FEDERDISTRIBUZIONE PER LA PAR CONDICIO FISCALE NEL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA
|
|
- Amando Santini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Nota informativa per la stampa FEDERDISTRIBUZIONE PER LA PAR CONDICIO FISCALE NEL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA Il 4 aprile 2006 Federdistribuzione, che rappresenta la maggior parte della distribuzione moderna organizzata in Italia, ha presentato alla Commissione Europea un esposto nei confronti della Repubblica Italiana in relazione ad Aiuti di Stato concessi in violazione alla normativa comunitaria - alle cooperative di consumo aderenti a CoopItalia sotto forma di un trattamento fiscale di favore. Un trattamento che, secondo Federdistribuzione, costituisce un privilegio illegittimo a vantaggio di una realtà leader del mercato nazionale della grande distribuzione - che ha perso la natura mutualistica e la funzione sociale che in passato avevano giustificato il regime fiscale di cui è beneficiaria, per diventare oggi un soggetto economico come gli altri. I contenuti della denuncia Nel suo documento, Federdistribuzione denuncia il trattamento fiscale di favore di cui godono le società cooperative aderenti a CoopItalia, leader nazionale sul mercato italiano della grande distribuzione organizzata, con un fatturato annuo di circa 11 miliardi di euro 1. In particolare: la deducibilità del 70% dell IRES dalla base imponibile, la deducibilità integrale degli utili destinati a riserve obbligatorie (riserva legale e fondi mutualistici) e la deducibilità del 70% degli utili destinati a riserva volontaria (purchè indivisibile). Attraverso queste agevolazioni fiscali, le cooperative aderenti a Coopitalia versano allo Stato un imposta (IRES) notevolmente inferiore (circa la metà) rispetto a quella versata dalle altre società non cooperative. A ciò si aggiunge la possibilità di raccogliere denaro dai propri soci/consumatori, attraverso l istituto del prestito sociale, a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle praticate dal sistema di finanziamento bancario (ritenuta alla fonte sugli interessi maturati pari al 12,5% rispetto al 27% applicato ai conti correnti bancari). La minore pressione fiscale applicata alle cooperative aderenti a CoopItalia, unita alle considerevoli risorse di cui queste possono beneficiare tramite il prestito sociale fa sì che le cooperative aderenti a CoopItalia possano ogni anno disporre, a basso costo, di somme notevolissime da reinvestire sul mercato. 1 CoopItalia è in assoluto il primo gruppo della distribuzione italiana: lo è in termini di quantità, di punti di vendita, di presenza sul territorio e di volume d affari. La sua quota di mercato è superiore al 17% con un fatturato di oltre 11 miliardi di euro. Il 90% di questo fatturato è realizzato da nove grandi cooperative che operano a livello di tre macroregioni (Nord Occidentale NovaCoop, Coop Liguria e Coop Lombardia; Adriatica Coop Adriatica, Coop Estense, Coop Consumatori NordEst; Tirreno UnaCoop Firenze, UniCoop Tirreno, Coop CentroItalia). E presente in 17 regioni italiane su 20, in 86 capoluoghi di provincia su 105, in 690 città. Il gruppo controlla 70 ipermercati, 561 supermercati, 199 discount, 446 altri punti vendita di piccole e medie dimensioni, infine 4 ipermercati in Croazia. Il gruppo è in piena crescita: il piano di sviluppo di Coop Italia prevede l apertura di altri 29 ipermercati e 79 supermercati con investimenti per oltre 2 miliardi di euro. 1
2 Le agevolazioni fiscali sopra illustrate costituiscono un Aiuto di Stato 2 proibito dall Articolo 87 del Trattato CE e non possono essere oggetto di alcuna giustificazione o esenzione. I vantaggi di cui godono le cooperative appartenenti a CoopItalia sono selettivi, e quindi non di carattere generale, e distorcono la concorrenza sul mercato italiano della distribuzione organizzata moderna in quanto riducono artificialmente i costi del leader del mercato, permettendogli di rafforzare la propria posizione competitiva in rapporto agli altri operatori italiani o appartenenti ad altri Stati membri dell UE. Federdistribuzione ha quindi chiesto alla Commissione Europea di aprire un indagine formale sull incompatibilità di dette misure con il Trattato CE. Peraltro, il tema è diventato di forte attualità e con caratteristiche ben più generali. Ci riferiamo alla recente ordinanza della Corte di Cassazione Italiana-Sezione Tributaria, la quale ha richiesto all Unione Europea, tra le altre cose, se le agevolazioni fiscali a favore delle società cooperative possano configurarsi come Aiuti di Stato e, come tali, proibiti ai sensi dell art. 87 del Trattato CE. Il significato dell esposto Per quanto riguarda l esposto presentato da Federdistribuzione, nel documento si riconosce il valore sociale attribuito al movimento cooperativo dall articolo 45 della Costituzione, ma si constata che, diversamente da tante altre cooperative presenti nel contesto economico italiano, quelle aderenti a CoopItalia hanno smarrito nel tempo tale funzione sociale. Finalità di una cooperativa di consumo è quella di permettere ai soci di acquisire beni a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle disponibili sul mercato e, con ciò, venendo incontro ai bisogni degli strati più deboli della popolazione. Con l ingresso sulla scena economica italiana della grande distribuzione organizzata, le cooperative aderenti a CoopItalia hanno perso questo ruolo sociale. Difatti, nel contesto estremamente competitivo che caratterizza la vendita al dettaglio di generi di consumo attraverso strutture commerciali moderne (quali superette, supermercati e ipermercati) è la concorrenza stessa tra gli operatori a far sì che i prodotti siano accessibili a tutti e disponibili sul mercato ai prezzi più competitivi. Nel contesto concorrenziale odierno, le cooperative aderenti a CoopItalia hanno del tutto superato la loro origine cooperativa per diventare un soggetto economico come gli altri. Infatti le cooperative aderenti a CoopItalia: 2 (2) La nozione di Aiuto di Stato comprende anche tutti gli interventi che si concretano in un mancato introito per lo Stato, come ad esempio nel caso di rinuncia al gettito tributario o previdenziale mediante una esenzione fiscale. È evidente che, concedendo (i) la deducibilità dell IRES dal reddito imponibile, (ii) la deducibilità degli utili destinati a riserve indivisibili (legali e volontarie), e (iii) applicando un aliquota minore alla ritenuta fiscale sul prestito sociale rispetto a quella in vigore sui depositi bancari, lo Stato Italiano ha volontariamente rinunciato a una parte significativa delle proprie entrate tributarie. 2
3 non praticano i prezzi più bassi sul mercato, come testimoniano le indagini di mercato per la rilevazione dei prezzi di vendita al pubblico; attuano politiche di fidelizzazione del tutto analoghe a quelle adottate dalle altre catene commerciali; generano ogni anno importanti profitti, che non sono generalmente ridistribuiti ai loro soci sotto forma di ristorni (come fanno le vere cooperative), ma che vengono reinvestiti anche in altre attività (quali agenzie di viaggio, investimenti immobiliari, catene commerciali fuori dall Italia, attività finanziarie/assicurative) del tutto estranee all oggetto e alla funzione sociale tradizionale di una cooperativa di consumo. Nonostante abbiano perso le loro originarie caratteristiche sociali ed operino in un mercato pienamente concorrenziale ed aperto agli operatori comunitari, le cooperative di consumo aderenti a CoopItalia beneficiano tuttora di significativi vantaggi fiscali (IRES) in rapporto alle altre società non-cooperative presenti sul mercato italiano della grande distribuzione organizzata. La legislazione attualmente in vigore definisce il concetto di mutualità come fornitura di beni o servizi o opportunità di lavoro ai soci di una organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato. Le società cooperative a mutualità prevalente, come recentemente definite, sono quelle che svolgono la loro attività prevalentemente a favore dei soci e godono di particolari agevolazioni. Le cooperative aderenti a CoopItalia rispettano il requisito della mutualità prevalente allorché vendono il 50% + 1 dei loro prodotti ai soci ed in tal caso possono beneficiare di questi privilegi e cioè di: 1. dedurre nella misura del 70% l imposta sui redditi delle società dalla loro base imponibile. Di questo vantaggio fiscale non possono beneficiare tutte le altre società che operano sullo stesso mercato delle cooperative aderenti a CoopItalia; 2. dedurre integralmente dal reddito imponibile le somme destinate a riserve obbligatorie (riserva legale e fondi mutualistici). Anche le altre società devono, per legge, destinare una quota dei loro utili seppure minore di quella delle cooperative a riserva legale. Tuttavia, queste somme sono pienamente soggette a tassazione al pari degli altri utili conseguiti dalle imprese in questione; 3. dedurre dal loro reddito imponibile il 70% degli utili volontariamente accantonati a riserva indivisibile. I concorrenti delle cooperative aderenti a CoopItalia non possono invece beneficiare di alcuna deduzione in relazione agli utili destinati a riserva. I parametri della mutualità prevalente possono essere aggirati trasformando i consumatori in soci, con costi modesti (se non nulli, dati i vari sconti e promozioni specifici concessi ai soci in fase di primo acquisto) per i consumatori stessi. Peraltro la tessera di socio priva di foto di riconoscimento, in mancanza di un controllo di legittimità circa l effettivo soggetto che effettua l acquisto, è elemento non sufficiente al fine di un corretto distinguo tra acquisti effettuati da soci e acquisti effettuati da consumatori non soci. In questo modo le cooperative aderenti a Coop Italia offrono, a prezzi analoghi, gli stessi servizi delle altre aziende presenti sul mercato, ma pagano meno tasse in misura tale da alterare la concorrenza sul mercato della distribuzione moderna e senza che ciò comporti un reale vantaggio per i consumatori. 3
4 Inoltre, i soci/consumatori delle cooperative aderenti a CoopItalia possono depositare i propri risparmi presso la loro cooperativa alla stregua di un qualsiasi conto corrente bancario tramite l istituto del prestito sociale. Le cooperative aderenti a CoopItalia hanno trasformato il prestito sociale in un servizio puramente bancario, e come tale lo pubblicizzano. Sugli interessi corrisposti dalle cooperative aderenti a CoopItalia ai propri soci/consumatori sulle somme depositate presso la cooperativa è dovuta una ritenuta alla fonte a titolo d imposta pari al 12,5%. Tale ritenuta alla fonte rappresenta dunque un trattamento fiscale ben più favorevole di quello previsto per i conti correnti bancari, che scontano un aliquota del 27%. Relativamente a questo punto, la denuncia non avrebbe ragion d essere se gli unici beneficiari di questa misura fossero i soci/consumatori. Tuttavia, sono le cooperative aderenti a CoopItalia che beneficiano principalmente di tale incentivo fiscale: grazie alla ridotta imposizione fiscale, che rende il deposito presso le cooperative più attraente di quello presso una qualsiasi istituzione bancaria, le cooperative aderenti a CoopItalia dispongono di una fonte di finanziamento particolarmente rilevante a costi inferiori rispetto a quelli di mercato e, in particolare, rispetto a quelli delle aziende loro concorrenti, che si devono rivolgere al mercato finanziario. Inoltre questa raccolta di denaro avviene senza essere assoggettata al controllo regolamentare e di vigilanza della Banca d Italia (benché al rispetto di determinate condizioni); Di conseguenza, i vantaggi fiscali originariamente accordati alle cooperative per consentire loro di remunerare meglio il legame associativo tramite la riduzione dell onere fiscale sono a tutt oggi utilizzati dalle cooperative aderenti a Coop Italia per incrementare le proprie quote di mercato e reinvestiti anche in altre operazioni che non sono connesse all attività principale della cooperativa. Questa politica non è certamente in linea con lo scopo mutualistico che le cooperative dovrebbero perseguire e con l attenzione ai soci che dovrebbe caratterizzare la vita della cooperativa. Per concludere La richiesta di una par condicio fiscale con la rete distributiva di CoopItalia, della quale si fa carico Federdistribuzione con l esposto inoltrato a Bruxelles, muove da considerazioni esclusivamente commerciali. Il nostro Paese registra un paradosso: nella grande distribuzione esistono degli attori, le cooperative aderenti a CoopItalia che, contrariamente a ogni regola della concorrenza, godono di una larga serie di misure fiscali asimmetriche a proprio favore, essendo invece i soggetti dominanti del mercato e senza che tali agevolazioni si riflettano minimamente a vantaggio dei consumatori. Dietro la facciata della originaria mutualità dunque, la realtà di CoopItalia è diventata negli anni sempre più quella di una agguerrita e potente holding commerciale ramificata anche all estero, situazione che non giustifica più, in nessun modo, il regime fiscale del quale è beneficiaria. Mentre i concorrenti sono impegnati ad ottimizzare i propri metodi di produzione per abbassare i loro prezzi e guadagnare quote di mercato, le cooperative aderenti a CoopItalia possono conseguire i medesimi obiettivi anche grazie ai benefici fiscali accordati dallo Stato Italiano. 4
5 Attraverso le agevolazioni fiscali concesse, le cooperative aderenti a CoopItalia hanno un imposizione fiscale (IRES) pari a circa la metà di quella delle società non cooperative. Questa situazione nel corso degli anni ha prodotto un progressivo consolidamento della posizione di leadership di CoopItalia nel mercato italiano della GDO. Una leadership artificiale, basata su una capacità di investimento enormemente superiore rispetto a quella dei competitor che si basa su Aiuti di Stato illegittimi, poiché le cooperative aderenti a CoopItalia hanno perso la connotazione sociale originaria per diventare un soggetto economico come gli altri. Per queste ragioni Federdistribuzione si è rivolta alla Commissione Europea, affinché intervenga per ripristinare quella par condicio fiscale che deve essere la premessa per lo sviluppo di una reale concorrenza nel settore della GDO. Milano, 9 maggio 2006 Chi è Federdistribuzione Federdistribuzione è l organismo di coordinamento e di rappresentanza della distribuzione commerciale moderna: riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, sindacali e comunitarie la maggioranza delle imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di nove associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le aziende aderenti alle nove Associazioni di Federdistribuzione hanno realizzato nel 2005 un giro d'affari di 68 miliardi di euro, con una quota pari al 63,7% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di punti vendita e danno occupazione a circa addetti. Rappresentano, infine, il 32% del valore dei consumi commercializzabili. Per ulteriori informazioni Federdistribuzione Stefano Crippa Tel Cell comunicazione@federdistribuzione.it Weber Shandwick Pier Lodigiani Tel Cell plodigiani@webershandwick.com Valeria Montesoro Tel cell vmontesoro@webershanwick.com 5
I CONSUMATORI A FAVORE DELLE APERTURE DOMENICALI A CAGLIARI E NUORO
Comunicato Stampa I CONSUMATORI A FAVORE DELLE APERTURE DOMENICALI A CAGLIARI E NUORO In attesa che i Comuni dell Area Vasta di Cagliari, nell ambito del tavolo tecnico coordinato dal Comune di Cagliari
Dettaglidi Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati
15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,
DettagliCOSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento
COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliRisoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di
DettagliCORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE. Onlus ed enti non commerciali.
CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE Onlus ed enti non commerciali Domande Frequenti Sommario 1. Ai fini IRES cosa si intende per ente non commerciale?
DettagliAvviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori
Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
DettagliRISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari
RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime
DettagliSOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012
SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 1 MANOVRA CORRETTIVA 2011 (ARTICOLO 26 D.L. N. 98/2011 CONVERTITO IN L. N. 111/2011) Per l
DettagliAnno Accademico 2012-2013. CLEACC classe 12. Francesco Dal Santo
Università ità Commerciale Luigi i Bocconi Anno Accademico 2012-2013 Scienza delle Finanze CLEACC classe 12 ENTI NON COMMERCIALI Francesco Dal Santo Panoramica Qualificazione ENTI NON COMMERCIALI Non commercialità:
DettagliLezione nona. L Ires e la tassazione dei redditi d impresa
Lezione nona L Ires e la tassazione dei redditi d impresa 1 TASSAZIONE REDDITI D IMPRESA PROFITTI = R C AM - IP Imprese individuali e società di persone Gli utili, a prescindere dalla loro distribuzione,
DettagliI vantaggi fiscali della Previdenza Complementare
C O N V E G N O Fondo territoriale di previdenza complementare del Friuli Venezia Giulia: un occasione per lavoratori e residenti della Regione di integrare la pensione pubblica con quella complementare
DettagliLa consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione
LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.
DettagliFARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande
FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande 1. Quali sono le caratteristiche distintive dell impresa cooperativa? L impresa cooperativa è un impresa costituita da almeno 3 soci e può avere la forma della
DettagliA) Le Erogazioni liberali (donazioni) effettuate da parte dei commercianti, degli imprenditori individuali e delle società
Come i professionisti, i lavoratori dipendenti, i pensionati, le persone fisiche, i commercianti, gli imprenditori possono aiutare la nostra scuola ottenendo significativi benefici fiscali Marco Grumo
DettagliRedditi di capitale. Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE
Redditi di capitale Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE 7.4 IL POSSESSO DI PARTECIPAZIONI DI SOCIETÀ 7.5 LA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI
Dettaglipostaprevidenza valore
postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Per informazioni: 800.316.181 infoclienti@postevita.it
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
Dettaglipostaprevidenza valore
postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Il presente documento annulla e sostituisce integralmente
Dettaglipostaprevidenza valore
postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Per informazioni: 800.316.181 infoclienti@postevita.it
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliFATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione
Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliOggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.
RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliQuali enti sono tenuti a pagare l Irap? Tutti indistintamente, sia che svolgano attività commerciale sia che non la svolgano.
Cos è l Irap? E una sorta di tassa sul costo del lavoro. Se l associazione ha personale dipendente, un collaboratore a progetto o delle prestazioni di lavoro autonomo occasionale deve pagare l Irap su
DettagliRISOLUZIONE N. 102/E
RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale
DettagliMinistero delle Attività Produttive
Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI
DettagliFinanziaria 2008. www.governo.it. Consiglio dei Ministri del 28.09.2007 FISCO. Ministero dell Economia e delle Finanze.
Consiglio dei Ministri del 28.09.2007 FISCO Fisco semplice per i piccoli imprenditori Addio libri contabili, Iva e Irap. Per le piccole imprese solo un forfait. Un milione di imprenditori minimi e marginali,
Dettaglipostaprevidenza valore
postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Il presente documento annulla e sostituisce integralmente
DettagliRISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it
Dettagli4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.
4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 169 Trattamento dei compensi reversibili degli
DettagliARTICOLO 100, DPR 917/1986
ARTICOLO 100, DPR 917/1986 Titolo del provvedimento: Testo unico delle imposte sui redditi. art. 100 Titolo: Oneri di utilità sociale. Testo: in vigore dal 15/05/2005 modificato da: DL del 14/03/2005 n.
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliEsercizi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2008/09. Esercizi su Ires e Irap
Esercizi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2008/09 Esercizi su Ires e Irap Esercizio 1 Nell anno 2008, la società Rape rosse S.p.a., che ha alle sue dipendenze solo lavoratori a tempo indeterminato,
DettagliSede del soggetto e imposizione fiscale. Prof. Giuseppe D ANDREA
Sede del soggetto e imposizione fiscale Prof. Giuseppe D ANDREA Obiettivi: analizzare i criteri di collegamento per la tassazione ai fini IRES ; esaminare i criteri di tassazione per le società ed Enti
DettagliRISOLUZIONE N. 57/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 57/E Direzione Centrale Normativa Roma, 23 giugno 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica IRES Art. 90, comma 8, legge 27 dicembre 2002, n. 289 - Deducibilità dal reddito d impresa dei corrispettivi
DettagliINVESTMENT COMPACT. Novità per PMI innovative. Unindustria 28 aprile 2015 1
INVESTMENT COMPACT Novità per PMI innovative Unindustria 28 aprile 2015 1 LEGGE 33/2015 Il DL 3/2015 convertito in Legge 33/2015 estende alle PMI innovative i benefici riconosciuti alle start up innovative
DettagliGENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)
GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime
DettagliLa nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni
La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate
DettagliPOLIZZE VITA CASO MORTE: TASSAZIONE DEI CAPITALI
POLIZZE VITA CASO MORTE: TASSAZIONE DEI CAPITALI IL CONSULENTE: TUTTO QUELLO CHE C E DA SAPERE L Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare 8/E del 1 aprile 2016 con cui fornisce dei chiarimenti
DettagliBONUS DI FINE GESTIONE
CIPREG Centro Italiano dei Gestori Distributori di carburanti BONUS DI FINE GESTIONE Note di sintesi Il Bonus di fine gestione è stato istituito a partire dal 01/07/92 in seguito agli Accordi collettivi
DettagliCONVENZIONE USA - SVIZZERA
CONVENZIONE USA - SVIZZERA CONVENZIONE TRA LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA E GLI STATI UNITI D'AMERICA PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUL REDDITO, CONCLUSA IL 2 OTTOBRE 1996 ENTRATA
Dettagli«Onu 2012: anno internazionale delle imprese cooperative, un mondo da conoscere «
«Onu 2012: anno internazionale delle imprese cooperative, un mondo da conoscere «ROTARY IMPERIA 28 febbraio 2012 Paolo Dr. Michelis La Cooperazione nella Costituzione Italiana La cooperativa è l unica
DettagliIl Fondo Mutualistico di Legacoop
LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERAZIONE Il Fondo Mutualistico di Legacoop Aldo Soldi Direttore Generale Coopfond Parma, 6 marzo 2014 1 1 - Coopfond Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop. E una S.p.A.
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliLibero Domani. Documento sul regime fiscale
Società del Gruppo Sara Libero Domani Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo - Fondo Pensione Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5092 (art. 13 del decreto legislativo n. 252 del
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliL EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria
DettagliAllegato parte integrante ALLEGATO 1) DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI. Pag. 1 di 8 All. 001 RIFERIMENTO: 2009-D323-00102
Allegato parte integrante ALLEGATO 1) DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI Pag. 1 di 8 All. 001 RIFERIMENTO: 2009-D323-00102 1. OBIETTIVI E BENEFICIARI 1. I criteri e le modalità che seguono si riferiscono
DettagliL Ires e la tassazione dei redditi d impresa
Lezione dodicesima L Ires e la tassazione dei redditi d impresa 1 TASSAZIONE REDDITI D IMPRESA PROFITTI = R C AM - IP Imprese individuali e società di persone Gli utili, a prescindere dalla loro distribuzione,
DettagliNOTA OPERATIVA N. 7/2015. OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo.
NOTA OPERATIVA N. 7/2015 OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo. - Introduzione E sempre più frequente che le imprese italiane svolgano la propria attività
DettagliIL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE
IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI V/S SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO B) FONDI PER RISCHI
DettagliCon l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione dell articolo 109, comma 9, lettera b), del Tuir, è stato esposto il seguente
RISOLUZIONE N. 192/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina fiscale applicabile al contratto di associazione in partecipazione
DettagliBilancio al 31.12.2006 e Bilancio di previsione 2007
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Q.d.V. ONLUS Via Montecassino 8 20052 MONZA Cod. fiscale 94604380157 Bilancio al 31.12.2006 e Bilancio di previsione 2007 Premessa generale Non essendoci precise disposizioni
DettagliNon profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari
Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento
DettagliFONDO PENSIONE APERTO UBI PREVIDENZA
FONDO PENSIONE APERTO UBI PREVIDENZA FONDO PENSIONE ISTITUITO IN FORMA DI PATRIMONIO SEPARATO DA AVIVA ASSICURAZIONI VITA S.P.A. (ART. 12 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005, N. 252) DOCUMENTO SUL
DettagliPolitica di credito anticrisi
Politica di credito anticrisi Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO Per assicurare al sistema produttivo i mezzi finanziari per superare la difficile congiuntura CapitaleSviluppo collabora con i confidi
DettagliCIRCOLARE N. 61/E. Roma, 27 dicembre 2010. OGGETTO: Ulteriori chiarimenti in merito alla disciplina fiscale dei Trust.
CIRCOLARE N. 61/E Direzione Centrale Normativa Roma, 27 dicembre 2010 OGGETTO: Ulteriori chiarimenti in merito alla disciplina fiscale dei Trust. PREMESSA Come noto, l articolo 1, commi da 74 a 76, della
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
Documento sulle anticipazioni pagina 1 di 3 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE La presente Nota informativa, redatta da PENSPLAN INVEST SGR S.p.A. in conformità allo schema predisposto dalla Covip, non è soggetta
DettagliKey Man. Direzione Commerciale e Marketing
Direzione Commerciale e Marketing Agenda ERGO Previdenza Il Perché scegliere Profilo KM Vantaggi fiscali Proiezione pianificazione fiscale Codice Civile e Testo Unico sulle imposte dei redditi La soluzione
Dettagli730, Unico 2013 e Studi di settore
730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento N. 20 27.05.2014 Oneri deducibili Focus sui contributi per forme pensionistiche complementari e individuali Categoria: Dichiarazione Sottocategoria:
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
DettagliCircolare N. 16 del 2 Febbraio 2016
Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016 Legge Stabilità 2016: potenziate le agevolazioni sui premi di produttività Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la legge di stabilità per
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliCITTA DI OMEGNA Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
CITTA DI OMEGNA Provincia del Verbano-Cusio-Ossola REGOLAMENTO PER L AGEVOLAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITA IMPRENDITORIALI E DI LAVORO AUTONOMO (Aggiornato alla Deliberazione di CC nr. 45 del 29/04/2010) INDICE
DettagliIL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA
IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA La soluzione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole vuoi per la necessità di sostituire
DettagliASSICURAZIONI E CONCORRENZA: EFFICIENZA DELLA REGOLAZIONE? Milano 28 febbraio 2014
ASSICURAZIONI E CONCORRENZA: EFFICIENZA DELLA REGOLAZIONE? Milano 28 febbraio 2014 Paola Mariani Regole IVASS, leggi italiane a tutela della concorrenza e compatibilità con il diritto dell U.E. Mercato
DettagliDL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno
Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in
DettagliVOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliPrestito Sociale Coop Centro Italia: tanti vantaggi e zero spese!
Prestito Sociale Coop Centro Italia: tanti vantaggi e zero spese! 2 Il Prestito Sociale di Coop Centro Italia Il Prestito Sociale è uno strumento semplice, sicuro e conveniente attraverso il quale puoi
DettagliATTIVITÀ FINANZIARIE
Università Commerciale Luigi Bocconi Anno Accademico 2012-2013 Scienza delle Finanze CLEACC classe 12 ATTIVITÀ FINANZIARIE Francesco Dal Santo ATTIVITÀ FINANZIARIE Ø Definizioni Ø Redditi di capitale Ø
DettagliALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati
Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122
DettagliF.A.Q. OdV e Aps a confronto
Cosa hanno in comune le Odv e le Aps? Le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) hanno la caratteristica comune di avere nel fine solidaristico la propria dimensione
DettagliRISOLUZIONE N. 43/E. OGGETTO: Chiarimenti in materia di OICR e CONFIDI
RISOLUZIONE N. 43/E Direzione Centrale Normativa Roma, 2 luglio 2013 OGGETTO: Chiarimenti in materia di OICR e CONFIDI In considerazione delle numerose richieste di chiarimento in merito ai particolari
DettagliGloria Targetti. Responsabile Area Mercato Nord-Ovest
Gloria Targetti Responsabile Area Mercato Nord-Ovest SIMEST E la finanziaria del Ministero dello Sviluppo Economico, partecipata dalle principali banche italiane e dal sistema Confindustria SIMEST gestisce
DettagliVADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------
VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,
DettagliREGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO
REGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO Articolo 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente regolamento (di seguito anche il Regolamento ) disciplina gli interventi partecipativi di Promocoop Trentina S.p.A.
DettagliLe Aziende Non Profit:
Le Aziende Non Profit: Aspetti istituzionali, accountability strumenti di gestione Maria Teresa Nardo mt.nardo@unical.it 1 6 novembre 2008 Le ANP: caratteri generali La crisi del welfare state ha comportato
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
DettagliLa fiscalità della sanità integrativa
La fiscalità della sanità integrativa 1 Il trattamento tributario dei contributi Fonti normative Art. 10, comma 1, lettera e-ter del tuir 917/86(oneri deducibili) Art. 51, comma 2, lettera a) del tuir
DettagliPolitiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi
Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera
Dettagliaggiornato al 31 luglio 2014
aggiornato al 31 luglio 2014 Regime fiscale applicabile ai lavoratori iscritti a una forma pensionistica complementare dopo il 31 dicembre 2006 e ai contributi versati, a partire dal 1 gennaio 2007, dai
DettagliRISOLUZIONE N.128/E. OGGETTO: Consulenza giuridica Esonero dall obbligo di presentazione del modulo RW
RISOLUZIONE N.128/E Direzione Centrale Normativa Roma, 10 dicembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Esonero dall obbligo di presentazione del modulo RW Con la richiesta di consulenza giuridica concernente
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliAlcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani
Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione
DettagliEURO P.A. Salone delle autonomie locali Rimini 29 marzo 2007
EURO P.A. Salone delle autonomie locali Rimini 29 marzo 2007 Presentazione di Coopfond Fondo Mutualistico di Legacoop di Gianluca Laurini Area Capitale di Rischio LE ORIGINI I Fondi mutualistici nascono
DettagliForma giuridica dell impresa
Forma giuridica dell impresa Quando una impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere: Impresa individuale Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) Società di capitali
DettagliEntro il 31.12.2015 è possibile domandare finanziamenti a tassi agevolati a favore delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome
CIRCOLARE A.F. N.172 del 10 Dicembre 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Entro il 31.12.2015 è possibile domandare finanziamenti a tassi agevolati a favore delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome
DettagliMAGIC DOODLE SOC. COOP. SOCIALE A R.L. Nota integrativa al bilancio chiuso il 31/12/2011
MAGIC DOODLE SOC. COOP. SOCIALE A R.L. Reg. Imp. 07068730725 Rea 529866 Sede in VIA ROSARIO LIVATINO - 70125 BARI (BA) Capitale sociale Euro 5.000,00 I.V. Nota integrativa al bilancio chiuso il 31/12/2011
DettagliApprendistato di alta formazione e ricerca
Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
Dettagli