluppare e risorse impiegate (abilità,conoscenze) Definire un compito di realtà Individuare il periodo scolastico in cui si realizza Definire il monte ore Definire le fasi in cui si struttura (sviluppo attività) Individuare la metodologia /contesto di realizzazione Definire le risorse di docenza e gli apporti professionali Indicare una o più prove da somministrare agli studenti (intermedie disciplinari, finale interdisciplinare) Indicare i criteri di valutazione dell UA.
36 UN CONFRONTO UNITA DIDATTICA Mette al centro il lavoro del docente È un modo per scomporre la disciplina nelle sue parti costitutive ( frazioni, parti del programma) È concepita per obiettivi cognitivi e non cognitivi Ha una funzione didattica UNITA DI APPRENDIMENTO Mette al centro lo studente con i suoi bisogni, problemi, interessi nell ottica del suo percorso di apprendimento (è sempre in divenire) È concepita per dare con strategie diversificate abilità, conoscenze da tradurre in competenze Il punto d arrivo è: lo studente competente Ha una funzione formativa e didattica
37 Il vero viaggio di scoperta non significa cercare nuove terre ma avere nuovi occhi (Proust)
INDICAZIONI METODOLOGICHE PER COSTRUIRE UNA UDA:
Progetto nazionale di educazione al patrimonio culturale e al paesaggio 2014-2015 Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Corso di aggiornamento per docenti TERRITORIO E MUSEO: il caso
DettagliCERTIFICAZIONE delle COMPETENZE e CURRICOLO CONTINUO della Scuola dell Infanzia e del Primo Ciclo d Istruzione Terza Lezione
CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE e CURRICOLO CONTINUO della Scuola dell Infanzia e del Primo Ciclo d Istruzione Terza Lezione Tutti i diritti riservati. Professional Academy (marchio AIDEM srl) Dalle Indicazioni
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
Dettagli(ossia cosa può/deve aggiungere l insegnante al libro)
(ossia cosa può/deve aggiungere l insegnante al libro) Cosa si intende per UDA? E un percorso didattico che privilegia le modalità in cui avviene l apprendimento rispetto ai contenuti. Una Unità di apprendimento
Dettagli1 Istituto Comprensivo di Maniago (PN)
1 Istituto Comprensivo di Maniago (PN) INTRODUZIONE La scuola dell'autonomia trova attuazione attraverso il curricolo, dove conoscenze e competenze sono tra loro in stretta relazione. Il Curricolo è costituito
DettagliRovigo 15 ottobre 2016 Renata Rossi
IL CURRICOLO CONTINUO FRA ORDINI DI SCUOLA Rovigo 15 ottobre 2016 Renata Rossi LA CONTINUITA Il problema della continuità è riconducibile ad una delle prospettive più suggestive della nostra scuola è uno
DettagliCorso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa
Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa progetto proponente Descrizione delle tematiche proposte (Titolo del percorso) Destinatari (Specificare ordine di scuola) Scuola Sede del Corso
DettagliFormazione MIUR Roma 13 e 14 novembre 2018
Rete Professional mente insieme - IP per la sanità e l assistenza sociale Formazione MIUR Roma 13 e 14 novembre 2018 dirigente scolastico Laura Giannini La revisione dei percorsi dell istruzione professionale
DettagliLa Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:
5. METODOLOGIA Insegnamento e apprendimento: centralità dell alunno Le Indicazioni Nazionali, emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.) nel novembre 2012, sottolineano
DettagliCostruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze
UNITÀ FORMATIVA : PREMESSA Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze Prof. Esterno : Prof Gianni Marconato- Referente per IC Pra : Ins. Anfossi In relazione al PNFD riferita al punto
DettagliLo sviluppo dei profili
Lo sviluppo dei profili ISTRUZIONE PROFESSIONALE 1 Lo sviluppo dei profili cosa cambia Conseguire competenze funzionali alle esigenze della vita reale e del mercato del lavoro basate sull integrazione
DettagliProgetto: Un curricolo in crescita
10 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE E. GIARACA VIA GELA 22 96100- SIRACUSA VALUTAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Progetto: Un curricolo in crescita PRIORITA 1 Traguardo Attuazione del curricolo verticale
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO CARDINAL BRANDA CASTIGLIONI CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO CARDINAL BRANDA CASTIGLIONI CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L ORGANIZZAZIONE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO Leonardo Bianchi BNIC82500A Via Costa, San Bartolomeo in Galdo (Bn) Tel Fax
ISTITUTO COMPRENSIVO Leonardo Bianchi BNIC82500A Via Costa, 5 82028 San Bartolomeo in Galdo (Bn) Tel 0824963444 Fax 08241906023 VALORIZZAZIONE DEL MERITO DOCENTI ai sensi dell art.1, commi 126-129 della
DettagliLe attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione. 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia
Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia Nella metodologia della didattica laboratoriale abbiamo affermato che il docente non è più colui
DettagliIndicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze
Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze Da L organizzazione del curricolo A partire del curricolo d istituto verticale i docenti individuano le esperienze di apprendimento
DettagliAtto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la predisposizione del POF Triennale aa.ss. 2019/2022
Prot. n. 4959 1.1.d Como, 19.09.2018 Alla cortese attenzione Personale docente IC Como Borgovico Commissione PTOF e progettazione Funzione Strumentale Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la predisposizione
DettagliL alternanza scuola lavoro come metodologia didattica. ITI Cannizzaro Catania Catania Aprile. Prof.ssa Angela Percolla
L alternanza scuola lavoro come metodologia didattica ITI Cannizzaro Catania Catania 27 28 29 Aprile Prof.ssa Angela Percolla Una nuova modalità di fare scuola per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze
DettagliRAV. a.s aggiornato a.s
RAV C a.s. 2014 2015 aggiornato a.s. 2015-2016 MIGLIORARE I PROCESSI PER MIGLIORARE GLI ESITI. PRIORITÀ OBIETTIVI DI PROCESSO TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO Obiettivi generali che la scuola si prefigge di
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018
ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 Elaborato ai sensi: delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 dell allegato n. 2 D.M. n. 139 del 22 AGOSTO 2007 delle Indicazioni
DettagliProgramma, programmazione e progettazione. da un PPT del Prof. Pier Giuseppe Rossi Università degli Studi di Macerata
Programma, programmazione e progettazione da un PPT del Prof. Pier Giuseppe Rossi Università degli Studi di Macerata Cenni storici sulla programmazione H. Parkhurst (tra il 1905 e il 1922) iniziò a pensare
DettagliCONTESTO EDUCATIVO-CULTURALE DI ISTITUTO
CONTESTO EDUCATIVO-CULTURALE DI ISTITUTO Confermata anche nel PTOF, l adozione del documento della CARTA DELLA TERRA come contesto sociale e culturale privilegiato per lo svolgimento dell attività formativa
DettagliINDICAZIONI METODOLOGICHE PER COSTRUIRE UNA UDA:
Progetto nazionale di educazione al patrimonio culturale e al paesaggio 2015-2016 Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Corso di aggiornamento per docenti Palermo arabo-normanna patrimonio
DettagliPiano Formazione Docenti
ITES Polo Commerciale Pitagora Amministrazione Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Relazioni Internazionali per il Marketing Turismo Percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello
DettagliProposta di revisione del Rapporto do autovalutazione (RAV) e degli obiettivi di processo
Proposta di revisione del Rapporto do autovalutazione (RAV) e degli obiettivi di processo Nelle pagine seguenti si riprende la parte del RAV relativa alla descrizione delle priorità e degli obiettivi di
DettagliIl processo di riforma e i piani educativi e di studio personalizzati. Chiara Torrigiani
Il processo di riforma dei sistemi di istruzione e formazione Istituto Comprensivo di Capannori Lucca Il processo di riforma e i piani educativi e di studio personalizzati Chiara Torrigiani ARISTEIAONLINE,
DettagliCompetenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze
Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI
DettagliSCHEDA DI PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Il progetto si svolgerà in orario curriculare e si svolgerà tra DICEMBRE - MAGGIO
SCHEDA DI PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 TITOLO: PASITO SE APRENDE MEJOR Scuola PRIMARIA Plesso CIRIELLO-MARTELLI-PRAMPOLINI Classi/ alunni coinvolti 5 Responsabile del progetto IVAN MARTELLONI TIPOLOGIA
DettagliUNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA
UNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA I docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire ai discenti, attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura, e tutte le
DettagliARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO
ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO PROGETTAZIONE CURRICOLARE, PROGETTAZIONE EDUCATIVA, VALUTAZIONE L elevamento dell obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della
Dettagliridefiniscono continuamente nuove modalità di apprendimento e una diversa strutturazione delle competenze, la scuola è chiamata a rispondere a nuovi
APPROFONDIMENTO LABORATORIO N. 4 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO In una società complessa, come la nostra, in cui si sviluppano e si ridefiniscono continuamente nuove modalità di apprendimento e una diversa strutturazione
DettagliPIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI III ANNUALITÀ AMBITO 10 CALABRIA A. S. 2018/2019 UNITÀ FORMATIVE PROPOSTE
LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LINGUISTICO "G. MAZZINI" LOCRI (LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE ) Corso G. Matteotti, 23 (89044) Locri (RC) - TEL. 0964 20439 e-mail: rcpm02000l@istruzione.it
DettagliSCUOLA 4.0: formatori TQM EDUCATION crescono con la PROCEDURA PER LA VALIDAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI E LA QUALIFICA DEI FORMATORI AICQ EDUCATION
SCUOLA 4.0: formatori TQM EDUCATION crescono con la PROCEDURA PER LA VALIDAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI E LA QUALIFICA DEI FORMATORI AICQ EDUCATION (Class. Documento FO/04 Revisione 1 Data 2017-03-28)
DettagliPRESENTAZIONE del PROGETTO/Scheda di valutazione
PRESENTAZIONE del PROGETTO/Scheda di valutazione Progettazione dei Piani di Miglioramento relativi all implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione DATI ANAGRAFICI DELL ISTITUTO Denominazione ISTITUTO
Dettagliid B4 COSTRUIRE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
id B4 COSTRUIRE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata di riferimento. Progettare per competenze. Realizzare UDA. Apprendere modalità
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO PIAGET - MAJORANA
ISTITUTO COMPRENSIVO PIAGET - MAJORANA Piano Triennale Offerta Formativa Curricolo verticale IL PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA IL PTOF È IL DOCUMENTO COSTITUTIVO DELL'IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE
DettagliIstituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013
Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013 Azioni di Continuità Tra Bambini e Adulti CONTINUITA Trasformare le capacità degli alunni in reali competenze. Attuando una concreta continuità educativa
Dettaglicostuire unità di apprendimento
rea 6 ore di ttività laboratoriale in team working, 13 ore di pprofondimento personale, id 1 costuire unità di apprendimento Conoscere il significato di competenza secondo la letteratura scientifica aggiornata
DettagliCOMITATO DI AUTOVALUTAZIONE
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE DEL PIANO: IL D.S. PROF.SSA FAUSTA GRASSI REFERENTE DEL PIANO: PROF.SSA FRANCESCA DE GAETANO COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE Prof.ssa Daniela D'Alia, Prof.ssa Monica
DettagliPIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD La legge 107 prevede che tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale
DettagliPiano di Miglioramento (PDM)
Piano di Miglioramento (PDM) Dell'istituzione scolastica VEIC824008 ROMOLO ONOR Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 1 di 11) Indice Sommario 1. 1. Obiettivi di processo o o o 1.1 Congruenza
DettagliProposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016
Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio
DettagliGli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP
Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliStrumenti Materiali per la didattica, il recupero e il potenziamento cognitivo nella scuola inclusiva
Strumenti Materiali per la didattica, il recupero e il potenziamento cognitivo nella scuola inclusiva Edizioni Accademia 5 Premessa 7 9 23 25 31 47 48 54 58 60 60 63 77 77 79 82 82 85 85 91 91 94 95 95
DettagliIL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE
IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE Anno di prova e di formazione per docenti neoassunti e con passaggio di ruolo della provincia di Sondrio a.s. 2016/17 Elisa Gusmeroli IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE
Dettagli2. CHE COSA VOGLIAMO 3.1 LE FINALITÀ DELLA SCUOLA
2. CHE COSA VOGLIAMO 1 L Istituto, nel privilegiare il rapporto fra scuola e territorio, dà spazio e priorità ai rapporti con Enti e Istituzioni territoriali al fine di valorizzare la scuola nel contesto
DettagliDIPARTIMENTI DISCIPLINARI VERTICALI I. C. 15 Bologna. 28 gennaio 2013 Antonio Castriotta
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI VERTICALI I. C. 15 Bologna 28 gennaio 2013 Antonio Castriotta CURRICOLO VERTICALE D'ISTITUTO muovendo dai soggetti dell'apprendimento e sulla base delle Indicazioni nazionali
DettagliCONFIGURAZIONE della PIANIFICAZIONE R/S
CONFIGURAZIONE della PIANIFICAZIONE R/S di Ermanno Puricelli La pianificazione SR/1 Non c è da meravigliarsi se, nelle norme di avvio della Riforma L.D n.53/2003 e D.lvo n.59/2004, 1 manca qualsiasi riferimento
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO https://www.youtube.com/watch?v=snmzs0jnlmo LEGGE 13 luglio 2015 n. 107: Con l entrata in vigore della legge 107/15 gli Istituti scolastici attivano, a partire dalle attuali classi
DettagliGRIGLIA DI CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DOCENTE (c. 126/129 Legge 107/2015)
GRIGLIA DI CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DOCENTE (c. 126/129 Legge 107/2015) AREA 1 Qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo
DettagliCircolare n. 30/ Oggetto: Modalità e tempi di consegna della programmazione didattica di dipartimento, di classe,
Ai docenti Al sito WEB Circolare n. 30/2018-2019 Oggetto: Modalità e tempi di consegna della programmazione didattica di dipartimento, di classe, individuale e il progetto di ASL. Si comunica che i responsabili
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio VI
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio VI Studenti in strada Educazione alla convivenza civile PIANO DI INDIRIZZO
DettagliL APPROCCIO FORMATIVO PER COMPETENZE
L APPROCCIO FORMATIVO PER COMPETENZE - Adozione del modello europeo EQF (European Qualification Framework) - Metodologia laboratoriale - Alternanza scuola-lavoro - Cultura che si acquisisce mediante l
DettagliVALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA
VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA ( AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO) MASSIMO MORSELLI LABORATORI FORMATIVI PER DOCENTI NEOASSUNTI POLO FORMATIVO LAS A. MODIGLIANI GIUSSANO VALUTAZIONE DEGLI
DettagliI. S. I. S. C. A. Dalla Chiesa
1 ATTO DI INDIRIZZO Delibera n 9 del Consiglio di Istituto del 15/02/2010 LINEE GENERALI DI INDIRIZZO PER L ELABORAZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA APPROVATE DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO NELLA SEDUTA
DettagliRete del Mare Misure di Accompagnamento alle Indicazioni nazionali per il curriculum. Civitanova Marche, 14 gennaio 2014
Rete del Mare Misure di Accompagnamento alle Indicazioni nazionali per il curriculum Civitanova Marche, 14 gennaio 2014 Il concetto di competenza: problematiche linguistiche ed epistemologiche La competenza
DettagliIl contesto: come gli insegnanti vivono le competenze
Il contesto: come gli insegnanti vivono le competenze Misurare il processo significa distrarsi dal prodotto Il linguaggio delle competenze è soggetto a troppe sovrapposizioni di significato Utilizzare
DettagliScuola 21 Una opportunità per le scuole
Scuola 21 Una opportunità per le scuole MILANO, 14 febbraio 2011 Dagli obiettivi del bando Il bando intende contribuire al miglioramento dell offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado
DettagliSiate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTTUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado di Colonna
DettagliLa relazione tra. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO
La relazione tra RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO La struttura del RAV: 1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 1.1 Contesto e risorse - Popolazione scolastica 1.2 Contesto e risorse - Territorio
DettagliTabella di corrispondenza tra argomenti del programma ed il Manuale EdiSES per la Scuola dell'infanzia e Primaria
Concorso Scuola dell infanzia e primaria 2019 Tabella di corrispondenza tra argomenti del programma ed il Manuale EdiSES per la Scuola dell'infanzia e Primaria Il decreto che regola il concorso per il
DettagliUnità di Apprendimento (UdA): indicazioni pratiche per la progettazione, la costruzione e la valutazione
Unità di Apprendimento (UdA): indicazioni pratiche per la progettazione, la costruzione e la valutazione Lezione 1 La centralità delle competenze nella didattica A cura di Luciano Berti IMPARARE AD APPRENDERE
DettagliISTITITO COMPRENSIVO STATALE MONTE ARGENTARIO-GIGLIO PIANO DELLA FORMAZIONE
P I A N O D E L L A F O R M A Z I O N E Il Piano della formazione, relativo al triennio, è stato predisposto secondo le risultanze del RAV e degli obiettivi di miglioramento della scuola fissati nel PdM.
DettagliUnità Di Apprendimento
LA DIDATTICA PER COMPETENZE: proposta di un percorso formativo utilizzando lo strumento della Unità Di Apprendimento (A REGIME NELL A.S. 2009/2010) D.M. 22/08/07 OBIETTIVI DELL AZIONE FORMATIVA: Dall apprendimento
DettagliCONTINUITÀ TRA ORDINI DI SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VAZZOLA Comuni di Vazzola e Mareno di Piave Via Nardi 29-31028 VAZZOLA - Tel. 0438.441252 - Fax 0438.740990 codice fiscale 82003770268 - codice Scuola TVIC83600E e.mailsegreteria@icvazzola.gov.it
DettagliFormazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno
Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Programmazione... a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti
DettagliPRIORITA ANNUALI OBIETTIVI DI PROCESSO TRAGUARDI TRIENNALI. Azioni Indicatori Tempi Monitoraggi
Azioni Indicatori Tempi Monitoraggi 1. Aumentare il livello delle prestazioni degli studenti A.S. 2016/17 Innalzare dello 0,3% i livelli delle prestazioni scolastiche 1. Realizzare con docenti esperti
Dettaglicittadini in erba IO VIVO con occhi e pensieri dei cittadini di domani QUI Progetto Sperimentale 02/03/2011 cittadini in erba
Progetto Sperimentale cittadini in erba cittadini in erba IO VIVO con occhi e pensieri dei cittadini di domani territorio paesaggio comunità QUI 1 IO VIVO con occhi e pensieri dei cittadini di domani territorio
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliIstituto Comprensivo di Concesio PIANO TRIENNALE DI INNOVAZIONE DIGITALE. Attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale
Istituto Comprensivo di Concesio PIANO TRIENNALE DI INNOVAZIONE DIGITALE Attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale A cura del Team Digitale Introduzione Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è
DettagliSommario. Prima parte Il bando di concorso e gli argomenti previsti dagli allegati A1- parte generale e A3 - scuola primaria
Prima parte Il bando di concorso e gli argomenti previsti dagli allegati A1- parte generale e A3 - scuola primaria Regolamento e bando del concorso ordinario 9 Unità 1 Caratteristiche e dinamiche dei contesti
DettagliPROCEDURA DI SISTEMA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Pagina 1 di 8 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÀ 4. PROCEDURA Prima Emissione Gruppo Qualità. Responsabile Qualità Dirigente Scolastico Dott.ssa Descrizione Emissione Verifica Approvazione
DettagliLe discipline nella prospettiva della didattica per competenze
Progetto di formazione in rete I.C. Bruno Munari I.C. Via Cortina I.C. Fidenae I.C. Viale Adriatico Le discipline nella prospettiva della didattica per competenze Formatore: Dott.ssa Maria Grazia Accorsi
DettagliI. C. E. De Filippo Morcone (BN)
I. C. E. De Filippo Morcone (BN) Allegato n. 2 Piano di Miglioramento d Istituto Tabella 1 - Composizione nucleo interno di valutazione Nome Leggieri Giovanna Mastellone Candida Delli Veneri Nicolina Cirnelli
DettagliLa Legge 13 luglio 2015, n. 107
La Legge 13 luglio 2015, n. 107 Finalità principali realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla
DettagliPiano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013)
DIREZIONE DIDATTICA STATALE GIOVANNI LILLIU Via Garavetti 1, 09129 CAGLIARI - tel. 070492737 fax 070457687 caee09800r@istruzione.it www.direzionedidatticagiovannililliu.gov.it Piano di Miglioramento per
DettagliPIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Premessa La crescita del Paese e del suo capitale umano richiede un sistema educativo di qualità che guardi allo sviluppo professionale del personale della
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO
" ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Via Umberto I, 12-09070 San Vero Milis (OR) tel. 0783-53670 Fax 0783-558128 C. F. 90027760959 cod. Min. ORIC81200V-
DettagliL ANALISI DISCIPLINARE
L ANALISI DISCIPLINARE Alessandro Benedetti Analisi disciplinare 1 Una definizione di DISCIPLINA problemi argomenti metodi Analisi disciplinare 2 Definizione... Si può dire che la programmazione disciplinare
DettagliIL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del
IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO N 1 ORTONA
ISTITUTO COMPRENSIVO N 1 ORTONA "Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore la cui continuità, il cui senso, è la nostra vita. Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce
DettagliScuola-Città Pestalozzi
Dalla scuola dei progetti al progetto di scuola I.C. Gandhi - Firenze, 8 aprile 2013 Scuola-Città Pestalozzi I.C. Centro Storico Pestalozzi (FI) Dalla scuola laboratorio alla wikischool A cura di Claudia
DettagliSommario. La prova orale. La teoria. Unità 1 Caratteristiche e dinamiche dei contesti di sviluppo e apprendimento
La prova orale 1. Durata e contenuto, 5-2. Come prepararsi alla prova orale, 6-3. Simulazione di una prova orale, 8-4. La situazione d esame, 9-5. Progettare una lezione, 11-6. Una esperienza di apprendimento
DettagliLA VALUTAZIONE PER IL SUCCESSO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE COLLECORVINO Via De Iuliis,1 C.A.P. 65010 Collecorvino (PE) Tel. 085/8207138 Fax 085/8205042 Cod. Min. PEIC821009 C.F. 91100530681 mail: peic821009@istruzione.it peic821009@pec.istruzione.it
DettagliIRRE EMILIA ROMAGNA LA PROGRAMMAZIONE MODULARE MODULI DI APPRENDIMENTO E CURRICOLI MODULARI. lucidi. a cura di Flavia Marostica
IRRE EMILIA ROMAGNA LA PROGRAMMAZIONE MODULARE MODULI DI APPRENDIMENTO E CURRICOLI MODULARI lucidi a cura di Flavia Marostica Bologna, 5 settembre 2001 FMDC/IRREER/C/FMDC/storia/attività/2001/progettoMPI/lucidi5settembre2001
DettagliValutazione e certificazione delle competenze, abilità e conoscenze. Dario Nicoli
Valutazione e certificazione delle competenze, abilità e conoscenze Dario Nicoli Una valutazione attendibile Le competenze non sono dei saperi, dei saper-fare o delle attitudini, ma padronanze in base
Dettagli1 PREMESSA 1.1. FINALITÀ DEL PROGETTO
1 PREMESSA 1.1. FINALITÀ DEL PROGETTO L'Istituto Comprensivo Borgo Valsugana riconosce la consapevolezza che la scuola è comunità educante. Essa fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, in un percorso
DettagliScuola Polo per la Formazione di Ambito Pisa Rete Tre Valli. I.T.C.G. E. Fermi
Scuola Polo per la Formazione di Ambito 019 - Pisa Rete Tre Valli I.T.C.G. E. Fermi Via Firenze, 51-56025 - Pontedera (PI) Tel. +39 0587 213400 http://www.itcgfermi.it PEO: pitd03000r@istruzione.it Corso
DettagliPerfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie.
Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie. FioreRosalba.com centro orientamento per l università Pegaso, presenta un'ampia offerta di corsi, rivolti al personale docente
DettagliLA PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE LE UNITA DI APPRENDIMENTO LUISA ANNA MARIA GIORDANI
LA PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE LE UNITA DI APPRENDIMENTO LUISA ANNA MARIA GIORDANI 1)Elaborare il repertorio delle competenze 2)Elaborare le rubriche delle competenze 3)Elaborare il percorso
DettagliPIANO TRIENNALE PER L AGGIORNAMENTO
I.S.I.S B. STRINGHER - UDINE PIANO TRIENNALE PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE DEI DOCENTI SOMMARIO PREMESSA 3 FINALITA 3 OBIETTIVI PRIORITARI 3 PROCESSO DI FORMAZIONE 4 Elaborazione degli obiettivi
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliLe Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 1 Questo Corso di preparazione
DettagliP.E.I Progetto educativo di Istituto.
Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità
DettagliLiceo Scientifico Statale P.LIOY
Liceo Scientifico Statale P.LIOY Via Cordenons, 7 36100 Vicenza (Italia) Phone+39 0444324756 Fax + 39 0444544498 Web site address http://www.liceolioy.it E-Mail vips02000t@istruzione.it,vips02000t@pec.istruzione.it
DettagliSCHEDA AUTOVALUTATIVA
SCHEDA AUTOVALUTATIVA N. 8. L'auto valutazione del docente va redatta in base ai livelli qualitativi della griglia AMBITI DI ATTI VITA' E PRODOTTI AUTO VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL DOCENTE A Qualità del
DettagliLE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE
LE ATTIVITÀ DIDATTICHE E LA FORMAZIONE PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE ------------------------------------------------------------- 3 2 LA DIDATTICA DI LABORATORIO
Dettagli