/10/2008. Identificativo Atto N. 670 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA
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1 /10/2008 Identificativo Atto N. 670 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA REALIZZAZIONE DI UNA PICCOLA DERIVAZIONE DI ACQUA NEI COMUNI DI EDOLO E MONNO IN LOC. ISCLA PER USO IDROELETTRICO COMMITTENTE: CAVAZZI LORENZAVERIFICA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS. 152/06
2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III; il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale e successive modificazioni; la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee; la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in virtù dell art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, così come modificato dal d.lgs. 4/08; VISTI inoltre: - il R. D. 11 dicembre 1933, n e s.m.i. Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici; - la L. 5 agosto 1981, n. 503, Ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa, con allegati, adottata a Berna il 19/979; - la d.g.r. 8 marzo 2002 n Norme in materia di inquinamento acustico : Approvazione del documento Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico ; - il d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del Paesaggio, ai sensi dell art. 10 della Legge 6 luglio 2002, n. 137; - il d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità; - la d.g.r. 23 gennaio 2004, n Disposizioni per la tutela della fauna ittica, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. 12/01 ; - la d.g.r. 11 febbraio 2005, n L.r. 12/01, art. 8. Adozione documento tecnico regionale per la gestione ittica ; - la d.g.r. 15 marzo 2006, n Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della l.r. 12/05; - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) ;
3 - la d.g.r. 19 dicembre 2007, n Determinazioni in merito all adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale e contestuale revoca della d.g.r. 3863/06 approvazione del documento tecnico recante Direttive per l adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale. PRESO ATTO che: con nota Prot. n. Z del 08/2/08 è stata depositata presso il protocollo generale della Regione Lombardia - da parte della signora Cavazzi Lorenza (Committente)- la richiesta di verifica, ai sensi dell art. 32 del d.gls. 152/06, della assoggettabilità alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale relativa al progetto di realizzazione di una piccola derivazione di acqua nei Comuni di Edolo e Monno in Loc. Iscla per uso Idroelettrico ; in data 21/4/08, prot. n. Z , il Committente ha richiesto la sospensione dei termini della procedura, al fine di presentare documentazione tecnica integrativa, successivamente trasmessa in data 22/4/08, prot. n. Z ; la tipologia progettuale di cui all oggetto è compresa al punto 2.m impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kw nonché al punto 7.d derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri al secondo... dell Allegato IV del d.lgs 152/06; le opere, benché ricadenti all interno del perimetro del Parco dell Adamello, non sono localizzate all interno di siti appartenenti a Rete Natura 2000 o in aree naturali protette come definite ai sensi della L. 394/1991. RILEVATO che la documentazione tecnica depositata riguarda la realizzazione di un impianto di derivazione delle acque del Fiume Oglio in un tratto compreso tra il territorio comunale di Monno e quello di Edolo. Le opere, come da documentazione tecnica depositata, avranno le seguenti caratteristiche: Località presa Località Iscla Tipo presa acqua fluente Prelievo annuale Altri usi nessuno Quota di prelievo portata (vasca di carico) 834 m s.l.m. Quota asse turbine 703 m s.l.m. Quota restituzione scarico 701 m s.l.m. Superficie del bacino 67 kmq Lunghezza della condotta m Diametro condotta 1.300/1.400 mm Dislivello geodetico 131 m Portata naturale media annua calcolata sul bacino residuo l/s Portata naturale media annua calcolata a Vezza d Oglio mc/s Portata media richiesta in concessione l/s Portata massima richiesta in concessione l/s Deflusso Minimo Vitale - adottato in progetto l/s Potenza di concessione kw Producibilità indicativa annua kwh 3
4 L opera di presa verrà realizzata a fianco della SS. 42, in loc. Iscla e sarà costituita da una traversa in sub alveo dotata di soprastante griglia di captazione; le acque affluiranno, quindi, in una vasca dissabiatrice e di decantazione e poi in una vasca di carico, fornita di scaricatori di fondo; tutta la struttura avrà una lunghezza di 38 m ed un altezza massima di 5 m; lateralmente alla traversa verrà realizzato un locale comandi di dimensioni 7x5 m (h max 4 m). la rampa di risalita per i pesci è prevista lateralmente, in adiacenza al muro di sottoscarpa della strada provinciale. La condotta forzata si svilupperà in sinistra idrografica e sarà interrata; nei tratti più scoscesi del versante è prevista la realizzazione di muri di sostegno. La centrale sarà ubicata sul versante sinistro, a circa 6 metri dall alveo; Il fabbricato risulterà in gran parte interrato e sarà rivestito in pietrame e legno. Lungo il corso d acqua, in prossimità dell edificio, verrà realizzato un muro arginale in cls e rivestito in pietrame. Il canale di scarico restituirà le acque, tramite condotta interrata, su una ramo artificiale del Fiume Oglio afferente all opera di presa dell impianto idroelettrico presente poco più a valle. PRESO ATTO che la Relazione sugli effetti ambientali, riguardo al contesto territoriale interessato dall opera, al sistema dei vincoli e al quadro programmatico, evidenzia la presenza dei seguenti vincoli: vincolo idrogeologico - art. 7 R.D. 30/12/23 n 3267 e l.r. 80/89; vincolo paesaggistico, in quanto ricadente all interno di una zona tutelata ai sensi del d.lgs. 42/04, art. 142 comma 1 lett. c) (Fascia di rispetto di torrenti e corsi d acqua) e comma 1, lett. g (Boschi e foreste) nonchè lett. f) ( Parco dell Adamello ); per quanto riguarda il PRG di Edolo e Monno, le aree interessate sono prevalentemente a destinazione Agricola e Agricola-forestale ; Si evidenzia, infine, che: l impianto in esame è soggetto alle NTA che regolano il Piano di Settore Acque del Parco dell Adamello, approvato con Delibera del Consiglio direttivo della Comunità Montana di Valle Camonica n. 274 del 19/12/07; le aree su cui insiste l impianto sono state classificate come Aree a rischio esondazione con grado da elevato ad molto elevato, sulla base dello studio idrogeologico approvato con d.g.r. 12 luglio 2002, n. 9787, quale proposta di nuova perimetrazione e modifica delle carte di dissesto P.A.I. RILEVATO quanto segue: - il DMV, come definito nelle direttive approvate con la d.g.r. 6232/07, deve essere calcolato tenendo conto della superficie del bacino complessivamente sotteso all opera di presa; - la relazione integrativa sugli effetti ambientali evidenzia che il DMV da rilasciare risulta costituito dalla somma del DMV calcolato sul bacino residuo riferito all impianto in progetto (229 l/s) e del DMV riferito alla porzione di bacino idrografico superiore, sotteso dalle esistenti prese Enel ed Edison (circa 800 l/s); - le valutazioni contenute nella relazione integrativa hanno evidenziato che questo valore di portata (circa 1029 l/s) costituisce una sicura garanzia di conservazione per gli habitat presenti che non corrono il rischio di vedere modificate le caratteristiche ambientali che li caratterizzano. RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: - nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una 4
5 sufficiente comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con le indicazioni di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06; - non sussistono fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d impatto ambientale, a condizione che l esecuzione degli interventi previsti e l esercizio dell attività avvengano nel rispetto della specifica normativa di settore e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nell ottemperanza delle prescrizioni già espresse nel corso dell istruttoria per la concessione e alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. RITENUTO pertanto, sulla base di quanto sopra riportato, di poter escludere il progetto in esame dalla procedura di Valutazione d impatto ambientale di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06. VISTI: la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 "Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale"; il P.R.S. Asse d Intervento 6.5.3, Obiettivo Operativo , Valutazione degli Impatti Ambientali generati da Progetti e Programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al Titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/06 e attività connesse alla manifestazione di volontà d'intesa. DECRETA 1. di escludere dalla procedura di valutazione d impatto ambientale, ai sensi dell'art. 20 del d.lgs. 152/06, gli interventi previsti dal progetto di realizzazione di una piccola derivazione di acqua nei Comuni di Edolo e Monno in Loc. Iscla per uso Idroelettrico, presentato dalla signora Cavazzi Lorenza, a condizione che il Committente ottemperi alle seguenti prescrizioni che dovranno essere recepite in sede di progettazione esecutiva ed a cui dovranno espressamente far riferimento i successivi atti abilitativi: aspetti cantieristici ed ambientali siano scrupolosamente adottate tutte le precauzioni e mitigazioni risultanti dagli elaborati progettuali; durante la fase di cantiere dovranno essere adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali, atmosfera, rumore e vibrazioni, nonché tutte le cautele necessarie ad assicurare la sicurezza del cantiere; l edificio dell opera di presa dovrà essere riproposto in modo da minimizzare l impatto paesistisco-visivo attraverso anche un contenimento degli impianti fuori terra; inoltre, dovrà essere attentamente valutato sia il completo interramento delle stesse, sia la sostituzione della griglia di captazione con pannelli ad effetto Coanda di dimensioni opportune, al fine di contenere le volumetrie della vasca dissabbiatrice e di decantazione; la condotta dovrà essere interamente interrata anche in corrispondenza di tratti in roccia e della progressiva 1000 dove sono previsti dei muri di sostegno; il progetto di tali muri dovrà essere supportato da una locale indagine geologico-tecnica; dovrà essere valutato l utilizzo di tubazione in PRFV al fine di ridurre l area di scavo e i tempi di posa in opera della condotta; le operazioni di scavo dovranno comunque essere 5
6 effettuate per conci, minimizzando il taglio di essenze arboree; dovranno essere utilizzati gli esistenti tracciati stradali, evitando la realizzazione di nuove piste di cantiere e l utilizzo della S.S. 42 come area di carico e scarico materiale; in fase di cantiere, per la salvaguardia dell ittiofauna, dovranno essere realizzati canali di deflusso temporanei con morfologia ed pendenza tali da permettere la risalita dei pesci; la rampa di risalita dei pesci dovrà essere del tipo close to nature (scala rustica) e progettata facendo riferimento alle caratteristiche di tutta l ittiofauna presente e secondo le indicazioni fornite dall Ufficio Caccia e Pesca provinciale; l allacciamento alla rete elettrica dovrà essere realizzato tramite canalina interrata per tutta la sua lunghezza; il muro della prevista sistemazione spondale sotto la centrale dovrà essere sostituito con scogliere; tutte le tipologie di opere di difesa spondale scogliere comprese - e di ripristino di versante dovranno essere realizzate nel rispetto delle direttive regionali vigenti in materia di ingegneria naturalistica (d.g.r /97 e 48740/00); l area della centrale dovrà essere oggetto di sistemazione ambientale con mascheramento del perimetro tramite file di essenze arboree ed arbustive autoctone; ai sensi dell art. 33, comma 1, punto d) delle N.T.A. del PTUA e come raccomandato nella relazione integrativa, dovrà essere effettuato un monitoraggio sitospecifico periodico, in modo da verificare la reattività nel tempo dell ecosistema, con particolare riferimento alle zone palustri attualmente presenti; aspetti idrologici in ottemperanza alle Direttive approvate con la d.g.r. 6232/07, dovrà essere rideterminato il valore del DMV proposto nella Relazione sugli effetti ambientali (circa l/s); le acque turbinate dovrà essere recapitate nell alveo naturale del Fiume Oglio; aspetti autorizzativi l impianto dovrà essere assoggettato alle norme che regolano il Piano di Settore Acque del Parco dell Adamello, con particolare riferimento all applicazione dei parametri correttivi del DMV; in relazione alle N.T.A. del P.A.I., come eventualmente recepite nello strumento urbanistico comunale, dovrà essere dimostrata la compatibilità di tutti gli interventi con particolare riferimento all opera di presa - con lo stato di dissesto esistente (aree esondabili), nonché l assenza di alternative di localizzazione per l edificio della centrale; l'inserimento paesaggistico di tutte le opere dovrà essere verificato in sede di relativa autorizzazione, ai sensi d.lgs. 42/04; la relazione paesaggistica, redatta in ottemperanza alla d.g.r. 2121/06, dovrà evidenziare, anche con tecniche di rendering, la necessità o meno di ulteriori interventi di mitigazione ambientale, oltre agli interventi di mascheramento su citati; ai sensi della d.g.r. 8313/02, dovrà essere eseguito un monitoraggio fonometrico post operam, al fine di individuare gli eventuali interventi mitigativi che risultassero necessari per conseguire il rispetto dei vigenti limiti acustici assoluti e differenziali; tutti gli interventi in aree boscate dovranno essere subordinati - ai sensi della d.g.r. 675/05 e s.m.i. - all autorizzazione sulla trasformazione del bosco; la gestione delle terre e rocce da scavo dovrà essere condotta secondo i criteri della Circolare ARPA prot del 07/6/07 e conformemente a quanto previsto dall art. 186 del d.l.gs 152/06; 6
7 2. l autorità competente per la concessione, nelle verifiche di conformità del progetto, dovrà porre particolare attenzione alle seguenti azioni: verificare la corretta applicazione delle Direttive approvate con la d.g.r. 6232/07; effettuare le ulteriori verifiche di compatibilità dell opera, alla luce delle disposizioni di cui al PTUA e alla d.g.r /04; imporre l installazione di un sistema di misurazione delle portate in continuo, a monte e a valle dell opera di presa; individuare tutti gli elementi necessari per i successivi monitoraggi sitospecifici, tra cui: parametri biologici di riferimento, modalità di analisi, periodicità dei campionamenti almeno annuale, valori soglia del DMV; verificare che, ai sensi della d.g.r /05, la derivazione garantisca la sussistenza di tutti i microhabitat utili al ciclo vitale della fauna ittica; stabilire che l impianto garantisca la modulabilità del D.M.V.; accertare che la scala di risalita dei pesci venga realizzata con caratteristiche close to nature ; 3. di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti: signora Cavazzi Lorenza, Comuni di Edolo e Monno, Provincia di Brescia, Parco dell Adamello, Arpa - sede Centrale di Milano; 4. di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto; 5. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del D.P.R. n. 1199/71. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 7
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