Belgio Il mercato dei formaggi

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1 Belgio Il mercato dei formaggi La presente pubblicazione rientra nel programma editoriale dell Agenzia ICE - collana PROFILI PRODOTTO/MERCATO - ed è stata realizzata dall Ufficio ICE di Bruxelles. Gennaio 2014

2 IL MERCATO BELGA DEI FORMAGGI INDICE ANDAMENTO CONGIUNTURALE... 3 PRODUZIONE LOCALE... 4 CONSUMO... 5 CANALI DI DISTRIBUZIONE... 6 IMPORTAZIONI... 7 TENDENZE... 8 CONCLUSIONI... 8 Allegato statistico... 9 Belgio Importazioni di formaggi (intero capitolo 04.06)

3 ANDAMENTO CONGIUNTURALE Dopo una contrazione dello 0,1% del PIL, verificatasi nel 2012, l economia belga ha registrato un lieve rialzo nel primo trimestre 2013, per poi stabilizzarsi verso una variazione del PIL pressochè nulla prevista alla fine del L'aumento della fiducia dei consumatori spingerà, invece, la crescita economica nel prossimo anno all 1,1%. I fattori che hanno influenzato negativamente l economia belga risultano essere i seguenti: - il settore industriale ha registrato una flessione del 3.3% nel primo trimestre 2013 e quello edile una flessione del 2,5% nel secondo trimestre 2013; - la minaccia di una rottura dell Eurozona dovrebbe ormai essere scongiurata, ma famiglie e investitori restano cauti come durante la crisi; - la debolezza di prospettive esterne e una flessione della domanda interna hanno impedito un recupero degli investimenti delle imprese, che restano stabili per il secondo anno consecutivo e previsti in crescita per il 2014 dell'1,2%. Nonostante siano state adottate misure strutturali per combattere la disoccupazione, tra cui una vasta riforma del sistema delle indennità di disoccupazione, nel 2013 il tasso di disoccupazione é salito, raggiungendo un picco all 8,3% ed è previsto in crescita per il 2014 attestandosi all 8,7%. Tuttavia, l inflazione é diminuita dal 2,6% del 2012, all'1,4% del 2013, grazie agli interventi governativi sui prezzi dell'energia e sulla stabilizzazione del costo dei servizi. I prezzi di molti beni e servizi permangono generalmente superiori rispetto a quelli di altri Stati Membri, a causa delle scarse pressioni concorrenziali, in particolare nel settore del commercio al dettaglio e nell'industria di rete. La spesa dei consumatori è rimasta stabile per il 2013 ed è prevista in crescita dello 0,8% per il La crescita delle esportazioni belghe resta lontanamente inferiore alla media del 5%, registrata durante il periodo pre-crisi, e si attesta al 0.1% per il 2013 e al 3,8% per il Le importazioni, dopo un leggero calo dello 0,1% nel 2013, sono previste in riialzo del 3,3% per il prossimo anno. In linea con i paesi dell Eurozona, il governo belga ha dovuto affrontare e minimizzare il problema del rapporto deficit PIL, attraverso politiche fiscali spesso non favorevoli alla crescita economica, ma tuttavia necessarie per il processo di stabilizzazione. Lo stock di debito pubblico, infatti, ha superato il 100% sul PIL ed è aumentato del 16% dal

4 Sono, inoltre, in gestazione provvedimenti relativi al sostegno alla competitività delle imprese, alla semplificazione del regime fiscale delle imprese, al proseguimento nel risanamento della finanza pubblica, alle nomine apicali a dipartimenti pubblici e consigli di amministrazione di società controllate, nonchè al rafforzamento della stabilità finanziaria. Questo insieme di fattori ha rallentato e vincolato la ripresa economica belga, che resta debole e indirizzata verso un periodo di consolidamento. Tabella principali indicatori macroeconomici Indicatori economici Pil (var%) Consumi privati (var%) Consumi pubblici (var%) Domanda interna (var%) Esportazione di beni e servizi (var%) Importazione di beni e servizi (var%) Prezzi al consumo (var%) Tasso di disoccupazione (var%) Fonte: Banca Nazionale di Belgio BNB PRODUZIONE LOCALE Nel 2012, la produzione belga di formaggi freschi e stagionati ha raggiunto tonnellate e ha quindi subito una contrazione del 2,6 % in confronto al 2011, anno in cui si erano prodotte oltre tonnellate. Non sono inclusi in questi dati i formaggi fusi, la cui produzione annuale si aggira intorno alle tonnellate. Oltre ai formaggi, il settore lattiero-caseario belga ha prodotto litri di latte da consumo (+5,5 %), tonnellate di crema di latte, panna, yoghurt, bevande al latte e dessert (+14,8%) e tonnellate di burro (-4,18%). 4

5 CONSUMO Nel 2012, il mercato dei formaggi in Belgio ha confermato la tendenza all aumento che, ad eccezione del 2011, si stava già registrando da alcuni anni. In effetti, nel 2012, il consumo medio pro-capite è stato superiore di 1,5 kg rispetto a quello registrato nel Il consumo medio annuo si è attestato a circa 12 kg (esclusi i formaggi freschi), e la spesa media è stata di 122 euro/anno, dati che corrispondono ad un incremento del 2,4 % sia del volume che della spesa pro capite. Il tasso di penetrazione è rimasto invariato ed ammonta a 99,6/100, mentre, su base annuale, la frequenza degli acquisti è aumentata da 47,4 a 48,1. Pertanto, il consumatore belga acquista il formaggio quasi ogni settimana. Il prezzo medio è rimasto stabile e si aggira intorno a 9,2 euro/kg. Per quanto riguarda le differenze regionali, è da rilevare che i fiamminghi consumano meno formaggi dei francofoni: il consumo dei Walloni è stato di 3,4 kg, quello degli abitanti di Bruxelles di 2,5 kg. Mentre nelle Fiandre la quota-parte dei formaggi di produzione belga ammonta al 21,3% in volume e corrisponde al 25% della spesa, in Wallonia i formaggi locali raggiungono rispettivamente il 15% ed il 18%. Analizzando i volumi dei prodotti consumati, si nota che il formaggio a pasta dura è il leader del consumo, con una quota di mercato in volume del 52,5%. Seguono i formaggi a pasta molle con una quota del 18,3%, il formaggio fuso con il 9,4 % circa, e quello semiduro (tipo formaggio d'abbazia) anch esso con il 9,4%. I formaggi caprini ed ovini rappresentano il 3,2% del mercato. E' da rilevare, inoltre, che la tendenza degli ultimi anni a consumare maggiormente prodotti considerati "sani", come formaggi magri e dietetici, si sta ridimensionando. I formaggi light, che comunque rappresentano solo il 10 % del mercato, perdono annualmente 2-3 % della propria quota. Sembra quindi che i consumatori di questi prodotti preferiscano ridurre il proprio consumo di formaggi in genere, senza percio rinunciare al fattore piacere. Questa tendenza, abbinata alla ricerca del prodotto autentico e tradizionale, che si nota in tutti i comparti del settore alimentare, provoca l erosione di questo segmento di mercato. Infine, si nota un incremento dell utilizzo dei formaggi nella gastronomia che, a sua volta, ha dato luogo all introduzione sul mercato di prodotti nuovi quali salse già pronte, confezioni facili da aprire e da chiudere, fondute, raclette ecc. 5

6 Ripartizione (in%) sulla base del volume 60,00% 52,50% 50,00% 40,00% % 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 9,40% formaggio fuso 3,20% formaggio di capra e di pecora 9,40% formaggio fresco 0,30% altri 18,30% a pasta molle 9,40% formaggio semi-duro formaggio pasta dura tipologia di formaggio Fonte : Marketing Vlam/GFK Panel Services Benelux Sul piano degli aspetti socio-demografici si osserva che i consumatori più importanti sono attualmente le famiglie con bambini, le quali consumano il 48% del volume totale acquistato CANALI DI DISTRIBUZIONE I due principali canali, Dis1 (le catene di distribuzione integrata) ed i supermercati e hard discount gestiscono il 91% della distribuzione di formaggio sul mercato belga. Il 9% restante si divide fra negozi specializzati ed altri canali distributivi. Il canale della distribuzione integrata Dis1 resta quello dominante, con una quota del 46,75%, ma, per il secondo anno consecutivo, deve cedere terreno agli hard discount (30,3%) e, soprattutto, al supermercato di prossimità che raggiunge una quota di mercato del 14%. L'assortimento dei formaggi varia secondo il canale distributivo: negli hard discount sono venduti più formaggi a pasta dura e formaggi fusi, mentre nel segmento della Dis 1 sono presenti più formaggi a pasta molle e formaggi freschi. La quota-parte delle aziende agricole e dei mercati pubblici è più importante degli altri canali per la vendita di formaggi caprini ed ovini. 6

7 Ripartizione canali di distribuzione di formaggio in Belgio (in volume - dati 2012) Negozi specializzati e altri 9% Supermercato di prossimità 14% Hard Discount 30% Dis 1 47% Dis 1 Hard Discount Supermercato di prossimità Negozi specializzati e altri Fonte: GFK Pannel Services Belgium DIS 1 = Carrefour, GB Market, Delhaize Le Lion, Colruyt, Cora, Match, Makro, Champion La maggior parte degli acquisti è effettuata a libero servizio (prodotti preimballati) e non più al banco, anche se ultimamente, il servizio al banco sta guadagnando terreno a causa dei supermercati di vicinanza nei centri città che, in parte, si sostituiscono agli ipermercati. I marchi distributore (private label) erodono progressivamente le quote dei marchi produttore, un fenomeno comune a tutti i segmenti del settore alimentare. La distribuzione dei formaggi italiani si effettua in gran parte sui mercati pubblici e tramite distributori di specialità alimentari italiane. Questi ultimi offrono generalmente una scelta più ampia di formaggi regionali. IMPORTAZIONI Il saldo della bilancia commerciale del Belgio, importante produttore di formaggio, è negativo: le importazioni sono quindi più elevate delle esportazioni. Nel 2012, le importazioni belghe hanno raggiunto tonnellate (contro tonnellate di export), per un valore totale di 1.078,31 milioni di Euro. Per le importazioni ciò rappresenta, in confronto al 2011, un aumento del 5,31% in volume e del 2,91% in valore. Le importazioni belghe provengono principalmente dai paesi limitrofi: Francia (33,55% in volume), Paesi Bassi (29,5%), e Germania (20,44%). L Italia occupa il quarto posto, con una quota del 5,56 % in volume e del 7,84% in valore. Nell'ultimo quinquennio, l'evoluzione delle importazioni italiane è stata positiva, con un 7

8 aumento della quota italiana in volume del 20,7 %. Solo tra il 2007 ed il 2008, il mercato globale ha fatto segnare un aumento eccezionale del 27,41%, contro solo il +5% per la quota italiana. Nel 2012 invece, l'incremento in valore ha superato, con il + 4,57 %, l'aumento del mercato globale, che ha fatto segnare + 2,91 %. TENDENZE Le nuove tendenze nelle abitudini alimentari influenzano anche il mercato del formaggio. Attualmente, il consumatore è alla ricerca di alimenti sani, di alta qualità, facili da consumare e veloci da preparare. Si è, inoltre, sviluppata la produzione di specialità di formaggio, si sono scoperti formaggi di origini diverse e sono stati definiti nuovi tipi di consumo (mono-porzioni, sticks, cubetti per insalate,ecc). Altra tendenza recente è la moltiplicazione del consumo di formaggio. In effetti, il piatto di formaggio resta comune, ma questo alimento sta diventando sempre più un prodotto cosiddetto nomade che viene consumato in momenti diversi della giornata (prima, in concomitanza o dopo il pasto). I caseifici dovranno pertanto proporre nuovi prodotti adatti a questa tendenza. Da notare che il fattore decisivo nel consumo è rappresentato dalla ricerca del piacere e della soddisfazione. Si nota altresì l aumento del consumo di formaggi da cucina e dei formaggi da consumare caldi, tipo raclette. Nel passato, il settore dei formaggi da cucina era dominato dalla feta e dalla mozzarella, ma attualmente l offerta si sta sempre più diversificando. I piatti preparati portati a casa vanno sempre più di moda e molti consumatori integrano il formaggio nella cucina. CONCLUSIONI Da quanto sopra esposto, si può concludere che il mercato belga presenta una buona ricettività per il prodotto italiano e che con il sostegno di campagne di comunicazione sulla diversità della produzione casearia nazionale, si potrebbero creare nuovi sbocchi e progressivamente erodere le quote dei paesi limitrofi del Belgio. In effetti, ad eccezione di qualche prodotto più conosciuto (Parmigiano, mozzarella, ricotta, mascarpone, gorgonzola ecc), il consumatore medio ignora del tutto la diversità della produzione italiana in questo settore. Sarà anche necessario valorizzare le denominazioni di origine per poter far fronte alla concorrenza della produzione locale di formaggi italianizzanti e di altri prodotti non autentici. 8

9 Allegato statistico Belgio Importazioni di formaggi (intero capitolo 04.06) Quantità in tonn. var 2012/ % 2009 % 2010 % 2011 % 2012 % (%) TOTALE ,31 di cui da Francia , , , , ,55 3,96 Paesi Bassi , , , , ,50 6,18 Germania , , , , ,44 8,89 Italia , , , , ,56 6,19 Irlanda , , , , ,06-20,81 Finlanda , , , , ,42-29,44 Danimarca , , , , ,98 45,23 Regno Unito , , , , ,00 14,24 Svizzera , , , , ,11-41,39 Altri , , , ,5 2, ,36 3,88 9

10 Belgio Importazioni di formaggi (intero capitolo 04.06) Valore in 000 var 2012/ % 2009 % 2010 % 2011 % 2012 % (%) TOTALE ,91 di cui da Francia , , , , ,85 1,73 Paesi Bassi , , , , ,04 3,72 Germania , , , , ,78 6,23 Italia , , , , ,84 4,57 Irlanda , , , , ,84-18,62 Finlanda , , , , ,03-28,87 Danimarca , , , , ,34 38,20 Regno Unito , , , , ,59 10,00 Svizzera , , , , ,22-43,41 Altri , , , , ,47 3,47 10

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