ORGANIZZAZIONE PER INSERIRE LO STUDENTE STRANIERO
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- Paola Raffaella Santini
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1 ORGANIZZAZIONE PER INSERIRE LO STUDENTE STRANIERO ASPETTATIVE DELLA SCUOLA PIANIFICAZIONE DELLA DIDATTICA 1
2 Quali attese? La scuola, quale agenzia educativa, ha delle attese che si declinano per docenti, studenti e genitori. L inserimento o meglio l accoglienza di uno studente straniero èvisto dalla scuola, che ne accetta l iscrizione, quale un momento di crescita per le tre componenti È innegabile che ciò richiede sforzo, impegno ed entusiasmo 2
3 Perché accogliere uno studente straniero? Il motivo fondamentale dell adesione della scuola a tale progetto èla ferma convinzione che, attraverso il confronto diretto con stili di vita e punti di vista diversi, gli alunni prendano maggiore coscienza di sé e della propria identità culturale, oltre a capire meglio le realtà e le culture di Paesi a volte molto lontani da noi. 3
4 Aspettative dei docenti Per i docenti lo studente straniero è: una risorsa umana e culturale, la possibilità di confronto con modelli scolastici diversi, una sfida formativa da vincere, l occasione per la crescita professionale dal punto di vista didattico/metodologico, ma è anche un impegno in più e si corre il rischio di subire la scelta fatta dalla scuola. 4
5 Aspettative degli studenti Per gli studenti lo studente straniero è: un nuovo compagno, qualcuno a cui chiedere informazioni di paesi che non conoscono, qualcuno con cui è comunicare, qualcuno che ha abitudini diverse, legate alla sua cultura, ma è anche un diverso che può essere rifiutato per paura o ignoranza. 5
6 Aspettative della scuola La crescita della personalità (osservabile in assunzione di responsabilità, capacità comunicativa, controllo dell'ansia, capacità di relazione con i compagni ed i docenti in modo empatico) La sensibilità interculturale (osservabile in maggiore curiosità ed apertura culturale, capacità di apprendere dall'esperienza,di integrarsi con gruppi diversi, di trasmettere la propria esperienza ad altri, acquisizione di capacità critiche e di relativismo culturale). 6
7 Opportunità per la scuola la scuola ha la possibilità di ampliare e internazionalizzare l offerta formativa, stimolare l interesse verso culture diverse dalla nostra ed educare alla differenza utilizzare la mobilità studentesca come risorsa e per stabilire relazioni con scuole partner dei Paesi da cui vengono gli studenti. La finalità fondamentale di tutta l attività è quella di educare i nostri ragazzi a diventare cittadini del mondo, responsabili e tolleranti. 7
8 Cosa fare prima, step by step: È fondamentale pianificare in anticipo scegliere la classe in cui inserire lo studente identificare una specifica funzione o attribuire l incarico ad un docente per il coordinamento delle attività legate agli scambi, con taglio didattico organizzativo incaricare un docente di riferimento (Tutor) di seguire lo studente preparare i compagni di classe all accoglienza del giovane straniero e ad usare innanzi tutto l empatia per comunicare con lui/lei 8
9 Il tutor svolge l attività d informazione e preparazione del Consiglio di Classe per l accoglienza dello studente straniero organizzando un orario specifico per lo studente straniero perché non è obbligatorio che frequenti tutte le ore curricolari nella stessa classe. Raccoglie le informazioni specifiche sul livello di preparazione dello studente e riferisce al Consiglio di Classe. Prevede un piano di studio personalizzato in base alle conoscenze linguistiche, alle aspettative dello studente e della scuola ospitante, e ai crediti che deve riportare alla sua scuola di origine. Organizza attività ice breaking per rompere il ghiaccio all interno della scuola e della classe per facilitare l inserimento dello studente. Motiva lo studente ad impegnarsi. Work in progress Concorda con lo studente contenuti, materiali e progetti per predisporre la valutazione dell esperienza. Ha la funzione di raccordo tra insegnanti e famiglia ospitante 9
10 E poi? Avere pazienza,specie all inizio,non sempre le strategie didattiche si dimostrano subito efficaci Avere fiducia nelle possibilità di relazione e di apprendimento dello studente straniero che di solito nel suo paese era bravo ed è riuscito a superare una selezione per accedere a questa esperienza Non dare mai agli altri studenti il messaggio,seppur velato, di insofferenza per non pregiudicare il buon rapporto tra loro e lo studente straniero Evitare possibili frustrazioni da insuccesso ricordando che lo studente deve già superare lo shock culturale e le difficoltà linguistiche Evitare che lo studente sia parcheggiato in classe durante lezioni che non èin grado di seguire 10
11 Pianificazione didattica Costruire un orario che soddisfi docenti, studente e mission dell esperienza. Dare la possibilità di seguire lezioni utili e per le quali lo studente abbia elementi base di conoscenza: es. lingua italiana del 1 anno, lingue straniere già conosciute, matematica, fisica, chimica, educazione fisica,informatica, arte e disegno, etc. secondo il livello di competenza Dare il tempo per acquisire il lessico necessario. 11
12 Usare le competenze come risorse Lo studente può accompagnare il docente della sua lingua madre o della lingua veicolare nelle varie classi con la funzione di: lettore in lingua madre aiuto per interagire in lingua madre con gli altri studenti aiuto per gli studenti che hanno difficoltà in quella lingua peer education Se ha buone competenze informatiche coinvolgerlo: nella redazione del giornale della scuola o altri progetti di tipo editoriale per l attivazione di progetti multimediali interculturali anche con la scuola del paese d origine dello studente organizzare web conference con altre scuole in rete nazionali o internazionali 12
13 Usare le competenze come risorse Se ha pratica di disegno, ma ha difficoltà con storia dell arte: inserirlo nelle classi che hanno disegno per il primo periodo fornirgli un glossario dei termini artistici da tradurre in inglese per esempio e poi da studiare in italiano fare frequentare le lezioni di storia dell arte nel secondo periodo dell anno Se lo studente èuno sportivo e pratica sport inusuali: permettergli/le di farli conoscere ai suoi compagni inserirlo in gruppi anche per i giochi studenteschi 13
14 Ma dove èil problema? Dove le competenze di lingua italiana sono necessarie per seguire le lezioni e apprendere!! Storia, filosofia, diritto e molte altre. Allora la competenza dell insegnante èimportante quanto la flessibilità e la fantasia di creare occasioni d apprendimento della lingua italiana. La generosità e l aiuto dei compagni è fondamentale per avere la funzione di peer-tutor che riesce a contenere il senso di fallimento e scoramento dello studente straniero 14
15 Come si può fare? Cominciare a dare brevi parti di testo o di fotocopie da tradurre con il dizionario dall italiano nella sua lingua perché possa capire di cosa si sta parlando. Far presentare in lingua veicolare la storia del paese di origine nel periodo storico che i compagni stanno affrontando nella programmazione. Attivare CLIL nella classe dello studente e non solo nel ultimo anno di corso o in alternativa inserirlo nelle classi in cui i progetti CLIL sono attivi. 15
16 Altre idee.. Per Diritto o Educazione civica chiedere allo studente di fare il confronto tra la sua cultura e quella italiana magari attivando una sorta di dibattito tra gli studenti, l insegnante della materia potrebbe fornire un questionario guida per aiutare lo studente ad esprimersi in italiano, specie nel primo periodo della sua permanenza. 16
17 La scuola non èsolo in classe La scuola è un occasione formativa anche con la partecipazione agli Organi Collegiali: indirizzare lo studente a conoscere la funzione dei vari organismi istituzionali presenti nella scuola invitarlo a partecipare alle riunioni dei vari organismi dentro e fuori dalla scuola (es. Consiglio d Istituto, Assemblee o Comitati degli studenti, Consulta provinciale degli studenti) 17
18 Come e cosa valutare? La valutazione si riferisce al percorso formativo. La valutazione deve essere coerente con il piano di studio personalizzato stabilito per lo studente e gli obiettivi stabiliti per la sua esperienza. La valutazione dello studente deve misurare le competenze e le conoscenze acquisite: competenze relazionali con gli adulti e con i pari, competenze linguistiche e comunicative, risultati dei processi cognitivi attivati nell acquisizione delle varie conoscenze 18
19 Concludendo È importante che ognuno svolga il suo ruolo in modo positivo. La ricaduta dell esperienza sulla scuola dipende dal valore che le viene dato dal Dirigente scolastico. sulla classe dipende dall approccio degli insegnanti. sullo studente dipende dal tessuto di relazioni con insegnanti e compagni. L esperienza sarà formativa per tutti anche per il futuro approccio al mondo globale e interculturale. 19
20 La scuola sta cambiando Ieri.. Oggi.. Domani.? Grazie per l attenzione. 20
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