Regime previdenziale dei lavoratori nell appalto con impresa comunitaria

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1 Regime previdenziale dei lavoratori nell appalto con impresa comunitaria La globalizzazione ha in materia di lavoro reso d attualità anche la stipula di contratti di appalto e subappalto fra ditte comunitarie e committenti nazionali per l esecuzione di opere o servizi in Italia con lavoratori dipendenti dalle stesse. In questi casi si pone il problema del regime previdenziale da osservare. Andrà subito detto che in materia di distacco di un lavoratore dipendente da uno Stato comunitario ad altro bisogna far riferimento in via principale al regolamento CEE n. 1408/71. In deroga al principio della territorialità (lex loci laboris) l art. 14 del regolamento citato prevede che il lavoratore subordinato, anche se distaccato in uno Stato membro, resti soggetto alla legislazione dello Stato nel quale il datore di lavoro è stabilito, a condizione che la durata prevedibile del suo distacco non superi 12 mesi e il distacco non sia stato effettuato per sostituire un lavoratore il cui distacco era in procinto di scadere. Il datore di lavoro che assume un lavoratore per il distacco deve stipulare con lo stesso un contratto nel quale, oltre alle condizioni economiche e contrattuali, si riepiloghino gli elementi essenziali del distacco: - l interesse posto a fondamento del distacco; - il carattere di temporaneità; - l esistenza di un legame organico che comporta l esercizio del potere direttivo e disciplinare solo da parte del datore di lavoro distaccante e che escluda la possibilità che il lavoratore possa essere assorbito dal distaccatario; - la non corresponsione di qualsivoglia indennità in funzione del temporaneo svolgimento dell attività lavorativa in una sede di lavoro diversa. Le fonti principali La stipula di contratti d appalto di un impresa nazionale con un impresa comunitaria pone come primo problema l esame della normativa da applicare al personale dipendente dell impresa estera che viene inviato in Italia. Andrà subito evidenziato che in materia di lavoro andranno distinti gli obblighi previdenziali dagli obblighi derivanti dall osservanza del contratto di lavoro stipulato tra le parti e la normativa di carattere pubblico in vigore in Italia che dovrà essere rispettata, quale ad esempio la norma sulla sicurezza del lavoro n. 81/08 (vedi art. 26). Le fonti principali sono quelle comunitarie e quelle previste in materia dall ordinamento giuridico italiano. A tal fine non è male ripetere le nozioni citate delle norme sottoelencate: 1

2 1) nozione di appalto (art 1655 c.c).: l appalto è il contratto col quale un parte assume con organizzazione dei mezzi necessari (2082) e con gestione a proprio rischio, il compimento di un opera o un servizio (1677) verso un corrispettivo in danaro 2) nozione di imprenditore (art 2082 c.c).: E imprenditore chi esercita abitualmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi. 3) nozione di piccolo imprenditore (art 2083 c.c).: Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo (1647), gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia. Andranno distinte le normative relative ai contratti d appalto con imprese dai contratti d opera (art cc.) che possono essere stipulati con lavoratori autonomi comunitari. L art c.c. così recita : Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Distacco Il distacco o comando si realizza quando il datore di lavoro colloca un lavoratore a disposizione provvisoria di un altro imprenditore. Si realizza così una modificazione delle modalità di esecuzione della prestazione di lavoro che determina una dissociazione tra soggetto titolare del contratto di lavoro e soggetto beneficiario dell attività lavorativa del dipendente. Tutto ciò senza che si determini l estinzione dell originario rapporto di lavoro. Vi sono due requisiti perchè si possa legittimamente parlare di distacco: - temporaneità - interesse del datore di lavoro distaccante a che le prestazioni vengano eseguite in favore del terzo. Il distacco che non presenta tali requisiti è illecito e penalmente sanzionabile perché realizza un attività d interposizione di manodopera vietata dalla legge. Regime previdenziale per i lavoratori inviati temporaneamente in un altro Stato membro della Ue. In materia di distacco dei lavoratori nell ambito europeo, vige il principio della territorialità; cioè dell obbligo di versare i contributi previdenziali per i lavoratori di qualsiasi nazionalità nel territorio dove prestano la loro attività. Come detto in materia vige il principio della territorialità. Tale principio prevede delle eccezioni con la possibilità di conservare il regime previdenziale dello Stato in cui l impresa opera normalmente (c.d. stato d invio) in tutti i casi in cui il lavoratore è inviato da tale impresa in uno Stato membro (c.d. stato di occupazione) per un periodo di tempo che 2

3 sin dall inizio si prevede limitato (massimo 12 mesi prorogabile per altri 12), e sempre che continuino a sussistere i requisiti del distacco. Per conservare la posizione assicurativa presso il proprio stato è necessario chiedere all Inps competente il certificato di assicurazione compilando l apposito modello E101. L Istituto esaminerà la pratica e rilascerà l attestazione, se positiva, in base alla quale il lavoratore distaccato risulta realmente iscritto ad un fondo previdenziale dello Stato di appartenenza. Tale attestazione dovrà essere presentata dal richiedente alla sede dell Istituto cui risulta iscritta l azienda che ha effettuato il distacco, unitamente alla domanda di rilascio del certificato di distacco. Durata In ambito Ue il distacco ha, generalmente, una durata massima di 12 mesi, prorogabili di ulteriori 12 mesi dall autorità competente dal luogo di lavoro. L art. 17 del regolamento CEE n. 1408/71, tuttavia, prevede alcune deroghe alla durata del distacco. Le richieste di proroga del distacco ai sensi del citato art. 17 sono normalmente concesse fino ad un periodo complessivo di 5 anni compresi i due anni per i quali vengono rilasciati i certificati E101 e E102. E possibile inoltre superare il limite convenzionale dei 5 anni motivando adeguatamente le richieste di proroga con l interesse specifico del lavoratore alla continuità contributiva, che si verifica allorché il lavoratore sia prossimo al pensionamento ovvero al suo rientro definitivo in patria. Distacchi di breve durata Per semplificare gli adempimenti previdenziali delle imprese che hanno necessità di continui e brevi distacchi all estero di proprio personale non superiori comunque ai tre mesi- l Inps può rilasciare all impresa richiedente uno stock di formulari E101 in bianco, compilati nel solo quadro 6 (data di rilascio compresa) senza le generalità dei dipendenti e muniti di un numero progressivo, uguale per ogni terna di formulari (una copia viene mantenuta in sede per i necessari riscontri) (Inps circ. n. 199/1987). Per evitare abusi, l Inps contrassegna le copie rilasciate in bianco con la dicitura Distacco di durata non superiore a tre mesi a norma della decisione CEE n. 148 del 25 giugno All atto del distacco effettivo, il datore di lavoro completa gli altri riquadri consegnando una copia del formulario così completato al lavoratore e facendo immediatamente pervenire l altra copia alla sede Inps competente (Inps, circ. n. 28/98). Termini per la richiesta del Mod. E101 Non sono previsti termini di scadenza per la presentazione della richiesta di rilascio della certificazione sulla legislazione applicabile (modello E101). 3

4 E consigliabile richiederla con congruo anticipo rispetto al trasferimento del lavoratore per permettere il rilascio dall Inps in tempo utile. E ammessa la possibilità che per i lavoratori migranti in ambito Ue il certificato possa essere richiesto non solo dopo che i lavoratori abbiano iniziato l attività nello stato estero, ma persino dopo che il periodo di distacco si sia già concluso, vale a dire anche dopo la scadenza del periodo per il quale il modello E101 viene rilasciato (Inps circ. n. 199/1987 e n. 173/2002). Sicurezza del lavoro Sia l impresa estera con dipendenti sia il singolo artigiano estero che lavorino con distacco nell esecuzione di un opera o un servizio sono tenuti ad osservare il Testo Unico della sicurezza del lavoro n. 81/08 che prevede oneri e sanzioni penali molto pesanti sul tema. Ipotizziamo che l impresa estera con dipendenti abbia attivato un contratto d opera per l esecuzione in Italia per un condominio e che sul posto arrivi un ispettore del lavoro. Questi infatti oltre alla verifica amministrativa (vedi modello E101), controllerà anche l osservanza delle relative norme in materia di lavoro applicando, se del caso, i relativi provvedimenti. Tenuto conto che nessuno Stato comunitario prevede norme così complesse come l Italia, deve quindi darsi per scontato che il soggetto estero, prima di iniziare l attività, dovrà senza dubbio preoccuparsi delle problematiche sulla sicurezza del lavoro (vedi valutazione dei rischi, sorveglianza medica, ecc ). E ovvio che il datore di lavoro distaccante dovrà comunque segnalare all Inail il distacco indicando i dati professionali del lavoratore. Una particolare regolamentazione dovrà, nei casi in esame, venire osservata per ottenere da parte dei lavoratori le prestazioni in caso di malattia, maternità, infortunio sul lavoro e malattie professionali. Alcune riflessioni pratiche Andrà evidenziato che in questo periodo il problema dei contratti d appalto con imprese estere, per l esecuzione delle opere in Italia, interessa principalmente le imprese costituite negli Stati di recente ingresso nella Comunità europea (es Romania, Slovenia). In questi casi si registra anche l ipotesi che queste imprese assumano lavoratori italiani nella loro sede legale e che poi li distacchino nel territorio nazionale. Pende poi, come già detto, nei confronti di questi contratti, la spada di Damocle delle ispezioni del lavoro, con pericolo di vedersi contestati i contratti con la tradizionale tesi accusatoria a ciclostile in base alla quale i contratti d appalto sono simulati perchè nascondono in realtà delle prestazioni di pura e semplice manodopera fornite da agenzie di lavoro interinali sprovviste ovviamente della prescritta autorizzazione ministeriale (vedi legge Treu). 4

5 Le conseguenze di queste contestazioni, se provate, sono gravissime sul piano penale, amministrativo, fiscale e civile e vedono anche coinvolto il committente italiano che risponderà di conseguenza. Nell ipotesi in cui l appalto invece sia regolare può essere sempre chiamato a rispondere, a titolo di solidarietà, per quanto riguarda le retribuzioni dirette ed indirette ed il versamento dei contributi dei lavoratori interessati. Claudio Milocco (Consulente del lavoro) 5

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