ADOZIONE DEL SISTEMA DI FAMILY CENTERED CARE

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1 R e g i o n e P u g l i a O r g a n i s m o R e g i o n a l e p e r l a F o r m a z i o n e i n S a n i t à ADOZIONE DEL SISTEMA DI FAMILY CENTERED CARE 1

2 PROGETTO / EVENTO FORMATIVO COPIA DRAFT PROGETTO IN VIA DI IMPLEMENTAZIONE PROPONENTE: COLLEGIO IPASVI BARI INDIRIZZO: VIALE SALANDRA 42 CITTA : BARI CAP:70131 N. TELEFONO: FAX: collegio ipasvi@libero.it. ENTE/I PROMOTORE/I:COLLEGIO IPASVI BARI COORDINATORE/I SCIENTIFICO/I: GRECO ROBERTO, ANDREULA SAVERIO e MARSEGLIA CARMELA SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:COLLEGIO IPASVI BARI INDIRIZZO: VILAE SALANDRA 42 CITTA : BARI CAP:70131 N. TELEFONO: FAX: collegio ipasvi@libero.it 2

3 LINEA PROGETTUALE: Programmazione e Pianificazione dell assistenza infermieristica appropriata ai bisogni di salute dell area pediatrica IMPIANTO PROGETTUALE: L Agenzia Regionale Sanitaria (AReS) Puglia con delibera n. 125 del 25 novembre 2004, in attuazione delle disposizioni di cui all art. 14 del D.L.vo 502/92 e successive modifiche e integrazioni ha adottato un Programma Regionale di Umanizzazione delle Pediatrie Ospedaliere, nonché la Carta dei Diritti del Bambino. Obiettivo del Programma Regionale è quello di sostenere le buone pratiche e l omogenea diffusione di un assistenza pediatrica rispettosa dei bisogni psicofisici peculiari dell infanzia e dell adolescenza. Oggi l'evoluzione dell'assistenza, il riconoscimento di una maggiore centralità della persona nel percorso di cura e l'affermazione del nursing come disciplina autonoma fa sì che sempre più l infermiere sia consapevole di un processo di assistenza infermieristica che lo porta ad identificare i problemi della persona, ad ipotizzarne un percorso di risoluzione e, quindi, ad avvertire la necessità di strumenti nuovi e più completi. Il processo di assistenza infermieristica rappresenta il metodo, il procedimento logico costituito da una sequenza di fasi e un insieme di regole allo scopo di erogare prestazioni assistenziali alla persona con bisogni/ problemi di salute. È un metodo di natura cognitiva, dinamico e ciclico, centrato sui problemi di salute, le risorse e le risposte della persona assistita, pianificato e diretto al conseguimento di risultati, flessibile, applicabile universalmente. Il processo di nursing rappresenta pertanto un modo particolare di pensare e di agire che: Richiede l applicazione di attività e prestazioni basate sulle evidenze scientifiche; Promuove la collaborazione e l integrazione fra le varie figure sanitarie; Favorisce lo sviluppo delle competenze professionali; Favorisce la valutazione dei risultati raggiunti; Promuove un assistenza personalizzata; Deve far parte degli standard professionali; Rende visibile l operato degli Infermieri (trasparenza dell attività). Da molti anni nella letteratura infermieristica si discute il bisogno di uniformare o standardizzare i linguaggi infermieristici. Un linguaggio infermieristico uniforme risponde a numerosi scopi, fra cui i seguenti: - Fornire agli infermieri un linguaggio specifico legato alla professione per comunicare fra loro, con altri professionisti dell assistenza sanitaria e con il pubblico; - Permettere la raccolta e l analisi di informazioni che documentino il contributo dell assistenza infermieristica alle persone con bisogni di salute; - Facilitare la valutazione e il miglioramento dell assistenza; - Fornire informazioni per la formulazione di linee politiche e organizzative riguardanti la salute e l assistenza infermieristica. 3

4 Lo strumento operativo utilizzato per implementare il processo assistenziale è l integrazione tra la famiglia e i professionisti della sanità in una rete che coinvolge tutte le pediatrie, attraverso percorsi formativi comuni, finalizzata ad integrare linguaggi e conoscenze per garantire il difficile compito di accogliere, curare e tutelare i bambini nella faticosa stagione della sofferenza. Per realizzare tali finalità la Regione intende prevedere l adozione del programma regionale Family Centered Care con il compito di: Aumentare la partecipazione dell utente all assistenza e promuoverne l autonomia (centralità del cittadino); Creare un nuovo modello organizzativo orientato/teso all implementazione del processo di umanizzazione in pediatria Garantire il collegamento tra le pediatrie aziendali e l accesso a una banca dati su buone prassi in sanità; Promuovere un costante approfondimento del contenuto della relazione infermiere/bambino/famiglia; Creare e condividere dei codici linguistici comuni; Favorire l adozione di modelli concettuali dell assistenza infermieristica; Creare l individuazione di indicatori specifici dell area pediatrica; Il progetto pone il bambino/paziente e la sua famiglia al centro del processo assistenziale, alimentando e favorendo cosi il processo di comunicazione e collaborazione tra i professionisti e la famiglia stessa, la quale non viene più lasciata da sola ad affrontare la malattia e la sofferenza. LA FAMIGLIA AL CENTRO COLLABORAZIONE TRA PROFESSIONISTI E FAMIGLIA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E FAMIGLIA DIVERSITA CULTURALI DELLE FAMIGLIE DIVERSITA NEL FRONTEGGIARE LA MALATTIA E LA SOFFERENZA FAVORIRE IL SUPPORTO TRA FAMIGLIE SERVIZI SPECIALISTICI E SISTEMA DI SUPPORTO PER LE FAMIGLIE APPROCCIO OLISTICO DESCRIZIONE DEL PROGETTO (Descrivere i contenuti, l offerta formativa e le finalità) L evoluzione della professione infermieristica ormai va riportata indietro negli anni, magari partendo proprio dagli anni 80/90. Anche i processi formativi hanno avuto un impennata storica evolutiva enorme, infatti con il sistema ECM, tutti i professionisti della salute sono obbligati ad attuare un confronto attivo e dinamico su alcuni temi di interesse scientifico-professionale. La storia dell infermieristica parla chiaro, oggi si è orientati ad arricchire, integrare e aggiornare i curricula formativi degli operatori del settore sanità, proprio per preparare meglio e per garantire delle risposte adeguate ai problemi della popolazione. Si altresì consapevoli che, se questo cambiamento culturale non è avvenuto e non avverrà i rischi saranno nel futuro tanti. 4

5 Il progetto presentato vuol rafforzare i pilastri fondamentali della cultura e del patrimonio infermieristico, vuol far riscoprire la vera identità professionale. La chiave di lettura dell intero percorso sarà quella di far identificare la relazione esistente tra il campo della formazione e il campo della professionalità, verificando come incide una parte e come incide l altra in un area particolare come quella della famiglia. Ormai i sistemi organizzativi evoluti nel campo della salute devono necessariamente organizzare il lavoro tenendo conto di tre protagonisti attivi. L organizzazione, i dipendenti e il paziente con la sua famiglia. La famiglia pertanto diventa parte integrante di un sistema che in funzione dei ruoli, funzioni, responsabilità e capacità orienta i processi di guarigione delle malattie. I contenuti del progetto terranno conto di aspetti come: Epidemiologia delle Malattie Pediatriche in ambito del Dipartimento Chirurgico, di Emergenza e di Medicina; Concetti di Pediatria in seno ai dipartimenti; Quadri di riferimento assistenziale nelle diverse fasi delle malattie pediatriche; Identificazione dei Bisogni di salute delle famiglie tenendo conto dei fattori fisici, sociali, culturali ed economici. Pianificazione, valutazione dell assistenza infermieristica; Coinvolgimento dei bambini, famiglie e la comunità nell assistenza infermieristica con partecipazione attiva al processo decisionale relativo. Dalla logica sistemica alla logica per prestazioni. Tecnica e strumenti della Quality assurance alla tecnica della qualità; La responsabilizzazione delle prestazioni. OBIETTIVI IN LINEA CON IL PIANO REGIONALE DELLA SALUTE (Indicare gli obiettivi coerenti con le priorità e gli obiettivi del Piano della Salute ) Il corso ha la finalità di sviluppare le conoscenze e le capacità di elaborare soluzioni gestionali e organizzative nell ambito dell assistenza Infermieristica Pediatrica per migliorare la qualità dei processi che soddisfano i bisogni del bambino. - Definire criteri per la gestione dell Assistenza Infermieristica in area Pediatrica; - Passare dall organizzazione del lavoro per funzioni a quelle per progetti; - Progettare standards organizzativi per la valutazione della qualità del servizio; - Definire gli ambiti strategici dei dipartimenti pediatrici sviluppando centri di responsabilità; - Progettare e gestire soluzioni organizzative favorendo l integrazione e la collaborazione professionale tra le diverse forme impiegate nell assistenza; - Comprendere realmente le aspettative, percezioni dei bambini e della loro famiglia; - Promuovere la cultura dell accettazione dell appartenenza a una realtà organizzata. - Realizzare contesti pediatrici ospedalieri a misura di bambini - Promuovere la pratica basata sull evidenza scientifica - Promuovere il processo di miglioramento continuo della qualità assistenziale attraverso la valutazione dell efficacia e dell appropriatezza del processo assistenziale 5

6 OBIETTIVI SPECIFICI Costituzione di un gruppo di lavoro regionale Pianificazione delle attività formative per il personale sanitario e i partner del progetto Valutazione qualità percepita Organizzare iniziative di approfondimento culturale su temi prioritari e sucriticità emergenti; Sostenere e valorizzare progetti di buona qualità, già in atto nel sistema regionale, per il miglioramento dell assistenza infermieristica; Promuovere e avviare progetti di miglioramento della qualità dell assistenza infermieristica in ambito regionale. DESTINATARI DEL PROGETTO DESTINATARI FINALI : pediatrie regionali e bambini/famiglie DESTINATARI INTERMEDI: operatori delle pediatrie ospedaliere, famiglia e associazioni del settore (Indicare il numero di destinatari previsti per ogni figura professionale a cui il progetto/evento è destinato, specificare se la figura professionale è dipendente aziendale o libera professionista e se è soggetta ad obbligo ECM o esente) FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE NEL PROGETTO FIGURE PROFESSIONALI ECM / NON ECM N. DESTINATARI Infermieri Si ECM 50/70 Infermieri- Coordinatori Si ECM 50/70 OSS No ECM 50/70 Infermieri-Specialisti Si ECM 50/70 Bambini- famiglie No ECM 20/50 TOTALE DESTINARI: N. 200/280 CRONOGRAMMA DURATA DEL PROGETTO: 3 mesi DATA 01/03/10 DATA INIZIO ATTIVITA FORMATIVA*: 01/03/10 CONCLUSIONE**:30/06/10 N. ORE DI FORMAZIONE:80 ore N. DI EDIZIONI: 3 *L attività formativa dovrà essere avviata dal 1 marzo ** Entro dicembre

7 TIPOLOGIA/E FORMATIVA/E PREVISTA/E FORMAZIONE RESIDENZIALE FORMAZIONE SUL CAMPO FORMAZIONE A DISTANZA (FaD) FORMAZIONE BLENDED ALTRO: METODOLOGIA/E FORMATIVA/E PREVISTA/E Lezioni frontali Discussioni di casi Attività di laboratorio in aula Tirocinio sul campo Questionari modulari Presentazioni di lavori con una proposta finale di un modello lavorativo di sostegno per la famiglia Ricerche nazionali e internazionali Presentazione di una tesina finale ARTICOLAZIONE DIDATTICA/ DELLE ATTIVITA FORMATIVE Lezioni frontali: n. di ore 30 Attività pratica in aula: n. di ore 10 Attività pratica in Unità Operativa/Azienda Sanitaria: n di ore 25 Formazione a Distanza (FaD): n. di ore Altro: Ricerche e lavori personali 15 SEDE/I DI SVOLGIMENTO AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI 7

8 FACULTY Nome Docente Greco Roberto Andreula Saverio Marseglia Carmela Calaprice Silvana Muschitiello Angela Limoli Ornella Foschino Maria Grazia Laforgia Nicola Dott.ssa Vendemmiale Maria Caputo Maria Inglese Agostino Ruolo Coordinatore del Tirocinio CdL in Infermieristica Di Venere Presidente Collegio IPASVI Bari Infermiera pediatrica Specializzata Prof. Associato Università degli Studi di Bari Ricercatrice Università degli studi di Bari Dirigente Medico Az. Policlinico Bari Giovanni XXIII Dirigente Psicologo Az. Ospedaliera Policlinico di Bari Dirigente Responsabile Neonatologia Az. Policlinico Bari Giovanni XXIII Psicologa Infermiere Specializzato Infermiere Coordinatore RISULTATI ATTESI : adozione dei principi ispiratori del modello Family centered care VALUTAZIONE effettivo raggiungimento della popolazione target; percezione della importanza e rilevanza dei principi raccomandati; customer satisfaction (bambini/genitori/operatori). RICADUTA DEL PROGETTO target operatori: sensibilizzazione e coinvolgimento degli operatori in percorsi assistenziali adeguati ai bisogni dei bambini target bambini/famiglie: compliance nel processo assistenziale 8

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