PROGRAMMA OPERATIVO INTERREG IVC
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- Albana Scarpa
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1 PROGRAMMA OPERATIVO INTERREG IVC Finalità: Obiettivo generale Migliorare, attraverso la cooperazione interregionale l efficacia dello sviluppo di politiche regionali nelle aree innovative, l economia della conoscenza, l ambiente e la prevenzione del rischio, oltre a contribuire alla modernizzazione dell economia ed accrescere la competitività. ASSI PRIORITARIE 1 INNOVAZIONE ED ECONOMIA DELLA CONOSCENZA ASSI PRIORITARIE 2 AMBIENTE E PREVENZIONE DEL RISCHIO ASSI PRIORITARIE 3 ASSISTENZA TECNICA Obiettivo 1.1 Migliorare la capacità delle regioni per rafforzare la ricerca, la tecnologia e l innovazione. Obiettivo 2.1 Sviluppare piani e misure per prevenire e superare rischi tecnologici e naturali Obiettivo 3.1 Supportare la creazione di progetti e fornire consigli ai partecipanti dei progetti Obiettivo 1.2 Promuovere e consentire l imprenditorialità e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in tutti i settori importanti nell economia locale in particolare quelli basati sull innovazione e sulla conoscenza Obiettivo 2.2 Promuovere il miglioramento di attività di gestione sostenibile delle acque Obiettivo 3.2 Assicurare la valutazione delle domande, preparare le decisioni di approvazione e formalizzare i progetti approvati.
2 Obiettivo 1.3 Facilitare l economia, in particolare le piccole e medie imprese, svilupparla e farla crescere in maniera più sostenibile ed innovativa attraverso il trasferimento di servizi specifici e la creazione di mezzi condivisi. Obiettivo 1.4 Aiutare la ristrutturazione delle regioni maggiormente dipendenti dall industria tradizionale, incluso il rinnovo di zone industriali per nuove imprese. Obiettivo 1.5 Promuovere l utilizzo di nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione attraverso le imprese, servizi pubblici e del pubblico generale, specialmente nelle aree rurali. Obiettivo 1.6 Migliorare le politiche regionali occupazionali, sviluppo di competenze, formazione ed educazione Obiettivo 2.3 Promuovere lo sviluppo e la gestione di attività di prevenzione sostenibile dei rifiuti e al passaggio verso una società del reciclo Obiettivo 2.4 Promuovere lo sviluppo di azioni collegate alle biodiversità e alla preservazione del patrimonio naturale, specialmente nelle aree di NATURA 2000 e promuovere lo sviluppo sostenibile dell attività di gestione costiera. Obiettivo 2.5 Stimolare l efficienza energetica e lo sviluppo di energie rinnovabili così come migliori sistemi di gestione energetici efficienti coordinati e la promozione del trasporto sostenibile Obiettivo 2.6 Accrescere l attrattività del territorio a supporto dello sviluppo socio-economico e del turismo sostenibile attraverso la protezione del patrimonio culturale e paesaggistico. Obiettivo 3.3 Assicurare il monitoraggio e seguire le operazioni in corso. Obiettivo 3.4 Assicurare la capitalizzazione dei risultati delle operazioni per tutti i tipi di intervento. Obiettivo 3.5 Organizzare incontri ed eventi per i partecipanti, partner, revisori, esperti, Stati Membri ed altri organi per informarli sul programma, discutere su specifici aspetti di realizzazione, disseminare e capitalizzare i risultati Obiettivo 3.6 Rendiconto agli Stati membri e alla Commissione europea Obiettivo 1.7 Creare le necessarie condizioni strutturali per le economie regionali, adattando i maggiori cambiamenti socio-economici, specialmente alla globalizzazione e al cambiamento demografico Obiettivo 2.7 Obiettivo 3.7 2
3 Azioni: ASSE 1 INNVOVAZIONE ED ECONOMIA DELLA CONOSCENZA Migliorare le politiche regionali e locali nel campo dell innovazione e dell economia della conoscenza, più specificatamente focalizzandosi sulle capacità regionali per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, il supporto all imprenditorialità e le PMI, il supporto allo sviluppo economico e iniziative innovative, la promozione dell utilizzo delle TIC e il supporto all occupazione, al capitale umano e all educazione. Possibili azioni: 1. Innovazione, Ricerca e Sviluppo tecnologico. Scambio di esperienze e conoscenze, trasferimento e ulteriori sviluppi delle politiche dedicate al supporto di attività ed attori dedicati a: Supporto di attività ed attori coinvolti nella ricerca e sviluppo. Sostenere la ricerca e le infrastrutture innovative, come parchi scientifici, centri di innovazione, incubatori, o supporto ai distretti Rafforzare l interazione creativa nel triangolo della conoscenza, impresa e settore pubblico. Ottimizzazione e rafforzare l eco-innovazione e l utilizzo di nuove tecnologie ambientali facili da usare e approcci gestionali, come gare d appalto per prodotti e servizi ambientali Aiutare la ristrutturazione delle regioni maggiormente dipendenti dall industria tradizionale. Migliorare le capacità delle regioni per la ricerca e l innovazione Portare idee innovative al mercato più velocemente 2. Imprenditoria e PMI. Scambio di esperienze e conoscenze, trasferimento ed ulteriore sviluppo di politiche dedicate a: Promuovere l imprenditorialità e lo start-up di impresa, specialmente nei settori basati sulla conoscenza e l innovazione Sostenere strutture di supporto all economia regionale per assistere le piccole e medie imprese (PMI) Sviluppare assistenza finanziaria per le PMI e sviluppare strumenti non finanziati Rafforzare profili economici di regioni che dividono uno specifico settore economico e rafforzare la competitività globale del settore Sostenere i distretti regionali di imprese Sostenere gruppi specifici (come imprenditoria femminile e giovanile). Sostenere la diversificazione economica delle aree rurali. Stimolare le imprese all internazionalizzazione ed aumentare la competitività Appoggiare l eco-innovazione e i sistemi di gestione ambientale per le PMI 3. Società dell informazione. Scambio di esperienze e conoscenze, trasferimento ed ulteriori sviluppi di politiche dedicate a: Sviluppare servizi pubblici basati sulle TIC (Tecnologie dell informazione e della Comunicazione) per aumentare l efficacia e la competizione di imprese e imprenditori Promuovere lo sviluppo e l utilizzo di prodotti e servizi basati sulle TIC (per esempio nei servizi pubblici di pubblica amministrazione e salute elettronica, portando la governance on-line a regioni ed imprese). Accrescere la partecipazione del pubblico nella società dell informazione, per esempio programmi per incrementare le capacità informatiche Stabilire migliori connessioni basate sulle TIC tra le regioni 3
4 4. Occupazione, capitale umano ed educazione. Scambio di esperienze e conoscenze, trasferimento ed ulteriori sviluppi di politiche dedicate a: Migliorare le qualifiche per l innovazione Salvaguardare e creare nuove opportunità di occupazione sul lavoro basato sulla conoscenza e l innovazione e adattare le politiche occupazionali locali e regionali ai cambiamenti socio-economici più grandi principalmente riferiti alla globalizzazione e al cambiamento demografico Formare e far rimanere i ricercatori Sviluppare iniziative locali di sviluppo occupazionale Sostenere lo sviluppo delle capacità e il trasferimento della conoscenza per il personale coinvolto nello sviluppo e supporto economico Aumentare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo relativamente al capitale umano Accrescere la partecipazione al mercato del lavoro di gruppi discriminati, come le donne e lavoratori anziani Migliorare l adattabilità dei lavoratori e delle imprese, promuovere la salute della forza lavoro e migliorare i sistemi di educazione e di formazione ASSE 2 - AMBIENTE E PREVENZIONE DEL RISCHIO Migliorare politiche regionali e locali in campo dell ambiente e della prevenzione del rischio, più specificatamente focalizzandosi sulla prevenzione e la gestione dei rischi naturali e tecnologici, gestione delle acque e delle coste, prevenzione e gestione dei rifiuti, biodiversità e preservazione del patrimonio naturale, efficienza energetica ed energie rinnovabili, trasporto pubblico sostenibile e pulito, patrimonio culturale. Possibili azioni: 1. Rischi naturali e tecnologici. Migliorare il monitoraggio dei rischi ambientali Sostenere la sensibilizzazione e la pianificazione urgente per la popolazione localizzata in aree sensibili, come bacini composti, aree sismiche, aree tendenti all alluvione. Affrontare l inquinamento atmosferico, gestire e comunicare i rischi associati. Sviluppare o coordinare osservatori esistenti per una migliore conoscenza dei rischi naturali Sviluppare strategie per minimizzare i rischi naturali tecnologici pertinente. Sviluppare la formulazione di strumenti, piani di azione e di sensibilizzazione, sviluppo di capacità per rispondere a diversi livelli su tutti i rischi naturali tecnologici e rilevanti Trasporto di merci pericolose e identificazione di azioni pertinenti per informare i gruppi rilevanti Sviluppare misure coordinate appropriate di pianificazione spaziale in aree geograficamente sensibili Sviluppo di misure per affrontare e sensibilizzare sul cambiamento climatico e promozione di politiche di adattamento e mitigazione Sviluppo di strategie per prevenire e ridurre le alluvioni 2. Gestione delle acque. Migliorare la qualità della fornitura e trattamento delle acque, inclusa la cooperazione nel campo di gestione delle acque Supporto di approcci integrati, sostenibili e partecipatori alla gestione delle acque marine ed interne, incluso infrastrutture acquatiche Sviluppo di ecosistemi basati su un approccio per alla gestione sostenibile dei mari. La gestione delle zone costiere e la raccolta dei benefici del mare 4
5 Adattamento agli effetti del cambiamento climatico relativo alla gestione dell acqua. 3. Prevenzione e gestione dei rifiuti. Passaggio verso una società del riciclo aumentare le politiche e metodi di gestione dei rifiuti -sviluppo di guide pratiche per integrare la gestione locale dei rifiuti. Sviluppare soluzioni innovative per lo smaltimento dei rifiuti come parte del sistema di gestione sostenibile regionale dei rifiuti. Riutilizzo di discariche e siti di smaltimento rifiuti. 4. Biodiversità e preservazione del patrimonio naturale. Assicurare la generale coerenza ecologica e azioni incisive (specialmente all interno della rete NATURA 2000) Sviluppare meccanismi di gestione (inclusa la gestione dei piani ove necessario) relativamente ai luoghi designati come aree speciali di conservazione Promuovere piani di azione di specie o habitat che fissano la gestione delle priorità per le specie di NATURA 2000 nel loro intero campo naturale dell Unione europea Assicurare la coerenza generale della rete NATURA 2000 Migliorare la qualità dell aria. 5. Energia e trasporto sostenibile. Passaggio a un economia a bassa emissione di anidride carbonica, inclusa l informazione a clienti industriali, fornitori di servizi e cittadini su tematiche relativamente al come ridurre il consumo di energia Trasferimento di conoscenze che riguardano campagne di lungo periodo sull efficienza energetica, inclusa l efficienza nelle costruzioni, principalmente costruzioni pubbliche Scambio e trasferimento di conoscenza su meccanismi per stimolare investimenti nella produzione di energia rinnovabile così come i progetti di efficienza energetica Adattamento di strategie ambientali sostenibili nel settore dei trasporti Promozione di un minore consumo di veicoli e la nuova propulsione di tecnologie per ridurre le emissioni. Promozione dell utilizzo di migliori modi collettivi e non motorizzati, insieme a schemi di gestione della mobilità Migliorare i sistemi di informazione per una migliorare gestione del traffico e migliorare il monitoraggio dei dati. 6. Patrimonio culturale e paesaggistico. Protezione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico Sviluppo di approcci innovativi per la protezione del suolo e la riabilitazione delle terre contaminate ed aree dismesse Supporto di gestione del rischio nel campo del patrimonio culturale e paesaggistico (sia nel contesto rurale che urbano) Supporto allo sviluppo turistico con particolare attenzione ad aspetti di sostenibilità integrata Promozione di aspetti culturali come potenziale per lo sviluppo economico delle regioni 5
6 Beneficiari ASSE 1: Autorità pubbliche regionali e locali, agenzie di sviluppo regionale, università, istituti di ricerca e conoscenza e istituti di istruzione superiore, operatori di parchi scientifici e tecnologici, incubatori di imprese e centri di innovazione, altri attori di supporto alle imprese e organizzazioni che rappresentano le comunità di imprese, specialmente relative alle PMI, altre autorità pubbliche o organismi di diritto pubblico che dimostrino di avere rilevanza nello sviluppo dell innovazione regionale e dell economia basata sulla conoscenza. ASSE 2: Autorità pubbliche regionali e locali, istituzioni di protezione della natura, servizi di emergenza e altri organismi di gestione del rischio, Autorità del trasporto pubblico, Autorità responsabili per la protezione del patrimonio culturale e paesaggistico, Autorità nel campo del turismo, Università, Istituti di ricerca e conoscenza e istituti di istruzione superiore, altre autorità pubbliche o organismi di diritto pubblico che dimostrino di avere rilevanza nel campo dell ambiente e di prevenzione del rischio. Aree ammissibili Le attività di cooperazione supportate dal Programma Operativo coprono l intero territorio dell Unione europea. In aggiunta Norvegia e Svizzera sono chiamati a partecipare. Possono partecipare alle azioni anche altri paesi al di fuori dell Unione europea con una percentuale di co-finanziamento non superiore al 10% (zone di flessibilità) Modalità di gestione 6 - L Autorità Unica di Gestione del Programma Operativo di cooperazione interregionale Interreg IV C è il Consiglio Regionale del Nord Pas de Calais, Francia. - Autorità di Certificazione è la Cassa depositi e prestiti in Francia. - Autorità di Audit è rappresentata dal Comitato interministeriale per il Coordinamento di controlli sui Fondi Strutturali Europei in Francia. - Il Comitato di Controllo è così composto: - da più di due rappresentanti per i seguenti paesi: 27 paesi UE, Norvegia e Svizzera. - rappresentati della Commissione europea, del Comitato delle regioni (CoR), dell Autorità di Gestione, del Segretariato tecnico e dove necessario, dell Autorità di Certificazione e dell autorità di Audit, con funzioni consultive. - Il segretariato tecnico congiunto, con sede a Lille, Francia. - Punti di contatto nazionale, (per i paesi Cipro, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Malta), con sede a Valencia (Spagna): Amparo Montán Montesinos ( amparo.montan@interreg4c.eu; Tel: +34 (0) ). Finanziamento L importo complessivo previsto per il programma Interreg 4C è di di Euro Prevede una partecipazione a titolo FESR di di Euro.
7 Il contributo nazionale è di di Euro. Le attività sono finanziate dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) in misura pari al 79%, così ripartiti: - Asse 1 e 2: massimo il 75% per Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito;,massimo l 85% per Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Letonia, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia; massimo il 50% per la Norvegia e Svizzera. - Asse 3: 70% per tutti i Paesi Membri Procedure Le procedure per la selezione dei progetti prevedono: Progetti di Iniziativa Regionale Progetti di Capitalizzazione Progetti Fast Track PROGETTI DI INIZIATIVE REGIONALI I progetti di iniziative regionali ha lo scopo di sviluppare la cooperazione interregionale classica. L obiettivo di questo tipo di intervento è di aiutare gli attori a livello regionale e locale per iniziare i progetti di cooperazione con i partner di differenti paesi dell Unione Europea. Tali progetti dovrebbero riferirsi a una questione di politica regionale di rilevanza condivisa per tutti i partner coinvolti, nell ambito dello scopo tematico del Programma in oggetto. Le attività possono includere lo scambio di esperienze, conoscenza e buone pratiche, al fine di sviluppare nuovi strumenti e approcci. Il processo di candidatura e selezione dei progetti, può svilupparsi secondo un approccio a una o due fasi. La scelta spetta al Comitato di monitoraggio. Nell approccio ad una fase, il capo fila presenta un progetto completo da subito. Nellapproccio a due fasi invece, il Comitato di Monitoraggio decide se seguire un ulteriore domanda basata su un primo profilo dei principali elementi del progetto, presentati dal capo fila. CAPITALIZZAZIONE, INCLUSI I PROGETTI FAST TRACK I progetti di capitalizzazione contribuiscono al trasferimento dei risultati e degli strumenti sviluppati. Le attività di capitalizzazione ottimizzano i risultati raggiunti in un specifico campo di politica di sviluppo regionale. Consistono nel riunire, analizzare e disseminare le pratiche nella aree politiche in questione. Uno dei risultati attesi di queste attività è il trasferimento di buone pratiche identificate nelle regioni di Convergenza, Competitività regionale e Occupazione e dei programmi europei di cooperazione territoriale al fine di migliorare le loro politiche e i programmi. I progetti di capitalizzazione mirano al diretto trasferimento tecnologico di una specifica buona pratica di politica regionale a una o più regioni al fine di migliorare uno specifico campo, specialmente in termini di implementazione nell ambito della Convergenza, Competitività regionale e Occupazione o programmi europei di cooperazione territoriale. I risultati attesi saranno piani di azioni dettagliati per la partecipazione delle regioni. Indirizzi di riferimento Maggiori informazioni sul programma operativo e sulle novità sono reperibili al seguente indirizzo: 7
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