Emofilia A acquisita: descrizione di un caso clinico in età geriatrica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Emofilia A acquisita: descrizione di un caso clinico in età geriatrica"

Transcript

1 Emofilia A acquisita: descrizione di un caso clinico in età geriatrica Walter Boddi, Stefania Machetti, Nicola Sodi, Lucia Sammicheli, Graziella Cati, Giovanna Marotta, Laura Sabatini *, Roberto Cappelli** Acquired hemophilia is a rare coagulopathy in adults, associated with bleeding complications. Although the etiology of this disorder remains obscure, an autoimmune mechanism produces the development of autoantibodies against factor VIII. About half of cases are associated with other conditions, mainly post-partum, underlying cancer, autoimmune disease. An 81-year-old male was admitted to the hospital with extensive hematomas (neck, chest, arms and lower limbs). There was no family or personal history of congenital bleeding diathesis. He had chronic bronchitis and cerebrovascular disease; no drugs had been used during the month prior to noted symptoms. Laboratory parameters revealed: hemoglobin 10.9 g%, normal platelet count and white blood cells, prolonged activated partial thromboplastin time (98 s), with normal prothrombin time and fibrinogen concentration. An activated partial thromboplastin time mixing study did not show any correction, suggesting a coagulation inhibitor. Lupus anticoagulant and anticardiolipin antibodies were negative. Biochemical, immunological tests and tumor markers were normal. Thoracic and abdominal computed tomographic scan did not reveal pathological images or hematomas. Analysis of clotting factors revealed decreased factor VIII (< 2%) and elevated factor VIII inhibitor (55 Bethesda units). Idiopathic acquired hemophilia diagnosis was made. Red blood cell transfusion and human factor VIII (2000 U/day for 7 days) infusion were initiated, intravenously with methylprednisolone. A progressive improvement in clinical conditions and laboratory parameters was observed. After 18 days the patient was discharged and treated with prednisone. At follow-up control the clinical conditions and laboratory parameters were normal. (Ann Ital Med Int 2005; 20: ) Key words: Acquired hemophilia; Bleeding complications; Factor VIII inhibitors; Geriatric patient. Introduzione L emofilia acquisita è una coagulopatia rara, caratterizzata dallo sviluppo, con meccanismo patogenetico autoimmune, di anticorpi contro il fattore VIII; si manifesta con complicanze emorragiche che talvolta risultano fatali. I dati della letteratura relativi alla sua incidenza sono limitati, tuttavia si ritrova approssimativamente 1 caso per milione di abitanti per anno 1. La localizzazione delle emorragie è prevalentemente a livello cutaneo e muscolare, si possono osservare anche emorragie nell apparato digerente, urinario e respiratorio. Si differenzia dalla forma congenita dove si osservano prevalentemente emorragie articolari 1,2. Può associarsi a malattie autoimmuni (lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide), a tumori solidi, a malattie linfoproliferative, alla gravidanza ed al postpartum 3-6 ed anche alla somministrazione di farmaci 4,5,7. Nel 50% dei casi tuttavia si tratta di condizioni idiopati- U.O. di Medicina Interna (Primario: Dr. Walter Boddi), Ospedale Campostaggia, ASL 7 di Poggibonsi (SI), *U.O. Laboratorio di Ematologia e Coagulazione (Direttore: Dr.ssa Laura Sabatini), Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, **Dipartimento di Medicina Interna, Cardiovascolare e Geriatrica (Direttore: Prof. Sandro Forconi), Università degli Studi di Siena 2005 CEPI Srl che. Solitamente l emorragia si presenta in forma severa, può risultare fatale nel 20% dei casi, generalmente nelle prime settimane dall esordio della sintomatologia, raramente la malattia è diagnosticata in una fase preclinica, con un riscontro occasionale di un allungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato (aptt) 1. Risultano utili alla diagnosi, oltre ai segni clinici prima descritti ed all allungamento dell aptt, la dimostrazione di ridotti livelli di fattore VIII, con associata presenza dei relativi inibitori espressi in unità Bethesda (BU/mL) 8. Data la rarità della malattia non esistono studi prospettici randomizzati, ma studi retrospettivi di raccolte di casi clinici; non sono pertanto disponibili linee guida da cui ricavare indicazioni utili nella condotta terapeutica. Tuttavia gli obiettivi sono identificabili nel controllo dell emorragia e nell eradicazione degli anticorpi anti-fattore VIII. Per raggiungere il primo le opzioni disponibili sono rappresentate dall impiego del fattore VII ricombinante, del fattore VIII (derivato da plasma umano, concentrati di fattore VIII ricombinante, concentrati di fattore VIII porcino), della desmopressina (1-deamino-8-d-arginina vasopressina), del complesso protrombinico attivato, della plasmaferesi, delle immunoglobuline 1. Costituiscono criterio di scelta: la 192

2 Walter Boddi et al. gravità dell emorragia, i livelli plasmatici di fattore VIII e dell inibitore. Il fattore VII ricombinante, impiegato nel trattamento dell emofilia congenita, costituisce l opzione di scelta per il trattamento delle forme acquisite con elevato titolo di inibitore 9,10. L impiego del fattore VIII umano può essere considerato in caso di emorragie minori e bassi livelli di anticorpi anti-fattore VIII (< 10 BU/mL) 4. La somministrazione di desmopressina produce un rapido incremento di fattore VIII e può essere utile nel caso di emorragie di minore entità e con basso titolo di inibitore (< 3 BU/mL) 2,11,12. L impiego di immunoglobuline ad alte dosi produce un controllo delle emorragie nel 23-37% dei pazienti con basso titolo di inibitore 13, anche se i dati disponibili sono insufficienti per fornire indicazioni su una possibile azione delle immunoglobuline nella soppressione dell inibitore 1. In particolari condizioni cliniche, nelle quali si richiede un rapido ripristino dell emostasi può essere impiegata la plasmaferesi, che ha tuttavia un effetto temporaneo e richiede comunque una terapia sostitutiva 14. Per l eradicazione degli autoanticorpi o per la soppressione del clone cellulare responsabile della loro produzione sono indicate diverse possibilità. Viene proposto come primo impiego l uso degli steroidi da soli 15,16, oppure in caso di insuccesso si possono associare a ciclofosfamide, vincristina, ciclosporina, immunoglobuline endovena 1, Sono descritte delle remissioni spontanee, tuttavia il paziente rimane a rischio elevato con il persistere degli autoanticorpi 4. Caso clinico Nel gennaio 2003 si ricoverava presso l U.O. di Medicina Interna un uomo di 81 anni, in seguito alla comparsa di emorragie cutanee diffuse insorte in pochi giorni, con ematomi localizzati alla base del collo, nella parete toracica bilateralmente, agli arti superiori ed inferiori. Non c era storia personale e familiare di malattie emorragiche, non venivano riferiti traumi, non erano presenti ematuria o melena. Il paziente non aveva assunto farmaci. I familiari riferivano un rallentamento ideo-motorio comparso negli ultimi mesi. Nell anamnesi patologica remota veniva riferito: fumo di sigaretta da molti anni ed una broncopneumopatia cronica ostruttiva con periodiche riacutizzazioni, un attacco ischemico transitorio nel 1988 e 2 anni prima l asportazione di un papilloma vescicale. Non era presente ipertensione arteriosa, né diabete mellito. Due mesi prima del ricovero il paziente aveva eseguito degli esami ematochimici per un controllo di routine ed erano risultati normali, compreso l assetto coagulativo. Obiettivamente all ingresso il paziente si presentava orientato nel tempo e nello spazio, in scadenti condizioni di nutrizione, buono lo stato di idratazione, cute e mucose pallide, presenza di numerosi ematomi cutanei nelle sedi prima descritte; non si rilevavano linfoadenopatie superficiali; al torace iperfonesi diffusa con rari rumori secchi; al cuore toni puri e pause libere, pressione arteriosa 140/70 mmhg; addome pianeggiante trattabile non dolente né dolorabile, organi ipocondriaci nei limiti; iposfigmia dei polsi arteriosi periferici agli arti inferiori; elettrocardiogramma normale. Gli esami di laboratorio eseguiti all ingresso mostravano: anemia normocromica (emoglobina 10.9 g%); nei limiti la funzionalità renale ed epatica, all elettroforesi un incremento delle gamma-globuline (25.3%) con protidemia totale normale. Nei limiti risultavano: il numero delle piastrine, il tempo di protrombina, il fibrinogeno, il D-dimero, mentre risultava allungato l aptt a 98 s (v.n s). Normale il tempo di emorragia. Negativa la ricerca del sangue occulto fecale e di ematuria, entrambi ripetuti più volte. Nei 2 giorni successivi al ricovero il paziente si è ulteriormente anemizzato (emoglobina 7.9 g%) con incremento dell ampiezza degli ematomi. Nel frattempo era stata ricercata la causa dell allungamento dell aptt, che non risultava corretto dall aggiunta di plasma normale, indicando la presenza di un inibitore della coagulazione. Negativa era risultata la ricerca dell anticoagulante lupico e degli anticorpi anticardiolipina. In considerazione del quadro clinico e degli esami di laboratorio è stata ipotizzata la presenza di emofilia acquisita, confermata dalla riduzione del fattore VIII (< 2%) e dalla presenza degli autoanticorpi specifici contro il fattore VIII a titolo elevato, 55 BU/mL 22,23. Nella norma sono risultati: i fattori IX, X, XI, XII e XIII, e von Willebrand, l attivatore tissutale del plasminogeno, l inibitore dell attivatore del plasminogeno. Per la gravità delle manifestazioni emorragiche e il grado di anemizzazione raggiunta abbiamo praticato tre trasfusioni di sangue. È stata effettuata terapia con fattore VIII umano alla dose di 2000 U/die endovena per 7 giorni ed è stata iniziata terapia steroidea con metilprednisolone alla dose di 80 mg/die endovena per 9 giorni e poi a 40 mg/die nei 5 giorni successivi. Si è osservato un rapido miglioramento delle condizioni cliniche del paziente con progressiva riduzione dell aptt fino a valori pressoché normali. Dopo 15 giorni dall ingresso in ospedale l emogramma mostrava valori di emoglobina di 12.4 g%, aptt 40 s, gli inibitori specifici anti-fattore VIII 4.3 BU/mL, ai limiti della norma i livelli di fattore VIII (Fig. 1). Gli ematomi presentavano una normale evoluzione con progressivo riassorbimento. Contemporaneamente sono stati eseguiti altri accertamenti per ricercare le cause della malattia. Il dosaggio delle frazioni del complemento e delle immunoglobuline G, A ed M era normale, con presenza all immunofissazione di lievissima banda monoclonale di tipo immunoglobulina 193

3 Ann Ital Med Int Vol 20, N 3 Luglio-Settembre 2005 FIGURA 1. Andamento dei parametri di laboratorio durante il ricovero in relazione alla terapia. Sull asse orizzontale i giorni di degenza; sull asse verticale di destra i valori di emoglobina (Hb, g%); sull asse verticale di sinistra i valori di tempo di tromboplastina parziale attivato (aptt) (s), del fattore VIII (%), degli anticorpi anti-fattore VIII (BU/mL). M/kappa, non confermata nei controlli successivi. I marker tumorali (antigene carcinoembrionale, CA 125, CA 19-9, alfafetoproteina, antigene prostatico specifico) sono risultati nei limiti. Negativa è risultata la ricerca di anticorpi antinucleo, anti-dna nativo, antiantigeni nucleari estraibili; negativi il reuma test e la reazione di Waaler-Rose. La tomografia assiale computerizzata del torace e dell addome ha escluso sia la presenza di raccolte ematiche in sede toracica e retroperitoneale, sia la presenza di masse riferibili a neoplasie. La tomografia assiale computerizzata del cranio non ha rilevato lesioni encefaliche espansive né modificazioni del sistema liquorale. Alla dimissione il paziente ha continuato la terapia steroidea con prednisone alla dose di 50 mg/die per os, dose che è stata progressivamente ridotta nelle 4 settimane successive, dimezzando la dose giornaliera ogni settimana. Dopo 1 mese il paziente è tornato alla nostra osservazione per una riacutizzazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva, gli ematomi erano in regressione, i valori di aptt erano normali, nei limiti i valori di fattore VIII, negativa la ricerca degli inibitori del fattore VIII, la cui presenza durante il ricovero poteva essere così considerata transitoria e la terapia cortisonica da sola aveva dimostrato la sua efficacia nel controllo degli inibitori. Anche gli altri esami ematochimici erano nella norma, compresa l elettroforesi delle proteine. Il paziente è stato dimesso in discrete condizioni generali e con risoluzione apparente della malattia ematologica. Abbiamo seguito il paziente con un follow-up telefonico, consigliando di controllare ogni 2 settimane l emocromo, il tempo di protrombina, l aptt nei 3 mesi successivi. Gli esami di laboratorio sono risultati sempre nella norma. Dopo 1 anno il paziente è stato rivalutato e non presentava segni di ripresa della malattia emorragica. I test di laboratorio relativi alla coagulazione si mantenevano nei limiti. Non erano emersi dati clinici e strumentali riferibili alla presenza di una neoplasia. Abbiamo considerato il paziente guarito dall emofilia acquisita, che è stata considerata come una forma idiopatica. Discussione In questa presentazione viene riferito il caso di un paziente anziano con emofilia acquisita, patologia di rara osservazione, esordita con emorragie cutanee diffuse. Questa localizzazione è tipica delle forme acquisite di emofilia e si differenzia dalla forma congenita dove l interessamento è prevalentemente articolare. Secondo una recente revisione della casistica, la localizzazione sottocutanea dell emorragia è presente nell 88% dei soggetti e nel 33% è l unica localizzazione 15, come nel nostro paziente. Sono tuttavia presenti, nella forma acquisita, altre localizza- 194

4 Walter Boddi et al. zioni emorragiche (retroperitoneo, apparato digerente, apparato urinario), che può essere opportuno ricercare 1. La malattia costituisce un emergenza medica, tanto che il 75% dei pazienti richiede una trasfusione 10 ; presenta una mortalità elevata soprattutto nelle prime settimane dall esordio clinico e nel soggetto anziano 1. A tal proposito è necessario un rapido inquadramento diagnostico, guidato dai dati clinici e confermato da quelli di laboratorio, con il dosaggio dei livelli del fattore VIII ed il titolo dei suoi inibitori 1,2,5,8. Questi parametri di laboratorio se da un lato sono indispensabili per l esatta definizione diagnostica, dall altro non sembrano avere un valore predittivo per la definizione della gravità dell emorragia 4,13, inoltre inaspettatamente i soggetti con livelli di inibitore più elevato sembrano avere una prognosi migliore 1. Nel nostro caso la ricerca del meccanismo patogenetico è stata infruttuosa, come del resto capita nella metà dei casi, che risultano di natura idiopatica 4,5. Non sono emersi elementi a cui poter attribuire la responsabilità dell attivazione della malattia emorragica. Il rilievo di una banda monoclonale all immunoelettroforesi, peraltro non confermata in controlli successivi, non ha configurato un quadro di malattia linfoproliferativa. È stata esclusa la presenza di malattie del collageno sia dal punto di vista clinico che di laboratorio. È stata esclusa la presenza di una neoplasia, anche al follow-up ad 1 anno di distanza. Per quanto riguarda l esordio della malattia, il paziente aveva eseguito 2 mesi prima del ricovero gli esami di laboratorio, che comprendevano anche tempo di protrombina ed aptt risultati normali. Questi dati confermano l imprevedibilità dell esordio clinico della malattia. Per quanto riguarda la terapia non esistono delle indicazioni strutturate come linee guida, tuttavia in caso di elevati livelli di inibitore l opzione da preferire è quella dell impiego del fattore VII ricombinante 9. Nel nostro caso ci siamo trovati costretti ad impiegare il fattore VIII umano, essendo l unico disponibile, in quel momento, presso la farmacia ospedaliera. Per l eradicazione degli inibitori sono proposte diverse strategie che prevedono l impiego degli steroidi, da soli o in associazione con ciclofosfamide, azatioprina, immunoglobuline endovena. L impiego degli immunosoppressori porta ad un buon controllo degli inibitori nella quasi totalità dei pazienti, anche se nonostante l eradicazione, la mortalità riguarda un terzo dei soggetti trattati 4. La ciclofosfamide si è dimostrata superiore al cortisone nell eradicazione degli inibitori, ma non nella sopravvivenza. Infatti sono stati osservati più decessi per le conseguenze dell immunosoppressione che non per l emorragia 1-4. Nell emofilia acquisita sono considerati fattori prognostici negativi: la presenza di comorbilità, l età avanzata e la non completa remissione degli inibitori 1. La nostra scelta si è indirizzata verso l impiego esclusivo del cortisone, in relazione ai possibili effetti collaterali della terapia immunosoppressiva, più frequenti nei soggetti anziani 1. Questa strategia terapeutica è stata adottata con successo anche in un altro caso clinico descritto recentemente 24. In conclusione, l emofilia acquisita è una malattia rara che tuttavia deve essere sospettata in presenza di emorragie massive, approntando un corretto percorso diagnostico. L impiego del fattore VII ricombinante è l opzione terapeutica da preferire nel controllo dell emorragia, soprattutto in presenza di livelli elevati di autoanticorpi; può tuttavia essere proposto anche l impiego del fattore VIII. L impiego della terapia steroidea può essere sufficiente nella soppressione degli inibitori del fattore VIII, ma può essere necessario ricorre anche all impiego di immunosoppressori. Riassunto L emofilia acquisita è una coagulopatia rara, caratterizzata dallo sviluppo, con meccanismo patogenetico autoimmune, di anticorpi contro il fattore VIII; si manifesta con complicanze emorragiche che talvolta risultano fatali. Nella metà dei casi l etiologia rimane sconosciuta; può associarsi a neoplasie, malattie del collageno, alla gravidanza. Un uomo di 81 anni è stato ricoverato per la comparsa di emorragie sottocutanee (base del collo, parete toracica, arti superiori ed inferiori). Non era presente storia personale e familiare di malattie emorragiche. Il paziente da molti anni presentava bronchite cronica ostruttiva, 15 anni prima aveva avuto un attacco ischemico transitorio. Due mesi prima del ricovero aveva eseguito esami ematochimici di routine risultati normali, non assumeva alcuna terapia. All ingresso si presentava in scadenti condizioni generali con ematomi cutanei diffusi. Dagli esami di laboratorio emergevano: anemia grave, allungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato a 98 s, normale il numero delle piastrine, il fibrinogeno ed il tempo di protrombina, negativa la ricerca dell anticoagulante lupico e degli anticorpi anticardiolipina. Una tomografia assiale computerizzata del torace e dell addome escludeva la presenza di masse o ematomi, negativa la ricerca dei marker tumorali e di malattie del collageno. Era presente una riduzione del fattore VIII (< 2%) e la ricerca di anticorpi anti-fattore VIII risultava positiva (55 unità Bethesda). È stata fatta diagnosi di emofilia acquisita idiopatica. Sono state effettuate tre trasfusioni di sangue, sono stati somministrati il fattore VIII umano (2000 U/die per 7 giorni) e steroidi. Si è osservato un progressivo miglioramento del quadro clinico e normalizzazione dei dati di laboratorio. Parole chiave: Complicanze emorragiche; Emofilia acquisita; Inibitori del fattore VIII; Paziente anziano. 195

5 Ann Ital Med Int Vol 20, N 3 Luglio-Settembre 2005 Bibliografia 01. Delgado J, Jimenez-Yuste V, Hernadez Navarro F, Villar A. Acquired haemophilia: review and meta-analysis focused on therapy and prognostic factors. Br J Haematol 2003; 121: Boggio LN, Green D. Acquired hemophilia. Rev Clin Exp Hematol 2001; 5: Sallah S, Nguyen NP, Abdallah JM, Hanrahan LR. Acquired hemophilia in patients with hematologic malignancies. Arch Pathol Lab Med 2000; 124: Morrison AE, Ludlam CA. Acquired haemophilia and its treatment. Br J Haematol 1995; 89: Bossi P, Cabane J, Ninet J, et al. Acquired hemophilia due the factor VIII inhibitors in 34 patients. Am J Med 1998; 105: Baudo F, Mostarda G, De Cataldo F. Acquired factor VIII and factor IX inhibitors: survey of the Italian Association of Haemophilia Centres (AICE). Register of acquired factor VIII/IX inhibitors. Haematologica 2003; 88 (Suppl 12): van Beek EJ, Peters M, tencate JW. Factor VIII inhibitor associated with ciprofloxacin. Thromb Haemost 1993; 69: Baudo F, de Cataldo F. Acquired hemophilia: a critical bleeding syndrome. Haematologica 2004; 89: Hay CR, Negrier C, Ludlam CA. The treatment of bleeding in acquired haemophilia with recombinant factor VIIa: a multicentre study. Thromb Haemost 1997; 78: Scharrer I. Recombinant factor VIIa for patients with inhibitors to factor VIII or IX deficiency or factor VII deficiency. Haemophilia 1999; 5: Muhm M, Grois N, Kier P, et al. 1-Deamino-8-D-arginina vasopressin in the treatment of non-haemophilic patients with acquired factor VIII inhibitor. Haemostasis 1990; 20: Mannucci PM. Desmopressin: a nontrasfusional form of treatment for congenital and acquired bleeding disorders. Blood 1988; 72: Schwartz RS, Gabriel DA, Aledort LM, Green D, Kessler CM. A prospective study of acquired (autoimmune) factor VIII inhibitors with high-dose intravenous gammaglobulin. Blood 1995; 86: Jansen M, Schmaldienst S, Banyai S, et al. Treatment of coagulation inhibitors with extracorporeal immunoadsorption (Ig- Therasorb). Br J Haematol 2001; 112: Collins P, Macartney N, Davies R, Lees S, Giddings J, Majer R. A population based, unselected, consecutive cohort of patients with acquired haemophilia A. Br J Haematol 2004; 124: Spero JA, Lewis JH, Hasiba U. Corticosteroid therapy for acquired FVIII:C inhibitors. Br J Haematol 1981; 48: Green D, Rademaker AW, Briet E. A prospective, randomized trial of prednisone and cyclophosphamide in the treatment of patients with factor VIII autoantibodies. Thromb Haemost 1993; 70: Söhngen D, Specker C, Bach D, et al. Acquired factor VIII inhibitors in nonhemophilic patients. Ann Hematol 1997; 74: Lian EC, Villar MJ, Noy LI, Ruiz-Dayao Z. Acquired factor VIII inhibitor treated with cyclophosphamide, vincristine, and prednisone. Am J Hematol 2002; 69: Dykes AC, Walker ID, Lowe GD, Tait RC. Combined prednisolone and intravenous immunoglobulin treatment for acquired factor VIII inhibitors: a 2-year review. Haemophilia 2001; 7: Yee TT, Taher A, Pasi KJ, Lee CA. A survey of patients with acquired haemophilia in a haemophilia centre over 28-year period. Clin Lab Haematol 2000; 22: Kessler CM. An introduction to factor VIII inhibitors: the detection and quantification. Am J Med 1991; 91: 1S-5S. 23. Hoyer LW. Factor VIII inhibitors. Curr Opin Hematol 1995; 2: Ali R, Özçelik T, Özkalemkas F, et al. Successful treatment of acquired haemophilia with prednisolone theraphy. Haemophilia 2003; 9: Manoscritto ricevuto il , accettato l Per la corrispondenza: Dr. Walter Boddi, U.O. di Medicina Interna, Ospedale Campostaggia, ASL 7, Località Campostaggia, Poggibonsi (SI). w.boddi@usl7.toscana.it 196

EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA

EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA Elena Santagostino Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore di Milano INIBITORI ACQUISITI Definizione Generale sostanze patologiche

Dettagli

Come interpretare correttamente i test di coagulazione

Come interpretare correttamente i test di coagulazione Società Italiana per lo Studio dell'emostasi e della Trombosi Abano Terme 9-12 novembre 2016 Come interpretare correttamente i test di coagulazione Elena M. Faioni, Francesco Marongiu Donna (40 anni) alla

Dettagli

M. di von Willebrand acquisita

M. di von Willebrand acquisita M. di von Willebrand acquisita Malattia acquisita dell emostasi caratterizzata da difetto funzionale o strutturale del VWF Probabilmente sottodiagnosticata Manifestazioni emorragiche spesso solo dopo traumi,

Dettagli

Un caso clinico di Anemia Emolitica

Un caso clinico di Anemia Emolitica Un caso clinico di Anemia Emolitica Scuola di Specializzazione in Pediatria Università degli studi di Catania U.O di Oncoematologia Pediatrica Direttore Prof.ssa Giovanna Russo Dott.ssa Marta Arrabito

Dettagli

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate

Dettagli

Emofilia acquisita in paziente HIV positivo: casualità o causalità?

Emofilia acquisita in paziente HIV positivo: casualità o causalità? CAsO CLInICO Emofilia acquisita in paziente HIV positivo: casualità o causalità? Elena Migliore, Elisabetta Castagna, Emanuele Bernardi, Lucia Anna Vettorazzi SC Medicina d Urgenza e DEA A.O. S. Croce

Dettagli

Case report. Sezione di Geriatria Clinica. B. Anaclerico, M. Cedrone *, S. Antonaci **, F. Montella ***

Case report. Sezione di Geriatria Clinica. B. Anaclerico, M. Cedrone *, S. Antonaci **, F. Montella *** G Gerontol 2013;61:220-227 Caso clinico Case report Sezione di Geriatria Clinica Emofilia A acquisita: una patologia rara dell anziano. Come diagnosticarla, come trattarla. Presentazione di un caso clinico

Dettagli

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive

Dettagli

Piastrine e infezioni

Piastrine e infezioni Piastrine e infezioni Momcilo Jankovic Clinica Pediatrica Università di Milano-Bicocca A.O. San Gerardo Fondazione MBBM, Monza Milano 29 ottobre 2014 PTI Principali cause di PTI secondarie Lupus eritematoso

Dettagli

Data documento. EMOFILIA ACQUISITA Dr.Beniamino Susi Policlinico Tor Vergata ROMA

Data documento. EMOFILIA ACQUISITA Dr.Beniamino Susi Policlinico Tor Vergata ROMA Data documento EMOFILIA ACQUISITA Dr.Beniamino Susi Policlinico Tor Vergata ROMA Uomo, 78 aa CASO CLINICO Giunge per ematoma sottocutaneo scapolare dx ed anemizzazione FAC in TAO, INR 2.3 Ricovero Medicina,

Dettagli

EMOFILIA ED ASSISTENZA DOMICILIARE

EMOFILIA ED ASSISTENZA DOMICILIARE DOTT. ROMANO ARCIERI Direttivo Federazione delle Associazioni Emofilici, FEDEMO EMOFILIA ED ASSISTENZA DOMICILIARE L emofilia è una malattia rara caratterizzata dal deficit di almeno un fattore della coagulazione

Dettagli

sanguinamento gastrointestinale neonatale Prof. Paola Giordano

sanguinamento gastrointestinale neonatale Prof. Paola Giordano sanguinamento gastrointestinale neonatale Prof. Paola Giordano Responsabile Clinico Ematologia Policlinico di Bari - U.O. F. Vecchio Tel: 0805592934 email: paola.giordano@uniba.it BACKGROUND - Le emorragie

Dettagli

L emofilia acquisita. Massimo Franchini ASST Mantova

L emofilia acquisita. Massimo Franchini ASST Mantova L emofilia acquisita Massimo Franchini ASST Mantova Dichiarazione sul conflitto di interessi Partecipazione come membro o speaker a tavole rotonde e convegni sponsorizzati da: Novo Nordisk Bayer Healthcare

Dettagli

Malattia di Von Willebrand

Malattia di Von Willebrand Malattia di Von Willebrand Dott. Jacopo Agnelli Giacchello CRR Malattie Trombotiche ed Emorragiche dell Adulto AOU Città della Salute e della Scienza, Ospedale Molinette Fattore di Von Willebrand Grande

Dettagli

ANEMIE EMOLITICHE RARE E DI DIFFICILE DIAGNOSI 1 PATIENT S DAY

ANEMIE EMOLITICHE RARE E DI DIFFICILE DIAGNOSI 1 PATIENT S DAY ANEMIE EMOLITICHE RARE E DI DIFFICILE DIAGNOSI 1 PATIENT S DAY Wilma Barcellini Terapia Milano, 13 Novembre 2010 Terapia delle AEA da anticorpi caldi prednisone (1-1.5 mg/kg/die o 40-60mg/m 2 p.o.) per

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono: vasi sanguigni piastrine fattori plasmatici

Dettagli

La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente

La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente APPROFONDIMENTI, 2 novembre 2015 La gestione delle trombosi venose diagnosticate incidentalmente A cura di Walter Ageno L incidenza di trombosi venose diagnosticate in modo incidentale dopo esecuzione

Dettagli

Gestione Appropriata dell Asma Grave

Gestione Appropriata dell Asma Grave Gestione Appropriata dell Asma Grave Asma Grave : dai bisogni del paziente alle risposte del SSN P R O F. G E N N A R O M A Z Z A R E L L A D I R E T TO R E D I PA R T I M E N TO P N E U M O LO G I A E

Dettagli

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO Vasculopatie venose Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO CASO CLINICO Manfredi, 63 anni Anamnesi patologica remota: Ipertensione arteriosa Dislipidemia Insufficienza venosa di grado lieve

Dettagli

Terapia Anticoagulante Orale: Pratica

Terapia Anticoagulante Orale: Pratica Terapia Anticoagulante Orale: Pratica Mauro Silingardi Unità Internistica Multidisciplinare - Guastalla AUSL Reggio Emilia TAO : valutazione preliminare indicazione controindicazioni assolute / relative

Dettagli

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Valbusa F. U.O. Medicina Generale Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar www.escardio.org/guidelines Fattori

Dettagli

LE NECESSITA SANITARIE DEI PAZIENTI E IL RUOLO DEI CENTRI EMOSTASI E TROMBOSI

LE NECESSITA SANITARIE DEI PAZIENTI E IL RUOLO DEI CENTRI EMOSTASI E TROMBOSI LE NECESSITA SANITARIE DEI PAZIENTI E IL RUOLO DEI CENTRI EMOSTASI E TROMBOSI Sophie Testa Centro Emostasi e Trombosi Laboratorio Analisi Chimico- Cliniche e Microbiologia Istituti Ospitalieri, Cremona

Dettagli

La clinica delle sindromi emofiliche

La clinica delle sindromi emofiliche La clinica delle sindromi emofiliche MARIA ELISA MANCUSO Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda, Ospedale Maggiore Policlinico Milano Siset Training Center: Corso Malattie

Dettagli

Diagnosi precoce: utopia o realtà?

Diagnosi precoce: utopia o realtà? Diagnosi precoce: utopia o realtà? Valter Torri Laboratorio di Metodologia per la Ricerca Clinica Dipartimento di Oncologia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano è il 3% del totale

Dettagli

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

L EMOFILIA. Che cos è

L EMOFILIA. Che cos è L EMOFILIA Che cos è L emofilia è una malattia rara di origine genetica che colpisce soprattutto i maschi. Se in un individuo sano la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni si arresta rapidamente, chi

Dettagli

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO.

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. Introduzione. I disordini ereditari delle piastrine giganti sono classicamente suddivisi in 4 gruppi: quello con alterazioni

Dettagli

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno Il significato degli esami di coagulazione Walter Ageno Principali caratteristiche dei nuovi anticoagulanti Via orale di somministrazione Ampia finestra terapeutica Farmacocinetica e farmacodinamica prevedibili

Dettagli

RUOLO della SPLENECTOMIA

RUOLO della SPLENECTOMIA RUOLO della SPLENECTOMIA Antonio de Vivo Nella Malattia Emolitica Autoimmune Idiopatica (AHIA), ovvero non associata a patologia linfoproliferativa e/o infezioni e/ o neoplasie, il 25% -35% dei pazienti

Dettagli

CASO CLINICO DI PTT DONNA DI 43 ANNI DATI ANAMNESTICI: DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IPERTENSIONE ARTERIOSA OBESITA ALLERGIA AI POLLINI

CASO CLINICO DI PTT DONNA DI 43 ANNI DATI ANAMNESTICI: DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IPERTENSIONE ARTERIOSA OBESITA ALLERGIA AI POLLINI SIDEM XVII CORSO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO PER PERSONALE TECNICO ED INFERMIERISTICO MONDELLO, 18-20 OTTOBRE 2012 ELSA MONTERZINO S.C. BANCA DEL SANGUE AZIENDA OSPEDALIERA CITTA DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA

Dettagli

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa?

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa? INTRODUZIONE Perchè una indagine riguardante delle informazioni relative alla tua diagnosi? Per progettare un domani migliore per le ragazze e le donne con problemi emorragici e per valutare le migliori

Dettagli

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc)

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc) Caso clinico Sesso: M Età: 55 anni Professione: insegnante APR: muta APP: riscontro occasionale di inversione della formula con lieve linfocitosi assoluta Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc;

Dettagli

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze) Trombocitemia essenziale Paola Guglielmelli (Firenze) Incidenza: 1 per 100.000 ab/anno Prevalenza: 10 40 per 100.000 Aumentata conta piastrinica (> 450 x 109/L) Storia naturale della TE Neoplasia mieloproliferativa

Dettagli

Indice. Parte prima. Valutazione clinica iniziale e principi di terapia medica e chirurgica

Indice. Parte prima. Valutazione clinica iniziale e principi di terapia medica e chirurgica VII Indice Prefazione XIII Parte prima. Valutazione clinica iniziale e principi di terapia medica e chirurgica 1. Cenni di anatomia e fisiologia del pericardio 3 Anatomia del pericardio 3 Fisiologia del

Dettagli

CASO CLINICO. Mitochondrial disorder hiding Myasthenia Gravis and autoimmune dysthyroidism: Chinese boxes of rare and autoimmune diseases.

CASO CLINICO. Mitochondrial disorder hiding Myasthenia Gravis and autoimmune dysthyroidism: Chinese boxes of rare and autoimmune diseases. CASO CLINICO Mitochondrial disorder hiding Myasthenia Gravis and autoimmune dysthyroidism: Chinese boxes of rare and autoimmune diseases. J. Marotta, G. Primiano, S. Servidei, D. Genovese, G. Colacicco

Dettagli

PRATICA CLINICA TRATTAMENTO DELLA GLOMERULOPATIA MEMBRANOSA IDIOPATICA CON RITUXIMAB A DOSE SINGOLA

PRATICA CLINICA TRATTAMENTO DELLA GLOMERULOPATIA MEMBRANOSA IDIOPATICA CON RITUXIMAB A DOSE SINGOLA PRATICA CLINICA TRATTAMENTO DELLA GLOMERULOPATIA MEMBRANOSA IDIOPATICA CON RITUXIMAB A DOSE SINGOLA Dott.ssa R. Fenoglio Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Nefrologia e Dialisi & CMID, Ospedale

Dettagli

INIBITORI IDIOPATICI

INIBITORI IDIOPATICI Inibitori specifici ed aspecifici della coagulazione INIBITORI IDIOPATICI Antonio Coppola Centro di Riferimento Regionale per le Emocoagulopatie AOU Federico II, Napoli un venerdì pomeriggio al Centro

Dettagli

Cellule enzimi Cofattori

Cellule enzimi Cofattori Emostasi Arresto di una emorragia in risposta a danno vascolare Sistema controllato che comprende: Cellule ematiche e tessutali Rete di enzimi attivanti ed inattivanti Cofattori derivati da cellule e tessuti

Dettagli

R. Tassara. ASL 2 Savonese Ospedale San Paolo S.C. Medicina 1 ed Ematologia Savona EMOFILIA ACQUISITA

R. Tassara. ASL 2 Savonese Ospedale San Paolo S.C. Medicina 1 ed Ematologia Savona EMOFILIA ACQUISITA R. Tassara ASL 2 Savonese Ospedale San Paolo S.C. Medicina 1 ed Ematologia Savona EMOFILIA ACQUISITA L.B., MASCHIO, 85 anni P.S. Cairo Montenotte Algie in evidente ematoma coscia destra di natura dubbia

Dettagli

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora Analisi Tempo di Quick (PT) PT: Prove di incrocio con plasma normale Unità di misura % INR INR Valori di riferimento 70 < 1.25 < 1.25 PRESTAZIONI EROGATE Imprecisione % VN 2.2 VP 2.6 Hepatoquick % 70 VN

Dettagli

Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine

Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine Annapaola Mariniello (1), Lisa Bodei (1), Silvia Melania Baio (1), Laura Gilardi

Dettagli

Trombosi in sedi atipiche: il ruolo delle nuove mutazioni. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università dell Insubria Varese

Trombosi in sedi atipiche: il ruolo delle nuove mutazioni. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università dell Insubria Varese Trombosi in sedi atipiche: il ruolo delle nuove mutazioni Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università dell Insubria Varese Trombosi venose in sedi atipiche Trombosi venose in sedi diverse

Dettagli

Inibitori acquisiti della coagulazione

Inibitori acquisiti della coagulazione Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti

Dettagli

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO Dott. Cristiano Capurso ICTUS ACUTO l ictus è una sindrome caratterizzata dall improvviso e rapido

Dettagli

L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento

L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento L'ipertensione polmonare è causata dall'attivazione incontrollata del complemento Le analisi tramite risonanza magnetica nucleare (RMN) dei polmoni di 6/10 pazienti affetti da EPN senza evidenza di ET

Dettagli

Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan

Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan Caso clinico: Ematoma del muscolo ileo-psoas Dr. ssa Marta Milan Centro Regionale multidisciplinare per la prevenzione, profilassi e trattamento avanzato dell'artropatia emofilica-centro Emofilia Azienda

Dettagli

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada CASO CLINICO Tutto per un calcolo R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada - G.F. Uomo di 47 aa - In anamnesi: storia di poliposi nasale e nefrolitiasi per cui nel 2001

Dettagli

Miastenia gravis, trattamento precoce con farmaci biologici: cons

Miastenia gravis, trattamento precoce con farmaci biologici: cons Miastenia gravis, trattamento precoce con farmaci biologici: cons Gregorio Spagni Roma, 11 Giugno 2019 Strategia terapeutica nella MG Obiettivi del trattamento: - Ottenere un rapido miglioramento clinico

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002)

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Documento relativo a: BUDESONIDE + FORMOTEROLO SALMETEROLO XINAFOATO + FLUTICASONE PROPIONATO usi appropriati delle associazioni di farmaci steroidei e

Dettagli

QIJPH , Volume 6, Number 10. Gestione dell Emofilia Acquisita nel contesto assistenziale italiano: descrizione di una serie di casi

QIJPH , Volume 6, Number 10. Gestione dell Emofilia Acquisita nel contesto assistenziale italiano: descrizione di una serie di casi Gestione dell Emofilia Acquisita nel contesto assistenziale italiano: descrizione di una serie di casi La stesura del lavoro e stata realizzata con la collaborazione di Prex, attraverso un contributo non

Dettagli

Daptomicina per una recidiva di sepsi da Staphylococcus aureus

Daptomicina per una recidiva di sepsi da Staphylococcus aureus Daptomicina per una recidiva di sepsi da Staphylococcus aureus oxacillina-resistente complicata da ascesso del muscolo iliaco non responsiva alla terapia con vancomicina Paolo Carfagna, Francesca De Marco*

Dettagli

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Indice. Prefazione... Hanno collaborato... Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione

Dettagli

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)

Dettagli

I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi

I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi Trombosi I pazienti con EPN sono a rischio di trombosi nonostante anticoagulazione o fabbisogni trasfusionali minimi (n=91) (n=22) Hillmen P et al. Blood 2007;110:4123 4128. Il rischiodi TE èindipendentedalle

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

Coagulazione del sangue

Coagulazione del sangue Coagulazione del sangue Caratteristiche principali dei sistemi intrinseco ed estrinseco di attivazione del fattore X Meccanismi di attivazione della trombina e ruolo della vitamina K Attivazione della

Dettagli

Malattia Tromboembolica Venosa: sviluppo di un team infermieristico per la gestione del paziente in trattamento antitrombotico

Malattia Tromboembolica Venosa: sviluppo di un team infermieristico per la gestione del paziente in trattamento antitrombotico XXIV CONGRESSO NAZIONALE SISET Malattia Tromboembolica Venosa: sviluppo di un team infermieristico per la gestione del paziente in trattamento antitrombotico LUCIA BASSO ABANO TERME 12 NOVEMBRE 2016 L

Dettagli

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare?

Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? Trombosi venosa cerebrale in corso di coagulazione intravascolare disseminata: trattare o non trattare? A. de Falco, M. De Simone 2, F. d Onofrio, F. Canavacciuolo 3, S. Mangiacapra 3, M. Amitrano 3, B.

Dettagli

Due nuovi casi di emofilia acquisita A

Due nuovi casi di emofilia acquisita A Due nuovi casi di emofilia acquisita A Chiara Salapete 1, Valeria Siniscalchi 1, Antonio Ciampa 1, Grazia Castelli 2, Ernesta Palermo 2 ¹Centro Emostasi e ²UOC Patologia Clinica, Azienda Ospedaliera di

Dettagli

Vaccinazioni ed emofilia si/no

Vaccinazioni ed emofilia si/no TRAINING CENTER ROMA (Corso malattie emorragiche) 4/8 giugno 2018 Policlinico A. Gemelli (Roma) Vaccinazioni ed emofilia si/no Dott. Matteo Luciani Centro Emostasi e Trombosi Dipartimento Ematologia Oncologia

Dettagli

INTRODUZIONE E CONTESTO CLINICO DI UTILIZZO APPROPRIATO

INTRODUZIONE E CONTESTO CLINICO DI UTILIZZO APPROPRIATO INTRODUZIONE E CONTESTO CLINICO DI UTILIZZO APPROPRIATO Gli effetti anticoagulanti di Pradaxa sono importanti e salvavita per alcuni pazienti, ma ci sono situazioni in cui e necessario inattivare rapidamente

Dettagli

FOLLOW UP DELL EMBOLIA POLMONARE DOPO LA DIMISSIONE

FOLLOW UP DELL EMBOLIA POLMONARE DOPO LA DIMISSIONE Focus sull EMBOLIA POLMONARE SEMINARIO INTERDIPARTIMENTALE FOLLOW UP DELL EMBOLIA POLMONARE DOPO LA DIMISSIONE dott. UOC Medicina Ospedali Riuniti della Val di Chiana senese Abate Auditorium Nottola 30

Dettagli

RIVEDIAMO I CASI CLINICI NEL FOLLOW UP. Integrazione tra MG e Reumatologia

RIVEDIAMO I CASI CLINICI NEL FOLLOW UP. Integrazione tra MG e Reumatologia RIVEDIAMO I CASI CLINICI NEL FOLLOW UP Integrazione tra MG e Reumatologia Screening parameters for ankylosing spondylitis for early referral by primary care physicians to a rheumatologist. Postgrad Med.

Dettagli

SCLC - terapia di ii linea 53 II LINEA - RISULTATI E LIMITII

SCLC - terapia di ii linea 53 II LINEA - RISULTATI E LIMITII SCLC - terapia di ii linea TRATTAMENTO STANDARD IN 53 II LINEA - RISULTATI E LIMITII SCLC - terapia di ii linea trattamento standard in ii linea - risultati e limiti Quasi la totalità dei pazienti affetti

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Direttore: Prof. Paolo Martelletti Efficacia dei farmaci da Artrite Reumatoide Tesi di specializzazione in Medicina Interna Dott. Simone Fazi Matricola: 367683

Dettagli

Scelta della terapia di 1 linea

Scelta della terapia di 1 linea Scelta della terapia di 1 linea Uomo di 45 anni anamnesi patologica muta Giugno 2009: dolore emicostato a dx FANS (scarsa risposta) Luglio 2009: dolore emicostato sin rx mostra frattura costale emocromo

Dettagli

La gestione dell emergenza in Regione Lombardia

La gestione dell emergenza in Regione Lombardia La gestione dell emergenza in Regione Lombardia Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi A.Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Cremona, 4 marzo 2016 Emorragie

Dettagli

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla

Dettagli

Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa

Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa Le malattie cardiovascolari sono le cause più comuni di morte nel mondo e la valutazione dell ipertensione è uno dei parametri più importanti da valutare.

Dettagli

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate

Dettagli

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE

Dettagli

Trombolisi endovenosa dopo infusione di idarucizumab in pazienti in terapia con dabigatran: casi personali e revisione della letteratura

Trombolisi endovenosa dopo infusione di idarucizumab in pazienti in terapia con dabigatran: casi personali e revisione della letteratura USL UMBRIA 1 U.O NEUROLOGIA CENTRO ICTUS OSP. GUBBIO E GUALDO T. Trombolisi endovenosa dopo infusione di idarucizumab in pazienti in terapia con dabigatran: casi personali e revisione della letteratura

Dettagli

La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (AntiPhospholipid Syndrome, APS) è

La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (AntiPhospholipid Syndrome, APS) è INTRODUZIONE La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (AntiPhospholipid Syndrome, APS) è una patologia acquisita, riportata sin dall inizio degli anni 80, caratterizzata dalla comparsa di trombosi arteriose

Dettagli

Emofilia acquisita: dalle criticità diagnostiche ad un corretto approccio terapeutico

Emofilia acquisita: dalle criticità diagnostiche ad un corretto approccio terapeutico G Gerontol 2014;62:52-56 Caso clinico Case report Sezione di Geriatria Clinica Emofilia acquisita: dalle criticità diagnostiche ad un corretto approccio terapeutico Acquired haemophilia: from critical

Dettagli

ASR Abruzzo STATO DELL ARTE DELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DIGESTIVE NELLA REGIONE ABRUZZO RICOVERI ANNO 2010

ASR Abruzzo STATO DELL ARTE DELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DIGESTIVE NELLA REGIONE ABRUZZO RICOVERI ANNO 2010 2011 ASR Abruzzo STATO DELL ARTE DELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DIGESTIVE NELLA REGIONE ABRUZZO RICOVERI ANNO 2010 Fonte dati L analisi condotta nella presente relazione è stata effettuata utilizzando la

Dettagli

L IMMUNOTOLLERANZA RESCUE NEL BAMBINO CON EMOFILIA. Padova 13/14 maggio Chiara Biasoli Centro Emofilia Cesena

L IMMUNOTOLLERANZA RESCUE NEL BAMBINO CON EMOFILIA. Padova 13/14 maggio Chiara Biasoli Centro Emofilia Cesena L IMMUNOTOLLERANZA RESCUE NEL BAMBINO CON EMOFILIA Padova 13/14 maggio Chiara Biasoli Centro Emofilia Cesena Raccomandazioni AICE Obiettivo primario eradicazione Bambini principali candidati Intrapresa

Dettagli

MANIFESTAZIONI REUMATOLOGICHE NELLE MALATTIE CRONICHE INTESTINALI

MANIFESTAZIONI REUMATOLOGICHE NELLE MALATTIE CRONICHE INTESTINALI MANIFESTAZIONI REUMATOLOGICHE NELLE MALATTIE CRONICHE INTESTINALI TORINO, 18 OTTOBRE 2014 L Artrite enteropatica o Enteroartrtite è una spondiloartrite che si sviluppa in pazienti affetti da IBD e altre

Dettagli

RIVISTA SCIENTIFICA NUMERO SPECIALE. Best practice in reumatologia Numero speciale

RIVISTA SCIENTIFICA NUMERO SPECIALE. Best practice in reumatologia Numero speciale RIVISTA SCIENTIFICA NUMERO SPECIALE Best practice in reumatologia Numero speciale VALUTARE IN SANITÀ Registrazione presso il Tribunale di Bari n.36 del 24/09/09 www.valutareinsanita.it Direttore Responsabile

Dettagli

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA PROF.SSA MARIA GABRIELLA MAZZUCCONI Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA L emofilia, come le altre

Dettagli

Il trattamento dell emofilia: continui progressi all alba di una nuova era

Il trattamento dell emofilia: continui progressi all alba di una nuova era Il trattamento dell emofilia: continui progressi all alba di una nuova era a cura di Antonio Coppola SSD Centro Hub Emofilia e Malattie Emorragiche Congenite - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Dettagli

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI COINVOLGONO ENDOTELIO PIASTRINE FATTORI DELLACOAGULAZIONE Piccin Nuova

Dettagli

MICOFENOLATO MOFETILE (MFM) NEL TRATTAMENTO DELLE NEFROPATIE AUTOIMMUNI PEDIATRICHE

MICOFENOLATO MOFETILE (MFM) NEL TRATTAMENTO DELLE NEFROPATIE AUTOIMMUNI PEDIATRICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA MICOFENOLATO MOFETILE (MFM) NEL TRATTAMENTO DELLE NEFROPATIE AUTOIMMUNI PEDIATRICHE M.R.Politi, I. Conti, R.

Dettagli

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA FEBBRE LINFOADENOPATIE MASSE ADDOMINALI O MEDIASTINICHE DOLORI OSSEI NODULI SOTTOCUTANEI PUNTO DI RIFERIMENTO PEDIATRA DI BASE QUANDO

Dettagli

Caso clinico. Ambulatorio di Reumatologia Ospedale S. Camillo de Lellis Rieti Dr Paolo Scapato

Caso clinico. Ambulatorio di Reumatologia Ospedale S. Camillo de Lellis Rieti Dr Paolo Scapato Caso clinico Ambulatorio di Reumatologia Ospedale S. Camillo de Lellis Rieti Dr Paolo Scapato CASO CLINICO Donna di 40 anni, affetta dall età di 22 anni da diabete mellito insulino-dipendente, giunge in

Dettagli

Classificazione clinica dell emofilia A e B

Classificazione clinica dell emofilia A e B Classificazione clinica dell emofilia A e B Gravità Grave Moderata Lieve Livello di FVIII/ IX < 1 % 1-5 % > 5 % < 40 % Caratteristiche cliniche Emorragie spontanee dalla prima infanzia; frequenti emartri

Dettagli

Approccio clinico al paziente oncologico con diabete: sfide e indicazioni

Approccio clinico al paziente oncologico con diabete: sfide e indicazioni Approccio clinico al paziente oncologico con diabete: sfide e indicazioni Gabriele Riccardi Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia Università Federico II, Napoli ? Il diabete ha un impatto sulla

Dettagli

Torino, "LUPUS: CONFRONTO MEDICO PAZIENTE" Sintesi dell intervento:

Torino, LUPUS: CONFRONTO MEDICO PAZIENTE Sintesi dell intervento: Torino, 21.10.06 "LUPUS: CONFRONTO MEDICO PAZIENTE" Sintesi dell intervento: > Dott. Roberta Bergia, Dott. Anna Kuzenko, Dott. M. Tiziana Bertero UO Immunologia Clinica e Allergologia,

Dettagli

È possibile migliorare il compenso glicometabolico con il calcolatore di bolo? Conferma mediante holter glicemico

È possibile migliorare il compenso glicometabolico con il calcolatore di bolo? Conferma mediante holter glicemico È possibile migliorare il compenso glicometabolico con il calcolatore di bolo? Conferma mediante holter glicemico Presentazione del caso Nel diabete mellito il rischio di complicanze micro/macrovascolari

Dettagli

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna NOAC: misura

Dettagli

IMMUNOTERAPIA: UNA NUOVA ARMA IN ONCOLOGIA. Dott.ssa Francesca Morgese Clinica Oncologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

IMMUNOTERAPIA: UNA NUOVA ARMA IN ONCOLOGIA. Dott.ssa Francesca Morgese Clinica Oncologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona UNA NUOVA ARMA IN ONCOLOGIA Dott.ssa Francesca Morgese Clinica Oncologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona AGENDA Il sistema immunitario e i tumori (razionale e basi biologiche)

Dettagli

Gestione delle complicanze delle terapie antitrombotiche

Gestione delle complicanze delle terapie antitrombotiche Gestione delle complicanze delle terapie antitrombotiche SIMON BRAHAM Fondazione IRCCS Ca Granda U.O.C. Di Ematologia Non Tumorale E Coagulopatie Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi Milano,

Dettagli

Dr. Gianluca Sottilotta Centro Emofilia Reggio Calabria

Dr. Gianluca Sottilotta Centro Emofilia Reggio Calabria Dr. Gianluca Sottilotta Centro Emofilia Reggio Calabria Immunoglobulina generalmente di classe IgG4 L esposizione al fattore VIII (o IX) in pazienti carenti può indurre un mancato riconoscimento da parte

Dettagli

CASO CLINICO: IPERTENSIONE POLMONARE IN TALASSEMIA INTERMEDIA. Federico Fornari, Filomena Longo

CASO CLINICO: IPERTENSIONE POLMONARE IN TALASSEMIA INTERMEDIA. Federico Fornari, Filomena Longo CASO CLINICO: IPERTENSIONE POLMONARE IN TALASSEMIA INTERMEDIA Federico Fornari, Filomena Longo M.A., portatrice di tratto talassemico noto dall infanzia A 25 anni riscontro cisti ovariche: inizio terapia

Dettagli

La gestione del paziente critico: il punto di vista dell ematologo

La gestione del paziente critico: il punto di vista dell ematologo COMPLICANZE EMORRAGICHE E TROMBOTICHE IN ONCOLOGIA: DIAGNOSI E TERAPIA Milano, 26 e 27 novembre 2008 La gestione del paziente critico: il punto di vista dell ematologo Elena M. Faioni U.O.C. Medicina III,

Dettagli

Ricercare oppure no il cancro nei pazienti con tromboembolismo venoso?

Ricercare oppure no il cancro nei pazienti con tromboembolismo venoso? Ricercare oppure no il cancro nei pazienti con tromboembolismo venoso? No, sì, a chi? Dott.ssa S. Villalta - Treviso Prof. Armand Trousseau The diagnosis in a patient with gastric pain and leg or arm phlegmasia

Dettagli

Anemia emolitica autoimmune: la terapia

Anemia emolitica autoimmune: la terapia Anemia emolitica autoimmune: la terapia GENNAIO 2002 Donna di 76 anni Anamnesi pat. remota All età di 48 anni colecistectomia per litiasi Anamnesi pat. prossima Da 1 mese astenia e da 2 giorni edemi declivi

Dettagli

EMOFILIA A. Quale impatto e quali soluzioni terapeutiche

EMOFILIA A. Quale impatto e quali soluzioni terapeutiche EMOFILIA A Quale impatto e quali soluzioni terapeutiche BIBLIOTECA DEL SENATO GIOVANNI SPADOLINI SALA DEGLI ATTI PARLAMENTARI Piazza della Minerva, 38 - Roma Con il Patrocinio di ISTITUTO SUPERIORE DI

Dettagli

Polimialgia reumatica

Polimialgia reumatica Diagnosi e trattamento La polimialgia reumatica (PMR) è una sindrome clinica caratterizzata da dolore e rigidità a carico dei cingoli (scapolare e pelvico) e del collo che colpisce pazienti di età generalmente

Dettagli

GESTIONE PERI-PROCEDURALE DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI

GESTIONE PERI-PROCEDURALE DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI GESTIONE PERI-PROCEDURALE DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI La corretta valutazione del rischio emorragico e trombotico riveste una importanza fondamentale per la gestione ottimale

Dettagli