La retina. La Visione. Cellule Fotorecettoriali: MECCANISMI NEUROFISIOLOGICI DEL SISTEMA VISIVO. Vincenzo Parisi. Bastoncelli: Coni: La rodopsina:
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1 MECCANISMI NEUROFISIOLOGICI DEL SISTEMA VISIVO Vincenzo Parisi La Visione La visione è la manifestazione di raffinati e complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di traduzione dello stimolo luminoso in impulso nervoso.. Fondazione Bietti-IRCCS, Roma...e della trasmissione dell impulso nervoso lungo le vie visive, cioè dalle cellule ganglionari retiniche fino alla corteccia cerebrale occipitale. La retina Cellule Fotorecettoriali: Bastoncelli: rilevano stimoli di bassa intensità luminosa frequenza inferiore ai 12 Hz Coni: mediano la visone dei colori alta risoluzione temporale (fino a 55 Hz) alta risoluzione spaziale (fino a 60 cicli/grado) Cellule Fotorecettoriali: trasduzione dell impulso luminoso in impulso elettrico: al buio: apertura dei canali del Na+ e del K+corrente al buio rilascio di neurotrasmettitori alla luce : assorbimento di un fotone da parte di un pigmento situato nei dischi esterni dei fotorecettori: la rodopsina ciclo del retinale chiusura dei canali del Na+ e del K+fotocorrenteiperpolarizzazione della membrana cellulare riduzione del rilascio di neurotrasmettitori La rodopsina: proteina : 348 aminoacidi la sintesi di tale proteina è regolata da geni presenti nel DNA.
2 Anomale sequenze di nucleotidi dei geni sostituzione di un aminoacido mutazione della rodopsina Mutazioni Cellule postrecettoriali: La sostituzione del 23esimo aminoacido prolina istidina (Pro 23 His)* degenerazione del fotorecettore (perdita o assenza del segmento esterno) Retinite Pigmentosa * Dryja et al. Nature, N Eng J Med,, 1990 Cellule amacrine, Muller, Interplessiformi: connettono più fotorecettori tra di loro e con le Cellule bipolari: alcune classi sono attivate (depolarizzazione) dal maggior rilascio di neurotrasmettitore da parte dei fotorecettori (centro OFF) alcune classi sono attivate (depolarizzazione) dalla diminuzione di rilascio di neurotrasmettitore da parte dei fotorecettori (centro ON) Cellule postrecettoriali: Cellule ganglionari: possono ricevere informazioni da 1 a 300 fotorecettori campionamento retinico: 1/300 nella periferia retinica, 1/1 nella fovea acuità visiva (massima nella fovea) Campi recettivi Centro ON attivati dalla luce ed inibiti dal buio Campi recettivi Centro OFF inibiti dalla luce ed attivati dal buio Cellule postrecettoriali: nella periferia retinica : Cellule ganglionari: grande soma ( G. magnocellulari) e assone di grosso calibro (alta velocità di conduzione) responsive a basse frequenze temporali e spaziali, alle variazioni di luminanza nella macula: piccolo soma (G. Parvocellulari) e assone di piccolo calibro (ridotta velocità di conduzione) responsive ad alte frequenze temporali e spaziali, alle variazioni di contrasto cromatico ESPLORAZIONE ELETTOFUNZIONALE DELLA RETINA L Elettroretinogramma (ERG) e la risposta bioelettrica retinica ad uno stimolo visivo costituito da: - lampi di luce, espressione di variazioni di intensità e di lunghezza d onda dell energia elettromagnetica nello spettro visibile (flash) -un modello strutturato (pattern) formato da barre o scacchi che si alternano nel tempo.
3 Generatori ERG Approccio Farmacologico: inattivazione dei fotorecettori o blocco delle sinapsi intraretiniche Approccio Degenerativo taglio del nervo ottico e degenerazione delle fibre ganglionari o modelli patologici con degenerazione delle fibre ganglionari. Maffei e Fiorentini, Science, 1981 Dopo taglio del nervo ottico è stata osservata una progressiva diminuzione, fino alla scomparsa, del PERG. Tale modificazione elettroretinografica era associata alla degenerazione delle fibre e cellule ganglionari. L ERG da flash rimaneva invariato. Viswanathan et al. IOVS 00; Experimentally-induced glaucoma or TTX treatment in monkey eyes: Reduction of PERG amplitude Generatori Elettroretinogramma Onda a ERG da Flash }Onda b ERG da Flash Potenziali Oscillatori ERG da Pattern L ELETTRORETINOGRAMMA (ERG) da Flash ATTRAVERSO OPPORTUNE METODICE DI PRESENTAZIONE DELLO STIMOLO VISIVO E POSSIBILE REGISTRARE L ATTIVITA BIOELETTRICA DELLE DIFFERENTI CLASSI CELLULARI CHE COSTITUISCONO LA COMPLESSA ARCHITETTURA RETINICA Lo stimolo visivo: Flash lampo di luce stroboscopica Ganzfeld se ne valuta: intensità (cd/ m 2/ s o Joule) durata (msec) frequenza temporale (in Hz)
4 ERG da Flash: FT 1 Hz, 1 J: Risposta transiente caratterizzata da: onda a: onda b onda c: FT 1 Hz, 10 J: Potenziali Oscillatori FT 10 e Hz: Flicker, bastoncelli FT 30 Hz: Flicker, coni ERG da Flash: aumento del tempo di latenza onda a e b, riduzione di ampiezza dell onda a e b in: retinite pigmentosa Vasculopatie distacco di retina (Diabete, retinopatie tossiche Ipertensione) amaurosi di Leber Occlusioni arteriose acromatopsia e venose cecità notturna Uveiti... distrofie dei coni NO IN PATOLOGIE MACULARI Potenziali Oscillatori: Ridotti o Assenti in retinite pigmentosa distacco di retina retinopatie tossiche amaurosi di Leber acromatopsia cecità notturna distrofie dei coni Vasculopatie (Diabete, Ipertensione) Occlusioni arteriose e venose Uveiti stadi avanzati del glaucoma NO IN PATOLOGIE MACULARI ERG da Pattern Risposta elettoretinografica ad uno stimolo strutturato costituito da barre o scacchi che si alternano in modo cadenzato nel tempo. Lo stimolo visivo: PATTERN PERG: Elettrodi BARRE (gratings) SCACCHI (checkerboard) se ne valuta: frequenza spaziale (angolo sotteso dal singolo elemento: minuti di arco o cicli/grado) contrasto (rapporto di luminanza tra gli elementi del pattern) frequenza temporale (tempo di inversione) ERG jet DTL Henkes Skin
5 ERG da Pattern ERG da Pattern 1-2 Hz: Risposta transiente caratterizzata da serie di onde a polarità alternante negativa-postivanegativa : N35, P50, N95 > 8 Hz: risposta Steady-State: valutazione della risposta sulla armonica di frequenza doppia rispetto a quella di stimolazione (FFT, fase e ampiezza della II armonica) ERG da Pattern PERG su PubMed ERG da Pattern: aumento del tempo di latenza picchi N35, P50 e N95, riduzione di ampiezza n35-p50 e P50-N95 (transiente), ritardo di fase e riduzione di ampiezza (steady-state) in: retinite pigmentosa maculopatie M. di Stargardt M. di Best degenerazione maculare senile diabete glaucoma neuriti ottiche (Indice di degenerazione retrograda nella SM) Parkinson CONCOMITANZA DI PATOLOGIE: Abilità dignostica = 0
6 Quesito: I generatori del PERG evidenziati nel modello animale di Maffei e Fiorentini sono applicabili alla patologia umana? Ovvero, il PERG è un indicatore della funzione della retina interna anche nell uomo? Studi su modelli umani di degenerazione delle cellule ganglionari retiniche: Correlazioni tra morfologia dello strato delle fibre nervose in vivo e PERG La valutazione in vivo delle fibre nervose retiniche La Tomografia a Coerenza Ottica: OCT tecnica ad alta risoluzione che fornisce immagini stratificate della retina dalle quali è possibile ottenere informazioni quantitative sullo strato delle fibre nervose. tecnica analoga all ecografia B-mode che al posto di un onda acustica utilizza la riflessione di un onda luminosa misurando il ritardo del fascio luminoso che incrocia lo strato delle fibre nervose. Per lo studio delle fibre nervose (RNFL): viene utilizzata una scansione circolare I primi studi hanno dimostrato un ottima risoluzione spaziale: 10 micron (Schuman( 1995), oggi con l OCT l 3 STRATUS essa raggiunge circa 8 micron diametro di 3.4 mm centrata sulla papilla; si ottengono così spessori di ogni quadrante (superiore, inferiore, nasale, temporale), ed una media dello spessore totale Dia 21
7 Correlazioni Morfo-Funzionali: 1)Glaucoma 2)Multiple Slerosis 3) Alzheimer s Disease 4) CADASIL 5) Parkinson PERG nei pazienti con Ipertensione Oculari o Glaucomatosi PERG Ampiezza P50-N95: Accuratezza Media± 1SD: Controlli: 1.695±0.26 µv OHT: 1.039±0.28 µv POAG: 0.506±0.17 µv P<0.01 (Anova) Specificità : 100% Sensibilità: : OAG 100%; OHT 69.2% Parisi et al. Ophthalmology specificity % Correlazione tra PERG e spessore del NFL in OHT e POAG PERG OHT: r = , P<0.001 POAG: r = , P<0.001 Parisi et al., IOVS 1999, Ophthalmology 01
8 Morpho-functional Correlations: Multiple Sclerosis Morpho-functional Correlations: : Multiple Sclerosis Evaluation of RNFL thickness in MS patients with or without Optic Neuritis (NORB) 296 citations 13 Optical coherence tomography (OCT) in the diagnosis and the monitoring of the neurodegenerative process in multiple sclerosis Normal RGC Function PERG +OCT in MS RGC Dysfunction Patients MS Patients MS patients with NORB* MS patients without NORB Controls Number Age (ys) 37.5± ± ± ±8.6 Normal RGC Function Normal NFLT Reduced NFLT RGC Dysfunction *At list 12 month elapsed from the NORB, VA / on 96 eyes; Kupfer C. Arch Ophthalmol 1983; 70: Italian MOH: Ricerca Finalizzata 14-17, Morphofunctional visual pathways evaluation in multiple sclerosis: possible identification of neurodegenerative bio-markers Principal investigator: Vincenzo Parisi Istitution:Fondazione G.B. Bietti MS OCT *54.1% MS: R = p = MS+NORB: R = p < Alzheimer s Disease MS OCT = * 45.9% NFLT Temporal (micron) % Lower Confidence PERG Amplitude Limit 95% Lower Confidence NFLT Limit PERG 60' P50-N95 Amplitude (microvolt) MS PERG = *54.3% MS PERG *46.7% Controls MS+NORB MS
9 Morpho-functional Correlations: Alzheimer s Disease Morpho-functional Correlations: Alzheimer s Disease 80 AD eyes 75 PERG P50 Latency (ms) R = P = NFL Overall Thickness (micron) PERG P50-N95 Amplitude (microvolt) 1.6 AD eyes R = P = NFL Overall Thickness (micron) Morpho-functional Correlations: : Alzheimer s Disease Control Eye AD eye Morpho-functional retinal changes: CADASIL OCT versus patient s age and psychometric parameters In AD patients, no significant correlations (p<0.01) between the NFL values and age or psychometric parameters (MMSE, ADAS, IVM) were observed. Morpho-functional retinal changes: : CADASIL Parkinson s Disease
10 Parkinson s Disease Conclusions ( the thinner the layer,, the worse the visual function. ) ESPLORAZIONE ELETTOFUNZIONALE DI AREE LOCALIZZATE RETINICHE: - ERG Focale - ERG multifocale Problema principale: Asher (J.P. 1965) e Boynton e Riggs (J.P. 1951) dimostrarono che un piccolo spot luminoso, se orientato sul disco ottico, produceva un ERG la cui ampiezza era eguale o lievemente superiore rispetto a quello ottenibile quando lo stesso spot era orientato sulla fovea. Questo era dovuto al fatto che il globo oculare agisce come una sfera integrante (o ganzfeld), cosicché uno stimolo luminoso intenso viene riflesso dall'area retinica stimolata a quelle circostanti. Da queste ultime viene generato un ERG la cui ampiezza è maggiore di quello focale e tale quindi da oscurarlo. - Risolvere i problemi legati alla ridotta ampiezza dei segnali retinici focali ed al fenomeno della modulazione della stray-light Riflessione e diffusione dello stimolo luminoso, che è in grado di eccitare aree retiniche al di fuori di quella stimolata. METODOLOGIA Tecniche di stimolazione - Le tecniche attualmente in uso per ottenere il FERG impiegano uno stimolo test circondato da un background luminoso adattante. - Lo stimolo o spot luminoso può essere di dimensioni variabili (3-10 gradi) ed essere generato da diverse fonti luminose: - spot, oftalmoscopio, - modulazione di luminanza (stimolo flicker) - pattern (modello strutturato costituito da barre/scacchi) Il FERG da stimolo flicker: - Per stimoli di dimensioni relativamente piccole (inferiori a 10 gradi) e per frequenze temporali intorno a 30 Hz, il FERG forma d'onda approssimativamente sinusoidale che è dominata da una componente di frequenza pari a quella di stimolazione (prima armonica; 1F).
11 Il FERG da stimolo Pattern: - forma d'onda approssimativamente sinusoidale che è dominata da una componente di frequenza doppia rispetto a quella di stimolazione (seconda armonica; 2P). ERG Focale: generatori strati retinici maculari esterni:1f strati retinici maculari interni: 2P L'analisi delle singole componenti dell ERG Focale può fornire degli indici funzionali di differenti elementi retinici nella regione maculare (valutazione layer-by-layer). ERG Focale: ritardo di fase e riduzione di ampiezza della 2P, 2F e 1F in APPLICAZIONI CLINICHE Monitoraggio della Terapia Fotodinamica retinite pigmentosa Maculopatie M. di Stargardt M. di Best degenerazione maculare senile diabete glaucoma neuriti ottiche (2P ridotta come indice di degenerazione retrograda nella SM) NO CON CATARATTA, PATOLOGIE CONCOMITANTI, MANCANZA DI FISSAZIONE APPLICAZIONI CLINICHE Monitoraggio del Trattamento chirurgico dei Pucker maculari Monitoraggio del Trattamento chirurgico dei Pucker maculari basale 6 mesi dopo PPV
12 ERG Multifocale: stimolo visivo e risposta elettrofunzionale ERG MULTIFOCALE NORMALE Suddivisione in aree Risposta Assoluta Risposta Normalizzata (RAD) Latencies Values ms µv Latencies Values ms nv/deg^2 Latencies Values ms µv µv 5 RMS ms deg M-ERG deg nv/deg^ deg ms Soggetto P. C.: 28 anni, RP, OD M-ERG Campo Visivo StDev deg nv/deg^ nv/deg^2 50 NO CON CATARATTA, PATOLOGIE CONCOMITANTI, MANCANZA DI FISSAZIONE 9 10 nv/deg^ Soggetto B.A.: 34 anni, RP, OD Retinite Pigmentosa -Maculopatie -Glaucoma StDev 4.19 nv/deg^ Applicazioni Cliniche Mappa della funzionalità retinica deg Latencies Values ms nv/deg^ Campo Visivo StDev 4.19 nv/deg^2 0 deg 0 deg
13 Soggetto P. C.: 28 anni, RP, OS M-ERG Campo Visivo Nei pazienti con RP si ha la possibilità di rilevare aree retiniche ancora funzionanti e di quantificarne la funzionalità residua in maniera oggettiva. 0 deg StDev 2.41 nv/deg^ nv/deg^2 Particolare utilità nella valutazione funzionale residua della regione maculare 0 deg 0 deg Soggetto: Di Ma 44 anni, CNV miopica, OD Soggetto: Di Mi 54 anni, CNV miopica, OD AMD: Correlazioni merg-microperimetria 0 deg 0 deg StDev StDev 4.44 nv/deg^ nv/deg^ nv/deg^ nv/deg^2 0 deg 0 deg 0 deg 0 deg AMD: Correlazioni merg-microperimetria microperimetria mferg in Glaucoma
14 Il nervo Ottico Il nervo ottico può essere diviso in 4 parti: Intraoculare (o testa del nervo ottico): compresa tra le pareti del bulbo oculare (1 mm); Intraorbitaria: ( mm); Intracanalicolare: compresa nel canale ottico (4-10 mm); Intracranica: (10- mm). Il nervo ottico (II paio dei nervi cranici) non è un nervo nell accezione abituale del termine, ma, morfologicamente e funzionalmente, una proiezione diencefalica. Costituito dall insieme degli assoni delle cellule gangliari della retina,, si estende da questa al chiasma ottico rivestito dalle sue guaine, dura madre, aracnoide e pia madre, che sono in continuità con quelle meningee. The blood supply of normal optic disc ESPLORAZIONE FUNZIONALE DELLE VIE OTTICHE: I POTENZIALI EVOCATI VISIVI PEV: stimolo visivo e risposte bioelettriche corticali I POTENZIALI EVOCATI VISIVI (PEV) si definiscono come le variazioni dei potenziali bioelettrici della corteccia occipitale evocati da stimoli visivi. Sono, quindi, la manifestazione di raffinati e complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di traduzione e trasmissione dell impulso nervoso lungo le vie visive, cioè dai fotorecettori retinici fino alla corteccia cerebrale occipitale. Flash
15 PEV con latenze aumentate ed ampiezze ridotte: Normale Patologico Basse frequenze spaziali: risposta più rapida assoni con più rapida velocità di conduzione assoni di grosso calibro range di normalità Alte frequenze spaziali: risposta + ritardata assoni con più lenta velocità di conduzione fascio papillo- maculare Glaucoma, NORB, NOIA, SM, diabete, maculopatia, RP, papilledema,. GLAUCOMA PEV latenza P100: Accuratezza Media± 1SD: Controlli: ±3.10 ms OHT: ±4.99 ms POAG: ±6.00 ms P<0.01 (Anova) Specificità : 100% Sensibilità: OAG 100%; OHT 85.3% Parisi et al. Ophthalmology specificity % Correlazione tra PEV e spessore del NFL in OHT e POAG PEV OHT: r = 0.422, P= POAG: r = 0.2, P= Parisi et al., IOVS 1999, Ophthalmology 01
16 Correlazioni VEP-OCT: Sclerosi Multipla LE VIE OTTICHE POST-CHIASAMTICHE Il Nucleo Genicolato laterale - Sistema magno/parvo cellulare Il Nucleo Genicolato laterale: Fisiopatologia 1) Rilascio di neurotrasmettitore Diviso in 6 strati: ipsi e controlaterale soma assone Cellula target 3) Rilascio di Fattori neurotrofici (NGF, BDNF ) 2) Cellula Target attività elettrica dipendente ESPLORAZIONE FUNZIONALE DELLE VIE OTTICHE POSTRETINICHE: IL TEMPO RETINO-CORTICALE Glaucoma La conduzione dell impulso nervoso tra le cellule ganglionari e la corteccia visiva può essere valutata elettrofisiologicamente tramite la registrazione simultanea di PEV e PERG, in cui la differenza tra il tempo di latenza della P100 del PEV (espressione della risposta occipitale) ed il tempo di latenza P50 del PERG (espressione della massima attività delle cellule ganglionari) viene indicato come Tempo Retino-corticale. Celesia et al, IOVS, 1985.
17 Ambliopia La Corteccia Visiva La corteccia visiva Cellule semplici, complesse ipercomplesse Aree occipitali 17, 18, 19 Rappresentazione retinotopica Cellule semplici, complesse, ipercomplesse Le colonne di dominanza oculare Colonne di Dominanza Oculare VEP Multifocale: stimolo visivo e risposta elettrofunzionale
18 VEP Multifocale Normale Applicazioni Cliniche Rings Absolute Response LatenciesValues ms nv/deg^ RMS ms Normalized Response Latencies Values ms nv/deg^ RMS ms - Retinite Pigmentosa - Maculopatie - Glaucoma - Neuriti Ottiche Applicazioni Cliniche - Retinite Pigmentosa - Maculopatie - Glaucoma - Neuriti Ottiche AIM Aim of this study was to determine the impact of retinal functional losses on the cortical visually-evoked activity by evaluating the relationship between mferg and MVEP components Patients: Retinitis Pigmentosa Model
19 1.07 nv/deg^2 0 deg 0 deg StDev 4.19 nv/deg^2 0 deg 0 nv 0 nv 0 0 ms 0 0 ms 1.48 nv/deg^2 0 deg 0 deg StDev 4.19 nv/deg^2 0 deg 0 nv 0 0 ms Subject B.A.: 34 years, RP, LE Subject C.B.: 39 years, RP, LE Mf-ERG Visual Field Mf-VEP Mf-ERG Visual Field Mf-VEP Subject P.C.: 28 years, RP, LE Mf-ERG Visual Field Mf-VEP RESULTS 0 deg StDev 4.21 nv/deg^ nv/deg^2 0 deg 0 deg CORRELATION BETWEEN LOCALIZED RETINAL RESPONSES AND RELATIVE CORTICAL PROJCETCTION Examples of m-erg and m-vep in RP 5 LIVELS of ECCENTRICITY Mf-ERG Mf-VEP -1:0-2.5 degrees 5-2:2.5-5 degrees - 3: 5-10 degrees :10-15 degrees - 5:15- degrees
20 m-erg and m-vep Correlations in RP Conclusions Losses in N1 response density as well as delays in P1 timeto-peak of the MERG most accurately predict corresponding losses in the MVEP main positive component. Since MERG N1 is thought to be generated by photoreceptors and off bipolar cells, these data suggest that functional losses of these neural generators have a major impact on the characteristics of the corresponding cortical responses. Applicazioni Cliniche Subject: D. M. 44 years, myopic CNV, RE Mf-ERG Mf-VEP - Retinite Pigmentosa - Maculopatie - Glaucoma - Neuriti Ottiche 0 deg StDev 4.44 nv/deg^ nv/deg^2 0 deg 0 deg 0 nv 0 0 ms Subject: V. C. 45 years, myopic CNV, RE Mf-ERG Mf-VEP Applicazioni Cliniche 0 deg StDev 1.68 nv/deg^ nv/deg^2 - Retinite Pigmentosa - Maculopatie - Glaucoma - Neuriti Ottiche 0 deg 0 deg 0 nv 0 0 ms
21 Subject G.I.: 54 years, Glaucoma Mf-VEP Visual Field Subject C.D.: 39 years, Glaucoma Mf-VEP Visual Field Subject G.I.: 54 years, Glaucoma Mf-VEP Visual Field Subject C.A.: 56 years, Glaucoma Mf-VEP Visual Field 0 nv 0 0 ms Subject I.R.: 52 years, Glaucoma Mf-PEV Visual Field 0 nv 0 0 ms
22 Applicazioni Cliniche Leber s Optic Neuritis - Retinite Pigmentosa - Maculopatie - Glaucoma - Neuriti Ottiche Leber s Optic Neuritis DIAGNOSI A B DIFFERENZIALE ELETTROFISIOLOGICA DELLE PATOLOGIE DELLE VIE OTTICHE Greatest delay in the papillo-macular bundle PEV con latenze aumentate ed ampiezze ridotte: PEV: latenze aumentate/ampiezze ridotte: Normale Patologico Glaucoma, NORB, NOIA, SM, diabete, maculopatia, RP, papilledema,. range di normalità Diagnosi differenziale tra: - Patologie retiniche -Patologie postretiniche E necessario associare: PEV + ERG PEV + PERG
23 PEV+ ERG PEV Alterato + ERG Normale PEV+ ERG PEV Alterato + ERG Alterato Range di normalità range di normalità patologia post-fotorecettoriale: cellule ganglionari, nervo ottico, vie ottiche Patologia fotorecettoriale che determina un ritardo della conduzione nervosa lungo le vie ottiche PEV+ PERG: il Tempo Retino-Corticale PEV+ PERG VEP P100 Tempo Implicito: risposta corteccia visiva PERG P50 Tempo Implicito ed Ampiezza: risposta cellule ganglionari PEV Alterato + PERG Normale: TRC aumentato microvolt 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 DELAY IN POSTRETINAL VISUAL PATHWAYS VEP O1 VEP O2 1,0 Differenza VEP P100- PERG P50 Tempi Implicit è indicato come Retinocortincal Time (indice elettrofisiologico della conduzione nervosa tra le cellule ganglionari e corteccia visiva). Celesia et al, IOVS, , TRC normale msec patologia post-retinica nervo ottico, vie ottiche postchiasmatiche (asimmetria tra O1 e O2) PERG ERG Normale PEV Alterato + PERG Alterato: TRC Normale PEV+ PERG microvolt 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 INNER RETINAL DYSFUNCTION msec TRC normale Patologia maculare o della retina interna (Celesia et al. IOVS 1985) VEP O1 VEP O2 PERG ERG Normale PEV Alterato + PERG Alterato: TRC aumentato PEV+ PERG microvolt 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0, TRC normale msec patologia post-retinica associata e fenomeni di degenerazione delle cellule ganglionari (NORB, NOIA, patologie del nervo ottico) VEP O1 VEP O2 PERG
24 PEV+ ERG Focale SCOTOMA CENTRALE: MACULA O NERVO OTTICO?..in condizioni subcliniche PEV Alterato + ERG Focale con 1F, 2F e 2P: Normale range di normalità Patologia del nervo ottico (fascio papillo-maculare) PEV+ ERG Focale PEV Alterato + ERG Focale con 1F, 2F e 2P: Ridotte range di normalità Patologia maculare: (Pucker iniziali, inziale Stargardt, RP inversa, Foro, ecc..) CONCLUSIONI Gli esami elettrofunzionali Permettono di studiare in modo selettivo la funzionalità delle differenti strutture delle vie ottiche Permettono di quantificare disfunzioni dell intera retina (ERG) della macula (ERG-Focale) Permettono di identificare eventuali processi di degenerazione che possono interessare le strutture neuroretiniche (cellule e fibre ganglionari, PERG) Permettono di quantificare i tempi di conduzione nervosa lungo le vie ottiche (PERG +PEV=TRC) L ERG multifocale fornisce informazioni dettagliate sulla funzionalità selettiva di aree retiniche localizzate - metodica semeiologica paragonabile ad una perimetria elettrofunzionale e pertanto più oggettiva della perimetria psicofisica. - Test riproducibile utilizzabile nella valutazione della progressione della malattia e nel monitoraggio dell efficacia dei trattamenti terapeutici. forma, colore, dimensioni, contrasto, posizione nello spazio,
25 Coautori degli studi presentati Retinite pigmentosa Prof. Benedetto Falsini Dott.ssa Lina Gallinaro Dott.ssa Lucia Ziccardi Dott.ssa Giovanna Stifano Pucker Maculari Dott.Guido Ripandelli Dott.Andrea Coppè Dott.ssa Lina Gallinaro Prof. Mario Stirpe Glaucoma Prof. Gianluca Manni Prof. Marco Centofanti Dr.ssa Lina Gallinaro Dr.ssa Lucia Tanga Dr.ssa Lucia Ziccardi Prof. Massimo G. Bucci CNV miopica e AMD Dott.ssa Monica Varano Dott.ssa Lina Gallinaro Dr.ssa Loredana Perillo Dr.ssa Nicoletta Capaldo Dr. Massimiliano Tedeschi Neuroftalmologia Prof. Francesco Pierelli Prof. Leoluca Parisi Prof. Francesco Fattapposta Prof. Federico Bianco Dr.ssa Rita Restuccia Grazie dell attenzione!!!
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