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1 SCUOLA DELL INFANZIA PRATO FIORITO Anno Scolastico 2013/2014 PROGETTO ACCOGLIENZA: IL PAESE DEI CALDOMORBIDI

2 FINALITA : Favorire un inserimento positivo dei bambini che entrano nella scuola dell Infanzia, attraverso il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola. OBIETTIVI GENERALI: Acquisire fiducia in sé e negli altri attraverso il rafforzamento dell autostima. Accettare di creare legami significativi con gli adulti e gli altri bambini presenti a scuola. Sentirsi bene e in appartenenza dapprima nel gruppo sezione e in seguito anche in altre situazioni organizzative. Scoprire gli spazi della scuola e le possibilità che essi offrono. Riconoscere e comunicare stati d animo ed emozioni. Consolidare e sviluppare le competenze nei vari campi d esperienza, compatibilmente con i traguardi di sviluppo della propria età. Rafforzare la propria identità aprendosi all incontro con l altro. Acquisire alcune abilità sociali e comunicative secondo la metodologia del cooperative learning: guardarsi negli occhi, chiamarsi per nome, aspettare il proprio turno, condividere, cooperare secondo gradi diversi di complessità in vista di uno scopo comune. Incontrare l altro da sé in una prospettiva interculturale OBIETTIVI SPECIFICI BAMBINI PICCOLI: 1. Superare serenamente il distacco dalla famiglia. 2. Comprendere e accettare le regole del nuovo ambiente scolastico. 3. Sviluppare relazioni serene con i pari e con gli adulti. 4. Conoscere la quotidianità scolastica con le sue regole e la sua routine. 5. Conoscere le regole del gioco spontaneo ed anche comunitario. 6. Giochi e canti di presentazione. OBIETTIVI SPECIFICI BAMBINI MEDI E GRANDI: 1. Ritrovare riferimenti affettivi e spaziali. 2. Sviluppare il senso di responsabilità e cura verso i piccoli. 3. Rafforzare autonomia e senso di sé. 4. Riconfermare le regole comuni acquisite negli anni.

3 MOTIVAZIONE ALLA SCELTA DEL TEMA: Nel paragrafo degli Orientamenti del '91 "Ambienti di Vita e contesti educativi" si afferma "L'ambientamento e l'accoglienza rappresentano un punto privilegiato di incontro tra la scuola e la famiglia, in quanto forniscono preziose opportunità di conoscenza e collaborazione. E' sicuramente importante la capacità delle insegnanti e della scuola nel suo insieme di accogliere il bambino in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni sue e dei suoi familiari nei delicati momenti del primo distacco dell'ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e con altri adulti." Il bambino giunge alla scuola dell infanzia con una storia personale e con le competenze raggiunte: ha imparato a parlare e a muoversi con una sua autonomia, ha sperimentato in famiglia le prime e più importanti relazioni. Ha appreso inoltre ad esprimere emozioni, sia direttamente sia in maniera mediata nei ruoli interpretati durante il gioco. Fra i 3 e i 6 anni incontra altri bambini e si confronta con loro, scopre la possibilità di diversi punti di vista, pone per la prima volta le grandi domande dell esistenza umana, osserva e si interroga elaborando le prime ipotesi sulla realtà che conosce nel quotidiano. Considerato che il distacco dai genitori rappresenta per il bambino uno dei momenti più delicati della sua crescita e che in questo momento accadono molte cose dentro ai bambini, ai genitori e a noi insegnanti, si è riflettuto su come e in quali modi le figure adulte e l'ambiente possano favorire il processo di separazione ed un inserimento positivo nella realtà scolastica. PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PERCORSO: Il progetto di accoglienza che proponiamo ruota attorno all esperienza del calore e della morbidezza sia in senso emozionale che conoscitivo: sentire, toccare, esperire e scoprire. Nella prima fase dell anno scolastico sono state favorite attività per la conoscenza degli spazi e dei bambini; giochi di inclusione e condivisione con successive formalizzazioni. Partendo dalla presentazione della storia attraverso un power-point ed in seguito, alla lettura del libro Il paese dei caldomorbidi in cui si narra di grandi e bambini che vivevano felici perché si scambiavano amicizia e affetto, sono state proposte ai bambini con le loro famiglie alcune attività. I bambini ed i genitori hanno realizzato con materiali di recupero due personaggi: un caldomorbido (simbolo di amore, tenerezza, accoglienza) ed un freddo ruvido (simbolo di chiusura, tristezza, indifferenza). Sono seguite a scuola riflessioni, presentazione e scambio dei personaggi. Ogni sezione ha rappresentato infine, su un cartellone, il paese dei caldomorbidi, con le foto dei personaggi di ogni bambino inserite nella loro casa. Da questo momento partiranno le attività di intersezione, secondo gli interessi, i bisogni e livelli di sviluppo di ciascun gruppo.

4 DESTINATARI DEL PROGETTO: tutti i bambini della scuola. INSEGNANTI: tutte le insegnanti della scuola. TEMPI PREVISTI: da Settembre 2013 a metà Novembre 2013, durante la mattinata. LABORATORIO GENITORE BAMBINO Momento di animazione e festa per accogliere i bambini di tre anni e le loro famiglie. Sono previsti due giorni in cui almeno un genitore costruisce con il suo bambino un fiore che rappresenta la sezione di appartenenza, sul quale verranno applicate immagini, disegni, piccoli oggetti che sono significativi per la storia del bambino stesso e della sua famiglia. Decorazioni a piacere dei prodotti realizzati. Posizionamento del fiore in un spazio della sezione scelto dal bambino con l aiuto del genitore.

5 ESPERIENZE IN ORDINE CRONOLOGICO effettuate in sezione Presentazione e realizzazione di strutture di cooperative. Rappresentazioni grafico-pittoriche delle esperienze di cooperative. Power-point della storia Il paese dei caldomorbidi. Conversazione e ripresa delle fasi salienti della storia. Presentazione dei Caldomorbidi e Freddoruvidi di ciascun bambino. Creazione di casette individuali in cui collocare tutti i caldomirbidi. Realizzazione di un cartellone comunitario del paese dei caldomorbidi. UNITA DI RICERCA: CLASSBUILDING costruire la classe come gruppo cooperativo particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La suola si deve costruire come luogo accogliente,coinvolgendo in questo compito i bambini stessi. (Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo di istruzione) STRUTTURA DI COOPERATIVE: CIAO!!! Destinatari: bambini di 3,4,5 anni. Obiettivi: salutare chi si incontra conoscenza reciproca. Materiali: lettore CD, musica coinvolgente, uno spazio che permetta di muoversi in sicurezza. Organizzazione del lavoro: i bambini si muovono liberamente nello spazio ascoltando la musica di sottofondo. Quando la musica si interrompe, i bambini si fermano e ognuno dice Ciao!, rivolgendosi al compagno più vicino. L insegnante fa ripartire la musica ed i bambini iniziano a muoversi di nuovo. Il gioco si può ripetere più volte.

6 Alla fine dell esperienza si torna in sezione e ciascun bambino si mette all opera per poter formalizzare l esperienza vissuta. STRUTTURA DI COOPERATIVE: IL LAVAGGIO DELLA MACCHINA!!! Destinatari: bambini di 3,4,5 anni. Obiettivi: avvicinamento fisico. Materiali: lettore CD, musica coinvolgente, uno spazio che permetta di muoversi in sicurezza. Organizzazione del lavoro: l insegnante chiede ai bambini di disporsi su due file, una di fronte all altra. Si chiede ad un volontario di passare in mezzo alle due file, mentre i compagni lo toccheranno con le mani (i bambini possono fare finta che le mani siano le spazzole della macchina del lavaggio).

7 Siamo pronti per tornare in sezione e formalizzare l esperienza appena fatta. STRUTTURA DI COOPERATIVE: IL GIOCO DEI CERCHI!!! Destinatari: bambini di 3,4,5 anni. Obiettivi: conoscenza reciproca.

8 Materiali: lettore CD, musica coinvolgente, uno spazio che permetta di muoversi in sicurezza. Organizzazione del lavoro: si dispongono sul pavimento tanti cerchi quanti sono i bambini che partecipano al gioco. L insegnante mette un sottofondo musicale, invita i bambini a muoversi liberamente. Quando la musica si ferma ogni bambino deve entrare in un cerchio. L insegnante fa ripartire la musica e toglie qualche cerchio. I bambini che rimangono senza cerchio, per rimanere in gioco, devono entrare del cerchio dei compagni. Al termine si formerà un grande cerchio dell amicizia con tutti i bambini abbracciati gli uni agli altri. STRUTTURA DI COOPERATIVE: IL GIOCO DEL TRENO E DEL VIGILE!!! Destinatari: bambini di 3,4,5 anni. Obiettivi: conoscenza reciproca. Materiali: lettore CD, musica coinvolgente, uno spazio che permetta di muoversi in sicurezza.

9 Organizzazione del lavoro: si dispongono i bambini in fila e si costruisce un trenino. Si nomina un vigile che ha il compito di regolare il tragitto del treno che si muove. L insegnante mette un sottofondo musicale, invita i bambini a muoversi liberamente. Quando la musica si ferma il treno deve rientrare alla stazione e muoversi solamente quando il vigile deciderà che è il momento di ripartire, ovviamente facendo ripartire la musica. Ci può essere anche la variante del gioco: si formano due file di bambini, una fila di bambini alla stazione che stanno aspettando gli amici; un altra fila di bambini che sono sul treno che arriverà alla stazione. Quando le file si incontrano scattano baci e abbracci per salutarsi. Ed ora la nostra formalizzazione dell esperienza.

10 ARRIVA A CASA UNA LETTERA SPECIALE in cui si chiede a mamma e papà di leggerci una storia. Cari genitori, anche noi come voi, desideriamo che il vostro bambino inizi l esperienza della scuola nel migliore dei modi possibile, che si senta bene e accolto nella sua unicità. Questo può avvenire se il bambino percepisce la collaborazione e la complicità tra i suoi genitori e le sue maestre. Vi chiediamo perciò, anche quest anno, di costruire a casa degli oggetti legati ad una storia, di cui vi alleghiamo il testo. Coinvolgendo il bambino e facendolo lavorare concretamente con voi, vi chiediamo di costruire con materiali di recupero il CALDOMORBIDO e il FREDDORUVIDO, ognuno con il suo contenitore. Poi, insieme al vostro bambino deciderete il nome da dare ma, soprattutto scrivete la motivazione che vi ha spinti a scegliere i due nomi. Vi ringraziamo per la collaborazione e la sensibilità e, nel salutarvi affettuosamente, vi ricordiamo che la lettura è anche un gesto d amore. PRESENTAZIONE DEL POWER-POINT La favola dei Caldomorbidi : tutti i bambini vengono accompagnanti nello spazio motorio e viene presentata loro la storia che già hanno ascoltato dalla mamma e dal papà, la favola dei caldo morbidi, con l utilizzo della veste grafica del computer e del videoproiettore. VI PRESENTIAMO I CALDOMORBIDI : finalmente a scuola cominciano ad arrivare i primi lavori che i bambini hanno realizzato a casa con l aiuto della mamma e del papà; l impegno è stato molto alto e la partecipazione ha talmente coinvolto i bambini che giornalmente desiderano presentare ai loro compagni il proprio Caldomorbido, spiegando come lo hanno costruito, i materiali che hanno scelto, le tecniche che hanno utilizzato per renderlo davvero speciale. In

11 questa fase è molto interessante sottolineare che tutti i compagni sono molto attenti alla conversazione e partecipano con domande dirette e spontanee dimostrando di apprezzare ogni giorno di più i lavori che arrivano. VI PRESENTAMO I FREDDORUVIDI : mentre i bambini presentano ai compagni il loro Caldomorbido, affiancano la descrizione dell altro compagno di viaggio, il Freddoruvido, costruito sempre con l aiuto di mamma e papà; anche in questo caso ampio spazio è stato dato alla fase della descrizione delle diverse caratteristiche del prodotto realizzato da ciascun bambino.

12 DIAMO IL NOME AI CALDOMORBIDI E FREDDORUVIDI: abbiamo raccontato agli amici come si chiamavano il Caldomorbido e il Freddoruvido e perché ogni bambino affianca al suo lavoro una motivazione scritta da mamma e papà sulla scelta del nome da mettere al caldo morbido e al freddo ruvido CREAZIONE DELLA COPERTINA: per raccogliere tutti i lavori realizzati ed i disegni della favola abbiamo creato una bellissima copertina per ciascun bambino.

13 PROGETTIAMO IL PAESE DEI CALDOMORBIDI : ad ogni bambino abbiamo proposto di progettare una casetta per il proprio Caldomorbido; con fantasia e creatività ogni bambino ha cercato di pensare al modo di costruire una casetta adatta al suo caldo morbido. COSTRUZIONE DELLE CASETTE: siamo entrati nella fase operativa, perciò ad ogni bambino vengono forniti diversi tipi di materiali informali, con i quali poter, in assoluta autonomia, procedere alla realizzazione e concretizzazione pratica del suo progetto. Ogni lavoro è molto diverso i bambini scelgono i materiali più disparati per costruire e realizzare le loro casette, ed il risultato finale è in ogni caso di grande effetto; ogni bambino personalizza il suo lavoro in modo molto diversissimo, c è chi scrive il nome, chi mette il numero civico sulla casetta per contraddistinguerla, chi mette un segno particolare per renderla unica.

14 COSTRUZIONE DEL PAESE DEI CALDOMORBIDI : alla fine mettiamo insieme tutti i lavori che i bambini hanno realizzato, cerchiamo sul cartellone il posto giusto per la nostra casetta ed alla fine ci divertiamo a mettere le strade, giardini, particolari che rendono il paese dei Caldomordidi davvero unico, bellissimo e speciale.

15 Festa dell accoglienza: tutti i bambini si ritrovano nel salone della scuola e si siedono in cerchio; entra all improvviso uno strano personaggio tutti i bambini osservano attentamente, molto incuriositi e riconoscono la maestra Anna che si è travestita da strega, proprio come quella della favola dei Caldomorbidi. La scenetta ci offre la possibilità di ricordare i momenti salienti della storia ed inoltre finalizziamo la rappresentazione alla possibilità di dare ulteriore senso i nostri lavori che andremo a condividere. Dopo alcune battute e divertenti momenti di interscambio, le maestre suggeriscono ai bambini di scambiare tra loro caldo morbidi, proprio come nella favola.

16 Alla fine, soddisfatti del percorso effettuato, abbiamo fortemente voluto l allestimento della mostra dei nostri capolavori Alla fine la mostra ha riscosso molto successo, sia tra i bambini che accompagnavano di volta in volta genitori, nonni, conoscenti, che tra gli adulti che l hanno visitata tutti i lavori esposti sono risultati molto importanti e significativi.

17 Il tempo corre veloce: è arrivata S. Lucia, carica di tante sorprese e tante belle novità i bambini sono davvero al settimo cielo troppe emozioni tutte insieme!!! Nel frattempo è iniziata la biblioteca alberi, rondini e pesciolini vengono coinvolti nel prestito del libro, un ulteriore regalo che i bambini apprezzano davvero, è un momento della settimana che risulta essere atteso da tutti con grande entusiasmo.

18 Si sta rapidamente avvicinando il Natale: proponiamo di fare festa tutti insieme, grandi e bambini sfilano per le vie limitrofe alla scuola portando gli auguri a tutte le famiglie, con l aiuto ed il supporto strumentale della compagnia del Paiar Ma per non escludere proprio nessuno dai nostri momenti di festa, non poteva mancare un personaggio davvero suggestivo per tutti i bambini ci viene a trovare a sorpresa a scuola Babbo Natale in persona. Prima di salutarci per le meritate vacanze di Natale i bambini hanno ancora un esperienza importante da affrontare, è arrivato il momento in cui si iniziano le cosidette attività di intersezione per prepararci al meglio ed essere pronti si

19 lavora alla creazione e suddivisione dei bambini nei dei diversi tipi di Gruppi : ecco quindi costituirsi ufficialmente il gruppo degli alberi, delle rondini e dei pesciolini. Il gruppo degli alberi si suddivide in tre sottogruppi: Abeti Quercie Salici. Il gruppo delle rondini si suddivide in tre sottogruppi: Rondini coda rossa Rondini coda bianca- Rondini coda blu. Il gruppo dei pesciolini si suddivide in tre sottogruppi: pesciolini rossi pesciolini gialli pesciolini blu. E proprio vero ogni giorno, a scuola, c è una sorpresa nuova, un avventura incredibile da vivere!!! Ora siamo pronti per un nuovo cammino: un nuovo progetto per diventare grandi!!!

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