Capitolo. Panoramica dei sistemi di controllo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo. Panoramica dei sistemi di controllo"

Transcript

1 Capitolo Generalità 3.2 Sistemi ad anello aperto 3.3 Sistemi ad anello chiuso 3.4 Sistemi di controllo on/off 3.5 Sistemi di controllo a microprocessore 3.6 Caratteristiche dei sistemi di controllo 3.7 Requisiti dei sistemi di controllo 3.8 La funzione di trasferimento dei sistemi di controllo

2 3.1 GENERALITÀ Per sistema di controllo si intende un qualsiasi sistema in grado di fare assumere alla grandezza d uscita un prefissato andamento in funzione della grandezza di ingresso, anche in presenza di disturbi (dovuti a fattori esterni al sistema) e parametrici (dovuti al deterioramento parziale dei componenti del sistema). I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso: 3.2 SISTEMI DI CONTROLLO AD ANELLO APERTO Nei sistemi ad anello aperto l azione di controllo è indipendente dall uscita; non si opera nessuna misura della grandezza d uscita. Esempio Consideriamo un sistema di controllo di temperatura ad esempio di un forno a gas. In questo sistema la temperatura, grandezza da controllare, viene scelta mediante il posizionamento di una manopola che regola l erogazione del gas al bruciatore In questo sistema non si opera nessun controllo sulla grandezza d uscita. Il controllo ad anello aperto presenta lo svantaggio che un eventuale variazione dell uscita rispetto al valore desiderato, dovuta ad es. ai disturbi, non viene percepita in ingresso. Una più efficacia regolazione della temperatura può essere ottenuta misurando continuamente la temperatura del forno ed intervenendo di conseguenza sulla manopola, aumentando l afflusso del gas se la temperatura è al disotto del valore desiderato oppure diminuendolo in caso contrario Se sostituiamo completamento l intervento dell uomo con dispositivi appropriati, il sistema diventa sistema di controllo automatico di temperatura ad anello chiuso R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-2

3 3.3 SISTEMI DI CONTROLLO AD ANELLO CHIUSO Nei sistemi ad anello chiuso detti anche sistemi a retroazione (feedback) l azione di controllo dipende dall uscita. L uscita, viene continuamente <<saggiata>> ed il suo valore è confrontato con una grandezza di riferimento (Vi), in modo da produrre, ogni qualvolta ci sia una diversità fra l uscita reale e quella voluta, un azione correttiva che riporti l uscita al valore desiderato. Un sistema di controllo ad anello chiuso può essere schematizzato nel seguente modo: Blocco di reazione E costituito da un trasduttore che effettua la conversione della grandezza fisica da controllare (temperatura, velocità, ecc. ) in un segnale elettrico proporzionale e da un blocco di condizionamento che adatta il segnale generato dal trasduttore per essere confrontato con il segnale di riferimento Nodo sottrattore Il nodo sottrattore ha il compito di elaborare il segnale di riferimento e quello di reazione e quindi di generare il segnale errore Ve che opera l opportuna azione correttrice. Nei sistemi continui il dispositivo che effettua il confronto (nodo sottrattore) è realizzato con un amplificatone in connessione differenziale, nei sistemi di controllo On-Off invece con un comparatore. Controllore Il controllore ha lo scopo di manipolare il segnale errore, è presente se occorre migliorare il comportamento dell intero sistema in termini di velocità, precisione e stabilità, può essere una rete correttrice oppure un regolatore industriale. Blocco di comando attuatore Il segnale proveniente dal nodo sottrattore opportunamente trattato, comanda l attuatore (riscaldatore, motore, ecc) per produrre il segnale d uscita desiderato. Il blocco di comando attuatore in genere è composto da un preamplificatore e da un amplificatore di potenza. Nota: per lo studio dei sistemi di controllo a catena chiusa si fa uno dello schema semplificato. R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-3

4 ESEMPIO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO DI VELOCITÀ DI UN MOTORE IN CORRENTE CONTINUA Descrizione dei blocchi: Il sistema di reazione trasduce la velocità di rotazione in tensione (Vr) Il potenziometro fornisce la tensione di riferimento (Vi) Il nodo sottrattore confronta la tensione di riferimento (Vi) con quella proveniente da sistema di trasduzione e produce il segnale errore. ( Ve = Vi-Vr ) Il controllore ha lo scopo di manipolare il segnale errore; è presente se occorre migliorare il comportamento dell intero sistema in termini di velocità, precisione e stabilità, può essere una rete correttrice oppure un regolatore industriale (PID) Il blocco di comando (amplificatore), fornisce al motore il valore opportuno di tensione per mantenere costante la velocità. (Esso rappresenta l elemento di regolazione) Principio di funzionamento. Fissato tramite il potenziometro il valore della tensione di riferimento Vi (quindi la velocità di rotazione del motore), se il motore tende a rallentare, diminuirà la tensione proveniente dal blocco di reazione (Vr), aumenterà l errore (Ve) e la tensione ai capi del motore, di conseguenza aumenterà anche la velocità del motore, compensando così la diminuzione di velocità. R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-4

5 ESEMPIO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO DI TEMPERATURA DI UN FORNO Descrizione dei blocchi: Il blocco di reazione trasduce la temperatura in tensione (Vr). È costituito dall insieme del trasduttore (ad es. termocoppia) e dal blocco di condizionamento. Il blocco di condizionamento ha la funzione di adattare i valori di tensione generati dalla termocoppia per il confronto con la tensione di riferimento. Il potenziometro fornisce la tensione di riferimento (Vi) ; rappresenta il valore della temperatura ideale che si vuole mantenere nel forno; Il nodo sottrattore 1 confronta la tensione di riferimento (Vi) con quella proveniente da sistema di trasduzione e produce il segnale errore. ( Ve = Vi-Vr ); Il controllore ha lo scopo di manipolare il segnale errore; è presente se occorre migliorare il comportamento dell intero sistema in termini di velocità, precisione e stabilità, può essere una rete correttrice oppure un regolatore industriale (PID) Il blocco di comando è costituito, ad es. da una elettrovalvola proporzionale, in grado cioè di modulare l apertura in funzione della tensione di pilotaggio; in uscita si avrà quindi una portata di combustibile proporzionale alla tensione stessa. Il forno è l impianto da controllare è costituito dall insieme del bruciatore e del forno vero e proprio. Principio di funzionamento. Fissato tramite il potenziometro il valore della tensione di riferimento Vi (quindi la temperatura del forno), se la temperatura del forno diminuisce, diminuirà la tensione proveniente dal blocco di reazione (Vr), aumenterà l errore (Ve) e quindi la tensione ai capi dell elettrovalvola, di conseguenza aumenterà la quantità di combustibile e quindi aumenterà la temperatura del forno, compensando così la diminuzione di temperatura. 1 Il nodo sottrattore in genere è realizzato con un amplificatore operazionale. R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-5

6 3.4 SISTEMA DI CONTROLLO ON/OFF Il sistema di controllo ON/OFF, (a funzionamento intermittente nel tempo), viene usato quando non si richiede una marcata precisione; esso è economico e semplice da realizzare. La struttura base è la seguente: E cosi chiamato perché il dispositivo che effettua il confronto (comparatore) tra la grandezza d uscita convertita in tensione (Vr), tramite il blocco di reazione e quella di ingresso (Vi), ha solamente due stati possibili alto (h) o basso (l). Caratteristica del comparatore: se Vr < Vi Ve = h se Vr > Vi Ve = l Principio di funzionamento del sistema: - Se l uscita è minore di quella desiderata (impostata tramite Vi), il comparatore venendosi a trovare allo stato alto, attiva l attuatore (ad es. riscaldatore, motore, ecc) per mezzo del blocco di comando. - Non appena l uscita raggiunge il valore desiderato il comparatore commuta allo stato basso, disattivando così l attuatore. Possibile andamento dell uscita di un sistema di controllo on/off R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-6

7 PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO DI TEMPERATURA ON/OFF, FACENDO USO DEL TRASDUTTORE AD590 Specifiche: temperatura di set-point 40 C Questo sistema consente di controllare la temperatura di un ambiente, mediante l attivazione di un riscaldatore quando la temperatura scende al disotto di una soglia prefissata (40 C). La temperatura di soglia (40 C) viene scelta impostando Vi tramite il trimmer R 2. Calcolo della tensione Vr per una temperatura di soglia di 40 C. Il trasduttore AD590 trasduce la temperatura in corrente, eroga una corrente 1 µa per ogni K. temperatura corrente erogata +40 C I = (273+40) µa = 313 µa Scegliendo R = 10KΩ Vr = 10KΩ x 313µA = 3,13V R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-7

8 Dimensionamento del generatore di tensione di riferimento Scegliendo: R1= 4.7KΩ, R2=1.5KΩ R2 =1kΩ (trimmer multigiri di regolazione) Vi(min) Vcc ' = R ' 2 = 2,90V R1 + R2 ' '' ( R R ) Vcc Vi(max) + = '' 2 2 = 4,17V ' R 1 + R 2 + R2 Regolando il trimmer multigiri R2 si ottiene Vi = 3,13V Dimensionamento del blocco di comando Il relè per essere eccitato necessita di una corrente I l = 12/300 = 40mA che l operazionale non è in grado di fornire. dati relè: Va=12V ; R=300Ω dati BjT 2N2222A: h FE(min) =75; V CE ( s a t ) =0,3V ; V BE ( s a t ) =0,8V È pertanto necessario ricorrere ad un BJT in funzionamento ON/OFF. Calcolo della I b di saturazione Per portare in saturazione il BJT è necessaria una I b >Ic/ h FE(min), sostituendo si ha: I b >40/75=0,53mA. Si può scegliere I b = 2mA Dimensionamento della Re Ve VBE( sat) Rb = ( 15 0,8 ) V = = 7,1KΩ ( 6,8ΚΩ) Ib 2mA Da notare: Il diodo inserito in parallelo alla bobina del relè, serve per evitare sovratensioni pericolose sul collettore del BjT nella commutazione in OFF. Il diodo inserito sul BJT, serve per proteggere la giunzione BE, quando l uscita del comparatore è a livello basso (Ve -12V). R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-8

9 3.5 SISTEMA DI CONTROLLO A MICROPROCESSORE Il sistema di controllo a microprocessore fa uso di un elaboratore o di un sistema a µp dedicato; ha un funzionamento che dipende dal programma di gestione. Vantaggi: Il vantaggio più evidente è quello della versatilità, infatti se si vuole variale il valore della grandezza da controllare, basta modificare il programma di gestione senza intervenire sull hardware. Il blocco di reazione acquisisce la grandezza da controllare e la converte in formato digitale L elaboratore legge il dato digitale, lo confronta con il valore di riferimento precedentemente impostato e invia il risultato dell elaborazione al convertitore D/A.. Il convertitore D/A lo converte in segnale analogico. e lo invia al blocco di commando Il blocco di comando fornisce all attuatore il segnale opportuno di controllo. Note: Se la grandezza da controllare varia velocemente prima del convertitore A/D, bisogna inserire il blocco Sample-Hold, per mantenere stabile il segnale durante il processo di conversione. Nei sistemi di controllo on/off a microprocessore manca il convertitore D/A. R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-9

10 3.6 CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI CONTROLLO I sistemi di controllo a catena chiusa si distinguono in: regolatori: quando il valore della grandezza controllata deve essere mantenuta costante; esempi: - sistema di controllo di velocità di un motore in c.c. (deve essere mantenuta costante la velocità); - sistema di controllo della temperatura di un forno (deve essere mantenuta costante la temperatura); servomeccanismi : quando la grandezza controllata di tipo meccanico (posizione, velocità, ecc.) deve seguire nel tempo le variazioni della grandezza di riferimento; esempio - sistema di trasmissione e di ricezione via satellite: l antenna di ricezione e trasmissione insegue istante per istante il satellite; a valore programmato: quando la grandezza controllata varia nel tempo secondo un programma stabilito; esempio: - lavatrice automatica: tutte le grandezze di questo sistema (livello e temperatura dell acqua, verso e velocità del cestello hanno nel tempo un andamento che è prefissato mediante il programmatore. - torni a controllo numerico: le azioni compiute dalla macchina sono controllate da un programma gestito da un calcolatore o da un sistema a µp dedicato. 3.6 REQUISITI DI UN SISTEMA DI CONTROLLO Ad un sistema di controllo è richiesto: - di risentire del minore modo possibile dei disturbi dovuti a cause esterne; - di rispondere il più prontamente possibile alle sollecitazioni; - di fornire una risposta la più precisa possibile R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-10

11 3.7 LA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO DEI SISTEMI DI CONTROLLO REAZIONATI U () () s W s = f.d.t. ad anello chiuso ; () s E(s) ( s) () R H = f.d.t. del blocco di reazione U s G(S) H(S) f.d.t. ad anello aperto In molti casi per agevolare lo studio dei sistemi di controllo reazionati è preferibile utilizzare lo schema equivalente con retroazione unitaria. R i s e r v a t o P a g i n a / 0 4 / III-11

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso:

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso: 3.1 GENERALITÀ Per sistema di controllo si intende un qualsiasi sistema in grado di fare assumere alla grandezza duscita un prefissato andamento in funzione della grandezza di ingresso, anche in presenza

Dettagli

INTRODUZIONE AL CONTROLLO DIGITALE

INTRODUZIONE AL CONTROLLO DIGITALE INTRODUZIONE AL CONTROLLO DIGITALE Prima della rivoluzione digitale l implementazione hardware degli elementi di controllo e dei trasduttori era basata sull uso di componenti idraulici, pneumatici e di

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO TIPI DI CONTROLLO

SISTEMI DI CONTROLLO TIPI DI CONTROLLO 1 SISTEMI DI CONTROLLO OBIETTIVI Comprendere il concetto di controllo automatico Comprendere la differenza tra controllo ad anello aperto e ad anello chiuso Acquisire gli strumenti matematici per l analisi

Dettagli

Introduzione ai controlli automatici

Introduzione ai controlli automatici 1 Introduzione ai controlli automatici 1.1. Definizione di sistema. Nella tecnica dei controlli si definisce sistema un insieme di componenti coordinati tra loro in modo che: esista in esso una grandezza

Dettagli

5. Esercitazioni di laboratorio

5. Esercitazioni di laboratorio 5. Esercitazioni di laboratorio 5.1 Controllo di temperatura con LM335 Viene proposto il progetto di un attuatore, il quale avvii un dispositivo di potenza quando la temperatura misurata scende al di sotto

Dettagli

Capitolo IX. Convertitori di dati

Capitolo IX. Convertitori di dati Capitolo IX Convertitori di dati 9.1 Introduzione I convertitori di dati sono circuiti analogici integrati di grande importanza. L elaborazione digitale dei segnali è alternativa a quella analogica e presenta

Dettagli

Soluzione del tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE anno scolastico 2002 2003

Soluzione del tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE anno scolastico 2002 2003 Soluzione del tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE anno scolastico 2002 2003 a cura di: V. Savi P. Nasuti. Tanzi Premessa Il sistema di regolazione proposto è evidentemente di

Dettagli

Il controllo automatico

Il controllo automatico Il controllo automatico Qualche definizione Comando: Azione volta ad ottenere un determinato effetto Controllo: Azione rivolta a verificare la presenza dell effetto desiderato Regolazione: Azione rivolta

Dettagli

Principi teorici sui controlli automatici

Principi teorici sui controlli automatici Principi teorici sui controlli automatici Generalità sull Automazione Il termine automazione si fa risalire all espressione automatic operation (conduzione automatica). Sistema AUTOMATICO AUTOMATICO è

Dettagli

I.P.S.I.A. BOCCHIGLIERO

I.P.S.I.A. BOCCHIGLIERO I.P.S.I.A. di BOCCHIGLIERO a.s. 2012/2013 -classe V- Materia: Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione ----Sistema di controllo ad anello chiuso---- Alunna: Filippelli Maria Fortunata prof.

Dettagli

Piano di lavoro preventivo

Piano di lavoro preventivo I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G u g l i e l m o M a r c o n i V e r o n a 1 Piano di lavoro preventivo Anno Scolastico 2015/16 Materia Classe Docenti Materiali didattici

Dettagli

Lezione 7. Requisiti di un sistema di controllo

Lezione 7. Requisiti di un sistema di controllo Lezione 7 Requisiti di un sistema di controllo Componenti di uno schema di controllo Esaurita la trattazione dei sistemi dinamici, si torna ora al problema di controllo, che aveva dato origine a tale studio.

Dettagli

Sistemi di controllo digitali. Concetti introduttivi

Sistemi di controllo digitali. Concetti introduttivi Sistemi di controllo digitali Concetti introduttivi I sistemi di controllo digitali o a tempo discreto si distinguono dai sistemi di controllo analogici o a tempo continuo in quanto caratterizzati dalla

Dettagli

Generalità sugli azionamenti elettrici

Generalità sugli azionamenti elettrici Generalità sugli azionamenti elettrici! Sistemi composti da attuatori elettrici (motori), che servono per generare il movimento, dai relativi moduli di controllo e dagli organi di trasmissione e trasformazione

Dettagli

Motori Motore passo-passo Stadio di potenza PWM Sincrono Stadio di potenza del motore passopasso. Blocchi funzionali. Set point e generatore PWM

Motori Motore passo-passo Stadio di potenza PWM Sincrono Stadio di potenza del motore passopasso. Blocchi funzionali. Set point e generatore PWM RC1 Blocchi funzionai Motori a corrente continua Generatori Circuiti per il controllo dei motori in CC Motori a corrente alternata Circuiti per il controllo dei motori in CA Motori passo-passo Circuiti

Dettagli

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo SCH 32 Convertitore tensione/frequenza Obiettivi Strumenti e componenti Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo R1 = 1,2 KΩ; R2 = 3,6 KΩ; R4 = 180 Ω; R5 =

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.4

Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Lunedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2018-2019

Dettagli

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Un sistema di controllo automatico è un sistema in grado di imporre a una o più variabili controllate (uscite) gli andamenti temporali

Dettagli

M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE Tema di: SISTEMI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Sessione d esame: 2013

Dettagli

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA 9.1 Introduzione Nel capitolo precedente, è stato affrontato il progetto dei componenti meccanici della pompa MHD; a questi va ovviamente integrata tutta la

Dettagli

utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.

utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 1 ITIS E. Majorana Somma Vesuviana (NAPOLI) PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ELETTROTECNICA a.s. 2018/2019 Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA(Art. Elettrotecnica) DISCIPLINA: SISTEMI AUTOMATICI

Dettagli

POSSIBILE SOLUZIONE. Comando. Trasduttore G T

POSSIBILE SOLUZIONE. Comando. Trasduttore G T POSSIBILE SOLUZIONE Innanzitutto disegniamo lo schema a blocchi del sistema. Vr Regolatore P Comando 4 G( (1 1,25s ) Controllo (serbatoio) 5 G( (1 12,5 Vb - Trasduttore G T Cominciamo a calcolare la f.d.t.

Dettagli

La Retroazione. automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1

La Retroazione. automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1 La Retroazione Catena aperta e catena chiusa Regolazione / Asservimento Controllo del moto e controllo di processo Sensibilità alle variazioni parametriche Banda Critica Controllo ad alto guadagno Influenza

Dettagli

Sistema di acquisizione e distribuzione dati

Sistema di acquisizione e distribuzione dati Sistema di acquisizione e distribuzione dati Il sistema di acquisizione e distribuzione dati, costituito da un insieme di dispositivi elettronici, è utilizzato per l acquisizione di segnali analogici e

Dettagli

Retta di carico (1) La retta dipende solo da entità esterne al diodo. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici 1

Retta di carico (1) La retta dipende solo da entità esterne al diodo. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici 1 Retta di carico (1) La retta dipende solo da entità esterne al diodo. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 1 Retta di carico (2) Dipende solo da entità esterne al transistor. Corso

Dettagli

Argomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali

Argomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali Argomenti del corso Parte I Caratteristiche generali e strumenti terminali 1. Concetti generali Finalità e applicazioni dello studio dei sistemi di misura Applicazione in vari campi: esempi Concetto di

Dettagli

CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590

CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL ASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 Gruppo n 5 Urbini Andrea Marconi Simone Classe 5C 2001/2002 SPECIFICHE DEL PROGETTO: realizzare un circuito in grado di trasformare una

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 29- F - 6: Sistemi di acquisizione Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo F.b - 6 n. 1-14/11/97

Dettagli

PID. P(s) + I(s) + + D(s)

PID. P(s) + I(s) + + D(s) Regolatori PID Introduzione I regolatori PID vengono introdotti nella catena di retroazione per limitare l errore a regime tra grandezza reale e grandezza di riferimento PID è un acronimo, sta per: Proporzionale,

Dettagli

PECUP ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ELETTROTECNICA SISTEMI AUTOMATICI TERZO COMPETENZE ABILITA' CONOSCENZE

PECUP ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ELETTROTECNICA SISTEMI AUTOMATICI TERZO COMPETENZE ABILITA' CONOSCENZE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Enrico Fermi Via Capitano di Castri - 72021 FRANCAVILLA FONTANA (BR) Specializzazioni: ELETTRONICA E TELECOM. - ELETTROTECNICA E AUTOM. INFORMATICA - MECCANICA Tel.

Dettagli

a.a. 2016/2017 Stefano Bifaretti Vincenzo Bonaiuto Dipartimento di Ingegneria Industriale

a.a. 2016/2017 Stefano Bifaretti Vincenzo Bonaiuto Dipartimento di Ingegneria Industriale a.a. 2016/2017 Stefano Bifaretti Vincenzo Bonaiuto Dipartimento di Ingegneria Industriale Negli azionamenti con comando in velocità il legame dinamico tra la variabile di controllo dell azionamento e la

Dettagli

DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE DISCIPLINA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INDIRIZZO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA 3 ANNO MACRO-COMPETENZA A Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e apparecchiature

Dettagli

Controlli Automatici

Controlli Automatici Controlli Automatici (Prof. Casella) Appello 3 Luglio 2014 TRACCIA DELLA SOLUZIONE Domanda 1 Enunciare con precisione come si può determinare la stabilità esterna di un sistema lineare descritto dalla

Dettagli

Comprendere il funzionamento dei convertitori Saper effettuare misure di collaudo

Comprendere il funzionamento dei convertitori Saper effettuare misure di collaudo SCH 35 Convertitore A/D Obiettivi Comprendere il funzionamento dei convertitori Saper effettuare misure di collaudo Strumenti e componenti IC1 LM 35 IC2 LM 158 IC3 ADC 0804 IC4 74LS244 R 1 = 75 Ω R 2 =

Dettagli

M. Electronics. M.M.Electronics - Michele Marino - Stadio per il pilotaggio in corrente V 0.

M. Electronics. M.M.Electronics -  Michele Marino - Stadio per il pilotaggio in corrente V 0. M.M.Electronics - http://www.mmetft.it M. M. Electronics Michele Marino - mmelectronics@mmetft.it Stadio per il pilotaggio in corrente V 0.1 Gennaio 2008 INFORMATIVA Come prescritto dall art. 1, comma

Dettagli

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio. La tornitura Foratura, fresatura e rettifica

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio. La tornitura Foratura, fresatura e rettifica Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio La tornitura Foratura, fresatura e rettifica Ottimizzazione del processo 2 2006 Politecnico di Torino 1

Dettagli

Classe V specializzazione elettronica. Sistemi automatici

Classe V specializzazione elettronica. Sistemi automatici Macro unità n 1 Classe V specializzazione elettronica Sistemi automatici Sistema di sviluppo Arduino e traduttori Gli studenti proseguono e approfondiscono lo studio dei sistemi a microcontrollore e del

Dettagli

Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II

Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II Esercizio 980217-1 (scritto 980217, corr. DD 980215, rev DD 980925) Progettare un generatore di segnali che impieghi uno

Dettagli

M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Sessione ordinaria 009 Seconda prova scritta M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO POFESSIONALE COSO DI ODINAMENTO Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTIE ELETTONICHE Tema di: ELETTONICA, TELECOMUNICAZIONI E APPLICAZIONI

Dettagli

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore

Dettagli

Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale. Vout. Sistema di conversione (10kHz; 0 +5V)

Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale. Vout. Sistema di conversione (10kHz; 0 +5V) Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale Progettare un sistema che acquisisce un segnale analogico 10Hz 10Vpp e lo converte in un segnale digitale codificato su due

Dettagli

Controllo a retroazione

Controllo a retroazione E il tipo di controllo più antico. Q, T i SHT: la temperatura in uscita può variare perché vogliamo cambiare il set point o per effetto di disturbi Controllo di tipo servomeccanismo Controllo regolativo

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

Presentazione dell'edizione italiana...xi

Presentazione dell'edizione italiana...xi Indice generale Presentazione dell'edizione italiana...xi Prefazione... xiii Capitolo 1 Concetti fondamentali... 1 1.1 Introduzione... 1 1.2 Terminologia relativa ai sistemi di controllo... 1 1.3 Funzionamento

Dettagli

a.a. 2017/2018 Stefano Bifaretti Dipartimento di Ingegneria Industriale

a.a. 2017/2018 Stefano Bifaretti Dipartimento di Ingegneria Industriale a.a. 2017/2018 Stefano Bifaretti Dipartimento di Ingegneria Industriale Negli azionamenti con comando in velocità il legame dinamico tra la variabile di controllo dell azionamento e la velocità del motore

Dettagli

Elettronica analogica: cenni

Elettronica analogica: cenni Elettronica analogica: cenni VERSIONE 23.5.01 valle del componente di acquisizione dati nella struttura funzionale di un sistema di misura: misurando x y y z sens elab pres ambiente w abbiamo già considerato

Dettagli

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici.

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata: dal tipo di sorgente primaria di alimentazione;

Dettagli

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. nfatti, la struttura del convertitore

Dettagli

Effetti della reazione sui parametri

Effetti della reazione sui parametri Effetti della reazione sui parametri Analizziamo come la reazione interviene sui parametri dello amplificatore complessivo, se questo è realizzato con un Amplificatore Operazionale reazionato. A d R 1

Dettagli

Y=X1-X2 + Y=X1-X2+X3. X2 a) b)

Y=X1-X2 + Y=X1-X2+X3. X2 a) b) PPSNTZIONI TTVSO GLI SCHMI LOCCHI...2 locco generico (sistema fisico)...2 Nodi sommatori (denominati anche nodi di confronto)...2 locchi connessi in cascata...3 sempi :...3 locchi connessi in parallelo...4

Dettagli

PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA SECONDA PROVA DI MATURITÀ 2018 TRACCIA: Sistemi Automatici ARGOMENTO: Quesiti Quesito 1:

PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA SECONDA PROVA DI MATURITÀ 2018 TRACCIA: Sistemi Automatici ARGOMENTO: Quesiti Quesito 1: PROPOSTA DI SOLUZIONE PER LA SECONDA PROVA DI MATURITÀ 2018 TRACCIA: Sistemi Automatici ARGOMENTO: Quesiti Quesito 1: Utilizzando un sensore di temperatura collegato ad Arduino si può monitorare la temperatura

Dettagli

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Introduzione Un sistema di controllo automatico èunsistemaingrado di imporre a una o più variabili controllate (uscite) gli andamenti

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 CLASSE 5 G Disciplina: Elettronica PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Elaborata e sottoscritta dai docenti: cognome nome Milio Davide

Dettagli

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,

Dettagli

Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali.

Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali. Sistema di acquisizione e distribuzione dati Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali. Consiste nell inviare

Dettagli

Lezione A2 - DDC

Lezione A2 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.2 Filtri Specifica funzionale e parametri uso di strumenti CAD esempi di realizzazioni con AO tecniche SC 1 Contenuto

Dettagli

Progetto interruttore crepuscolare

Progetto interruttore crepuscolare Progetto interruttore crepuscolare Abbiamo voluto realizzare un semplice circuito elettronico di dimensioni ridotte che funzioni da interruttore crepuscolare. Per la realizzazione è stato utilizzato un

Dettagli

FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI

FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Sandro ZAMPIERI zampi@dei.unipd.it tel: 049 827 7648 Dipartimento di Ingegneria dell Informazione via Gradenigo 6/B 1 Informazioni generali Testi: Dispense delle

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CORSO SPERIMENTALE LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 2-56025 PONTEDERA (PI) 0587 53566/55390 - Fax: 0587 57411 - : iti@marconipontedera.it - Sito WEB: www.marconipontedera.it ANNO SCOLASTICO

Dettagli

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,

Dettagli

Cristian Secchi.

Cristian Secchi. Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica MESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it Il Problema della

Dettagli

Multivibratore astabile con Amp. Op.

Multivibratore astabile con Amp. Op. Multivibratore astabile con Amp. Op. Il multivibratore astabile è un generatore di onde quadre e rettangolari; esso è un circuito retroazionato positivamente, avente due stati entrambi instabili, che si

Dettagli

Informatica Industriale - A - 8

Informatica Industriale - A - 8 Informatica Industriale - A - 8 - L. Mezzalira Informatica Industriale - A - 8 prof. Lorenzo MEZZALIRA Interfacciamento con segnali analogici - Cap. 8 CATENA DI MISURA TECNICHE DI CONVERSIONE A / D ELABORAZIONI

Dettagli

Maturità Elettronica e Telecomunicazioni TEMA DI ELETTRONICA

Maturità Elettronica e Telecomunicazioni TEMA DI ELETTRONICA Maturità Elettronica e Telecomunicazioni TEMA DI ELETTRONICA Testo Un sistema elettronico di registrazione e visualizzazione dell attività elettrica del cuore è realizzato secondo lo schema a blocchi riportato

Dettagli

MODULO PREREQUISITI OBIETTIVI CONTENUTI ORE

MODULO PREREQUISITI OBIETTIVI CONTENUTI ORE 1 ELETTRONICA DIGITALE Conoscenze di fisica del primo biennio biennio Nozioni di base di elettrotecnica ed elettronica analogica Uso di internet per ricerca materiali e cataloghi. Logica combinatoria Concetto

Dettagli

Controllare un sistema vuol dire effettuare una regolazione su di esso, regolazione che può essere effettuata con tecniche diverse.

Controllare un sistema vuol dire effettuare una regolazione su di esso, regolazione che può essere effettuata con tecniche diverse. REGOLATORI Controllare un sistema vuol dire effettuare una regolazione su di esso, regolazione che può essere effettuata con tecniche diverse. Nei sistemi il problema è quasi sempre quello di evitare la

Dettagli

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SENSORE O TRASDUTTORE LINEARIZZAZIONE CONDIZIONAMENTO CONVERTITORE A/D MICROPROCESSORE SENSORE LINEARIZZAZIONE Elemento che rileva la grandezza da controllare. Operazione necessaria

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (6 CFU) / CONTROLLI AUTOMATICI Prova scritta 28 giugno 2018 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Si vuole realizzare un sistema robotico per la lucidatura automatica della superficie

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI Pag. 1 di 5 Docente: Materia insegnamento: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Dipartimento: ELETTRONICA Classe Anno scolastico: 1 Livello di partenza (test di ingresso, livelli rilevati) Per il modulo di automazione

Dettagli

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati amplificatori

Dettagli

0 20mV; 0 40mV; 0 80mV; 0 160mV; 0 320mV; 0 640mV; 0 1,28V; 0 2,56V 0 5V; 0 10V

0 20mV; 0 40mV; 0 80mV; 0 160mV; 0 320mV; 0 640mV; 0 1,28V; 0 2,56V 0 5V; 0 10V ITM scheda misure analogiche INTERFACCE DI PROCESSO ITM fornisce 8 ingressi analogici completamente isolati, ciascuno dotato di convertitore A/D con risoluzione 16 bit, ad alta stabilità ed altissima reiezione

Dettagli

Se la Vi è applicata all ingresso invertente si avrà un comparatore invertente con la seguente caratteristica:

Se la Vi è applicata all ingresso invertente si avrà un comparatore invertente con la seguente caratteristica: I comparatori sono dispositivi che consentono di comparare (cioè di confrontare ) due segnali. Di norma uno dei due è una tensione costante di riferimento Vr. Il dispositivo attivo utilizzato per realizzare

Dettagli

Ingegneria Informatica. Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel

Ingegneria Informatica. Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Sistemi a Dati Campionati Prof. DEIS-Università di Bologna Tel. 51 29334 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar lar.deis.unibo.it/people/cmelchiorri

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Contenuti del Gruppo Modulo Elettronica delle telecomunicazioni mplificatori con transistori rete di polarizzazione analisi con modello lineare e nonlineare

Dettagli

a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in

Dettagli

Valvole Proporzionale Proporzionali di Di Regolazione della Della Pressione con Magnete Proporzionale

Valvole Proporzionale Proporzionali di Di Regolazione della Della Pressione con Magnete Proporzionale Valvole Proporzionale Proporzionali di Di Regolazione della Della Pressione Il prodotto nella sua completezza Diwal propone sul mercato il prodotto MLS, partner per le valvole con elettronica di comando

Dettagli

Come pilotare un relè con Arduino Il relè è un dispositivo elettromeccanico costituito da un avvolgimento e da uno o più contatti meccanici, è utilizzato per operazione di interruzione e commutazione di

Dettagli

Conversione Analogico/Digitale

Conversione Analogico/Digitale Conversione Analogico/Digitale La conversione Analogico/Digitale (A/D) e quella Digitale/Analogico (D/A) forniscono il legame tra il mondo delle grandezze fisiche (analogiche) e quello del calcolo e della

Dettagli

CONTROLLO IN RETROAZIONE

CONTROLLO IN RETROAZIONE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm CONTROLLO IN RETROAZIONE Ing. Federica Grossi Tel. 59 256333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

CONVERTITORE PWM-F MANUALE ISTRUZIONI

CONVERTITORE PWM-F MANUALE ISTRUZIONI MANUALE ISTRUZIONI IS065A Pag. 1 di 1 INDICE 1. PRESENTAZIONE... 4 2. CARATTERISTICHE ELETTRICHE... 5 2.1. TENSIONE DI ALIMENTAZIONE SEZIONE DI POTENZA... 5 2.2. TENSIONI DI USCITA... 5 2.3. CORRENTI DI

Dettagli

Introduzione e strumenti. Introduzione ai sistemi di controllo

Introduzione e strumenti. Introduzione ai sistemi di controllo Introduzione e strumenti Introduzione ai sistemi di controllo Introduzione ai sistemi di controllo Esempio di sistema di controllo Elementi costitutivi dei sistemi di controllo Strutture tipo e schemi

Dettagli

In conduzione continua si ottiene una tensione sul carico v c proporzionale al valore desiderato v i.

In conduzione continua si ottiene una tensione sul carico v c proporzionale al valore desiderato v i. Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in modo da mantenere v c circa costante. R rappresenta le perdite sugli avvolgimenti

Dettagli

ESERCIZI - SERIE N. 4

ESERCIZI - SERIE N. 4 ESERCIZI - SERIE N. 4 EMISSIONE DI SEGNALI ANALOGICI Problema: convertire il risultato da formato binario, ottenuto dall'algoritmo di controllo ed elaborato dall'unità di governo realizzata con tecnologia

Dettagli

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013 I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte

Dettagli

CONTROLLO IN RETROAZIONE

CONTROLLO IN RETROAZIONE SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html CONTROLLO IN RETROAZIONE Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it

Dettagli

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore

Dettagli

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga CAPITOLO 1 INTRODUZIONE AI SENSORI IN FIBRA OTTICA 1.1 La sensoristica 1.1.1. Generalità I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di elaborazione e gestione, hanno un profondo

Dettagli

IL TRANSISTOR. Le 3 zone di funzionamento del transistor

IL TRANSISTOR. Le 3 zone di funzionamento del transistor Nome: Fabio Castellini Quarta esperienza IL TRANSISTOR Data: 03/02/2015 Il transistor è un componente a semiconduttore molto sfruttato, grazie alle sue proprietà, nell elettronica digitale ed analogica.

Dettagli

Esempi di Sistemi di Controllo e prime definizioni. Automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1

Esempi di Sistemi di Controllo e prime definizioni. Automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1 Esempi di Sistemi di Controllo e prime definizioni Automatica ROMA TRE Stefano Panzieri- 1 Controllo di temperatura T desiderata Sensore di temperatura (termostato) Attuatore (relais) Riscaldatore + acqua

Dettagli

A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Classe 4G

A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Classe 4G ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE O. BELLUZZI - L. DA V INCI Via Ada Negri, 34-47923 RIMINI Tel. 0541/384211-384159 - Fax 0541/383292 - Email: segreteria@ittsrimini.gov.it - Pec: rntf010004@pec.istruzione.it

Dettagli

Regolatore di pressione elettropneumatico Connessione G ¼

Regolatore di pressione elettropneumatico Connessione G ¼ Regolatore di pressione elettropneumatico Connessione G ¼ Catalogo 8683/IT La soluzione ECONOMICA che soddisfa le esigenze del mercato Design compatto e leggero per una facile installazione e una bassa

Dettagli

VERIFICA SISTEMI E AUTOMAZIONE CLASSE VEL ALUNNO:... Punteggio 1 punto per ogni risposta/ esercizio corrett, tranne il secondo che vale 2

VERIFICA SISTEMI E AUTOMAZIONE CLASSE VEL ALUNNO:... Punteggio 1 punto per ogni risposta/ esercizio corrett, tranne il secondo che vale 2 VERIFICA SISTEMI E AUTOMAZIONE CLASSE VEL 23 10 2013 ALUNNO:... Punteggio 1 punto per ogni risposta/ esercizio corrett, tranne il secondo che vale 2 1 - La funzione del nodo di confronto all interno dei

Dettagli

Motori Motore passo-passo Stadio di potenza PWM Sincrono Stadio di potenza del motore passopasso. Blocchi funzionali. Set point e generatore PWM

Motori Motore passo-passo Stadio di potenza PWM Sincrono Stadio di potenza del motore passopasso. Blocchi funzionali. Set point e generatore PWM RC1 Blocchi funzionai Motori a corrente continua Generatori Circuiti per il controllo dei motori in CC Motori a corrente alternata Circuiti per il controllo dei motori in CA Motori passo-passo Circuiti

Dettagli

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici Azionamenti Elettrici Parte Generazione del moto mediante motori elettrici Prof. Alberto Tonielli DEIS - Università di Bologna Tel. 05-6443024 E-mail mail: atonielli@deis deis.unibo.itit Collocazione del

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO De3 ESERCIZI PARTI B e D» Esempi di esercizi da scritti di esame AA 2015-16 01/12/2015-1 ElapDe2-2014 DDC Page 1 2014 DDC 1 De3:

Dettagli

Prova TIPO C per: ESERCIZIO 1.

Prova TIPO C per: ESERCIZIO 1. Prova TIPO C per: Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti): 6 dei 10 esercizi numerici (nell effettiva prova d esame verranno selezionati a priori dal docente) + domande a risposta multipla (v. ultime

Dettagli

Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI Classe: 4Aes

Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI Classe: 4Aes Programmazione modulare a.s. 2016/2017 Indirizzo: ELETTROTECNICA Prof. Iannetta Simone Prof. SAPORITO ETTORE (lab.) Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI Classe: 4Aes Ore settimanali previste: 4 (2) Prerequisiti

Dettagli