Il IV Circolo Didattico di Moncalieri ha aderito al progetto pluriennale
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- Ambra Gattini
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1 Il IV Circolo Didattico di Moncalieri ha aderito al progetto pluriennale Mobilità Urbana autonoma per giovani e bambini Orientamento verso forme di mobilità alternative e prevenzione del rischio stradale In linea con gli orientamenti dell Unione Europea, con le finalità del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, con gli orientamenti e le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado del MIUR. In accordo e in sinergia con il Piano Regionale della Sicurezza Stradale, con il Piano Regionale di Prevenzione degli incidenti stradali, con le attività di formazione regionale della Polizia Locale Il progetto si configura come: contributo alla riduzione dell incidentalità stradale in età evolutiva e allo sviluppo dei percorsi formativi sui temi dell educazione alla sicurezza stradale e dell educazione alla convivenza civile attraverso: - un sistema di azioni formative, informative e di sensibilizzazione destinate agli adulti di riferimento (insegnanti, familiari, enti ed istituzioni del settore); - il miglioramento delle conoscenze sui principali fattori di rischio di interesse educativo nella incidentalità stradale in età evolutiva e giovanile nel territorio piemontese; - una strategia di interventi diversificati per fasce d età e sviluppati sul piano locale; - la sperimentazione di collaborazioni e sinergie progettuali ed operative tra i soggetti rappresentati al tavolo interistituzionale regionale (CRESS)
2 Ti M.u.O.v.I.? Mobilità Urbana autonoma per giovani e bambini Orientamento verso forme di mobilità alternative e prevenzione del rischio stradale Interventi di Educazione alla Sicurezza Stradale (E.S.S.), Art 230 Codice della Strada - a.s. 2006/07 I SOTTOPROGETTI PER LA SCUOLA PRIMARIA : classe 1^: IL SIGNOR PEDONE. ( anche per la scuola dell infanzia) classe 2^ / 3^: LA SICUREZZA IN AUTOMOBILE: L USO DEI SISTEMI DI RITENUTA: IO BAMBINO PEDONE. PENSA A ME: ALLACCIA LA CINTURA. classe 3^ / 4^ / 5^: MI SENTO SICURO QUANDO VADO A SCUOLA A PIEDI?
3 Il nostro Circolo ha aderito a due sottoprogetti: Il Signor Pedone SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA/SECONDA Obiettivi tratti dai Programmi Ministeriali (D.M. 5 agosto 1994) Abilità richieste dal Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 Articoli del codice della strada -conoscenza della organizzazione sociale che appartiene al contesto di vita del fanciullo -conoscenza delle regole e delle norme della vita associata, riferite alla strada al fine di acquisire modelli di comportamenti adeguati - Nel proprio ambiente di vita individuare i luoghi pericolosi per il pedone o il ciclista, che richiedono comportamenti particolarmente attenti. - Mantenere comportamenti corretti in qualità di: pedone, ciclista, passeggero su veicoli privati o pubblici. Art 1 c.1, principi generali; art 2, Definizione e classificazione delle strade; art. 3, Definizioni stradali e di traffico; art. 46 e seguenti, Nozione di veicolo; art. 140, Norme di comportamento; art. 190, Comportamento dei pedoni; art. 191, Comportamento dei conducenti verso i pedoni; art. 141 c. 3, Velocità; art. 157 c. 2, Sosta dei veicoli Contenuti - L ambiente urbano in cui vivo - Quando io sono un pedone Supporti economici, didattici, organizzativi - Kit per la documentazione delle attività ( macchina fotografica digitale stampante carta fotografica) - schedario didattico proposte e schede utilizzabili per le attività preparatorie in classe - modulistica per i questionari, per le verifiche, per l informazione ai genitori - coordinamento dei collegamenti con le forze di Polizia Locale - Aggiornamento e formazione dei docenti: l analisi del progetto è sviluppata anche nei percorsi di formazione previsti per i docenti
4 Osservare gli aspetti della vita urbana Obiettivi specifici Metodologia Attività Collaborazioni Percorso di animazione educativa finalizzato ad aumentare la capacità dei bambini di esplorare gli ambienti della vita urbana per utilizzarli in modo più intelligente e meno casuale - rendere i bambini consapevoli di come la città può e deve essere vissuta - contribuire a modificare alcuni comportamenti di insicurezza abituali - iniziare con in bambini in età prescolare un percorso formativo orientato alla percezione della strada urbana come spazio sociale e alla ricerca di un nuovo equilibrio fra i vari utenti viene adottata una metodologia di lavoro che prevede il coinvolgimento dei bambini nelle attività di osservazione, privilegiando gli aspetti ludici. Es. costruzione in aula del Signor Pedone: con materiale di recupero impostare una grande sagoma tridimensionale (oppure bidimensionale in compensato leggero/cartone) che viene completata dopo ogni uscita aggiungendo via via gli occhi, il naso, le orecchie, le mani, Le avventure del Signor Pedone Uscite per la città lungo percorsi prestabiliti per osservare: - i rumori della città (gruppo Orecchie) - gli odori della città (gruppo Nasi) - i colori della città (gruppo Occhi) - eventuale: i cambiamenti stagionali Ogni uscita sarà preceduta da un attenta programmazione realizzata con l eventuale contributo del Comando di Polizia Municipale. Al rientro in classe, i dati delle osservazioni vengono rielaborati attraverso la discussione, le rappresentazioni grafiche, l invenzione di storie. Comando di Polizia Municipale Sviluppo di collaborazioni e sinergie con progetti già in atto Azioni di accompagnamento (marketing sociale) Risultati attesi Indicatori Verifica / Valutazione collegamento con il progetto del laboratorio territoriale di educazione ambientale della provincia di torino "strade piu' belle e sicure"(info al link: - per i genitori: informazione iniziale; festa conclusiva - per la stampa locale: informazione iniziale, intermedia, conclusiva Aumento delle lezioni in classe in cui si parla di sicurezza del bambino per la strada. Aumento delle occasioni di confronto/scambio tra insegnanti e genitori sul tema della sicurezza dei bambini per la strada. Numero di schede didattiche / lezioni in classe / uscite nel traffico reale. Numero di incontri scuola-famiglia con l argomento sicurezza stradale all o.d.g. Del sottoprogetto da parte del CRESS: Questionario iniziale / conclusivo per gli insegnanti. Del percorso didattico della classe: Le verifiche dell apprendimento sono curate dagli insegnanti di classe. Nota: i risultati delle azioni di monitoraggio e /o verifica compilati su modelli del CRESS dovranno essere trasmessi al Coordinamento regionale per le elaborazioni generali.
5 CLASSE TERZA/QUARTA/QUINTA MI SENTO SICURO QUANDO VADO A SCUOLA A PIEDI? La scelta di mobilità pedonale come alternativa all uso quotidiano dell automobile sul percorso casa-scuola: si ritiene che tale percorso sia da privilegiare in quanto effettuato nella quotidianità di vita del bambino (nessuno si sente escluso). La presente proposta è adattabile alle diverse realtà operative e si articola su più anni scolastici Il percorso didattico si articola su almeno tre anni scolastici: è previsto l adattamento della presente proposta alla propria realtà operativa. Premessa Finalità Obiettivi specifici L iniziativa Andiamo a scuola a piedi viene sperimentata inizialmente in Gran Bretagna, nel 1994; negli anni successivi l Associazione dei Pedoni inglese incrementa la partecipazione durante la Settimana per la Sicurezza dei Bambini e l evento si diffonde in altri Paesi. Nel 2000 viene programmata per il 4 ottobre la Prima Giornata Internazionale Andiamo a Scuola a Piedi, e nel 2001 aderisce anche l Italia, con Monza quale primo Comune a promuovere l iniziativa a cui aderiscono diverse associazioni. Parallelamente si diffonde la sperimentazione del Pedibus, che trova formula diverse a seconda dell organizzazione locale. Attualmente nella Regione Piemonte esistono diverse esperienze realizzate in collaborazione con Comuni e Province. Tendenzialmente, nelle date stabilite, i genitori accompagnano i bambini a un punto di ritrovo opportunamente segnalato ed individuato di concerto con la Polizia Municipale per ovvi motivi di sicurezza e viabilità; genitori volontari o altro personale accompagnano i bambini nel percorso a piedi fino a scuola. In alcune realtà urbane si sperimenta la collaborazione con i commercianti, i quali vengono invitati ad esporre una vetrofania (negozio amico). Il presente progetto mira alla diffusione di tale pratica e alla creazione delle sinergie territoriali indispensabili per la messa in sicurezza dei percorsi e per favorire un reale cambiamento nelle abitudini e negli stili di vita dei cittadini. - fornire agli alunni alcuni elementi fondamentali per misurare il grado di insicurezza sui loro percorsi quotidiani per incentivare gli spostamenti con conoscenza dei rischi e con maggiore autonomia. -acquisire la consapevolezza del fatto che nella circolazione stradale a. emergono diversità fra esigenze individuali e collettive b. è necessaria una armonizzazione delle varie istanze al fine di garantire la sicurezza della viabilità urbana c. l osservanza delle regole stradali consente la sicurezza sulle strade urbane. - sviluppare un esperienza di lettura diretta delle attuali condizioni del traffico e dell insicurezza stradale a partire dalle esigenze concrete di mobilità dei bambini nel loro ambiente di vita -sensibilizzare gli alunni e la cittadinanza al problema della velocità in area urbana -motivare al rispetto delle norme del codice stradale - individuare alcuni problemi della viabilità pedonale nella zona circostante la scuola -conoscere il comportamento previsto dal CdS per alcune tipologie di utenti stradali: pedone, passeggero su veicolo privato/su mezzo pubblico, ciclista, conducente verso il pedone
6 - individuare alcuni percorsi sicuri e funzionali per gli spostamenti come pedoni e come ciclisti all interno del proprio quartiere /città / paese creare le premesse per a messa in sicurezza. - contribuire ad accrescere i comportamenti autonomi e sicuri dei bambini lungo alcune strade del proprio contesto urbano - acquisire un atteggiamento consapevole nei confronti delle norme che regolamentano il traffico - sensibilizzare le famiglie riguardo l uso moderato dell automobile per il percorso casa-scuola. Prima fase: rilevazione della mobilità infantile sul percorso casa-scuola - somministrazione questionario iniziale a tutti gli alunni della scuola (se troppo complesso, limitare il questionario agli alunni del secondo ciclo, o a classi scelte come campione) - somministrazione questionario alle famiglie (o gruppi di famiglie) - lettura questionari e tabulazione dati -individuazione delle situazioni di pericolo nel percorso casa scuola (punti emersi dai questionari) - modulo di intervista dei bambini ai genitori -rilevazione iniziale delle diverse modalità di spostamento sul percorso casascuola (quanti bambini in auto, quanti a piedi,.) Nota: i risultati delle rilevazioni dovranno essere trasmesse al CRESS. Fasi operative (distribuite su più anni scolastici) Seconda fase: osservazione della realtà urbana attraverso uscite nel traffico reale - adotto una strada della mia città : ciascuna classe o gruppo-classe adotta una strada/un tratto di strada (vicina a scuola o altra strada particolarmente importante) e provvede ad una analisi della stessa mediante griglia di osservazione e tabulazione dei dati - registrazione flussi veicolari sulle vie ritenute pericolose (o sulla strada adottata ) - misurazione velocità sulle vie ritenute pericolose (idem) - rilevazione/censimento della segnaletica stradale esistente sui percorsi individuati, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista; rilevazione di incongruenze, mancanze, inefficienze nella visibilità/decodifica Terza fase: analisi approfondite di situazioni stradali particolarmente rischiose - analisi delle diverse tipologie di strada urbana/extraurbana, comprese pista ciclabile, passaggio pedonale, ecc., presenti nel proprio contesto e confronto con le caratteristiche di sicurezza richieste dal CdS - analisi della segnaletica esistente e confronto con quanto previsto dal CdS - analisi infrazioni e sinistri mediante visita diretta sul posto ed analisi verbali redatti dalla Polizia Municipale - confronto tra punti percepiti pericolosi dagli alunni e dati in possesso della Polizia Municipale (elaborazione della carta dei punti pericolosi indicati dagli allievi e raffronto con la mappa ricavata dai dati in possesso della Polizia Municipale circa incidenti, flussi veicolari, velocità) -uso corretto delle diverse tipologie di strade - diritti / doveri del pedone / del ciclista. La carta europea dei diritti del pedone. Quarta fase: proposte di miglioramento - ipotesi di miglioramento dei punti pericolosi (con la collaborazione di esperti,
7 chiamati ad intervenire al bisogno) -presentazione all Amministrazione comunale (Sindaco) dei dati emersi dai questionari e del successivo lavoro svolto - proposta di soluzioni all amministrazione comunale (Ufficio tecnico) per rendere alcuni percorsi più sicuri, con richiesta di valutazione e risposta - scelta dei percorsi meno rischiosi - adozione di comportamenti adeguati alla situazione reale -eventuale organizzazione del Pedibus - preparazione di multe morali e biglietti di incoraggiamento da distribuire alla cittadinanza in base al comportamento civico individuale (uscite sul territorio/sulla strada adottata ) - attività creative: elaborazione di un calendario sulla sicurezza stradale da distribuire alla popolazione (i proventi potranno essere destinati al prosieguo del progetto di sicurezza stradale o ad altro progetto di solidarietà sociale) -elaborazione di slogan pubblicitari da proporre all Amministrazione comunale per incentivare presso la cittadinanza forme di mobilità alternative all uso dell automobile - elaborazione di gadget (es. magliette illustrate, berretti) da proporre all Amministrazione e da distribuire ai bambini che utilizzano il pedibus. Metodologia Collaborazioni Quinta fase: nuove esperienze di mobilità - coinvolgimento di tutta la scuola ( 1 e 2 ciclo) quale FRUITRICE DI PEDIBUS. Le classi del progetto cureranno la parte organizzativa e di sensibilizzazione verso gli altri alunni della scuola, le famiglie, il territorio, la comunità locale, i giornali. - uscite per la città e nei primi spazi extraurbani per riconoscere le opportunità migliori di spostamento (cosa cambia se mi muovo a piedi? Quale è il mio approccio al territorio? Come agisce il mio fisico ad un movimento prolungato? Come è il mio rapporto con chi viaggia con me?). Si impernia sulla progettazione partecipata e sul protagonismo degli alunni, attraverso la realizzazione di quanto emerge dalle osservazioni e ricerche, proponendo la condivisione con altre classi della scuola per estendere e conoscere altri problemi e proposte. Si utilizzano: - lavori di gruppo secondo le modalità del cooperative learning - interviste - riflessioni e decisioni collettive - uso del PC per tabulazione dati questionari a cui possono essere affiancate altre attività come: - diario di bordo tenuto dalle classi - calendario mensile della mobilità sul percorso casa-scuola - lettera da inviare ai compagni delle altre classi - gara fra le classi con premiazione finale (es. gelato, paio di scarpe da ginnastica,) per la classe che ha registrato il maggior numero di scolari pedoni sul tragitto casascuola durante il mese -simulazioni dei cambiamenti ipotizzati -organizzazione pedibus (individuazione punti di raccolta, predisposizione cartellonistica, sensibilizzazione altre classi e genitori, comportamenti da adottare alle fermate ) Polizia Municipale, Ufficio Tecnico Comunale, Assessorati Provinciali e Comunali ai Servizi Socio-educativi, Sanità e Ambiente, ASL, famiglie, Associazioni Locali, stampa locale, Legambiente, Medicina sportiva/medici pediatri, ricerca eventuali sponsor locali per distribuzione semplici gadget con
8 valore premiante Sviluppo di collaborazioni e sinergie con eventuali progetti già in atto - collegamento con il progetto del laboratorio territoriale di educazione ambientale della provincia di torino "strade piu' belle e sicure" (info al link: re.pdf) - in collegamento con il progetto del laboratorio territoriale di educazione ambientale della provincia di torino "a scuola camminando" : le scuole che parteciperanno per l'anno scolastico al nuovo bando di concorso, dichiarando di aver seguito il percorso formativo del C.R.E.S.S., otterranno il massimo del punteggio per il criterio di valutazione "formazione". Info: Azioni di accompagnament o (marketing sociale) - per i genitori: o questionario iniziale per conoscere il loro punto di vista e disponibilità al pedibus o interviste sollecitate dai bambini o collaborazione durante le uscite o organizzazione ed effettuazione del pedibus - per la stampa locale: informazione iniziale, intermedia, conclusiva Risultati attesi Indicatori Verifica / Valutazione - aumento delle lezioni in classe in cui si parla di sicurezza del bambino per la strada - aumento delle occasioni di confronto/scambio tra insegnanti e genitori sul tema della sicurezza dei bambini per la strada - aumento del numero di scolari del secondo ciclo che si recano a scuola a piedi (sia accompagnati che da soli o in gruppi di coetanei) - - coinvolgimento dell Amministrazione comunale e di altre agenzie del territorio per organizzare il pedibus (esperienze pilota o, possibilmente, situazioni stabili); coordinamento delle azioni degli Enti pubblici per le esigenze di messa in sicurezza dei percorsi contatti stabiliti con: uffici dell amministrazione comunale competenti in materia di sicurezza stradale (Polizia Municipale, Ufficio Tecnico, Segreteria del Sindaco); stampa locale; altre agenzie del territorio con competenze specifiche. Del sotto progetto da parte del CRESS: Questionario iniziale / conclusivo per gli insegnanti. Del percorso didattico della classe: Le verifiche dell apprendimento sono curate dagli insegnanti di classe. Nota: i risultati delle azioni di monitoraggio e /o verifica compilati su modelli del CRESS dovranno essere trasmessi al Coordinamento regionale per le elaborazioni generali. INOLTRE IL NOSTRO CIRCOLO HA ADERITO AD UN PROGETTO AUTONOMO DENOMINATO: VIENI A SCUOLA A PIEDI CON ME Tale progetto prevede il coinvolgimento delle classi quarte e quinte, che con l aiuto della Polizia Municipale, dopo l osservazione e una riflessione critica della realtà urbana, la conoscenza delle regole e della segnaletica stradale, progettano una segnaletica da affiggere nella scuola. In conclusione vi è il coinvolgimento di tutta la scuola con l organizzazione di un Pedibus
9 - Vi è stato il coinvolgimento delle famiglie con la compilazione di un questionario. - Sono state organizzate giornate di sensibilizzazione per i bambini e per le famiglie - Sono state proposte uscite sul territorio in collaborazione con la Polizia Municipale - In classe sono stati realizzati lavori quali disegni, elaborati scritti, un plastico del percorso casa scuola. - E previsto per metà maggio una giornata Pedibus Giornata di sensibilizzazione con i bambini a Testona I crash test
10 Giornata di sensibilizzazione genitori insegnanti in collaborazione con la Polizia di Stato e la Polizia Municipale Elaborati ed attività svolte nelle singole classi
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Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autonoma per giovani e bambini. Ti M.u.O.v.I.? Mobilità Urbana autonoma per giovani e bambini
CIRC. USR Prot. 10204/p/c32 - Torino 30/10/2006 - ALLEGATO 1 Ti M.u.O.v.I.? Orientamento verso forme di mobilità alternative e prevenzione del rischio stradale Interventi di Educazione alla Sicurezza Stradale
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