PREVENZIONE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PREVENZIONE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE"

Transcript

1 PREVENZIONE DEI DIFETTI CONGENITI E DIAGNOSI PRENATALE

2 ostetricia e ginecologia e ginecologia medica ginecologia Dr.ssa Chiara Boschetto, specialista in Dr. Umberto Colombo, specialista in ostetricia Dr.ssa Faustina Lalatta, specialista in genetica Dr. Guglielmo Zuliani, specialista in ostetricia e

3 CONTENUTI Prima della gravidanza L acido folico DNA, geni e cromosomi Diagnosi prenatale delle anomalie cromosomiche Villocentesi Amniocentesi Diagnosi prenatale delle anomalie genetiche Le malattie infettive Ecografia ostetrica Ecografia 3D e 4D

4 Ecocardiografia fetale Test di screening PRIMA DELLA GRAVIDANZA Questo opuscolo è rivolto a tutte le donne che: 1 hanno deciso di avere un figlio 2 pensano, in futuro,di avere un figlio 3 sono all inizio della gravidanza La prevenzione dei difetti congeniti I bambini nascono quasi tutti sani (97%), ma quando si aspetta un bambino, ogni coppia si chiede: andrà tutto bene? Sarà sano? Avrà problemi? Lo sappiamo : alcuni bambini, purtroppo, nascono con malattie o con malformazioni. Molto spesso questi difetti si sono realizzati prima della nascita e per questo si definiscono congeniti. Qualcosa, durante la gravidanza, ha danneggiato il bambino o gli ha impedito di svilupparsi in modo normale. Le cause dei difetti congeniti sono diverse e spesso impreviste. Alcune, però, si possono prevedere e prevenire. Per questo semplici misure preventive sono doverose : ogni donna, oggi, ha la possibilità di fare qualcosa per diminuire la probabilità di avere un bambino con un difetto congenito. La salute della mamma influenza lo sviluppo del bambino Il feto eredita il patrimonio genetico dai genitori: esso determina parte del suo aspetto fisico (per esempio il colore degli occhi e dei capelli ), del suo sviluppo mentale e anche, in

5 parte, la sua futura salute. Il feto durante la gravidanza è però influenzato da un altro aspetto importante : l ambiente in cui si sviluppa, che è il corpo della sua mamma. Per questo lo stato di salute, l alimentazione, le abitudini di vita e l ambiente in cui vive sono importanti. Mentre non è possibile, per ora, modificare la costituzione genetica dei genitori per evitare malattie ereditarie, sulla componente ambientale possiamo fare molto. E questo lo scopo principale della consulenza preconcezionale. Perché prima della gravidanza Quasi tutte le donne, quando si accorgono di aspettare un bambino, cominciano a prendere precauzioni e a curare di più la propria salute. Gli organi del feto tuttavia, si formano nelle prime settimane di gravidanza, nel periodo che si chiama embrionale. Entro dieci settimane i diversi organi sono già completamente formati(il cuore entro 6 settimane, il sistema nervoso centrale entro 7 e gambe e braccia entro 9). E più o meno a questo punto che la mamma scopre di essere gravida : in genere, fra la sesta e l ottava settimana, a volte anche più tardi. A quel punto, l embrione ha già compiuto buona parte del suo percorso di sviluppo. Soprattutto, gli organi che possono essere colpiti da malformazione sono già formati, ed è tardi per evitare che si determinino danni o difetti. Ogni donna che si trova nella possibilità di iniziare una gravidanza deve pertanto pensare a preparare per il suo bambino un ambiente idoneo già prima che la

6 gravidanza cominci. La consulenza ( preconcezionale) consiste inizialmente in un colloquio e in un controllo dello stato di salute della coppia, con l obiettivo di individuare l eventuale presenza di malattie ereditarie nelle famiglie dei futuri genitori individuare altre possibili fonti di rischio (es. mancata vaccinazione) decidere quali esami di laboratorio effettuare fornire alla coppia tutte le informazioni e i consigli utili sullo stile di vita in vista di una gravidanza Le alterazioni genetiche Le anomalie genetiche possono riguardare i cromosomi o i geni. ( vedi capitolo sulla diagnosi prenatale). In generale, per identificare eventuali fattori genetici familiari bisogna raccogliere l anamnesi cioè la storia della famiglia di origine. In particolare si cerca di raccogliere i dati che riguardano malattie progressive, ritardo mentale o malformazioni in parenti vicini, abortività ripetuta oppure danni sensoriali (sordità o cecità). Questa ricerca a volte preoccupa la coppia, e può portare qualcuno a evitare questa indagine per non sapere. Sapere permette di agire consapevolmente, il non sapere non elimina il problema. Le malattie materne croniche Se la donna ha una malattia cronica è indispensabile che prima di iniziare una gravidanza faccia il punto della situazione con il gruppo di medici curanti per individuare il momento più opportuno per iniziare una gravidanza ed il trattamento che sia in grado di controllare bene la malattia con il minimo rischio per lo sviluppo del bambino. Malattie croniche che richiedono attenta valutazione in gravidanza 1 Ipertensione arteriosa 2 Diabete mellito 3 Epilessia 4 Malattie cardiovascolari 5 Malattie della tiroide e del sistema endocrino 6 Lupus eritematoso sistemico o altre malattie autoimmuni 7 Malattie trombofiliche e del sistema coagulatorio 8 Nevrosi ansiose, depressive o simili 9 Malattie neurologiche 10 Malattie tumorali Uso dei farmaci I farmaci possono essere dannosi se presi in modo casuale e non controllato. Nel periodo preconcezionale e durante la gravidanza va rispettata, con maggiore

7 attenzione del solito, la regola fondamentale di utilizzare una medicina solo se prescritta dal medico. Durante la consulenza preconcezionale la donna deve indicare al medico tutte le medicine, assunte anche occasionalmente, per farsi consigliare se e come continuare a prenderle. I farmaci potenzialmente dannosi allo sviluppo del feto sono pochi e destinati, per lo più, a malattie specifiche; il loro uso va discusso col curante. Farmaci potenzialmente dannosi durante il periodo embrionale 1 Warfarina (anticoagulante usato per terapie prolungate) 2 Acido valproico, carbamazepina, fenitoina, trimetadione (farmaci antiepilettici) 3 Ormoni ad azione androgena (dietilstilbestriolo- in disuso-) 4 Acido retinoico (usato per gravi forme di acne e malattie della pelle) 5 Litio (farmaco per disturbi psichiatrici) 6 Vitamina A, (come integratore a dosaggi giornalieri molto elevati) 7 Farmaci chemioterapici (metotrexate, aminopeterina) 8 Antibiotici (tetracicline, penicillamina) 9 Tiouracile (farmaco per l ipertiroidismo) 10 ACE inibitori (farmaci per l ipertensione) Altri fattori importanti da tenere sotto controllo 1 - Il peso Raggiungere e mantenere un peso equilibrato prima di iniziare la gravidanza è fondamentale: le donne sottopeso hanno maggiori rischi di avere bambini di basso peso. Le donne in sovrappeso, specie se obese, hanno un maggior rischio di complicazioni come l aborto spontaneo, il diabete gestazionale, l ipertensione arteriosa e difficoltà respiratorie. Anche per il bambino aumentano i rischi. È pertanto consigliabile correggere e migliorare le abitudini alimentari per raggiungere il peso ideale prima della gravidanza e tenerlo sotto controllo durante tutta la gravidanza 2- Il fumo Fumare riduce la fertilità della coppia e peggiora le condizioni generali della madre. Aumentano i rischi di aborto spontaneo e i casi di morte del bambino dopo la nascita. Inoltre i bambini nati da madri fumatrici hanno più frequentemente un peso più basso alla nascita, e questo può causare una serie di difficoltà sia nel periodo neonatale che nelle successive epoche di vita. Smettere di fumare, quindi aumenta le possibilità di concepire un bambino riduce il rischio di un aborto spontaneo garantisce un miglior stato di salute generale del bambino Anche i casi di morte in culla risultano ridotti quando entrambi i genitori non fumano.

8 3 L alcool L abuso di alcool è pericoloso sempre; lo diventa maggiormente in gravidanza quando, oltre ad avere effetti nocivi sulla salute della donna, ha effetti dannosi sul feto. E dimostrato che un abuso di alcool è responsabile di una crescita ridotta del bambino e che può provocare disturbi del comportamento e ritardo mentale (sindrome feto-alcoolica). Anche basse quantità di alcool possono produrre effetti simili, per quanto meno gravi. Le bevande alcooliche andrebbero quindi eliminate, o il loro consumo notevolmente ridotto, ancor prima del concepimento. 4- Le droghe E inutile sottolineare che tutte le droghe, anche quelle definite leggere, sono assolutamente controindicate per chi desidera avere un bambino. Tutte, se assunte durante la gravidanza, possono provocare qualche alterazione dello sviluppo del feto, con possibili ripercussioni negli anni successivi alla nascita. L ACIDO FOLICO L acido folico è una vitamina del gruppo B, contenuta in diversi alimenti. Molti studi hanno dimostrato che se le donne assumono 0.4 milligrammi di acido folico ogni giorno, due mesi prima della gravidanza e nel primo trimestre di gestazione, vi è una riduzione del 40% di bambini affetti da difetti del tubo neurale (spina bifida ed anencefalia). Non si è ancora capito esattamente come l acido folico agisca per prevenire i difetti del tubo neurale. Tuttavia se nell organismo della madre, per un motivo qualsiasi, c è una ridotta disponibilità di acido folico nel momento in cui si deve chiudere il tubo neurale, esiste la probabilità che le vertebre non si saldino in modo corretto. E preferibile che l acido folico sia associato ad altre vitamine. Diversi studi sembrano dimostrare che gli effetti dell acido folico nel prevenire altre malformazioni (ad esempio quelle del cuore, del labbro e del palato) possono essere incrementati dalla presenza di altre vitamine ( riduzione del rischio di circa il 20%). Se nella propria famiglia dovessero essere già nate persone con spina bifida, il labbro leporino o una cardiopatia congenita, è opportuno che la coppia si sottoponga ad una consulenza genetica per conoscere esattamente il suo rischio riproduttivo e la corretta supplementazione di acido folico. In conclusione ricordiamo che le misure di prevenzione riducono il rischio, ma non lo annullano mai completamente.

9 DNA, GENI E CROMOSOMI Come abbiamo già sottolineato, fortunatamente quasi tutti i bambini nascono sani, ma 3 o 4 ogni 100 presentano un difetto congenito. I difetti congeniti sono numerosi. Alcuni, come le malformazioni e la sindrome di Down, sono molto conosciuti. Altri, come le malattie ereditarie sono meno conosciuti. Una parte dei difetti congeniti, come ad esempio la sindrome di Down, non è prevedibile o prevenibile. Una parte dei rischi ereditari è invece identificabile attraverso esami sul DNA della coppia di futuri genitori. Il patrimonio genetico Ogni individuo possiede un proprio patrimonio genetico (detto anche genoma) che lo rende unico e diverso da tutti gli altri. Il genoma è costituito da DNA, una molecola che ha la caratteristica di funzionare come un alfabeto. Il DNA è in grado di trasmettere messaggi che determinano la realizzazione di importanti funzioni la produzione delle proteine o il funzionamento delle cellule. Tratti di DNA di varia lunghezza, aventi ognuna specifica funzione e struttura, costituiscono i geni, le unità fondamentali dell informazione genetica. Il DNA spiralizzato costituisce a sua volta i cromosomi. I cromosomi I cromosomi sono contenuti nel nucleo delle cellule. Non tutte le cellule contengono lo stesso numero di cromosomi: si distinguono le cellule somatiche, che ne contengono 46 e le cellule destinate alla riproduzione (cellula uovo o spermatozoo), dette gameti, che ne contengono 23. I cromosomi hanno aspetto e dimensioni particolari a due a due, per cui vengono ordinati in 23 coppie: all interno di ogni coppia, un cromosoma deriva dal padre e uno dalla madre. Il cariotipo femminile normale si descrive : 46,XX Il cariotipo maschile normale si descrive : 46,XY

10 Rappresgenintazione schematica di una cellula, del suo nucleo, di uno dei 46 cromosomi, della localizzazione su di esso dei geni e del DNA di cui sono costituiti. Con l esame dei cromosomi NON possono essere analizzati i geni che vengono invece analizzati con le tecniche di biologia molecolare (o analisi del DNA). Molti geni possono essere studiati estraendo il DNA dalle cellule del sangue. Ogni gene possiede l informazione per una sola proteina. Se la sequenza dell informazione è sbagliata, la proteina non viene prodotta oppure contiene degli errori nella struttura che non le consentono di svolgere la sua funzione. In tutti e due i casi, l organo dove si esprime questa proteina non funziona correttamente ed è causa di malattia. Come si riconoscono le alterazioni dei cromosomi? Le anomalie cromosomiche sono alterazioni occasionali del numero o della struttura dei cromosomi. La maggior parte si realizza al concepimento, senza che sia possibile una prevenzione. Il cariotipo, che viene eseguito contando e controllando la forma dei 46 cromosomi del nucleo delle cellule, consente di identificare sostanzialmente tutte le anomalie cromosomiche. Nei casi in cui si voglia eseguire questa analisi durante la gravidanza, si usano cellule della placenta (villi coriali) oppure cellule del liquido amniotico (amniociti) ottenute attraverso prelievi eseguiti da specialisti ostetrici. Queste cellule contengono il patrimonio genetico del feto. La percentuale degli errori cromosomici al concepimento, varia con il variare dell età materna ma nessuna donna, nemmeno la più giovane, è immune da queste possibili anomalie.

11 L anomalia cromosomica più frequente e più nota è la trisomia 21 che causa la sindrome di Down. Cariotipo maschile caratterizzato da trisomia 21 (tre cromosomi n. 21 invece degli usuali due) La tabella riporta la frequenza della trisomia 21 al momento della villocentesi, dell amniocentesi ed alla nascita. Come si può vedere vi è una riduzione della frequenza legata alla selezione naturale) Età materna villocentesi amniocentesi Nascita 20 1/700 1/1000 1/ /600 1/900 1/ /400 1/600 1/ /395 1/520 1/ /380 1/490 1/ /370 1/420 1/ /290 1/380 1/ /170 1/250 1/ /150 1/200 1/ /120 1/180 1/270

12 38 1/80 1/120 1/ /60 1/100 1/ /50 1/80 1/ /40 1/60 1/ /35 1/45 1/ /25 1/30 1/ /20 1/25 1/ /10 1/20 1/25 Modificata da Milinsky A. (2004) DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE La diagnosi prenatale comprende un insieme di metodiche che consentono di identificare un eventuale difetto congenito del nascituro. In generale le anomalie cromosomiche e le malattie ereditarie vengono identificate ricorrendo alla villocentesi o all amniocentesi e le malformazioni attraverso l indagine ecografica. VILLOCENTESI Prelievo dei villi coriali (CVS) La VILLOCENTESI (CVS) o PRELIEVO DI VILLI CORIALI consiste nel

13 prelievo di una piccola quantità ( mg) di placenta (tessuto trofoblastico) mediante l introduzione attraverso la parete dell addome di un ago sottile che ha come bersaglio la placenta. Viene eseguita preferibilmente tra la 10^ e la 13^ settimana di gravidanza. Il prelievo è preceduto da un ecografia per valutare la posizione e la forma dell utero, la localizzazione placentare, le caratteristiche del sacco amniotico, la vitalità, la biometria, la morfologia del feto, l assenza di controindicazioni al prelievo. L introduzione dell ago avviene secondo la tecnica a mano libera ecoguidata : la punta dell ago raggiunge la placenta in genere parallelamente al suo asse. Mediante una siringa raccordata con l ago si eseguono alcune aspirazioni. I frammenti di placenta vengono coltivati ed analizzati dal citogenetista. Delle due linee cellulari costituenti la placenta quella detta citotrofoblasto, già in fase replicativa, permette una risposta in ore, mentre quella mesenchimale richiede 7-9 giorni di coltura per il risultato. L uso di entrambe le tecniche consente di raggiungere la massima affidabilità della diagnosi che è almeno del 99%. Il rischio di perdita fetale dopo villocentesi, se eseguita all epoca corretta, da operatore esperto e con tecnica adeguata, è intorno allo 0.3%; tale valore è da sommare al rischio di abortività spontanea nella fase di gravidanza in cui si esegue la villocentesi, che è di circa il 3%. Altri rari rischi sono: il fallimento del prelievo ( <1%), il fallimento della coltura (<1%), un risultato dubbio che richieda un ulteriore accertamento citogenetico ( circa 1%). La villocentesi può essere eseguita, con particolari accorgimenti tecnici, anche nelle gravidanze multiple,solo da operatori particolarmente esperti, prelevando villi dalle diverse placente e quindi ottenendo il cariotipo di tutti i feti. La diagnosi mediante CVS permette, per la precocità dell epoca di esecuzione, nei casi di esito patologico un intervento di interruzione della gravidanza meno invasivo e meno rischioso per la paziente. Inoltre i villi coriali rappresentano il tessuto fetale ottimale per le diagnosi genetiche (DNA). AMNIOCENTESI Amniocentesi

14 L AMNIOCENTESI consiste nel prelievo di liquido amniotico mediante l introduzione di un ago sottile nella cavità amniotica per via transaddominale. In genere viene eseguita tra la 15^ e la16^ settimana. La puntura è preceduta da un esame ecografico volto ad evidenziare le caratteristiche dell utero, della placenta e del liquido amniotico nonché vitalità, biometria, morfologia e posizione del feto. L introduzione dell ago avviene secondo la tecnica definita a mano libera ecoguidata : cioè la punta dell ago è condotta sotto controllo ecografico continuo fino al punto desiderato nel sacco amniotico. Si prelevano mediamente 15 cc di liquido amniotico. Le cellule fetali contenute nel liquido ( provenienti dalla desquamazione di vari tessuti fetali) sono poste in coltura e quindi analizzate dal citogenetista per ottenere la mappa cromosomica fetale. Il tempo medio per la risposta è di giorni. Sul liquido amniotico viene inoltre dosata l alfafetoproteina (AFP) il cui innalzamento pone il sospetto di malformazioni del sistema nervoso centrale, quali ad esempio la spina bifida, la cui diagnosi oggi è comunque ecografica. Il rischio di perdita fetale attribuibile all amniocentesi, se eseguita con tecnica adeguata e da operatore esperto, non supera lo 0.3%. Tale valore si somma al rischio di aborto spontaneo a 16 settimane quantizzabile nell 1%. Altri rari rischi sono: l amniosite ( < 0.1% dei casi ), il fallimento del prelievo ( <1%), il fallimento della coltura (<1%), un risultato dubbio che richieda ulteriore accertamento citogenetica ( < 0.3%). L amniocentesi può essere eseguita anche nelle gravidanze multiple, prelevando liquido dai diversi sacchi amniotici e quindi ottenendo il cariotipo di tutti i feti. DIAGNOSI PRENATALE DELLE MALATTIE GENETICHE Quali malattie non si identificano con l esame cromosomico? Come già precisato, l esame cromosomico eseguito sui villi coriali o sugli amniociti permette di identificare solo le anomalie del numero e della struttura dei cromosomi. L esame cromosomico non dà informazioni sul DNA, cioè la struttura dei singoli geni contenuti all interno dei cromosomi. Per questo motivo l analisi cromosomica non puo dire nulla sul rischio di avere un bambino con una malattia ereditaria dovuta a mutazione del DNA. Le malattie ereditarie sono più di Quali sono le mutazioni del DNA più frequenti? Da dove provengono? Noi tutti siamo portatori sani di alcune malattie genetiche. Le mutazioni vengono ereditate, insieme a tutti i caratteri genetici normali, dai propri genitori. Queste mutazioni non provocano sintomi o conseguenze per la nostra salute,

15 ma possono costituire un fattore di rischio per la procreazione nel caso in cui il partner sia portatore della stessa malattia genetica. In questi casi può nascere un bambino malato. Le mutazioni genetiche più frequenti nella popolazione italiana sono quelle che comportano le seguenti malattie: 1 anemia mediterranea (o talassemia) (1/2500 nati) 2 fibrosi cistica (o mucoviscidosi) (1/2700 nati) 3 sindrome dell X-fragile (o ritardo mentale legato alla X) (1/4000 maschi) 4 sordità congenita (legata alla connessina) 1/4000 Alcune di queste mutazioni sono facili da identificare. Ad esempio i portatori sani di anemia mediterranea hanno i globuli rossi più piccoli dei non portatori e possono essere identificati con un semplice emocromo. L identificazione dei portatori sani di anemia mediterranea avviene di fatto automaticamente per tutte le coppie. Altre mutazioni, come ad esempio quelle correlate alla fibrosi cistica, sono molto più complesse da studiare e richiedono esami specifici che possono essere eseguiti solo in particolari laboratori. Perché è importante identificare i portatori sani di malattie ereditarie? L incontro di due portatori sani della stessa mutazione genetica comporta un rischio elevato di avere un figlio malato ( 25% ). Le due mutazioni che causano i sintomi della malattia giungono nel patrimonio genetico dell embrione trasportate dalle cellule germinali, cioè la cellula uovo e lo spermatozoo ed impediscono l espressione di una determinata funzione che puo colpire un organo, un apparato o l intero organismo. Le malattie ereditarie sono quasi sempre molto gravi e attualmente ancora poco curabili. Se entrambi i soggetti di una coppia risultano non portatori di una determinata malattia, la loro probabilità di avere un figlio malato è praticamente nulla. Infine, se un partner è portatore e l altro è non portatore la probabilità di malattia del figlio è molto bassa, anche se non assente. Per questo motivo è sempre utile verificare il livello di rischio della propria coppia, almeno per le malattie genetiche più frequenti. Come si eseguono le indagini per identificare le mutazioni? In generale, per le indagini di mutazioni collegate a malattie genetiche si utilizza il DNA estratto dalle cellule del sangue, ottenute con un semplice prelievo dal braccio. Con un unico prelievo di sangue si possono eseguire diverse analisi. In alcuni casi è sufficiente eseguire un tampone buccale. Il DNA estratto dalle cellule del sangue o della mucosa della bocca viene analizzato con metodi particolari, scelti dal laboratorio sulla base dell esperienza e

16 delle attuali tecnologie. Si tratta di metodi molto sicuri e riproducibili con un 99% di affidabilità. Come ci si orienta per decidere se eseguire un determinato test genetico? Bisogna distinguere due diverse situazioni: 1) Presenza, nelle proprie famiglie, cioè tra i fratelli, le sorelle, gli zii o i cugini, di persone malate o portatrici sane di una malattia genetica già individuata. In questi casi la regola vuole che la coppia venga indirizzata ad un centro di genetica prima della gravidanza per avere tutte le informazioni e la precisazione della probabilità di avere figli malati e per conoscere se esistono indagini da effettuare una volta avviata una gravidanza. Queste coppie vengono definite a rischio aumentato a causa della loro storia familiare. 2) Assenza nella proprie famiglie di persone malate o portatrici sane di malattie genetiche. In questi casi i componenti della coppia vengono considerati soggetti della popolazione generale e la loro probabilità di essere portatori sani è derivata dai dati riferiti alla popolazione italiana. I seguenti dati indicano, ad esempio, la probabilità, per una persona italiana, di essere portatrice sana di una delle seguenti malattie, non avendo alcun caso in famiglia: talassemia 1/25 Fibrosi cistica 1/27 Sordità legata alla Connessina 26 1/60 Ritardo mentale X-fragile 1/250 (donne) Per poter valutare se sottoporsi ad un test genetico è importante conoscere, almeno a grandi linee, la malattia di cui si desidera conoscere il rischio riproduttivo e le caratteristiche del test stesso. FIBROSI CISTICA La forma grave, più nota, di Fibrosi Cistica causa problemi all apparato respiratorio e digestivo e porta nel tempo ad una malattia polmonare cronica che conduce, a sua volta, all insufficienza respiratoria. La gravità della malattia polmonare è determinante rispetto alla qualità ed alla durata della vita. Infatti, la maggior parte delle persone malate muoiono proprio a causa delle complicanze polmonari. I bambini con la fibrosi cistica sono seguiti da centri clinici specialistici che prestano le cure volte a prevenire i fenomeni acuti respiratori e il cattivo assorbimento intestinale, ma tutt`ora non esiste una terapia che arresti completamente la malattia. Come abbiamo visto la frequenza dei portatori sani è relativamente elevata nella popolazione italiana ed europea, e quindi non è così raro che due genitori, entrambi portatori sani, possano incontrarsi casualmente ed avere figli malati. Il rischio per queste coppie è del 25% (1/4) ad ogni gravidanza.

17 La fibrosi cistica è causata da numerosissime mutazioni diverse tra loro, piu di mille. L indagine molecolare standard del gene CFTR permette di individuare se il soggetto è portatore di una delle mutazioni più frequenti ed importanti. La negatività del test, anche se effettuato solo su uno dei due genitori, permette di ridurre drasticamente il rischio della coppia di avere figli con questa malattia. La tabella che segue illustra la probabilità di essere portatori e di avere un figlio malato prima e dopo il test Questa probabilità va confrontata con la probabilità della popolazione generale che è di 1/3.000 circa. probabilità di essere portatore prima del test 1/27 rischio di un figlio malato prima del test 1/2700 probabilità di essere portatore rischio di figlio malato se un partner è negativo al test standard e uno non è testato rischio di figlio malato se due partner sono testati e negativi al test standard rischio di figlio malato se un partner è positivo e uno è negativo rischio di figlio malato se i due partner sono positivi dopo il test negativo ( no mutazioni gravi) 1/90 1/27 x 1/90 x ¼ 1/ /90 x 1/90 x ¼ 1/ /90 x ½ x 1/2 1/360 ½ x ½ ¼ = 25% In generale si suggerisce il test FC ad un componente della coppia. Nel caso di positività si esegue il test anche sul partner. SORDITA (legata a mutazioni del gene Connessina 26) Le mutazioni del gene Connessina 26 causano sordità neurosensoriale non associata ad altri segni o sintomi. La sordità da Connessina 26 rappresenta circa il 50% di tutte le forme di deficit uditivo genetico ed è caratterizzata dalla perdita dell'udito, bilaterale e isolata, che avviene sistematicamente prima dell'acquisizione del linguaggio. La perdita dell'udito può essere lieve o profonda, con variabile espressione intrafamiliare e interfamiliare. Genitori entrambi portatori sani di una mutazione del gene Connessina 26 hanno un rischio del 25% ad ogni gravidanza di avere figli con questa disabilità. La negatività del test che identifica la mutazione più frequente (35delG) permette di ridurre drasticamente il rischio della coppia di avere figli con deficit uditivo associato a mutazioni della connessina 26, anche se non lo annulla del tutto. E importante sottolineare che la negatività del test non esclude deficit uditivo da altra causa.

18 RITARDO MENTALE DA SINDROME X-FRAGILE La sindrome dell'x-fragile è una delle cause più frequenti di ritardo mentale dopo la sindrome di Down ed è la più frequente tra quelle ereditarie. La prevalenza della sindrome dell X-fragile è di circa 1/4000 nei soggetti di sesso maschile e di 1/8000 nei soggetti di sesso femminile. La prevalenza delle femmine portatrici della premutazione è di circa 1/250 e dei maschi portatori della premutazione è di circa 1/813. La sindrome comporta caratteristiche comportamentali, fisiche e intellettive note e riconoscibili. Nelle persone affette è stata individuata una mutazione del gene FMR1 (localizzato sul cromosoma sessuale X), che consiste in una ripetizione di una porzione del gene superiore a 200 volte la norma (mutazione completa). Gli individui con una ripetizione da 56 a 200 (premutazione) vengono definiti portatori sani in quanto non manifestano la malattia. Le madri portatrici della premutazione hanno una probabilità del 50% di avere figli maschi malati e del 50% di avere femmine con la mutazione completa (di queste solo la metà presenterà i sintomi della malattia). Il test molecolare del gene FMR1 consente di individuare senza ambiguità sia lo stato di premutazione che di mutazione completa. La normalità del gene FMR1 della donna consente di escludere una sindrome dell X Fragile nella prole. Dopo aver eseguito uno o più test genetici come cambia il rischio riproduttivo? L assenza di mutazioni per una determinata malattia genetica riduce drasticamente la probabilità di avere un figlio con la malattia collegata all indagine eseguita. Le malattie citate hanno la caratteristica di essere frequenti, gravi ed attualmente indagabili. In un prossimo futuro sarà offerta la possibilità diagnostica anche per altre malattie genetiche alle coppie non a rischio che desiderassero ulteriori accertamenti. Bisogna però sottolineare che le malattie genetiche sono numerosissime, più di e che l esclusione di alcune di esse, anche se sono le più frequenti, non consente di azzerare la probabilità di difetti congeniti alla nascita. Quando eseguire i test genetici? Il momento ideale per discutere le problematiche e quindi eseguire i test per malattie genetiche è in occasione della consulenza preconcezionale. I test possono essere opportunamente eseguiti anche all inizio della gravidanza nel corso della pianificazione dell iter diagnostico prenatale. Infine i test possono essere eseguiti contemporaneamente alla procedura di diagnosi prenatale ( villocentesi).

19 Esistono posizioni ufficiali sull uso dei test genetici? Nei precedenti paragrafi sono riportate le informazioni riguardanti le patologie genetiche più frequenti nella popolazione ( fibrosi cistica, sindrome da X fragile, sordità genetica ) e per le quali esistono test genetici validati e con alta affidabilità, che possono essere eseguiti sui futuri genitori. Generalmente questi esami sono indicati e vengono eseguiti presso le strutture sanitarie convenzionate solo per persone a rischio più elevato rispetto alla popolazione generale, essenzialmente per una storia familiare positiva. E comunque importante sottolineare che tali patologie sono tra le più frequenti malattie genetiche e conseguentemente è elevato il numero dei portatori sani. Per questo motivo nella realtà italiana si sta diffondendo l uso di offrire la possibilità, anche a coppie a basso rischio, di conoscere il loro eventuale stato di portatori sani. Per le coppie a basso rischio la scelta di discutere con il proprio specialista di fiducia se eseguire o meno le indagini sul DNA rimane pertanto assolutamente soggettiva e volontaria. LE MALATTIE INFETTIVE La maggior parte delle malattie infettive, anche se contratte dalla mamma durante la gravidanza, non costituisce un problema per il nascituro; la placenta infatti svolge un ruolo straordinario di barriera attiva, che permette il passaggio al feto di anticorpi protettivi materni (difese immunitarie), ed impedisce la trasmissione degli agenti infettivi al compartimento fetale. In due casi tuttavia il feto può essere a rischio: 1- Alcune infezioni, come i virus dell epatite B e C o il virus dell HIV possono essere trasmesse dalla mamma che ne è portatrice in fase attiva, al feto durante la gravidanza o il parto. Non sono causa di anomalie congenite (difetti fisici o handicap mentali) ma comportano la nascita di un bimbo affetto da un infezione analoga a quella della mamma. E pertanto fondamentale verificare nel corso della gravidanza se la mamma è

20 affetta da tali malattie al fine di mettere in atto le opportune precauzioni. 2- Un altra classe di infezioni contraddistinte dall acronimo TORCH (toxoplasmosi, rosolia, CMV, Herpes virus e altri tra cui la varicella) è potenzialmente pericolosa per il feto qualora la mamma venga contagiata per la prima volta durante la gravidanza. Durante il periodo embrionale in cui avviene l organogenesi, ovvero la formazione degli organi questo gruppo di infezioni può causare danni molto gravi al feto in caso in cui il filtro placentare non riesca ad impedire la trasmissione dell infezione. I danni coinvolgono frequentemente il sistema nervoso centrale, le funzioni sensoriali ( la vista, l udito )e le facoltà intellettive. Il rischio di conseguenze per il feto tende a ridursi con il passare delle settimane di gravidanza, pur essendo ancora presente nel corso del II e III trimestre di gravidanza. Gli esami del sangue, se effettuati prima della gravidanza, permettono di valutare la suscettibilità della mamma alle varie infezioni e, a seconda dei casi, mettere in atto le opportune precauzioni. Se la mamma ha già contratto tali malattie (stato immune) avrà nel sangue anticorpi in grado di proteggere il nascituro in caso di nuovo contatto durante la gravidanza e nei primi mesi di vita. In caso contrario, durante la gravidanza è opportuno verificare a intervalli regolari che la mamma non abbia contratto l infezione. Prima della gravidanza se la mamma è suscettibile alla rosolia e alla varicella è possibile effettuare la vaccinazione almeno 1 mese prima del concepimento. Per quanto concerne la toxoplasmosi, non esiste ad oggi un vaccino ma solo norme igienico-sanitarie per ridurre il rischio di contagio: -evitare carni crude, insaccati -lavare frutta e ortaggi con amuchina o bicarbonato -lavarsi le mani dopo aver maneggiato utensili per tagliare la carne cruda -utilizzare guanti in caso di giardinaggio -evitare di occuparsi della lettiera dei gatti VACCINAZIONI Sono vivamente sconsigliate durante la gravidanza tutte le vaccinazioni con organismi vivi attenuati (ovvero vivi ma meno virulenti, come il vaccino per la rosolia e la varicella) Sono al contrario permesse e consigliabili, in presenza di fattori di rischio (da valutare di volta in volta con il proprio medico curante), le vaccinazioni da antigeni di superficie e ricombinanti (influenza e virus dell epatite B o antitetanica).

21 ECOGRAFIA OSTETRICA L ECOGRAFIA è una tecnica diagnostica che consente di esplorare gli organi interni del corpo. Si avvale di onde sonore ad alta frequenza, nella fascia non udibile dall orecchio umano (ULTRASUONI). Tali onde, prodotte dalla vibrazione di cristalli particolari (piezoelettrici) contenuti nelle sonde utilizzate per gli esami ecografici, penetrano attraverso i tessuti del corpo. I diversi tessuti, cute, sottocute, vasi, parete dell utero il liquido amniotico ed i tessuti fetali riflettono parte di queste onde generando echi riflessi (onde di ritorno) che registrate dalla sonda vengono inviate all unità centrale che li decodifica trasformandole in immagini visibili in tempo reale nel monitor dell apparecchio. Gli ultrasuoni sono stati introdotti nella pratica clinica ormai da più di 30 anni, e non sono mai stati riportati effetti nocivi sul feto, e, nel lungo termine, sugli individui sottoposti a tale metodica durante la vita prenatale. Si ritiene pertanto che, con le apparecchiature e le procedure attualmente a disposizione, l impiego dell ecografia non comporta rischi per la mamma ed il nascituro. L ecografia consente di verificare lo stato della gravidanza, l epoca gestazionale, il numero dei feti ed in caso, il tipo di gemellarità (monocoriale o bicoriale); permette di valutare l accrescimento fetale attraverso la misurazione di parametri biometrici (estremo cefalico, addome e femore) l anatomia di alcuni organi fetali,i movimenti, la quantità di liquido amniotico e la posizione della placenta. Le finalità dell esame ecografico cambiano in relazione all epoca gestazionale. Solitamente in Italia vengono effettuate 3 ecografie nel corso della gravidanza, una in ciascun trimestre. Nel PRIMO TRIMESTRE è necessario 1 Verificare il regolare impianto nell utero della camera gestazionale 2 Valutare la presenza, vitalità e numero degli embrioni 3 misurare il CRL (lunghezza vertice-sacro) 4 in caso di gemellarità definirne la corialità (gemelli identici o fratelli) 5 datare la gravidanza(corrispondenza rispetto alla data dell ultimo ciclo) 6 escludere patologie delle tube e ovaie

22 Nel SECONDO TRIMESTRE è necessario valutare: 1 l anatomia fetale (screening delle malformazioni) 2 la biometria fetale (accrescimento fetale) 3 l inserzione placentare 4 la quantità di liquido amniotico

23 Nel TERZO TRIMESTRE si effettua un controllo analogo a quello eseguito nel corso del II trimestre con particolare attenzione all accrescimento fetale, all inserzione placentare, alla quantità di liquido amniotico ed al benessere fetale.

24 Se possibile (posizione del feto, quantità di liquido amniotico, epoca gestazionale), l esame ecografico dovrebbe essere completato da una valutazione anatomica, volta all identificazione di difetti congeniti; il riscontro di tali condizioni, infatti, può essere precoce (fin dall ecografia eseguita nel primo trimestre), ma anche tardivo, nel terzo trimestre o dopo la nascita. L ACCURATEZZA di un esame ecografico di primo livello, nell identificare difetti congeniti varia tra il 30-80% e dipende da molteplici fattori tra cui: l esperienza dell operatore, il tipo di apparecchio impiegato, l epoca gestazionale, la posizione del feto, la quantità di liquido amniotico, lo spessore dei tessuti della parete addominale ed infine l entità e l epoca di comparsa del difetto anatomico. Per le caratteristiche intrinseche ed i limiti della metodica è possibile che alcune anomalie, anche maggiori, possano sfuggire ad un esame ecografico. Nelle migliori condizioni è ipotizzabile che solo metà dei difetti congeniti rilevati alla nascita possano essere identificati nel corso della vita prenatale. La rilevazioni delle anomalie minori non è un obiettivo dell esame ecografico di routine. L ECOGRAFIA 3D E 4D L ecografia tridimensionale è il risultato dell integrazione dei principi dell ecografia bidimensionale, le scansioni ottenute secondo piani trasversali, longitudinali e obliqui vengono ricostruite tridimensionalmente attraverso l elaborazione computerizzata in modo da riprodurre l organo, l arto o le parti fetali da studiare. Quando si posiziona sull addome una sonda dedicata per questo tipo di esame e si avvia la modalità 3D/4D l apparecchio ecografico acquisisce immediatamente il volume campione con tutti i piani di sezione, li rielabora in tempo reale ed attraverso un processo noto come rendering riproduce delle immagini che sono molto simili alla realtà.

25 La modalità 4D consente di esplorare l aspetto tridimensionale di un organo, o del feto nel tempo, seguendo i movimenti in tempo reale. Si vedrà quindi in diretta, il feto muovere le manine, succhiarsi il dito, giocherellare con il cordone ombelicale etc. Le sonde impiegate sono in grado di acquisire circa fotogrammi al secondo senza movimento della sonda; ne consegue una immediatezza nella visualizzazione dei particolari tridimensionali fetali. Se il 3D è paragonabile ad una fotografia convenzionale il 4D è paragonabile ad una ripresa video

26 L ecografia 3D non è assolutamente un esame di routine. La sua esecuzione è piuttosto indaginosa rispetto ad una ecografia ostetrica bidimensionale, è condizionata da vari fattori che ne possono compromettere la riuscita. La posizione del feto è, ad esempio, cruciale se si vogliono ottenere immagini del volto fetale, ovvero il feto deve rivolgere il volto verso l addome della mamma; è necessaria una certa quantità di liquido amniotico che si comporti da interfaccia per decodificare le immagini, la sua scarsità o la vicinanza con altre strutture può cearare artefatti che preoccupano i genitori; l ecogenicità dei tessuti della donna influenza molto le qualità delle immagini che si ottengono; è talvolta possibile dover rimandare l esame in un momento più favorevole per un altra seduta Il suo scopo è ovviamente clinico-diagnostico come approfondimento di elevata specializzazione ed in tal caso viene impiegato come ausilio o complemento nella definizione e caratterizzazione di un difetto congenito (in caso ad esempio di difetti del viso, delle mani, dei piedi della colonna vertebrale) utilizzando la macchina in tutte le sue modalità (volume mode sezioni multiplanari e modalità trasparente) In tutti gli altri casi rappresenta più una occasione per vedere il proprio bambino nel suo percorso di sviluppo intrauterino; la ricostruzione attraverso la modalità VOLUME è una specie di calco e riproduce una vera immagine tridimensionale del viso, delle mani ecc, fornendo una lettura della superficie del bambino a contatto con il liquido amniotico permettendo ai genitori di osservarne le fattezze del volto, spiarne i movimenti, e se fortunati registrare uno sbadiglio o una smorfia. L esame è generalmente fonte di una forte emozione per i genitori Alla luce delle conoscenze mediche attuali, l ecografia 3D - 4D è innocua come l ecografia bidimensionale standard. Non vengono infatti utilizzate potenze differenti, cambia solo il modo di rappresentazione dell immagine Deve risultare tuttavia ben chiaro che, in queste circostanze, l esame perde valore diagnostico, nel senso che non è mirato alla valutazione anatomica convenzionale di tutti gli organi fetali ed all esclusione di eventuali difetti congeniti

27 ECOCARDIOGRAFIA FETALE Le cardiopatie sono i più comuni difetti congeniti rilevati alla nascita, con una prevalenza nella popolazione generale compresa tra 0,8-1%. Rappresentano 1/5 di tutte le anomalie congenite, sono frequentemente associate ad anomalie cromosomiche, ad anomalie extracardiache e sono responsabili di una quota non trascurabile della mortalità perinatale ed infantile. L inquadramento prenatale di una cardiopatia congenita permette una migliore gestione ostetrica della gravidanza, del parto ed aumenta le probabilità di sopravvivenza nei casi suscettibili di correzione chirurgica. Da queste premesse risulta evidente l importanza di uno screening delle cardiopatie congenite durante la gravidanza. L ECOCARDIOGRAFIA FETALE è un esame ecografico altamente specialistico ed ha lo scopo esaminare l anatomia e la funzione del cuore fetale. Si effettua in generale con apparecchiature ad alto potere di risoluzione (dotate di M-mode, Doppler pulsato-continuo e Color Doppler opportunamente settati). La metodologia dell esame ecocardiografico prevede l identificazione della posizione del feto, del situs (disposizione) degli organi viscerali, dei ritorni venosi sistemici. Successivamente si procede con la valutazione vera e propria del cuore fetale, camere cardiache, connessioni atrioventricolari e ventricolo arteriose, infine con la valutazione del ritmo e dei flussi al Doppler.

28 L indicazione all ecocardiografia è assoluta in caso di rischio specifico aumentato (materno o fetale), nei seguenti casi: 1 Familiarità (per sindromi genetiche o cardiopatie congenite) 2 Malattie materne; diabete, infezioni, cardiopatie, malattie autoimmuni 3 Età materna avanzata 4 Esposizione a farmaci teratogeni Indicazioni fetali: 1 sospetto di cardiopatia congenita all esame di routine

29 2 Anomalie cromosomiche 3 Anomalie congenite extracardiache 4 Iposviluppo fetale 5 Gravidanze plurime da procreazione medico assistita 6 Idrope fetale (versamenti sierosi) 7 Translucenza nucale aumentata (>95 centile) Viene eseguita a partire dalla settimana di gravidanza anche se prima della settimana le sezioni del cuore non sono sufficientemente grandi per consentire una adeguata visualizzazione di tutte le strutture. Alcune cardiopatie (difetti interventricolari, difetti valvolari o patologie evolutive), per l entità del difetto o per l epoca di comparsa possono non essere riconosciuti nel corso della vita prenatale e rappresentano i più comuni falsi negativi dell ecocardiografia. La precisione diagnostica dell esame è generalmente piuttosto elevata e cresce con l esperienza dell operatore.

30 TEST DI SCREENING Negli ultimi anni l età media al concepimento è significativamente aumentata e altrettanto la prevalenza di Sindrome di Down, essendo la sua frequenza strettamente legata all età biologica della madre al concepimento. I test di screening (translucenza nucale, duo test/bi test, screening combinato, tri test) costituiscono un gruppo di esami il cui obiettivo consiste nel formulare una stima personalizzata del rischio di un feto per anomalia cromosomica ( trisomia 21,13,18 ). Tale valutazione è il prodotto di algoritmi matematici che combinano vari fattori: età materna, parametri ecografici come la translucenza nucale e/o biochimici (ormoni placentari presenti nel sangue materno). I test di screening rispondono all esigenza di selezionare, nella popolazione, una categoria di soggetti a rischio più elevato per una determinata condizione (sindrome di Down) a cui offrire una diagnosi prenatale invasiva. Possono essere effettuati nel I o all inizio del II trimestre. TRASLUCENZA NUCALE Introdotta agli inizi degli anni 90, la misurazione della translucenza nucale è rapidamente diventata il più efficace strumento di Screening della sindrome di Down nel I trimestre. Per translucenza nucale si intende il normale accumulo di fluido nei tessuti sottocutanei a livello della regione nucale del collo fetale(tra i muscoli che ricoprono la colonna cervicale e la cute fetale) che si osserva nel corso di un esame ecografico nel I trimestre. Quest area situata e livello della nuca fetale deve essere misurata in un momento specifico e limitato della gravidanza ( tra 11 settimane + 4 giorni fino a 13 settimane + 5 giorni) da operatori esperti

31 e con tecnica standardizzata. Quanto maggiore è lo spessore di tale regione tanto maggiore è il rischio di un anomalia cromosomica (trisomia 21 ( sindrome di Down ) e trisomia 18 sindrome di Edwards ). Oltre alla sindrome di Down, la translucenza nucale aumentata risulta correlata ad altre condizioni patologiche : 1 altre anomalie cromosomiche (trisomia 13, e trisomia 18) 2 cardiopatie congenite 3 malformazione congenite o ernia diaframmatica, anomalie scheletriche, onfalocele e megavescica 4 e numerose sindromi genetiche (sindrome di Noonan) Come implicito nel concetto di screening, la translucenza nucale non è un esame diagnostico, ovvero non esclude la possibilità di una anomalia dei cromosomi, ma riesce ad identificare circa l 80% dei casi di sindrome di Down attesi in una determinata popolazione. DUO TEST BI TEST Se ai parametri ecografici si associa un prelievo di sangue materno per il dosaggio di due ormoni feto-placentari ( PAPP-A e free-beta hcg ) la sensibilità dello screening migliora. Il dosaggio plasmatico di tali ormoni è anch esso in relazione con il rischio di Sindrome di Down: la free-beta hcg risulta in genere aumentata in caso di anomalia cromosomica fetale, mentre la PAPP-A diminuita. L integrazione di questi parametri (misure ecografiche e dosaggi ormonali) permette infatti di identificare il 90 % dei casi attesi di sindrome di Down; ciò significa anche che 1 feto su 10 sfugge alla diagnosi ovvero che nonostante sia affetto, il test di screening non dà un risultato di rischio aumentato ( falso negativo) Il numero di falsi positivi (falsi allarmi) è fisso e stimato al 5%. In caso di rischio aumentato, (convenzionalmente fissato a valori uguali o superiori a 1/300) vi è indicazione a procedere ad una diagnosi prenatale invasiva al fine di escludere la presenza di una anomalia dei cromosomi. La scelta di procedere o meno è però rigorosamente individuale e personale

32 In linea generale e, indipendentemente dal valore assoluto del risultato, se lo screening è positivo la probabilità che il feto sia effettivamente affetto da sindrome di Down è circa 1/40. Lo screening del I trimestre può essere applicato con efficacia anche nella gravidanza multipla, e conserva la medesima affidabilità, inoltre la valutazione è feto-specifica, a seconda del numero di feti viene prodotta una valutazione di rischio individuale per ciascuno di essi. In conclusione si ricorda che per i test di screening: 1 La negatività riduce il rischio, ma non lo azzera 2 La positività del test non significa necessariamente che il feto sia affetto, ma che è giustificato e consigliabile eseguire una procedura diagnostica. OPZIONI E TIMING DELLA DIAGNOSTICA PRENATALE 1 NESSUNA DIAGNOSI PER SCELTA FILOSOFICA PERSONALE 2 TEST GENETICI PREGRAVIDANZA O NEL PRIMO TRIMESTRE 3 TEST DI SCREENING ( BI TEST) TRA 12 E 13 SETTIMANE

33 4 VILLOCENTESI TRA 11 E 13 SETTIMANE 5 AMNIOCENTESI TRA 15 E 17 SETTIMANE 6 ECOGRAFIA MORFOLOGICA TRA 19 E 21 SETTIMANE 7 ECOCARDIOGRAFIA TRA 19 E 21 SETTIMANE

DIAGNOSI PRENATALE GUIDA INFORMATIVA DNA, GENI E CROMOSOMI

DIAGNOSI PRENATALE GUIDA INFORMATIVA DNA, GENI E CROMOSOMI DIAGNOSI PRENATALE GUIDA INFORMATIVA DNA, GENI E CROMOSOMI Ogni individuo possiede un proprio patrimonio genetico che lo rende unico e diverso da tutti gli altri. Il patrimonio genetico è costituito da

Dettagli

VISITA PRE-CONCEZIONALE

VISITA PRE-CONCEZIONALE VISITA PRE-CONCEZIONALE Avete deciso che è arrivato il momento giusto di avere un bambino è avete già iniziato a prepararvi anche emotivamente al coinvolgimento necessario e all impegno a lungo termine

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche

Dettagli

CONSULENZA PRECONCEZIONALE

CONSULENZA PRECONCEZIONALE CONSULENZA PRECONCEZIONALE Questo articolo è rivolto a tutte le coppie che desiderano un figlio, o che non escludono di averlo in futuro, e che vogliono conoscere con maggior precisione quali siano le

Dettagli

Alberto Viale I CROMOSOMI

Alberto Viale I CROMOSOMI Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE

DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE PROF. GIOVANNI NERI Istituto di Genetica Medica, Università Cattolica del S. Cuore, Roma DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE La diagnosi prenatale di malattie genetiche rare è pratica

Dettagli

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO.

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. Diventare genitori è una decisione che richiede responsabilità. La salute dei genitori, e in particolare della mamma, ha una

Dettagli

Metodi di diagnosi prenatale per le anomalie fetali WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ

Metodi di diagnosi prenatale per le anomalie fetali WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Metodi di diagnosi prenatale per le anomalie fetali WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ 1 Frequenza delle anomalie cromosomiche alla nascita in funzione dell età materna anomalie/1000 nati 40 35 30 25 20 15 10

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

LA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine

LA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine LA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine ECOGRAFIA FETO NUMERO e VITALITA CORIONICITA AMBIENTE FETALE ACCRESCIMENTO MORFOLOGIA e FUNZIONALITA PLACENTA LOCALIZZAZIONE FUNZIONALITA

Dettagli

Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie

Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento

Dettagli

Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori

Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori Cari genitori Voi decidete! Questa brochure è stata redatta per darvi informazioni importanti sul test del 1 trimestre (1.-TT). La decisione

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Che cos è la fibrosi cistica

Che cos è la fibrosi cistica La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Radiazioni e gravidanza

Radiazioni e gravidanza Treviso 24.11.2011 Radiazioni e gravidanza G.Bracalente gbracalente@ulss.tv.it Unita Operativa Semplice DIAGNOSI PRENATALE ED ECOGRAFIA OSTETRICA Dir. Dott.ssa G.Bracalente Unità Operativa Complessa GINECOLOGIA

Dettagli

LA SINDROME DI DOWN LA STORIA

LA SINDROME DI DOWN LA STORIA LA SINDROME DI DOWN LA STORIA La sindrome di Down, che è detta anche trisomia 21 o mongoloidismo, è una malattia causata dalla presenza di una terza copia del cromosoma 21; è la più comune anomalia cromosomica

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico

Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%

Dettagli

La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale

La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale Bertinoro, 19 Ottobre 2013 Eva Pompilii eva_pompilii@yahoo.it Limiti attuali del Non invasive Prenatal Testing/ Non Invasive Prenatal

Dettagli

Dr. med. Lucio Bronz FMH Ostretricia e medicina feto-materno Piazza Indipendenza 4 6500 Bellinzona www.drbronz.ch TEST PRENATALI

Dr. med. Lucio Bronz FMH Ostretricia e medicina feto-materno Piazza Indipendenza 4 6500 Bellinzona www.drbronz.ch TEST PRENATALI Dr. med. Lucio Bronz FMH Ostretricia e medicina feto-materno Piazza Indipendenza 4 6500 Bellinzona www.drbronz.ch TEST PRENATALI Introduzione Cromosoma Cellula Nucleo Ormai a tutti è noto il ruolo del

Dettagli

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA

Dettagli

Diagnosi e intervento su embrioni. Ramón Lucas Lucas lucas@unigre.it www.ramonlucas.org

Diagnosi e intervento su embrioni. Ramón Lucas Lucas lucas@unigre.it www.ramonlucas.org 1 Diagnosi e intervento su embrioni Ramón Lucas Lucas lucas@unigre.it www.ramonlucas.org Diagnosi prenatale 2 3 4 DIAGNOSI PRENATALE É l insieme di esami compiuti sull embrione stesso, per accertare se

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE

DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE SERVIZIO DI ECOGRAFIA E DIAGNOSI PRENATALE DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE 1 CROMOSOMI Cosa sono i cromosomi? I cromosomi si trovano nel nucleo della cellula, sono costituiti da proteine

Dettagli

Risposte chiare a domande che contano

Risposte chiare a domande che contano Risposte chiare a domande che contano HARMONY PRENATAL TEST (Test prenatale Harmony) è un nuovo esame del sangue basato sul DNA per valutare il rischio di sindrome di Down. Harmony è più preciso dei test

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE

DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE SERVIZIO DI ECOGRAFIA E DIAGNOSI PRENATALE DIAGNOSI PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE 1 CROMOSOMI Cosa sono i cromosomi? I cromosomi si trovano nel nucleo della cellula, sono costituiti da proteine

Dettagli

- Markers di anomalie cromosomiche. - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards)

- Markers di anomalie cromosomiche. - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards) - Markers di anomalie cromosomiche - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards) - Sindrome di Turner - Sindrome di Williams - Sindrome di Angelman

Dettagli

LA LEGGE 1514 E LE SCELTE RIPRODUTTIVE DELLE COPPIE DI PORTATORI FC, DEI SOGGETTI MASCHI E FEMMINE AFFETTI DA FC.

LA LEGGE 1514 E LE SCELTE RIPRODUTTIVE DELLE COPPIE DI PORTATORI FC, DEI SOGGETTI MASCHI E FEMMINE AFFETTI DA FC. LA LEGGE 1514 E LE SCELTE RIPRODUTTIVE DELLE COPPIE DI PORTATORI FC, DEI SOGGETTI MASCHI E FEMMINE AFFETTI DA FC. Per necessità l esposizione è schematica. Si rimanda alla consultazione del genetista il

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

SCOPO DELLA DIAGNOSI PRENATALE (DP)

SCOPO DELLA DIAGNOSI PRENATALE (DP) DIAGNOSI PRENATALE SCOPO DELLA DIAGNOSI PRENATALE (DP) offrire ai genitori e al medico le migliori informazioni possibili sui rischi di dare alla luce un bambino affetto da un'anomalia congenita o da una

Dettagli

0-270... e oltre Un percorso che ora possiamo affrontare insieme.

0-270... e oltre Un percorso che ora possiamo affrontare insieme. PMA - Diagnosi Prenatale - Crioconservazione del sangue cordonale, in un unico servizio a voi dedicato. 0-270... e oltre Un percorso che ora possiamo affrontare insieme. NASCE 0-270... e oltre Il primo

Dettagli

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe

Dettagli

SCUOLA IN-FORMA GENERAZIONE FUTURA. Progetto Futura 2. Per la prevenzione dei difetti congeniti e delle malattie genetiche

SCUOLA IN-FORMA GENERAZIONE FUTURA. Progetto Futura 2. Per la prevenzione dei difetti congeniti e delle malattie genetiche Provincia Regionale di Caltanissetta Assessorato Solidarietà Sociale Associazione Casa Famiglia Rosetta Centro di Genetica Medica M.Averna Azienda Unità Sanitaria Locale N.2 Unità Operativa per l Educazione

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

Prepararsi alla gravidanza : precauzioni, attenzioni e una vitamina in più

Prepararsi alla gravidanza : precauzioni, attenzioni e una vitamina in più Prepararsi alla gravidanza : precauzioni, attenzioni e una vitamina in più A chi è rivolto questo opuscolo. A tutte le donne che: hanno deciso di avere un figlio pensano in un futuro, anche lontano, di

Dettagli

SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Mansutti

Dettagli

Presidio Ospedaliero di Pordenone Sacile Via Montereale 24 - Pordenone NOTA INFORMATIVA PER AMNIOCENTESI

Presidio Ospedaliero di Pordenone Sacile Via Montereale 24 - Pordenone NOTA INFORMATIVA PER AMNIOCENTESI Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Via della Vecchia Ceramica, 1 33170 Pordenone C.F. e P.I. 01772890933 PEC aas5.protgen@certsanita.fvg.it Presidio Ospedaliero di Pordenone Sacile

Dettagli

POSSIBILITA E LIMITI DELLA DIAGNOSI PRENATALE

POSSIBILITA E LIMITI DELLA DIAGNOSI PRENATALE POSSIBILITA E LIMITI DELLA DIAGNOSI PRENATALE 1 Durante la gravidanza vi verranno offerti alcuni test che forniscono informazioni sulla eventuale presenza di malformazioni nel vostro bambino prima che

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro

Corso di Medicina del Lavoro Corso di Medicina del Lavoro Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici Valutazione del rischio per la riproduzione in ambiente di lavoro 1 of 28 A quali agenti è esposto il lavoratore o la lavoratrice?

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

MH e imaging cerebrale

MH e imaging cerebrale Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. La MH fa si che il cervello si sviluppi in modo diverso Volumi cerebrali

Dettagli

SCREENING PRENATALE ED ESAMI DIAGNOSTICI PRENATALI

SCREENING PRENATALE ED ESAMI DIAGNOSTICI PRENATALI SCREENING PRENATALE ED ESAMI DIAGNOSTICI PRENATALI Opuscolo elaborato delle Ostetriche Territoriali e validato dal DMI. Gli argomenti trattati in questa breve dispensa, possono aiutare i futuri genitori

Dettagli

OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE SCREENING ECOGRAFICO DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE DEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA

OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE SCREENING ECOGRAFICO DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE DEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE ENTE ECCLESIASTICO CIVILMENTE RICONOSCIUTO 16122 GENOVA Corso Solferino, 1A Tel 010/55221 Sede Legale: Salita Sup. S. Rocchino, 31/A STRUTTURA COMPLESSA DI OSTETRICIA

Dettagli

La patologia Quali sono i sintomi?

La patologia Quali sono i sintomi? EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

26/05/2016. Importanza di definire dall inizio una gravidanza come fisiologica. «piramide rovesciata di Nicolaides»

26/05/2016. Importanza di definire dall inizio una gravidanza come fisiologica. «piramide rovesciata di Nicolaides» Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Rosalba Giacchello Responsabile SSD Ecografia ostetrico-ginecologica e diagnosi prenatale ASL Cn1

Dettagli

Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide

Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide Aneuploidie Nullisomia: 2n-2 (morte preimpianto) Monosomia: : 2n-1 (generalmente morte embrionale) Trisomia: :

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Amniocentesi o villocentesi: quale scegliere nei casi difficili? Luigi Filippo Orsini

Amniocentesi o villocentesi: quale scegliere nei casi difficili? Luigi Filippo Orsini Amniocentesi o villocentesi: quale scegliere nei casi difficili? Luigi Filippo Orsini Meno invasiva Più precoce ? Fattori particolari di rischio per la diagnosi prenatale Sono fattori che possono Fibromi

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie

Dettagli

L informazione ai pazienti

L informazione ai pazienti PREVENZIONE DELLE MALATTIE RARE: LO STATO DELL ARTE L informazione ai pazienti La Consulenza Genetica come strumento d informazione sulle malattie rare Dott. Danilo Deiana Servizio di Screening e Consulenza

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

GENETICA MEDICA. Analisi genetiche per oltre 400 geni testabili vengono inviati a strutture pubbliche esterne, ospedaliere e universitarie.

GENETICA MEDICA. Analisi genetiche per oltre 400 geni testabili vengono inviati a strutture pubbliche esterne, ospedaliere e universitarie. GENETICA MEDICA PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L ambulatorio di Genetica Medica fa parte del Dipartimento Materno Infantile. Essa collabora ed interagisce strettamente con le Strutture del Dipartimento

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

IL TEST COMBINATO: caratteristiche e impiego clinico. L. Sgarbi

IL TEST COMBINATO: caratteristiche e impiego clinico. L. Sgarbi IL TEST COMBINATO: caratteristiche e impiego clinico L. Sgarbi STUDIO DEI DIFETTI CROMOSOMICI NEL 1 TRIMESTRE DIAGNOSI CARIOTIPIZZAZIONE VILLOCENTESI, AMNIOCENTESI (TEST INVASIVI) ETA materna; SCREENING

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

23-NOV-2015 da pag. 16 foglio 1

23-NOV-2015 da pag. 16 foglio 1 Tiratura: n.d. Diffusione 12/2012: 10.694 Lettori Ed. II 2014: 61.000 Quotidiano - Ed. Roma Dir. Resp.: Gian Marco Chiocci da pag. 16 foglio 1 Tiratura 09/2015: 68.268 Diffusione 09/2015: 48.891 Lettori

Dettagli

La diagnosi prenatale presso l'ospedale Val d'elsa

La diagnosi prenatale presso l'ospedale Val d'elsa AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE U.O.C. Genetica Medica AZIENDA USL 7 DI SIENA U.O. Ginecologia e Ostetricia Val d'elsa La diagnosi prenatale presso l'ospedale Val d'elsa Cristina Ferretti Indicazioni

Dettagli

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica PRODA Istituto di Diagnostica Clinica Sezione di Citogenetica e Genetica molecolare Responsabile: Dott. Guglielmo Sabbadini Specialista in Genetica Medica Informazioni per la diagnosi molecolare di sordita

Dettagli

Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società

Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società Congresso Anep Italia 9 e 10 Giugno 2001 Palazzo delle Stelline, Milano Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società Relazione della Dott. ssa Francesca Malatacca

Dettagli

Struttura Semplice Dipartimentale GENETICA MEDICA - OSPEDALE SAN BASSIANO

Struttura Semplice Dipartimentale GENETICA MEDICA - OSPEDALE SAN BASSIANO Struttura Semplice Dipartimentale GENETICA MEDICA - OSPEDALE SAN BASSIANO PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA La Struttura Semplice Dipartimentale di genetica medica fa parte del Dipartimento di Medicina dei

Dettagli

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza

Dettagli

INFORMATIVA PAZIENTI

INFORMATIVA PAZIENTI SOD Oculistica (Dir. Prof. U. Menchini) SOD Diagnostica Genetica (Dir. Dr.ssa F. Torricelli) Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi Via delle Oblate, 1-50141 FIRENZE Padiglione 4 Clinica Oculistica

Dettagli

La Diagnosi Prenatale

La Diagnosi Prenatale Cos è? Di cosa ci occupa Cosa consente La Diagnosi Prenatale Tecniche di screening Tecniche dirette: indicazioni Villocentesi: cos è Villocentesi: come si esegue? Amniocentesi: cos è? Amniocentesi: come

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Diagnosi prenatale non invasiva: Tra probabilità e certezze 12 Maggio 2012 Carpi Dott. Stefano Faiola

Diagnosi prenatale non invasiva: Tra probabilità e certezze 12 Maggio 2012 Carpi Dott. Stefano Faiola Il counselling nel test combinato: casi clinici particolari Diagnosi prenatale non invasiva: Tra probabilità e certezze 12 Maggio 2012 Carpi Dott. Stefano Faiola Counselling Consigli dati da un professionista

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

Prepararsi alla gravidanza: precauzioni, attenzioni e una vitamina in più

Prepararsi alla gravidanza: precauzioni, attenzioni e una vitamina in più Prepararsi alla gravidanza: precauzioni, attenzioni e una vitamina in più A chi è rivolto questo opuscolo A tutte le donne che: hanno deciso di avere un figlio pensano in un futuro, anche lontano, di avere

Dettagli

Saviour sibling : definizione

Saviour sibling : definizione La questione del saviour sibling Dino Moltisanti dino.moltisanti@gmail.com Saviour sibling : definizione Con questa espressione (bebé medicamento in spagnolo, fratello salvatore in italiano) si indica,

Dettagli

Il test combinato del primo trimestre:

Il test combinato del primo trimestre: CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA: SCREENING DEL I TRIMESTRE e SCREENING GINECOLOGICO PRECHIRURGICO Il test combinato del primo trimestre: interpretazione e gestione del referto A.Visentin M.Segata Azienda USL

Dettagli

-malattie monogeniche o mendeliane:

-malattie monogeniche o mendeliane: Martedì 16 Febbraio è venuta nella nostra classe la dr.ssa Petrelli Maria a spiegarci le malattie sessualmente trasmissibili e ereditarie, sessualità e affettività. Ci ha spiegato la divisione delle cellule

Dettagli

5 modulo didattico - Patologia cromosomica.

5 modulo didattico - Patologia cromosomica. 5 modulo didattico - Patologia cromosomica. G0 IL CICLO CELLULARE DI UNA CELLULA DI MAMMIFERO Avviene ogni volta che la cellula si divide Le tappe fondamentali del processo sono: Separazione dei due filamenti

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

RUOLO DEL TEST BIOCHIMICO NELL ERA DEL NIPT Dott. E. Troilo GynePro Medical Group Bologna www.gynepro.it Test di screening a cosa servono come si fanno che rischi comportano testi di screening: quale???

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Figura 1 : organizzazione del materiale genetico nel nucleo delle cellule.

Figura 1 : organizzazione del materiale genetico nel nucleo delle cellule. Il patrimonio genetico, base della vita Il patrimonio genetico (genoma) è l insieme di tutte le informazioni necessarie per costruire ogni embrione, attraverso complessi meccanismi di moltiplicazione delle

Dettagli

La Vitamina. del Sorriso

La Vitamina. del Sorriso orriso La Vitamina del Sorriso L ACIDO FOLICO è una vitamina, è la vitamina B9. E una vitamina importante, è la vitamina del sorriso. La sua corretta assunzione può prevenire malformazioni e malattie.

Dettagli

Diagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi

Diagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi Diagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi Gianluigi Pilu Clinica Ginecologica e Ostetrica, Università di Bologna GynePro Medical Centers Bologna, Italy Amniocentesi e

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/12. Prof Alberto Turco. Giovedi 27.10.11 Lezioni 21 e 22 DIAGNOSI PRENATALE DIAGNOSI PREIMPIANTO

CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/12. Prof Alberto Turco. Giovedi 27.10.11 Lezioni 21 e 22 DIAGNOSI PRENATALE DIAGNOSI PREIMPIANTO CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/12 Prof Alberto Turco Giovedi 27.10.11 Lezioni 21 e 22 DIAGNOSI PRENATALE DIAGNOSI PREIMPIANTO Definizione DPN Peculiarità - Non è richiesta dall interessato - Non correlazione

Dettagli

La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica. Matr. 1207176

La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica. Matr. 1207176 La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica Relatore: Dott. Saverio Pompili Studentessa: Jessica Valeri Matr. 1207176 La donna tossicodipendente in gravidanza La gravidanza di una donna tossicodipendente

Dettagli

Che cosa è la infezione da HIV?

Che cosa è la infezione da HIV? Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione

Dettagli

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli