nel curricolo verticale
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- Baldassare Enrico Lazzari
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1 Comune di Arcevia Assessorato alla Pubblica Istruzione Cad Centro Audiovisivo Multimediale Distrettuale Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche Istituto Comprensivo di Arcevia e Scuole in Rete Ufficio Scolastico Regionale per le e Marche Provincia di Ancona Sistema Museale Provincia di Ancona ANPI di Arcevia Scuola Estiva di Arcevia (AN) XVI CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL CURRICOLO DELLE OPERAZIONI COGNITIVE E DELLE CONOSCENZE SIGNIFICATIVE IN STORIA Arcevia (AN), marted artedì 24, mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27 agosto 2010 Le storie d Italia nel curricolo verticale (dal paleolitico al presente) Ragioni per un corso di aggiornamento sull insegnamento e apprendimento delle storie d Italia 1. Cittadini e storie d Italia Per esercitare le attività richieste dalla cittadinanza occorre conoscere e comprendere l Italia attuale come prodotto di processi storici e il territorio italiano come contesto plasmato dai processi e ricco di tracce di essi. Conoscenza e comprensione servono per valutare le azioni che riguardano la gestione dei territori e dei beni culturali, per partecipare alla discussione politica, per prendere decisioni, per fare gli amministratori 2. Storia o storie d Italia? L Italia attuale (territorio e società) è l esito della pluralità delle storie (sequenze di processi di mutamento) che sui 301 mila Kmq si sono svolte dai primi insediamenti umani ad oggi. Per convenzione storiografica si intitolano storia d Italia tutte le opere di storia generale che trattano del passato delle comunità umane e delle entità amministrative che hanno vissuto e operato sul territorio attuale della Repubblica Italiana. Ci sono collane che si chiamano Storia d Italia Mondadori, UTET, Einaudi ecc. Quella della UTET è originale perché per l età moderna si compone di opere dedicate a ciascuno degli stati o principati in cui era divisa l Italia. Perché nel nostro corso preferire il plurale? perché nell insegnamento la conoscenza del passato dell Italia si dovrebbe costruire con la pluralità delle storie delle civiltà paleolitiche e italiche, con la pluralità delle storie regionali e locali, con la pluralità delle interpretazioni. Noi non proponiamo una storia d Italia. Scuola estiva di Arcevia 2010 Programma Pagina 1
2 3. Le storie d Italia hanno prodotto il patrimonio culturale L Italia è il paese dei siti e dei musei archeologici che contengono le tracce della presenza di gruppi umani paleolitici e neolitici e della civiltà romana e medievale. L Italia è il paese dei centri urbani storici di impianto medievale e rinascimentale e otto-novecentesco. L Italia è il paese delle chiese e dei conventi e di castelli e di palazzi di molte corti principesche. L Italia è il paese dei paesaggi costruiti durante secoli e rimodellati man mano fino alla fine del 900. L Italia è il paese dei tanti archivi di stato e locali e delle tante biblioteche che conservano edizioni rare. L Italia è il paese dei teatri e della produzione di tante forme musicali. Tutti i beni culturali sono le tracce della presenza e delle attività svolte dalle comunità che si sono avvicendate nei diversi territori italiani. Storie d Italia e beni culturali (e patrimonio culturale) sono un endiadi: la conoscenza delle storie dovrebbe portare alla conoscenza dei beni culturali; la conoscenza dei beni culturali dovrebbe portare a pensare le storie d Italia. Nell insegnamento, conoscenza delle storie e conoscenza del patrimonio culturale dovrebbero procedere mano nella mano. 4. La concezione e di patrimonio culturale cambia l atteggiamento verso la storia I vari beni culturali presenti sul territorio italiano rendono conto della stratificazione e dell intreccio di storie. Oggi rivendichiamo come patrimonio culturale comune non semplicemente le tracce territoriali, ma le storie che le hanno prodotte: perciò una storia costruita e raccontata come opposizioni ed esclusioni oggi può essere percepita come intreccio di storie e l assunzione valoriale dei beni culturali che esse ci hanno trasmesso ci porta a includerle nella stessa storia. Rivendichiamo come parte della nostra storia i beni culturali prodotti dai Longobardi, dai Bizantini, dalle tante famiglie principesche (Montefeltro, Malatesta, Medici, Gonzaga, Este, Savoia ecc.), dalle Repubbliche, dallo Stato pontificio, dalle dinastie straniere, dalle donne e dagli uomini delle classi lavoratrici e dalle minoranze nazionali, malgrado che i processi consecutivi abbiano fatto finire le storie particolari. Oggi abbiamo la possibilità di conoscere a mente fredda, analitica, critica aspetti e processi che hanno riguardato molteplici soggetti la cui storia si è svolta in opposizione alla idea di unità nazionale. 5. Quali conoscenze delle storie d Italia? Per più di un secolo nelle scuole si è insegnato che l Italia ha avuto un passato glorioso con Roma e il suo impero, un passato vergognoso per la invasione di popoli barbari, un passato glorioso con la civiltà comunale, un passato vergognoso con la divisione in una pluralità di stati e principati e con la dominazione straniera, la resurrezione gloriosa con il processo risorgimentale. Secondo tale impostazione, la conoscenza essenziale per un buon suddito del Regno era quella riguardante i protagonisti e i fatti del Risorgimento, magari mitizzati. A 150 anni dall Unità è cambiato tutto il contesto e quelle storie non sono più credibili. Noi non abbiamo più bisogno di miti per aderire all unità d Italia. Essa è un dato da 150 anni e viene messa in discussione da chi crea miti e invenzioni del passato contrapposti a quelli risorgimentali. Oggi abbiamo bisogno di conoscenze ben fondate e adeguate a nutrire il pensiero storico e critico. Nella storiografia tutte le età del passato dell Italia sono state meglio indagate e se ne sono proposte rappresentazioni più comprensive: le storie dei popoli italici sono meglio conosciute e ci fanno conoscere aspetti e processi delle singole regioni storiche; la conoscenza della civiltà romana non è ridotta alla grandezza di Roma e alla costruzione del suo dominio imperiale ma rende conto della complessità e articolazione multiculturale dell impero; la fine dell impero romano occidentale non è più solo un età di disgregazione ma anche un età tardo antica di produzione di forme di vita religiosa, sociale e politica e di processi il cui esito ha condizionato il futuro delle comunità: Scuola estiva di Arcevia 2010 Programma Pagina 2
3 longobardi e bizantini e attività monastiche hanno plasmato territori. E poi arabi e normanni hanno segnato con la loro presenza una parte dell Italia. Oltre la civiltà comunale, le civiltà delle monarchie e delle repubbliche e dei principati sono rappresentate come costruttrici delle storie che hanno condotto all Italia attuale. E non è più tempo di valutazioni a senso unico per i domini dei re asburgici in Italia. Le interpretazioni diverse del processo di unificazione nazionale fanno parte della cultura storiografica. 6. Come insegnare le storie d Italia? Si tratta, dunque, di ragionare su come sia possibile insegnare le storie d Italia in modo da renderle significative per la comprensione del mondo attuale, renderle efficaci per la formazione delle competenze di cittadinanza, metterle in rapporto con le conoscenze a scala europea e quelle a scala mondiale, sia mediante gli intrecci sia mediante le comparazioni, sfruttare al massimo il rapporto con i beni culturali allo scopo di educare al patrimonio culturale, montarle in un curricolo continuativo e verticale che costruisca la cultura storica del cittadino italiano ed europeo. La Scuola Estiva di Arcevia è organizzata dall IC di Arcevia, Montecarotto, Serra de Conti di cui è dirigente Silvia Faggi Grigioni; è programmata scientificamente dall Associazione Clio 92 ; è realizzata grazie alla collaborazione di insegnanti ricercatori dell Associazione Clio 92. Direzione scientifica: Ivo Mattozzi Direzione organizzativa rganizzativa: : Ernesto Perillo Scuola estiva di Arcevia 2010 Programma Pagina 3
4 Comune di Arcevia Assessorato alla Pubblica Istruzione Cad Centro Audiovisivo Multimediale Distrettuale Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche Istituto Comprensivo di Arcevia e Scuole in Rete Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Provincia di Ancona Sistema Museale Provincia di Ancona ANPI di Arcevia Scuola Estiva di Arcevia (AN) XVI CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL CURRICOLO DELLE OPERAZIONI COGNITIVE E DELLE CONOSCENZE SIGNIFICATIVE IN STORIA Arcevia (AN), martedì 24, mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27 agosto 2010 Le storie d Italia nel curricolo verticale (dal paleolitico al presente) Programma Martedì 24 agosto 2010, : iscrizioni Sessione 1. Le storie d Italia e le Sessione 2. Le storie d Italia insegnate educazioni relazioni generali relatrici - relatori Presentazione del corso Saluti Ernesto Perillo Silvia Faggi Grigioni, Sindaci, USR, ANPI 0re relazioni generali relatrici - relatori 9,15 Storie d Italia nella scuola dell infanzia e primaria 0re Luciana Coltri 15,00 Storie d Italia e identità Enzo Guanci 10,00 Storie d Italia nella Catia 15,40 italiana scuola media Sampaolesi pausa 10,35 pausa 16,20 Il patrimonio culturale e le storie d Italia Paola Lotti 16,50 I rapporti interculturali nelle storie d Italia Mario Calidoni 11,05 Storie d Italia nella scuola secondaria di II grado M. Teresa Rabitti 11,40 Costruire il sistema delle conoscenze sulla storia d Italia Ivo Mattozzi 17,30 Le storie d Italia nei manuali Ernesto Perillo 12,15 Uscita: Le storie d Italia sul territorio??? 18,10
5 Sessione 3. Cittadinanza e costituzione, con le storie d Italia Mercoledì 25/8/10 relazioni Relatrici orario relazioni Relatrici orario Cittadinanza e Costituzione: una ricerca Silvia Faggi Grigioni 9,00 Caccia ai tesori d Italia (educazione al patrimonio) scuola primaria Antonina Gambaccini e docenti della 15,00 I copioni dei comportamenti virtuosi Anna Rosa Mancini e 9,20 Caccia ai tesori d Italia (educazione al patrimonio (scuola secondaria di I grado) Paolo Coppari e 15,40 Il gioco delle carte: la scoperta della dimensione storica delle Carte Costituzionali e dei Diritti: Le costituzioni antiche La mia / la nostra carta: le regole vissute, interpretate, condivise, partecipate L Italia dalla dittatura alla democrazia: nascita di una repubblica costituzionale Giuseppina Biancini e 10,00 Domande e risposte 16,20 Pausa 10,40 Pausa 16,30 Cristina Carelli 11,10 Sessioni 4-5. e Laboratori su storie d Italia + educazioni Catia Sampaolesi e 11,50 Presentazione dei programmi dei lab e costituzione dei gruppi laboratoriali 17,00 18,30 Domande e risposte 12,30 Uscita: Le storie d Italia sul territorio????
6 Sessioni 4-5. Laboratori su storie d Italia + cittadinanza e costituzione Giovedì 26 agosto 2010 livelli scolastici Ambiti coordinamento 1. scuola infanzia e primaria primo biennio Copioni per avviare alla cittadinanza e alla conoscenza dell Italia 2. Scuola primaria La storia d Italia con le fonti musicali 3. Scuola media La storia d Italia con le fonti musicali 4. Scuola primaria Geostoria d Italia: le civiltà nei loro ambienti 5. Scuola primaria e secondaria Insegnare la storia d Italia con gli archivi 6. Scuola primaria e secondaria Insegnare storie d Italia con i beni museali Anna Rosa Mancini Luciana Coltri Stefano Rocchetti Domenico Stumpo Daniela Dalola Laura Valentini Enrica Dondero e Monica Terminiello 7. Scuola secondaria Le storie d Italia con i manuali Vincenzo Guanci Sessione 6. Storie d Italia e altre storie Venerdì 27 agosto 2010, mattina ambiti Relatrici/tori Orario Resoconti dei risultati delle attività laboratoriali Le storie d Italia a scala europea e a scala mondiale Conclusioni, ringraziamenti e saluti Coordinatrici/tori e membri del gruppo 9 Ivo Mattozzi ed Ernesto Perillo 11,30 Silvia Faggi Grigioni (Dirigente IC Arcevia) 12,15-12,30 NOTIZIE UTILI: Il corso è riconosciuto dal Miur. Per le iscrizioni, per le notizie sugli alberghi e sulla ristorazione, per i collegamenti automobilistici verso Arcevia, per gli aggiornamenti eventuali del programma, preghiamo di visitare i siti: o telefonare alla segria dell IC di Arcevia:
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