Operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore F in un vettore e in una coppia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore F in un vettore e in una coppia"

Transcript

1 Operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore F in un vettore e in una coppia F (non baricentrico) = F (baricentrico) + Momento orario F. b F (diretto verso il basso) = vettore spostato a sinistra + momento orario F (diretto verso il basso) = vettore spostato a destra + momento antiorario

2 Operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore F in un vettore F e in una coppia F a F F

3 Operazioni sui vettori Scomposizione di un vettore F in un vettore F e in una coppia F F momento di trasporto antiorario + M = a F a F F F F (diretto verso il basso) = vettore spostato a destra + momento antiorario

4 Operazioni sui vettori Composizione di un vettore F e di una coppia F F momento di trasporto antiorario + M = a F a F F F F F (diretto verso il basso) con un momento antiorario si sposta a sinistra

5 Operazioni sui vettori Composizione di un vettore F e di una coppia F F momento di trasporto orario + M = a F a F F F F F (diretto verso il basso) con un momento orario si sposta a destra

6 Operazioni sui vettori Somma di due vettori paralleli (II) Il fulcro di una leva in equilibrio si trova a distanze inversamente proporzionali alle intensità dei pesi applicati. Archimede (Siracusa, a.c.) a b -P -R equilibrante R a = P b P R

7 Operazioni sui vettori Somma di due vettori paralleli (II) Il fulcro di una leva in equilibrio si trova a distanze inversamente proporzionali alle intensità dei pesi applicati. Archimede (Siracusa, a.c.) Se le forze hanno lo stesso verso, il risultante è collocato tra le due forze e ha il loro stesso verso Se le forze hanno versi opposti, il risultante è collocato dal lato del vettore di maggiore intensità e ha il suo stesso verso Il risultante ha intensità pari alla somma algebrica delle intensità delle due forze Il risultante ha distanze dalle forze inversamente proporzionali all intensità di ciascuna forza

8 Operazioni sui vettori Somma di tre o più vettori qualsiasi - metodo di Karl Culmann ( ) componenti componenti

9 Operazioni sui vettori Somma di tre o più vettori qualsiasi - metodo di Karl Culmann ( )

10 Operazioni sui vettori Somma di tre o più vettori qualsiasi - metodo di Karl Culmann ( )

11 Operazioni sui vettori Somma di tre o più vettori qualsiasi - metodo di Karl Culmann ( ) componenti di componenti di 1+2+3

12 Operazioni sui vettori Somma di tre o più vettori qualsiasi - metodo di Karl Culmann ( ) Il poligono funicolare: significato fisico d 4 fune compressa O e 4 fune tesa d O e

13 Operazioni sui vettori

14 Il corpo rigido Un vettore-forza produce gli stessi effetti qualsiasi sia il punto di applicazione sulla sua retta d azione Un sistema di vettori-forza produce gli stessi effetti che produce un sistema equivalente (stesso risultante e stesso momento risultante)

15 Il corpo rigido EQUILIBRIO = bilanciamento delle forze (aequus = uguale + libra = bilancia) rottura F = 0 M = 0 assenza di moto deformazione instabilità STABILITÀ = fermezza, saldezza, inamovibilità L esistenza dell equilibrio è condizione necessaria e sufficiente affinché un corpo rigido sia stabile.

16 Le azioni Azioni statiche: intensità costante, posizione fissa o lentamente variabile (peso, spinte)

17 Le azioni Azioni dinamiche: intensità variabile, posizione fissa o variabile (vento, terremoto, macchine vibranti o mobili)

18 Le azioni Azioni generate da movimenti impediti Azioni generate da spostamenti impressi

19 f 1 f 2 Sistemi costruttivi a muri portanti / considerazioni statiche generali I vincoli / reali P G vincoli f 3 f 4 reazioni vincolari

20 I vincoli / reali P reazione vincolare? a b G d c? reazione vincolare vincolo vincolo

21 I vincoli / ideali movimenti consentiti: traslazione e rotazione (-1 grado di libertà) rotazione (-2 gradi di libertà) traslazione (-2 gradi di libertà) nessuno (-3 gradi di libertà)

22 I vincoli / esempi

23 Questioni di equilibrio / prima questione Dato un sistema di forze, il corpo (rigido) che ne è soggetto è in equilibrio? Prima condizione (ΣF = 0): il poligono delle forze deve essere chiuso e le forze si devono inseguire Seconda condizione (ΣM = 0): la risultante di n-1 forze deve trovarsi sulla stessa retta d azione dell n-esima ovvero: il primo e l ultimo lato del poligono funicolare devono avere la stessa retta d azione ovvero (nel caso di tre forze): le rette d azione devono incontrarsi in un punto

24 Questioni di equilibrio / seconda questione Dato un corpo sicuramente equilibrato, quali sono le forze che agiscono su di esso? Dato un corpo sicuramente equilibrato, quali sono le reazioni vincolari? f 1 G??

25 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali E E P E R R R P P Sistemi ipostatici equilibrio condizionato

26 -S Sistemi costruttivi a muri portanti / considerazioni statiche generali Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte -P S < F a max = αp

27 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 1. Come stabilizzare il muro se S > F a (= αp)? a) ridurre S b) aumentare P (non serve a nulla aumentare la base di appoggio) c) aumentare α a b c

28 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) momento stabilizzante momento ribaltante S h O P b

29 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O P b

30 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O P b

31 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S c) aumentare P momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O b P

32 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S c) aumentare P d) inclinare il corpo (aumentare b) momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O P b b

33 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S c) aumentare P d) inclinare il corpo (aumentare b) e) aumentare la base di appoggio momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O P b b

34 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S c) aumentare P d) inclinare il corpo (aumentare b) e) aumentare la base di appoggio momento stabilizzante momento ribaltante S S h O P O P b

35 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte 2. Come stabilizzare il muro se il centro di pressione fuoriesce dalla base? (equilibrio: b P > h S) a) abbassare S b) ridurre S c) aumentare P d) inclinare il corpo e) aumentare la base di appoggio momento stabilizzante momento ribaltante f) trasformare l appoggio (labile) in incastro (isostatico) S S h O P O P b incastro Sistemi isostatici e iperstatici equilibrio incondizionato

36 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte per l equilibrio S < F a (= αp) h S < b P

37 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano orizzontale e soggetto a forze verticali e a spinte per l equilibrio S < F a (= αp) h S < b P S R P t P O

38 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano inclinato e soggetto a forze verticali χ P χ χ F a = α V V S = V tg χ χ P χ χ* V* P S* χ* (angolo di attrito) per l equilibrio allo scorrimento: F a > S αv > Vtg χ α > tg χ situazione limite: α = tg χ* colatitudine massima che può avere una forza scambiata tra due corpi angolo di attrito χ* = 30 α = Ѵ3/3 0,577 0,6

39 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano inclinato e soggetto a forze verticali NO χ* χ χ* cono d attrito

40 Sistemi ipostatici / il corpo appoggiato Corpo rigido appoggiato su un piano inclinato e soggetto a forze verticali Muraglia cinese S S O R P P O <χ* O R P A. Gaudi, Parco Güell, Barcellona

41 Sistemi ipostatici / i corpi mutuamente appoggiati / conclusioni generali Il corpo rigido 1 si muove rispetto al corpo rigido 2? No se: il centro di pressione è interno alla base di appoggio la colatitudine della forza scambiata è minore dell angolo di attrito P 1 χ<χ* 2

42 Sistemi ipostatici / i corpi mutuamente appoggiati / esempi L Pseudoarco L/2 L/4 L/6 S S = 1/2 (1 + 1/2 + 1/3 + 1/ /n-1) serie armonica per S = 10 L occorre sovrapporre circa

43 Sistemi ipostatici / i corpi mutuamente appoggiati

44 Sistemi ipostatici / i corpi mutuamente appoggiati / esempi χ

45 La trave / la trave piana y x linea d asse piano medio sezione retta piano medio linea d asse SI sezione retta NO

46 Equilibrio esterno ed equilibrio interno : le sollecitazioni 2 1 Se un corpo è in equilibrio, è in equilibrio ogni sua parte s S = R A piano di sezione R B

47 Equilibrio esterno ed equilibrio interno : le sollecitazioni S 2 1 Se un corpo è in equilibrio, è in equilibrio ogni sua parte s R B R A piano di sezione

48 Equilibrio esterno ed equilibrio interno : le sollecitazioni S 2 1 Se un corpo è in equilibrio, è in equilibrio ogni sua parte s R B R A piano di sezione

49 Equilibrio esterno ed equilibrio interno : le sollecitazioni S = -R B 2 1 Se un corpo è in equilibrio, è in equilibrio ogni sua parte s R B R A piano di sezione

50 Equilibrio esterno ed equilibrio interno : le sollecitazioni linea d asse sforzo normale (compressione) sforzo di taglio momento flettente sforzo normale (trazione)

51 La resistenza Capacità di una struttura di rispondere alle azioni esterne La struttura deve a) assumere una conformazione complessiva che ne consenta l utilizzazione b) deve mantenere un adeguato grado di sicurezza * * grado di sicurezza (s) = moltiplicatore del carico P che porta al carico di collasso P c [P c = s. P]

52 La resistenza La resistenza dipende dal carico applicato La resistenza dipende dal materiale con cui è realizzato il corpo La resistenza dipende dalla natura dei vincoli La resistenza dipende dalla forma del corpo La resistenza dipende dalla giacitura del corpo

53 La resistenza Corpo in materiale omogeneo (homós = uguale + génos = razza) a) corpo di composizione chimico-fisica non variabile da punto a punto (composti chimici puri, leghe metalliche ) b) corpo le cui disomogeneità sono modeste rispetto alle sue dimensioni (pietre compatte e non stratificate, calcestruzzo, calcestruzzo cellulare, legno...)

54 La resistenza Corpo in materiale omogeneo (homós = uguale + génos = razza) a) corpo di composizione chimico-fisica non variabile da punto a punto (composti chimici puri, leghe metalliche ) b) corpo le cui disomogeneità sono modeste rispetto alle sue dimensioni (pietre compatte e non stratificate, calcestruzzo, calcestruzzo cellulare, legno...) Corpo disomogeneo corpo le cui eterogeneità sono del suo stesso ordine di grandezza (calcestruzzo armato)

55 La resistenza Corpo in materiale isotropo (ísos = uguale + trópos = direzione) corpo il cui comportamento fisico non varia con la direzione (un corpo omogeneo può essere anisotropo: ardesia, amianto, legno, lamiere metalliche deformate a freddo)

56 La resistenza / il corpo elastico Corpo elastico corpo ideale che sotto carico si deforma ma che riprende la forma iniziale all annullarsi del carico

57 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni Tensioni (Pa): forze per unità di superficie che si scambiano le parti contigue di un corpo (1 MPa = 10,2 kg/cmq) Nei gas - la pressione è costante in ogni punto P - la pressione è sempre diretta ortogonalmente a da preso su un piano comunque scelto tra la stella di piani passanti per P (legge di Pascal) T -T T = cost Nei liquidi - la pressione idrostatica è funzione lineare della profondità del punto P (p = γh ) (legge di Stevino) - la pressione è sempre diretta ortogonalmente a da T -T T =γh Nei solidi - la pressione è variabile in modo complesso da punto a punto in relazione alle forze esterne - la pressione non è (in genere) ortogonale al piano da - la pressione varia in funzione del piano da T T =f(p, da) -T

58 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni N = R Σ = N/A (pressione media sull areola unitaria) σ = lim (ΔF/ΔA) per ΔA 0 (pressione locale nel punto P) σ = df/da (tensione) N = A df = A σ da (equilibrio tra sforzo normale e tensioni normali)

59 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni Tensioni (Pa): forze per unità di superficie che si scambiano le parti contigue di un corpo (1 MPa = 10,2 kg/cmq) τ media = T/A Nei solidi - la pressione è variabile in modo complesso da punto a punto in relazione alle forze esterne - la pressione non è (in genere) ortogonale al piano da - la pressione varia in funzione del piano da

60 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni Nei solidi - la pressione è variabile in modo complesso da punto a punto in relazione alle forze esterne - la pressione non è (in genere) ortogonale al piano da - la pressione varia in funzione del piano da

61 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni N = R T = 0

62 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni N = R cosγ T = R senγ

63 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni e le deformazioni Deformazione: cambiamento della forma e delle dimensioni iniziali di un corpo soggetto ad azioni esterne l 0 A allungamento Δl = l l 0 N N l

64 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni e le deformazioni Deformazione: cambiamento della forma e delle dimensioni iniziali di un corpo soggetto ad azioni esterne l 0 A allungamento Δl = l l 0 N N l 2l 0 2Δl N N ε = Δl / l 0 (dilatazione longitudinale)

65 La resistenza / il corpo elastico Effetti delle azioni esterne sui corpi omogenei e isotropi: le tensioni e le deformazioni Deformazione: cambiamento della forma e delle dimensioni iniziali di un corpo soggetto ad azioni esterne l 0 A allungamento Δl = l l 0 N N N l Δl = Δl 2A 2N l = l ε = Δl / l 0 (dilatazione longitudinale) σ = N/A (tensione media)

66 La resistenza / il corpo elastico Legge di comportamento a trazione di un materiale omogeneo e isotropo (acciaio) Valori indicativi del modulo di Young E (kg/cmq) Acciaio Rame Ghisa Alluminio Marmi Calcestruzzo Abete douglas Vetro greggio Mattoni ordinari Piombo Legge di Hooke ( ) σ = E ε

67 La resistenza / il corpo elastico Dilatazione longitudinale / contrazione trasversale (corpo di dimensioni unitarie) ε x /2 -ε y /2 ε y = -νε x modulo di Poisson (0 < ν < 0,5) 1 1

68 La resistenza / il corpo elastico Dilatazione longitudinale / contrazione trasversale (corpo di pietra di dimensioni non unitarie) ΔL/2 ΔS/2 pietra (ν = 0,15) S = 100 mm L = 1000 mm ε y = -νε x modulo di Poisson (0 < ν < 0,5) se ε x = ΔL/L = 1/1000 ε y = - 0,15 x (1/1000) = ΔS/S ΔS = -(0,15 x 1/1000) x 100 = -15/1000 mm (se il corpo di pietra 100x10 mm venisse allungato di 1 mm, contemporaneamente si stringerebbe di 15/1000 mm )

69 La resistenza / il corpo elastico Deformazioni e temperatura coefficiente di dilatazione termica ΔL t = αδt L ΔL e = (σ/e) L ε t = αδt ε e = σ/e per ε t = ε e (deformazione impedita) σ = E α Δt deformazione impedita deformazione consentita esempio: σ = x (10/ ) x 1 = 22 kg/cmq incremento di tensione in una barra di acciaio incastrata per ogni incremento di temperatura di 1 C

70 La resistenza / il corpo elastico Principio di sovrapposizione degli effetti: l effetto prodotto da più cause agenti contemporaneamente è uguale alla somma degli effetti prodotti dalle cause prese separatamente M S N T = + + s s s s

71 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a M σ x = Ky = (M/J) y con J = A y 2 da (J = bh 3 /12, per la sezione rettangolare) piano medio / piano di flessione area tesa linea d asse M asse neutro σ max = 6M/bh 2 b G y σ max h area compressa -σ max σ max

72 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a M Il momento d inerzia da a J a = A y 2 da y h b a.n. a a.n. a a.n. h a.n. r a.n. b J = bh 3 /12 J = a 4 /12 J = a 4 /12 J = bh 3 /36 J = πr 4 /4

73 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N P σ = df/da N = A df = A σda da s N = P σ

74 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N P σ = df/da N = A df = A σda s N = P σ = cost (per il principio di conservazione delle sezioni piane)

75 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N P σ = df/da N = A df = A σda = σ A da = σ A σ = N/A s N = P σ = cost (per il principio di conservazione delle sezioni piane)

76 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N e M S σ c = N/A = cost

77 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N e M S S σ c = N/A = cost σ max f = 6M/bh 2 = (6N/bh 2 ) e S = cost

78 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N e M S S = S 1 S 2 S 2 S 1 S σ c = N/A = cost σ max f = 6M/bh 2 = (6N/bh 2 ) e S = cost

79 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / le tensioni dovute a N e M S S = S 1 S 2 S S 2 S 1 S σ c = N/A = cost σ max f = 6M/bh 2 = (6N/bh 2 ) e S = cost N/bh = (6N/bh 2 ) e lim e lim = h/6 Se il centro di pressione non fuoriesce dal terzo medio, il pilastro di sezione rettangolare è solo compresso

80 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N S σ c s

81 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N σ c > σ c s S

82 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N S 2σ c s

83 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N S = S 1 S 2 S 2 S 1 > 2σ c s

84 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N S 2 S 1 > 2σ c S = S 1 S 2 s

85 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico N S 2 S 1 > 2σ c S = S 1 S 2 s

86 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / il carico eccentrico se 0 < e h/6 il pilastro è solo compresso se h/6 < e < il pilastro è teso e compresso (attenzione a σ max ) h/6 s

87 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / l instabilità A min = P/σ max P A min P A min /10 schiacciamento svergolamento travertino: σ max = 90 kg/cmq ghisa: σ max = 900 kg/cmq

88 Le tensioni nel pilastro a comportamento elastico lineare / l instabilità A min = P/σ max P A min P A min /10 Il carico massimo (P u ) che un pilastro può sopportare è in funzione di: a) area della sezione b) lunghezza del pilastro c) forma della sezione P P schiacciamento svergolamento A lim /10 A lim /10 schiacciamento svergolamento travertino: σ max = 90 kg/cmq ghisa: σ max = 900 kg/cmq riduzione della lunghezza cambiamento della sezione

89 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso snello P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 L o P E /4 P E 2P E 4P E

90 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso snello P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 Valori indicativi di E (kg/cmq) P E /4 P E 2P E 4P E Acciaio Rame Ghisa Alluminio Marmi Calcestruzzo Abete douglas Vetro greggio Mattoni ordinari Piombo

91 J max = bh 3 /12 Sistemi costruttivi a muri portanti / considerazioni statiche generali Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso snello P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 J = A y 2 da a = bh π R 2 = a 2 J min = hb 3 /12 h b J = a 4 /12 = b 2 h 2 /12 < J max (> J min ) J = π R 4 /4 = a 4 /4π J = π/4 (R e 4 R i4 ) P E cerchio P E rettangolo P E quadrato P E corona

92 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro / effetti delle discontinuità Il pilastro compresso snello P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 J = A y 2 da Esempio: sia 400 kg il carico P distribuito agente sul pilastro e sia 800 kg il carico di Eulero P E 400 (P) / 800 (P E ) = 1/2 200 (P) / 400 (P E ) = 1/2 200 (P) / 100 (P E ) = 2 NO P > P E J min = hb 3 /12 b h J max = bh 3 /12 discontinuità h/2 J min = (h/2)b 3 /12 = J min /2 J min = h(b/2) 3 /12 = J min /8 discontinuità metà pilastro con carico dimezzato metà pilastro con carico dimezzato

93 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso tozzo A min = P/σ max A parità di area, qualsiasi sezione A P σ

94 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro pressoinflesso tozzo e σ max = N/A + Ne y max /J A parità di area, sezione con J max elevato y max e A P

95 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro pressoinflesso tozzo e σ max = N/A + Ne y max /J A parità di area, sezione con J max elevato J max J max e e e attenzione e

96 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso snello P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 A parità di area, sezione con J min elevato π R 2 = a 2 a = bh J min = hb 3 /12 h b J = π R 4 /4 = a 4 /4π J = a 4 /12 J = π/4 (R e 4 R i4 )

97 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro pressoinflesso snello e

98 Le tensioni nel pilastro / ottimizzazione della sezione del pilastro Il pilastro compresso tozzo P Il pilastro compresso snello P A min = P/σ max P E = π 2 (E J min )/(αl) 2 Il pilastro pressoinflesso tozzo Il pilastro pressoinflesso snello e P e P σ max = P/A + Pe y max /J

99 Le tensioni nel pilastro / l uniforme resistenza N σ = N/A S P σ = (N+P)/A S A x = αp e βx σ = (N+2P)/A P S x A x σ = (N+3P)/A P S

100 Le tensioni nel pilastro / il pilastro cerchiato pianta snelli

101 Le tensioni nel pilastro / il pilastro cerchiato P max = σ max A ΔL σ max = E (ΔL/L) max L ΔR/2 ΔR/2 0,10 0,15 pietre 0,33 acciaio (ΔR/2R)/(ΔL/L) = ε R /ε L = ν (modulo di Poisson)

102 Le tensioni nel pilastro / il pilastro cerchiato ΔL ΔR/2 ΔR/2

103 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico N S σ c s

104 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico N σ c > σ c s S

105 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico N S 2σ c s

106 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico N S A B s SEZIONE INERTE SEZIONE REAGENTE

107 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico e N S = σ c h = σ c 3[(h/2) e]/2 σ c = [4 h/3(h 2e)] σ c S (con h/6 < e < h/2) se e h/2 allora σ c σ c s h

108 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico se il materiale resiste a trazione: l eccentricità (e) può assumere qualsiasi valore (attenzione a σ max ) e N s h

109 Le tensioni nel pilastro in muratura / il carico eccentrico se il materiale resiste a trazione: l eccentricità (e) può assumere qualsiasi valore (attenzione a σ max ) se il materiale non resiste a trazione: deve essere e < h/2 con 0 < e h/6 l intera sezione è reagente con h/6 < e < h/2 la sezione è parzializzata (attenzione a σ max ) e N s h

110 Le tensioni nel pilastro in muratura / il nocciolo centrale d inerzia h/3 h/4 h/4 b/3 e = h/6 N e = h/8 N e = 2h/12 e = h/12 N h h h

111 Le tensioni nel pilastro in muratura / il nocciolo centrale d inerzia armatura

112 Esercizio Tra le infinite sezioni s di un pilastro di sezione rettangolare, quali sono le sezioni soggette a σ di sola compressione? PILASTRO IN MURATURA terzo medio P s centro di pressione s s } } solo solo compressione compressione, con sezione parzializzata non c è equilibrio

113 Esercizio Tra le infinite sezioni s di un pilastro di sezione rettangolare, quali sono le sezioni soggette a σ di sola compressione? PILASTRO IN MATERIALE RESISTENTE ANCHE A TRAZIONE terzo medio P s centro di pressione s s } } trazione solo compressione e compressione trazione e compressione se il pilastro è incastrato a terra non c è equilibrio se il pilastro non è incastrato a terra

114 Esercizio: Tra i seguenti pilastri, quale ti pare più adatto a sopportare il carico P? Perché? 1 P 2 P 3 P

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012

PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Cognome e nome PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Si ricorda al candidato di rispondere alle domande di Idraulica, Scienza delle costruzioni e Tecnica delle

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1

Dettagli

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti; !""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento

Dettagli

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova. PAG. 1/5 I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.it DIPARTIMANTO DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Rev.

Dettagli

Proprietà elastiche dei corpi

Proprietà elastiche dei corpi Proprietà elastiche dei corpi I corpi solidi di norma hanno una forma ed un volume non facilmente modificabili, da qui deriva la nozioni di corpo rigido come corpo ideale non deformabile. In realtà tutti

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI

CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI CONSOLIDAMENTO DI SOLAI IN LEGNO (1) Chiodi in numero eccessivo ed allineati: soluzione scorretta. Tavole connesse

Dettagli

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI travi secondarie

Dettagli

--- durezza --- trazione -- resilienza

--- durezza --- trazione -- resilienza Proprietà meccaniche Necessità di conoscere il comportamento meccanico di un certo componente di una certa forma in una certa applicazione prove di laboratorio analisi del comportamento del componente

Dettagli

Flessione orizzontale

Flessione orizzontale Flessione orizzontale Presso-flessione fuori piano Presso-flessione fuori piano Funzione dei rinforzi FRP nel piano trasmissione di sforzi di trazione all interno di singoli elementi strutturali o tra

Dettagli

Fondazioni con grande eccentricità (al di fuori del terzo medio)

Fondazioni con grande eccentricità (al di fuori del terzo medio) Fondazioni con grande eccentricità (al di fuori del terzo medio) Generalità Poco si trova in letteratura (eccezion fatta per Bowles, Fondazioni, ed. McGraw-Hill) riguardo le fondazioni con carico fortemente

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO 1 LEZIONE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO ARGOMENTI 1. Introduzione Presentazione del corso 2.

Dettagli

Generalità e note di teoria

Generalità e note di teoria Capitolo 1 Generalità e note di teoria In questo capitolo sono riportate alcune note delle teorie utilizzate, riguardanti: Verifiche di resistenza. Dati del problema e convenzioni. Ipotesi fondamentali.

Dettagli

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Parte I Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria

Dettagli

CAPITOLO 5 IDRAULICA

CAPITOLO 5 IDRAULICA CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'

Dettagli

CLASSE PRIMA A. I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte A.S.

CLASSE PRIMA A. I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte A.S. CLASSE PRIMA A I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte Materia A.S.2014/2015 FISICA e Laboratorio di Fisica Unità 2- Strumenti matematici:

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. 2 Il calcestruzzo armato 2.4 La flessione composta

ESERCIZI SVOLTI. 2 Il calcestruzzo armato 2.4 La flessione composta ESERCIZI SVOLTI Costruire la frontiera del dominio di resistenza della sezione rettangolare di mm con armatura simmetrica A s,tot + 6, copriferro mm, impiegando calcestruzzo classe C /. Resistenza di calcolo

Dettagli

Test di autovalutazione Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti

Test di autovalutazione Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti Test di autovalutazione Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti Quesito 1 Un punto materiale di massa 5 kg si muove di moto circolare uniforme con velocità tangenziale 1 m/s. Quanto

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni 1 Flessione composta tensoflessione Risposta della sezione Campo elastico σ + A I Risposta della sezione Al limite elastico el, Per calcolare el, : σ A + el, I f f + el,

Dettagli

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m DINAMICA. La macchina di Atwood è composta da due masse m e m sospese verticalmente su di una puleggia liscia e di massa trascurabile. i calcolino: a. l accelerazione del sistema; b. la tensione della

Dettagli

Schöck Isokorb Tipo QP, QP-VV

Schöck Isokorb Tipo QP, QP-VV Schöck Isokorb Tipo Schöck Isokorb Tipo, -VV Schöck Isokorb Tipo (sollecitazione di taglio) Per carichi puntuali. Adatto a balconi appoggiati. Trasferisce forze di taglio positive Schöck Isokorb Tipo -VV

Dettagli

Cosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo.

Cosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo. Introduzione Cosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo. riassunto Cosa determina il moto? Forza - Spinta di un

Dettagli

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2015-2016 A. Ponno (aggiornato al 19 gennaio 2016) 2 Ottobre 2015 5/10/15 Benvenuto, presentazione

Dettagli

Risultati questionario Forze

Risultati questionario Forze Risultati questionario Forze Media: 7.2 ± 3.3 Coeff. Alpha: 0.82 Frequenza risposte corrette Difficoltà domande 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 25% 42% 75% 92% 100% % corrette 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30%

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1.

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1. L accelerazione iniziale di un ascensore in salita è 5.3 m/s 2. La forza di contatto normale del pavimento su un individuo di massa 68 kg è: a) 2.11 10 4 N b) 150 N c) 1.03 10 3 N Un proiettile viene lanciato

Dettagli

RESISTENZA A TAGLIO. Università degli Studi di Trento - Facoltà di Ingegneria Geotecnica A / Geotecnica B (Dr. A Tarantino) 1.1

RESISTENZA A TAGLIO. Università degli Studi di Trento - Facoltà di Ingegneria Geotecnica A / Geotecnica B (Dr. A Tarantino) 1.1 RESISTENZA A TAGLIO 1.1 Capacità portante di una fondazione F W ribaltante W stabilizzante mobilitata La stabilità del complesso terreno-fondazione dipende dalle azioni tangenziali che si possono mobilitare

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

IL CAMPO MAGNETICO. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

IL CAMPO MAGNETICO. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. IL CAMPO MAGNETICO V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. UNITÀ - IL CAMPO MAGNETICO 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz

Dettagli

Modelli di dimensionamento

Modelli di dimensionamento Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di

Dettagli

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15 I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI PRIME TECNICO TURISTICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON

Dettagli

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo.

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo. Febbraio 1. Un aereo in volo orizzontale, alla velocità costante di 360 km/h, lascia cadere delle provviste per un accampamento da un altezza di 200 metri. Determina a quale distanza dall accampamento

Dettagli

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc 10.10.8 Esempi di progetti e verifiche di generiche sezioni inflesse o presso-tensoinflesse in conglomerato armato (rettangolari piene, circolari piene e circolari cave) Si riportano, di seguito, alcuni

Dettagli

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - V

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - V Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - V AGGIORNAMENTO 22/09/2012 DOMINIO DI RESISTENZA Prendiamo in considerazione la trave rettangolare

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100

Dettagli

Pali di fondazione. modulo B Le fondazioni. La portata dei pali

Pali di fondazione. modulo B Le fondazioni. La portata dei pali 1 Pali di fondazione La portata dei pali Nel caso dei pali di punta soggetti a sforzi assiali, cioè realizzati in terreni incoerenti e infissi in terreno profondo compatto, il carico ammissibile P su ogni

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Progetto di un muro di sostegno in cemento armato

Progetto di un muro di sostegno in cemento armato ITG Cassino Corso di costruzioni prof. Giovanni Di Lillo Per il progetto dei due muri si sceglie la tipologia in cemento armato per il muro con altezza di 5.00 m, mentre il muro con altezza di.50 m sarà

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMO RESISTENTE A PETTINE Un elemento di calcestruzzo tra due fessure consecutive si può schematizzare come una mensola incastrata nel corrente

Dettagli

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m ESERCITAZIONE n. 5 Carico limite di un palo trivellato Si calcoli, con le formule statiche, il carico limite di un palo trivellato del diametro di 0,4 m e della lunghezza di 11 m, realizzato in un sito

Dettagli

GEOTECNICA. ing. Nunziante Squeglia 13. OPERE DI SOSTEGNO. Corso di Geotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura

GEOTECNICA. ing. Nunziante Squeglia 13. OPERE DI SOSTEGNO. Corso di Geotecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura GEOTECNICA 13. OPERE DI SOSTEGNO DEFINIZIONI Opere di sostegno rigide: muri a gravità, a mensola, a contrafforti.. Opere di sostegno flessibili: palancole metalliche, diaframmi in cls (eventualmente con

Dettagli

CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE

CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE Consideriamo adesso un corpo esteso, formato da più punti, e che abbia un asse fisso, attorno a cui il corpo può ruotare. In questo caso l

Dettagli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli Appunti sulle funi DEFINIZIONE Fune: è un organo flessibile formato da un insieme di fili di acciaio, di forma e dimensioni appropriate, avvolti elicoidalmente in uno o più gruppi concentrici attorno ad

Dettagli

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una

Dettagli

BIOMECCANICA A A 2 0 11-2 0 1 2. P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o

BIOMECCANICA A A 2 0 11-2 0 1 2. P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o A A 2 0 11-2 0 1 2 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio 1 Elementi strutturali Travi principali reticolari (capriate); travi secondarie (arcarecci); pilastri; controventi di falda; controventi longitudinali

Dettagli

A A 2 0 1 2-2 0 1 3 BIOMECCANICA. P i e t r o P i c e r n o, P h D

A A 2 0 1 2-2 0 1 3 BIOMECCANICA. P i e t r o P i c e r n o, P h D A A 2 0 1 2-2 0 1 3 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E

Dettagli

Seconda Legge DINAMICA: F = ma

Seconda Legge DINAMICA: F = ma Seconda Legge DINAMICA: F = ma (Le grandezze vettoriali sono indicate in grassetto e anche in arancione) Fisica con Elementi di Matematica 1 Unità di misura: Massa m si misura in kg, Accelerazione a si

Dettagli

CALCOLO DEL NUOVO PONTE

CALCOLO DEL NUOVO PONTE CALCOLO DEL NUOVO PONTE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali utilizzati sono: - Calcestruzzo Rck450 = 2500 Kg/m 3 Resistenza di esercizio a flessione: f cd = 0,44*45 = 19,8 N/mm 2 = 198 Kg/cm 2 -

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

Calcola l allungamento che subisce un tirante di acciaio lungo l=2,5m (a sez.circolare) con φ =20mm sottoposto ad un carico (in trazione) F=40.000N.

Calcola l allungamento che subisce un tirante di acciaio lungo l=2,5m (a sez.circolare) con φ =20mm sottoposto ad un carico (in trazione) F=40.000N. Edutecnica.it Azioni interne esercizi risolti 1 razione Esercizio no.1 soluzione a pag.7 Determina il diametro di un tirante (a sezione circolare in acciaio Fe0 da sottoporre ad una forza F10.000N di lunghezza

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo Momento di una forza Nella figura 1 è illustrato come forze uguali e contrarie possono non produrre equilibrio, bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo esteso.

Dettagli

IL TRACCIAMENTO QUALITATIVO DEL MOMENTO FLETTENTE NEI PORTALI

IL TRACCIAMENTO QUALITATIVO DEL MOMENTO FLETTENTE NEI PORTALI IL TRACCIAMENTO QUALITATIVO DEL MOMENTO FLETTENTE NEI PORTALI Alcune proprietà della deformata dei portali Si esaminano nel seguito alcune proprietà della deformata dei portali. Queste proprietà permettono

Dettagli

Tonzig Fondamenti di Meccanica classica

Tonzig Fondamenti di Meccanica classica 224 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ). Quando il signor Rossi si sposta verso A, la tavola si sposta in direzione opposta in modo che il CM del sistema resti immobile (come richiesto dal fatto

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

F 2 F 1. r R F A. fig.1. fig.2

F 2 F 1. r R F A. fig.1. fig.2 N.1 Un cilindro di raggio R = 10 cm e massa M = 5 kg è posto su un piano orizzontale scabro (fig.1). In corrispondenza del centro del cilindro è scavata una sottilissima fenditura in modo tale da ridurre

Dettagli

Strutture in Acciaio:

Strutture in Acciaio: Strutture in Acciaio: i Verifica degli elementi strutturali STATI LIMITE DI ESERCIZIO STATI LIMITE ULTIMI DELLE SEZIONI (RESISTENZA DELLE SEZIONI) Si possono considerare due stati limite: 1. Stato

Dettagli

Le piastre Precompresse

Le piastre Precompresse Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Precompresse Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PIASTRE

Dettagli

Dalle tensioni ammissibili agli stati limite

Dalle tensioni ammissibili agli stati limite Dalle tensioni ammissibili agli stati limite Flessione composta Spoleto, 21 maggio 2004 Aurelio Ghersi Verifica di sezioni soggette flessione composta 1 Verifica tensioni ammissibili h d c n A s x σ c

Dettagli

ELEMENTI DI IDROSTATICA IDROSTATICA L'idrostatica (anche detta fluidostatica) è una branca della meccanica dei fluidi che studiailiquidi liquidiin instato statodi diquiete quiete. Grandezze caratteristiche

Dettagli

Dalle tensioni ammissibili agli stati limite

Dalle tensioni ammissibili agli stati limite Dalle tensioni ammissibili agli stati limite Flessione composta Spoleto, 21 maggio 2004 Aurelio Ghersi Verifica di sezioni soggette flessione composta Verifica tensioni ammissibili c A s σ c max σ s /

Dettagli

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate. 6.1.1 Classificazione dei bulloni. (aggiornamento 24-09-2009)

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate. 6.1.1 Classificazione dei bulloni. (aggiornamento 24-09-2009) 6. Unioni bullonate (aggiornamento 24-09-2009) 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate 6.1.1 Classificazione dei bulloni NTC - D.M. 14-1-2008 1 N.B. Il primo numero x 100 = f ub il secondo per il primo =f

Dettagli

Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare

Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare Esercitazione 6 Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare Si esegua la verifica di stabilità allo scorrimento nella sola fase di cresta dell

Dettagli

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. 1d (giorno) contiene all incirca (a) 8640 s; (b) 9 10 4 s; (c) 86 10 2 s; (d) 1.44 10 3 s; (e) nessuno di questi valori. 2. Sono

Dettagli

Struttura Portante: problematiche funzionali - Strutture di fondazione - Strutture di contenimento verticale e orizzontale

Struttura Portante: problematiche funzionali - Strutture di fondazione - Strutture di contenimento verticale e orizzontale CORSO DI LAUREA QUINQUENNALE a.a. 2012/13 MATERIALI PER L'ARCHITETTURA Prof. Alberto De Capua Struttura Portante: problematiche funzionali - Strutture di fondazione - Strutture di contenimento verticale

Dettagli

Verifica di una struttura esistente

Verifica di una struttura esistente Il metodo agli Stati Limite per la verifica delle strutture in c.a. Giovanni A. Plizzari Università di Bergamo Paolo Riva Università di Brescia Corso Pandini Bergamo, 14-15 Novembre, 2003 Verifica di una

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti

IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti ATTENZIONE Quest opera è stata scritta con l intenzione di essere un comodo strumento di ripasso, essa non dà informazioni

Dettagli

Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP

Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP Roma, 29 gennaio 2009 Convegno Sika INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO: utilizzo di materiali fibrorinforzati e malte da ripristino Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP Ugo Ianniruberto

Dettagli

1) IL MOMENTO DI UNA FORZA

1) IL MOMENTO DI UNA FORZA 1) IL MOMENTO DI UNA FORZA Nell ambito dello studio dei sistemi di forze, diamo una definizione di momento: il momento è un ente statico che provoca la rotazione dei corpi. Le forze producono momenti se

Dettagli

Campo elettrico per una carica puntiforme

Campo elettrico per una carica puntiforme Campo elettrico per una carica puntiforme 1 Linee di Campo elettrico A. Pastore Fisica con Elementi di Matematica (O-Z) 2 Esercizio Siano date tre cariche puntiformi positive uguali, fisse nei vertici

Dettagli

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problema n. 1: Un corpo puntiforme di massa m = 2.5 kg pende verticalmente dal soffitto di una stanza essendo

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

2 R = mgr + 1 2 mv2 0 = E f

2 R = mgr + 1 2 mv2 0 = E f Esercizio 1 Un corpo puntiforme di massa m scivola lungo la pista liscia di raggio R partendo da fermo da un altezza h rispetto al fondo della pista come rappresentato in figura. Calcolare: a) Il valore

Dettagli

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA ITS BANDINI - SIENA MATERIA DI INSEGNAMENTO: FISICA e LABORATORIO CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA In relazione alla programmazione curricolare ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari:

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO Si dimensioni un pilastro nelle tre diverse tecnologie: legno, acciaio e cemento armato. Osservando una generica pianta di carpenteria, il pilastro centrale sarà quello maggiormente

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Valutare

Dettagli

Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali...

Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali... LabCos! 4LabCos! Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali... LabCos! LabCos! il problema della spinta, oltre a quello dei carichi verticali! Strutture inflesse! Strutture spingenti! Un arco

Dettagli

Proprieta meccaniche dei fluidi

Proprieta meccaniche dei fluidi Proprieta meccaniche dei fluidi 1. Definizione di fluido: liquido o gas 2. La pressione in un fluido 3. Equilibrio nei fluidi: legge di Stevino 4. Il Principio di Pascal 5. Il barometro di Torricelli 6.

Dettagli

Concetto di forza. 1) Principio d inerzia

Concetto di forza. 1) Principio d inerzia LA FORZA Concetto di forza Pi Principi ii dll della Dinamica: i 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale i e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso,

Dettagli

Il potenziale a distanza r da una carica puntiforme è dato da V = kq/r, quindi è sufficiente calcolare V sx dovuto alla carica a sinistra:

Il potenziale a distanza r da una carica puntiforme è dato da V = kq/r, quindi è sufficiente calcolare V sx dovuto alla carica a sinistra: 1. Esercizio Calcolare il potenziale elettrico nel punto A sull asse di simmetria della distribuzione di cariche in figura. Quanto lavoro bisogna spendere per portare una carica da 2 µc dall infinito al

Dettagli

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza

Dettagli

MASSA VOLUMICA o DENSITA

MASSA VOLUMICA o DENSITA MASSA VOLUMICA o DENSITA Massa volumica di una sostanza: è la massa di sostanza, espressa in kg, che occupa un volume pari a 1 m 3 1 m 3 di aria ha la massa di 1,2 kg 1 m 3 di acqua ha la massa di 1000

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è

Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è di fondamentale importanza per poterne definire il

Dettagli

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino

Dettagli