Rimini Novembre Dott. Augusto Enea Filimberti
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1 Rimini Novembre 2014 Dott. Augusto Enea Filimberti
2 INQUADRAMENTO TEORICO DI RIFERIMENTO Per chi opera all interno dei servizi residenziali, o nella disabilità con adulti: Qual è il costrutto che dà IL SENSO DELL OPERATO? Quale quello che dà IL PRINCIPIO DI EFFICACIA DEL LAVORO?
3 INQUADRAMENTO TEORICO DI RIFERIMENTO IL MODELLO A 8 DOMINI DELLA QUALITA DELLA VITA DI R. SCHALOCK
4 DEFINIZIONI DI QdV NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA SCHALOCK 1989: La QdV viene riferita al grado di autonomia, realizzazione personale e di integrazione di una persona, come si può dedurre sia dai resoconti soggettivi della stessa, che da valutazioni oggettive SCHALOCK 1989: Il miglioramento della QdV è considerabile come la misura fondamentale dell efficacia dei programmi riabilitativi e di sviluppo e come indicatore del grado di adattamento delle persone al loro ambiente SCHALOCK 1986: Il grado di adattamento è desumibile dalla percentuale di richieste ambientali che vengono soddisfatte dalle abilità presenti nella persona con disabilità
5 INQUADRAMENTO TEORICO DI RIFERIMENTO 8 domini di Q.d.V Funzionali Aumentare le capacità nei domini: Sociale, concettuale pratico Funzionali Personali Clinici Perseguire propri obiettivi per ricavarne senso di pienezza esistenziale Benessere e riduzione dei sintomi Personali Clinici
6 INQUADRAMENTO TEORICO DI RIFERIMENTO Il dominio dell AUTODETERMINAZIONE è considerato uno dei domini centrali dei modelli di Qualità della Vita Brown, Bayer 1989 Schalock 1991 Felce e Perry 1995
7 AUTODETERMINAZIONE La definizione di Wehmeyer 1996 Si intende l AUTODETERMINAZIONE come agire in qualità di agente causale primario nella propria vita e assumere scelte e decisioni riguardanti la propria qualità di vita libere da indebite influenze ed interferenze esterne
8 AUTODETERMINAZIONE CARATTERISTICHE BASILARI Autonomia Autoregolazione Empowerment psicologico Autorealizzazione
9 Apprendimento Esperienze Il costrutto di autodeterminazione Dimensione personale Dimensione ambientale contesto Capacità Conoscenze Opportunità Sostegni Fare scelte Definire obiettivi Problem solving Autoregolazione Comportamento autodeterminato
10 Apprendimento Esperienze Il costrutto di autodeterminazione Dimensione personale Dimensione ambientale contesto Capacità Conoscenze Opportunità Sostegni Fare scelte Definire obiettivi Problem solving Autoregolazione Comportamento autodeterminato
11 CAPACITÁ Comportamento adattivo Abilità sociali Problemi comportamentali
12 Apprendimento Esperienze Il costrutto di autodeterminazione Dimensione personale Dimensione ambientale contesto Capacità Conoscenze Opportunità Sostegni Fare scelte Definire obiettivi Problem solving Autoregolazione Comportamento autodeterminato
13 OPPORTUNITÁ Ciascun elemento del modello viene appreso durante il normale processo di crescita e sviluppo e l acquisizione avviene grazie alla sperimentazione di specifiche esperienze di apprendimento; infatti, si può tranquillamente affermare che without experience, there can be no real choice Sands D.J., Wehmeyer M.L., (1996), Self-determination across the life span: independence and choice for people with disabilities, Baltimore: Paul H. Brookes, pg. 70
14 Apprendimento Esperienze Il costrutto di autodeterminazione Dimensione personale Dimensione ambientale contesto Capacità Conoscenze Opportunità Sostegni Fare scelte Definire obiettivi Problem solving Autoregolazione Comportamento autodeterminato
15 SOSTEGNI Rappresentano tutte le strategie e le risorse che vengono intenzionalmente predisposte al fine di favorire l autodeterminazione
16 Il fatto che le persone più gravi hanno più bassi livelli di autodeterminazione non significa che questo non sia una questione prioritaria ADT non significa che la persona svolge le azioni da sola ( doing it yourself) questo non sarebbe possibile nel grave. Ma significa che è l agente causale del processo decisionale. La performance quindi è secondaria alla partecipazione nel processo decisionale della persona (Principio della partecipazione parziale). Proprio, qui, proprio per questo i sostegni, anche degli operatori (motivazione, competenza, intraprendenza), sono fondamentali nel processo di ADT. (M.L. Wehmeyer 2009)
17 AUTODETERMINAZIONE: PER MOLTI MA NON PER TUTTI? Ci sono categorie di persone per le quali l autodeterminazione è una conquista faticosa e per nulla scontata. Sono le categorie delle persone fragili, di coloro che presentano una qualche forma di disabilità o di sofferenza, coloro che, per i più svariati motivi, vivono sotto la responsabilità di altri. Se c è consenso relativamente all affermazione teorica che l autodeterminazione è un diritto di ognuno, i dubbi e le difficoltà sorgono nel momento in cui DAL PIANO TEORICO Si passa A QUELLO OPERATIVO.
18 L INTERVENTO CON MARIA
19 IL CASO: MARIA Assolvere il dettato dell autodeterminazione, nel caso specifico del presente contributo, ha voluto significare offrire delle risposte credibili alla richiesta di una donna di 60 anni, che vive in Residenza Sanitario Assistenziale per Disabili (RSD), relativamente ai suoi bisogni di carattere sessuale.
20 IL CASO: CHI É MARIA Maria entra in RSD nel 1989 dopo numerosi tentativi, falliti, di inserimenti lavorativi, familiari e di vita in un contesto di vita normale e autonomo.
21 IL CASO: CHI É MARIA La Diagnosi di Maria è: Ritardo mentale di Gravità Media Disturbo del Controllo degli Impulsi NAS Disturbo Psichico o di Comportamento NAS Comportamento Sessuale ad Alto Rischio Disturbi dell Andatura
22 MARIA: IL PUNTO DI PARTENZA Capacità esprimere un desiderio: SAI ENEA A ME PIACEREBBE
23 MARIA: CREARE LE OPPORTUNITÁ Condivisione del percorso con: Direzione: aspetti deontologici Amministratore di Sostegno: aspetti legali Medico: aspetti igienico sanitari
24 MARIA: I SOSTEGNI Organizzazione dei sostegni per: la scelta e l acquisto del vibratore Assistenza a tutti i passaggi del percorso formativo la condivisione delle regole La check list Garanzia di privacy durante i momenti di intimità
25 LA CHECK-LIST
26 MARIA: LE MISURAZIONI Per garantire un sostegno continuato e continuativo a Maria è stato operazionalizzato un obiettivo all interno del suo Piano di Trattamento Individualizzato. Questo permette di monitorare: quanto l ambiente è in grado di rispondere alle esigenze di Maria in ordine alla organizzazione e modificazione ambientale Il livello di autonomia di Maria nello svolgimento dei vari passaggi necessari a garantirle il godimento della pratica autoerotica in termini di privacy e di corrette pratiche igieniche
27 MARIA: LE MISURAZIONI
28 MARIA: LE MISURAZIONI
29 MARIA: LE MISURAZIONI
30 GRAZIE A TUTTI PER L ATTENZIONE
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