Generalità. Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì
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- Jacopo Piccinini
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1 Generalità Presentazione Riconoscimenti Denominazione d Origine Il suo nome deriva dal profumo molto forte, non definibile comunque come "puzza" oppure, nella sua versione ladina Spretz Tzaorì, che indica formaggio saporito per il particolare odore forte ed intenso. È un formaggio a latte vaccino intero e crudo, a pasta semicotta, pressata, semidura, semistagionata, prodotto nelle tipologie: tradizionale, stagionato, malga. A partire dall'età di giorni, le forme vengono bagnate settimanalmente con acqua tiepida. In questo modo si forma una patina impermeabile all'aria che avvolge le forme e favorisce le fermentazioni nella pasta. La stagionatura, di durata media da tre a otto mesi, avviene in locali freschi e con alto grado di umidità, dove il formaggio, disposto su scaffali di legno, viene rivoltato due volte alla settimana. Ha crosta liscia, giallo ocra, untuosa, più o meno consistente, a seconda della stagionatura e pasta bianco - giallo chiaro (giallo più accentuato nel formaggio da latte di malga), morbida, poco elastica, globosa, abbastanza fondente e leggermente adesiva. Presenta un'occhiatura abbastanza consistente, medio piccola (medio-grande nel formaggio da latte di malga), sparsa in tutta la forma, per lo più di forma ovoidale. L aroma è intenso, penetrante, abbastanza persistente, con riconoscimenti di frutta matura, di erba dei pascoli e accenni di nocciole tostate. Presenta quasi sempre un sentore di ammoniaca. Ha sapore robusto, intenso, lievemente e gradevolmente salato, con un appena percettibile retrogusto amarognolo. Può essere lievemente piccante in stagionatura avanzata. Ottimo formaggio da tavola, si accompagna bene con la polenta e si abbina tradizionalmente con vini del territorio (es. Gewurztraminer altoatesino, Traminer, Marzemino, Teroldego, ). DOP Reg. CE 1162/2013 Produzione Allevamento Nazione Regione Province-Zona Tipologie Tipo Alimentazione Italia Trentino, Alto Adige Provincia di Trento. Territorio delle valli di Fassa, Primiero e Fiemme, nei comuni di: Campitello di Fassa, Canal San Bovo, Canazei, Capriana, Carano, Castello Molina di Fiemme, Cavalese, Daiano, Fiera di Primiero, Imer, Mazzin, Mezzano, Moena, Panchià, Pozza di Fassa, Predazzo, Sagron Mis, Siror, Soraga, Tesero, Tonadico, Transacqua, Valfloriana, Varena, Vigo di Fassa, Ziano di Fiemme. Provincia di Bolzano: comuni di Anterivo e Trodena. Può essere prodotto nelle tipologie: tradizionale : con stagionatura > 90 gg «stagionato» con stagionatura > 150 gg «malga» prodotto solo in estate, con latte crudo proveniente esclusivamente da alpeggi tra i m s.l.m. Stalla, Pascolo, Alpeggio. Da bovine di razza Bruna, Frisona, Pezzata Rossa, Grigio Alpina, Rendena, Pinzgau e loro incroci. Almeno il 60% del foraggio (fieno di prato stabile e/o erba sfalciata, o consumata direttamente al pascolo) deve provenire dall'area di produzione. E escluso l utilizzo del latte ottenuto da bovine alimentate con insilati di qualunque tipo e/o con «misceloni» e/o utilizzando la tecnica del «Piatto unico o Unifeed». La razione alimentare delle bovine può essere integrata con mangimi semplici o composti in misura tale da garantire un'equilibrata alimentazione delle bovine in funzione della loro produzione di latte. Nella composizione dei mangimi non devono essere presenti, oltre a quelle non consentite dalla vigente normativa, i seguenti prodotti: farine di panelli di ravizzone, vinaccioli, semi di agrumi, sottoprodotti essiccati della lavorazione industriale di ortaggi e frutta, sottoprodotti dell industria saccarifera, sottoprodotti essiccati dell industria di fermentazione, ortaggi e frutta essiccati. Organismi di tutela Storia Consorzio Volontario per la tutela del formaggio Puzzone di Moena /Spretz Tzaorì Dop Predazzo (TN) Vi sono testimonianze ed elementi atti a dimostrare che un formaggio nostrano fassano, caratterizzato soprattutto dalla crosta untuosa e dalla pasta con odore e sapore accentuati, veniva prodotto ancora molti anni fa sulle malghe, nei caseifici turnari, nei masi di montagna, soprattutto in Val di Fassa, ma anche in certe aree della confinante Val di Fiemme e della conca di Primiero, con le denominazioni di nostrano della Val di Fiemme o nostrano di Primiero". La produzione del Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì, termine con il quale si è imposto negli ultimi decenni, rappresenta per le valli di Fassa e di Fiemme e del territorio del Primiero, nonché per i comuni di Anterivo e Trodena, della confinante provincia di Bolzano, la testimonianza di un agricoltura antica, radicata nel tessuto della ruralità montana locale. L alpeggio, con le feste folcloristiche dello smonticamento, il pascolamento del bestiame nei masi di montagna, le forme associative di lavorazione del latte, turnarie
2 prima, cooperative poi, lo sfalcio dei prati in montagna, sono tutte attività agricole che si svolgono da sempre nelle citate vallate. La sua particolare caratteristica gusto-olfattiva è dovuta al trattamento superficiale delle forme. Il ripetuto lavaggio della crosta con acqua tiepida, di solito leggermente salata, produce uno strato praticamente impermeabile che favorisce fermentazioni anaerobiche interne, in grado di accentuare odori e aromi caratteristici e, allo stesso tempo, ostacolare altre fermentazioni indesiderate. In passato, il «Puzzone di Moena»/«Spretz Tzaorì» per il suo sapore e odore accentuati, fino al piccante, spesso salato, era particolarmente apprezzato dalla povera gente della ruralità montana perché, anche in piccole quantità, insaporiva le modeste pietanze dei contadini spesso a base di polenta o patate. E un formaggio da tavola, che soddisfa i palati più esigenti. Può essere gustato da solo, con insalate di verdure crude o cotte, oppure, per chi ama in bocca l incontro dolce-salato, con miele o marmellata di pesche. In cucina viene abbinato alla polenta ( polenta conzada ), alle cipolle e alle patate; è usato come componente nel ripieno dei tortelloni, assieme a spinaci e ricotta, oppure per condire gnocchi o riso. Può essere usato per insaporire svariati piatti: gnocchi, arrosti, strudel salato, pizza, E ottimo per preparare una fonduta. Nel 1984 al Concours International des Fromages de Montagne di Grenoble, al «Puzzone di Moena»/ «Spretz Tzaorì» venne conferita la medaglia di bronzo. Descrizione Classificazione Geometria forma Categoria Prodotto Materia prima Lattifera Trattamento latte Cagliata Umidità pasta Tecnologia Stagionatura Conten. Grasso Aspetto Facce Dimensioni (cm) Scalzo Dimensioni (cm) DOP Formaggio Latte Vacca Intero, Parzialmente scremato, Crudo Semicotto Semiduro Pressato, Crosta lavata Semistagionato, Stagionato Grasso Cilindrica Piane o leggermente convesse; ø Diritto, o leggermente convesso 9 12 Peso Kg 9,0 13,0 Aspetto esterno (Crosta) Aspetto interno (Pasta) Tipo Aspetto Colore Spessore Consistenza Colore Struttura Occhiatura Forma Dimensione Distribuzione Crosta lavata Liscia o poco rugosa, con una patina untuosa. tende ad assumere una colorazione più scura partendo dal giallo ocra per arrivare al marrone chiaro o rossiccio. Da giallo ocra, a marrone chiaro, o rossiccio con il progredire della maturazione. Abbastanza sottile. Abbastanza tenera, abbastanza elastica. Bianco - giallo chiaro (giallo più accentuato nel formaggio da latte di malga). Morbida, poco elastica. Abbastanza consistente. Ovoidale. Medio-piccola (medio-grande nel formaggio da latte di malga). In tutta la forma
3 Odore / Aroma Sapore Intensità Persistenza Riconoscimenti Retrogusto Dolce, Salato Acido, Amaro Intenso e penetrante. Abbastanza persistente. Si possono riconoscere la frutta matura, l erba dei pascoli e accenni di nocciole tostate. Sentore di ammoniaca più o meno accentuato con la stagionatura. n.a. Robusto, intenso, lievemente e gradevolmente salato. Amaro appena percettibile. Sensazioni Trigeminali Può essere lievemente piccante in stagionatura avanzata. Struttura (in bocca) Morbida, poco elastica, globosa, abbastanza fondente, leggermente adesiva. Principali caratteristiche fisico- chimiche (a stagion. 90 gg) Grasso (% s.s.) > 45% Umidità (% stq) %. Utilizzo DOP Utilizzo In tavola In cucina Vino E un formaggio da tavola, che soddisfa i palati più esigenti. Può essere gustato da solo, con insalate di verdure crude o cotte, oppure, per chi ama in bocca l incontro dolce-salato, con miele o marmellata di pesche. In cucina viene abbinato alla polenta (polenta «conzada»), alle cipolle e alle patate; è usato come componente nel ripieno dei tortelloni, assieme a spinaci e ricotta, oppure per condire gnocchi o riso. Può essere usato per insaporire svariati piatti: gnocchi, arrosti, strudel salato, pizza, E ottimo per preparare una fonduta. L abbinamento è con vini corposi, caldi e di buona aromaticità, bianchi o rossi. Tradizionalmente si privilegiano i vini del territorio (es. Gewurztraminer altoatesino, Traminer, Marzemino d'isera, Teroldego, ) Abbinamenti Miele / Confetture Frutta Miele millefiori, marmellata di pesche Per la sua composizione priva di zuccheri è particolarmente adatto all'abbinamento con frutti dolci. In particolare si abbina bene con i fichi, sia freschi che secchi. Verdure Pane Produzione DOP Periodo produzione Tutto l anno. La tipologia malga si produce solo in estate con latte crudo proveniente da alpeggi tra i 1700 e i 2000 m di quota, selezionato e marchiato (con una M ) Lattifere Vacca Pecora Capra Bufala % q.tà 100 Materia prima: Latte Sale Provenienza Munte Stalla o Alpeggio Per la tipologia malga viene utilizzato esclusivamente il latte di malga. Due munte successive. La trasformazione del latte deve essere effettuata entro le 36 ore successive alla consegna del latte allo stabilimento e comunque non oltre le 60 ore dalla prima o dalla eventuale seconda munta. A volte parzialmente scremato per affioramento naturale in bacinella o altri contenitori in
4 Coagulazione Fisici Termici Aggiunte Tipologia Tempo Tipo di caglio acciaio inox. Crudo. La raccolta e il conferimento del latte può essere fatta una o due volte al giorno, con bidoni o con autocisterna coibentata. In questo caso il latte viene raffreddato o raffrescato alla stalla. Il latte caldo, o raffrescato a C, o raffreddato ad una temperatura di 8 16 C, nel caso di una sola raccolta al giorno, viene stoccato in contenitori in acciaio inox. Lattoinnesto autoprodotto in caseificio utilizzando latte termizzato esclusivamente per la preparazione del lattoinnesto naturale. Presamica C minuti. Bovino Rottura coagulo Dimensione nocciola. 46 ± 2 C (semicottura). Cottura Tempo minuti cagliata Formatura forma Riposo Estrazione Pressatura Salatura Tempo minimo Sotto siero per 8 20 minuti. La cagliata con il siero viene convogliata direttamente nelle fascere. Nel caso di impiego di caldaia polivalente, finita la semicottura, il siero con la cagliata viene convogliato in una vasca di drenaggio. Viene quindi tolto il siero e si procede a una prima pressatura della cagliata con l'applicazione di piastre di acciaio inox compresse con dei martinetti. Tolte le piastre si procede alla porzionatura e successiva estrazione della cagliata che viene messa nelle fascere. In fascere in legno, o di altro materiale idoneo, dentro tele in lino o cotone o di altro tipo sempre idoneo, o in stampi microforati. Nel corso della giornata si effettuano 2 3 rivoltamenti. Le forme, dentro le fascere o negli stampi, vengono messe sotto torchio o presse e rigirate più volte. Le forme sostano quindi sullo spersore e dopo alcune ore vengono poste nelle fascere marchianti fino al giorno successivo quando passano alla salatura a secco : 8 10 giorni; in salamoia : 2 4 giorni; La salamoia può avere una densità variabile da Baumé; > 90 giorni (prodotto tradizionale). > 150 giorni (prodotto «stagionato») Può protrarsi fino a 8 mesi. Stagionatura Marchiatura C UR% Da 10 a 20 C; UR 85% Cura forma Durante le prime 2 3 settimane le forme vengono rivoltate e bagnate, due volte alla settimana, con acqua leggermente tiepida, che può essere leggermente salata, con formazione sulla crosta di una patina untuosa (crosta lavata) e la comparsa, un po' alla volta, del color giallo ocra o marrone chiaro o rossiccio. Successivamente il trattamento viene fatto una volta alla settimana, sempre previo rivoltamento delle forme, fino a stagionatura. Tutte le forme di formaggio Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì, al momento della produzione, vengono inserite in apposite fascère marchianti che imprimono una o più volte sullo scalzo la dicitura in lingua italiana D.O.P. Puzzone di Moena, che dovrà presentare dimensioni maggiori di qualunque altra eventuale scritta sul prodotto. Inoltre un apposito contrassegno indica il numero o codice di riferimento del Caseificio e il lotto di produzione.
5 Commercializzazione Il formaggio può essere venduto a forma intera o porzionato. In ogni caso le forme intere, o le confezioni, nelle varie tipologie, dovranno riportare: la dicitura «Puzzone di Moena»/«Spretz Tzaorì» oppure una delle due separatamente «Puzzone di Moena» DOP o «Spretz Tzaorì» DOP, il numero o codice di riferimento del caseificio produttore, il lotto di produzione, l eventuale indicazione della tipologia «stagionato», «di malga», marchiato con la lettera M. μπ
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