La valutazione delle competenze
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- Cornelio Abbate
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1 La valutazione delle competenze Tanti docenti, un unico studente
2 Perché nel 2015 la scuola promuove formazione sul lavoro per competenze? Il dibattito sull insegnamento per competenze è iniziato ormai da circa quindici anni Ci sono ancora resistenze e dunque difficoltà di attivazione
3 P.Perrenoud, affermava che, soprattutto in Italia, il dibattito sulle competenze era stato affrontato con atteggiamenti pregiudiziali e che spesso era un abito per mascherare saperi eruditi insegnati da sempre. La scommessa delle competenze non sarebbe stata vinta finché molti insegnanti avessero continuato a pensare che le scelte pedagogiche sono solo questioni personali che non richiedono un interscambio collettivo. Le riforme. riguardano le pratiche d insegnamento e la cooperazione tra docenti (Construire des compétences dès l école, ESF, Paris, 2000)
4 Per parlare di valutazione delle competenze, così come della loro attivazione, è necessario vincere la solitudine del docente, confrontarsi, discutere, tendere ad una visione condivisa, fare insieme esperienze
5 LO STUDENTE È UN UNICO SOGGETTO ANZI UN SOGGETTO UNICO Le sue competenze non si attivano con azioni disgiunte, talora contrastanti. Criteri di valutazione difformi non lo rendono consapevole, ma confuso.
6 Attraverso quali forme organizzative i docenti possono coordinarsi per porre al centro lo studente? Dipartimento: modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all orientamento e alla valutazione degli apprendimenti (Linee Guida Istituti Tecnici,1.2.2) Consiglio di classe: definisce la programmazione educativo-didattica scegliendo obiettivi, metodi, azioni e criteri di valutazione comuni (DPR 416/1974)
7 Una forma organizzativa innovativa La commissione L esperienza dell ITTS A.Volta Perugia
8 Esami di stato. Legge 425/97. Documento del consiglio di classe, criteri di valutazione 1998/99 Formazione sul Nuovo Esame di stato 2000/2001 F.O. Proposta di formazione: modularità 2002/2003 Docenti biennio: definiscono le competenze di base 1999/2000 Commissione Normativa Esami di Stato: elaborazione griglie di valutazione 2001/2002 Nucleo per la definizione degli Standard d Istituto. Seminario La programmazione modulare 2003/2004 Istituzione della commissione didattica
9 LA COMMISSIONE COME BUONA PRATICA Le competenze: le competenze-chiave, le competenze trasversali, il loro accertamento, la loro valutazione Presentazione del Progetto Formazione Rete 4a Perugia Intervento della prof.ssa Daniela Maccario, Ricercatrice della Facoltà di Scienze della Formazione di Torino. La competenza si esplica in situazione è necessario avvalersi di metodologie plurali la certificazione sollecita ad avvalersi di pratiche valutative idonee e,se necessario, appositamente individuate. D.Maccario Insegnare per competenze, 2006
10 L ESPERIMENTO A RITROSO DALLE PROVE AI CRITERI DI VALUTAZIONE: IL CONFRONTO, LA REVISIONE Definire competenze Declinare descrittori Costruire prove/ esperienze Definire criteri di valutazione
11 LE DOMANDE-CHIAVE DEI DOCENTI CHE SPERIMENTANO IN GRUPPO Quali competenze vogliamo verificare? Qual è la tipologia di prova più coerente con le competenze da verificare? Possono essere accertati tutti i descrittori? Quali tipologie di domande consentono di fornire risposte correlate ai descrittori? Le diverse richieste hanno lo stesso peso? In che modo e a quante domande deve rispondere uno studente per raggiungere i diversi livelli di competenza?
12 ALCUNI ESEMPI DI PROVE Criteri e modalità di costruzione Criteri di valutazione Progetto EQF Quadro europeo delle qualifiche
13 RICERCA E FORMAZIONE CONTINUA Decreto n. 5,25 febbraio 2005 IL MINISTRO, VISTI i risultati dell indagine PISA-OCSE relativi all anno 2003; DECRETA Task force regionali e locali Legge 26 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622. Obbligo di istruzione d.p.r. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3 Linee guida per il passaggio al Nuovo Ordinamento D.M. 9/2010,Certificazione delle competenze Esame di Stato
14 VALUTAZIONE AUTENTICA La valutazione è autentica quando analizziamo la prestazione di uno studente in compiti intellettuali significativi e reali. La valutazione di tipo tradizionale invece si basa su prove sostitutive dalle quali pensiamo di poter trarre informazioni valide sulle prestazioni degli studenti in relazione a compiti impegnativi. G. Wiggins, The case for authentic assessment. Practical Assessment, Research & Evaluation, 1990
15 DIPARTIMENTI E VALUTAZIONE Metodologie plurali e innovative Plurali tipologie di verifica Griglie di osservazione e valutazione condivise Criteri di valutazione unica Criteri di valutazione per parametri Programmazione condivisa Costruzione prove di recupero condivise Prove di correzioni condivise Definizione e descrizione di livello minimo Griglie di dipartimento: descrittori livelli Confronto griglie dipartimenti
16 TRASVERSALITA E VALUTAZIONE L ESIGENZA DI NUOVE FORME ORGANIZZATIVE RIUNIONI PER ASSI RIUNIONI INTERDIPARTIMENTALI Criteri di valutazione di una prova dell Asse scientifico-tecnologico Percorso competenze livelli indirizzi Griglia degli indirizzi: competenze comuni,descrittori,livelli Competenze comuni agli indirizzi: semplificazione Criteri di valutazione:competenze,descrittori,punteggi di una prova di matematica
17 COMUNICARE E COORDINARSI IN RETE Posta elettronica Gruppi google Blog Sito dedicato UNA PRATICA IN ATTO
18 PROBLEMI...IN CORSO 1. LA PROPOSTA DEL PORTFOLIO TRA ISTANZE FORMATIVE E ISTANZE VALUTATIVE non è possibile decidere se uno studente possieda o meno una competenza sulla base di una sola prestazione.[ ] si deve poter disporre di una famiglia o insieme di sue manifestazioni o prestazioni particolari [ ]di qui l importanza di poter costruire un repertorio di strumenti e metodologie di valutazione.[ ]
19 La raccolta sistematica delle informazioni e la loro lettura e interpretazione permette di inferire se lo studente abbia raggiunto un certo livello di competenza[ ]. I docenti possono disporre di evidenze utili ai fini della valutazione finale[ ] ivi compresa la certificazione delle competenze (Linee Guida Istituti Tecnici,1.5.3) Il rischio di trovare una via mediana o integrata tra le due tipologie di portfolio è quello di elaborare degli ibridi che non riescono a soddisfare adeguatamente nessuna delle due esigenze. (Castoldi, Portfolio delle competenze, 2005)
20 2.a ESAMI DI STATO: QUALE CERTIFICAZIONE? La legge 425 del 1997 si proponeva il rilascio di certificazioni al fine di dare trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell ambito dell Unione europea. (art. 6) DM 450/98 afferma che le certificazioni attestano la votazione complessiva assegnata, la somma dei punti attribuiti alle tre prove scritte, il voto assegnato al colloquio, l eventuale punteggio aggiuntivo, il credito scolastico, i crediti formativi documentati e che i modelli delle certificazioni integrative del diploma hanno carattere sperimentale e si intendono adottati limitatamente agli anni scolastici 1998/99 e 1999/2000.
21 2b. VALUTAZIONE SENZA CERTIFICAZIONE Esami 2015: vanno a regime le Linee Guida e le Indicazioni Nazionali, ma senza normativa sulla certificazione di competenze. Seconda prova: tentativo di cambiamento Terza prova:... No comment Colloquio: solo docenti con esperienza di didattica per competenze riescono a valorizzare lo studente competente Valutazione: criteri condivisi
22 CONCLUSIONI Le riforme. riguardano le pratiche d insegnamento e la cooperazione tra docenti (Slide 2) Valutare le competenze è l azione conclusiva di un lungo percorso di rinnovamento della pratica didattico-educativa. La riforma la stanno realizzando tutti i docenti dal profilo professionale forte, che, pur nell incertezza normativa, non perdono mai di vista la centralità dello studente.
23 BUON LAVORO! GRAZIE PER L ATTENZIONE 3 Marzo 2015,
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