LA VIOLENZA ASSISTITA DAI MINORI: UNA CITTA NASCOSTA. Valentina Morandi Francesca Salvini

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1 LA VIOLENZA ASSISTITA DAI MINORI: UNA CITTA NASCOSTA Valentina Morandi Francesca Salvini

2 Definizione maltrattamento L abuso o il maltrattamento sull infanzia è rappresentato da tutte le forme di cattivo trattamento fisico e/o affettivo, abuso sessuale, incuria o trattamento negligente, nonché sfruttamento sessuale o di altro genere,che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino,nell ambito di una relazione di responsabilità, fiducia o potere.

3 Forme di maltrattamento fisico : la presenza di un danno fisico dovuto ad aggressioni fisiche,maltrattamenti,punizioni corporali o gravi attentati all integrità fisica e alla vita psicologico:relazione emotiva caratterizzata da ripetute e continue pressioni psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, e svalutazioni che danneggiano o inibiscono lo sviluppo di competenze cognitivo e motivo come l intelligenza, l attenzione, la percezione, la memoria.

4 Forme di maltrattamento Patologia delle cure: trascuratezza :(incuria) grave e/o persistente omissione di cura nei confronti del bambino gli insuccessi in alcun aree importanti dell allevamento, che hanno come conseguenza un danno significativo per la salute o per lo sviluppo e/o un ritardo della crescita in assenza di cause organiche ipercuria: cure eccessive caratterizzate da una eccessiva medicalizzazione.

5 Forme di maltrattamento Abuso sessuale: il coinvolgimento del minore in atti sessuali con o senza il contatto fisico a cui non può liberamente consentire in ragione dell età e della preminenza dell abusante.

6 Forme di maltrattamento violenza assistita intra-familiare si intende l esperire da parte del bambino/a qualsiasi forma di maltrattamento compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulte o minori. Il bambino può farne esperienza direttamente (quando essa avviene nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore è a conoscenza della violenza), e/o percependone gli effetti. Si include l assistere a violenze di minori su altri minori e/o su altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti ai danni di animali domestici.

7 Effetti violenza assistita Senso di colpa Paura Confusione Inversione di ruoli

8 Meccanismi di difesa Identificazione con aggressore Scissione rimozione

9 Violenza assistita La v. a. fa si che i bambini crescano in una confusione rispetto al significato affettointimità-violenza La relazione genitori figli è distorta La violenza esperita dal bambino avviene all interno della relazione diventando rappresentativa della relazione.

10 Segni della violenza assistita Prima infanzia: compromissione legame di attaccamento, scarsa autostima, scarso sviluppo abilità adattative e sociali Seconda infanzia:problemi scolastici, difficoltà cognitive, ritardi nello sviluppo Adolescenza: peggioramento di sopra. Sviluppo stile passivo oppure eccessivamente reattivo Età adulta: depressione disturbi della condotta. Disturbi relazionali.

11 ESPERIENZA Plasticità

12 Circuito neurale della paura Permette a un soggetto di percepire una situazione come potenzialmente pericolosa innescando l emozione della paura Attivazione del segnale di fuga di fronte a stimolo ambientale minacciante Amigdala Confronto esperienza presente con quelle passate Memoria emotiva inerente alla paura

13 Circuito neurale della paura Adattamento: cessazione di risposta ad uno stimolo che si ripete con una certa frequenza. Innalza la soglia di percezione della paura Sensibilizzazione: generalizzazione della paura anche a stimoli non minaccianti. Bambini ipervigili, attenzione sugli stimoli ambientali

14 Tratti ricorrenti Sovrastima pericoli e sottostima delle risorse Ipervigilanza Bassa autostima Reazione aggressiva alla minaccia / mancanza di capacità di difendersi Tendenza a mettersi in situazioni rischiose Impulsività

15 Tratti ricorrenti Difficoltà a leggere i segnali del contesto Difficoltà ad accedere alle proprie emozioni Comportamenti adultizzati Manifestazioni di estraneazione Pensieri intrusivi Problemi relazionali (gruppo dei pari e adulti)

16 Comorbidità NB TRASCURATEZZA CASI e DIALOGHI

17 La facoltà umana di scavarsi una nicchia, di secernere un guscio, di erigersi intorno una tenue barriera di difesa anche in circostanze apparentemente disperate è stupefacente e meriterebbe uno spunto più approfondito Primo Levi Se questo è un uomo

18 Resilienza Traduzione del vocabolo francese resilier, che deriva dal termine latino resiliere = saltare indietro per prendere un altra direzione Capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate Proprietà di alcuni materiali di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo schiacciamento o deformazione

19 Resilienza E la possibilità di trasformare un evento critico e destabilizzante in motore di ricerca personale per riorganizzare positivamente la vita a fronte di traumi o tragedie E l avvio di un progetto di vita capace di integrare luci ed ombre, la sofferenza con la forza, la vulnerabilità con la capacità E la possibilità di trasformare l evento doloroso in un processo di crescita

20 Resilienza Funzione psichica in perenne mutamento Non opera seguendo schemi lineari E presente sempre all interno di un continuum Non è una caratteristica di personalità Non è legata al livello socio-economico di un soggetto Non dipende dal QI Non è un meccanismo di difesa

21 Come? Sviluppo di strutture e strategie cognitive e relazionali Riannodare passato, presente e futuro Potenziamento delle risorse disponibili, sviluppo di quelle latenti Riconnessione ad un ambiente con caratteristiche specifiche

22 Educare alla resilienza Progetti che facilitino la costruzione di reti solidali e l apertura di nuovi spazi di possibilità Rapporto duraturo con una o più figure di riferimento significative Educare alla parola per la costruzione di una nuova identità narrativa: nuova costruzione di senso Costruzione di ambiti relazionali sani: gioco della parola e interventi di gruppo

23 Casa della resilienza

24 Progettare la resilienza Differenze individuali Non esiste un invulnerabilità costante Tollerare le frustrazioni Rispettare i tempi di ognuno Rispondere a domande non ancora formulate

25 Valutazione e protezione Cosa valuto? Il danno è tanto maggiore quanto: il maltrattamento rimane fenomeno nascosto il maltrattamento si è ripetuto nel tempo la risposta di protezione della vittima nel suo contesto familiare e sociale ritardi il vissuto traumatico resti inelaborato l legame tra vittima e soggetto maltrattante sia di tipo familiare Le caratteristiche della violenza stessa( gravità e durata) La fase dello sviluppo del bambino esposto alla violenza Le caratteristiche di personalità del bambino Il contesto familiare e delle comunità di appartenenza( presenza o meno di fattori protettivi)

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