PIANO OPERATIVO COMUNALE

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1 COMUNE DI BERTINORO PROVINCIA DI FORLI -CESENA PIANO OPERATIVO COMUNALE Norme Tecniche di Attuazione P.O.C. predisposto ai sensi degli artt. 30 e 34 della L.R. 20/2000 ADOTTATO: Delibera di C.C. N. 22 del 15/03/2011 APPROVATO:Delibera di C.C. N...del PUBBLICATO:BUR Emilia Romagna N.del.. IL SINDACO Nevio Zaccarelli IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Claudia Lapenna IL SEGRETARIO COMUNALE Giancarlo Infante IL RESPONSABILE SETTORE URBANISTICA Tecla Mambelli LO STAFF DI PROGETTAZIONE Coordinamento e progettazione: Tecla Mambelli UFFICIO DI PIANO Antonio Stincheddu Marika Medri INDAGINI SPECIFICHE Indagini geologiche e sismiche Aldo Antoniazzi Progettazione della rete ecologica Giovanni Grapeggia Luciano Farnedi Sistema idrico e fognario Massimo Plazzi

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3 Sommario TITOLO 1 DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Articolo Oggetto del Piano Operativo Comunale...1 Articolo Entrata in vigore del POC Norme abrogate Misure di salvaguardia..1 Articolo Elaborati costitutivi del POC...1 Articolo Rapporti con il PSC...2 Articolo Rapporti con gli strumenti di programmazione comunale...3 Articolo Rapporti con gli strumenti urbanistici attuativi...3 Articolo Rapporti con il RUE...4 TITOLO 2 CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO COMUNALE... 6 Articolo Modalità di attuazione degli interventi...6 Articolo 2.2 Programma di attuazione delle dotazioni territoriali...7 Articolo 2.3 Ambito di applicabilità della ValSAT...8 Articolo 2.4 Sistema insediativo storico edifici declassati nell Appendice al censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE...8 Articolo Impegni convenzionali con i soggetti attuatori...8 Articolo Prescrizioni per la predisposizione degli strumenti attuativi...9 Articolo 2.7 Disciplina per i fabbricati compresi all interno degli ambiti A12 e A Articolo 2.8 Disciplina per le aree prive di edificabilità...9 Articolo Modifiche al POC...9 Articolo 2.10 Interventi per l edilizia abitativa sociale...10 Articolo Impianti di distribuzione dei carburanti...10 Articolo 2.12 Aree oggetto di procedimento di bonifica...11 Articolo 2.13 Stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti - RIR...12 Articolo 2.14 Piano del commercio...12 Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 0

4 TITOLO 1 DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Oggetto del Piano Operativo Comunale 1. Il Piano Operativo Comunale, redatto ai sensi dell'articolo 30 della L.R. n.20/2000, è lo strumento urbanistico - predisposto in conformità alle previsioni del PSC vigente - che disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale di cinque anni. 2. Per gli interventi inclusi nel POC vengono definiti: a) la delimitazione, l'assetto urbanistico, le destinazioni d'uso, i diritti edificatori assegnati; b) le modalità di attuazione degli interventi di trasformazione, nonché di quelli di conservazione; c) i contenuti fisico morfologici, sociali ed economici e le modalità di intervento; d) l'indicazione delle trasformazioni da assoggettare ad interventi di mitigazione e compensazione degli effetti; e) la definizione delle dotazioni territoriali da realizzare o riqualificare e delle relative aree, nonché gli interventi di integrazione paesaggistica; f) la localizzazione delle opere e dei servizi pubblici e di interesse pubblico. 3 Il Piano Operativo Comunale è redatto nel rispetto di tutte le disposizioni di legge e degli strumenti sovraordinati urbanistici e di vincolo, in particolare: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico, Vincoli Paesaggistici D.L. 42/2004, Vincolo Idrogeologico R.D. 3267/1923. Articolo Entrata in vigore del POC Norme abrogate Misure di salvaguardia 1. A decorrere dall entrata in vigore del presente POC sono abrogate le disposizioni incompatibili, nei limiti di cui all articolo 41 comma 1 della L.R. 20/2000. Articolo Elaborati costitutivi del POC 1. Costituiscono elaborati del Piano Operativo Comunale: a. Relazione descrittiva- Documento programmatico per la qualità urbana - Dimensionamento del Piano; b. Norme Tecniche di Attuazione; c. Relazione di fattibilità economico-finanziaria e Agenda di attuazione del Piano; d. Schede di attuazione del POC; e. Proposte di Accordo con i privati ai sensi art. 18 LR 20/2000 f. Schede A10.3-A10.4 di riarticolazione urbana modificate dal POC; g. Schede A10.3-A10.4 di riarticolazione urbana disciplinate da RUE e confermate dal POC; h. Schede A PUA confermati o modificati dal POC; i. Appendice al Censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE; j. Planimetria generale di progetto (TAV.P1-P2-P3); k. Sistema delle dotazioni territoriali esistenti e di progetto (TAV. DT1- DT2- DT3); l. Sistema del verde (TAV.V1-V2 V3); m. Programma delle Opere Pubbliche ed elenco integrativo delle Opere Pubbliche da realizzare in sede di POC; Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 1

5 n. Piano del Commercio; o. Abaco degli elementi per l attuazione della Rete ecologica; p. Piano particellare di esproprio; q. Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale Relazione; r. Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale Elaborati cartografici; s. Indagini geologiche - Relazione geologica t. Indagini geologiche - Aree in studio (Tav. 1:10.000) u. Indagini geologiche - 3a. Schede geologiche v. Indagini geologiche 3b. Schede geologiche w. Indagini geologiche 3c. Schede geologiche x. Indagini geologiche e integrazioni : - Area studio BERT_2 - Area studio BERT_3 - Area studio BERT_4 - Area studio CAP_1 - Area studio FT_2 - Area studio FT_3 - Area studio OSP_2 - Area studio PAN_3 - Area studio PAN_7 - Area studio SMN_1 - Area studio SMN_2 y. Elaborato Tecnico Rischio di Incidente Rilevante Articolo Rapporti con il PSC 1 Il POC è redatto in conformità alle previsioni del PSC, ed in particolare in base alle prescrizioni contenute nelle sue Norme. 2 Nel POC i sub-ambiti di intervento sono perimetrati su base cartografica catastale; pertanto il POC può presentare lievi difformità rispetto al PSC (redatto sulla base cartografica della Carta Tecnica Regionale) nella perimetrazione degli ambiti o dei sub-ambiti ma non nel conteggio delle superfici e dei diritti edificatori, rispetto alle tavole e alle schede normative del PSC. Tali rettifiche non costituiscono variante al PSC, ma precisazioni di cui l Amministrazione Comunale terrà conto anche nelle fasi successive dell attuazione del PSC (varianti al POC e POC successivi). 3 Il presente POC elimina alcuni edifici censiti dalle schede di analisi ed indicazioni operative relative agli edifici del territorio rurale, Elaborato D.2-SR del PSC, ai sensi dell art.3.14 delle NTA del PSC. Tale modifica deve essere recepita nella prima Variante specifica al PSC relativa al Centro Storico e agli edifici del territorio rurale di Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 2

6 interesse storico-architettonico. 4 La modifica alla perimetrazione degli ambiti di PSC che non vengono attivati dal presente POC, anche qualora comporti una riduzione o un ampliamento del suddetto perimetro, non comporta variazione della SUL complessiva attribuita all ambito dal PSC che viene attribuito in modo proporzionale a tutti i proprietari ricadenti all interno dell ambito. 5 In riferimento agli ambiti A12_4 Ospedaletto e A12_5 Capoluogo (scuole medie) in cui sono state effettuate dal POC delle rettifiche al perimetro degli ambiti individuati dal PSC senza modificarne la capacità edificatoria, si evidenzia che tali ambiti mantengono invariata la capacità edificatoria complessiva assegnata da PSC come riportato nell elaborato Relazione di progetto, come evidenziato nella tabella che segue: Id Ambito ST da PSC (mq) ST da POC (mq) Indice mq/mq SUL (mq) A12_1 Santa Maria , ,8 Nuova A12_2 Santa Maria , ,9 Nuova A12_4 Ospedaletto , ,0 A12_5 Bertinoro , ,8 (scuole medie) A12_6 Bertinoro , ,2 A12_7 Fratta , ,4 A12_8 Fratta Terme , ,7 A13_3 Panighina , ,9 A13_9 Santa Maria , ,7 Nuova Articolo Rapporti con gli strumenti di programmazione comunale 1 Il presente POC è coordinato con il bilancio pluriennale comunale ed ha il valore e gli effetti del programma pluriennale di attuazione, di cui all'articolo 13 della L n Il presente POC costituisce strumento di indirizzo e coordinamento per il programma triennale delle opere pubbliche e per gli altri strumenti comunali settoriali. Articolo Rapporti con gli strumenti urbanistici attuativi 1 Ai sensi del comma 4 dell articolo 30 della L.R. 20/2000, il P.O.C. può essere adottato contestualmente all adozione dei Piani Urbanistici Attuativi relativi ad ambiti specifici. 2 I PUA devono essere redatti in conformità con le prescrizioni grafiche e normative del P.O.C.; la relativa convenzione urbanistica (che disciplina i rapporti derivanti dall'attuazione degli interventi previsti dal PUA) deve essere conforme ai contenuti dell'accordo stipulato per l'attuazione degli interventi inclusi nel POC. 3 La superficie edificabile assegnata dal POC riportata nella relativa scheda di attuazione e non può essere modificata se non con Variante al POC. Le dotazioni territoriali (parcheggi, verde, piste ciclabili, attrezzature comuni) sono definite nella Scheda di attuazione ai sensi delle NTA del RUE vigente all adozione del POC. In caso di riscontrato errore nella Scheda devono essere comunque cedute le aree ai sensi delle NTA del RUE. Le opere compensative per la sostenibilità dell intervento da realizzare o monetizzare possono essere modificate con Deliberazione della Giunta Comunale previo assenso scritto del soggetto attuatore purché le opere di sostenibilità previste siano contenute nel Programma Triennale Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 3

7 delle Opere Pubbliche, che il Consiglio comunale potrà modificare in Variante al POC. 4 L accoglimento della richiesta di approvazione del PUA, ovvero di Permesso di costruire per interventi di modesta entità qualora previsto nella Scheda di attuazione, è subordinata alla sottoscrizione dell Accordo con il Comune entro 180 giorni successivi all approvazione del POC, ad esclusione dei casi più complessi che richiedono verifiche con Enti o soggetti terzi, per i quali è possibile procedere alla sottoscrizione entro un anno dall approvazione del POC, in cui sono espressamente accettate le condizioni fissate dal POC relative alle opere compensative per la sostenibilità dell intervento, alla quota di ERS qualora dovuta e in generale alle condizioni contenute nella relativa scheda di attuazione. Nel caso in cui gli Accordi non dovessero essere sottoscritti, non saranno assegnati i relativi diritti edificatori, e gli interventi potranno essere stralciati dal POC, eventualmente a favore di altri che nel frattempo saranno stati definiti e concordati. 5 Il PUA può apportare variante al POC, nel rispetto del PSC e delle finalità generali e dei criteri attuativi del POC stesso, sia per la perimetrazione degli ambiti o dei sub-ambiti, sia per modificare l'assetto insediativo e infrastrutturale definito dal POC. Ai sensi della Legge Regionale 24/03/2000 n.20 e s.m.i., le deliberazioni di adozione dei piani possono contenere esplicite proposte di modificazioni ai piani sovraordinati e, in particolare, i PUA possono prevedere modifiche o integrazioni al POC, applicando la disciplina prevista dal comma 4 dell art. 22 della LR 20/2000 e smi per i piani che prevedono proposte di modificazioni ai piani sovraordinati. 6 Senza che ciò costituisca variante al POC, in sede di PUA potranno essere introdotte rettifiche non sostanziali, di carattere normativo e cartografico, per effetto dei rilievi planoaltimetrici eseguiti e degli approfondimenti progettuali compiuti, a condizione che non vengano superati i valori massimi di carico urbanistico e siano soddisfatte le condizioni di sostenibilità definite dal PSC. 7 Modifiche in sede di progettazione del PUA o del Permesso di costruire convenzionato, rispetto all assetto localizzativo delle dotazioni territoriali, delle infrastrutture e/o dei lotti, nel rispetto delle superfici riportate nella relativa Scheda attuativa di POC, non sono ritenute varianti sostanziali e non comportano l obbligo di cui al successivo comma 8 purché sussista il rispetto delle condizioni preordinate all attuazione in essa espresse, ovvero la dimostrazione del raggiungimento di un equivalente livello di sostenibilità ambientale. 8 Ai sensi dell articolo 35 comma 4 della L.R n.20 e smi, il PUA viene trasmesso alla Provincia, la quale, entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di ricevimento, può formulare osservazioni relativamente a previsioni di piano che contrastano con i contenuti del PSC o con le prescrizioni di piani sopravvenuti di livello superiore. Il Comune è tenuto, in sede di approvazione, ad adeguare il piano alle osservazioni formulate ovvero ad esprimersi sulle stesse con motivazioni puntuali e circostanziate. 9 Le fasce di rispetto della viabilità di progetto dovranno tuttavia essere integralmente utilizzate per la realizzazione di opere di mitigazione degli impatti acustici ed atmosferici, attraverso per la realizzazione di barriere vegetazionali ed arboree. Articolo Rapporti con il RUE 1. Gli ambiti consolidati A10 disciplinati da RUE mediante specifiche schede di attuazione denominate A10.3 e A10.4 di riarticolazione urbana vengono disciplinate rispettivamente dalle schede A10.3 e A10.4 modificate o confermate da POC fino al loro recepimento nel RUE. Per le schede A10.3, A10.4, A10.5 e A13.3 si applica la definizione di SUL di cui all art. A.3.7 dell Appendice Definizioni alle NTA del RUE come di seguito definita, cui far riferimento nelle relative schede: Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 4

8 Superficie Utile Lorda (SUL) 1. La Superficie Utile Lorda (SUL) degli edifici computata al 100% è costituita dalla somma delle superfici lorde di tutti i piani fuori terra dell unità edilizia comprensive dei muri perimetrali (conteggiati di larghezza pari a 30 cm anche se eccedenti) e di quelli interni, esclusi: a) i porticati o gallerie con servitù di uso pubblico; b) i vani tecnici praticabili, comprensivi dei muri esterni, contenenti impianti dell'edificio: ad esempio i vani ascensore e montacarichi, le centrali termiche, elettriche e di condizionamento, i cavedi per illuminazione e/o il passaggio degli impianti, i corpi tecnici esterni e le scale antincendio; c) i sottotetti tecnici, ossia i vani sottotetto di coperture con inclinazione non inferiore al 28% con altezza massima utile interna non superiore a m 1,80 al colmo, accessibili anche tramite scala fissa areati e illuminati da un unica apertura anche in falda di dimensione non superiore a 1.00 mq. d) le terrazze scoperte e le altane in legno; e) i balconi, le logge e i porticati al piano terreno all interno della sagoma del fabbricato complessivamente fino ad un massimo del 20% dell intera Sul; f) i locali di servizio posti nei piani seminterrati, purchè realizzati in sagoma, aventi altezza libera interna netta non superiore a 2,40 mt; g) i locali completamente interrati senza limite di altezza libera interna netta di fabbricati fuori terra, con eventuali bocche di lupo non accessibili di larghezza max 50 cm, comprese le rampe coperte inclinate di accesso; h) per le sole aree potenzialmente esondabili, così come individuate nel Piano stralcio per il Rischio Idrogeologico, redatto ai sensi della Legge 183/89, e riportate nella tavola di progetto del Piano, potranno essere esclusi dal calcolo della SUL i locali posti al P.T. del fabbricato, da adibirsi ad autorimessa e servizi, aventi altezza interna libera netta non superiore a mt. 2,40 purchè gli stessi siano collocati all interno della sagoma netta del fabbricato medesimo. i) Pergolati come definiti all art. A j) Gazebo come definiti all art. A k) Pergole come definite all art.a.3.24 l) Box per custodia di animali domestici di altezza ultile interna al colmo inferiore a mt 1,70 e superficie inferiore a mq 8,00, che in zona rurale complessivamente non superino 20 mq per lotto o area di pertinenza di un fabbricato; m) Le pensiline aggettanti per un massimo di 2 mt di profondità per funzioni residenziali, commerciali e terziarie e per un massimo di 4 mt per funzioni produttive; n) Il vano scale purchè interno al fabbricato o configurato come volume chiuso; o) Le scale esterne di accesso al piano rialzato, nonché le scale a terra purchè ottenute senza significative modifiche all orografia dei suoli rispetto allo stato pre-intervento. 2. La Superficie Utile Lorda (Sul) degli edifici computata al 60% è costituita da: a. scale esterne calcolate per ogni piano; a. logge, balconi e porticati eccedenti complessivamente il 20% della SUL del fabbricato; b. pensiline per la parte eccedente la profondità riportata al precedente comma 2 punto m). 3. La Superficie Utile Lorda (Sul) degli edifici computata al 40% è costituita dalle superfici, comprensive dei muri esterni, (conteggiati di larghezza pari a 30 cm anche se eccedenti) e di quelli interni, del sottotetto -a prescindere da eventuali partizioni interne- fino ad una altezza media ponderale di 2,40 mt, purchè ogni locale abbia un altezza massima all intradosso del solaio strutturale non superiore a 2,50 mt. Tale locale può essere raggiunto da scala fissa e illuminato con aperture in facciata o lucernai che garantiscano un rapporto di illuminazione pari o superiore a 1/12, previo parere favorevole della CQAP alla soluzione progettuale sulla disposizione in facciata e/o in copertura del sistema delle aperture, qualora tale parere sia richiesto dal Responsabile del procedimento. Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 5

9 4. Il calcolo della S.U.L. esistente é desumibile dalla superficie risultante dagli atti abilitativi rilasciati dal Comune, ovvero, in assenza di tale documentazione, da planimetria catastale, ovvero in assenza di accatastamento dell immobile da un dettagliato rilievo dello stato di fatto. 5. Per i fabbricati esistenti ed agibili alla data di adozione del R.U.E. nonché per i fabbricati autorizzati a seguito di domande complete delle eventuali integrazioni richieste presentate prima del 26 aprile 2007 con titolo abilitativo in corso di validità, sono esclusi dal conteggio della SUL i vani sottotetto con H media fino a 2,00 mt purchè non si modifichino le altezze di colmo e di gronda e le linee di pendenza delle falde, anche accessibili da scala fissa. E ammissibile recuperare locali sottotetto ad uso abitativo o servizi senza aumento della SUL autorizzata per gli edifici a destinazione residenziale con altezza del sottotetto autorizzata uguale o inferiore a 2,00 mt, anche mediante suddivisione degli spazi sottotetto come disposto dal Regolamento di Igiene, in locali a servizio o abitativi con altezza minima non inferiore a 2,00 mt e nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, accessibili anche da scala fissa. Tale intervento si configura come intervento di ristrutturazione edilizia da autorizzare con D.I.A. senza incremento di SUL, oneroso per la porzione di sottotetto con altezza minima superiore o uguale a 2,00 mt e altezza media non inferiore a 2,40 mt per locali di categoria S ovvero a 2,70 mt per locali di categoria A. 6. Per gli edifici esistenti è consentito l incremento del volume prodotto dagli aumenti di spessore di murature esterne, fino ad un massimo di 45 cm (parete finita). 7. Per i fabbricati esistenti la chiusura dei corpi scale esterni è esclusa dal conteggio della SUL, purchè l intervento si configuri come migliorativo rispetto allo stato attuale e correttamente inserito nel contesto dal punto di vista paesaggistico e urbano, previo parere favorevole della CQAP alla soluzione progettuale prospettata e ai materiali impiegati.non è scomputabile dalla SUL la scala antincendio esterna in un fabbricato già dotato di scala, a meno che non si dimostri la assoluta impossibilità di renderla antincendio, previo parere dei VVFF. 2. Gli edifici del territorio rurale schedati dall Appendice al Censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE sono disciplinati dal titolo IV delle NTA del RUE sulla base della categoria d intervento assegnata e dell uso ammissibile come riportati nella scheda del Censimento. In sede di Variante al RUE i fabbricati schedati verranno inseriti nel relativo Censimento. TITOLO 2 CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO COMUNALE Articolo Modalità di attuazione degli interventi 1 Gli interventi inclusi nel POC sono relativi alle proposte pervenute a seguito della pubblicazione dell Avviso, selezionate dall Amministrazione Comunale in base ai criteri di formazione del POC, per le quali, al termine della fase di approvazione del POC, i soggetti proponenti hanno firmato col Comune apposito accordo ex. art. 18 nel quale si impegnano all attuazione degli interventi, alla realizzazione delle opere e alla cessione delle aree secondo le specifiche individuate nella scheda attuativa del POC e al rispetto delle prescrizioni contenute nella scheda di assetto urbanistico del PSC. 2 Nel caso in cui una o più proprietà di ambiti inseriti nel POC non abbiano sottoscritto l Accordo di cui al comma precedente, i diritti edificatori relativi e le trasformazioni previste si intendono assegnati solo a seguito dell avvenuta sottoscrizione dell Accordo nei termini stabiliti dalla Scheda di attuazione o dalla Giunta comunale. Per l attribuzione dei diritti edificatori relativi al presente POC la sottoscrizione deve obbligatoriamente avvenire entro il termine riportato nelle schede di attuazione del Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 6

10 POC; in caso contrario i diritti edificatori si intendono non più assegnabili nel presente POC, e il Comune potrà procedere attraverso variante al POC all inserimento di altri interventi in adeguamento del POC. Il Comune si esprime anche sull esito della valutazione ambientale del Piano, ai sensi del comma 2 dell art. 5 della LR 20/2000 e successive modifiche all interno del procedimento di approvazione del POC. 3 Il POC è approvato dal Consiglio Comunale al termine dell iter di adozione, pubblicazione, decisione sulle osservazioni presentate e adeguamento alle riserve provinciali (o espressione sulle stesse), di cui all articolo 34 della L.R n Il presente Piano è preordinato all'apposizione del vincolo espropriativo e contiene un allegato in cui sono elencate le aree interessate dal vincolo e i nominativi di coloro che risultino proprietari secondo le risultanze dei registri catastali. Entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione di cui al comma 2, gli interessati possono presentare osservazioni. In sede di approvazione del POC il Consiglio comunale è tenuto all'esame puntuale delle osservazioni presentate dai soggetti interessati dai vincoli espropriativi. Il Comune potrà, pertanto, adottare le procedure previste dalla L.R. 37/2002 qualora si rendano necessarie per l attuazione degli interventi previsti nel POC. Si puntualizza che i vincoli espropriativi possono essere riconfermati una sola volta, tramite la strumentazione urbanistica e con le modalità di legge; pertanto, i vincoli espropriativi introdotti per la prima volta nel P.R.G. e ribaditi nel presente P.O.C. non possono essere riconfermati e la loro validità corrisponde a quella quinquennale del P.O.C.. Articolo 2.2 Programma di attuazione delle dotazioni territoriali 1 In base all art.30 e agli artt.a-12, A-13, A-22, A-24 e A-26della LR 20/2000 gli interventi inseriti nel POC concorrono all attuazione delle dotazioni territoriali, secondo le priorità fissate dal POC e sulla base della definizione di impegni economici parametrati in funzione della valorizzazione economica connessa ai diritti edificatori assegnati. 2 Il concorso alle dotazioni territoriali (contributo di sostenibilità) avviene applicando criteri perequativi stabiliti dal POC, attraverso la cessione di aree e/o la realizzazione di opere (oltre agli oneri di urbanizzazione dovuti in rapporto all intervento specifico) in misura proporzionale alla valorizzazione immobiliare conseguente ai diritti edificatori assegnati, come contributo di sostenibilità finalizzato alla qualificazione complessiva del territorio. Il POC effettua tale valutazione parametrando in modo omogeneo il valore degli immobili da cedere e delle infrastrutture da realizzare, in base alla tabella 2.2, differenziando la percentuale di contributo (riferita alla valorizzazione immobiliare generata) tra gli ambiti residenziali di nuovo insediamento, gli ambiti produttivi,il cambio d uso a commerciale (media struttura di vendita). I criteri e parametri di cui sopra possono essere aggiornati e/o modificati dalla Giunta Comunale indipendentemente dal processo di formazione del POC o di sue varianti. Tab. 2.2 Tipologia richiesta Destinazione d uso Contributo unitario di sostenibilita Accordo art.18 LR 20/2000 fuori dagli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 in attuazione degli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 fuori dagli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 in attuazione degli ambiti di PSC Residenziale Residenziale Terziario - commerciale Terziario - commerciale 150 euro/mq di SUL assegnata dal POC (20% del dimensionamento PSC) 100 euro/mq di SUL attivata dal POC 100 euro/mq di SUL assegnata dal POC (20% del dimensionamento PSC) 50 euro/mq di SUL attivata dal POC Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 7

11 attuazione degli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 fuori dagli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 in attuazione degli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 fuori dagli ambiti di PSC Accordo art.18 LR 20/2000 fuori dagli ambiti di PSC Produttivo - artigianale Produttivo - artigianale Produttivo (piazzale senza incremento di SUL) Commerciale (media struttura di vendita) 50 euro/mq di SUL assegnata dal POC (20% del dimensionamento PSC) 25 euro/mq di SUL attivata dal POC 12,5 euro/mq di SUL esistente con cambio d uso 50 euro/mq di SUL esistente con cambio d uso 3 Nell agenda di attuazione del Piano è contenuto il programma di attuazione delle dotazioni territoriali quale documento correlato al POC, che può essere aggiornato e modificato a seguito di esigenze intervenute nell attuazione degli interventi e di conseguenza nella programmazione delle risorse. L aggiornamento del programma avviene attraverso delibera di Giunta, e non costituisce variante del POC, a meno che non determini una modificazione significativa degli obiettivi qualitativi e quantitativi dello stesso. 4 L aggiornamento del programma è costituito da un bilancio dello stato di attuazione degli interventi relativi alle dotazioni territoriali inserite nel POC e delle altre opere pubbliche inserite nel programma triennale, e da un quadro di definizione delle risorse provenienti dagli accordi con i privati o da altre risorse comunali o pubbliche, correlate alla localizzazione e alla descrizione tecnica delle opere da realizzare e in corso di realizzazione. Articolo 2.3 Ambito di applicabilità della ValSAT 1 Le condizioni di sostenibilità derivanti dalla VALSAT, che contengono specifiche prescrizioni relative anche agli aspetti geologici, idrogeologici e idraulici, costituiscono parte integrante della disciplina normativa degli ambiti inseriti nel POC. 2 Qualora nella Scheda di attuazione le condizioni di sostenibilità prevedano un approfondimento nella valutazione ambientale di determinate risorse, in sede di PUA o di Permesso di costruire, specifiche analisi devono essere allegate ai relativi elaborati e il progetto dovrà tenere conto di tali aspetti ai fini autorizzativi. Articolo 2.4 Sistema insediativo storico edifici declassati nell Appendice al censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE 1. Gli edifici individuati nell allegato al POC adottato Variazione alle schede di analisi ed indicazioni operative relative agli edifici del territorio rurale vengono stralciati dal PSC e vengono inseriti declassati in apposito elaborato denominato Appendice al Censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE, in attesa che vengano inseriti nel RUE con specifica Variante. 2. Per gli edifici del territorio rurale schedati nell Appendice al Censimento degli edifici in territorio rurale allegato al RUE si applica transitoriamente fino all inserimento nel RUE, la disciplina prevista dal comma 2 dell art. 1.7 delle presenti NTA. Articolo Impegni convenzionali con i soggetti attuatori 1. L accordo attuativo del POC contiene almeno i seguenti elementi: a) termine entro il quale il soggetto attuatore si impegna a presentare il PUA o il Permesso di costruire; b) parametri quantitativi e qualitativi principali dell intervento (la scheda attuativa del POC viene allegata e controfirmata per accettazione); c) obblighi assunti dal soggetto attuatore (realizzazione di dotazioni di interesse generale, cessione di aree, convenzionamenti per usi specifici), ed eventuali allegati tecnici che Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 8

12 definiscano le loro caratteristiche; d) eventuali dati economici relativi all attuazione delle dotazioni; e) eventuali garanzie richieste dall Amministrazione Comunale per l attuazione delle opere di interesse generale; f) eventuali condizioni (funzionali o temporali) poste all attuazione degli interventi (opere di demolizione, bonifica, realizzazione infrastrutture, opere propedeutiche e condizionanti l attuazione degli interventi, ecc.). Articolo Prescrizioni per la predisposizione degli strumenti attuativi 1 I Piani Urbanistici Attuativi sono redatti in base alle disposizioni del RUE (Documenti costitutivi dei Piani Urbanistici Attuativi PUA), secondo le procedure ivi contenute. 2 Per i PUA di iniziativa pubblica il Comune procede, dopo l adozione, al deposito presso la propria sede per sessanta giorni, dandone avviso su almeno un quotidiano a diffusione locale; per i PUA di iniziativa privata non si procede all adozione e gli stessi sono presentati per la pubblicazione nei modi stabiliti dal RUE. Trascorso il termine di sessanta giorni di pubblicazione, il Comune decide in merito alle osservazioni presentate ed approva il PUA ai sensi del comma 4 dell art. 35 della LR 20/ Ai PUA individuati dal POC non ancora approvati si applicano le definizioni contenute nell Appendice alle NTA del RUE vigente al momento dell approvazione del POC, come riportato nell art. 1.7 c.1. Articolo 2.7 Disciplina per i fabbricati compresi all interno degli ambiti A12 e A13 1. I fabbricati ad uso abitativo e servizi esistenti compresi all interno del perimetro di ambiti per nuovi insediamenti A12 e nuovi ambiti specializzati per attività produttive e terziarie A13 non ancora attuati con il P.O.C. possono essere ristrutturati, demoliti e ricostruiti con ripristino tipologico, anche con aumento di carico urbanistico, e ampliati fino a 270 mq di SUL ai sensi dell art. 4.8 delle NTA del RUE qualora previsto dalla relativa scheda di Censimento degli edifici del territorio rurale. Articolo 2.8 Disciplina per le aree prive di edificabilità 1. Nelle planimetrie di progetto tavole P sono individuate le aree prive di edificabilità in quanto hanno ceduto i propri diritti edificatori a parte di ambiti A12 di PSC. Per tali aree si applica la disciplina del territorio rurale di cui al titolo IV delle NTA del RUE. I fabbricati rurali esistenti nelle aree prive di edificabilità possono essere trasformati alle condizioni riportate al titolo IV delle NTA del RUE. 2. In caso di Variante al POC o successivo POC non possono essere sfruttate nel conteggio della quota di edificabilità da assegnare a nuovi ambiti le aree prive di edificabilità. Tali aree possono tuttavia essere oggetto di progetti di POC e disciplinate diversamente come aree a verde privato, aree per la ricostituzione della rete ecologica di pianura, dotazioni territoriali, ecc. 3. Le aree prive di edificabilità di cui al comma 1 del presente articolo non devono essere confuse con le aree produttive prive di capacità edificatoria. Queste ultime non possiedono indice di edificabilità, ma possono essere utilizzate come piazzali per il deposito di merci a servizio delle attività produttive, ovvero ospitare parcheggi pertinenziali alle attività o dotazioni territoriali. Articolo Modifiche al POC 1. Trascorsi cinque anni dall entrata in vigore del presente POC il Comune predisporrà e approverà un nuovo POC. I PUA e gli interventi edilizi, in corso di attuazione alla scadenza del POC, in quanto già convenzionati e con le opere di urbanizzazione iniziate, saranno reinseriti nel successivo Piano Operativo Comunale per le parti non ancora attuate ed Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 9

13 eventualmente adeguati e integrati, senza attingere al dimensionamento del successivo POC. I rispettivi impegni convenzionali e le relative garanzie verranno eventualmente rinnovati o adeguati nei contenuti e nelle scadenze. In caso anche di completa ottemperanza degli impegni assunti in sede di Accordo art. 18 i medesimi interventi potranno essere inseriti nel RUE. 2. Durante il periodo di vigenza del presente POC il Comune potrà procedere, con le stesse modalità di formazione del POC, all approvazione di una Variante, nel rispetto del PSC. Costituiscono modalità di integrazione o modifica del POC: a) gli Accordi con i privati di cui all articolo 18 della L.R n.20; b) i PUA in variante al POC, purché già precedentemente approvati e inseriti nel POC. c) una Variante specifica o generale al POC, predisposta dall Amministrazione Comunale. 3. Sono autorizzate, tramite delibera di Giunta comunale, le modifiche all assetto previsto nelle Schede di attuazione purché tali modifiche non alterino le caratteristiche tipologiche previste, non incidano sul dimensionamento globale degli insediamenti e non diminuiscano la dotazione di aree per servizi pubblici, di uso pubblico e a vincolo di destinazione pubblica. Articolo 2.10 Interventi per l edilizia abitativa sociale 1 La quota di superficie complessivamente destinata ad interventi di edilizia abitativa sociale (ERS) nel POC non è inferiore al 20% delle superfici fondiarie destinate a residenza per la quota proporzionale alla SUL assegnata dal POC derivante dal dimensionamento del PCS (con esclusione dell edificabilità già presente nel RUE soggetta a trasferimento). Nelle schede di attuazione riferite a interventi di modesta entità non è stata richiesta la dotazione per ERS garantita comunque nel POC nel suo complesso. 2. In sede di PUA o di Permesso di costruire convenzionato verrà verificata la disponibilità del soggetto attuatore a realizzare gli interventi di ERS soggetta a convenzionamento (per l affitto temporaneo o permanente e per il prezzo di vendita, nelle diverse forme previste dalla legislazione regionale in materia). 3 E prevista la possibilità di convertire in sede di PUA, previo accordo con l Amministrazione, la quota di vendita convenzionata e di affitto in alloggi ceduti gratuitamente al Comune, avendo come riferimento di massima per la vendita convenzionata o l affitto, il rapporto di superficie convenzionata di 5:1 (1 mq. di SC ceduta gratuitamente ogni 5 mq. di SC da convenzionare per la vendita o per l affitto. 4. Per ogni lotto di ERS l indice di edificabilità è il medesimo utilizzato nel PUA. Articolo Impianti di distribuzione dei carburanti 1. Gli interventi riguardanti gli impianti di distribuzione di carburanti si attuano nel rispetto: a) del Decreto Legislativo 11/2/1998 n. 32 e successive modificazioni e integrazioni b) della Delib.C.R n. 355, per le parti non in contrasto con il suddetto D.Lgs, e successive modificazioni e integrazioni c) dei requisiti tecnici per la costruzione ed esercizio di serbatoi interrati di cui al Decreto 20/10/98 e delle norme di cui ai commi seguenti. 2. Ambiti di localizzazione di nuovi impianti: Nuovi impianti di distribuzione di carburanti possono essere realizzati esclusivamente secondo le tipologie delle "stazioni di rifornimento" e "stazioni di servizio" e possono essere localizzati esclusivamente: a) nelle zone destinate a sede stradale; b) negli ambiti specializzati per attività produttive; c) nel territorio rurale, esclusivamente in fregio alle strade statali o provinciali; nel territorio rurale l impianto può occupare una fascia della profondità massima dal limite della sede stradale stabilita dal R.U.E. L insediamento di nuovi impianti è, comunque, condizionato al rispetto di tutte le condizioni e Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 10

14 vincoli di tutela ambientale, paesaggistica e storico - culturale di cui al Titolo IV; non è, comunque, ammesso l'insediamento di nuovi impianti in aree soggette a uno dei seguenti vincoli di natura ambientale e paesaggistica: a) fasce di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d acqua, b) aree boscate. 3. Parametri edilizi I parametri edilizi saranno stabiliti dal R.U.E. 4. Destinazioni d'uso complementari compatibili: Negli impianti sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso complementari: a) attività di commercio al dettaglio di vicinato (U5), nei limiti di quanto consentito ai sensi dell articolo1 del D.L. 11/2/1998 n. 32; b) pubblici esercizi (U10); c) servizi di lavaggio grassaggio, assistenza ai veicoli, attività artigianali di servizio ai veicoli. 5. Prescrizioni in rapporto alla sede stradale: Si richiama il rispetto delle norme previste all articolo 60 del D.P.R. 495/92 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada. Lo spartitraffico deve essere ubicato a una distanza minima di mt. 2 dalla carreggiata stradale ed avere una profondità minima di mt. 0,8. 6. Mitigazione degli impatti: In ogni impianto deve essere prevista la raccolta ed il trattamento delle acque di prima pioggia da tutto il piazzale almeno per i primi 5 millimetri di pioggia; le acque di prima pioggia e le acque nere devono essere convogliate ad un depuratore pubblico o, in alternativa, ad idoneo impianto privato. Negli impianti situati al di fuori del Territorio Urbanizzato si prescrive la formazione di una cortina alberata (posta lungo tutto il confine dell'impianto eccetto che sul lato della strada) costituita da alberi ad alto fusto posti a distanza ravvicinata, nonché da essenze arbustive interposte. 7. Attuazione: La realizzazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti può avvenire per intervento edilizio diretto subordinato alla stipula di una convenzione da concordare con il Comune che disciplini la realizzazione delle opere di mitigazione. 8. Impianti preesistenti: Gli impianti di distribuzione preesistenti interni al Territorio Urbano, la cui collocazione viene considerata compatibile dal punto di vista urbanistico e igienico sanitario, sono individuati con un apposito simbolo nelle tavole del R.U.E.. In tali impianti possono essere realizzati tutti i tipi di interventi edilizi nel rispetto delle norme di cui al presente articolo, a prescindere dalle norme della zona in cui ricadono. Articolo 2.12 Aree oggetto di procedimento di bonifica 1. Per le aree individuate nella cartografia di POC come area oggetto di procedimento di bonifica sono state effettuate procedure di bonifica di sito contaminato ai sensi D.Lgs 152/06 e smi. 2. Nell Analisi di rischio sanitario ambientale sito specifica relativamente alla matrice suolo e sottosuolo per i siti in oggetto si è fatto riferimento alle Concentrazioni Soglia Contaminazione (CSC) per siti ad uso commerciale/industriale, alla luce della destinazione e utilizzo del sito al momento della procedura di bonifica: punto vendita distribuzione carburanti e, per la sola area di servizio Bevano Ovest, anche area di servizio autostradale. 3. Gli usi del suolo (con particolare riferimento alla destinazione d uso del sito), le condizioni al contorno, i parametri e le ipotesi utilizzate nell implementazione dell Analisi di Rischio (pratica n /04 sito Agip Capocolle e n /04 sito Bevano Ovest ), da cui deriva l accettabilità del rischio (tossicologico e cancerogeno) connesso alla situazione di Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 11

15 potenziale contaminazione riscontrata presso i siti oggetto di procedimento di bonifica, rappresentano una condizione da verificare in caso di trasformazione del sito e/o cambio di destinazione d uso degli immobili (con particolare riferimento al piano terra, agli interrati e ai seminterrati) che presentino caratteristiche sostanzialmente diverse rispetto a quanto ipotizzato nell implementazione dell Analisi di Rischio effettuata. 4. Qualsiasi trasformazione d uso, comprese eventuali future edificazioni in corrispondenza dell area oggetto del procedimento di bonifica (pratica n /04 sito Agip Capocolle e n /04 sito Bevano Ovest ), che presentino caratteristiche progettuali sostanzialmente diverse da quelle ipotizzate nell Analisi di Rischio presentata (prot n del relativamente al sito Agip Capocolle e prot. n. 11 del , n del , n del relativamente all area di servizio Bevano Ovest), dovrà essere subordinata alla verifica dell accettabilità del rischio mediante l implementazione di un ulteriore specifica Analisi di Rischio. 5. Relativamente al Punto Vendita distribuzione carburanti Agip Capocolle, essendo la destinazione d uso dell area individuata dal RUE come Verde Pubblico, in sede di specifica Variante al RUE la destinazione d uso e le relative norme di attuazione dovranno essere congruenti con quelle del POC. Articolo 2.13 Stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti - RIR 1. Nella planimetria di progetto P2 è individuato lo stabilimento a rischio di incidente rilevante Lampogas presente nel territori comunale con la relativa fascia di rispetto. 2. Nell Elaborato Tecnico Rischio di Incidente Rilevante allegato al POC è contenuta l analisi di compatibilità con le attività insediate e insediabili nonché la disciplina per lo stabilimento e per le attività che ricadono nella fascia di rispetto. 3. La fascia di rispetto e la normativa del POC in materia di rischio di incidente rilevante è prevalente rispetto a quella contenuta nel RUE. In sede di specifica Variante al RUE la cartografia relativa allo stabilimento con relative fasce di rispetto nonché le norme di attuazione dovranno essere modificate in congruenza con quelle del POC. Articolo 2.14 Piano del commercio 1. Il POC ha valore di Piano del Commercio per le medie strutture di vendita. Nell Allegato Piano del Commercio sono riportate le strutture di vendita autorizzate e autorizzabili, individuate puntualmente, per le quali vengono previste in apposita scheda la massima superficie autorizzabile e le condizioni di attuazione (ampliamento e insediamento) sulla base di un analisi sulla sostenibilità urbanistica ed ambientale dell insediamento. Gli ampliamenti superiori al 20% sono ammissibili nel rispetto delle condizioni di attuazione e delle normative comunali, nazionali, regionali e provinciali in materia di urbanistica edilizia e commercio purché vengano corrisposte al Comune le opere compensative di sostenibilità dell intervento. 2. L ampliamento è ammissibile nel rispetto delle condizioni riportate nella relativa scheda previa valutazione preventiva degli impatti ambientali analizzati in uno studio da allegare alla proposta progettuale che evidenzi gli impatti relativi all inserimento paesaggistico, all inquinamento acustico, atmosferico, elettromagnetico, ai consumi idrici ed energetici, al sistema di smaltimento e recupero dei rifiuti, al sistema della mobilità (analisi del traffico, dell accessibilità e della sosta), al sistema tecnologico infrastrutturale (sistema fognariodepurativo, sistema acquedotto, sistema energetico gas, sistema energetico elettrico) e le relative misure di mitigazione e compensazione degli impatti. Dovranno inoltre essere assolti gli obblighi in materia di dotazioni territoriali ai sensi del RUE e della normativa vigente. 3. L autorizzazione degli ampliamenti e nuovi insediamenti di medie strutture di vendita viene effettuata nel rispetto delle condizioni riportate nelle schede allegate al Piano del Commercio ai sensi della normativa vigente in materia. Non sono ammessi trasferimenti di attività in Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 12

16 zone che non siano individuate dal POC o sua Variante nel Piano del Commercio. Comune di Bertinoro P.O.C. Norme 13

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