Le tappe del discorso
|
|
- Eloisa Brunetti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO Maurizio Muraglia ITC Pareto 09 febbraio 2009
2 Le tappe del discorso Fenomenologia del disagio scolastico Disagio, Insuccesso, Dispersione, Abbandono La motivazione allo studio Variabili che accerchiano lo studente a scuola La didattica per la prevenzione Debiti e recupero La dimensione laboratoriale delle discipline La valutazione che dà forma condotta e profitto Mediazione didattica e modelli relazionali
3 IL DISAGIO SCOLASTICO La scuola è un ambiente privilegiato della insorgenza del disagio, perché chiede ai ragazzi di impegnarsi in compiti che si discostano da quelli affrontati negli altri contesti. Infatti, la rinuncia e la fatica richieste negli impegni di studio comportano una capacità di tollerare la frustrazione che in certi ragazzi provoca situazioni di rifiuto (L. Rondanini, Voci della Scuola VI/2007, p.176)
4 I DOCENTI CONTRO IL DISAGIO La capacità dei docenti di gestire le relazioni e i processi di apprendimento in classe rappresenta la condizione più significativa di prevenzione e contrasto del malessere vissuto da tanti ragazzi (L. Rondanini, Voci della Scuola VI/2007, p.179)
5 LA SECONDARIETA FA EMERGERE IL DISAGIO Le età della scuola media e della scuola secondaria sono quelle che presentano per gli insegnanti i problemi maggiori, perché quando la motivazione affiliativa tipica della scuola elementare cede all intensificarsi del valore dell interazione fra pari, al bisogno di sperimentare parti di sé non soggette al monitoraggio degli adulti, alla faticosa costruzione di un identità di genere attenta anche alle relazioni con l altro sesso, diminuisce progressivamente l interesse alla propria condizione di studente alle prese con compiti di studio scarsamente motivanti (A.M.Ajello, Oltre la scuola della sufficienza, per una scuola attuale, Scuola e città 2/2006).
6 DISPERSIONE E SELEZIONE La dispersione rappresenta il modo di darsi della selezione nell epoca della società conoscitiva, in una stagione storica, cioè, in cui il sapere non può più essere appannaggio della sola classe dirigente, dell elite sociale dominante, per cui basta selezionare chi ha le capacità per far parte di questa. In questa epoca è necessario, per la stessa efficienza del sistema socioeconomico, che il sapere sia adeguatamente diffuso nella grande maggioranza della popolazione, perciò la perdita di studenti rappresenta una dispersione, uno spreco di risorse umane, oltre che un tradimento del diritto a pari opportunità formative per tutti i cittadini (M.Baldacci, Didattica e successo formativo, 2004)
7 DISPERSIONE COME RITORNO ALL OMEOSTASI DEL SISTEMA SCUOLA La dispersione è il momento compensativo della perturbazione dovuta alla non adeguatezza di una parte della popolazione scolastica allo standard formativo previsto
8
9 LE VARIABILI ESTERNE Variabili esterne all alunno CONTESTO EXTRASCOLASTICO (non pertinenti) livello socioculturale contesto atteggiamento del contesto verso la scuola opportunità formative del territorio CONTESTO SCOLASTICO (pertinenti) organizzazione clima relazionale collegialità docente metodologie didattiche progettazione curricolare
10 LE VARIABILI INTERNE Variabili interne all alunno (pertinenti) Variabili interne all alunno (non pertinenti) COGNITIVE Requisiti di ingresso Stili di apprendimento Competenze presenti EMOTIVE Autostima scolastica Motivazione verso l apprendimento scolastico Interesse per la materia Classe sociale di appartenenza Ansia di base
11 QUALE RELAZIONE TRA VARIABILI ESTERNE (f1) ED INTERNE (f2)? ADDITIVA Rischio dispersione = v1 + v2 INTERATTIVA *Rischio dispersione = v1 v2 *Modificabilità nel medio-lungo periodo di v2 a causa di v1
12 PREVENZIONE o RECUPERO? Concentrarsi sul solo recupero significherebbe rinunciare ad intervenire sui fattori scolastici della dispersione, creando una sorta di meccanismo di Sisifo, per cui gli interventi sarebbero volti a porre rimedio a problemi di cui, in parte, è responsabile la scuola stessa (Baldacci cit. 41).
13 L APPROCCIO SISTEMICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA I modelli organizzativi La collegialità docente Il clima relazionale complessivo Progettazione curricolare Qualità della riflessione sui saperi Qualità della riflessione sui metodi Qualità della riflessione sulle relazioni
14 SUPERARE GLI STEREOTIPI SULLA MOTIVAZIONE La motivazione è distribuita La motivazione è nel contesto di apprendimento (famiglia-scuola- studenti) più che nelle singole persone La motivazione ha carattere coevolutiva rispetto ai i contesti di apprendimento (famiglia-pari-scuola)
15 MOTIVAZIONE CONCETTO SISTEMICO MOTIVAZIONE COME RAPPRESENTAZIONE MOTIVAZIONE COME AUTOREGOLAZIONE DELL APPRENDIMENTO MOTIVAZIONE (INTRINSECAMENTE INTESA) COME ATTIVAZIONE DELL INTERESSE
16 MOTIVAZIONE COME RAPPRESENTAZIONE MOTIVAZIONE COME RAPPRESENTAZIONE DI: obiettivi e risultati del comportamento: sviluppare la propria competenza: atteggiamento costruttivo verso esiti negativi avere una bella prestazione: atteggiamento rinunciatario verso esiti negativi capacità di affrontare compiti di apprendimento aspettative risultati futuri Influenze sulla rappresentazione: famiglia gruppo dei pari clima scolastico
17 MOTIVAZIONE COME AUTOREGOLAZIONE Autoregolarsi significa usare strategie sia metacognitive che motivazionali (Boscolo) usare la volontà sapere chiedere aiuto resistere alle distrazioni
18 MOTIVAZIONE COME ATTIVAZIONE DELL INTERESSE Messa a fuoco dell attenzione Aumento del funzionamento cognitivo Coinvolgimento affettivo Reattività a situazioni significative Obiettivi di padronanza vs. di prestazione
19 MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA CONTROLLO ED AUTODETERMINAZIONE CONTROLLO (mot. estrinseca) regolazione esterna (imperativo eteronomo) regolazione interna (imperativo autonomo) AUTODETERMINAZIONE (mot. intrinseca): volontà operatività autonomia coinvolgimento Dal controllo all autoregolazione L INTERIORIZZAZIONE
20 BISOGNI SOGGIACENTI ALL INTERIORIZZAZIONE competenza: voler essere efficaci nel proprio ambiente autonomia: esercitare volontà e spirito di iniziativa socializzazione: provare affettività positiva
21 IL BISOGNO DI COMPETENZA legato all apprendimento per scoperta impossibile da realizzare pienamente a scuola più vivo nei primi anni di scuola più difficile nei contesti successivi, più controllati da: valutazione gestione della disciplina scansione rigida orari
22 DALL ESTRINSECO ALL INTRINSECO (O VICEVERSA?) Regolazione esterna: studio una certa materia per dovere imposto Regolazione introiettata: studio una certa materia per dovere morale Regolazione per identificazione: studio una certa materia che non mi piace perché è importante per i miei obiettivi Regolazione integrata: studio una certa materia perché mi sono convinto fortemente della sua importanza Motivazione intrinseca: studio una certa materia perché mi interessa e mi stimola ad imparare
ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA
ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA Maurizio Muraglia Comenius Regio 2013 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA GRUPPO
DettagliSTRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO. Maurizio Muraglia IC Valderice,
STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO Maurizio Muraglia IC Valderice, 3.5.2017 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA
DettagliDisagio scolastico e complessità del curricolo
Disagio scolastico e complessità del curricolo Maurizio Muraglia Segreteria Nazionale CIDI 22.04.2008 ICS P. IMPASTATO IL DISAGIO SCOLASTICO La scuola è un ambiente privilegiato della insorgenza del disagio,
DettagliINCLUDERE CON LE DISCIPLINE. Maurizio Muraglia Campobasso
INCLUDERE CON LE DISCIPLINE Maurizio Muraglia DISPERSIONE E SELEZIONE La dispersione rappresenta il modo di darsi della selezione nell epoca della società conoscitiva, in una stagione storica, cioè, in
DettagliDENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA
DettagliRIPENSARE LA VALUTAZIONE. Maurizio Muraglia IC di Villafrati
RIPENSARE LA VALUTAZIONE Maurizio Muraglia IC di Villafrati 02.03.2009 10.03.2009 La 517 del 1977: dai numeri alle parole Presupponeva una scuola: che guarda alle condizioni in cui si verifica l apprendimento
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliPROGETTO SPORTELLO D ASCOLTO PSICOLOGICO
ISTITUTO COMPRENSIVO DEL PO Scuola dell Infanzia- Primaria- Secondaria di 1 grado Via Bonazzi, 9_ 46035 OSTIGLIA (MN) TEL 0386/802030 - FAX 0386/802086 e-mail: info@icdelpo.gov.it - sito web: www.icdelpo.gov.it
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
DettagliCompetenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze
Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI
DettagliORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco
IRSEF/IRFED-CISL scuola ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco Maurizio Muraglia 14 ottobre 2016 TRASMISSIONE E COSTRUZIONE
DettagliProgetto: Educazione socio affettiva Scuola secondaria di primo grado. Anno Scolastico 2014-15
Progetto: Educazione socio affettiva Scuola secondaria di primo grado Anno Scolastico 2014-15 A cura della dott.ssa Arianna Favalli Premessa La preadolescenza è un periodo in cui i ragazzi si trovano di
DettagliLA DISPERSIONE SCOLASTICA
LA DISPERSIONE SCOLASTICA DISPERSIONE SCOLASTICA CAUSA Il disagio è la causa primaria dell insuccesso scolastico. Esiste correlazione del rapporto quindi DISAGIO- DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA EFFETTI
DettagliNome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico.
Nome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico. Responsabile del progetto: Dirigente Scolastico Consulente: dr. AldoMarchesini,pedagogista Scuole coinvolte:
DettagliAdolescenza e scuola
Adolescenza e scuola Secondo Erikson l adolescenza rappresenta l identità contro la confusione e la ricerca di persone di cui poter aver fiducia e cui dimostrare la propria attendibilità. L adolescente
DettagliAzienda Sanitaria Locale N 5 Spezzino. Educazione all affettività
Azienda Sanitaria Locale N 5 Spezzino S.C. Formazione e Promozione alla Salute Educazione all affettività PROGETTO D EDUCAZIONE ALLA SALUTE PER LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DELLA SPEZIA - - - - - -
DettagliPROGETTO PER IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
I.C. Abba-Alighieri PROGETTO PER IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Premessa Il nostro istituto accoglie alunni che provengono da scuole site nel quartiere Monte Pellegrino e zone limitrofe; la sua
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliScuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA... 4 PERCORSI FORMATIVI... 4 ATTIVITA SPECIFICHE... 5 DESCRITTORI DI VERIFICA...
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO CONTINUITA TRA GLI ORDINI DI SCUOLA Priorità d istituto (vedi tabellone PIT) 3.c Azioni e progetti per accompagnamento continuità tra gli ordini di scuola Destinatari Situazione esistente
DettagliCampagnoli Mila (a cura di) Star bene a scuola Laboratorio di letto-scrittura Scuole elementari del III Circolo di Carpi 2000/2001.
Campagnoli Mila (a cura di) Star bene a scuola Laboratorio di letto-scrittura Scuole elementari del III Circolo di Carpi 2000/2001 Classe/i Prime Area tematica Scuola Contenuto tematico Integrazione scolastica,
Dettaglidisturbi dell apprendimento e.. promlebi di lisdessia
Incontri di confronto tra docenti Marzo 2008 disturbi dell apprendimento e.. promlebi di lisdessia 1 2 Disagio scolastico Disagio scolastico è in forte crescita parallelamente al progredire del grado scolastico,
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19
PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI PREMESSA GENERALE A.S.2018/19 Questo documento rappresenta il piano attuativo delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel Rapporto
DettagliMOTIVAZIONE AD APPRENDERE
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce
DettagliLE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA
Corso di aggiornamento per insegnanti Montichiari 15 dicembre 2008 LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA 5 Incontro: Gli aspetti emotivo-motivazionali associati ai disturbi dell apprendimento
DettagliIndice. XI Introduzione
XI Introduzione 3 Capitolo 1 La ricerca sulla motivazione scolastica: cenni storici e concetti di base 5 1.1 L evoluzione del concetto di motivazione 1.1.1 L approccio comportamentista: pulsioni e rinforzi,
DettagliLA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO. M. Muraglia CIDI
Maurizio Muraglia ITC Pareto 16 febbraio 2009 LA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO il curricolo complesso e integrato relazioni saperi metodi TRE ASSI DI RICERCA SAPERI MEDIAZIONE DIDATTICA
DettagliLA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012
LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI
DettagliPROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI
PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
DettagliProgetto Successo Formativo
Progetto Successo Formativo Anno scolastico 2018-19 Azione di contrasto alla dispersione scolastica. Successo Formativo : azione di sistema Il progetto mira a recuperare all istruzione tutti i soggetti
DettagliRELAZIONE FINALE SOSTEGNO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE EMILIA PISCHEDDA Scuola Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria di I grado Via Verdi n 18-08042 BARI SARDO (OG) C.F. 91005680912 Cod Mecc. NUIC86200C C.U.:UFYLSG Email: nuic86200c@istruzione.it
DettagliCOLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI MINORI
ISTITUTI SCOLASTICI DISTRETTI: Asolo-Castelfranco- Montebelluna-Valdobbiadene COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI MINORI PERCORSO FORMATIVO 2011-2012 PRENDERSI CURA «Prendersi
DettagliIMPARARE AD IMPARARE LO SVILUPPO METACOGNITIVO
IMPARARE AD IMPARARE LO SVILUPPO METACOGNITIVO Cinzia Mion 1 IMPARARE A IMPARARE È l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliIndicazioni progetto. La pianificazione (Plan) n. assenze. n. alunni che portano a termine il percorso. Ridurre l insuccesso scolastico
Indicazioni La pianificazione (Plan) di Titolo del INSIEME AMICI A SCUOLA Responsabile del Data di inizio e fine Novembre 2016 Maggio 2017 ( 3 ore sett.) Obiettivi operativi Indicatori di valutazione n.
DettagliIL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI
IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa
DettagliICF E SCUOLA (verso una didattica inclusiva)
CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO ICF E SCUOLA (verso una didattica inclusiva) Dott. Mauro Spezzi Docente di Scienze Umane Specializzato in Pedagogia Clinica maurospezzi@gmail.com
DettagliIstituto Comprensivo di Mapello Scuola Media P. Gelpi PROGETTO ORIENTAMENTO
Istituto Comprensivo di Mapello Scuola Media P. Gelpi PROGETTO ORIENTAMENTO Anno scolastico 2015-2016 LE FINALITÀ DEL PROGETTO Il presente Progetto Orientamento si articola in tre anni. Esso si propone
DettagliSTRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA INCLUSIVA (SADI)
STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA INCLUSIVA (SADI) Il SADI è uno strumento che non va divulgato 1 «Troverà delle affermazioni per l autovalutazione delle condizioni e degli aspetti della didattica
DettagliIntroduzione. privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Lo Stato provvede alla rimozione degli ostacoli materiali.
Il problema affrontato in questo lavoro riguarda gli aspetti motivazionali connessi all apprendimento. La scelta di questo tema è legata alla rilevanza che l insuccesso scolastico ha acquisito, non solo
Dettagli1.3. In questa scuola i laboratori sono usati regolarmente Per niente: n. 4 Poco: n. 24 Abbastanza: n. 59 Molto: n. 28 Nessuna risposta: n.
1. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO - CLIMA SCOLASTICO 1.1. Le comunicazioni ai genitori da parte della scuola (orari, regole, avvisi ecc.) sono efficaci Poco: n. 4 Abbastanza: n. 65 Molto: n. 46 1.2. Sei adeguatamente
DettagliOfferta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico
Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico 2018-2019 (in attuazione del Piano regionale della Prevenzione 2014-2018) OBIETTIVI Informare i dirigenti scolastici
DettagliPREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA
PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento
DettagliPROGETTAZIONE ATTIVITÀ LABORATORIALI A. S. 2016/2017
REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SCUOLA INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CARD. DUSMET SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE COD. FISC. 80011980879 COD. MECC. CTIC83900G
DettagliORIENTAMENTO ALUNNI SCUOLA MATERNA SCUOLA PRIMARIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
ORIENTAMENTO ALUNNI SCUOLA MATERNA SCUOLA PRIMARIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO PERIODO AZIONI ORE DOCENTI COINVOLTI APRILE - MAGGIO OSSERVAZIONE 4 DOCENTE SCUOLA ACCOGLIENTE ALUNNI
DettagliEQUIPE MULTIDISCIPLINARE D.S.A. Autorizzata ASL MI 1
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE D.S.A. Autorizzata ASL MI 1 Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 1 Deliberazione n. 515 del 26 settembre 2014 Corso Italia, 62 Legnano (Mi) Per info e/o appuntamenti
DettagliCLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE
DettagliDirezione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO
Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO Laboratorio di giochi matematici nella Scuola Primaria e nella Scuola dell Infanzia Anni scolastici: 2015-2016
DettagliIstituto Comprensivo Zumbini - Cosenza. Esperto: Prof. Mario Malizia Corso n. 1
Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza Esperto: Prof. Mario Malizia 15.04.2015 Corso n. 1 5 step per l Apprendimento significativo 5 VALUTAZIONE COMPORTAMENTI (Competenze) 1 4 ATTIVITÀ di COMPENSAZIONE
DettagliCOMUNICATO N. 296. Oggetto: Alternanza Scuola Lavoro classi terze Gec da lunedì 1 giugno a mercoledì 10 giugno
COMUNICATO N. 296 Treviso, 04.06.2015 ALLE CLASSI III A III B e III C Gec AI DOCENTI INTERESSATI Oggetto: Alternanza Scuola Lavoro classi terze Gec da lunedì 1 giugno a mercoledì 10 giugno Si comunica
Dettagli19/01/2015. Rapporto RAV. Tav. 1 Aree di esplorazione della qualità proposte nel RAV
Rapporto RAV Tav. 1 Aree di esplorazione della qualità proposte nel RAV 1 Tav. 2 Confronto tra modello RAV e la propria idea di scuola ELEMENTI EMERSI DAL CONFRONTO SULL IDEA DI SCUOLA RICONDUCIBILI ALLE
DettagliNegli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di
CONTRIBUTO AL TAVOLO TECNICO PER LA PSICOLOGIA SCOLASTICA NEL SISTEMA FORMATIVO Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di Psicologia
DettagliCLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE
DettagliPATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA
PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni
DettagliModulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE
Modulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE La funzione docente La funzione docente come si legge nell art. 26 dell ultimo contratto, realizza il processo d insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
DettagliImmagine di copertina: Le relazioni. Modulo 3
Immagine di copertina: https://pixabay.com/it/ Le relazioni Modulo 3 La struttura del modulo 3 Paradigma culturale UDL contesto Comunità inclusiva relazione Dinamica di Insegnamento- Apprendimento soggetto
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliTitolo: UNA SCUOLA PER L AMBIENTE
Titolo: UNA SCUOLA PER L AMBIENTE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA L'obiettivo del progetto è quello di promuovere una didattica svolta per l'ambiente, basata sui comportamenti, sui valori e sui cambiamenti. Lo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ)
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ) PROGETTO DI RECUPERO LINGUA INGLESE A.S. 2015/2016 Denominazione progetto: English BASIC SKILLS Docente:
DettagliMetacognizione Dott.ssa Raffaella Piovesan Psicologa-psicoterapeuta
Metacognizione Dott.ssa Raffaella Piovesan Psicologa-psicoterapeuta METACOGNIZIONE RIFLESSIONE SUI PROCESSI MENTALI PENSARE SUL PENSIERO Capacità di essere consapevoli dei processi implicati in ciò che
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliCATALOGO REGIONALE DELL OFFERTA ORIENTATIVA Scheda di progettazione di percorso formativo di orientamento
CATALOGO REGIONALE DELL OFFERTA ORIENTATIVA 2015 Scheda di progettazione di percorso formativo di orientamento Aree tematiche B1- Percorsi di preparazione professionale per operatori del sistema integrato
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliLa valutazione: la voce degli insegnanti Franca Beccaria Torino, 25 febbraio 2014
La valutazione: la voce degli insegnanti Franca Beccaria Torino, 25 febbraio 2014 Alcuni numeri insegnanti coinvolti 5 Regioni coinvolte nel progetto Diario della Salute Insegnanti formati: n. 191 Insegnanti
DettagliPer niente % 58.0% 15.3%
1.1. Le comunicazioni ai genitori da parte della scuola (orari, regole, avvisi ecc.) sono efficaci 18 6.0% 62 20.7% 174 58.0% 15.3% 46 Codice Domanda: 1.1 1.2. Sei adeguatamente informato sulle attività
DettagliDALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO. concetti chiave. Assunta Merola
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO concetti chiave Assunta Merola INDICAZIONI costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. sono un testo aperto, che
DettagliCONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA a.s. 2017/18 Il Contratto Formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell operato della scuola. Garantisce il rispetto reciproco dei diritti
DettagliCOSA INTENDIAMO PER BES
COSA INTENDIAMO PER BES Per Bisogno educativo Speciale intendiamo un ampia area all interno della quale convergono difficoltà apprenditive ed educative dei ragazzi che vivono all interno della comunità
DettagliMomenti di vita dell epoca romana
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca 1 Circolo Didattico di Pozzuoli "Guglielmo Marconi" Via C. Rosini 12 bis 80078 Pozzuoli (NA) Segreteria: tel e fax 0815266600 E-mail: naee16600e@istruzione.it
Dettagli«METODI DI STUDIO E APPRENDIMENTO»
FACOLTÀ DI SCIENZE DELL EDUCAZIONE PROGETTO DI FORMAZIONE: «METODI DI STUDIO E APPRENDIMENTO» Prof. Mario Comoglio Dr.sse: Francesca Napoletano Roberta Pontri Anno 2011 2 PROGETTO DI FORMAZIONE: «METODI
DettagliDefinizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:
Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;
DettagliCrescere: tra bisogni e limiti. Floriana La Femina Psicologa, Psicoterapeuta
Crescere: tra bisogni e limiti Floriana La Femina Psicologa, Psicoterapeuta Vezzano, 15 Gennaio 2010 I bisogni dei bambini Vezzano, 15 Gennaio 2010 IL DISAGIO DELL INFANZIA un quinto dei minori soffre
Dettagli. Esperienze a confronto, per una didattica innovativa, integrata, consapevole. Napoli 25 Maggio 2012
28 Circolo didattico Giovanni XXIII. Esperienze a confronto, per una didattica innovativa, integrata, consapevole Disturbi Specifici dell Apprendimento Scuola in cammino.. 2007/08 Primo corso di formazione
DettagliScuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI
CORSO DI FORMAZIONE- AREA 6 COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO. Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI LINEE GUIDA SULL
DettagliUno per Tutti / Tutti per Uno
OSSERVATORIO DI AREA SUL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA DISTRETTO 4 COORDINATORE Prof. GAETANO PAGANO O.P.T. Dott.ssa GERLANDA GIGLIO I.C. TOMMASO AIELLO - Bagheria SCUOLA PRIMARIA P. PUGLISI /CLASSE
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE A.S. 2018-2019 Disciplina Docente Quadro orario CLASSE Indirizzo 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE (caratteristiche COGNITIVE, COMPORTAMENTALI,
DettagliMolto % Poco 4 8.7% 60.9% Abbastanza 28. Codice Domanda: 1.1
1.1. Le comunicazioni ai genitori da parte della scuola (orari, regole, avvisi ecc.) sono efficaci 14 30.4% 8.7% 4 60.9% 28 Codice Domanda: 1.1 1.2. Sei adeguatamente informato sulle attività didattiche
DettagliPROGETTO DIDATTICO PRESENTAZIONE
PROGETTO DIDATTICO Cosa vuole offrire la nostra associazione alla società civile? Il progetto E-DUCANDIA nasce dall esperienza di supporto didattico maturata sul campo. È orientato alla risoluzione di
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO. in continuità DIARIO DI BORDO
UNITÀ DI APPRENDIMENTO in continuità DIARIO DI BORDO UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Prodotti Ascoltarsi per ascoltare Diario di Bordo e video Competenze chiave/competenze culturali Evidenze osservabili
DettagliAndrea Mian. Ansia, stress e autostima. Come guidare i propri figli ad affrontare positivamente le sfide scolastiche e la relazione con se stessi
Andrea Mian Ansia, stress e autostima. Come guidare i propri figli ad affrontare positivamente le sfide scolastiche e la relazione con se stessi difficoltà scolastiche in particolare valutazioni Disagio
DettagliCLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO TECNOLOGIA E INFORMATICA DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE TRAGUARDI FORMATIVI
DettagliDalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana
Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta
DettagliSenza Zaino. Ricerc-azione Valutazione Formativa. Mariella Groppi Formatrice Senza Zaino
Ricerc-azione Valutazione Formativa Perché le bambine e i bambini vengono a scuola? Perché cercano di impegnarsi, di darsi da fare, di studiare? 1 - Perché ricercano semplicemente buoni voti, la nostra
DettagliSEZIONE C: LE UNITA' FORMATIVE
SEZIONE C: LE UNITA' FORMATIVE UNITA' FORMATIVA 2 (utilizzare 1 foglio Ecel per ciascuna unità formativa) 1.TITOLO: "INCLUSIONE E GESTIONE DEL COMPORTAMENTO" 2. BREVE DESCRIZIONE DELL'UNITA' FORMATIVA
DettagliSEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMMA. Dalla restituzione dei dati del monitoraggio dei bisogni formativi alla programmazione del lavoro sul territorio
SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMMA Dalla restituzione dei dati del monitoraggio dei bisogni formativi alla programmazione del lavoro sul territorio Ferrara 2/2/9 1 Nella tua scuola c è la percezione del
DettagliTITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA
Anno scolastico 2011/2012 TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA Tipologia di progetto Analisi del contesto e Lettura dei bisogni Destinatari X Curriculare X Extracurriculare Scarsa capacità di
DettagliProgetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia
Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI Un offerta formativa gratuita rivolta a docenti di ogni ordine e grado di Milano e provincia Comunità Nuova Onlus Tel. 02.48303318 Fax 02.48302707 Sede legale e amministrativa:
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI BOZZOLO SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOZZOLO V ia Arini, 4/6 46012 Bozzolo (Mn) -------------------------------------- 037691154 fax 037691215 e-mail: segreteria@icbozzolo.gov.it mnic82300l@istruzione.it Posta elettronica
DettagliProgetto Continuità. Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1 grado MAN MANO CRESCIAMO. Referente Ins. Silvana Longhitano
Progetto Continuità Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1 grado MAN MANO CRESCIAMO Referente Ins. Silvana Longhitano A.S. 2016/2017 L obiettivo della continuità è quello di comunicare e realizzare un
DettagliSTARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE. Prof.ssa Cristina Silvestrin
STARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE Prof.ssa Cristina Silvestrin Nella disabilità comunicativa è estremamente importante la relazione che s instaura tra l alunno e tutti coloro che
DettagliPer niente 18 Poco % 27.7%
1. AREA ORGANIZZAZIONE 1.1. Le comunicazioni da parte della scuola (orari, regole, avvisi ecc.) sono efficaci 18 44 11.3% 27.7% 10.7% 50.3% 17 80 Codice Domanda: 1.1 1. AREA ORGANIZZAZIONE 1.2. Sei adeguatamente
DettagliL ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza
L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione
DettagliDISTURBI SPECIFICI DELL ADOLESCENZA! IL PESO DELLE DIFFICOLTA IN ETA EVOLUTIVA 2014/2015
DISTURBI SPECIFICI DELL ADOLESCENZA! IL PESO DELLE DIFFICOLTA IN ETA EVOLUTIVA 2014/2015 DSA E BES SONO DIFFICOLTÀ INDIVIDUALI CHE SI MANIFESTANO NELL AMBIENTE SCUOLA DIMENSIONE PERSONALE + SOCIALE IN
DettagliDAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI
DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI A TAVOLINO SPAZIO DI RICERCA CONDIZIONE GIOVANILE SIGNIFICATO SENSO EPISTEME DEL SAPERE SCOLASTICO CABINA DI REGIA DOCENTE SVILUPPO DI COMPETENZE
DettagliCOMMISSIONE CONTINUITA Piano di Accoglienza
Istituto Comprensivo Statale di Arsoli a.s. 2008 2009 COMMISSIONE CONTINUITA Piano di Accoglienza PLESSO DI Scuola dell Infanzia Chi avete accolto? Alunni Famiglie Come? Incontro di presentazione della
DettagliSiate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTTUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado di Colonna
DettagliLa psicologia di comunità nei contesti educativi
La psicologia di comunità nei contesti educativi Il settore scolastico è uno dei settori privilegiati della Psicologia di comunità Scuola come contesto in orientamento preventivo incontra età evolutiva
Dettagli