PRINCIPALI CRITICHE MOSSE AGLI OGM

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1 PRINCIPALI CRITICHE MOSSE AGLI OGM presenza del gene marcatore per la resistenza a un antibiotico possibilità di sviluppo di microrganismi resistenti (flora intestinale) flusso genico dispersione del transgene attraverso l ibridazione

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3 PERCHÉ? - Opinione pubblica - Antibiotici ed erbicidi rallentano la crescita e la rigenerazione della pianta - Possibilità di inserire più geni in fasi successive senza dover usare marker diversi

4 1) Evitare completamente l uso del gene marcatore PCR per lo screening 2) Uso di geni marcatori che non hanno attività biologiche potenzialmente dannose 3) Co-trasformazione di 2 costrutti: uno con il tratto desiderato e l altro con il marker seguita dalla segregazione dei due 4) Rimozione del gene marcatore dopo selezione delle piante trasformate

5 Uso di geni marcatori che non hanno attività biologiche potenzialmente dannose screenable markers Composti di selezione non tossici (aumento dell efficienza di rigenerazione) Le cellule trasformate acquisiscono un vantaggio metabolico o nello sviluppo

6 SELEZIONE POSITIVA screenable markers ESEMPI - fosfomannosio isomerasi (pmi) di E. coli: capacità di crescere in terreno con mannosio come fonte di C (Golden rice II) - xilosio isomerasi xilosio isomerasi: capacità di crescere in terreno con xilosio come fonte di C

7 ISOPENTENIL TRANSFERASI (ipt): i tessuti proliferano anche in assenza di citochinina Extreme shooty phenotype perdita della dominanza apicale e assenza di radici SELEZIONE POSITIVA non può essere usato con un promotore costitutivo - promotore inducibile - rimozione del marker

8 transgene e gene marcatore separati 2 vettori binari nello stesso ceppo di Agrobacterium 2 ceppi di Agrobacterium ognuno con il proprio costrutto (Golden rice) I trasformanti avranno il transgene di interesse e il gene marcatore non associati separazione mediante incrocio e segregazione

9 Co-trasformazione Svantaggi - Non utilizzabile per piante propagate vegetativamente, né per specie con lunghi tempi di generazione (alberi) - Bassa efficienza, solo una parte delle piante selezionate avrà acquisito anche il transgene per il tratto di interesse

10 Il gene marcatore viene rimosso dopo aver effettuato la selezione delle piante trasformate - ricombinazione sito-specifica - trasposizione - ricombinazione omologa

11 Ricombinazione sito-specifica sistemi basati su ricombinasi microbiche fiancheggiare il marker con sequenze riconosciute da ricombinasi loxp - Cre batteriofago P1 FRT Flp 2µ S. cerevisiae RS R Zygosaccharomyces rauxii le ricombinasi Cre, Flp e R non richiedono specifici fattori né modificazioni per funzionare in pianta

12 Ricombinazione sito-specifica loxp, FRT, RS loxp, FRT, RS RB tratto marker LB Cre, Flp, R RB tratto LB

13 Ricombinazione sito-specifica Come viene inserito il gene per la ricombinasi? - Trasformazione della linea transgenica con il costrutto che esprime la ricombinasi (svantaggio: necessità di introdurre un altro marker) - Incrocio con una linea trasformata con il gene della ricombinasi In entrambi i casi il gene del tratto desiderato e il gene della ricombinasi devono essere separati per segregazione

14 Svantaggi Ricombinazione sito-specifica - E richiesto l incrocio sessuale per la rimozione della ricombinasi non si può usare con piante propagate vegetativamente - L esposizione prolungata alla ricombinasi microbica può portare a cambiamenti nel genoma

15 Trasposizione Il gene marker è inserito su un elemento trasponibile RB tratto Ac marker Ac LB excisione di Ac RB tratto LB

16 ESEMPIO Trasposizione marker ipt su elemento trasponibile extreme shooty phenotype trasposizione comparsa di germogli normali da ESP

17 Svantaggi Trasposizione - Efficienza molto bassa (il trasposone tende a reintegrarsi) - Cicli successivi di excisioni ed integrazioni possono indurre mutazioni in loci diversi - Se il marker è associato all elemento trasponibile non autonomo il gene per la trasposasi deve essere inserito (incrocio) e poi separato per segregazione

18 Ricombinasi e trasposasi - espressione transiente: iniezione in vitro in protoplasti dell mrna - esposizione transiente della pianta ad Agrobacterium che esprime la ricombinasi. La trascrizione di T-DNA non integrato sembra sufficiente per l eliminazione del marker

19 la ricombinasi non può essere costitutivamente espressa utilizzo di promotori inducibili chimicamente

20 sistema del vettore MAT (multiautotransformation) ESEMPIO RB RS ricombinasi R ipt RS LB tratto GST-pro Safener RB tratto LB RS il promotore GST è inducibile da erbicidi Safener

21 sistema del vettore MAT in assenza di induttore, l espressione del gene IPT determina un fenotipo extreme shooty; in presenza di induttore, l espressione della ricombinasi determina la rimozione del marker IPT e quindi un fenotipo normale

22 ESEMPIO sistema del vettore MAT prom. G10-90 prom. O LexA -46 RB loxp XVE CDS nptii ricombinasi Cre loxp GFP LB β-estradiolo RB loxp GFP LB il promotore costitutivo G10-90 determina l espressione della GFP

23 sistema del vettore MAT Vantaggi - la rimozione del marker e della ricombinasi non richiede incrocio e segregazione - l esposizione all azione della ricombinasi è breve

24 PRINCIPALI CRITICHE MOSSE AGLI OGM presenza del gene marcatore per la resistenza a un antibiotico possibilità di sviluppo di microrganismi resistenti (flora intestinale) flusso genico dispersione del transgene attraverso l ibridazione

25 TECNICHE PER IL CONTENIMENTO GENICO Sterilità maschile non si sviluppa il polline Terminator Apomissia semi sterili (inducibile) produzione di semi senza fecondazione Trasformazione cloroplasti

26 TERMINATOR TECHNOLOGY tetraciclina Tet repressore LEA promoter ribosomal inhibitor protein

27 TERMINATOR TECHNOLOGY In ASSENZA di induttore

28 TERMINATOR TECHNOLOGY In PRESENZA di induttore

29 TRASFORMAZIONE DEI CLOROPLASTI

30 trasformazione cloroplasti I cloroplasti si trasmettono per eredità materna NON SONO PRESENTI NEL POLLINE

31 trasformazione cloroplasti ALTRI VANTAGGI Elevati livelli di espressione plastoma: kb altamente poliploide copie genomiche per cellula Nei cloroplasti si formano i ponti disolfuro produzione di proteine di interesse farmaceutico

32 trasformazione cloroplasti E possibile inserire più geni in un unico operone sotto il controllo dello stesso promotore

33 trasformazione cloroplasti Ricombinazione omologa Non si ha effetto di posizione

34 trasformazione cloroplasti Si utilizzano vettori che permettono l inserimento del costrutto in regioni intergeniche in modo da non alterare l espressione dei geni endogeni Si possono usare anche vettori shuttle per il mantenimento episomiale Poco usati: la pianta deve essere sempre mantenuta in condizioni selettive per evitare la perdita del plasmide Tecniche di trasformazione - sistema biolistico - trattamento con PEG

35 Cassetta di espressione trasformazione cloroplasti promotor leader terminator PEP: Plastid-encoded plastid RNA polymerase Il promotore generalmente usato è prrn = promotore dell operone rrna plastidico 5 -UTR contiene una struttura stem-loop e sequenze che facilitano il caricamento dell mrna sui ribosomi I livelli di espressioni sono influenzati dalla 5 -UTR

36 trasformazione cloroplasti

37 Proteine di interesse farmaceutico e vaccini espressi in cloroplasti

38 Una pianta cisgenica è geneticamente modificata con uno o più geni naturali provenienti da una pianta donatrice sessualmente compatibile. Il gene inserito è sotto il controllo del suo promotore nativo, contiene i propri introni e la sequenza terminatrice

39 La cisgenesi è più accettata dall opinione pubblica

40 Ticchiolatura del melo Venturia inaequalis Gene di resistenza Vf identificato in una specie selvatica di melo Malus floribunda 821 Vf HcrVf2 gene di resistenza identificato INCROCIO Frutto non appetibile Cisgenesi Varietà identica a quella originaria ma resistente alla ticchiolatura

41 Il gene di resistenza è stato inserito nella mela varietà Gala sensibile alla ticchiolatura che è stata poi microinnestata sul portainnesto M9 Frutteto cisgenico sperimentale (VF2) a Wageningen (Paesi Bassi).

42 Riassumendo: Come si può ottenere una nuova varietà

43 NORMATIVA EUROPEA PER L AUTORIZZAZIONE DI OGM Parere positivo dell EFSA (European Food Safety Authority) Consiglio UE maggioranza qualificata dei ministri degli stati membri

44 Direttiva 2001/18/CE Art. 22 Libera circolazione Fatto salvo l'articolo 23, gli Stati membri non possono vietare, limitare o impedire l'immissione in commercio di OGM, come tali o contenuti in prodotti, conformi ai requisiti della presente direttiva.

45 Art. 23 Clausola di salvaguardia Qualora uno Stato membro, sulla base di nuove o ulteriori informazioni divenute disponibili dopo la data dell'autorizzazione e che riguardino la valutazione di rischi ambientali o una nuova valutazione delle informazioni esistenti basata su nuove o supplementari conoscenze scientifiche, abbia fondati motivi di ritenere che un OGM come tale o contenuto in un prodotto debitamente notificato e autorizzato per iscritto in base alla presente direttiva rappresenti un rischio per la salute umana o l'ambiente, può temporaneamente limitarne o vietarne l'uso o la vendita sul proprio territorio. Lo Stato membro provvede affinché, in caso di grave rischio, siano attuate misure di emergenza, quali la sospensione o la cessazione dell'immissione in commercio, e l'informazione del pubblico.

46 DIRETTIVA (UE) 2015/412 che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio E stato introdotto nella Direttiva 2001/18 l art. 26 ter Nel corso della procedura di autorizzazione di un determinato OGM o del Nel corso della procedura di autorizzazione di un determinato OGM o del rinnovo dell'autorizzazione, uno Stato membro può richiedere di adeguare l'ambito geografico dell'autorizzazione scritta o dell'autorizzazione in modo che tutto il territorio di tale Stato membro o parte di esso debba essere escluso dalla coltivazione. Tale richiesta è comunicata alla Commissione al più tardi entro 45 giorni dalla trasmissione della relazione di valutazione effettuata a norma dell'articolo 14, paragrafo 2, della presente direttiva oppure dal ricevimento del parere dell'autorità europea per la sicurezza alimentare a norma dell'articolo 6, paragrafo 6, e dell'articolo 18, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1829/2003. La Commissione presenta senza indugio la richiesta dello Stato membro al notificante/richiedente e agli altri Stati membri. La Commissione pubblica la richiesta per via elettronica.

47 Normativa europea - ETICHETTATURA Tutti i prodotti destinati all alimentazione dell uomo o degli animali, ivi compresi quelli direttamente destinati alla trasformazione, sono soggetti all obbligo di etichettatura quando contengono OGM o sono da essi costituiti od ottenuti. Solo le tracce di OGM possono essere esenti da tale obbligo se queste non superano la soglia dello 0,9 % e se la loro presenza è involontaria e tecnicamente inevitabile. Direttiva 2001/18/CE

48 ANALISI QUALITATIVA E QUANTITATIVA DEGLI OGM

49 Analisi qualitativa verificare la presenza o meno di OGM Analisi quantitativa determinare quanto OGM c è

50 Negativo test OGM Rilevazione OGM Positivo Identificazione OGM Illegale No Autorizzato? Si Analisi dei singoli ingredienti Etichettatura non necessaria Meno dello 0.9% Etichettatura Più dello 0.9% Quantificazione OGM

51 99.5% mais 0.5% 98.5% 1.5% mais mais mais GM mais mais GM etichettatura non richiesta etichettatura richiesta

52 98.8% 0.8% mais mais GM mais A GM mais B 0.4% etichettatura richiesta

53 Strategie per l identificazione di OGM metodi basati sulla determinazione della proteina - Western Blot - ELISA metodi basati sulla determinazione del DNA - Southern Blot - PCR qualitativa - PCR quantitativa

54 metodi basati sulla determinazione della proteina esistono anticorpi per le proteina CP4 EPSPS e Cry 1Ab (Bt) Il western blotting ha un uso confinato alla ricerca L ELISA può essere usato per screening sensibilità elevata limite di rilevazione 0,01 0,1% Non adatto per prodotto processati

55 metodi basati sulla determinazione del DNA Sample Estrazione di DNA base pairs (bp) % GMO content M nt C+ Risultati Amplificazione bp Elettroforesi

56 Sequenze comunemente coinvolte utilizzabili per la determinazione degli OGM - CaMV 35S promoter - NptII - Nos terminator - bar - pat Primers per PCR disegnati sulla base di queste sequenze

57 Specificità nella scelta dei primers

58 Specificità nella scelta dei primers

59 PCR quantitativa Real-time PCR La concentrazione del DNA può essere determinata dal ciclo di amplificazione durante la fase esponenziale Vantaggi: Elevata sensibilità (limite di rilevazione 0,01%) e specificità Permette di identificare qualsiasi OGM Efficace con diversi tipi di campioni

60 Real-Time PCR - Determinazione del ciclo soglia notemplate Threshold Cycle Number

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