CST Area di Taranto. Assemblea dei Sindaci Evoluzione del CST
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- Violetta Bossi
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1 CST Area di Taranto Assemblea dei Sindaci Evoluzione del CST
2 1. Introduzione Il prossimo 30 settembre 2008 termina il progetto di esercizio sperimentale dei servizi e, quindi, il Centro Servizi Territoriale dell area di Taranto deve entrare nella gestione a regime. L esperienza di questi mesi di realizzazione del progetto ha sicuramente prodotto la consapevolezza, condivisa con tutti gli Enti partecipanti, della necessità di utilizzare al meglio gli strumenti della società dell informazione per governare i processi di cambiamento in atto nelle strutture organizzative e burocratiche degli enti locali e per offrire servizi sempre più efficienti ed economici ai cittadini utenti. Tali strumenti si sono dimostrati in grado di supportare le pubbliche amministrazioni locali dell area di Taranto nell indispensabile processo di innovazione tecnologica e vera ed unica risorsa abilitante per lo sviluppo locale, confermando anche nella provincia jonica esperienze già sperimentate in altri territori. In quest ottica si ritiene necessario valorizzare i risultati del progetto CST attraverso un piano di azione pluriennale che consenta di far convergere eventuali future risorse finanziarie nazionali, regionali ed europee verso obiettivi ben definiti, ragionevolmente conseguibili in tempi contenuti, misurabili nel loro processo di attuazione e nei loro risultati. A tal fine, di seguito sono esposti alcuni spunti di riflessione per le future evoluzioni del CST in linea con le esigenze espresse dagli Enti partecipanti al progetto.
3 2. Linee di evoluzione prioritarie del CST A. Sistema GIS Come priorità assoluta è stata rappresentate l esigenze di estendere la piattaforma software del progetto alla gestione dei servizi GIS che possa soddisfare essenzialmente due classi di esigenze all interno della P.A. jonica: - da un lato offre strumenti avanzati per erogare in maniera più efficiente tutta una serie di opportunità di gestione del territorio, dal Catasto alle reti tecnologiche, alle infrastrutture di trasporto, all accertamento dei tributi, in maniera partecipata e condivisa fra gli enti; - dall altro, attraverso l integrazione dei GIS con strumenti di navigazione sul Web, permette ai competenti uffici comunali di assolvere ai nuovi compiti di governo del territorio e di pianificazione e programmazione urbanistica. Negli ultimi anni, l uso di Internet va sempre più diffondendosi nel campo dei Sistemi Informativi Geografici (SIT). I vantaggi sono evidenti e legati alla decentralizzazione e diffusione sul territorio della gestione e dell interrogazione del sistema di base dati cartigrafiche. Per molti enti locali, grazie al progressivo miglioramento delle connessioni a Internet, il web GIS è una realtà consolidata da tempo. Tuttavia, molta parte di questi SIT sono oggi legati alla gestione tecnica e specialistica del territorio: si pensi ai piani urbanistici, alla gestione dei rifiuti, alla catalogazione dei beni artistici o ancora alla realizzazione dei piani di intervento per i disastri naturali. Sono questi tutti ambiti specialistici, i cui SIT, pur trovandosi su Internet, sono spesso o inaccessibili al grande pubblico o comunque tanto tecnici da suscitare l interesse del solo utente specializzato. Il sistema di web mapping che si intende proporre nell ambito di questo progetto deve permettere la massima flessibilità ed il massimo controllo sui dati ai Comuni dell Area Vasta tarantina. Il sistema di web mapping si deve basare sui seguenti principi: - Semplicità di utilizzo rispetto ai sistemi web gis tradizionali; - Semplicità di integrazione e di riuso anche da enti terzi;
4 - Massima personalizzazione in termini di layout e di cartografia visualizzabile; - Integrazione e condivisione di base dati fra gli enti del territorio; - Accessibilità da parte di imprese, professionisti, cittadini. Il sistema di web mapping deve permettere la rappresentazione del territorio e delle informazioni ad esso associate tramite la rete Internet. Lo stesso sistema deve permettere inoltre la possibilità di navigare la mappa utilizzando strumenti di base come zoom e pan ed avere funzionalità di ricerca. Uno dei punti di forza del sistema di web mapping deve essere la possibilità di collegare basi dati alfanumeriche a basi dati cartografiche (georeferenziate). In virtù di questo collegamento si devono poter effettuare sia query di tipo alfanumerico e rappresentare i dati in mappa, sia query di tipo spaziale per la ricerca di dati alfanumerici. Per query spaziale si intende la ricerca di informazioni sul territorio con indicazioni di prossimità. Ad esempio: Un cittadino è interessato ad ottenere tutte le informazioni mediali per una determinata porzione di territorio. Il cittadino si collega al portale nella sezione opportuna e visualizza la mappa del territorio di interesse. Il cittadino ha la possibilità di selezionare una parte del territorio e tramite il menu ad albero selezionare la tipologia di informazioni a cui è interessato. B. Integrazione con il back office dei Comuni L esperienza finora maturata con il progetto CST ha dimostrato che è meglio condividere sull infrastruttura i servizi di front office, mentre ogni Comune deve gestire in maniera autonoma il proprio back office, integrandolo con i servizi di front office del CST. In tale modo sarà possibile raggiungere la piena integrazione dei back office della Pubblica Amministrazione locale jonica, che si fonda sulla realizzazione completa dei sistemi infrastrutturali di connettività, di sicurezza, di accesso autenticato e di cooperazione applicativa, oltre che sulla normalizzazione e sulla condivisione delle principali banche dati. Occorre quindi andare verso il consolidamento del CST quale infrastruttura condivisa in grado di fornire ai Comuni i servizi infrastrutturali (servizi di sicurezza, interoperabilità, identificazione e accesso, ecc..), realizzando così il modello della PA federale e decentrata, secondo le linee guida del piano nazionale di e-government, che prevede di fare dei Comuni il
5 front office trasversale dell'intera Pubblica Amministrazione, individuando anche gli strumenti e le risorse per supportare i maggiori carichi organizzativi e di lavoro. C. Infrastruttura di sicurezza Si propone la realizzazione di una infrastruttura di sicurezza basata sul concetto di 'Identità', definito come l'insieme dei caratteri peculiari, il complesso delle generalità, l'insieme delle caratteristiche fisiche e dei dati anagrafici che contraddistinguono un individuo. Occorre quindi implementare un approccio integrato alla gestione delle identità utente per automatizzare, accelerare, e semplificare la creazione e manutenzione delle identità di accesso alle risorse, definito Identity Management (IdM), quale una convergenza di tecnologie e processi di business: un set di processi, ed infrastrutture di supporto, per la creazione, manutenzione, ed utilizzo di identità digitali. D. Servizi di supporto E indispensabile continuare a garantire la fornitura agli enti locali di servizi di supporto, sia infrastrutturali che applicativi, tali da garantire piena responsabilità all ente locale nella titolarità del servizio e, allo stesso tempo, economicità, qualità e sicurezza della componente tecnologica del servizio. Dovrà essere assicurato il sostegno al CST quale organismo capace di erogare servizi professionali, in particolare verso i comuni di piccole dimensioni.
6 3. Altre linee di evoluzione del CST A. La dematerializzazione dei documenti Un importante intervento a completamento del progetto CST riguarda la dematerializzazione dei documenti, così come definito all articolo 42 decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82 (Codice dell Amministrazione digitale) con il quale il termine dematerializzazione viene usato per i documenti e gli atti cartacei delle pubbliche Amministrazioni identificando la progressiva perdita di consistenza fisica da parte degli archivi, tradizionalmente costituiti da documentazione cartacea, all atto della loro sostituzione con documenti informatici. In questo senso il concetto di dematerializzazione si può considerare come l estensione alla P.A. della generale tendenza, invalsa nel settore privato, dell uso degli strumenti ICT per il trattamento automatizzato dell informazione nei processi produttivi. L intervento deve prevedere quindi il sostegno tecnologico per il progressivo incremento della gestione documentale informatizzata all interno delle strutture amministrative pubbliche e la sostituzione dei supporti tradizionali della documentazione amministrativa in favore del documento informatico a cui la normativa statale fin dal 1997 (articolo 15 comma 2 legge 15 marzo 1997 n. 59) ha confermato pieno valore giuridico. Il tema della dematerializzazione della documentazione prodotta nell ambito dell attività della pubblica amministrazione rappresenta attualmente uno degli elementi di rilievo all interno dei processi di riforma della gestione dell attività amministrativa in ambiente digitale e costituisce una delle linee di azione maggiormente significative ai fini della riduzione della spesa pubblica, in termini sia di risparmi diretti (carta, spazi, ecc.) sia di risparmi indiretti (tempo, efficienza, ecc.). I processi di gestione cartacea dei documenti, infatti, sono caratterizzati da eccessiva onerosità, difficoltà di condivisione e archiviazione, mancanza di trasparenza, tempi di ricerca elevati, facilità di errori, smarrimenti, perdite ed altre più o meno costose inefficienze.
7 Altre linee di evoluzione da prevedere nel prosieguo del progetto sono le seguenti: - L interoperabilità e l integrazione degli archivi digitali relativi alla popolazione, al territorio (catasto e fiscalità), alle imprese, ai beni culturali; - L'integrazione del sistema dei servizi con un primo ventaglio di servizi comunali di e.welfare ed e.health, scelti tra quelli a larga utilizzazione e ad alta criticità per le fasce più deboli della popolazione; - L'integrazione delle public utilities nel sistema di e.services, attraverso il collegamento delle loro banche dati con quelle rilevanti della Pubblica Amministrazione, l'integrazione delle procedure amministrative, l'introduzione di sistemi di pagamento elettronico, ecc.; - L avvio progressivo dell'integrazione nel sistema dei servizi erogati da soggetti non pubblici sia verso la cittadinanza che verso le imprese; a tal fine saranno favoriti l'aggiornamento e l'integrazione dei sistemi informativi di tali soggetti con quelle della Rete.
8 4. Considerazioni finali La sostenibilità economica di un ventaglio così impegnativo di interventi potrà essere assicurata soltanto attraverso una attenta messa a sistema di tutte le risorse, che eviti duplicazioni e ridondanze ed al tempo stesso assicuri, a regime, la realizzazione di un set standard di servizi erogati in tutti i Comuni. Un'enfasi particolare potrà perciò posta nel Programma sul riuso, tanto in termini di soluzioni tecnologiche e organizzative da replicare sul territorio, quanto in termini di sviluppo di modalità di progettazione e di realizzazione di soluzioni intrinsecamente riusabili. L'efficacia degli interventi del Programma presuppone che siano completate anche le infrastrutture organizzative e di governance dell'intero sistema di attori coinvolti nella costruzione della società provinciale dell'informazione. Il CST deve dotarsi (con il supporto determinante della Regione ma in una logica di condivisione fra tutti gli enti pubblici aderenti) di strumenti di operatività più strutturati di quelli attualmente esistenti, attraverso la creazione di uno staff permanente; esso sarà realizzato in gran parte tramite la delocalizzazione del lavoro e modalità telematiche di interazione, ma con un nucleo minimo di risorse dedicate, attraverso la costituzione di un ufficio comune. Attraverso questa organizzazione il CST potrà rispondere alle proprie esigenze operative, ma anche attivare supporto e consulenza per i soggetti aderenti, con particolare riferimento all'espletamento delle pratiche amministrative legate ai progetti ed agli interventi previsti anche nel Programma e nei Piani di attività dell Area Vasta, ma anche in ordine alla progettualità ed al merito degli interventi, con l'obiettivo di supportarne la qualità e la coerenza con gli indirizzi della Rete dei Comuni. Un obiettivo di particolare rilievo è la creazione di un servizio di raccolta delle informazioni sulle opportunità di finanziamento delle attività dei soggetti partecipanti. La messa a regime del Centro di Servizi Territoriali può costituire un elemento di coesione del sistema e di efficienza dell'organizzazione della domanda pubblica.
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