Le procedure operative dei controlli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le procedure operative dei controlli"

Transcript

1 Le procedure operative dei controlli Ancona, 23 marzo 2015 Dott.ssa Nadia Tomasini

2 ARPA LOMBARDIA Dipartimento di VA-CO 1 SEDE CENTRALE Dipartimento di LO-PV ARPA LOMBARDIA Dipartimento di CR-BG Dipartimento di MI-MB Dipartimento di LC-SO Dipartimento di BS-MN

3 IL RUOLO DI ARPA LOMBARDIA SUPPORTO agli ENTI SSPC PARERI e ISTRUTTORIE Cosa facciamo Gestione DATI (controllo e autocontrollo) COORDINAMENTO NAZIONALE GRUPPI di LAVORO ATTIVITA di CONTROLLO 3

4 S.S.P.C. Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli

5 SSPC: Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli Il metodo SSPC è basato sull identificazione di parametri relativi a: Rischio aziendale intrinseco (potenziale e reale) Vulnerabilità del territorio Sulla valutazione dell azienda Adozione volontaria di strumenti per la gestione ambientale Eventuali non conformità rilevate dalle ispezioni ricavate da VISPO-IPPC

6 SSPC: Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli IMPATTO REALE: considerando le reali emissioni Emissioni in atmosfera: dati da EPRTR (valori da 0 a 5) Scarichi idrici: dati da EPRTR (valori da 0 a 5) Produzione di rifiuti: dati da EPRTR (valori da 0 a 5) Trattamento di rifiuti: dati da ORSO (valori da 0 a 5) RISCHIO INTRINSECO IMPATTI REALI considerando la localizzazione dell azienda (georeferenziazione) e la vulnerabilità del territorio qualità dell aria (zonizzazione come da d.g.r. 2605/2011) qualità delle acque superficiali (elevato, buono, moderato, scadente, pessimo) acque sotterranee (carta della vulnerabilità delle acque sotterranee) aree naturali protette popolazione domiciliata IMPATTO POTENZIALE: valutazioni sulla tipologia dell azienda Codice IPPC, RIR, Regolamento EMAS: dati da EPRTR (valori da 0 a 5)

7 PIANO DI ISPEZIONE AMBIENTALE - SSPC ALGORITMI SSPC Ogni azienda sarà caratterizzata da un proprio indice di rischio, compreso, per la Regione Lombardia, fra: 0 rischio basso 10 rischio alto 7

8 SSPC: Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli L attribuzione della frequenza di controllo di ogni installazione viene effettuata a partire alla graduatoria degli indici di rischio delle aziende coperte dal piano, ottimizzata tenendo conto anche dell onere dei controlli in termini di risorse necessarie e di disponibilità di tali risorse nell organizzazione titolare dei controlli. La graduatoria delle aziende, e la relativa frequenza ispettiva, costituisce il programma dei controlli, di estensione triennale. I valori degli impatti reali e potenziali sono corretti da operatori di Performance In caso di buone prestazioni dell operatore lo spostamento sarà ad una frequenza di ispezione inferiore e in caso di cattive prestazioni dell operatore la modifica porterà ad una frequenza più elevata di ispezione

9 COMMAND&CONTROL APPROCCIO INTEGRATO

10 Attività antropica o naturale effetto sul sistema ecologico attività produttive perturba l ambiente (realmente o potenzialmente). SVILUPPO SOSTENIBILE COMMAND&CONTROL APPROCCIO INTEGRATO

11 UN PO DI STORIA a Stoccolma - Conferenza delle Nazioni Unite sull ambiente (divieto di inquinamento transfrontaliero) 1973 primo programma d azione comunitario pluriennale che contiene una politica di insieme in materia ambientale; 1986 è inserito nel trattato istitutivo delle CE un nuovo titolo specificamente dedicato alla tutela dell ambiente; 1992 Conferenza delle Nazioni Unite sull ambiente e sullo sviluppo di Rio de Janeiro (dichiarazione: principio n. 21 inquinamento transfrontaliero ; n.15 di principio di precauzione, n. 16 chi inquina paga ; n. 7 cooperazione tra strati nuove regole di diritto internazionale per uno sviluppo sostenibile Agenda XXI); 1993 trattato di Maastricht (nascita dell Unione Europea e introduzione di una vera e propria politica ambientale): necessità di intervenire alla fonte; Responsabilità estesa al produttore; 1997 Trattato di Amsterdam riformulato l articolo 6 del Trattato «tutte le politiche comunitarie devono tener conto delle esigenze connesse alla salvaguardia dell ambiente, soprattutto nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile» 1998: convenzione di Aarhus - accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e l'accesso alla giustizia in materia ambientale 11

12 LO SVILUPPO SOSTENIBILE «E lo sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (1989 rapporto Brundtland) Livello massimo di sviluppo e produzioni industriali, che il globo e l umanità possono sopportare prima che si arrivi al punto di rottura nell equilibrio tra disponibilità di risorse, alterazioni ambientali, vivibilità degli ambienti e livelli occupazionali. 12

13 APPROCCIO COMMAND & CONTROL Primo passo per l affermazione del diritto dell ambiente sanzione penale piuttosto della sanzione pecuniaria/amministrativa. Fonda il suo principio sul sistema che sanziona o dovrebbe sanzionare chi non rispetta la normativa. aziende ruolo passivo semplici destinatari degli obblighi. CONSEGUENZE: Il Gestore percepisce l ambiente come una minaccia alla propria competitività ed effettua investimenti ridotti per sostituire impianti vetusti. La tecnica principale è, eventualmente, la depurazione a valle e non la progettazione di tecnologie pulite Tale approccio doveva spingere le aziende a comportamenti più rispettosi per l ambiente. Non si è rivelato sufficiente a garantire e sostenere da solo una strategia di tutela ambientale.

14 APPROCCIO INTEGRATO IN SOSTITUZIONE O IN COLLABORAZIONE CON L APPROCCIO «COMMAND AND CONTROL» Nuovi strumenti gestionali per la tutela ambientale (tecnologie e metodologie di lavorazione più rispettose per l ambiente aumentando le performance ambientali) Crescita della sensibilità pubblica sullo sviluppo sostenibile norme di protezione ambientale = protezione, autocontrollo, gestione diretta da parte dei soggetti responsabili delle attività produttive (ad es. Direttiva IPPC) Il gestore percepisce l approccio integrato come innovativo: Introduce nuove tecnologie per garantire prestazioni corrispondenti alle future richieste di legge o di mercato (partecipazione delle associazioni di categoria ai tavoli di lavoro per la stesura dei BRef e le conseguenti BATc) L ambiente è strumento di competitività sia come tecniche di abbattimento sia come tecnologie pulite per ridurre continuamente la generazione di effluenti e quindi si ha l espansione del mondo della ricerca.

15 APPROCCIO INTEGRATO: IPPC Direttiva 96/61/CE del 24 settembre 1996 IPPC Integrated Pollution Prevention & control (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)

16 APPROCCIO INTEGRATO: EMAS Definizioni EMAS: regolamento n del

17 STRUMENTI NORMATIVI APPROCCIO COMMAND & CONTROL NORMATIVA DI SETTORE Ex D.P.R. 203/88 emissioni in atmosfera Ex D.Lgs. 152/99 - acque Ex D.Lgs. 22/97 - rifiuti R.E.A.C.H. (Regulation Evaluation Autorization of Chemicals) APPROCCIO INTEGRATO E PARTECIPATO Convenzione di Aarhus del Opere in progetto : VIA (Dir. 85/337/CEE, 97/11/CE, D.Lgs. 4/2008) - Opere esistenti IPPC (Dir. 96/61/CE, Dir. 75/2010/UE D.Lgs. 152/06 modificato) - RIR Seveso, Seveso II, tra poco Seveso-ter STRUMENTI DI ADESIONE VOLONTARIA EMAS, ISO 14001, OHSAS (Occupational Healt and Safety Zone) Ecolabel

18 I controlli in ARPA Lombardia

19 ATTIVITA DI CONTROLLO Art. 29-sexies comma 6-ter del D.Lgs. 152/2006: L attività di controllo prevede «l esame di tutta la gamma degli effetti ambientali indotti dalle installazioni» in AIA. Circolare del MATTM del 27/10/2014: Il compito dell ente di controllo è quello di effettuare gli accertamenti nei limiti di quanto espressamente programmato nell AIA limitando gli eventuali approfondimenti istruttori alle sole modalità applicative del Piano di monitoraggio e controllo. 19

20 RIFERIMENTI CONTROLLI Raccomandazione Europea 2001/331/CE Testo Unico Ambientale D.Lgs 152/06 e s.m.i. LINEA GUIDA CONTROLLI ARPA Settore attività Produttive e Laboratori (LG.SL.003) Emissioni in atmosfera Acque reflue Aziende in AIA Rifiuti Aziende RIR IO.SL.005 Verifiche ispettive su AIA per attività 6.6a, 6.6b e 6.6c IO.SL.004 Verifiche ispettive su AIA (ad eccezione delle attività 6.6a, 6.6b e 6.6c) 20

21 ISTRUZIONE OPERATIVA LOMBARDA Scopo dell istruzione operativa è quello di definire le modalità per lo svolgimento delle verifiche ispettive ai sensi della raccomandazione 2001/331/CE. CONTROLLI ORDINARI rientrano nella pianificazione delle ispezioni IPPC per il territorio lombardo STRAORDINARI attività che non può essere oggetto di pianificazione e programmazione e che richiede spesso tempestività di intervento a seguito di un particolare evento.

22 CONTROLLO ORDINARIO MOTIVAZIONE DEL CONTROLLO a) accertare il rispetto delle condizioni dell AIA b) Verificare la regolarità dei controlli a carico del gestore, (misure e dispositivi di prevenzione dell inquinamento) c) Accertarsi che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione e in particolare che abbia informato l AC regolarmente e, in caso di inconvenienti di incidenti che influiscano in modo significativo sull ambiente, tempestivamente dei risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto FINALITÀ DEL CONTROLLO 1. sensibilizzare il gestore al raggiungimento della conformità all AIA ed all ottimizzazione dell attività di autocontrollo; 2. valutare l efficacia e l adeguatezza dell AIA e in particolare del PMC 3. acquisire informazioni che, insieme a quelle derivanti dall autocontrollo, saranno riportate nella relazione finale; 4. alimentazione del processo del miglioramento continuo dei contenuti ambientali delle autorizzazioni.

23 CONTROLLO ORDINARIO le indagini da svolgere e il relativo grado di approfondimento vengono preventivamente definiti sulla base di valutazioni riguardanti i potenziali impatti del complesso sull ambiente e gli esiti delle precedenti verifiche ispettive Le procedure operative dei controlli Ancona, 23 marzo 2015

24 CONTROLLO STRAORDINARIO 1.reclami ambientali 2.specifiche problematiche locali; 3.particolari problematiche legate a specifiche categorie di impianto; 4.necessità di acquisizione di ulteriori informazioni ambientali (comprese modifiche sostanziali e messa a regime); 5.gravi incidenti ambientali, inconvenienti o inadempienze; 6.istruttoria per il rilascio dell AIA e/o per modifiche sostanziali; 7.riesame; 8.richiesta da parte dell Autorità Giudiziaria o dell Autorità Competente. FINALITÀ DEL CONTROLLO Il rispetto delle condizioni dell AIA

25 CONTROLLO STRAORDINARIO può riguardare singoli aspetti o ben definite parti del complesso finalizzata a rispondere ad una specifica richiesta pervenuta da A.C. e/o A.G Le procedure operative dei controlli Ancona, 23 marzo 2015

26 PREPARAZIONE DELLA VERICA ISPETTIVA ORDINARIA Verifica dei contenuti dell AIA (criticità, prescrizioni, progetti ed interventi richiesti, PMC), degli esiti e delle valutazioni dell autocontrollo, dell ultima dichiarazione E-PRTR (ex INES), delle comunicazioni di adeguamento, dei precedenti controlli Stesura del programma della verifica e in particolare vengono : fissati gli aspetti da controllare fissati gli eventuali campionamenti da eseguire decise le tempistiche di controllo indicate le cifre relative alla tariffa applicata gli eventuali controlli analitici saranno programmati e attivati qualora se ne riscontri la necessità sulla base delle attività di controllo svolte della valutazione critica degli autocontrolli eseguiti nell ambito del P.M.C. e della valutazione degli eventuali documenti prodotti secondo il S.G.A. di criticità già note relative al ciclo tecnologico In caso di criticità note, è possibile, previa valutazione del GI, iniziare la visita ispettiva senza dare preventiva comunicazione al Gestore. 26

27 CONTROLLO ORDINARIO

28 CONTROLLO ORDINARIO

29 Grazie per l attenzione Dott.ssa Nadia Tomasini Arpa Lombardia Settore Attività Produttive e Controlli U.O. Attività Produttive n.tomasini@arpalombardia.it Via Rosellini Milano Tel

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.)

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) D.G.R. n. 5065 del 18/04/2016: indirizzi regionali per l attuazione delle disposizioni normative in materia di Relazione di Riferimento (RdR) Stefania Mallus

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE D.P.R. N. 59/2013 PRIMI ASPETTI APPLICATIVI Ruolo dell ARPA

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE D.P.R. N. 59/2013 PRIMI ASPETTI APPLICATIVI Ruolo dell ARPA D. P. R. N. 59/2013: regolamento sull autorizzazione unica ambientale. Principi della disciplina: Semplificazione degli adempimenti amministrativi per le piccole e medie imprese Autorizzazione rilasciata

Dettagli

Autorizzazioni/Iscrizi

Autorizzazioni/Iscrizi Regione N. Provvedimento Descrizione semplificazioni L.R. 16/07/2015, n. 9 Legge comunitaria regionale per il 2015. Pubblicata nel B.U. - 16 luglio 2015, n. 171. Delib.G.R. 15/04/2015, n. 389 Adozione

Dettagli

LA CHIMICA E L AMBIENTE

LA CHIMICA E L AMBIENTE LA CHIMICA E L AMBIENTE GOVERNANCE, CONTROLLO E RICERCA E NUOVE TECNOLOGIE: INNOVAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO IN EUROPA - REACH, IPPC- UMBERTO BENEZZOLI Direttore Generale Qualità dell Ambiente SISTEMA

Dettagli

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni

Dettagli

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015 Valutazione Ambientale VAS PEAR Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico Milano, 19 gennaio 2015 Autorità competente per la VAS Struttura Fondamenti, Strategie per il governo del territorio e

Dettagli

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale Francesco Loro - ARPAV Contenuti Situazione nel Veneto (numero aziende IPPC, autorità

Dettagli

PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE

PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE Pag. 1/7 PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE LISTA DELLE REVISIONI REV/ED DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0/0 16.02.04 1/0 31.05.04 VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE Pag. 2/7

Dettagli

DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio

DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio Maria Teresa Cazzaniga Settore Attività Produttive e Controlli Origini della

Dettagli

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette

La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Agenda 21 Locale EMAS: qualità, innovazione, partecipazione per un futuro sostenibile La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Lucia Naviglio,

Dettagli

Costi e risorse per l esecuzione dei controlli: Il DM Tariffe e le sue possibili evoluzioni

Costi e risorse per l esecuzione dei controlli: Il DM Tariffe e le sue possibili evoluzioni Cagliari, 25-26 marzo 2010 Caesar s Hotel Sala conferenze Costi e risorse per l esecuzione dei controlli: Il DM Tariffe e le sue possibili evoluzioni Eugenio Lanzi Regione Emilia-Romagna Costi e risorse

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini

Dettagli

Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione

Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte VAS significato e norme Lucia Brizzolara - Giuseppina Sestito Settore Sistema Informativo Ambientale

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Stabilimento STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Indirizzo STRADA COMUNALE RONCODIGA`, - Comune TRESIGALLO Provincia FE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH175 INDICE 1. INFORMAZIONI

Dettagli

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact

Dettagli

Sistema di controllo interno

Sistema di controllo interno Sistema di controllo interno Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli Sistema di controllo interno INSIEME delle PROCEDURE e delle

Dettagli

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE DIREZIONE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO E GESTIONE DEI RIFIUTI PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : MODIFICA

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE

Dettagli

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi

Dettagli

CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI

CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI - - Progetto Amministrazione Trasparente - Catalogo Banche Dati, Dati e Metadati Nome Doc. Catalogo Banche Dati, Dati e Metadati.doc Versione Data Commenti 1.0 22/12/2015

Dettagli

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI EUROPA E AMBIENTE LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI n 1957: Trattato di Roma, istitutivo della CEE riferimento indiretto all ambiente nel preambolo (misure di tutela da inserire nell ambito delle azioni

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Agevolazioni e semplificazioni per le imprese registrate EMAS o certificate ISO 14001

I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Agevolazioni e semplificazioni per le imprese registrate EMAS o certificate ISO 14001 I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Agevolazioni e semplificazioni per le imprese registrate EMAS o certificate ISO 14001 Ing. Gabriele MUZIO Responsabile Servizio Tecnico API Torino Contenuti Vantaggi legati

Dettagli

A cura di Giulio De Leo

A cura di Giulio De Leo Finalità, Obiettivi, e Aspetti Innovativi dell IPPC Prof. G. De Leo, Dipartimento di Scienze Ambientali con integrazioni di Dott.ssa L.Pastore (ARPA Lombardia) Eugenio Lanzi (Regione Emilia Romagna) Alfredo

Dettagli

Valutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico

Valutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico Valutazione Ambientale VAS Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico Milano, 12 novembre 2013 Autorità competente per la VAS Struttura Fondamenti,

Dettagli

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011 Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it

Dettagli

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai

Dettagli

Regolamento CE CE 880/1992

Regolamento CE CE 880/1992 Regolamento CE CE 880/1992 Regolamento CE CE 1980/2000 anni '90 : schema di certificazione per la qualità ecologica dei prodotti Produttori Consumatori impegno / attenzione alle tematiche ambientali Identificazione

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008

La Certificazione Ambientale della CM Valchiavenna. Chiavenna 26 settembre 2008 La Certificazione della CM Valchiavenna Chiavenna 26 settembre 2008 2003 Avvio del percorso di certificazione 2006 Ottenuta la certificazione ambientale Attori coinvolti: CM Valchiavenna IREALP Politecnico

Dettagli

Osservatorio sulla Green Economy

Osservatorio sulla Green Economy Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA COMUNE DI GUBBIO REGIONE DELL UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA

Dettagli

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo

Dettagli

RISULTATI INDAGINE SODDISFAZIONE DEI CLIENTI PER LE ATTIVITÀ DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9001 ANNO 2015

RISULTATI INDAGINE SODDISFAZIONE DEI CLIENTI PER LE ATTIVITÀ DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9001 ANNO 2015 RISULTATI INDAGINE SODDISFAZIONE DEI CLIENTI PER LE ATTIVITÀ DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9001 ANNO 2015 Al fine di assicurare la corretta individuazione e soddisfazione dei requisiti

Dettagli

Richiami sui principi della normativa nazionale e comunitaria sui controlli ambientali. Sistema sanzionatorio e competenze dell Autorità di controllo

Richiami sui principi della normativa nazionale e comunitaria sui controlli ambientali. Sistema sanzionatorio e competenze dell Autorità di controllo Cagliari, 25-26 marzo 2010 Caesar s Hotel Sala conferenze Richiami sui principi della normativa nazionale e comunitaria sui controlli ambientali. Sistema sanzionatorio e competenze dell Autorità di controllo

Dettagli

MONITORAGGIO AGGLOMERATI

MONITORAGGIO AGGLOMERATI La Corte di Giustizia Europea ha fissato al 31/12/2015 la scadenza per il completamento delle opere funzionali al superamento delle non conformità alla Dir. 91/271/CEE in particolare per gli agglomerati

Dettagli

REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO

REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO Analisi microbiologica delle acque potabili da reti idriche, fonti di approvvigionamento:

Dettagli

SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY.

SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY. SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY. Il presente documento ha lo scopo di illustrare in dettaglio i servizi legali ed informatici specialistici

Dettagli

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento

Dettagli

INDICE CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15

INDICE CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15 INDICE... 1 INTRODUZIONE... 9 CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15 1.1 LE NORME E LA NORMAZIONE... 15 1.2 GI ENTI DI NORMAZIONE... 23 1.2.1 ISO: International Organization for

Dettagli

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi Risschi io da attmossfferre esspl lossi ive ((ATTEX)) Premessa Nonostante i continui miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi decenni,

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali Relazione conclusiva dell attività di verifica del Piano di Monitoraggio e controllo (Articolo

Dettagli

REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo

REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo Presentazione: Dr. Alfonso Gelormini - ENI Corporate

Dettagli

Autorità Idrica Toscana Destinatario Sig. MARES SRL (P.IVA ) Sede legale: Via Tuffarelli II n. 70 nel Comune di San Giorgio a Cremano (NA)

Autorità Idrica Toscana Destinatario Sig. MARES SRL (P.IVA ) Sede legale: Via Tuffarelli II n. 70 nel Comune di San Giorgio a Cremano (NA) Autorità Idrica Toscana Destinatario Sig. MARES SRL (P.IVA 03083751218) Sede legale: Via Tuffarelli II n. 70 nel Comune di San Giorgio a Cremano (NA) Oggetto: Parere A.U.A. per lo scarico di acque reflue

Dettagli

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016 Autorizzazione Integrata Ambientale - - Pescara, 24 novembre 2016 CODICE IPPC 6.6 ALLEVAMENTI PERCHE GLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI? Secondo la Direttiva europea IED relativa alle emissioni industriali "Lo

Dettagli

La funzione antiriciclaggio nel sistema di controllo interno: ruolo, responsabilità e rendicontazione delle attività svolte

La funzione antiriciclaggio nel sistema di controllo interno: ruolo, responsabilità e rendicontazione delle attività svolte La funzione antiriciclaggio nel sistema di controllo interno: ruolo, responsabilità e rendicontazione delle attività svolte S T U D I O R E T T E R S R L A S O C I O U N I C O VIA CORRIDONI, 11-20122 MILANO

Dettagli

Procedimento per il rilascio dell AUA. Il ruolo della Provincia quale Autorità Competente

Procedimento per il rilascio dell AUA. Il ruolo della Provincia quale Autorità Competente Procedimento per il rilascio dell AUA Il ruolo della Provincia quale Autorità Competente Alberto Mortera STER Como - 20 marzo 2014 Le Autorità coinvolte nel procedimento Autorità procedente Sportello Unico

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo

Dettagli

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE IL RUOLO DEL MONITORAGGIO NELLA POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE Bari, novembre 2010 Regione Puglia Servizio Tutela delle Acque Dott.ssa M.A. Iannarelli LA TUTELA DELLE ACQUE ANALISI

Dettagli

IMPRESA, AMBIENTE e LAVORO sono i tre livelli cui destiniamo il nostro impegno: i tre pilastri che contraddistinguono

IMPRESA, AMBIENTE e LAVORO sono i tre livelli cui destiniamo il nostro impegno: i tre pilastri che contraddistinguono ORIENTAMENTO offre una gamma completa di prestazioni, sia nella fase di progettazione che in quella di gestione aziendale, per rispondere alle molteplici esigenze di un mondo del lavoro sempre più alle

Dettagli

Agenda 21 un sistema rete

Agenda 21 un sistema rete Agenda 21 un sistema rete Accordo Volontario tra l azienda Galvanica Nobili ed il Comune di Modena - Assessorato Politiche Ambientali - per la realizzazione di azioni dell Agenda 21 locale. Il Legale rappresentante

Dettagli

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia Anelisa Ricci Regione Lombardia, Qualità dell Ambiente Struttura Azioni per lo sviluppo sostenibile La dimensione regionale per lo sviluppo

Dettagli

DESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI

DESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI Corso ECM L'audit interno nell'ambito dei sistemi regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria in base al Regolamento CE 882/2004 Responsabili Scientifici: Manlio

Dettagli

Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione

Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione www.abiformazione.it Privacy e attività bancaria: evoluzione normativa, sicurezza e innovazione Normativa / Privacy Il nuovo Regolamento Europeo sulla privacy detta nuove regole direttamente applicabili

Dettagli

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

Dettagli

Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative. N. Anzalone - Milano

Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative. N. Anzalone - Milano Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative N. Anzalone 05 aprile 2016 Art. 25 undecies D.lgs 231/01 e s.m.i. SGA ISO 14001:2015 Prevenzione Reati Implicazioni legate alla applicazione

Dettagli

I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs 81/08: il punto di vista delle Regioni

I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs 81/08: il punto di vista delle Regioni Seminario: Dai modelli organizzativi e di gestione alla responsabilità sociale di impresa Bologna, 03 maggio 2011 I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs

Dettagli

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale VII Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 1 2. Nozione e tutela nella Costituzione... 4 3. I principii fondamentali.... 7 4. Le fonti del diritto

Dettagli

Delibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,

Delibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico, Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del

Dettagli

Come gestire l ambiente?

Come gestire l ambiente? Adriana Baffetti Resp. Schemi Ambiente ed Energia Il ruolo del V.A. e la convalida della Dichiarazione Ambientale Come gestire l ambiente? attraverso l adozione di un sistema di gestione ambientale, ossia

Dettagli

Risultati e Attività ARPA Presentazione Provincia di Monza e Brianza 16 febbraio 2012

Risultati e Attività ARPA Presentazione Provincia di Monza e Brianza 16 febbraio 2012 Risultati e Attività ARPA 2011-2012 Risultati 2011 Provincia di Monza e Brianza Attività di controllo ordinario e procedimenti Attività controlli procedimenti Controlli IPPC industria 21 12 +50% Controlli

Dettagli

IL ricorso al giudizio di idoneità dal punto di vista di un medico competente

IL ricorso al giudizio di idoneità dal punto di vista di un medico competente IL ricorso al giudizio di idoneità dal punto di vista di un medico competente Giovanni Guglielmi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana U.O Medicina Preventiva del Lavoro (Dir.: Prof. Alfonso Cristaudo)

Dettagli

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE

APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per

Dettagli

acqua il monitoraggio in Campania

acqua il monitoraggio in Campania acqua il monitoraggio in Campania 2002-2006 L acqua è probabilmente l unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali

Dettagli

Provveditorato agli studi di Cremona Amministrazione provinciale di Cremona

Provveditorato agli studi di Cremona Amministrazione provinciale di Cremona F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome DI MEO ANTONIO Indirizzo ARPA Lombardia Dipartimento di Cremona, via Santa Maria in Betlem, 1, 26100, Cremona Telefono ufficio: 0372592148

Dettagli

Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi

Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi Dr. Gianni Trevisan Medico del Lavoro ASL 1 In ambito nazionale, il Decreto

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 25 gennaio 2010 - ARG/elt 4/10 Procedura per il miglioramento della prevedibilità delle immissioni dell energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili

Dettagli

The Italian guidelines for Water Safety Plan (WSP) system implementation.

The Italian guidelines for Water Safety Plan (WSP) system implementation. ECOMONDO 2014 05.08 Novembre 2014 The Italian guidelines for Water Safety Plan (WSP) system implementation. Laura Achene, Ennio Cadum, Rossella Colagrossi, Valentina Fuscoletti, Federica Nigro Di Gregorio,

Dettagli

LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH

LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH Cosa si intende per REACH? REACH è l acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals. Il Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006,

Dettagli

I linguaggi delle politiche urbane e territoriali

I linguaggi delle politiche urbane e territoriali I linguaggi delle politiche urbane e territoriali L approccio funzionalista L approccio ecologista L approccio territorialista (Reti, Sviluppo locale) L approccio funzionalista Sistemi ambientali come

Dettagli

Procedura aggiornamento FTC

Procedura aggiornamento FTC Procedura aggiornamento FTC Direttiva macchine 2006/42/CE All. VII EN ISO 9001:2015 STATO DEL DOCUMENTO Rev. Par. Pag. Causa Data 00 --/--/---- 01 02 03 04 05 06 07 08 Rev. Data --/--/--- Elaborazione

Dettagli

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011 Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese DIREZIONE SANITARIA Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011 Sicurezza Alimentare www.asl.varese.it Varese,

Dettagli

Acque potabili: la rete per la qualità

Acque potabili: la rete per la qualità Seminario Acque potabili: la rete per la qualità Verso un sistema integrato di sorveglianza, monitoraggio e gestione del rischio: il modello Water Safety Plans Tolmezzo, 12 maggio 2016 T.d.P. Claudia STEFANUTTI

Dettagli

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. DITTA TRIO SRL (C.F. 03490830266),

Dettagli

La situazione, gli strumenti, le azioni per la tutela dei fiumi e delle acque nella nostra regione.

La situazione, gli strumenti, le azioni per la tutela dei fiumi e delle acque nella nostra regione. La situazione, gli strumenti, le azioni per la tutela dei fiumi e delle acque nella nostra regione. 2 Piano di Tutela delle Acque Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche è lo strumento di pianificazione

Dettagli

LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. Art. 635 Danneggiamento di cose mobili e immobili

LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. Art. 635 Danneggiamento di cose mobili e immobili AMBIENTE E RIFIUTI aspetti normativi Senese d.ssa Carla LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA Regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1604 Approvazione del testo unico delle

Dettagli

ISO 14001:2015 NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE

ISO 14001:2015 NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE Stefano Aldini Milano, 6 ottobre 2015 CONFORMA La mission Promuovere la qualità, la sicurezza e la protezione dell ambiente attraverso certificazioni, prove

Dettagli

I contratti di fiume L esperienza lombarda

I contratti di fiume L esperienza lombarda Nuove culture di progetto sulle acque urbane I contratti di fiume L esperienza lombarda Angelo Elefanti - Mario Clerici - Barbara Bolis Padova 4 giugno 2004 IL CONTRATTO DI FIUME LAMBRO SEVESO OLONA Bacino

Dettagli

SEMPLIFICAZIONI AMMINISTRATIVE PER EMAS

SEMPLIFICAZIONI AMMINISTRATIVE PER EMAS 15 dicembre 2010 Convegno ECCELSA SEMPLIFICAZIONI AMMINISTRATIVE PER EMAS Dott. Fabio Carella Direttore Settore Territorio e Sviluppo Sostenibile INDICE 1. Dossier EMAS 2. Analisi organizzazioni lombarde

Dettagli

Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia

Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia L impegno dei Medici e delle Istituzioni nella Provincia di Brindisi e in Puglia Dott. Emanuele VINCI Presidente OMCeO Brindisi Rapporto sulle emissioni in atmosfera

Dettagli

I Sistemi di Gestione della Sicurezza e la Certificazione BS OHSAS 18001

I Sistemi di Gestione della Sicurezza e la Certificazione BS OHSAS 18001 P e r u n a m i g l i o r e q u a l i t à d e l l a v i t a I Sistemi di Gestione della Sicurezza e la Certificazione BS OHSAS 18001 Claudia Gistri ASSIMPREDIL 3 aprile 2014 Diffusione della certificazione

Dettagli

Per una migliore qualità della vita

Per una migliore qualità della vita Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti QUALITY ENVIRONMENT Umberto Chiminazzo ENERGY PRODUCT

Dettagli

GIUNTA REGIONALE. Omissis

GIUNTA REGIONALE. Omissis Anno XXXVII - N. 1 Speciale (4.01.2006) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 11 volontariato ambientale (amici del riciclo), buone pratiche ambientali e comportamenti conformi alle esigenze

Dettagli

Incontro delle Reti Locali Interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali

Incontro delle Reti Locali Interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Incontro delle Reti Locali Interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Parma 17 aprile 2007 Mario Clerici L obiettivo la promozione di strumenti

Dettagli

il SIRA a supporto delle attività di controllo e monitoraggio ambientale Maura Ceccanti

il SIRA a supporto delle attività di controllo e monitoraggio ambientale Maura Ceccanti il SIRA a supporto delle attività di controllo e monitoraggio ambientale Maura Ceccanti 1 fornisce informazioni ed elementi per la programmazione, verifica e gestione degli esiti dell attività di monitoraggio

Dettagli

Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale

Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale Inquadramento normativo e caratteristiche del territorio Brianteo Speaker Giuseppe Spina 05 maggio 2016 Definizioni scarico: qualsiasi immissione

Dettagli

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Titolo: Requisiti generali per la competenza dei laboratori

Dettagli

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività Clelia Lombardi Alessandria - 26 giugno 2014 OBIETTIVO DELL AUTOCONTROLLO: GARANZIA DELLA SICUREZZA

Dettagli

Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze

Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Enti preposti al controllo: ASL Azienda USL (Unità funzionali

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI AL PRODOTTO (POEMS): UN MODELLO PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI AL PRODOTTO (POEMS): UN MODELLO PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE Valorizzazione dei prodotti agroalimentari in un ottica del ciclo di vita Metodi e strumenti semplificati per le imprese Università G. d Annunzio Pescara, 29 marzo 2011 SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione Medico Dr. Marco Larghi (SIAN) Dr. Aldo Palumbo (SISP/PAV)

Dipartimento di Prevenzione Medico Dr. Marco Larghi (SIAN) Dr. Aldo Palumbo (SISP/PAV) Milano 23.02.2012- Dir.Gen. Agricoltura:Agriturismo e controlli Dipartimento di Prevenzione Medico Dr. Marco Larghi (SIAN) Dr. Aldo Palumbo (SISP/PAV) Disposizioni in materia sanitaria ed alimentare: il

Dettagli

Audit Integrato: Attività di sorveglianza Soggetto Terzo Verificatore (Surveyor)

Audit Integrato: Attività di sorveglianza Soggetto Terzo Verificatore (Surveyor) SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI Audit Integrato: Attività di sorveglianza Soggetto Terzo Verificatore (Surveyor) Pagina 1 di 7 INTRODUZIONE Per i gestori di impianti che fanno dell impegno e dell attenzione

Dettagli

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Agostino ROFFIN Referente area Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Dipartimento

Dettagli

La registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai

La registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai La registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai La Società Marina degli Aregai spa è registrata EMAS secondo il Regolamento CE 1221/2009 (ex CE 761/2001) dal 26.07.2007 (certificato n. IT-000702): ha

Dettagli

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2)

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) Turismo sostenibile Questo sconosciuto! Luca Dalla Libera La mia breve presentazione di oggi 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) 2. Un introduzione al turismo sostenibile (2) 3. Alcune

Dettagli

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: SCHEDA AUDIT N : 04/2013 Azienda USL auditata: USL 6 Livorno Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: Strutture organizzative del Dipartimento di Prevenzione della

Dettagli

ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-2013-177 del 13/03/2013 Oggetto Sezione Provinciale di Reggio Emilia.

Dettagli

Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria. Avv. Andrea Farì

Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria. Avv. Andrea Farì Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria Avv. Andrea Farì Cambio di prospettiva: il rifiuto da problema ambientale a risorsa La nozione di rifiuto Prima fase: interpretazione estensiva (finalità

Dettagli