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2 UN PESCE IN CLASSE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Sandro Pertini Vernio Fate clic per PRATO aggiungere testo Scuola dell Infanzia

3 Collocazione del percorso effettuato nel curricolo di SCIENZE Scuola dell Infanzia MATERIALI Dalla terra invisibile alla terra come ambiente di vita GLI ESSERI VIVENTI I lombrichi Il pesce rosso Il criceto Scuola Primaria Dagli oggetti ai materiali- Classi prime Varietà di forme e comportamenti negli animali- Classi prime /Classi seconde I materiali - Classi seconde Dal seme al seme - Classi seconde Il ciclo vitale di alcune piante: dal seme al seme - Classi terze Scuola Primaria Osservazione di polveri - Classi terze Le soluzioni - Classi terze La combustione -Classi quarte L acqua - Classi quarte Liquidi, solidi, fusione e solidificazione Volume e capacità - Classi quinte Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado Stati fisici e passaggi di stato Volume Miscugli soluzioni Le piante Gli acidi - Classi prime Scuola Secondaria di primo grado

4 Contenuti Considerata l età dei bambini, la scelta di lavorare con un animale, ci è sembrata quella più indicata al fine di catturare la loro attenzione e curiosità per tempi abbastanza lunghi. L osservazione sistematica del pesciolino tenuto in classe, prima in forma libera e dopo in una situazione più strutturata, ha permesso ai bambini di entrare in contatto con l animale seguendo i propri tempi di approccio e diluendo la forte carica emotiva da esso trasmessa. I bambini, in un primo momento, si sono occupati della preparazione della casa del pesciolino ed in seguito, a turno, hanno provveduto alla gestione quotidiana ( mangiare, pulizia acquario, etc ). I lavori dei bambini hanno coinvolto diversi livelli operativi: manipolativo, grafico, simbolico, logico e linguistico. Nello svolgimento del percorso, è sorto il desiderio di portare a casa il pesciolino. Abbiamo così deciso di realizzare un calendario per le vacanze del nostro amico. Ogni fine settimana un bambino diverso lo ha portato a casa sua, riportandolo a scuola il lunedì mattina. Arrivati alla conclusione, con un po di dispiacere, ma convinti della correttezza del messaggio trasmesso, siamo andati insieme ai bambini al fiume e abbiamo dato la libertà al nostro Bollicino.

5 OBIETTIVI Fa domande, esprime osservazioni, riflessioni, osserva e descrive un ambiente. Mostra curiosità formulando semplici domande Impara ad intervenire nella conversazione, a descrivere e riflettere sulle esperienze. Riconosce alcune forme geometriche in elementi strutturati e naturali. Distingue i concetti con e senza. Stabilisce le prime relazioni spaziali: chiuso/aperto; sopra/sotto; in alto/in basso; dentro/fuori. Distingue la successione temporale di azioni strettamente legate alla sua esperienza. Impara a descrivere nel giusto ordine temporale una situazione. Osserva gli aspetti morfologici degli animali. Mostra rispetto per tutti gli esseri viventi e si interessa alle loro condizioni di vita. Esplora, manipola, osserva con l impiego di tutti i sensi. Esercita le proprie capacità manuali e costruttive. Impara ad applicarsi nelle attività individuali e nel gioco di gruppo. Impara a cooperare con gli altri. Sa descrivere una situazione un esperienza riuscendo a farsi capire. Sa ordinare e raccontare in sequenza logica e temporale un esperienza fatta ( con tre foto).

6 Elementi salienti dell approccio metodologico Fase 1 Osservazione Fase 2 Verbalizzazione individuale orale Fase 3 Discussione collettiva Fase 4 Affinamento della concettualizzazione Fase 5 Sintesi scritta chiara e corretta I bambini hanno lavorato sia in modo autonomo che in piccolo o grande gruppo. PRINCIPI GENERALI DELLA METODOLOGIA Direzione: gli alunni devono conoscere l obiettivo da raggiungere Ricorsività: i contenuti vanno ripresi più volte Significatività: legare le conoscenze con i nuovi apprendimenti Trasferibilità linguistica:portare l alunno ad esprimere la stessa conoscenza con linguaggi diversi Applicabilità: utilizzare una conoscenza in contesti diversi Motivazione: suscitare interesse e motivazione per quanto proposto Continuità: collegare le conoscenze tra di loro Integrazione: collegare le varie aree di studio Stabilizzazione: ripassare, richiamare, collegare concetti ed idee.

7 ORGANIZZAZIONE tempo impiegato Il progetto si è svolto, con l intera sezione, dal mese di febbraio al mese di aprile. Il lavoro è stato seguito dalle due insegnanti di sezione, durante le ore di compresenza, per due mattine a settimana dalle alle Tempo impiegato *Per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS ore 4 *Per la progettazione specifica e dettagliata nella classe ore 6 *Per documentazione ore 15

8 IL NOSTRO PERCORSO Una mattina le insegnanti annunciano l arrivo di un amico del pesce Martino ( personaggio guida della nostra avventura alla scuola dell infanzia ). Iniziano le prime domande: Chi è? Chi lo porta? Come fa ad arrivare? La conversazione prosegue con il racconto da parte di alcuni bambini delle loro esperienze con i pesciolini o con altri animali. Le insegnanti, dopo aver chiesto ai bambini dove vivono i pesci e di che cosa hanno bisogno per vivere, propongono di preparare la casa per il nuovo amico. Inizia il lavoro!

9 Preparazione dell acquario

10 Dopo questa attività, i bambini hanno costruito, individualmente, il proprio acquario. Abbiamo utilizzato una busta plastificata, dei sassolini e del gel per capelli.

11 Alla fine ogni bambino ha inserito all'interno un pesciolino di plastica, abbiamo sigillato la busta e... buona nuotata! Dopo il fine settimana, finalmente, arriva il pesciolino. I bambini sono entusiasti e lo osservano incuriositi.

12 E' il momento di scegliere un nome per il nostro amico. Le proposte sono molte; le bambine vorrebbero dargli un nome da femmina ma alla fine decidiamo per Bollicino (visto che fa le bolle! ). Per circa quindici giorni, i bambini vengono lasciati liberi di osservare il pesciolino. Registriamo alcuni dialoghi spontanei: -Ma è piccolissimo! -Ha un occhio solo! -Ma come ha fatto ad arrivare? -Il suo babbo di lavoro fa il postino e ce lo ha portato. -Muove sempre la bocca ma non ha i denti. -Quando è fermo vuol dire che dorme. Dopo qualche giorno chiediamo ai bambini di fare una pittura di Bollicino

13 BRAVISSIMI!!!!! Sembra proprio lui! Per l'attività successiva utilizziamo le foto scattate durante la preparazione dell'acquario e chiediamo ai bambini di ricostruire l'esperienza riordinando tre foto. Registriamo quello che ricordano osservando le foto.

14 E' il momento di provare a costruire Bollicino con la pasta di sale e di preparargli un bel mare.

15 Prima di proporre ai bambini alcune schede di verifica, per alcuni giorni, osserviamo Bollicino in modo più sistematico sottolineando alcuni aspetti come: il colore la forma come è fatto dove vive cosa mangia Sollecitiamo i bambini ad intervenire nelle conversazioni esprimendo il loro punto di vista. Infine presentiamo loro tre schede di verifica. Prova 1

16 Prova 2

17 Prova 3

18 Siamo arrivati alla conclusione. Una mattina proponiamo ai bambini di portare Bollicino nel fiume che passa vicino alla nostra scuola. Inizialmente non sembrano molto contenti ma poi accettano volentieri, pensando al ricongiungimento di Bollicino con la sua famiglia e i suoi amici. Prepariamo un bel disegno da regalare a Bollicino e..

19 Ciao Bollicino, torna a trovarci!

20 E per finire ancora un'attività! Attraverso le foto rimettiamo in ordine il saluto a Bollicino. Prima insieme e...

21 Poi ognuno di noi ha provato individualmente a ricostruire il saluto a Bollicino.

22 ... dopo, ciascuno sul proprio foglio. Siamo veramente alla fine, ciao e grazie BOLLICINO!

23 La maggioranza degli alunni: Risultati ottenuti hanno mostrato interesse e curiosità nei riguardi dell esperienza; hanno sviluppato competenze relazionali cooperando tra di loro in attività di gruppo; sono riusciti a distinguere la successione temporale dell azione legata all esperienza; hanno esplorato, manipolato e osservato utilizzando i sensi; sono intervenuti nelle conversazioni, hanno descritto e riflettuto sull esperienza; hanno sviluppato atteggiamenti di curiosità, lo stimolo a cercare spiegazioni di quello che vedono intorno a loro.

24 Valutazione del percorso didattico Il percorso ha portato ad un riflessione tutti i docenti coinvolti. Riflessione epistemologica sulla disciplina, sulla metodologia da utilizzare, sulla valutazione dei diversi steps, su una programmazione scientifica basata sulla competenza da sviluppare affinchè l esperienza stessa sia utile al bambino per raggiungerla. Il guardare, il fare, il riflettere prima individualmente e poi collettivamente, ha portato i bambini ad esprimere le loro considerazioni senza alcun timore. L esperienza è stata condivisa tra tutti i docenti della Scuola dell Infanzia.

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