Osservare a scuola. G. Cappuccio. Dal punto di vista etimologico, osservare. Dall altro lato, osservare
|
|
- Feliciano Grassi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Osservare a scuola G. Cappuccio Dal punto di vista etimologico, osservare deriva dal latino observare, composto di ob, verso e servare serbare, e significa in generale guardare, esaminare con cura, rilevare. Richiamandosi al prefisso os ( davanti ), che rinvia alla posizione di chi guarda rispetto a ciò che osserva, e alla radice serv nel suo primo significato ( servo ), M. Postic e J.-M. De Ketele evidenziano come, da un lato, osservare voglia dire mettersi davanti ( ) a un oggetto come schiavo o servo per essergli fedele. Dall altro lato, osservare fa riferimento al mettersi davanti a un oggetto come maestro per possederlo e conservarlo. Dunque, l osservazione di un fenomeno o comportamento esteriore non consiste nel semplice vederlo o comunque in senso più lato, nel percepirlo, ma nel guardarlo e descriverlo in modo fedele, allo scopo di comprenderlo e in tal senso possederlo (Amplatz,1999, 23-24). 1
2 L osservazione è un processo la cui funzione principale è raccogliere informazioni sull oggetto preso in considerazione. Essa è un operazione di prelievo e strutturazione dei dati in modo da far emergere una rete di significati. Fasi metodologiche dell osservazione Il processo osservativo, di norma, può articolarsi in tre fasi fondamentali, dinamicamente collegate tra loro, anche se operativamente distinte (Amplatz,1999) : focalizzazione, raccolta dei dati e analisi 2
3 Fase di focalizzazione La scelta della situazione da osservare si riferisce a quella preliminare opera di chiarificazione di ciò su cui si intende far luce. precisare i fenomeni o comportamenti che si ritengono rilevanti e significativi in relazione alla dimensione che interessa indagare e agli obiettivi prefissati e di procedere ad una loro definizione in termini non ambigui Raccolta dei dati Prima di procedere fattualmente all azione osservativa, è importante definire le operazioni da compiere per poter raccogliere i dati, valutando le risorse disponibili e predisponendo gli strumenti necessari. Una delle fasi nodali del processo, infatti, è proprio la raccolta dei dati, dalla cui correttezzasistematicità dipende la fondatezza dell analisi e l attendibilità dei risultati. 3
4 Analisi L analisi delle informazioni raccolte costituisce la conclusiva fase critica che porta l osservazione a partorire i suoi esiti conoscitivi. Può poggiare su procedure di quantificazione o su un processo qualitativo. L analisi di tipo quantitativo, mira ad una conoscenza computabile dei fenomeni e che si basa pertanto sulla loro riconduzione ad indici misurabili. Essa è basata sul linguaggio matematico ed è pertanto più oggettiva, meno incline, cioè, ad essere influenzata dai filtri soggettivi dell osservatore. Inoltre è rigorosamente e supinamente aderente ai dati. L analisi di tipo qualitativo è più attenta al significato che assume il fenomeno nella sua consistenza intensionale, collegata al senso che essa riveste per chi lo osserva e/o lo vive. Essa è tendenzialmente più rischiosa e meno attendibile Le funzioni dell osservazione perché osservare? La risposta a questo interrogativo permette di individuare cinque funzioni che possono presiedere alla creazione o all utilizzazione di uno strumento d osservazione: descrittiva, formativa, valutativa, euristica o invocata, provocata. 4
5 La funzione descrittiva si osserva per descrivere i fenomeni o una situazione. La funzione formativa si osserva per agire sulla base della situazione osservata e si agisce per formare. La funzione valutativa si osserva per valutare, si valuta per decidere, si decide per agire. L azione sarà a sua volta sottoposta alla valutazione, e dunque all osservazione, per una nuova decisione. La funzione euristica quando l attività è orientata verso l emergere di ipotesi pertinenti, che saranno ulteriormente sottoposte ad attività di controllo La funzione di verifica si osserva una situazione provocata o manipolata per poter verificare un ipotesi, e dunque utilizzando l osservazione come strumento di misurazione delle variabili dell ipotesi stessa (Postic- De Ketele,1993,25-26) (Amplatz,1999,33). La classificazione secondo Il grado di partecipazione dell osservatore L ambiente in cui viene svolta Il grado di strutturazione Il grado di partecipazione dell osservatore Osservazione Documentaria: ricerche storiche ed etnografiche. Documenti utilizzati sono: notizie di archivio, registrazioni audio, video, diari, etc Indipendentemente quando l osservatore raccoglie in prima persona i dati, mantenendo il distacco dal gruppo osservato (telecamere) Partecipante l osservatore entra nel contesto e nel sistema delle relazioni, coinvolgendosi nelle situazioni che analizza. L ambiente in cui viene svolta Naturalistica: rilevazione continuata dei comportamenti di uno o più soggetti nel loro ambiente naturale (nel suo habitat) In condizione controllate: quando l osservatore cerca di controllare la situazione. In ambiente artificiale: in laboratorio, un settino molto strutturato. Osservazione dei giocattoli utilizzati da bambini e bambine. Il grado di strutturazione Sistematica Narrativa: diari, registrazioni anneddotiche 5
6 L OSSERVAZIONE SISTEMATICA E LE SUE CARATTERISTICHE L osservazione tende ad essere sistematica quando soddisfa le seguenti condizioni: 1. Impiego di procedure coerenti e ripetibili; 2. determinazione delle condizioni dell osservazione; 3. impiego di tecniche rigorose di osservazione, di annotazione e di codifica. L osservazione, quindi, è sistematica quando è organizzata, metodica, ha uno scopo ben determinato e mezzi adeguati per conseguirlo 6
7 Essa presenta le seguenti caratteristiche: Intenzionalità è sempre guidata da un obiettivo esplicito, che è allo stesso tempo finale ed organizzatore del processo stesso di osservazione Progettualità viene utilizzata all interno di un preciso progetto. Delimitazione-definizione del campo osservativo idealmente circoscrive il setting, puntando l attenzione su eventi o comportamenti che devono essere preliminarmente definiti secondo criteri chiari e rigorosi, e discriminati in funzione dello scopo e del punto di vista adottato nel progetto. Tendenza all obiettività rilevare fatti e non sensazioni, né impressioni o tanto meno di anticipare giudizi Utilizzo di precisi strumenti di riferimento si tratta di tecniche e strumenti che in forma diversa, tendono a facilitare la raccolta e l analisi delle informazioni Pianificazione dell osservazione sistematica fare un piano d osservazione significa prospettarsi le difficoltà e trovare le maniere concrete per affrontarle Chi osserva Chi/cosa osservare implica la selezione, tra i possibili innumerevoli oggetti di osservazione, di quegli eventi e comportamenti che risultano più rilevanti per la dimensione che interessa indagare. Dove condurre l osservazione non si tratta solo di scegliere un ambiente ma anche di confrontarsi con la concreta natura del luogo (aperto o chiuso, pubblico o privato, e, più nello specifico, aula, palestra, mensa, cortile, ecc.) Quando osservare è una decisione che dipende in modo più diretto dalle circostanze specifiche in cui il comportamento deve essere osservato. Scegliere in merito al tempo, significa anche riferirsi alla durata e frequenza delle osservazioni. Come, in che modo osservare scegliere tra i diversi tipi, modi, tecniche di osservazione, quelli più adatti e funzionali rispetto agli obiettivi e all oggetto dell indagine; di precisare il ruolo che l osservatore dovrà assumere; di prevedere tutti gli accorgimenti necessari per garantire la normalità di comportamenti da parte dei soggetti osservati; e, in sintesi, di prefigurare le modalità più opportune secondo cui procedere nelle varie fasi operative dell osservazione Quali strumenti adottare 7
8 Le qualità necessarie per l osservazione sistematica La pertinenza Essa si riferisce a ciò che il ricercatore vuole osservare e all obiettivo della sua ricerca: Ciò che voglio osservare è pertinente al raggiungimento dell obiettivo della mia ricerca? La validità C è un accordo sufficiente tra ciò che io osservo realmente e ciò che voglio osservare? L affidabilità due o più osservatori diversi, osservando ognuno per conto suo la stessa cosa nello stesso momento la classificheranno allo stesso modo? La trasferibilità i risultati ottenuti dalla procedura d osservazione sono trasferibili alla popolazione di riferimento alla quale il ricercatore cercava di estendere i risultati? Le check list Si definisce check list una lista promemoria focalizzata su di una dimensione da osservare, caratterizzata da un elenco di comportamenti attesi che vengono rilevati e annotati durante una specifica unità di osservazione 8
9 Criteri per la costruzione di una check list Individuare con precisione il settore o l area che si intende approfondire attraverso l osservazione Identificare ogni azione considerata interessante e significativa nella performance Aggiungere all elenco le azioni che rappresentano errori comuni o difetti considerati rilevanti Sistemare le azioni in un ordine adeguato Fornire un procedimento per controllare e annotare semplicemente ogni azione 9
Osservare per riflettere sulle azioni didattiche Osservare per analizzare gli strumenti
Osservare per riflettere sulle azioni didattiche Osservare per analizzare gli strumenti Rossella D Ugo Dipartimento di Studi Umanistici Università di Urbino Il significato di osservare Osservare significa
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliLuigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo
Osservare o misurare il comportamento dei neonati e dei bambini comporta sfide particolari e peculiari. Per esempio per stabilire cosa un soggetto adulto pensa relativamente a un argomento uno psicologo
DettagliSelezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo
Selezione del disegno di ricerca Quantitativo e qualitativo Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa Quantitativa Natura della realtà Qualitativa Realtà indagabile con modalità obiettive
DettagliDOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA
DOMANDA DI conoscenza esistente del problema: letteratura, esperienze relative al problema oggetto di studio, teorie già note, osservazione dirette di fenomeni/comportamenti nelle organizzazioni TIPI DI
DettagliINTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA
LA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 INTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA ---------------------------------------------------------------------- 3 2 L OSSERVAZIONE PARTECIPATA E NON PARTECIPATA
DettagliLa ricerca sociale: metodologia e tecniche
La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2015 2016 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it METODOLOGIA Riflessione sulle pratiche di ricerca
DettagliL OSSERVAZIONE IN CLASSE. Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo
L OSSERVAZIONE IN CLASSE Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo OSSERVAZIONE pratica comune utilizzata per conoscere la realtà Guardare, vedere, osservare sono la stessa cosa? L OSSERVAZIONE
DettagliNICOLE BIANQUIN
NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" Cosa vuol dire fare ricerca in educazione? Studio del fatto educativo Piano teoretico Piano storico e comparativo Piano empirico Esempio di domanda di ricerca
DettagliL osservazione in contesto educativo
L osservazione in contesto educativo Spunti e riflessioni a cura di Paola De Monte 8 maggio 2015 Palmanova aggiornamento ANPE «L osservazione parte da dubbi, domande, incertezze e interrogativi che cercano
DettagliOSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO
OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO LUOGO DI INCONTRO TRA I BISOGNI DEL BAMBINO E L INTENZIONALITÀ EDUCATIVA DELL ADULTO QUALITA PEDAGOGICA FONDANTE LO STILE EDUCATIVO DI
DettagliL osservazione scientifica
L osservazione scientifica Che cosa provano? In quale attività sono coinvolti? Cosa pensano o credono? Osservare e rispondere a queste domande significa dare ai bambini una voce che altrimenti non avrebbero.
DettagliL OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI. dc
L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI dc 12-13.12.17 L'osservazione tra pari o osservazione peer to peer, costituisce un momento centrale del percorso formativo e richiede una stretta vicinanza
DettagliLa ricerca sociale: l osservazione partecipante. [Corso di Sociologia generale] a.a
La ricerca sociale: l osservazione partecipante [Corso di Sociologia generale] a.a. 2017-2018 Docenza: Pierpaola Pierucci pierpaola.pierucci@unife.it Riflessione sulle pratiche di ricerca sociologica per
DettagliIndice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica...3 2 L osservazione partecipata e non partecipata...5
DettagliLa Statistica: introduzione e approfondimenti
La Statistica: introduzione e approfondimenti Definizione di statistica Che cosa è la statistica? La statistica è una disciplina scientifica che trae i suoi risultati dalla raccolta, dall elaborazione
DettagliMatematica per psicologi
Matematica per psicologi Docente: prof. Gabriella Caristi, E-mail: caristi@units.it http://www.dsm.univ.trieste.it/~caristi Tel.: 040 558 2605 Testo: Statistical methods for the social sciences, A. Agresti-B.
DettagliL OSSERVAZIONE È UN LUOGO DI INCONTRO TRA I BISOGNI DEL BAMBINO E L INTENZIONALITÀ EDUCATIVA DELL ADULTO
OSSERVAZIONE COME QUALITA PEDAGOGICA FONDANTE LO STILE EDUCATIVO DI OGNI SINGOLO OPERATORE COME STRUMENTO DI IMPOSTAZIONE DEI PROGRAMMI E DELLE METODOLOGIE COME FEEDBACK CONTINUO PER L OPERATO EDUCATIVO
DettagliATTIVITÀ DI TIROCINIO DIRETTO
Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria Attività Didattica di Tirocinio Anno Accademico 2011/2012 ISTRUZIONI E MATERIALI ATTIVITÀ DI TIROCINIO DIRETTO 2 ANNO
DettagliL osservazione per migliorare le relazioni e la pratica didattica
L osservazione per migliorare le relazioni e la pratica didattica Osservazione naturalistica o etnografica: Si registra ciò che accade- osservazione sul campo Non si interviene né si provocano stimolazioni
DettagliLA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI
LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e
DettagliESPERIMENTO DISEGNO SPERIMENTALE CLASSICO. Requisiti
ESPERIMENTO INSIEME DI PROCEDURE LOGICHE E OPERATIVE SCHEMA OPERATIVO DI RACCOLTA E ANALISI DEI DATI DISEGNO SPERIMENTALE - ISPIRATO AL SISTEMA LOGICO-PROCEDURALE CHE PRESIEDE AL PROBLEMA DELL IMPUTAZIONE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO SCUOLA SECONDARA DI PRIMO GRADO G. CERUTI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO SCUOLA SECONDARA DI PRIMO GRADO G. CERUTI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA a.s. 2010-2011 Docenti : Margherita Lucchi, Luciana Beretti, Cristina Lanzini, Maria Giuliana
Dettagli"COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE
Corso di formazione Scuole Primarie IC Bellani - Monza "COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE Monza, 5 maggio 2018 dott.ssa Silvia Negri Università degli Studi Milano Bicocca PREPARARE ALLA COOPERAZIONE
DettagliLa V di Gowin A cura di Lucilla Ruffilli e Daniela Berardi Laboratorio Epistemologico Pensare per storie
La V di Gowin Schema V (1) Elementi concettuali Elementi metodologici Filosofia Teorie Principi e sistemi concettuali Concetti Quesiti o problemi Le risposte richiedono un attiva interazione tra lato destro
DettagliLezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria
Lezione 1: Introduzione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Introduzione La Statistica Il termine statistica deriva, nella lingua italiana,
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA DA: (Responsabile Piani di Audit) (Responsabile del Gruppo Qualità) (Dirigente Scolastico) Doc.:.PQ03 Rev.: 4
DettagliStatistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 1-01/10/2015
Statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 1-01/10/2015 a.a. 2015/16 Prof. Maria Francesca Romano mariafrancesca.romano@sssup.it Per conoscerci (e non solo ) Potete rispondere
DettagliCIDI Torino 30 novembre La ricerca azione. Graziella Pozzo
CD Torino 30 novembre 2010 La ricerca azione Graziella Pozzo La classe un ambiente complesso Pluralità di modi di imparare Pluralità di esigenze e non esiste la ricetta perfetta Rispondo adesso o più tardi?
DettagliObiettivi conoscitivi
Il ruolo chiave dell informazione e delle ricerche di marketing Obiettivi conoscitivi Approfondire il concetto di informazione Evidenziare il ruolo strategico dell informazione all interno dei processi
DettagliMISURARE PROCESSI E PRODOTTI: GLI INDICATORI. Cinzia Pizzardo
MISURARE PROCESSI E PRODOTTI: GLI INDICATORI Cinzia Pizzardo DALLA MISSION AI PRODOTTI/SERVIZI L accreditamento chiede alla struttura di riflettere sulla propria attività e declinare la - propria mission
DettagliI n d i c e. I sistemi informativi aziendali. 1 Concetto di sistema informativo. 2 Fasi del processo. 3 Raccolta-selezione
I n d i c e I sistemi informativi aziendali 1 Concetto di sistema informativo 2 Fasi del processo 3 Raccolta-selezione 4 Classificazione-elaborazione 5 Rappresentazione-comunicazione 6 Interpretazione
DettagliDisegni di studio nella ricerca epidemiologica
Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in
DettagliScenario-based Design
Scenario-based Design DESIGN La fase di progettazione è quella che immagina soluzioni per gli spazi progettuali individuati nella fase di analisi dell attività INCORAGGIARE IDEE FOLLI SCRIVERE TUTTO BE
DettagliLa descrizione archivistica. Archivistica generale ( ) Triennio. Modulo generale Linda Giuva
La descrizione archivistica Archivistica generale (2006-2007) Triennio. Modulo generale Linda Giuva La descrizione archivistica è L attività di descrizione consiste nel rappresentare i fondi archivistici
DettagliAnalizzare in termini quantitativi significa basarsi su dati e non su idee o ipotesi
Statistica La Statistica è una metodologia per l analisi quantitativa dei fenomeni collettivi, cioè fenomeni il cui studio richiede l osservazione di un insieme di manifestazioni individuali Analizzare
DettagliNICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA
NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA 2018-2019 Alcune esercitazioni Risalite al problema dall ipotesi seguente: Ci siamo proposti di verificare
DettagliPIANIFICAZIONE. QUANDO? Settembre/ottobre ( dopo la nomina dei referenti di progetto e delle commissioni)
PIANIFICAZIONE QUANDO? Settembre/ottobre ( dopo la nomina dei referenti di progetto e delle commissioni) COSA? Quanto progettato nel POF 2013-2014 2014, presentato al Collegio Docente nella seduta del
DettagliI modelli di rilevazione e i contenuti informativi del 15 o Censimento generale della popolazione e delle abitazioni
FORUM PA 2011 I modelli di rilevazione e i contenuti informativi del 15 o Censimento generale della popolazione e delle abitazioni S.De Angelis, S.Mastroluca, M.Verrascina Istat - Direzione Centrale dei
DettagliI settori della programmazione
QUESTIONI PRELIMINARI INTEGRAZIONE SCOLASTICA E DIDATTICA SPECIALE Annamaria PETITO Programmazione curriculare individualizzata: riassume l esigenza di sviluppare azioni non improvvisate, idonee ai bisogni
DettagliLa Gestione della Prestazione
La Gestione della Prestazione 1 La gestione della prestazione 3 1.1 Come è possibile individuare correttamente gli obiettivi per i singoli ruoli? 3 1.2 Come si possono valutare le capacità in modo oggettivo?
DettagliLa gestione in qualità degli strumenti di misura in accordo a ISO/IEC 17025 e ISO 10012-1-2
La gestione in qualità degli strumenti di misura in accordo a ISO/IEC 17025 e ISO 10012-1-2 Relatore : Giuseppe Bongiovanni Demagas srl gbongiovanni@demagas.it LA QUALIFICAZIONE DI UNO STRUMENTO DI MISURA
DettagliPROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA PER LA RICERCA VALUTATIVA
PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA PER LA RICERCA VALUTATIVA INSIEME DI OPERAZIONI VOLTE ALLA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI INDIVIDUATE COME RILEVANTI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
DettagliSocial media management 5 parte. Teoria della comunicazione e dei nuovi media A. Marinelli
Social media management 5 parte Teoria della comunicazione e dei nuovi media A. Marinelli Le strategie di ricerca e gli indicatori 2 Il ruolo del social media nella ricerca Gli operatori di marketing si
Dettagli9 lezione l attività finanziaria pubblica
Abbiamo già visto come la condizione umana sia caratterizzata dalla scarsità delle risorse NECESSARIE per il soddisfacimento dei BISOGNI Tra le varie tipologie di bisogni ci sono i Bisogni Collettivi:
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliPer un archivio delle memorie migranti scheda progetto
PIANIFICAZIONE DELL ATTIVITÀ - SETTING GENERALE Ricercatore o gruppo dei ricercatori e associazione o istituto di riferimento Catia Brunelli docente di lettere, Istituto Comprensivo Statale A. Gandiglio
DettagliCapacità: Analizzare un problema semplice. Valutare la congruenza dei risultati con i dati e le informazioni iniziali.
MATEMATICA: PROGRAMMAZIONE CLASSE QUINTA LICEO TURISTICO A.S. 2011-2012 A) OBIETTIVI Conoscenze: Le caratteristiche di una funzione lineare in due variabili reali. Gli scopi e i metodi della ricerca operativa.
DettagliSALTO CON LA CORDA SALTO DAL TRAMPOLINO
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione CdL Scienze della Formazione Primaria Prof.ssa Giovanna Perricone SALTO CON IL PARACADUTE SALTO IN ALTO SALTO CON LA CORDA SALTO DAL
DettagliORGANIZZAZIONE E QUALITA DELL ASSISTENZA (Scienze infermieristiche e ostetriche MED 47)
ORGANIZZAZIONE E QUALITA DELL ASSISTENZA (Scienze infermieristiche e ostetriche MED 47) MISURARE PROCESSI E PRODOTTI: GLI INDICATORI Ost. Caterina Bruschi DALLA MISSION AI PRODOTTI/SERVIZI L accreditamento
DettagliL intervista qualitativa
L intervista qualitativa È una conversazione finalizzata allo scopo conoscitivo dell intervistatore In tal senso presenta una struttura composta da: individuazione di chi intervistare; identificazione
DettagliI METODI DELLA RICERCA. Giuliana Mandich
I METODI DELLA RICERCA Giuliana Mandich Metodo scientifico classico flessibilità ipotesi operazionalizzazione campo Raccolta dati verifica ipotesi generalizzazione Raccolta dati Formulare interpretazioni
DettagliLA CONOSCENZA SOCIALE
LA CONOSCENZA SOCIALE A partire dagli anni 50-60 il cognitivismo ha avuto una grande influenza sulla psicologia sociale. La teoria cognitiva si occupa dello studio di come l uomo raccoglie informazioni
DettagliMenù anti-spreco. Unita didattica 5. Durata: vedere singole attività
Unita didattica 5 Menù anti-spreco Durata: vedere singole attività Descrizione L Unità didattica apre una riflessione sullo spreco alimentare, generato a mensa, o casa. Se la scuola possiede la mensa,
DettagliMETODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 16
METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA Lezione n 16 Ancora sulle relazioni Proviamo a rappresentare alcune relazioni 1)Nell insieme dei primi dieci numeri naturali la relazione: a) a è
DettagliCome una farfalla sul muro: osservare durante il tirocinio
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2012/2013 Come una farfalla sul muro: osservare durante il tirocinio Ph.D. Emanuela
DettagliNEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA
NEL MONDO DEGLI OGGETTI CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA Disciplina SCIENZE CLASSE 1 a.s. 2013-2014 Unità di apprendimento n 1 Tempi di attuazione: OTTOBRE/NOVEMBRE/DICEMBRE/GENNAIO
DettagliPROBLEMA CONOSCENZE / TEORIA PROCESSO DI RICERCA
CONOSCENZE / TEORIA PROBLEMA PROCESSO DI RICERCA IPOTESI GENERALI Identificazione problema e formulazione ipotesi di ricerca Pianificazione esperimenti Raccolta dei dati Analisi dei dati Interpretazione
DettagliVALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO
VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO Via A. La Marmora, 17 34139 - Trieste TABELLA DI EMISSIONE EMISSIONE 00 DATA CERTA IL DATORE DI LAVORO IL RSPP IL MEDICO (p.p visione ed avvenuta consultazione) RLS
DettagliECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro
n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI
DettagliCORSO DI METODI DI INDAGINE E GLOSSARIO DELLA RICERCA QUANTITATIVA 01/03/2019 VALUTAZIONE NELLE SCIENZE SOCIALI
CORSO DI METODI DI INDAGINE E VALUTAZIONE NELLE SCIENZE SOCIALI Lezione 2: Fasi dell indagine: approccio sistematico alla qualità GLOSSARIO DELLA RICERCA QUANTITATIVA 2 1 Fasi dell indagine statistica
DettagliFasi. Analisi della situazione iniziale Definizione degli obiettivi Contenuti e metodologie di intervento
Fasi Analisi della situazione iniziale Definizione degli obiettivi Contenuti e metodologie di intervento 1 Programmazione curricolare individualizzata per l allievo in situazione di disabilità Analisi
DettagliStatistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 2-02/10/2015
Statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 2-02/10/2015 a.a. 2015/16 Prof. Maria Francesca Romano mariafrancesca.romano@sssup.it Le fasi di una indagine statistica individuazione
DettagliDott.ssa Elena Luisetti - Psicologa e Psicoterapeuta
Dott.ssa Elena Luisetti - Psicologa e Psicoterapeuta Sono termini utilizzati per indicare un prodotto professionale in forma scritta, nel quale lo psicologo espone i dati raccolti su un determinato caso
DettagliMetodi e funzioni della ricerca sociologica. Sociologia dell Educazione a.a Lezione del 18 marzo 2015
Metodi e funzioni della ricerca sociologica Sociologia dell Educazione a.a. 2014-2015 Lezione del 18 marzo 2015 Franco Crespi, Le vie della sociologia, il Mulino, 1985. Sociologia come una particolare
DettagliSylvia Liuti Perugia, 5 dicembre 2016 Multiplier EVENT Progetto PRALINE
Salvaguardare un offerta formativa e di apprendimento per adulti di Qualità: Focus sulle Aree Qualità e la Tool-box utilizzati nella metodologia di Valutazione tra Pari Europea Sylvia Liuti Perugia, 5
DettagliConcetti base - Classificazione dei caratteri. Antonello Maruotti
Concetti base - Classificazione dei caratteri Antonello Maruotti Outline 1 Introduzione 2 Concetti base 3 Distribuzioni statistiche La Statistica Una citazione: Giuseppe Leti La mente umana non sa sintetizzare
DettagliFEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE
FEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE PROGRAMMAZIONE, SVOLGIMENTO, ANALISI DI UNA SEDUTA DI ALLENAMENTO San Marino, 4 febbraio 2015 La SEDUTA di allenamento Rappresenta una tappa
DettagliCorso di Sociologia Generale. Pierpaola Pierucci a.a
Corso di Sociologia Generale Pierpaola Pierucci a.a. 2018-2019 METODI E STRUMENTI QUALITATIVI Pearson Italia 2 La sociologa visuale: l immagine nelle scienze sociali Contesto di ricerca: MICRO (mondo della
DettagliLa vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca
La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione
DettagliGli strumenti della valutazione. Docimologia, u. 7
Gli strumenti della valutazione Docimologia, u. 7 Varietà di funzioni, strutture, contenuti varietà di contenuti da verificare complessità delle funzioni valutative: - accertamento delle condizioni iniziali
DettagliPedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini
Pedagogia sperimentale Lezione n. 3 A.A. 2015/16 U.D. n.2: Tipi e metodi della ricerca pedagogica dall'età moderna ad oggi 1. Definizione di ricerca pedagogica Con il termine "ricerca" generalmente si
DettagliPsicologia come scienza: Il metodo scientifico
Psicologia come scienza: Il metodo scientifico identificare domande su un evento formulare un ipotesi per spiegare l evento eseguire una ricerca per supportare e confutare la spiegazione Ripetere la ricerca
DettagliPROCEDURA 03: GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI
1 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÀ 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 4.1 Pianificazione degli Audit 4.2 Preparazione degli Audit 4.3 Esecuzione degli Audit 4.4 Documentazione 5. INDICATORI
DettagliMaurizio Muraglia Marsala 4 dicembre 2014
Valutare e certificare le competenze Maurizio Muraglia Marsala 4 dicembre 2014 Apriori sulla valutazione scolastica Valutare non è mettere il voto Non si fa media tra atti valutativi Non si può rinunciare
DettagliGLOSSARIO FONDAMENTALE
GLOSSARIO FONDAMENTALE DELLA RICERCA QUANTITATIVA CORSO DI METODI DI INDAGINE E VALUTAZIONE NELLE SCIENZE SOCIALI Lezione 2: La rilevazione dei dati 2 Stefania Taralli, anno Accademico 2017/2018 1 Fasi
DettagliNICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA
NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" della ricerca empirica Finalizzato a osservarla senza trasformazioni Strategie e strumenti da adottare Studiare gli effetti dell introduzione di un intervento
DettagliRischio Stress Lavoro-Correlato 2013
Il processo di valutazione del Rischio Stress Lavoro-Correlato 2013 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. IN COLLABORAZIONE CON Nel 2004 le associazioni datoriali e sindacali, attraverso l accordo quadro sullo stress
DettagliL efficacia della formazione e il monitoraggio dell apprendimento
Convegno gratuito L efficacia della formazione e il monitoraggio dell apprendimento Relatore: Giovanna Alvaro BOLOGNA, 20 ottobre 2016 dalle ore 14.00 alle ore 17.00 La valutazione, ultimo anello del processo
DettagliDISPENSE AD USO DIDATTICO LA RICERCA 1. LA RICERCA, COS E E A COSA SERVE 2. TIPI DI RICERCA 3. FASI DELLA RICERCA 4. STRUMENTI PROF.
LA RICERCA 1. LA RICERCA, COS E E A COSA SERVE 2. TIPI DI RICERCA 3. FASI DELLA RICERCA 4. STRUMENTI PROF. CAVALLO ADELE 1 SCHEDA N 1 : LA RICERCA, COS E E A COSA SERVE La ricerca si definisce come l attività
DettagliNuclei tematici. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Istituto Comprensivo A. Manzoni Via Dei Mille 16 27051 Cava Manara Tel. 0382 554332 554335 fax 0382 554410 emailpvic81200b@istruzione.it Scuola primaria Programmazione disciplinare per classi parallele
DettagliLa valutazione nell organizzazione modulare della didattica. Dott.ssa Anna Maria Ciraci Cosenza 5-6 marzo 2003
La valutazione nell organizzazione modulare della didattica Dott.ssa Anna Maria Ciraci Cosenza 5-6 marzo 2003 La valutazione nell attuale quadro normativo e operativo Regolamento dell autonomia delle istituzioni
DettagliChimica e laboratorio
Impostare e scrivere una relazione Chimica e laboratorio Obiettivi del progetto Definire in modo preciso cosa è una relazione su una esperienza di laboratorio Definire le modalità pratiche di stesura e
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO
UNIVERSITÀ KORE DI ENNA BENESSERE ORGANIZZATIVO lez. 4 Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì 10-13 c/o Studio 16, piano -1, Plesso di Psicologia!1 D.LGS. 81/08 e modifiche successive
DettagliLa valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013
La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 Il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica
DettagliAREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO
AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla
DettagliPROCEDURA VALUTAZIONE COLLEGIALE SOMMARIO
Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 VALUAZIONE INDIVIDUALE...2 4 VALUAZIONE COLLEGIALE...4 5 DEBITO E CREDITO FORMATIVO...4 REVISIONI N DATA DESCRIZIONE 01
DettagliProgetto ETICA pubblica nel Sud
Progetto ETICA pubblica nel Sud Task B Trasparenza Barometro della Trasparenza Autovalutazione della Trasparenza Aspetti metodologici Bari, 7 novembre 2012 Valutazione e autovalutazione Valutazione È condotta
DettagliIL CONTESTO LA SCUOLA LA MATEMATICA LA MATEMATICA LA MATEMATICA LA STATISTICA NELLA SCUOLA DI BASE: COSA SI PUO FARE?
Emilia Salucci Milano, 11 Ottobre 2001 LA STATISTICA NELLA SCUOLA DI BASE: COSA SI PUO FARE? IL CONTESTO Società attuale caratterizzata da Complessità crescente Evoluzione rapida Diffusione strumenti tecnologici
DettagliProbabilità e statistica
Probabilità e statistica The formulation of a problem is often more essential than its solution which may be merely a matter of mathematical or experimental skill. Albert Einstein Farsi la domanda giusta
DettagliProf.ssa D.F. Iezzi. Statistica Sociale - modulo A
Statistica Sociale - modulo A e-mail: stella.iezzi@uniroma2.it La ricerca sociale si occupa di raccogliere e interpretare dati allo scopo di rispondere a domande concernenti i diversi aspetti della societa,
DettagliElementi di Teoria degli Errori
1 Elementi di Teoria degli Errori Corso di Esperimentazioni di Fisica I Laurea triennale in Astronomia Queste dispense sono state elaborate utilizzando diverso materiale didattico disponibile in letteratura.
DettagliINSEGNARE E VALUTARE PER COMPETENZE 1 LA VALUTAZIONE SFIDATA DALLE COMPETENZE. Maurizio Muraglia IPSSAR Cascino
INSEGNARE E VALUTARE PER COMPETENZE 1 LA VALUTAZIONE SFIDATA DALLE COMPETENZE Maurizio Muraglia IPSSAR Cascino 16.2.2016 UNA VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO Un curricolo di scuola dovrebbe mantenere la
DettagliLA METRICA DI VALUTAZIONE CAF. La metrica di valutazione CAF
1 LA METRICA DI VALUTAZIONE CAF LA METRICA CAF 2006 2 Sistema di punteggio - Premessa per una corretta comprensione dei sistemi di punteggio e loro uso (1) Il sistema di punteggio consente di quantificare
DettagliSez.6 Misurazioni, analisi e miglioramento
Pagina 1 di 6 Sez.6 Misurazioni, analisi e miglioramento 6.1 REQUISITI GENERALI L ACA determina, pianifica ed attua i processi di misurazione, di monitoraggio, di analisi e di miglioramento per garantire
DettagliPROCEDURE DI VERIFICA
PROCEDURE DI VERIFICA 1)Procedure di validità a) Documentale b) Comparativa 2) Procedure di conformità La verifica documentale tende alla conferma di un valore espresso in bilancio Le procedure di analisi
DettagliOsservazione sistematica e documentazione
Osservazione sistematica e documentazione L osservazione sistematica La scelta pedagogica della centralità del bambino e di un suo ascolto attento si traduce in un osservazione sistematica e partecipe
DettagliScheda di autoriflessione del docente
Scheda di autoriflessione del docente Presentazione L autoriflessività del docente è intesa sia come acquisizione di consapevolezza dei propri processi conoscitivi e delle relative strategie che mette
DettagliETNOGRAFIA SOCIALE. La ricerca etnografica = metodo di ricerca qualitativa
ETNOGRAFIA SOCIALE «descrizione di un particolare mondo sociale in base a una prospettiva non scontata. Fare etnografia non significa semplicemente descrivere realtà sociali (relazioni, mondi, professioni,
Dettagli