In momenti di incertezza e di instabilità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "In momenti di incertezza e di instabilità"

Transcript

1 LA GESTIONE DELLA TESORERIA ALLA LUCE DELLA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI In momenti di incertezza e di instabilità finanziaria il governo dei flussi di tesoreria assume una notevole importanza all interno dell impresa. Per questo motivo si illustra in questo articolo, grazie anche alla presentazione di un caso aziendale, la strumentazione tecnica e metodologica di supporto al fine della sua ottimizzazione. Sono inoltre evidenziati gli impatti organizzativi derivanti l utilizzo della relativa reportistica. Introduzione L attuale crisi dei mercati finanziari, condizionata dall incertezza di solvibilità degli istituti di credito, si ripercuote sulle dinamiche finanziarie sia delle imprese internazionali che in realtà operanti in nicchie di mercato. Le mutate condizioni hanno infatti un risvolto ed un impatto determinante nelle scelte strategiche e in quelle di investimento. Nell ultimo anno, la crisi caratterizzante i mercati finanziari si è abbattuta sulle imprese comportando rallentamenti nei tassi di crescita ed una contrazione degli affidamenti alle imprese da parte degli istituti di credito. Per queste ragioni, se le aziende non si affrettano a dotarsi di adeguati strumenti per il governo della gestione finanziaria rischiano che gli obiettivi di economicità e di equilibrio finanziario vengano definitivamente compromessi. Le imprese che inseguono il mercato devono revisionare gli obiettivi ed i risultati aziendali con tagli indiscriminati dei costi che possono portare anche all uscita dal business; viceversa, le imprese strutturate, con una visione e progetti di lungo periodo, supportati da un efficace processo di pianificazione e controllo a supporto della gestione, riescono a portare avanti i progetti e gli investimenti necessari per competere con successo e con continuità nel tempo, nonostante l incertezza e le difficoltà. Il ruolo del controller La figura del controller aziendale, inteso come coordinatore del processo di pianificazione e controllo, permette di garantire un collegamento tra le fasi di: pianificazione, attuazione operativa, controllo tempestivo dei risultati e ottimizzazione delle performance d impresa. Oggi, questa posizione organizzativa assume più che mai un ruolo determinante nel supportare la Direzione nella focalizzazione della strategia competitiva, nel verificare il raggiungimento degli obiettivi assegnati, nel coordinare le diverse esigenze delle varie aree/ funzioni e nel pianificare il fabbisogno finanziario complessivo. Occorre inoltre che il controller verifichi la sostenibilità finanziaria ed economica coerentemente con la strategia aziendale, i piani finanziari e le prospettive future del mercato. Per tali ragioni è opportuno sottolineare che la crisi dei mercati finanziari ha accentuato l importanza per le imprese di dotarsi di strumenti a supporto della Direzione e delle funzioni operative nonché di rigorose metodologie di analisi a preventivo. Il ruolo della funzione finanza e le altre aree aziendali La funzione finanza, intesa come area organizzativa volta a reperire ed impiegare le risorse finanziarie aziendali, è l attore principale della gestione della tesoreria previsionale e della redazione del budget di tesoreria. Tra le principali attività della funzione finanza rientra l analisi tecnica degli strumenti finanziari di copertura, la negoziazione delle condizioni e delle modalità di erogazione dei finanziamenti con gli istituti bancari, la contrattazione delle modalità di incasso e di pagamento con i clienti ed i fornitori. Elabora, inoltre, le diverse situazioni previsionali e garantisce l emissione periodica della reportistica prevista. Viceversa gli altri enti aziendali (produzione, logistica, amministrazione, ) devono garantire il flusso sistematico delle informazioni nel sistema contabile. La strumentazione direzionale ed operativa di supporto La strumentazione direzionale ed operativa diviene indispensabile laddove si assottigliano i margini e le risorse finanziarie diventano limitate. Il budget di Gianluca Ponzo Mario Fochi e Associati S.a.s., società di consulenza direzionale e di organizzazione aziendale 17

2 LO SPECIALE aziendale e il controllo consuntivo direzionale caratterizzano la prima fase del processo di pianificazione e controllo che deve essere quindi finalizzato a: definire gli obiettivi di medio lungo termine dell azienda; identificare le azioni necessarie al conseguimento degli obiettivi; verificare costantemente il grado di raggiungimento degli obiettivi. In quest ottica, il budget è un momento di riflessione e di programmazione degli obiettivi a cui l impresa deve tendere nel corso dell anno; esso permette infatti di verificare la fattibilità finanziaria dei progetti e di porre le basi per un futuro di successo e di valore. Inoltre il budget aziendale è uno strumento necessario per collegare gli obiettivi definiti in sede di pianificazione alle azioni operative da intraprendere nel corso dell esercizio. Tuttavia all aumentare della criticità e della complessità organizzativa si pone l esigenza di integrare il budget e la reportistica direzionale con strumenti analitici di gestione finanziaria quali il budget di tesoreria e le previsioni finanziarie di cassa e di banca. L integrazione e l implementazione di questi strumenti all interno dell impresa deve avvenire per approfondimenti successivi. I passi logici da seguire riguardano, in prima battuta, l implementazione del budget a livello azienda e la reportistica direzionale e, successivamente, all aumentare della complessità della gestione finanziaria, l introduzione del budget di tesoreria e dei report necessari a garantire un adeguato controllo della liquidità aziendale. Questi strumenti richiedono, infatti, personale qualificato e competenze specifiche, oltre che significativi costi di implementazione. Il budget di tesoreria e le previsioni finanziarie permettono sia una focalizzazione sulle dinamiche dei flussi finanziari che un ottimizzazione della gestione della tesoreria. La strumentazione a supporto delle scelte finanziarie, a seconda dell orizzonte temporale, permette di: indirizzare le scelte strategiche e d investimento: business plan, piano economico finanziario, budget aziendale, analisi di fattibilità e tecniche di valutazione economica degli investimenti; gestire ed ottimizzare la tesoreria (efficacia): budget di tesoreria, gestione giornaliera, settimanale, quadrimestrale delle entrate ed uscite monetarie e riprevisione; migliorare l efficienza della gestione finanziaria: reportistica della funzione finanza, analisi e valutazione dei costi di ciascun strumento finanziaro. Gli strumenti a supporto utilizzati con continuità nella gestione d impresa, oltre ad evidenti benefici derivanti dall assunzione consapevole di decisioni strategiche ed operative, forniscono al management anche uno strumento di fondamentale importanza nella negoziazione delle condizioni bancarie e del rating aziendale. L informativa sistematica permette di valutare oggettivamente i diversi strumenti sulla base delle esigenze effettive dell impresa ed è un presupposto sia per il miglioramento del rating aziendale che per la prevenzione delle segnalazioni alla «Centrale dei rischi». Nel seguito dell articolo sono analizzati i principali strumenti a supporto della gestione di tesoreria, anche tramite la descrizione di un caso aziendale. In questa sede vengono approfondite le tematiche di gestione ed ottimizzazione della tesoreria con riferimento al breve periodo, senza entrare nel merito delle problematiche finanziarie di medio lungo periodo. Gestione ed ottimizzazione della tesoreria Il budget di tesoreria rappresenta la previsione delle entrate e delle uscite monetarie per l anno di budget, articolate sui 12 mesi. Viene elaborato con cadenza annuale, alla fine del processo di budget, per integrare la previsione complessiva del fabbisogno/ generazione finanziaria con l evidenza dei flussi mese per mese. È prevista la gestione quindi la disponibilità dei dati in linea di capitale ed in linea di valuta, anche se il saldo iniziale di riferimento è quello in linea capitale. È inoltre prevista la gestione per totale banche. Occorre determinare la stima del flusso dell esercizio in corso (dicembre) e le entrate/ uscite dell anno successivo. Nella Tavola 1 è rappresentato lo schema logico del budget di tesoreria. Viceversa, gli strumenti necessari per una gestione anticipata della tesoreria sono così articolati: a) tesoreria previsionale: rappresenta la previsione scorrevole su base quadrimestrale (indicativamente) di tutte le entrate ed uscite con valute cadenti nei mesi successivi. Viene elaborata mensilmente, gli ultimi giorni del mese o l inizio del mese successivo. La stima del flusso di cassa viene elaborata per ciascun mese. I movimenti sono elaborati in linea valuta e in linea capitale. È prevista la gestione per totale banche. A differenza del budget di tesoreria viene effettuata mensilmente una riprevisione e delle entrate e delle uscite stimate per i mesi successivi; inoltre le informazioni sono più analitiche; b) banca previsionale: rappresenta la previsione dei saldi giornalieri con riferimento alla stima dei flussi di cassa di brevissimo periodo, di regola della settimana successiva. La previsione è elaborata entro il venerdì, con dettaglio valute della settimana, ed evidenza la stima della situazione alla fine della settimana seguente. Il saldo iniziale è rappresentato dalla banca reale in linea valuta. È prevista la 18

3 Tavola 1 Lo schema logico del budget di tesoreria gestione parziale sia per singola banca che per il totale banche; c) banca reale: consente di conoscere la situazione effettiva dei saldi banca a breve, indipendentemente dalla situazione contabile. Rappresenta il saldo banche consuntivo aggiornato in tempo reale, per valuta ed in linea capitale, attraverso informazioni di natura contabile o extra-contabile, generate dal sistema o inserite manualmente, disponibili al momento dell elaborazione. È prevista la gestione per singola banca. Logiche e contenuti La gestione della tesoreria aziendale, sotto l aspetto previsionale e consuntivo, persegue finalità rivolte alla gestione dei flussi finanziari nel breve periodo e all ottimizzazione delle disponibilità liquide. L attenzione è quindi rivolta a conoscere il totale dei movimenti monetari (di banca e di cassa) in entrata ed in uscita. Con riferimento alla gestione della tesoreria è bene precisare che: le logiche e gli strumenti idonei alla gestione della tesoreria ed allo sviluppo di previsioni finanziarie di breve periodo sono inadeguati per lo sviluppo di piani finanziari di medio-lungo periodo: occorrono approcci e strumenti distinti; con l estensione del periodo oggetto di previsione è indispensabile integrare i dati «certi» di origine contabile con dati «revisionali» di origine extracontabile; i software di mercato sono di regola soluzioni collaudate ma non necessariamente rispondenti alle necessità ed ai flussi di informazioni da gestire nell azienda; è di primaria importanza la possibilità di ottenere informazioni analitiche (ed in automatico) dal sistema contabile aziendale per alimentare i software di tesoreria. Si rende pertanto necessario articolare in dettaglio i flussi procedurali di alimentazione e gli automatismi necessari. Occorre inoltre definire le risorse preposte all aggiornamento e le tempistiche di emissione della reportistica. Appare critica, trattandosi di movimenti finanziari, la disponibilità immediata del dato che trasformandosi in informazione orienta il management a scelte consapevoli e vantaggiose per l azienda. Per i motivi sopraccitati è indispensabile garantire la congruenza con il sistema contabile il quale, pur in presenza di un costante e tempestivo aggiornamento, risente di regole di registrazione basate sulla certezza dei movimenti. L approccio contabile tuttavia può non risultare sufficiente: è necessario, stante l assoluta necessità di correlazione e coerenza dei dati, introdurre regole organizzative e gestionali che disciplinino, ma allo stesso modo svincolino, la tesoreria dalla contabilità aziendale. In funzione del tipo di previsione finanziaria in oggetto si impongono alternative in termini di: - arco temporale oggetto della previsione (giorno, settimana, mese, anno); - informazioni da gestire e relativo grado di dettaglio; - frequenza e tempistiche di aggiornamento; - logiche e strumenti operativi di elaborazione delle informazioni; - modalità di rappresentazione delle informazioni; 19

4 LO SPECIALE - funzioni aziendali coinvolte nel processo di alimentazione e scelte direzionali collegate. Tipologie di movimenti Nella gestione della tesoreria aziendale l attenzione è rivolta soprattutto a conoscere il totale dei movimenti monetari di banca e di cassa in entrata ed in uscita, senza considerare la competenza economica. La gestione delle informazioni avviene sia per valuta che in linea capitale. Una possibile configurazione per una gestione della tesoreria tempestiva è la conduzione extracontabile con punti di controllo mensili. Inoltre per una efficace gestione della tesoreria si considerano le entrate e le uscite effettive e previsionali, periodo per periodo. La gestione delle previsioni finanziarie intese come inserimento, variazione, quadratura e controllo non potendosi basare esclusivamente sulle informazioni desunte dal sistema contabile aziendale deve prevedere l inserimento extracontabile delle stesse. In sintesi possono dunque coesistere: movimenti contabili: rappresentati dai flussi monetari avvenuti e già riscontrati dalla relativa contabile; possiedono quindi i requisiti per essere registrati definitivamente in contabilità generale; movimenti provvisori: costituiti dai flussi monetari avvenuti e conosciuti che non hanno ancora avuto il riscontro sotto l aspetto contabile ma un raffronto in sede di liquidazione dei costi e dei ricavi (movimenti liquidati); movimenti stimati: rappresentano l insieme dei flussi monetari stimati e possono essere desunti dal sistema informativo aziendale (derivanti da entrate e uscite previste, da contratto o da impegni assunti) oppure possono derivare da vere e proprie previsioni. Tutte le tipologie illustrate (movimenti contabili, provvisori, stimati) transitano nel sistema tesoreria, viceversa il sistema contabile recepisce solo i primi (contabili). Nella Tavola 2 vengono rappresentate le diverse tipologie di movimenti che condizionano le previsioni finanziarie e gli strumenti a supporto. La gestione extra-contabile dei flussi di cassa: un caso aziendale Viene di seguito presentato un esempio di un «budget di tesoreria» e di una «banca previsionale»; strumenti ritenuti fondamentali per gestire la finanza d impresa nel breve periodo. Il budget di tesoreria permette infatti di gestire, coerentemente con il budget aziendale (fonti e impieghi), la previsione del fabbisogno di risorse necessario nel periodo, articolato nei diversi mesi. Viceversa, la banca previsionale è volta all ottimizzazione della gestione giornaliera dei flussi di cassa della settimana successiva. Di regola, i passi logici per l implementazione della reportistica all interno dell impresa sono: - budget aziendale e reportistica direzionale; - budget di tesoreria e gestione della tesoreria previsionale; - ottimizzazione della situazione di cassa a banca (banca previsionale e banca reale). Tavola 2 - Tipologia di movimenti 20

5 Budget di tesoreria L azienda esaminata opera in un business caratterizzato da una elevata stagionalità: nei mesi centrali dell anno le vendite subiscono un notevole incremento. I giorni di dilazione dei clienti si attestano mediamente intorno ai 120 giorni, così come i pagamenti. Il ciclo di lavorazione e la giacenza media di magazzino sono complessivamente pari a 60 giorni. La società ha una linea di fido per elasticità di cassa per il totale banche pari a euro ,00 utilizzata esclusivamente per esigenze temporanee. Si sottolinea anche che, in azienda, è presente un sistema incentivante per i responsabili di primo e di secondo livello che considera come parametri obiettivo: - l indebitamento finanziario netto medio mensile, - la creazione di valore, e - la quota di mercato. Il capitale investito degli azionisti sarà remunerato coerentemente con gli obiettivi ed i vincoli imposti dagli azionisti stessi (circa il 5% del capitale sociale versato). Nell anno di budget è prevista una riduzione dell indebitamento finanziario da euro ,00 a euro ,00; si generano quindi risorse finanziarie per euro ,00. L eccedenza finanziaria operativa (cash flow operativo) per il 2009 è pari a euro ,00; la variazione della posizione finanziaria netta a breve (conto corrente) è pari a euro ,00 come emerge sia dal fonti e impieghi di budget (Tavola 3) che dal budget di tesoreria (Tavola 4). Dall analisi esclusiva del fabbisogno finanziario annuale, così come emerge dal fonti e impieghi, non sarebbero necessari ulteriori finanziamenti; anzi potrebbe risultare conveniente pianificare rientri anticipati di finanziamenti a medio-lungo termine. Tuttavia, si pone l esigenza di verificare il fabbisogno finanziario mensile attraverso il budget di tesoreria. Infatti, da una analisi approfondita del budget di tesoreria risulta che, a luglio, per far fronte alle spese di gestione ed agli investimenti considerati strategici si rende necessario pianificare e contrattare con gli istituti di credito un finanziamento pari a euro ,00. Nella Tavola 4 è rappresentato il budget di tesoreria per l anno Dall analisi emerge che: il cash flow operativo ha una elevata oscillazione causata dalla stagionalità delle vendite (e di conseguenza degli incassi), da rigorosi piani di acquisto e di produzione (pagamenti) e dal ciclo di lavorazione ed immagazzinaggio. Si evidenzia come nel mese di dicembre le entrate monetarie sono di molto superiori a quelle del mese di gennaio; nell anno sono da rimborsare quote di mutui pari a euro ,00; nel mese di maggio, con l approvazione del bilancio 2008, saranno distribuiti dividendi pari a euro ,00; nel mese di luglio dovrà essere richiesto un nuovo Tavola 3 - Fonti e impieghi di budget

6 LO SPECIALE Tavola 4 - Budget di tesoreria 2009: output di sintesi finanziamento per il pagamento di un macchinario ad alta precisione. Si dovrà valutare eventualmente la convenienza finanziaria dei pagamenti rateizzati; in questo caso occorrerà verificare che gli interessi ed oneri collegati al pagamento dilazionato siano inferiori a quelli derivanti dall accensione del finanziamento specifico. In fase di realizzazione delle previsioni, dei piani e del budget si è raggiunto un primo obiettivo giudicato fondamentale dalla Direzione: la condivisione delle politiche aziendali e la maggiore consapevolezza da parte dei responsabili di primo livello delle scelte ritenute fondamentali per competere con successo nei segmenti di riferimento. Le decisioni sono state negoziate tra la direzione ed i diversi enti aziendali e tempificate con la funzione finanza. Il ruolo del controller è stato determinante come conduttore e gestore del processo. Inoltre la fattibilità economica e finanziaria, gli obiettivi e le azioni programmate sono state approvate ai diversi livelli. È inoltre opportuno sottolineare l esigenza di una congruenza tra il budget di tesoreria ed il fonti ed impieghi derivante dal budget economico finanziario. La suddetta convergenza è ricercata per approssimazioni ed iterazioni continue al fine di pervenire ad un risultato condiviso ed accettato. Il «Fonti e impieghi» analizza infatti la variazione dei flussi finanziari a livello azienda, mentre il budget di tesoreria, essendo maggiormente analitico, risente di eventuali problematiche specifiche. Si riepilogano di seguito nella Tavola 5 alcune formule per garantire la congruenza tra il «Fonti e impieghi» ed il budget di cassa. Banca previsionale La banca previsionale ha obiettivi, struttura e informazioni gestite in modo differente rispetto al budget di tesoreria. Questo strumento ha infatti l obiettivo di prevedere i flussi di entrata/uscita della settimana successiva, articolati su base giornaliera. Le previsioni sono stimate per la maggioranza dalla contabilità generale. In situazioni di normalità è l ente finanza che deve occuparsi dell aggiornamento di questo strumento indispensabile per programmare i pagamenti sulla base delle disponibilità monetarie effettive. La gestione dei flussi avviene in linea valuta ed in linea capitale. Nella Tavola 6 è riportato l output di sintesi per la settimana dal 19 al 25 gennaio Gli obiettivi indicati nei piani finanziari, nel fonti e impieghi e nel budget di tesoreria trovano piena operatività in questo strumento. Il controller deve essere in grado di analizzarlo per individuare quali sono state le cause che hanno portato al raggiungimento di risultati economici finanziari diversi da quelli pianificati. Lo strumento deve gestire: a) saldo giornaliero in linea valuta; b) saldo giornaliero in linea capitale; c) fido concesso. 22

7 Tavola 5 - Formule di congruenza tra il «Fonti e impieghi» e il budget di cassa Formule generali: variazione inserita nel «Fonti e impieghi» di budget aziendale = stato patrimoniale all 1/1 stato patrimoniale al 31/12 +/ variazioni non monetarie; voce inserita nel budget di tesoreria: sommatoria delle entrate/banca uscite di cassa/banca. Formule rapportate al caso considerato: variazione dei crediti verso clienti inserita nel fonti e impieghi ( ,00) = crediti all 1/ ,00 crediti al 31/ ,00 + accantonamento fondo svalutazione crediti ,00; clienti verso clienti inserito nel budget di tesoreria = sommatoria degli incassi pari a ,00; Verifica congruenza fonti e impieghi con il budget di tesoreria: variazione fonti e impieghi ( ,00) = nuovi crediti ,00 incassi ,00; verifica: crediti all 1/ ,00 + accantonamento fondo svalutazione crediti ,00 + nuovi crediti ,00 incassi ,00 00 crediti al 31/ ,00 = 0,00 Tavola 6 - Tesoreria previsionale: output di sintesi (settimana dal 19/1/09 al 25/1/09) Conclusioni Per prendere le decisioni corrette, è di primaria importanza, soprattutto per cogliere in anticipo i segnali (positivi e negativi) del mercato, disporre di una adeguata reportistica economico-finanziaria sia a livello direzionale che a livello operativo. Per questo motivo occorre impostare la reportistica aziendale sulla base delle esigenze specifiche dell impresa, dei suoi clienti e del business in cui opera. Il controller deve possedere gli strumenti atti a permettere una congruenza tra gli obiettivi di fondo programmati e i risultati a consuntivo. Oggigiorno la crescente complessità organizzativa ha reso necessaria una integrazione della strumentazione direzionale con report analitici di gestione finanziaria. La definizione e la comunicazione di obiettivi comuni è indispensabile per continuare a creare valore anche nei periodi di tensione: la condivisione dei budget ai vari livelli (aziendali, di tesoreria e di funzione) rappresenta un focus indispensabile e critico. 23

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

CORSO DI FINANZA AZIENDALE

CORSO DI FINANZA AZIENDALE CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

L analisi finanziaria

L analisi finanziaria L analisi finanziaria MUTINA CONSULTING L ANALISI FINANZIARIA Il management non deve controllare e pianificare solo gli aspetti economici della gestione ma dovrà soffermarsi anche sugli aspetti finanziari

Dettagli

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande

Dettagli

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità

Dettagli

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Assistenza continuativa: Informativa economica finanziaria Informativa statistico gestionale

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Assistenza continuativa: Informativa economica finanziaria Informativa statistico gestionale Mario Fochi e Associati S.a.s. PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Assistenza continuativa: Informativa economica finanziaria Informativa statistico gestionale Presentazione del servizio Sede: TORINO Via Pietro

Dettagli

Pianificazione finanziaria

Pianificazione finanziaria Pianificazione finanziaria La rappresentazione della dinamica finanziaria prospettica capitolo 7 La dinamica finanziaria prospettica Il capitolo 7 approfondisce il tema della proiezione della dinamica

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

GLI INDICI DI BILANCIO PER LE ANALISI FINANZIARIE

GLI INDICI DI BILANCIO PER LE ANALISI FINANZIARIE GLI INDICI DI BILANCIO PER LE ANALISI FINANZIARIE GLI INDICI DI BILANCIO Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale e nel conto economico

Dettagli

Disciplinare del Controllo di gestione

Disciplinare del Controllo di gestione Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione

Dettagli

Contiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario.

Contiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario. Il processo di formulazione del budget dell impresa si conclude con il consolidamento dei singoli budget settoriali in un unico bilancio previsionale (MASTER BUDGET), che si compone dei seguenti documenti

Dettagli

02/05/2011 PIANIFICAZIONE PROGRAMMAZIONE. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari

02/05/2011 PIANIFICAZIONE PROGRAMMAZIONE. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari Pianificazione e programmazione Riferimenti bibliografici: libro di testo capitolo 9 di BREWER P.C., GARRISON R.H., NOREEN E.W., Programmazione e controllo

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan per le misure di investimento previste nei Psr 2007-2013

Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan per le misure di investimento previste nei Psr 2007-2013 Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan per le misure di investimento previste nei Psr 2007-2013 BREVE INTRODUZIONE AL SERVIZIO (a cura di Roberto D Auria

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Il BUDGET di CASSA. (gestione tesoreria) A cura del Prof.Berruti

Il BUDGET di CASSA. (gestione tesoreria) A cura del Prof.Berruti Il BUDGET di CASSA (gestione tesoreria) A cura del Prof.Berruti PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA comprendente il complesso di analisi e valutazioni con le quali il management si prefigge di verificare scelte

Dettagli

La dimensione economico finanziaria del business plan. Davide Moro

La dimensione economico finanziaria del business plan. Davide Moro La dimensione economico finanziaria del business plan Davide Moro I prospetti economico finanziari Da cosa è costituito un prospetto economicofinanziario Un preventivo economico-finanziario completo richiede

Dettagli

Comunicato stampa Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015

Comunicato stampa Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 Comunicato stampa Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 Nel primo semestre 2015 il Gruppo Cairo Communication ha continuato a conseguire risultati positivi nei suoi settori tradizionali (editoria

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società

Dettagli

Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio

Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rating Advisory e reporting finanziario del rischio d impresa Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità

Dettagli

24 Marzo 2010 3. REPORTING ECONOMICO - PATRIMONIALE

24 Marzo 2010 3. REPORTING ECONOMICO - PATRIMONIALE 24 Marzo 2010 3. REPORTING ECONOMICO - PATRIMONIALE IL SISTEMA DI REPORTING: DEFINIZIONI Il reporting è il processo sistematico di elaborazione ed analisi dei risultati di gestione (in particolare economici,

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP FOR PROFESSIONAL SERVICES IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Grazie a SAP siamo riusciti a pianificare meglio e ad ottenere tempestive informazioni su tempi e costi delle nostre commesse.

Dettagli

Lezione 4. Controllo di gestione. Il controllo direzionale

Lezione 4. Controllo di gestione. Il controllo direzionale Lezione 4 Il controllo direzionale Sistema di pianificazione e controllo PIANIFICAZIONE STRATEGICA PIANO 1 2 OBIETTIVI OBIETTIVI ATTIVITA 3 DI LUNGO PERIODO DI BREVE PERIODO OPERATIVA 5 BUDGET FEED-BACK

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile ESSERE O APPARIRE Le assicurazioni nell immaginario giovanile Agenda_ INTRODUZIONE AL SETTORE ASSICURATIVO La Compagnia di Assicurazioni Il ciclo produttivo Chi gestisce tutto questo Le opportunità di

Dettagli

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1 A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),

Dettagli

La sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche).

La sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche). NUOVA TESI SRL è una società che opera dal 2001 nei seguenti campi: Agevolazioni per l Innovazione (contributi a fondo perduto, benefici fiscali, ecc.); Ricerca e Selezione (Autorizzazione Ministeriale

Dettagli

Indici di Bilancio. Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo. Milano-Bicocca University All rights reserved

Indici di Bilancio. Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo. Milano-Bicocca University All rights reserved Indici di Bilancio Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Milano-Bicocca University All rights reserved Milano, marzo 2012 Gli indici di bilancio I dati desumibili dal bilancio possono essere trasformati

Dettagli

fac simile di Relazione Illustrativa ad un BUSINESS PLAN Periodo n I dati contenuti nei prospetti sono casuali

fac simile di Relazione Illustrativa ad un BUSINESS PLAN Periodo n I dati contenuti nei prospetti sono casuali fac simile di Relazione Illustrativa ad un BUSINESS PLAN Periodo n I dati contenuti nei prospetti sono casuali INDICE ELABORATO 1) Illustrazione delle ipotesi alla base del Business Plan 2) Analisi sintetica

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

Commento al tema di Economia aziendale 2006

Commento al tema di Economia aziendale 2006 Commento al tema di Economia aziendale 2006 Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali è incentrato sulla gestione finanziaria dell impresa ed è articolato in

Dettagli

TorreBar S.p.A. Svolgimento

TorreBar S.p.A. Svolgimento TorreBar S.p.A. Svolgimento 2. Partendo dalle informazioni sopra esposte, si costruisca la mappa strategica specificando le relazioni di causa effetto tra le diverse prospettive della BSC. Azioni Crescita

Dettagli

Il Business Plan (Allegato)

Il Business Plan (Allegato) Www.ebitda.it Facebook:Ebitda Twitter: Ebitda Discussion Paper (Allegato) Numero 13 - Maggio 2014 1. Aspetti Generali Il business plan è uno strumento, sia qualitativo che quantitativo, finalizzato alla

Dettagli

L elaborazione avviene attraverso il caricamento automatico dei dati contabili direttamente dal programma gestionale installato in azienda.

L elaborazione avviene attraverso il caricamento automatico dei dati contabili direttamente dal programma gestionale installato in azienda. Il sistema FLUXUS consente l elaborazione ed il trattamento delle informazioni contabili residenti sul gestionale aziendale, traducendone i dati in chiave finanziaria. Attraverso una soluzione interfacciabile

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Indice PIANO STRATEGICO PROGRAMMAZIONE LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE ACTION PLAN PIANO AZIENDALE IL BUSINESS PLAN FUNZIONI DEL BUSINESS PLAN DESTINATARI DEL BUSINESS

Dettagli

BUSINESS PLAN: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO. CLaSEP - Simulazioni e Business Plan

BUSINESS PLAN: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO. CLaSEP - Simulazioni e Business Plan BUSINESS PLAN: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO A cosa serve un Business Plan Il Business plan ha tre funzioni: 1. Per lo sviluppo della gestione aziendale: uno strumento di pianificazione e applicativo

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

LA GESTIONE FINANZIARIA

LA GESTIONE FINANZIARIA LA GESTIONE FINANZIARIA Nella letteratura la gestione finanziaria viene frequentemente definita come il complesso di decisioni ed operazioni volte a reperire ed impiegare il capitale in impresa. La gestione

Dettagli

PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE

PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE un team di professionisti al servizio della tua banca La definizione degli obiettivi strategici e di sviluppo è da sempre un esigenza connaturata nella realtà di Cassa

Dettagli

al budget di cassa mensile

al budget di cassa mensile un esempio molto semplice : dal bilancio previsionale al budget di cassa mensile Lo stato patrimoniale dell anno x : ATTIVO PASSIVO Cassa 5.000 Fornitori Clienti 300.000 Banche Scorte 100.000 Capitale

Dettagli

L ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo

L ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo L ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo Partendo dal bilancio di verifica della società TWENTY SpA si effettui un analisi delle tre dimensioni della: - Liquidità - Solidità - Redditività STATO PATRIMONIALE

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO

PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PIANO DI LAVORO PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 5 AL PROF.SSA MARILINA SABA a.s 2010/2011 Moduli UNITA ORARIE 1. Il controllo della gestione

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Commento al tema di Economia aziendale

Commento al tema di Economia aziendale Commento al tema di Economia aziendale Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici è incentrato sul controllo di gestione ed è articolato in una parte obbligatoria e tre

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario

Dettagli

INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA. benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking

INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA. benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking BENCHMARKING STUDY INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking CREDIT MANAGEMENT CREDIT MANAGEMENT Benchmarking Study Gestione e recupero dei crediti BENCHMARKING

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Bplanning. Manuale d uso. Indice

Bplanning. Manuale d uso. Indice Bplanning Manuale d uso Indice Desk... 2 Assumption... 3 Linee Prodotto... 4 Personale... 4 Investimenti... 5 Ammortamenti... 6 Finanziamenti... 7 Imposte... 7 Conto Economico input... 8 Stato Patrimoniale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

La gestione finanziaria dell impresa

La gestione finanziaria dell impresa La gestione finanziaria dell impresa di Emanuele Perucci Traccia di economia aziendale Il candidato, dopo aver illustrato il problema della scelta delle fonti di finanziamento in relazione al fabbisogno

Dettagli

I sistemi di controllo di gestione. Nicola Castellano

I sistemi di controllo di gestione. Nicola Castellano I sistemi di controllo di gestione Nicola Castellano 1 Controllo di gestione e contabilità analitica Sommario: Controllo di gestione Definizione Il sistema di controllo Struttura organizzativa Processo

Dettagli

TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine

TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine Il budget di cassa (Brealey, Meyers, Allen, Sandri: cap. 3) Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti

Dettagli

Relazione di consuntivo dell anno 2014

Relazione di consuntivo dell anno 2014 1 / 10 Relazione di consuntivo dell anno 2014 U.O.S. Pianificazione Programmazione e Controllo REDATTO DA: (Segue l elenco delle persone che hanno contribuito a redigere il presente documento) Silvia Giovannetti

Dettagli

ssctsp OFFERTA FORMATIVA PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO Le applicazioni amministrative e finanziarie

ssctsp OFFERTA FORMATIVA PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO Le applicazioni amministrative e finanziarie Le applicazioni amministrative e finanziarie 1 LA CONTABILITA AZIENDALE L esatta esposizione degli indici e degli altri elementi che compongono la contabilità è fondamentale per formulare correttamente

Dettagli

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1 Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Il presente regolamento intende disciplinare gli aspetti amministrativi, contabili e gestionali dell Azienda Speciale

Dettagli

FARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA. di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it. Con il contributo di

FARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA. di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it. Con il contributo di FARMACIA LA STRUTTURA FINANZIARIA- ECONOMICA di Ghelardi Sergio sergio@laboratoriofarmacia.it Con il contributo di IL BILANCIO DELLA FARMACIA HA DUE DOCUMENTI >LO STATO PATRIMONIALE >IL CONTO ECONOMICO

Dettagli

Roma, 26 Febbraio 2010 COMUNICATO STAMPA EMESSO AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 5, DEL D. LGS N. 58/98

Roma, 26 Febbraio 2010 COMUNICATO STAMPA EMESSO AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 5, DEL D. LGS N. 58/98 Roma, 26 Febbraio 2010 COMUNICATO STAMPA EMESSO AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 5, DEL D. LGS N. 58/98 In relazione alla richiesta inoltrata alla Società dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa

Dettagli

Mod.MeR01 - Regolamento Direzione Amministrazione Finanza e Controllo di Gestione - CFO-CFO ed. 7 - pag. 9 di 12

Mod.MeR01 - Regolamento Direzione Amministrazione Finanza e Controllo di Gestione - CFO-CFO ed. 7 - pag. 9 di 12 SYLLABUS Amministrazione e Bilancio Docente di riferimento: Alessandro Cortesi Il primo macro-modulo ha l obiettivo di permettere ai partecipanti di utilizzare con efficacia i sistemi software per la corretta

Dettagli

CL Produzioni Animali

CL Produzioni Animali CL Produzioni Animali Anno Accademico 2015-16 il Budget 1. Introduzione 2. definizione 3. funzioni 4. composizione 5. Il budget degli investimenti 6. Il budget finanziario 7. Il budget dell esercizio 8.

Dettagli

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO INDICE IL RENDICONTO FINANZIARIO,... 2 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 3 IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 6 PRIMO PASSO:

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Business Plan On Line (BOPL)

Business Plan On Line (BOPL) Business Plan On Line (BOPL) Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan delle imprese Michele Di Domenico ISMEA Portici, 16 Maggio 2012 1 Le difficoltà nella

Dettagli

La riclassificazione del bilancio d esercizio

La riclassificazione del bilancio d esercizio La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo

Dettagli

La gestione degli Investimenti in Beni Patrimoniali. Mario Morolli

La gestione degli Investimenti in Beni Patrimoniali. Mario Morolli La gestione degli Investimenti in Beni Patrimoniali Mario Morolli Convegno ABI Costi & Business Roma, 18 e 19 novembre 2003 INDICE PRESENTAZIONE DEL GRUPPO UNILEVER ITALIA STRATEGIA ED INVESTIMENTI TIPOLOGIE

Dettagli

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti!

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti! Accade spesso che la banca vada a visitare l azienda solo quando deve acquisirne la relazione o, successivamente, per collocare nuovi prodotti o chiedere maggiori flussi di lavoro o relazioni indotte,

Dettagli

CORSO IFRS International Financial Reporting Standards. IAS 23 Oneri finanziari

CORSO IFRS International Financial Reporting Standards. IAS 23 Oneri finanziari IAS 23 Oneri finanziari SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ANALISI DETTAGLIATA FINALITA' DEFINIZIONI TRATTAMENTO CONTABILE TRATTAMENTO CONTABILE DI RIFERIMENTO SIC 2 TRATTAMENTO CONTABILE

Dettagli

IL CONTROLLO DI GESTIONE

IL CONTROLLO DI GESTIONE IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO BASE Milano, 20 e 21 maggio 2014 A cura di dottor Alessandro Tullio Studio di Consulenza dottor Alessandro Tullio Il controllo di gestione ed Il ruolo del Controller Docente:

Dettagli

INTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI

INTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI INTRODUZIONE 1. CRISI D IMPRESA 1.1. Crisi e risanamento pag. 5 1.2. Le cause della crisi pag. 7 1.3. Gli indicatori della crisi pag. 12 1.4. Gli eventi scatenanti pag. 18 1.5. I modelli di intervento

Dettagli

Dal dato alla Business Information!

Dal dato alla Business Information! Dal dato alla Business Information! Tutte le informazioni disponibili sul mercato integrate nel tuo sistema di credit management analisi di bilancio - capacità competitiva - esperienze di pagamento - informazioni

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

Dai flussi di CCN ai flussi di liquidità

Dai flussi di CCN ai flussi di liquidità Il rendiconto finanziario dei flussi di liquidità Dai flussi di CCN ai flussi di liquidità La risorsa finanziaria liquidità è operazionalizzata come nel principio OIC 12, ovvero è da intendere come somma

Dettagli

RAI WAY S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI DEI NOVE MESI 2015

RAI WAY S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI DEI NOVE MESI 2015 COMUNICATO STAMPA RAI WAY S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI DEI NOVE MESI 2015 Principali risultati economici al 30 settembre 2015 (vs 30 settembre 2014 proforma 1 ): - Ricavi

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

I flussi finanziari strutturati secondo lo schema del flusso di cassa disponibile: Obiettivo principale

I flussi finanziari strutturati secondo lo schema del flusso di cassa disponibile: Obiettivo principale L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci [3] L approccio dei flussi di cassa l approccio dello schema di raccordo degli indici l approccio dello sviluppo sostenibile l approccio dei flussi di

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONTABILITA FONDAZIONE FERRARA ARTE

REGOLAMENTO DI CONTABILITA FONDAZIONE FERRARA ARTE REGOLAMENTO DI CONTABILITA FONDAZIONE FERRARA ARTE FONDAZIONE FERRARA ARTE REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ INDICE ART. 1 SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE ART. 2 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELL ATTIVITA ART.

Dettagli

Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria

Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria !"#$%&'()* +,,-+,,./001%+,,./+,,.* 2 Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria Il piano economico e finanziario è uno studio previsionale che prende in considerazione le diverse azioni

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Concetto di patrimonio

Concetto di patrimonio Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Calcolo e commento dei principali indici di bilancio

Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 10 Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Antonia Mente COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interpretare i sistemi aziendali nei loro

Dettagli

ANALISI ANDAMENTO ECONOMICO

ANALISI ANDAMENTO ECONOMICO ANALISI ANDAMENTO ECONOMICO per passare all analisi del fabbisogno e della copertura finanziaria occorre terminare l analisi economica. i ricavi sono stati previsti nel dossier mercato alcuni costi sono

Dettagli

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Il Piano Economico Finanziario Il piano economico-finanziario costituisce la porzione più

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli