Corso di Principi e Modelli della Percezione. Prof. Giuseppe Boccignone. Dipartimento di Informatica Università di Milano

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Principi e Modelli della Percezione. Prof. Giuseppe Boccignone. Dipartimento di Informatica Università di Milano"

Transcript

1 Dall occhio al JPEG Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

2 Il prossimo passo: caratterizzazione del sensore //la retina Abbiamo visto che: sorgente S sensore normale elemento* di*superficie **Scena **Radianza*L* della*scena O6ica* (Lenti,*ecc) ** Irradianza*E* dell immagine Mapping* Lineare! E = k L ** Irradianza*E* dell immagine *Segnale** neurale Mapping* Non@Lineare! Primi stadi della visione: //l occhio nel sistema visivo occhio chiasma ottico nervo ottico collicolo superiore nucleo genicolato laterale corteccia striata

3 Primi stadi della visione: //La retina Primi stadi della visione: //La retina: coni e bastoncelli

4 Primi stadi della visione //La retina: coni e bastoncelli Fotorecettori: Cellule nella retina che trasducono l enegia della luce in energia neurale La luce è trasdotta da due tipi di fotorecettori: i coni e i bastoncelli Bastoncelli: Fotorecettori specializzati per la visione notturna (scotopica) Coni: Fotorecettori specializzati per la visione diurna (fotopica), la visione dei dettagli fini e la percezione del colore Primi stadi della visione //La retina: coni e bastoncelli Fotopigmenti : retinale + opsina (glicoproteina integrale di membrana) Bastoncelli: rodopsina (picco 495 nm, 109 molecole) Coni: 3 fotopigmenti con picchi di assorbimento a 420, 530, 560 nm

5 Primi stadi della visione //La retina: coni, bastoncelli, fototrasduzione Al buio, con i canali di Na + aperti, il potenziale di riposo è circa -40 mv. Con i canali chiusi iperpolarizza verso 70 mv (il potenziale di riposo di K + ). Primi stadi della visione //La retina: densità di coni e bastoncelli,

6 Primi stadi della visione //Fotorecettori in sintesi Bastoncelli Acromatici Sensibilità elevata Alta convergenza Bassa acuità Periferici (15 ) Coni Tri-cromatici Sensibilità bassa Bassa convergenza Alta acuità Centrali 100 milioni 6 milioni Risposta lenta Risposta rapida Non-selettivi alla direzione della luce Selettivi alla direzione della luce (Styles-Crawford) Osservatore fotometrico Come viene percepita da un osservatore umano una radiazione e.m.? La valutazione visiva di uno stimolo radiometrico è oggetto della fotometria. L occhio non ha la stessa sensibilità a tutte le lunghezze d onda, e la sensibilità dipende anche dall intensità della radiazione:

7 Osservatore fotometrico Si possono distinguere tre tipi di visione: visione scotopica quando i soli bastoncelli sono attivi; visione mesopica quando sono attivi sia bastoncelli che coni; visione fotopica quando sono attivi solo i coni. ** Irradianza*E* dell immagine *Segnale** neurale Mapping*Non@Lineare! Osservatore fotometrico //curva di risposta spettrale dell occhio In condizioni di alta intensità si ha il regime fotopico: la luce è percepita principalmente dai coni al centro della retina La sensibilità relativa V(λ) è data dalla curva della figura e ha il massimo a 555 nm; V(λ) curva di risposta spettrale dell'occhio umano funzione di efficienza luminosa fotopica spettrale relativa

8 Osservatore fotometrico //curva di risposta spettrale dell occhio in condizioni di bassa intensità si ha il regime scotopico: la luce è percepita principalmente dai bastoncelli al bordo della retina la sensibilità relativa è data dalla curva V (λ) della figura e ha il massimo a 507 nm V (λ) V(λ) Osservatore fotometrico //Dalla radiometria alla fotometria Ad ogni grandezza radiometrica corrisponde una grandezza fotometrica che è la rispettiva grandezza radiometrica valutata secondo la risposta del sistema visivo umano. Radiometria V(λ) Fotometria Energia radiante Flusso radiante Intensità radiante Irradiamento Radianza La funzione di efficienza luminosa fotopica spettrale relativa Energia luminosa (lumen/sec) Flusso luminoso (lumen) Intensità luminosa Illuminamento (lux = lumen m 2 ) Luminanza (candele m 2

9 Osservatore fotometrico //Dalla radiometria alla fotometria Radiometria V(λ) Fotometria Flusso radiante Φv Φ Flusso luminoso (lumen) Intensità radiante Intensità luminosa (cd) Irradiamento Illuminamento (lux = lumen m 2 ) Radianza Luminanza (candele m 2 Un modello semplice del primissimo stadio Fotorece6ori ** Irradianza*E* all immagine log log Ev **Strati*interni* della*retina *Segnale** neurale log Ev Mapping* Non@Lineare! Controparte neurofisiologica correlata alla legge di Fechner: S = k log R La sensazione psicologica S dell intensità di uno stimolo fisico R aumenta più lentamente dell aumentare di R

10 Primi stadi della visione //La retina: strati interni di elaborazione Primi stadi della visione //La retina: strati interni e il problema della codifica Il percorso verticale: verticalmente le connessioni riguardano i fotorecettori, le cellule bipolari e le cellule gangliari Regioni della retina interagiscono fra loro per mezzo di connessioni laterali di tipo inibitorio (inibizione laterale). Tale processo è svolto dalle cellule orizzontali e dalle cellule amacrine

11 Primi stadi della visione //La retina: strati interni di elaborazione Primi stadi della visione //La retina: cellule bipolari e campo ricettivo Campo recettivo: Regione dello spazio in cui uno stimolo attiva un neurone collocazione sulla retina dimensione pattern di luce che provoca la risposta più elevata centro del campo ricettivo periferia del campo ricettivo orizzontale bipolare

12 Primi stadi della visione //La retina: cellule gangliari (ON / OFF) Primi stadi della visione //La retina: cellule gangliari (ON / OFF) Risposte di una depolarizzazione di cellule gangliari a centro-on i cui campi recettivi (A-E) siano distribuiti attraverso un bordo di separazione buio-luce. Le cellule che rispondono maggiormente sono quelle i cui campi recettivi si trovano a cavallo del bordo buio-luce

13 Primi stadi della visione //La retina: cellule bipolari on / off Quando arriva uno stimolo luminoso la membrana del segmento esterno del fotorecettore si iperpolarizza (potenziale di recettore) neurotrasmettitore= glutammato Diminuzione rilascio di glutammato Ogni bipolare ON (OFF) è connessa a una gangliare ON (OFF) Presenza di luce: depolarizza (eccita) bipolari ON iperpolarizza (inibisce) bipolari OFF bipolare ON (eccita) gangliare ON bipolare OFF (inibisce) gangliare OFF Primi stadi della visione //La retina: inibizione laterale Il recettore OFF ipepolarizza la cellula orizzontale che depolarizza il recettore ON

14 Primi stadi della visione //La retina: cellule gangliari (ON / OFF) Il problema della visione spaziale //campionamento Il sistema visivo campiona il reticolo in maniera discreta coni In questo caso, il campo recettivo è più piccolo delle strisce ed è possibile ricostruire il reticolo orizzontale bipolare

15 Il problema della visione spaziale //campionamento Il sistema visivo campiona il reticolo in maniera discreta In questo caso, il campo recettivo è più grande delle strisce e non è possibile ricostruire il reticolo Bianco e nero cadono su un singolo recettore: il risultato è grigio Acuità visiva

16 Acuità visiva Acuità visiva (potere separatore): minima distanza a cui due oggetti sono separabili. Dipende da: (a) minima distanza fra i fotorecettori; (b) diffrazione Tecnicamente: il più piccolo angolo visivo sotteso da un ciclo del reticolo che è possibile percepire (risolvere) 1 ciclo angolo visivo Distanza visiva al limite della risoluzione reticolo Acuità visiva //reticoli Con una buona vista, risolvibili quando un ciclo sottende un angolo di { ciclo = ripetizione di una striscia bianca + nera (2mm)

17 Acuità visiva //misura oculistica Herman Snellen inventò il metodo per misurare l acuità visiva nel 1862 distanza critica del paziente distanza critica del paziente normale Tratto A 6 metri (20 piedi) si varia la dimensione delle lettere Vista normale 20/20 (Italia: 10/10) Altezza della lettera Acuità visiva //misura oculistica Lettera da 10/10: sottende un angolo di 5 = 5/60 = nell occhio Tratto della lettera: sottende un angolo di 1 (0.017 )

18 { Reticoli Frequenza Spaziale: Il numero di cicli di un reticolo per unità di angolo visivo (usualmente misurato in gradi) Intensità luminosa x 1 ciclo Reticoli sinusoidali Vista come superficie 3D I (x,y) Intensità luminosa { 1 ciclo x Vista come proiezione I (x)

19 Reticoli sinusoidali //fase Intensità luminosa Fase: posizione relativa del onda sinusoidale x 1 ciclo Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto Frequenza Spaziale: Il numero di cicli di un reticolo per unità di angolo visivo (usualmente misurato in gradi) angolo visivo fra 2 strisce bianche: 0.25 a 120 cm sf = 2 cicli/grado sf = 1 / 0.25 = 4 cicli/grado sf = 8 cicli/grado

20 Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto Problema: E vero che più larghe sono le strisce (minore sf) e più facile è distinguerle? angolo visivo fra 2 strisce bianche: 0.25 a 120 cm sf = 2 cicli/grado sf = 1 / 0.25 = 4 cicli/grado sf = 8 cicli/grado Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto Contrasto: Alto contrasto Basso contrasto Luminanza L max a L 0 Luminanza λ SF=1/λ a L 0 Spazio L min Spazio

21 Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto Contrasto: Soglia di contrasto: quantità minima di contrasto necessaria alla rilevazione di un immagine Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto

22 Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto: FSC Funzione di sensibilità al contrasto (FSC): 1 / soglia di contrasto Alta CSF = bassa soglia contrasto = poco contrasto necessario per risolvere l immagine Bassa CSF = elevata soglia contrasto = molto contrasto necessario per risolvere l immagine

23 Reticolo sinusoidale //frequenza e contrasto: FSC Funzione di sensibilità al contrasto (FSC): 1 / soglia di contrasto Alta CSF = bassa soglia contrasto = poco contrasto necessario per risolvere l immagine Bassa CSF = elevata soglia contrasto = molto contrasto necessario per risolvere l immagine Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali Cosa succede quando diamo in ingresso a S un pattern sinusoidale? input Sistema Ottico output

24 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali Consideriamo il caso unidimensionale output input Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali Intuitivamente: input output PSF Risultato: output scalato (ampiezza diversa) e traslato in fase stessa frequenza

25 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali Intuitivamente: input ogni impulso crea una risposta impulsiva scalata e traslata output Risultato: output scalato (ampiezza diversa) e traslato in fase stessa frequenza la somma delle risposte impulsive è la risposta finale del sistema Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali usiamo la rappresentazione generale input output

26 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali Generalizzando a 2D Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali MTF funzione di trasferimento = Trasformata di Fourier della PSF

27 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Trasformata di Fourier: data f(x,y) calcola i coefficienti (spettro) che pesano le varie componenti sinusoidali che sommate ricostruiscono l immagine f(x,y) ANALISI Trasformata inversa di Fourier: ricostruisce l immagine f(x,y) sommando le varie componenti sinusoidali pesate dai coefficienti F(u,v) SINTESI Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier TRASFORMATA DI FOURIER DI UN IMMAGINE

28 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier

29 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Principio di Indeterminazione Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Suono Immagini Componenti (armoniche 1D) Componenti (armoniche 2D)

30 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Posso visualizzare le componenti (armoniche 2D) sfruttando la proprietà colloco degli impulsi nel dominio delle frequenze antitrasformo nel dominio dello spazio Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Posso visualizzare le componenti (armoniche 2D) sfruttando la proprietà colloco degli impulsi nel dominio delle frequenze antitrasformo nel dominio dello spazio

31 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Ricostruisco l immagine per componenti Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Ricostruisco l immagine per componenti

32 Interludio: risposta di un sistema lineare a reticoli sinusoidali e trasformata di Fourier Ricostruisco l immagine per componenti Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi input output nello spazio nelle frequenze

33 Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi input output dominio dello spazio input output dominio delle frequenze Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi nello spazio input output dominio dello spazio Anatomia di una convoluzione discreta (filtraggio) Kernel (PSF) * Convoluzione Immagine input Immagine output

34 Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi nello spazio output Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi in frequenza input output input output

35 Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi in frequenza output input Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi in frequenza input output input output

36 Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi in frequenza output dominio dello spazio input dominio delle frequenze Interludio: risposta di un sistema lineare //trasformate e sistemi in frequenza

37 Come funziona JPEG baseline (Joint Photographic Experts Group) CODIFICA DECODIFICA Come funziona JPEG baseline (Joint Photographic Experts Group) CODIFICA Trasformazione da RGB a Y Cb Cr Estrazione di un blocco di 8x8 pixel per Y, Cb e Cr Calcolo della trasformata discreta coseno (DCT) del blocco Quantizzazione dei coefficienti della DCT Compressione dei coefficienti quantizzati

38 Come funziona JPEG baseline //trasformata coseno CODIFICA Come funziona JPEG baseline //trasformata coseno Funzioni di base FFT Funzioni di base DCT

39 Come funziona JPEG baseline //trasformata coseno CODIFICA Come funziona JPEG baseline

40 Come funziona JPEG baseline Come funziona JPEG baseline

41 Come funziona JPEG baseline Come funziona JPEG baseline

Dall occhio al JPEG (2)

Dall occhio al JPEG (2) Dall occhio al JPEG (2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2018.html

Dettagli

Dall occhio al cervello (1)

Dall occhio al cervello (1) Dall occhio al cervello (1) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2018.html

Dettagli

La visione spaziale (1): dalla visita oculistica al JPEG

La visione spaziale (1): dalla visita oculistica al JPEG La visione spaziale (1): dalla visita oculistica al JPEG Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2015.html

Dettagli

La visione spaziale (1)

La visione spaziale (1) La visione spaziale (1) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

La visione spaziale (1)

La visione spaziale (1) La visione spaziale (1) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

I primi stadi della visione: strati interni della retina

I primi stadi della visione: strati interni della retina I primi stadi della visione: strati interni della retina Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it

Dettagli

I primi stadi della visione

I primi stadi della visione I primi stadi della visione Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

I primi stadi della visione

I primi stadi della visione I primi stadi della visione Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 2.Visione_02 Fisiologia retinica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Struttura della retina e cellule retiniche Fotorecettori

Dettagli

VISIONE_02 FISIOLOGIA RETINICA. FGE aa

VISIONE_02 FISIOLOGIA RETINICA. FGE aa VISIONE_02 FISIOLOGIA RETINICA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Struttura della retina e cellule retiniche Fotorecettori (coni e bastoncelli) Pigmenti visivi e fototrasduzione Interazioni transinaptiche: ruolo

Dettagli

Sistemi ottici come sistemi lineari

Sistemi ottici come sistemi lineari Sistemi ottici come sistemi lineari Corso di Principi e Modelli della Percezione! Prof. Giuseppe Boccignone! Dipartimento di Informatica Università di Milano! boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Dimensioni delle sensazioni

Dimensioni delle sensazioni Dimensioni delle sensazioni SPAZIO dove? TEMPO quando? INTENSITA QUALITA quanto?? Modalità sensoriali Qualità Qualità Qualità I sistemi sensoriali Tipo di energia Modalità Stimoli Luminosa Vista Energia

Dettagli

L immagine. Meccanismi della visione umana Come si genera un immagine Caratteristiche dell acquisizione L immagine digitale

L immagine. Meccanismi della visione umana Come si genera un immagine Caratteristiche dell acquisizione L immagine digitale L immagine Meccanismi della visione umana Come si genera un immagine Caratteristiche dell acquisizione L immagine digitale Da dove vengono le immagini? Il principale (e più familiare, in quanto legato

Dettagli

Fisiologia Umana. La percezione visiva

Fisiologia Umana. La percezione visiva Fisiologia Umana Il Sistema Nervoso Parte III Giulio Sandini 64 La percezione visiva Banda dello spettro elettromagnetico visibile all occhio umano Giulio Sandini 65 1 Valori di Luminanza Giulio Sandini

Dettagli

La percezione visiva. Fisiologia Umana. Valori di Luminanza. Il Sistema Nervoso Parte III

La percezione visiva. Fisiologia Umana. Valori di Luminanza. Il Sistema Nervoso Parte III La percezione visiva Fisiologia Umana Il Sistema Nervoso Parte III Banda dello spettro elettromagnetico visibile all occhio umano Giulio Sandini 64 Giulio Sandini 65 Valori di Luminanza CFF: Critical Flicker

Dettagli

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina.

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina. LEZIONE 11: VISTA iride pupilla cornea fibre zonulari umore acqueo muscolo ciliare coroide sclera retina fovea disco ottico nervo ottico strato esterno: cornea, congiuntiva, sclera strato intermedio: iride:

Dettagli

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii) 20 Aprile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Il contrasto La percezione del contrasto Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

Sistemi ottici come sistemi lineari

Sistemi ottici come sistemi lineari Sistemi ottici come sistemi lineari Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2017.html

Dettagli

Struttura di bastoncelli e coni

Struttura di bastoncelli e coni Il sistema visivo Nellafiguraasinistraèillustratalaposizione della retina nell occhio. I particolari della retina a livello della fovea sono illustrati nella figura a destra. In quasi tutta la retina,

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.

Dettagli

Ilio Vitale Corso di Neurobiologia: Lesson 7. La funzione visiva: l occhio e le vie visive I

Ilio Vitale Corso di Neurobiologia: Lesson 7. La funzione visiva: l occhio e le vie visive I Ilio Vitale Corso di Neurobiologia: Lesson 7 La funzione visiva: l occhio e le vie visive I 13/11/2016 16.13 Lesson 7 1 Occhio: funzione e anatomia Funzione: acquisire e trasmettere informazione relative

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra

Fondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Fondamenti di illuminotecnica Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Ispra, 24 novembre 2014 Luce Cos è la luce 1 nm = 10-9 m La luce è radiazione elettromagnetica, visibile all'uomo. la lunghezza

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Un immagine digitale Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Y X x y f(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Tre livelli di image

Dettagli

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa

Un immagine digitale. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Un immagine digitale Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Numero finito di pixel Rappresentazione numerica dell energia luminosa Y X x y f(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso

Dettagli

Il fenomeno luminoso

Il fenomeno luminoso Un immagine Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa Y X x y B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso Fisica della luce e grandezze fotometriche

Dettagli

PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente

PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente a) Differenza fra lunghezza reale e apparente b) Illusione del binario ILLUSIONI IN AMBIENTE TRIDIMENSIONALE a) b) a IMMAGINE A DUE VIE:

Dettagli

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai - Università di Bologna Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai DIN - Università di Bologna http://acustica.ing.unibo.it Massimo Garai - Università di Bologna 1 Radiazione

Dettagli

L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo

L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo Da cosa dipende il colore di un oggetto? L oggetto stesso Il meccanismo visuale dell osservatore Le qualità spettrali della sorgente luminosa Le dimensioni dell oggetto Lo sfondo Color Constancy I w #

Dettagli

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https//

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https// UnitÄ fotometriche: lumen, candele, lux. Con la comparsa nel mercato di lampade e lampadine a LED sono diventati comuni anche i termini di lumen, candele e lux. UnitÄ di misura fotometriche molto importanti

Dettagli

TIPOLOGIE DI LAMPADINE

TIPOLOGIE DI LAMPADINE TIPOLOGIE DI LAMPADINE TEMPERATURA DI COLORE Una lampadina LED con temperatura (Kelvin) tra i 2700 e i 3500 ci avviciniamo alla gradazione colore che corrisponde alle vecchie e tradizionali lampadine

Dettagli

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA

Bocchi Carlotta matr Borelli Serena matr Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30. Grandezze fotometriche ILLUMINOTECNICA Bocchi Carlotta matr. 262933 Borelli Serena matr. 263448 Lezione del 5/05/2016 ora 8:30-10:30 NOZIONI DI ILLUMINOTECNICA ILLUMINOTECNICA Che cos'è la luce e le cara7eris9che delle onde ele7romagne9che

Dettagli

Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria

Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA. Prof. Ing. Marco Cecconi

Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA. Prof. Ing. Marco Cecconi Facoltà di Architettura - Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico Corso di impianti tecnici FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA Prof. Ing. Marco Cecconi marco.cecconi@ingenergia.it Obiettivi Introdurre

Dettagli

Un immagine. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa. B(x,y) = intensità luminosa in (x,y)

Un immagine. Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa. B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Un immagine Dimensioni finite (X,Y) No profondità inerente Rappresentazione numerica energia luminosa Y X x y B(x,y) = intensità luminosa in (x,y) Il fenomeno luminoso Fisica della luce e grandezze fotometriche

Dettagli

Percezione del colore

Percezione del colore Percezione del colore Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://homes.di.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

I primi stadi della percezione visiva

I primi stadi della percezione visiva 2 I primi stadi della percezione visiva 2 The First Steps in Vision Alcune nozioni di fisica della luce L occhio, lo strumento per vedere la luce I meccanismi di analisi delle informazioni retiniche Fischiando

Dettagli

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4 INDICE 1 Introduzione: definizione e classificazione dei segnali... 1 1.1 Introduzione all elaborazione numerica dei segnali... 1 1.2 Classificazione dei segnali... 2 1.2.1 Esempi di segnali determinati:

Dettagli

La couleur contribue à exprimer la lumière, non pas le phénomène physique, mais la seule lumière qui existe en fait, celle du cerveau de l artiste.

La couleur contribue à exprimer la lumière, non pas le phénomène physique, mais la seule lumière qui existe en fait, celle du cerveau de l artiste. La couleur contribue à exprimer la lumière, non pas le phénomène physique, mais la seule lumière qui existe en fait, celle du cerveau de l artiste. Matisse Curve di sensibilità spettrale nell uomo Curva

Dettagli

Percezione del colore

Percezione del colore Percezione del colore Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

Grandezze fotometriche 1

Grandezze fotometriche 1 Grandezze fotometriche 1 Le grandezze fotometriche sono definite partendo dalle grandezze radiometriche ma tenendo conto della curva di risposta dell occhio umano, che agisce come un fattore di peso. In

Dettagli

Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori

Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori LEZIONE 4 Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori Rossa Rosso Vivo Di che colore è questa mela? - Verde Rosso Fuoco

Dettagli

16 DICEMBRE LA MEMORIA Maria Beatrice Corteggiani Anna Maria Nardozza LE EMOZIONI Fusco Claudia, Terriaca Sonia e Vitantonio Marina

16 DICEMBRE LA MEMORIA Maria Beatrice Corteggiani Anna Maria Nardozza LE EMOZIONI Fusco Claudia, Terriaca Sonia e Vitantonio Marina Tesina 16 DICEMBRE LA MEMORIA Maria Beatrice Corteggiani Anna Maria Nardozza LE EMOZIONI Fusco Claudia, Terriaca Sonia e Vitantonio Marina 19 DICEMBRE L'EFFETTO PLACEBO Francesca De Marzi e Arianna Di

Dettagli

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori LEZIONE 7 Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori Di che colore è questa mela? - Rossa Rosso Vivo Verde Rosso Fuoco

Dettagli

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Assenza degli strati di cellule sovrapposte ai fotorecettori Fovea Acuità visiva massima Fotorecettori specializzati (coni) Circuiti neurali retinici

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica

Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Giornata di formazione e informazione A.F.Varese - Luino Laura Blaso - Ricercatrice ENEA Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Luino, 21 maggio 2015 Luce Cos è la

Dettagli

Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria

Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria Ottica fisiologica (1): sorgenti e radiometria Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it

Dettagli

Luce: radiazione elettromagnetica visibile ai nostri occhi. Lunghezza d onda

Luce: radiazione elettromagnetica visibile ai nostri occhi. Lunghezza d onda LA VISIONE Luce: radiazione elettromagnetica visibile ai nostri occhi Lunghezza d onda Dimostrò per la prima volta la relazione tra una proprietà fisica della luce e il colore di quella luce. Servendosi

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

La visione spaziale (3)

La visione spaziale (3) La visione spaziale (3) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

Grandezze Radiometriche e Fotometriche

Grandezze Radiometriche e Fotometriche Corso di Ottica visuale Corso di laurea in Ottica ed Optometria Facoltà di Scienze M.F.N. - Università del Salento Grandezze Radiometriche e Fotometriche Prof. M. Di Giulio - 2015 Potenza ed energia La

Dettagli

Le immagini digitali. Introduzione

Le immagini digitali. Introduzione Le immagini digitali Introduzione 2 L informazione grafica grafica a caratteri grafica vettoriale grafica raster 3 Due grandi categorie Immagini reali: acquisite da una scena reale mediante telecamera,

Dettagli

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore La visione Il dramma della visione ha tre attori: Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore la luce le superfici la mente umana Fabio Peron Università IUAV - Venezia Jan Vermeer, Il Geografo Università

Dettagli

Costanza di bianchezza

Costanza di bianchezza Costanza di bianchezza Una superficie mantiene la medesima bianchezza (colore di superficie) nonostante cambino i valori i valori di luminanza della immagine retinica Dimensione Dimensione Qualità Gamma

Dettagli

Elaborazione SENSORIALE

Elaborazione SENSORIALE Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una

Dettagli

Comunicazioni Elettriche II

Comunicazioni Elettriche II Comunicazioni Elettriche II Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica Università di Roma La Sapienza A.A. 2017-2018 Segnali di immagine Immagini fisse Immagine: definizione Immagine: insieme di punti

Dettagli

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore La visione Il dramma della visione ha tre attori: Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore la luce le superfici la mente umana Fabio Peron Università IUAV - Venezia Jan Vermeer, Il Geografo Università

Dettagli

Grandezze Fisiche caratteristiche

Grandezze Fisiche caratteristiche Grandezze Fisiche caratteristiche 1 Benessere Ambientale: Illuminazione Grandezze Fisiche: Frequenza ν Velocità c È il numero di oscillazioni che l onda compie nell unità di tempo. È l inverso del periodo,

Dettagli

LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva

LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva cc LA LUCE: cc diurna notturna LA LUCE: lunghezza d onda del visibile cc 400/800 nm LA LUCE: lunghezza d onda del

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali

Corso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali Colori 1 La Percezione dei Colori Immanuel Kant (Königsberg,, 1724-1804) 1804) tratta il fenomeno (Phainomenon)) percepito secondo quello che appare e non nella sua reale essenza 2 Rappresentazione dei

Dettagli

Acquisizione e rappresentazione di immagini

Acquisizione e rappresentazione di immagini Acquisizione e rappresentazione di immagini Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Radiazione elettromagnetica λ

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

La Percezione Dei Colori

La Percezione Dei Colori La Percezione Dei Colori PRINCIPI BASE DELLA PERCEZIONE DEI COLORI LA TRICROMIA PROCESSI OPPONENTI VEDIAMO GLI STESSI COLORI? STEFANO ZUCCALA IL COLORE NON È UNA PROPRIETÀ FISICA DELL AMBIENTE, MA PIUTTOSTO

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

sezione afferente sensi speciali vista

sezione afferente sensi speciali vista sezione afferente sensi speciali vista 1 anatomia macroscopica strato di recettori sistema di lenti sistema di nervi corteccia visiva, Ø elaborazione informazione 2 anatomia macroscopica tre strutture

Dettagli

Fisiologia Sensoriale

Fisiologia Sensoriale Fisiologia Sensoriale Apparati recettoriali: Neuroni sensoriali Organi sensoriali (occhio, orecchio) (somatosensoriali) cellula ciliata dell orecchio (anche rec. gustativi e fotorecettori) Stimolo adeguato

Dettagli

13. Colorimetria. La visione cromatica

13. Colorimetria. La visione cromatica Elena Botta e Giuseppina Rinaudo Corso IFTS Ottici 2003/2004 Spettroscopia e fotometria 13. Colorimetria La visione cromatica È affidata all assorbimento della luce da parte dei tre tipi di pigmento dei

Dettagli

Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna

Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna Seminario di aggiornamento sull illuminazione esterna Introduzione alle problematiche relative all illuminazione pubblica Paolo Soardo Unità fotometriche La luce è energia che si propaga per onde elettromagnetiche

Dettagli

suono: sensazione soggettiva dovuta all attivazione del sistema uditivo in risposta alla vibrazione di un mezzo elastico

suono: sensazione soggettiva dovuta all attivazione del sistema uditivo in risposta alla vibrazione di un mezzo elastico sistema uditivo suono: sensazione soggettiva dovuta all attivazione del sistema uditivo in risposta alla vibrazione di un mezzo elastico la vibrazione si propaga sotto forma di onda sonora (alternanza

Dettagli

Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ Lezione 5: Immagini

Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ Lezione 5: Immagini Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ 2010 Lezione 5: Immagini 28 maggio 2010 Introduzione Immagini: risultato di un sistema di acquisizione/elaborazione/visualizzazione della radiazione EM visibile

Dettagli

Percezione del colore

Percezione del colore Percezione del colore Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2017.html

Dettagli

La visione spaziale: NGL e corteccia primaria

La visione spaziale: NGL e corteccia primaria La visione spaziale: NGL e corteccia primaria Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2017.html

Dettagli

Segnale analogico. Analogico vs digitale. Segnale digitale. Trasformazione da analogico a digitale

Segnale analogico. Analogico vs digitale. Segnale digitale. Trasformazione da analogico a digitale LEZIONI 2 e 3 Rappresentazione dell informazione 53 Analogico vs digitale LEZIONI 2 e 3 Rappresentazione dell informazione 54 Segnale analogico Il computer può lavorare soltanto con grandezze di tipo digitale

Dettagli

Introduzione al colore

Introduzione al colore Introduzione al colore Introduzione I colori non sono proprieta intrinseche dei corpi ma sensazioni attivate nel sistema nervoso dell osservatore L esperienza del colore e causata dal fatto che il sistema

Dettagli

La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria

La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria Corso di Principi e Modelli della Percezione! Prof. Giuseppe Boccignone! Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano! boccignone@di.unimi.it

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2)

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica Le radiazioni elettromagnetiche come Onde radio Radiazioni infrarosse Raggi X Raggi gamma etc Grandezze caratteristiche Lunghezza d onda L onda passa 5 volte al secondo Frequenza Sono comprese nell intervallo

Dettagli

Educazione visiva Classe 4D2 Prof. Saverio Hernandez

Educazione visiva Classe 4D2 Prof. Saverio Hernandez Liceo Artistico Statale PAOLO CANDIANI Busto Arsizio Educazione visiva Classe 4D2 Prof. Saverio Hernandez Un 3.2. Interazione cromatica Questo file contiene solo un estratto della lezione del 14 gennaio

Dettagli

Tipi di Stimoli 06/05/2017 CONTRASTO. Classificazione. SENSIBILITA AL CONTRASTO Definizione Contrast stimuli. CONTRASTO Come si Esprime?

Tipi di Stimoli 06/05/2017 CONTRASTO. Classificazione. SENSIBILITA AL CONTRASTO Definizione Contrast stimuli. CONTRASTO Come si Esprime? Grating : orientation Landolt C : localisation Letter : identification Grating : orientation Landolt C : localisation Letter : identification Grating : orientation Landolt C : localisation Letter : identification

Dettagli

Raccolta dell energia solare

Raccolta dell energia solare Legame tra radiometria e fotometria La radiometria si occupa dello studio della misura delle radiazioni elettromagnetiche indipendentemente dalla loro collocazione nello spettro. Il watt (W) è l unità

Dettagli

VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa

VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Organizzazione delle vie visive (corpo genicolato laterale, corteccia visiva primaria Campi recettoriali nei corpi genicolati laterali

Dettagli

LABORATORIO DI COSTRUZIONI

LABORATORIO DI COSTRUZIONI ILLUMINOTECNICA Obiettivi: L illuminotecnica si pone come obiettivo l acquisizione delle nozioni di base e la conoscenza di alcune tecniche e strumenti orientati alla progettazione illuminotecnica, al

Dettagli

Fondamenti di illuminotecnica

Fondamenti di illuminotecnica Fondamenti di illuminotecnica Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell Architettura Grandezze del moto oscillatorio E ( m) Periodo T (s) tempo occorrente per compiere una oscillazione frequenza

Dettagli

La compressione video. Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG

La compressione video. Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG La compressione video Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG Trasformata di Fourier Analisi in frequenza delle immagini 2 Trasformata di

Dettagli

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini La visione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Visione biologica ed elaborazione delle immagini La percezione

Dettagli

Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU. Immagini digitali: concetti di base

Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU. Immagini digitali: concetti di base DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE INDUSTRIALE E DIGITALE Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU Anno Accademico 6/7 Docente: ing. Salvatore Sorce Immagini digitali: concetti di base L informazione

Dettagli

ILLUMINOTECNICA. parti 1-2

ILLUMINOTECNICA. parti 1-2 ILLUMINOTECNICA parti 1-2 1 L Illuminotecnica è la parte di Fisica Tecnica che studia come illuminare in modo naturale e/o artificiale spazi ed ambienti, sia interni che esterni, al fine di assicurare

Dettagli

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni

Dettagli

ONDA SONORA. Distinguiamo tra: caratteristiche fisiche,

ONDA SONORA. Distinguiamo tra: caratteristiche fisiche, ONDA SONORA Distinguiamo tra: caratteristiche fisiche, descrivono come avviene il fenomeno ondulatorio nel mezzo di propagazione (frequenza, lunghezza d onda, periodo, ecc.) caratteristiche psicoacustiche,

Dettagli

LU C E PE R IL F U T U RO

LU C E PE R IL F U T U RO UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA Facoltà di Architettura Corso di Laurea Magistrale: Architettura e Innovazione Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi a.a. 217-218 LU C E PE R IL

Dettagli

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che

Dettagli

Percezione del movimento

Percezione del movimento Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

rto Carratù of. arch. Robe pro Offices - Part 1 Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018

rto Carratù of. arch. Robe pro Offices - Part 1 Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018 of. arch. Robe pro LiGhTING LeCTuRES Università degli Studi Roma 3 18 maggio 2018 Offices - Part 1 prof. arch. Rob be LiGhTING LeCTuRES SLIDES DISPONIBILI SUL SITO: www.h34energy.com/formazione LIBRO:

Dettagli