Imposta sul reddito. (Institute) 1 / 21

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1 Imposta sul reddito (Institute) 1 / 21

2 Imposta personale sul reddito L imposta personale sul reddito rappresenta l imposta cardine del sistema tributario per la sua importanza come strumento di equità scale e per la sua rilevanza in termini di gettito. Sotto il primo pro lo, la sua caratteristica di imposta personale implica che: 1) che la sua base imponibile-almeno sul piano teorico- sia costituita dalla somma di tutti i redditi che a uiscono ad un dato soggetto; 2) che si possa tener conto -nella determinazione del carico scale individuale- di elementi personali che possono integrare il reddito complessivo come indicatori della capacità contributiva 3) che si possa applicare una struttura d imposta progressiva (Institute) 2 / 21

3 Imposta personale sul reddito Sotto il secondo pro lo, l imposta sul reddito ha una larga base imponibile e quindi elevata capacità di gettito. Infatti la nozione utilizzata è quella di reddito come entrata che è costituito dalla somma dei redditi da lavoro dipendente, dei redditi d impresa e di puro capitale dei redditi di trasferimento, delle successioni e donazioni e di tutti i guadagni non previsti. (Institute) 3 / 21

4 Imposta personale sul reddito La de nizione utilizzata in concreto per un imposta personale sul reddito, perchè possa soddisfare criteri di equità ed e cienza, deve prevedere che rientrano nella base imponibile tutti gli elementi di reddito da qualunque fonte provengano qualunque forma assumano nel loro ammontare e ettivo al netto delle relative spese di produzione (Institute) 4 / 21

5 La de nizione di reddito:teoria e pratica Con riferimento alla fonte dei redditi sono escluse dalla base imponibile Irpef le successioni e le donazioni. I redditi delle attività nanziarie (dividendi, interessi e capital gains) sono esclusi dalla progressività dell imposta perchè tassati con un imposta sostitutiva applicata con aliquota proporzionali mediamente più basse delle aliquote previste per i redditi inclusi nella base imponibile dell Irpef Con riferimento alle forme di reddito, bisognerebbe considerare le forme non monetarie (fringe bene ts), il valore dei servizi di beni propri (la casa di abitazione), l autoconsumo, gli incrementi di valore patrimoniale. La base imponibile dovrebbe considerare il reddito e ettivamene percepito da una fonte; tuttavia per motivi amministrativi si fa talvolta riferimento al reddito medio o a valori forfettari (Institute) 5 / 21

6 La de nizione di reddito:teoria e pratica Una volta de nito il reddito scale o reddito lordo bisogna depurarlo delle spese sostenute per ottenerli: il reddito netto è ottenuto sottraendo dal reddito lordo le spese di produzione. Ciò perchè a parità di ammontare di reddito, maggiori spese di produzione riducono la capacità contributiva. Se al reddito netto si applicano le deduzioni per spese personali che si si ritiene riducano la capacità contributiva (per esempio spese mediche) si ottiene il reddito imponibile (Institute) 6 / 21

7 Dall imposta lorda all imposta netta Al reddito imponibile si applica la struttura delle aliquote ottenendo l imposta lorda. Sottraendo dall imposta lorda le detrazioni si ottiene l imposta netta-cioè quanto dovuto al sco. Diverse sono le modalità di applicazione delle detrazioni d imposta: una somma ssa, una somma decrescente al crescere del reddito, una percentuale ssa. Le detrazioni d imposta soddisfano le stesse esigenze delle deduzioni dall imponibile, ma saranno diversi i risultati in termini di carico complessivo e di progressività dell imposta. (Institute) 7 / 21

8 Scelta dell unità impositiva Il fatto che l imposta sul reddito sia progressiva fa nascere alcuni problemi di struttura che non sussistono in presenza di un imposta proporzionale. Uno dei problemi principali è la scelta dell unità impositiva che è rilevante ai ni della determinazione del carico scale: a quale soggetto riferire l imposta (l individuo, il nucleo familiare e secondo quale de nizione?)? quale trattamento di erenziato (a parità di reddito complessivo) dei nuclei familiari:a) costituiti da una o più persone, e b)caratterizzati da un solo redditiere (famiglie monoreddito : un solo componente lavora nel mercato ) o più redditieri, (Institute) 8 / 21

9 Scelta dell unità impositiva La scelta dell unità impositiva dipende dalla nozione di capacità contributiva. Consideriamo i seguenti esempi: 1)A guadagna 1000 e vive da solo mentre B guadagna 1000 ma ha moglie ed un glio. A ha una maggiore capacità contributiva ma di quanto deve aumentare l imposta rispetto a B? 2) A guadagna 2000 e ha moglie e 2 gli; B e la moglie guadagnano ciascuno 1000 ed hanno due gli a carico. Si potrebbe pensare che la famiglia di A ha una maggiore capacità contributiva perchè a parità di reddito complessivo, la moglie non lavora e quindi ha più tempo libero o può svolgere lavoro casalingo che invece B deve soddisfare ricorrendo ad aiuto esterno (Institute) 9 / 21

10 Scelta dell unità impositiva 3) A e B guadagnano ciascuno 1000e vivono separati. Vanno a vivere insieme, devono pagare di più? Questi esempi mostrano che la scelta dell unità impositiva e degli eventuali correttivi deve tener conto a) della possibile esistenza di economie di scala derivanti dalla convivenza di più persone: alcune spese presumibilmente crescono almeno nel loro complesso meno che proporzionalmente al crescere del nucleo familiare b) carichi di famiglia: la presenza di gli minori o inadatti all attività lavorativa, anziani, portatori di handicap, a etti da particolari malattie, riduce, a parità di reddito complessivo, diversa capacità contributiva; (Institute) 10 / 21

11 Scelta dell unità impositiva c) la diversa composizione qualitativa del reddito: le decisioni sull impiego dei redditi di lavoro, dato lo sforzo lavorativo individuale, possono essere prevalentemente compiute dai titolari di tali reddito (o a loro favore), rispetto ai redditi patrimoniali, che contribuiscono al sostegno del tenore di vita dell intero nucleofamiliare, indipendentemente da chi ne sia il titolare formale; d) il lavoro casalingo può rappresentare un attività non di mercato, in quanto svolta da un membro del nucleo familiare, o di mercato, perché compiuta da collaboratori esterni per la quale questi ricevono una remunerazione; e) l imposta non dovrebbe disincentivare le decisioni di lavoro del lavoratore marginale (Institute) 11 / 21

12 Tassazione cumulativa dei redditi familiari Queste considerazioni sono sostanzialmente a favore della scelta del nucleo familiare come unità impositiva.le soluzioni proposte sono. 1. il cumulo dei redditi di tutti i componenti il nucleo familiare. L inconveniente principale di questo sistema è rappresentato dal fatto che ai redditieri successivi al primo si applicherebbe l aliquota marginale del precedente redditiere, con evidente disincentivo all attività lavorativa del secondo (o terzo) componente ancorché attenuabile. Per esempio consideriamo un sistema d imposta a scaglioni con un aliquota del 10% per i redditi non superiori a 2000 e del 15% per i redditi superiori. Una famiglia è composta dal capofamiglia (A) che guadagna 2200 e dalla moglie (B) che guadagna 800. (Institute) 12 / 21

13 Tassazione cumulativa dei rediti familiari Con la tassazione separata dei redditi A paga 0, , = = 230 e B paga 8000, 1 = 80.L 0 imposta complessiva è 310 Con la tassazione del reddito familiare che è pari a 3000, l imposta è 0, , = 350 (Institute) 13 / 21

14 Sitemi dello splitting e del quoziente familiare Soluzioni intermedie tra la tassazione separata e quella cumulativa sono 2) il cumulo dei redditi con esclusione dei redditi di lavoro degli altri redditieri rispetto al primo; 3) il cumulo dei redditi con successivi splitting o applicazione del quoziente familiare. Il risultato di ambedue i sistemi è che ai redditi dei componenti il nucleo familiare si applica l aliquota del reddito medio familiare: il vantaggio scale risulta pertanto tanto maggiore quanto maggiore è il divario fra i redditi dei due (o più) percettori. Di eriscono per il trattamento dei gli. (Institute) 14 / 21

15 Scelta dell unità impositiva Nell esempio precedente il reddito medio è 3000/2=1500 e l aliquota da applicare è quella del primo scaglione ossia 0,1. Quindi l imposta complessiva è 0,13000 = 300 Se ci sono gli a carico, il sistema dello splitting ne tiene conto attraverso deduzioni o detrazioni, mentre il quoziente familiare utilizza il numero dei gli per calcolare il reddito medio che è rilevante per l individuazione dell aliquota da applicare.. In particolare, attribuisce a ciascun glio la metà del peso attribuito ai genitori ossia 0,5.Se per esempio i gli sono due, il reddito medio si calcola dividendo il reddito complessivo per 3; se i gli sono tre, si divide il reddito complessivo per 3,5 e così via. (Institute) 15 / 21

16 Fiscal drag In periodi di in azione, la struttura progressiva dell imposta in combinazione con la crescita puramente nominale dei redditipuò dare luogo ad un accrescimento del carico tributario reale per i contribuenti, e corrispondentemente del gettito reale per l ente impositore. Questo drenaggio scale da in azioneè dovuto al fatto che i parametri dell imposta ssati in termini monetari (come i limiti degli scaglioni di reddito, le somme sse a vario titolo deducibili o detraibili, i limiti superiori di deducibilità delle spese ammesse), rimanendo invariati, risultano ridotti, in termini reali, di una proporzione pari al tasso d in azione. (Institute) 16 / 21

17 Fiscal drag Ciò comporta che: i più elevati redditi nominali (ancorché invariati in termini reali) si trovano ad essere assoggettati a più alte aliquote marginali (nei casi di progressività per scaglioni o continua); le deduzioni e le detrazioni sse (ma non quelle proporzionali al reddito) costituiscono una quota minore del reddito o dell imposta lorda e quindi danno luogo a minori vantaggi reali (in termini di risparmio d imposta); i limiti superiori di ammissibilità delle deduzioni o detrazioni per spese determinate analiticamente, espressi in valore assoluto (ma non se in proporzione al reddito), riducono il reddito imponibile di una quota minore. (Institute) 17 / 21

18 Fiscal drag Si supponga, ad esempio, che tra un periodo 1 ed un periodo 2 si veri chi un tasso d in azione del 100% ed un analoga crescita nominale dei redditi che quindi rddoppiano. Perciò, un reddito di ed uno di del periodo 2 equivalgono in termini reali (cioè di uguale potere d acquisto) ad un reddito di1.000 e, rispettivamente, ad uno di del periodo 1. Consideriamo la seguente struttura d imposta per scaglioni Scaglioni di reddito Aliquote marginali I % II % III % IV oltre % (Institute) 18 / 21

19 Fiscal drag L imposta sul reddito di 2000 è (1000 0, 1) + (1000 0, 2) = 300 che in termini di prezzi del periodo 1, è pari a 150; l imposta che si sarebbe dovuta pagare sul redito reale 1000 è invece 100. Quindi l in azione ha fatto aumentare il debito d imposta in termini reali e quindi ha ridotto il potere d acquisto reale. Ugualmente l imposta sul redito di 4000 è (1000 0, 3) + (1000 0, 4) = 1000 equivalente, in termini di prezzi del periodo precedente, a 500; l imposta che si sarebbe dovuta pagare sul reddito reale di 2000 è 300. (Institute) 19 / 21

20 Fiscal drag Con analoghe ipotesi di in azione e crescita dei redditi, in presenza di una deduzione dal reddito di e di un aliquota del 20% un reddito di del periodo 2 subisce un imposta pari a ( ) 0, 2 = 200 che, ai prezzi del periodo 1, è pari a 100; l imposta sul reddito reale 1000 sarebbe nulla a causa della deduzione. Un reddito di 4000 subirebbe un imposta pari a (3000 0, 2) = 600 che, ai prezzi del periodo 1, è pari a 300; mentre l imposta sul reddito reale di 2000 sarebbe ( ) 0, 2 = 200 Questi e etti, evidentemente, si cumulano nel caso di strutture d imposta che si a dano a più di uno dei diversi strumenti di progressività. (Institute) 20 / 21

21 Fiscal drag In presenza di tassi d in azione non trascurabiliè necessario rivedere la struttura dell imposta in direzione di una crescita proporzionale al tasso d in azione dei parametri dell imposta sensibili all in azione (i citati limiti degli scaglioni, entità di deduzioni e detrazioni sse, ecc.). Ciò equivale, nel primo esempio a raddoppiare i limiti degli scaglioni portando il limite superiore del primo scaglione a 2000 quello del secondo scaglione a 4000 e così via. In questo caso l imposta pagata sul reddito nominale di 2000 sarebbe 200 che in termini dei prezzi del periodo 1 sarebbe pari a 100 ossia all imposta corrispondente al reddito reale. Allo stesso modo il reddito di 4000 pagherebbe un imposta nominale pari a 200+(0,22000) = 600 che corrisponderebbe ad un imposta reale di 300. Nel secondo esempio aumentare la deduzione a 2000 garantisce il pagamento di un imposta pari a quella in assenza d in azione. (Institute) 21 / 21

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